Dopo l’intervista al “corvo” da parte di Gianluigi Nuzzi per il programma Gli Intoccabili, spunta un altro presunto documento riservato dagli ambienti della Santa Sede. In cui si parla delle ramificazioni della P4 in Vaticano. Lo riporta un articolo su Repubblica di oggi, firmato da Orazio La Rocca. Una nota che sarebbe circolata nel Governatorato, ma di cui non si conosce il grado di attendibilità e viene presentata senza timbro né firme.
Vengono lanciate accuse di furti, corruzione e malaffare assortito a diversi religiosi e personalità collegate. E si delinea quella che viene definita una “vera e propria tangentopoli pontificia orchestrata da oscuri burattinai tramite il ramo vaticano della P4”.
Vi si affermerebbe che Luigi Bisignani, coinvolto nella P4, “ha legami diretti con il Segretario di Stato”, il cardinal Tarcisio Bertone. Nella trama sarebbero menzionati anche il direttore dei Musei Vaticani nonché responsabile amministrativo del Governatorato, monsignor Paolo Nicolini. Già accusato di aver complottato per la rimozione del prelato anti-corruzione Carlo Maria Viganò. E spunterebbe anche il nome del giovane rampante Marco Simeon, direttore di Rai-Vaticano e responsabile delle relazioni internazionali della Rai. Ma soprattutto in quota Opus Dei e protetto del card. Bagnasco.
Nel pezzo su Repubblica si riporta il commento di non meglio precisato prelato, che ammetterebbe: “purtroppo è un quadro allarmante difficilmente smentibile, con tante verità e qualche eccesso, ma delineato in tutta la sua infernale drammaticità”. E anche: “da troppo tempo ormai in Vaticano ci sono giri d’affari poco chiare casi di corruzioni che nessuno ha avuto il coraggio di denunciare”. Tranne appunto il cardinale Viganò, che stava tentando di risanare il Governatorato ma è stato spedito alla nunziatura di Washington. Anche secondo il documento citato da Repubblica, uomini e prelati vicini alla P4 avrebbero dato il via ad una campagna di calunnie contro Viganò per screditarlo e salvaguardare i propri interessi e intrallazzi.
Nella nota inoltre si sospetta che i contatti tra Simeon e i cardinali Mauro Piacenza e Tarcisio Bertone risalirebbero “ai tempi in cui Simeon agiva per conto di Cesare Geronzi nel settore bancario ed aiutò la curia genovese in vari affari nel corso del mandato del cardinal Bertone”. Lo stesso prelato avrebbe poi favorito la nomina di Lorenza Lei a direttore generale della Rai. Anche lei, manco a dirlo, vicina all’Opus Dei.
Oltre alla finanza e ai media di impronta cattolica, non sfuggirebbe nemmeno la sanità. Si sostiene che il documento parli anche di Giuseppe Profiti, direttore generale dell’Ospedale Bambin Gesù, “condannato per turbativa d’asta e riciclaggio” e “amico diretto del cardinal Bertone e legato a Simeon”. Ma che avrebbe anche “manovrato per creare un polo di ospedali cattolici”, alcuni dei quali in grossa crisi (come il San Raffaele) e che ricevono cospicui fondi pubblici.
Per spiegare tali legami e rivalità, la misteriosa nota farebbe riferimento allo scontro tra due fazioni. Da una parte la “cordata dell’Accademia Ecclesiastica, capitanata dall’ex Segretario di Stato Angelo Sodano”. Dall’altra “il ‘partito’ pro Bertone, affiancato dai neo porporati Piacenza, Calcagno, Filoni”.
Questa velina, attribuita ad ambienti del Vaticano, sarà vera? Una cosa comunque è certa: lo scontro di potere in Vaticano si fa più acceso nell’autunno del pontificato di Benedetto XVI. E a farne le spese potrebbe essere il card. Bertone, spesso menzionato in queste (e altre) carte. Un Bertone che, dal canto suo, ostenta sicurezza e fa buon viso a cattivo gioco. Proprio oggi, durante l’inaugurazione del centro pediatrico Bambino Gesù a Potenza, il card. Bertone ha detto: “le colombe volino in alto, i corvi li lasciamo nella boscaglia”. Tra parentesi, il centro pediatrico è l’ennesimo frutto della sanità cattolicamente orientata, nato da una convenzione tra l’omonimo ‘fratello maggiore’ di Roma, la Regione Basilicata e la Asl locale.
Vero? Falso? boh.
Una sola cosa è sicura: ficcare il naso negli affari del Vaticano è come rimestare una cakka di cane con un bastone, si sente la puzza lontano 10 metri.
Fatti plausibili anche se è difficile districarsi tra ciò che è vero e falso.
Aveva ragione Paolo VI a parlare di fumo di Satana in Vaticano.
Che è anche il titolo di un libro della KAOS Edizioni, scritto proprio (pare) da prelati della Curia romana mantenutisi anonimi.
Per maggiori informazioni: http://www.kaosedizioni.com/schnomedio_fumosatana.htm
Io ho letto solo la prima parte “Via col Vento in Vaticano” grazie di avermi segnalato questo nuovo titolo.
Comunque mi rislulta che Mons Marinelli uno dei millenari sia morto.
@San Dokan
O.T. tecnico
Come si fa a riportare una frase come hai fatto?
@ Crebs
Usando il template “blockquote” all’inizio ed alla fine del testo da quotare.
Ho provato a capire la tua risposta consultando google.
Invano.
Comunque, grazie lo stesso.
Te l’ho spiegato così perchè se scrivo nel commento il codice HTML che serve a riportare le frasi, il commento mi esce incasinato e tu comunque non capisci si fa a riportare le frasi. Però puoi fare una cosa: vai su google, cerca l’Ultimissima UAAR intitolata “Christopher Hitchens (1949-2011)”, e poco prima della metà troverai un commento di firestarter in una discussione tra lui e paniscus che spiega come si fa a riportare le frasi. Io è lì che ho imparato come si fa questa cosa.
@San Dokan
Grazie di nuovo.
Fumo no, sterco, montagne di sterco di satana.
Quello che non si sa se fa più ridere o indignare è che per cercare di “minimizzare” questo letamaio, da parte dei “fedeli” (tipo Celentano) si tenta di separare il Vaticano e i monsignori, dall’insegnamento evangelico.
Dimenticando che gli stessi vangeli e la loro divulgazione sono opera dei predecessori di questi “signori” i quali, se possibile erano anche peggiori. (quelli senza battere ciglio hanno pure sterminato un sacco di gente).
Quindi, a mio avviso, il “pacchetto” va buttato via nel suo insieme, senza fare opportunistiche distinzioni !
Che bella gente per bene. Lascino i corvi tranquilli, loro sorvolano i luoghi dove c’è la carogna e non sbagliano mai.
I cattolici si vergognino e facciano qualcosa per pulire la propria dignità (se ci riescono). Per la loro informazione, c’è un’alternativa:
http://www.uaar.it/laicita/sbattezzo/
Vero! Ma non è così facile per chi nasce con il dono della cecità della ragione!
“da troppo tempo ormai in Vaticano ci sono giri d’affari poco chiare casi di corruzioni che nessuno ha avuto il coraggio di denunciare”.
E’ verissimo,da circa 2000 anni.
(Anche se all’inizio non si chiamava ancora Vaticano).
L’Africa povera piange mentre i magnati vaticani giocano alle vedette spendicione acchiappasoldi.
E il dio cristiano che guarda indifferente, muto e omertoso il suo rappresentante in terra, quasi condiscendente.
Già e poi se la prendono con Celentano…Ormai sono troppe le zaffate di zolfo che scappano dal pentolone senza coperchio del vaicano (e parlo di Zolfo per non parlare di un’altra sostanza che deve il suo ineffabile profumo alla molecola detta scatolo). Ora quello che mi preoccupa è il fatto che per loro storia personale o per cultura o predisposizione genetica esiste uno zoccolo duro nella popolazione che non riuscirà mai a liberarsi dalla schiavitù (per loro liberazione) del credere, persone che nella crisi ormai evidente ed irrimediabile del cattolicesimo vivono una tragedia personale, personalmente non nego a nessuno il diritto di credere in biancaneve, barbablù o ad un set di teiere orbitante attorno a Saturno per cui mi chiedo dove e come troveranno conforto questi disgraziati (tali nella mia opinione)? Saranno sicuramente prede di chiromanti maghi ed affini come già da tempo accade e vivranno nello sconforto. Sarebbe bello prevedere una sorta di sostegno psicologico per le persone dalla fede in crisi, senza la pretesa di “liberarli” dalle illusioni ma magari di portarli allo stadio del dio personale, per sostenerli in un cammino di credenza “indipendente” e perlomeno libera da condizionamenti di apparato. Mi rendo conto che è un’idea piuttosto balzana ma se l’UAAR aprisse il suo cortile dei gentili? E’ in questo cortile, aperto alla gente comune, senza la pretesa di cambiare le idee a nessuno ma al più di dargli gli strumenti per formarsi le proprie che vedrei la possibilità di dare un sostegno a persone in crisi, magari con il risultato collaterale di accelerare la inevitabile decadenza della chiesa cattolica.
Perché in Italia le trame quando sono mai finite e proprio il Vaticano vorreste lasciar fuori?
La cosa non mi stupirebbe affatto. 😐
Vola in alto colomba, vola in alto e scagazza sulla testa degli umili. Qualche volta dovrai mettere le zampe a terra e guardarci dalla stessa altezza.
C’è del marcio in Danimarca……
Figuriamoci in Vaticano!…
Corvi anonimi e lettere anonime sono sempre inaffidabili. E meno affidabile chi ne fa uso strumentale.
Calvi anonimo in vaticano… a77o dici?
Se dobbiamo aspettarci trasparenza dai re dell’oscurantismo….
Vedi, se fossero trasparenti queste cose non sarebbero necessarie. Chi è più corvo ?
Non dimenticare chi è che fa uso strumentale di dio.
mentre invece un libro sacro pieno di venti non credibili ed assurdi scritto da anonimi, come la bibbia (gli unici suoi libri non anonimi sono vangeli ed apocalisse. e anche quelli, nulla prova che non si tratti di pseudonimi o false attribuzioni . tantopiù che l’autopre dell’apocalisse sembra scrivere in modo ben diverso da quello del vangelo di giovanni….), è credibile ed affidabile, vero?
Ciò che è anonimo in Vaticano si chiama e si firma Spirito Santo.
giusp,
facciamo l’elenco di tutti i falsi prodotti dalla chiesa per mettere gli artigli sul potere?
Corvo svolazza,
colomba scagazza,
dall’alto del cielo
Bertone schiamazza.
Uhhh…La P4 in Vaticano? La chiesa collusa? Ma figurati, impossibile…
😉
più facile che sia il vaticano ad avere infiltrazioni…nella P4. uno entra in seminario da giovane e nella p4 più in avanti con gli anni, quindi non capita mai che un membro della p4 si infiltri nella chiesa per scalarne le gerarchie, ma è molto più facile il contrario. molto più probabile che la p4 sia controllata dal vaticano del contrario.