La decisione del governo Monti di applicare l’Ici-Imu anche sugli immobili di proprietà ecclesiastica a destinazione anche solo parzialmente commerciale ha, com’era prevedibile, trovato molto spazio sui quotidiani italiani. Anche quello cattolico: la reazione dell’organo della Conferenza Episcopale Italiana, Avvenire, non è stata esattamente improntata a soddisfazione.
Umberto Folena, già autore del traballante La vera questua (la mal riuscita risposta cattolica al fortunato libro di Curzio Maltese), ha scritto infatti un articolo che, da una parte, sostiene che il provvedimento “rispetto al passato sembra cambiare poco”. Incongruamente, sostiene però che potrebbe rappresentare anche “il colpo di grazia” per le scuole paritarie. “Chi si occuperebbe di quei bambini, chi darebbe risposta abbordabilissima alle attese delle loro famiglie?”, geme Folena. Che non è l’unico a lamentarsi: i salesiani, che sono i maggiori imprenditori del settore, intervistati dalla Stampa hanno già messo le mani avanti: “con la nuova imposta chiuderemo le scuole”. Dimostrando dunque che aveva ragione chi, come l’Uaar, stimava in almeno mezzo miliardo l’anno l’importo risparmiato ogni anno dalle realtà cattoliche al momento del pagamento dell’Ici. E l’Uaar è stata sin troppo prudente: l’associazione dei comuni italiani, nei giorni scorsi, l’ha quantificato in seicento milioni.
Tuttavia, c’è anche motivo di rammarico in tutta questa vicenda. Perché, come ha scritto oggi Roberto Sommella su Milano Finanza, l’emendamento-Monti sa proprio di condono sul pregresso. E seicento milioni l’anno moltiplicati per vent’anni, da quando cioè è in vigore l’Ici, fanno la bellezza di dodici miliardi di euro. Una somma enorme, pagata anche dai cittadini atei e agnostici; rappresentando circa un sesto della popolazione italiana, di due miliardi di euro si sono fatti carico solo loro. E chissà se è finita.
Ma se la pagavano già (dicono loro) l’ICI perché se ne dolgono solo ora?
E poi siamo già alle ritorsioni: se ci fate pagare chiudiamo le scuole! (meglio così magari trasmigrano tutti nelle scuole pubbliche).
Sono dei prepotenti.
Il loro san Paolo diceva …”di essere sottoposti alle autorità costituite (in romani 13:1) e di rendere a ciascuno ciò che è dovuto a chi il tributo, il tributo, a chi le tasse, le tasse…(romani 13:7)
Seeeee stai fresco che vogliono pagare (tra l’altro con soldi non loro!).
Si vergognassero mai?
E’ vero che S. Paolo diceva …”di essere sottoposti alle autorità costituite (in romani 13:1) e di rendere a ciascuno ciò che è dovuto a chi il tributo, il tributo, a chi le tasse, le tasse…(romani 13:7)”. M i tributi li stabilisce l’autorita’ secolare. Se questa ha concesso un’esenzione non c’e’ nulla di male nel fatto che i beneficiari di questa se ne siano avvalsi. Dal momento che l’esenzione e’ revocata scatta l’obbligo morale di pagare.
Andare a richiedere retroattivamente cio’ che legalmente non e’ stato pagato – come voi vorreste – sarebbe cosa iniqua e, tra l’altro, costituirebbe un pericolosissimo precedente per tutti i cittadini.
Che le attivita’ colpit da una nuova imposta (o dalla revoca d’una precedente esenzione) possano aumentare il prezzo del servizio che rendono, per non andare in passivo, o essere liquidate, se non e’ possibile mantenerle per lo meno in pareggio, e’ semplicemente buona amministrazione.
Saluti.
Sorvolare su come sono state ottenute le esenzioni, e chi e in quale contesto le ha elargite, non mi sembra bello.
Morale vorrebbe, secondo me, che il denaro estorto ad atei e diversamente credenti con leggi tortuose e inique (vedi 8*1000) non venisse intascato dalla chiesa, ma rifiutato.
Anzi, ancora meglio, morale vorrebbe che le leggi che consentono queste ingiustizie fossero contrastate dalla chiesa stessa, che dovrebbe riconoscerle come ingiuste e lesive della liberta di chi a pensa diversamente.
Il principio dei 30 denari di Giuda rifiutati dai sacerdoti, dovrebbe essere ponderato con più attenzione da chi sbraita di confidare in dio e non nel denaro..
La logica non regge, secolare o non secolare
Rm 13,1
http://www.laparola.net/testo.php?riferimento=rm+13%2C1&versioni%5B%5D=Nuova+Riveduta
Quindi se vuoi fare il Novello Calvino, be’… attaccati. Pane al pane e senza peli.
Per quanto indelicato.
cesare b, con le deforme sulle pensioni si chiede retroattivamente dalla mattina alla sera; e tenendo costantemente in vita un tasso d’inflazione pure.
Studia un po’ di economia e lascia perdere il diritto.
“E chissà se è finita.”
Non credo prioprio che sia finita qui! Anzi!
In paesi molto più “laici” secondo il vostro punto di vista ( vedi Belgio e Olanda) tutte le scuole ricevono eguale sostegno dallo stato e i genitori decidono liberamente se mandarli in quelle cattoliche. E’ un principio di libertà e di parità di diritti che ancora non vi entra in testa. E comunque, se dovessero chiudere le scuole cattoliche per mancanza di fondi, lo stato sarà schacciato dalla impossibilità economica di far fronte a tutte le rischieste. I conti si devono sapere fare.
Cosa ti sfugge del terzo comma dell’articolo 33 della costituzione?
I soldi da mettere per gli studenti migranti dalle scuole cattoliche (che sono comunque pochi) si prendono mandando in mona l’IRC e tutti gli insegnanti di religione. Vedi come si fanno presto i conti? Ciaoooooo.
Qui nella mia zona le scuole cattoliche prendono tanto quanto le altre private non confessionali. Un genitore che non potesse pagare i rincari della scuola cattolica potrebbe semplicemente mandare il figlio ad una privata al costo anteriore di quella cattolica, e lasciare il diavolo dell’insegnamento cattolico alla parrocchia, da dove non sarebbe dovuto uscire.
@Giuseppe
Non vedo che c’entri.
Se non hai i soldi non fai quest’attività.
Non è affatto ingiusto perché ciò penalizzerebbe già le scuole pubbliche che in linea teorica pagherebbero già l’ICI/IMU.
O vuoi forse insinuare che gli istituti primari non riuscirebbero a pagare per mancanza di genitori sufficientemente cattolici?
Errata corrige:
*Non è affatto ingiusto perché ciò penalizzerebbe anche le scuole pubbliche che in linea teorica pagherebbero già l’ICI/IMU.*
Così è indubbiamente più chiaro.
giuseppe, in olanda però lo Stato controlla le scuole sugli standard educativi statali, condizione per ottenerne i rimborsi. Questione di trasparenza. Per esempio, quanto è la retta di una scuola dell’infanzia parrocchiale? Ci sono tanti siti, ma mancano le cifre. E le insegnanti, sono tutte abilitate o spesso si tratta di suore recuperate nel terzo mondo che tanto per far imparare le canzoncine a dei bimbi chissà che ci vuole? A queste condizioni, di poca chiarezza, e di non parità dei doveri, o se vuoi, dei diritti dei contribuenti, non puoi avanzare pretese di un sistema all’olandese.
Com’è che non credo a una parola di quanto affermato da giuseppe il bugiardo?
E va be’, era prevedibile. I vescovi si lamentano per la reintroduzione dell’ ICI sulle attività commerciali prevalenti/parziali, i parlamentari si lamentano per i tagli ai vitalizi. Non diamogli troppo peso.
Io questa decisione del governo, di fare pagare l’ICI alla CCAR, onestamente ancora non la vedo…! Quello presentato dal governo e’ un emendamento, che deve passare al vaglio di due camere piene di cattotalebani alla Lupi, alla Binetti ed alla Fioroni. Non me ne vogliano gli amici Atei animalisti, ma secondo me stiamo vendendo la pelle dell’orso, prima di averlo cacciato!! 👿
Oltretutto questo govenro e’ parecchio soggetto alle pressioni delle lobby…Vedi farmacisti, avvocati, tassisti, ecc, ecc. Figuriamoci se non e’ soggetto al lobbismo d’oltretevere!!! 👿
quoto in pieno!
Vorrà dire che ci accontenteremo di vederli piagnucolare e di vederli tirar fuori gli altarini.
E poi sempre più giornali se ne occupano e la gente prende coscienza.
Forse si perderà questa battaglia. Per ora.
@Congo
Dal thread precedente su ICI/Chiesa/MONTI….
http://www.uaar.it/news/2012/02/24/governo-monti-presenta-emendamento-ici-immobili-commerciali-chiesa-malumori-cattolici/#comment-617493
Si, penso che PaulManoni abbia ragione, questo governo è maldidigerito dal pdl, e dal pdl dipende, non so come andra’ a finire quando passera’ al vaglio delle camere.
Temo che verra’ svuotato della sua finalita’ principale togliendo al contempo dall’imbarazzo lo stesso Monti il quale dira’ : “noi ci abbiamo provato, non e’ colpa nostra”.
Bisogna ammettere che sono geniali questi preti, con chiunque e senza nessun imbarazzo prosperano e ingrassano.
Per carità, e’ buona cosa che il governo abbia proposto un emendamento sull’ICI alla CCAR, ma tra il proporre e l’approvare, c’e’ una voragine che i molti deputati non hanno minimamente intenzione di colmare. C’e’ già un piagnisteo infinito del pretume, soprattutto sulle scuole private e paritarie cattoliche (che sono una marea!!).
Fermo restando che mi fido di politici, di Monti e del pretume esentasse, come del fare un bagno in una piscina piena di squali a digiuno, dico solo che tutta questa festa per l’emendamento, non ho nessuna intenzione di farla.
Diverso sarebbe se il governo ponesse la fiducia sull’intera legge sulle liberalizzazioni ( 😉 ) dove e’ stato inserito l’emendamento.
Se Monti lo facesse (cosa impossibile, ma ragionando per assurdo…), sui deputati e senatori, cadrebbe l’onere della scelta tra il governo italiano e la CCAR…A quel punto si, ci sarebbe da ridere di gusto! 😉
Ops, dimenticavo…
Ho appena visto il Tg2, dove Emma Bonino veniva interpellata sulla questione ICI/CCAR. Molto soddisfatta di questo emendamento, ha detto che dopo aver fatto chiarezza sulla questione ICI/CCAR, il govenro farebbe bene a fare chiarezza una volta per tutte, anche sul meccanismo “perverso” dell’8×1000. 😀
Un’uscita simile al TG2 delle 20.30, e’ tutto grasso che cola per le future ed imminenti dichiarazioni dei redditi… 😀
Il pagamento ici sarà a partire dal 2013. L’emendamento serve per ora a fermare la commissione europea, ed evitare che l’italia paghi una multa e la Chiesa gli arretrati, e poi nel 2013 con il nuovo governo, altro giro altro regalo…
@Sandra
Sono più propenso a pensare che sia per evitare alla CCAR di dover pagare gli arretrati, ossia svariati miliardi di ICI non pagato per anni, piuttosto che per evitare la multa dell’Europa.
A farmelo pensare, e’ semplicemente il fatto che sono decenni che l’Europa sanziona il nostro paese, per la questione giustizia, la questione dei processi lenti, la questione delle carceri sovraffollati, e la questione del trattamento dei detenuti al limite dell’umano. Non mi sembra che nonostante le sanzioni e gli inviti, in Italia si siano sbattuti poi tanto per cambiare questa deprecabile situazione.
I miliardi che dovrebbe sganciare la CCAR per gli arretrati (si pensi ad un solo anno di ICI non pagato che equivale a circa 600 milioni dui euro…!) invece…Quelli si che farebbero completamente crollare la Chiesa in una situazione al limite del sostenibile. Sarebbero costretti non solo a rinunciare alle loro scuole private e paritarie, ma anche a diversi altri privilegi di cui godono. 😉
Non sono ancora riuscito a reperire il testo dell’emendamento ICI/CCAR, ma da ciò che si vocifera, pare che il governo abbia messo dei paletti per l’esenzione delle suddette scuole dal pagamento dell’ICI. Tra i quali la chiusura di bilancio delle scuole private e/o paritarie a “zero” e l’eventuale reinvestimento del profitto, l’accettazione di TUTTI i cittadini nelle suddette scuole (anche non battezzati e perfino cittadini di religione diverse!), limitazioni nella scelta del personale, e cose di questo genere. 😉
Attenzione perchè la CCAR, quell’osso non vuole affatto mollarlo…Anzi!
Praticamente sta tornando alla carica, paventando eventuali licenziamenti di quasi 100mila insegnanti se le scuole non saranno in grado di pagare. Il più classico dei LOBBISMI più disperati, per esercitare pressione sul governo che si appresta a fare GIUSTIZIA SOCIALE.
Ossia: “GUADAGNI?…ALLORA PAGHI!!” 😉
L’importante è che cambiamento inizi, e che la gente possa misurarne gli effetti.
Guardavo le cifre dei salesiani: hanno 25000 studenti in 140 scuole, con 2200 insegnanti. Dal sito dei salesiani di Milano, le rette vanno da 2900euro per primaria, a 3510euro per sec. primo grado a 3660 euro per il liceo. Quindi siamo sugli 80 milioni di euro all’anno. Gli insegnanti sono uno ogni 11 alunni, di cui penso pochissimi di sostegno, dato che alle paritarie i bambini diversamente abili siano più unici che rari. L’ici possono pagarla benissimo, rendendo per esempio più efficiente il conto degli insegnanti.
Se poi si volessero licenziare tutti gli insegnanti di religione che non servono assolutamente a niente e pesano sul bilancio dello stato, io non ci vedrei niente di male: sarebbe proprio giustizia sociale! 😉
Tanto per me continueranno a non pagare un cavolo. Sta proposta di fargli pagare l’ ICI finirà nel dimenticatoio, vedrete… hanno ancora troppa alleati in Parlamento.
pane avvelenato chi non paga le tasse…..ih ih ih ih ih ….2013…ih ih ih
che banditi.
deve essere retroattiva in modo che paghino quello che tutti gli italiani hanno pagato fino ad ora.
compresi gli immobili per il -culto-.
che caxxo è stò culto???
chi lo vuole praticare se lo paghi.a me non serve e non voglio pagarlo per altri.
monti è lo sgaloppino del vaticano.
Nei post precedenti sullo stesso argomento tutti praticamente dicevamo che si sarebbe dovuto attendere la pubblicazione sulla G.U. (e forse anche la reale applicazione, visto che siamo un paese dove fino ad ora è stata tollerata, quando non incoraggiata, l’evasione fiscale di determinate categorie).
Le sortite recentissime di Lupi, Casini, Ceccanti e altri paladini del Vaticano, pronti a impoverire l’Italia pur di non dispiacere ai preti, non mi fanno ben sperare.
Ritengo che per cercare di limitare i danni che causerà questa offensiva dei confessionalisti, sia necessario:
1) l’impegno personale di ogni laico su internet, intervenendo su tutte le votazioni on line sull’argomento, postando sui siti frequentati le nostre ragioni, …. Non mi illudo che serva a molto, ma è sempre una forma di pressione visibile.
2) La continuazione, fino all’uscita dei decreti ministeriali attuativi, della mobilitazione dell’UAAR e di tutte le organizzazione laiche perchè questo, penso, è il momento cruciale.
3) Sarà necessario, dovunque la cosa sia possibile, convincere i giornalisti che già hanno scritto sull’argomento e che hanno le nostre posizioni a continuare la campagna non ritenendo ormai acquisito il successo.
4) Penso però che attualmente la cosa più importante da fare (forse l’unica che ha veramente convinto i nostri politici) sia aumentare la pressione dell’Eropa sul nostro governo; la cosa è fattibile solo attraverso i radicali.
5) Pubblicizzare i nominativi dei parlamentari europei eletti in Italia che appoggiano le iniziative radicali su questo tema .
Ci sono voci su accordi sotterranei fra Monti e Almunia per non disturbare troppo il Vaticano; i radicali dovrebbero ora alzare la voce in Europa, altrimenti l’ottimo lavoro svolto fino ad ora sull’argomento rischia di rimanere inutile, beffato da strani sotterfugi. Non conosco quali meccanismi dovrebbero attivare in Europa i radicali, ma sono convinto che se si aspetta passivamente la pubblicazione sulla G.U. ci potrebbero essere delle sorprese.
Sorprese anche maggiori mi aspetto dai decreti attuativi ministeriali, ovvero dalle regole con cui i ministeri interpreteranno la legge pubblicata; anche qui l’Europa, tramite i radicali che sembrano gli unici interessati, dovrebbe intervenire preventivamente, mettendo in chiaro quali sono i parametri senza i quali l’Italia andrebbe incontro alla multa comunitaria.
Poi, una domanda su cui non sono preparato:
Le scuole e gli asili privati non clericali pagano/pagheranno l’ICI/IMU?
Se la pagano/pagheranno penso che le sortite dei confessionalisti siano esplicitamente contro quanto dice l’Europa sulla distorsione della concorrenza.
Se le scuole e gli asili privati non clericali non pagano/pagheranno l’ICI/IMU, la questione si capovolge.
Ripeto, non sono preparato sull’argomento.
I tuoi dubbi e le tue domande sono presto sciolte. 😉
Secondo le dichiarazioni di vari ministi in merito (visto che il testo dell’emendamento non e’ ancora visionabile!!), PAGA CHI LUCRA. ❗
Ossia, se un asilo privato o paritario, percepisce un rendita dalla retta, dovrà pagare l’ICI…In pratica ad essere esentati, saranno le scuole che chiuderanno i loro bilanci a “ZERO”, o che reinvestiranno gli utili.
Non si tratterà nemmeno di una cosidetta “norma ad eclesiam”, visto che a quanto pare, la Chiesa non viene nemmeno nominata nell’emendamento, e questo farà riferimento a tutta la galassia di scuole private, associazioni, sindacati e via dicendo. Mi sembra un’ottima applicazione della giustizia sociale…Guadagni?…Allora paghi! Se non guadagni e sei un VERO ente nonprofit, allora sei esentato dal pagamento dell’ICI. 😉
Tenendo presente la Grecia e la Chiesa ortodossa insieme ai privilegi concessi,
http://vaticaninsider.lastampa.it/homepage/nel-mondo/dettaglio-articolo/articolo/chiesa-ortodossa-greca-impostegreek-orthodox-church-taxes-iglesia-ortodoxa-griega-impuestos/
Nel 2010 la Chiesa ortodossa pagò 1,3 milioni di euro di tasse allo stato. Per il 2011 la cifra è salita a 12,6 milioni di euro. Una conseguenza, hanno dovuto chiudere una radio.
http://www.bloomberg.com/news/2012-02-08/greek-orthodox-church-closes-radio-station-amid-economic-crisis.html
L’esempio della chiesa greca starà facendo riflettere quella italiana, meglio trattare su qualche privilegio ora, che essere trascinati nel vortice, e vedersi tagliare tutti quanti i privilegi una volta commissariati, assurdità come le pensioni agli ordinari militari, 4 mila euro al mese, eh bagnasco?
anche “il colpo di grazia” per le scuole paritarie. “con la nuova imposta chiuderemo le scuole”.
GIURO, se dovesse succedere vado in strada e faccio il carnevale di Rio tutta da sola. Ne ho frequentate ben tre e so che fogne siano, che luoghi di insegnamento della doppiezza, della falsità, dell’ipocrisia elevata a virtù, per non parlare del servilismo verso chi è più abbiente, e della sopraffazione continua, presentata come un bene.
Se chiudono tutte giuro, faccio una festa. E siete tutti invitati 😀
Accetto volentieri l’invito, sarei pronto a fare 1000 km per partecipare, ma…
Ho sentito le dichiarazioni in televisione del sottosegretario all’economia, Polillo mi sembra si chiami, il quale escludeva che il pagamento di una retta, qualunque ne fosse l’entità, potesse configurare l’attività svolta come commerciale.
Come ho scritto poco sopra, attenzione che questo è forse il momento più delicato per questa storia. Ora si decide il testo effettivo della legge, fra un paio di mesi, senza clamore mediatico, l’interpretazione della legge con i decreti attuativi ministeriali.
Allora deve valere per qualsiasi scuola, cattolica musulmana o uaarina! Essere non profit dovrebbe avere un effetto sulle tasse. Quindi la scuola non profit cattolica o altro, se dimostra che tutti i guadagni sono reinvestiti nella scuola, risulta esente da tasse. Ma se la scuola cattolica possiede l’edificio scolastico E non paga tassa di proprietà, si trova in posizione di vantaggio rispetto alla scuola di denominazione X che per lo stesso edificio deve pagare un affitto.
L’importante è eliminare le condizioni di monopolio della Chiesa, obbligandola alla trasparenza. Ho letto che metà dei bimbi italiani frequenta una scuola dell’infanzia parrocchiale, eppure sbirciando in qualche sito non si trovano informazioni sull’ammontare della retta o sulle qualifiche dei docenti.
escludeva che il pagamento di una retta, qualunque ne fosse l’entità, potesse configurare l’attività svolta come commerciale? pagare una retta non è forse ACQUISTARE UN SERVIZIO, quindi un’attività commerciale? come si può negare che lo sia?
Diceva in pratica, se ho ben capito (guardavo distrattamente, questo sottosegretario non ha fatto che collezionare figure di m… in televisione, dove si è spesso dimostrato disinformato) che il fine della eventuale retta non è di fare un guadagno con un servizio, ma di permettere di poter offrire il servizio, senza fini di lucro.
Perchè ti ostini (ci ostiniamo) a cercare una razionalità in una qualsiasi attività connessa ad una qualsiasi religione o cercare una razionalità in un qualsiasi discorso di un qualunque politico che deve difendere i privilegi del Vaticano?
NON finanziando le scuole cattoliche,si da spazio ad Ignorandia,cioè alla scuola pubblica ,che promuove forsennatamente l ignoranza.
Al momento ho due alunni, in una quarta superiore, che sono arrivati quest’anno dopo aver passato tutte le elementari, medie, e primi tre anni delle superiori, in una scuola parificata religiosa (e peraltro, una di quelle dalla fama apparentemente buona).
Hanno voluto cambiare per scelta loro, perché erano esasperati dalla totale mancanza di professionalità degli insegnanti della privata, e dall’evidenza desolante che non gli stessero facendo fare NULLA. Oltretutto sono pure credenti, e di famiglie cattoliche osservanti (sono anche rimasti sconcertati quando si sono accorti che nessun altro segue religione, in classe) quindi non è che se ne siano andati per insofferenza verso l’ideologia in sé… ma solo perché insoddisfatti della scuola.
Sono due ragazzi tenaci, volenterosi e intelligenti, e studiano come pazzi, ma hanno dimostrato una preparazione di base penosa: nei primi mesi hanno avuto risultati disastrosi, e stanno facendo una fatica bestiale a rimettersi in pari (eppure non è che siano finiti in una classe eccezionalmente buona, eh, bensì in una classe normalissima, proprio nella media).
Eppure nella scuola privata erano sempre stati promossi con voti altissimi con la massima facilità, e sono rimasti traumatizzati dall’improvviso cambiamento di livello delle richieste e della fatica…
Lisa
detto da uno che non sa scrivere tre parole senza infilarci almeno due errori, è molto ironico.
hai studiato dai salesiani?
E’ tornato il troll.
Ah, naturalmente i fatti stanno esattamente alla rovescia rispetto a quello che afferma questo Erectus. La mia esperienza è simile a quella di paniscus: in genere chi viene dalle private è messo malissimo.
“Chi si occuperebbe di quei bambini, chi darebbe risposta abbordabilissima alle attese delle loro famiglie?”,
In teoria dovrebbe essere lo stato italiano.Abolite l’8×1000 alle Chiese.Costruite scuole pubbliche,create nuovi posti di lavoro per gli insegnanti!Questo lo stato avrebbe dovuto farlo da tempo invece di lasciare l’istruzione in mano ad una religione!!
[…] proprietà ecclesiastiche a uso anche solo parzialmente commerciali. Vescovi e scuole cattoliche hanno subito elevato alti lamenti. E il governo sembra proprio volerne prendere […]