Nonostante la morte di don Luigi Verzè, continuano ad emergere lati non trasparenti della gestione dell’ospedale San Raffaele. Ancora una volta, le intercettazioni risalenti al 2005-2006 pubblicate oggi da Il Corriere della Sera oggi rivelano retroscena imbarazzanti. Dopo il sabotaggio ordito contro impianti sportivi su terreni del nosocomio e i contatti con l’allora presidente del consiglio Silvio Berlusconi per ottenere decine di milioni.
Emergono i rapporti fin troppo stretti tra il prete manager e la Regione Lombardia guidata dal ciellino Roberto Formigoni. Nonché con l’ex capo del Sismi Nicolò Pollari, che nell’ufficio del religioso sussurra, captato dalle microspie: “Ho protetto Geronzi”. Ovvero, Cesare Geronzi, presidente di Capitalia. E Pollari, riporta il quotidiano, fa al prete “un quadro di intrighi, lotte di potere, amici, nemici”. Tra i nemici di Geronzi, Pollari cita anche Giulio Tremonti.
Pochi giorni dopo lo stesso Geronzi si presenta nell’ufficio di don Verzè, per parlare di potenti e grossi interessi. Contatti che evidentemente fruttano, visto che lo stesso religioso commenta con l’ex direttore scientifico del San Raffaele, Claudio Bordignon, un successo. Ovvero, tramite una ‘intercessione’ di Gianni Letta, l’ottenimento di 15 milioni di euro per il primo anno e di 2 altri milioni per i 2 anni successivi. Nonostante i fondi elargiti, i conti dell’ospedale scricchiolano. Tanto che don Verzè sostiene di aver ottenuto rassicurazioni da Fabrizio Palenzona, vicepresidente di Unicredit, per un fido.
Don Verzè già nel 2001, scrivendo a Formigoni, rivela che il San Raffaele ha un passivo di 35 miliardi di lire. Batte cassa alla Regione, anche in maniera piuttosto sbrigativa, tanto che Formigoni replica. Sostenendo che il giudizio del religioso è “un po’ ingeneroso” e mettendo nero su bianco tutti i favori che la Regione ha fatto al nosocomio. Come l’accreditamento non regolare di posti letto col servizio sanitario e la stesura di norme e regolamenti preparati “sartorialmente” per favorire il San Raffaele, anche nei rimborsi. Formigoni ammette tra l’altro che il lotto IV dell’ospedale gestito dal prete, dedicato alle malattie cardiache, “pur non autorizzato, ha esercitato attività sanitaria in regime di accreditamento e di solvenza”. Per i casi ‘normali’, “prima si dispone l’interruzione delle attività e poi eventualmente si avvia l’iter per il rilascio dell’autorizzazione”. Ma per il San Raffaele si è chiuso un occhio. Anche per l’accreditamento di Ville Turro, scrive Formigoni, “si è consentita la trasformazione di posti letto di psichiatria in riabilitazione” per “ottimizzare la fatturazione delle prestazioni rese”, perché “la tariffa è più renumerativa”. Formigoni assicura che tutti questi favori sono “soluzioni a problemi” ma “ovviamente nel rispetto delle leggi”.
Queste e altre rivelazioni sono pubblicate nel libro-inchiesta I segreti di don Verzè, che uscirà domani con Il Corriere della Sera.
Amen…
Don Verzè è ormai davanti alla giustizia divina.
Si, si certo… come no.
Si staranno raccontando barzellette bevendo dell’ambrosia.
Ci farà sapere l’esito del processo ?
e ci sarà anche l’avvocato del diavolo?
Formigoni spero si accontenterà a breve di quella terrena…
E tu chi ti credi di essere, il portavoce del tuo dio ?
No.
sembrerebbe.
ah beh, alloooooooora…
(“Aaaah è appena tornato…”)
Ma si avvarrà della facoltà di non rispondere.
Se l’è cavata in terra con le mazzette, figuriamoci in quel cielo corrotto e parziale che dipingono i cattolici.
Verrà accolto come un eroe, socio benemerito della cricca dei parassiti.
Colui che ha riempito i sacchi di dio con quello che è di Cesare.
Verzè ormai cessato totalmente di esistere, Enrico. Nello stesso modo in cui un’addizione non esiste senza due addendi, così una coscienza non esiste senza un sistema nervoso.
Enrico crede che c’è un dio creatore del tutto. Di cosa sia fatto questo dio non se l’è mai chiesto, d’altra parte non c’è scritto nella bibbia, i preti non ne parlano e i fedeli, abituati a distaccarsi da qualsiasi pensiero critico non sentono la necessità di chiederselo. Non solo, anche ai loro figli raccontano balle quando gli viene posta la domanda.
Hai sbagliato notizia enrico?
Quella sui gay era dall’altra parte.
*maxalber
Io commento le notizie che passa l’UAAR le quali parlano anche di omosessualità intervengo su vari argomenti.
Cercate tramite google i miei interventi dell’iltimo mese e guidicate gli argomenti su cui intervengo.
Siate razionali e fate due conti.
non si dovrebbero considerare solo gli argomenti su cui intervieni, ma la quantità di interventi per argomento.
Perchè vi chi mi risponde.
sese certo
Ma lei Kaworu però risponde ai miei interventi vuol dire che allora segue le mie stesse discussioni.
@Enrico
Quindi data la sua condotta nella vita terrena, secondo i vostri libri di fiabe, dovrebbe essere all’inferno nella zona più calda.
Dipende da molte cose e poi ricordiamoci la misericordia di Dio.
Don Verzè ha SICURAMENTE scapolato la fallace giustizia umana che – se applicata, avrebbe influito sulla sua fallace vita terrena.
Personalmente dubito molto che esista una giustizia divina e senz’altro – anche esistesse – non influirebbe sulla fallace esistenza umana di don Verzè di cui sopra.
Di quello che possa succedere alla sua “anima immortale” non mi interessa proprio alcunchè.
mario
Prete affarista di stampo fascista
fonda ospedale in stile clericale
potente ciellino, ladrone sadista,
perchè non ridotto allo stato laicale?.
All’estero crea il suo paradisso,
aerei, vignetti, olivetti, piscine,
con Cal si diverte a truffare il fisco,
olio nuovo, relax, buon vino e bambine.
L’amico Roberto concede dei mezzi,
dei soldi e dei modi per abilitare
posti letto, chirurgia, rimborsi connessi,
lo IOR intervene, lui fiuta l’affare.
Vaticano tace.
Papa seguace
di Verzè rapace.
Dio denaro in pace.
è la sussidiarietà, bellezza
Ma perche vi arrabbiate per poco?
Ieri ho scritto un messaggio riguardo quello che causó la rivoluzione francese, e invece di condannare quello che causó vi siete arreabiati!!
Significa che ho colto nel segno!!!
?????
Si è inghiottito tutta la bottiglia durante l’eucarestia.
@ Matteo
Il tuo intervento sulla Rivoluzione Francese c’entrava come i cavoli a merenda ieri (immagino tu ti riferisca al post sul corso per educatori in Irlanda) quindi figurati qui.
Se sei bravo, prova al limite a tracciare un collegamento tra don Verzè e Robespierre (o, se preferisci, tra Maria Antonietta e suor Nicole Minetti).
@ whichgood
Gli ho appena assegnato un compito. Vediamo cosa salta fuori.
hai almeno vagamente presente il significato dei termini “Off Topic”, “argomentare”, “In topic”, “discutere” e via dicendo?
non so, anche alla lontana, tanto per sapere.
ah, se vuoi c’è anche un forum uaar
e sulla rivoluzione francese ti si è risposto.
cioè
1) i crimini della rivoluzione francese non possono essere imputati all’ateismo solo perchè i rivoluzionari erano anticattolici. altrimenti secondo logica i crimini dei conquistadore, dei fascisti e dei nazisti sono da imputare al cristianesimo, in quanto in tutti e tre i casi si tratta di persone quasi esclusivamente cristiane, e i loro crimini fanno impallidire quelli della rivoluzione….
2) l’odio anticattolico (ma più che altro anticlericale) non è nato per caso: il clero era alleato dell’ancien regime e vessava il popolo facendolo morire di fame, mentre clero e nobiltà vivevano in uno sfarzo ed un lusso così ostentato ed opulento da essere oltre ogni capacità di immaginazione dell’uomo medio odierno (ti bvasti pensare che as versailles facevano battaglie navali nella fontana. con navi VERE. a grandezza NASTURALE. che venivano DISTRUTTE). mi pare che l’odio dei rivoluzionari fosse ampiamente giustificato….
3) l’orrore della rivoluzione fu nulla rispetto a quello perpetrato dasll’ancien regime nel corso dei secoli: i rivoluzionari fecero più morti in breve tempo, ma i monarchi assoluti e la chiesa tendevano al massacro pubblico di ogni oppositore e dissidente, o anche solo uccisioni per capriccio, senza che il popolo avesse alcun diritto di difesa, e il metodo più usato era il SUPPLIZIO PUBBLICO, un macabro spettacolo dove il condannato moriva dopo ore di atroci tormenti. anche la ghigliottina, simbolo della rivoluzione francese, fu un metodo più umano (e fu usata dai ribelli proprio per questo: per dimostrare che loro erano molto più umani dei nobili e del clero, e che quindi ai loro nemici offrivano una morte rapida e quasi indolore invece di ore e ore di lenta tortura pubblica). l’alternativa era mantenere tale stato di cose o cambiarlo nel sangue, facendo tanti morti in breve tempo affinchè ce ne fossero di meno sul lungo tempo. anche se alla fine arrivò la restaurazione, la storia diede ragione ai rivoluzionari: senza la rivoluzione francese, oggi avremmo ancora la monarchia assolutistica, con un 98% di persone ben oltre il limite della miseria nera che muoiono di fame e vengono uccise per capriccio e un 2% di nobili e clerici di nobili oprigini che gozzovigliano sulle tasse estorte a chi non ha nulla con cui vivere……
Non vedo quale sia il problema!!!
potresti rispondere dove ti è stato risposto, tanto per dire. se hai qualcosa da dire in merito a una data ultimissima, fallo in quell’ultimissima, non spammando in giro come adesso.
se è chiusa, esiste il forum dove puoi riprendere gli argomenti che vuoi.
e prendere qualche lezione di netiquette
se tu vedessi quale e’ il problema dimostreresti che la dualita’ mente-corpo, Dato che tale dualita’ e’ una ben nota boiata tu il problema non lo vedrai mai
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Ma Whichgood, commento 5 marzo ore 13.35 SEI UN POETA! GRANDEEEEEEEEEEEEEEEE!