Genova, procuratore del tribunale diocesano: “Mai inchieste su pedofilia in trenta anni”

Per difendersi dalle accuse di insabbiamento per i casi di pedofilia tra i sacerdoti, la Chiesa ha sempre insistito ostentando fermezza. Ma Il Secolo XIX oggi dà un esempio di come la prassi sia in realtà diversa. Almeno nella diocesi di Genova, guidata dal cardinale Angelo Bagnasco.

Il procuratore generale della diocesi di Genova, mons. Vito Chiesa, fa sapere che il tribunale ecclesiastico locale da anni non avvia processi per violenze sessuali o pedofilia. “Io personalmente, in trent’anni che faccio questo lavoro, non ne ho mai affrontato uno”, dichiara candidamente. Formalmente infatti per agire il tribunale ecclesiastico deve ricevere una denuncia da parte di persone coinvolte. Che però raramente arriva, e quindi la macchina ecclesiale semplicemente non parte. Trattamento ben diverso per le cause riguardanti beatificazioni e attestazione di presunti miracoli. Quelle impegnano molto il tribunale della diocesi.

Proprio di recente è emerso il caso di Gianluca Depretto, ex rettore dell’istituto religioso Calasanzio gestito dai frati Scolopi, accusato di aver molestato dei ragazzini. Il suo fascicolo sarebbe stato solo di recente trasmesso alla Congregazione per la dottrina della fede, in Vaticano. Quella di Genova, vale la pena di ricordarlo, è la diocesi del prete pedofilo don Riccardo Seppia.

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43 commenti

Odino

Evidentemente a Genova non ci sono pederasti in gonnella. 😉

whichgood

@ Kaworu

sarcasmo… sarcasmo… ho l’impressione che questa parola non compare nella bibbia.

Kaworu

i miei lobi frontali mi dicono che anche questo è sarcasmo 😆

Enrico

Il casi di Don Seppia dimostra che il clero di Genova ha preti indegni, però nessuno ha segnalato.

Kaworu

questo avrebbe dovuto aiutarti a capire che quello di odino era sarcasmo

Diocleziano

Quando la segnalazione arriva ai preti, prima intimidiscono la vittima, poi insabbiano.

Sandra

Il caso di don Seppia era stato segnalato ai superiori da un parroco, e da un padre alla polizia (che aveva messo il telefono di Seppia sotto controllo): dato che in seguito alla segnalazione Seppia venne trasferito, si direbbe che i suoi superiori sapevano.

Enrico

Il parroco non fù chiaro disse che non doveva stare coi bambini e basta.

Sandra

Come no, il vescovo di allora avrà pensato che gli rubava la merenda, ai bambini…. Se si hanno sospetti di reato è doveroso riferirli (moralmente, per cui la Chiesa aveva l’alibi per chiamarsi fuori), poi è l’autorità competente a doversi fare carico di un’indagine.

Dunque, tra gli uomini di chiesa che hanno conosciuto don Seppia, il più sincero, Casassa, non ha parlato chiaro e il più potente, Bagnasco, è caduto dalle nuvole: con garanti di questo calibro, gli oratori sono luoghi sicuri per ragazzini accompagnati.

Enrico

Se uno scrive le note carattersitiche di un sottoposto deve parlare chiaro è suo dovere.

FSMosconi

@Enrico

E ti pare che ciò sia stato fatto per la notissima caratteristica di pedofilo, dimostrata dalle telefonate e dalle testimonianze dei bambini per inciso, non lo faccia?

Ora, così, ti par che ciò sia successo?

O che la reazione dei superiori sia stata giusta?

(Son processi mentali troppo difficili per te?)

Federico Tonizzo

ENRICO, sei un “falso cristiano”…
Anzi no: sei il classico “cristiano cattolico nel senso DETERIORE del termine”, cioè uno che si millanta “cristiano” ma che FINGE di non vedere la propria DISONESTA’ e ribalta metodicamente le frittate!!! 👿
SEI RIVOLTANTE, FAI SCHIFO!!! 👿
Ed è evidente che SEI IN MALAFEDE: se fossi “credente” ma SINCERO, non diresti le BUGIE!!! 👿

Diocleziano

Secondo me Enrico è un povero pırIa che recita la parte del lucido pragmatico.
Se fosse veramente un anafettivo, di queste cose non gliene fregherebbe nulla
e non ne parlerebbe.

Comportamento simile a quello di Cesareb, per il quale qualsiasi ınfamıa
è lecita se la si può inquadrare in un regolamento. Purché a loro favore.

Enrico

Non mi sono mai definito un giusto e spero di mostrare più amore verso il prossimo di voi nel momento in cui accetate l’aborto come una libertà.

Diocleziano

Fa pena da tutti i lati.
Apprezzerei almeno una forma ironica, una prosa brillante…

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Reiuky

Be’… alla fine non è neanche strano: la pedofilia è un reato legale, e quindi andrebbe denunciata a organi legali e non religiosi.

la cosa strana è che le denunce non sono arrivate agli organi dello stato.

giordanobruno

@ Reiuky

Appunto, appunto … Io non ho figli (non sono nemmeno sposato) ma se venissi a conoscenza che mio figlio ha ricevuto attenzioni particolari in ambienti parrocchiali od affini, mi rivolgerei ad un bravo penalista. Mi sembra persino banale.

giordanobruno

Mi rendo conto di essere alquanto ripetitivo. Ma certe cose è necessario ribadirle. La sfortunatissima città di Genova è tale non solo perché ha dato i natali ad individui squallidi e stupidi come il Baget Bozzo, ma anche (e soprattutto) perché ha dovuto subire per decenni la presenza ingombrante ed oppressiva di un certo Siri cardinale Giuseppe con tutti i suoi deliri clericali ed ontologico-tomisti da prete reazionario quale era. La prassi dell’insabbiamento dei casi di pedofilia pretesca ebbe in lui un campione formidabile. Ti riporto quanto ha scritto don Paolo Farinella, anche lui prete genovese:

“Oggi Genova paga le conseguenze di quell’episcopato miope e scellerato [il riferimento è al card. Siri, ovviamente] e di cui anche Bagnasco è frutto diretto e dovrebbe conoscere dall’interno. […] In un mondo in rapido cambiamento Siri ieri e Bagnasco oggi preparano un clero immaturo e affettivamente fragile incapace di vivere la complessità della società “plurale” di oggi, lasciandoli abbandonati a se stessi e senza motivazioni di vita. Nella tragedia della pedofilia colpisce una costante: i responsabili sono cultori della veste talare, difensori strenui del celibato, entusiasti della messa preconciliare, rigidi con le coppie divorziate, severi nei giudizi morali verso gli altri, acerrimi nemici delle coppie di fatto, votano Berlusconi e Lega, ma sono indulgenti verso se stessi fino alla droga di incenso e cocaina. Di fronte ad un clero decaduto, stremato, confuso, malato, perduto, annaspante e senza risorse, il papa attuale [Ratzinger] non sa offrire altro che il rimedio della messa in latino, cioè un rito di cinque secoli fa e una lingua che gli stessi preti non capiscono più …”

Queste le parole del prete genovese don Paolo Farinella. Le lascio alla vostra meditazione.

Paul Manoni

Tradotto…
“Sono trent’anni che facciamo finta di cadere dal pero”

whichgood

“Io personalmente, in trent’anni che faccio questo lavoro, non ne ho mai affrontato uno”

Scusate, a parte l’ovvietà dell’insabbiamento, come può chiamare a quella attività “lavoro” ???

Laverdure

@Whichgood
Soprattutto perche “lavorare” significa fare qualcosa di concreto di qualunque genere,mentre in questi trent’anni la cosa piu’ concreta che il suddetto monsignore ha mai
fatto probabilmente e’ stato dir messa,ammesso che un personaggio nella sua posizione si sorbisca questa seccatura .

Diocleziano

Tribunali diocesani…. proprietà immobiliari sterminate… un sistema scolastico privato composto da migliaia di istituti… ospedali vari… una banca dedita al riciclaggio e altri loschi affari: ma come è possibile che questa cosca criminale abbia costruito uno stato parallelo all’interno dell’italia?
Sarebbe ora che cominci il repulisti.

cesareTS

Chissenefrega del tribunale ecclesiastico? Per me non ha alcun valore, si denuncino i casi alle autorità dello stato ed esse provvederanno alle indagini dei casi. Mah…

Kaworu

credo che il suo fosse il solito “non c’ero e se c’ero dormivo” della ccar

Francesco

Considerando il contesto, penso sia piu’ corretto dire “non c’ero e se c’ero partecipavo”. Purtroppo.

giordanobruno

Dai vostri interventi mi sembra di dedurre che non riusciate ad inquadrare il problema della pedofilia del clero nei termini più corretti. Molti di voi focalizzano la loro attenzione sul fatto che le autorità ecclesiastiche fingano di ignorare i casi di pedofilia dei preti loro sottoposti ed evitino di denunciarli alla magistratura. Adesso, la chiesa cattolica è un’istituzione “umana”, e come ogni altra istituzione umana tenta di proteggere i propri membri attraverso una prassi di omertà, appunto, istituzionale. Fare i giansenisti, in questo caso, non ha molto senso. Piuttosto, dovrebbero suscitare la vostra indignazione proprio quei genitori, i quali evitano di rivolgersi ad un avvocato e sporgere regolare denuncia, quando vengono a sapere che il loro bambino ha ricevuto “strane” attenzioni da parte di qualche frate o di qualche prete, e preferiscono andare a “frignare” dal loro parroco per ricevere da quest’ultimo parole di paterna consolazione (nonché la solita coroncina del rosario da recitare devotamente la sera).

Secondo me (e le parole di don Farinella da me trascritte pongono il problema in modo abbastanza chiaro) il problema vero è un altro: perché all’interno della chiesa cattolica esistono individui così immaturi e così fragili affettivamente, da sentire il bisogno incoercibile di avere approcci sessuali con minorenni? che cosa c’è di guasto, anzi di malato, negli schemi di formazione del giovane clero, a causa dei quali dai seminari e dai noviziati vengono sfornati preti e frati molto obbedienti ma anche molto poco maturi, molto devoti ma anche molto poco saggi ed affettivamente forti? e questi schemi di formazione del giovane clero che rapporto hanno con la spaventosa sbornia reazionaria, che il cattolicesimo sta vivendo in questi ultimi tempi?

Senjin

Il tuo è un post da incorniciare. Aggiungerei che chi sà e non denuncia alle autortità preposte (siano genitori, fratelli, amici, altri preti, ecc) andrebbe sbattutto in galera per complicità.

Cesare b

@Senjin. Sono perfettamente d’accordo, in particolare per quanto riguarda i genitori. Confesso la mia ingenuita’, ma finche’ non e’ emerso questo scandalo non avrei mai immaginato che esistessero genitori capaci di non denunciare subito, alle autorita’ STATALI competenti il comportamento indecente di chicchessia nei confronti dei loro figli.
La denuncia a queste e’ doverosa nell’interesse proprio e dell’intera societa’, quella ai dirigenti d’ una determinata istituzione lo e’ soprattutto nell’interesse dell’ istituzione stessa.
Saluti.

Diocleziano

Non dimenticate che chi si rivolge ai superiori del prete pedofilo di regola viene
minacciato e indotto a tacere. Il motivo per cui questi poveri ıdıotı realmente poi
tacciono è che sono succubi di un condizionamento indotto proprio dai preti.
Cosa c’è di guasto e di malato nel giovane clero lo si potrebbe comodamente
studiare tenendoli sotto osservazione in galera.

Ma fin che si permette a questa organizzazione criminaIe di spadroneggiare sulla
formazione dei piccoli…

Sandra

Non è detto che i genitori sappiano, che capiscano, e purtroppo anche che vogliano capire: certi silenzi possono essere attribuiti alle difficoltà della crescita.
La Chiesa si propone come educatrice morale della gioventù. Non è colpa del consumatore se l’etichetta dice che il prodotto è naturale e poi contiene sostanze tossiche. Certo, ci sono consumatori più svegli. Ma non è una colpa essere tonto, lo è approfittarsi dello sprovveduto.

Nel caso di don Seppia il genitore si rivolse alla polizia, e a indagine chiusa non ricevette nemmeno il conto come da prassi: cosa deve fare un genitore, se i grossi poteri si proteggono tra loro, e nascondono addirittura le prove di un controllo telefonico? I genitori che venivano a sapere lo scoprivano sulla pelle dei loro figli, e lì restava, come “caso isolato”. La mentalità sessuofobica a cui li aveva educati la chiesa non li invogliava certo a parlarne in giro. Vertici, ecclesiastici e giudiziari, avevano invece un database più ricco, che veniva custodito gelosamente: era così in Irlanda, e nella stessa Olanda, dove negli anni 50 un giudice scrisse a una associazione cattolica per metterli sull’avviso: nella sua posizione evidentemente aveva raccolto molte storie.

La formazione è sicuramente un problema, soprattutto nell’approccio alla sessualità. Ma a monte il dubbio è sull’equilibrio psicologico di chi si sente attratto da questo tipo di ambiente da intraprendere la “carriera” di prete.

Gérard

Penso anche alla vergogna delle famiglie, agli sguardi interrogativi e anche accusatori degli altri se la cosa si fosse saputa in giro .
” Come si puo accusare Don … un vero sant’ uomo !! ”
Sulle povere famiglie, magari modeste ma oneste, sarebbe ricaduto il disonore e la vergogna

serlver

Potremmo dire che in ogni prete c’è un po’ di Gesù e un po’ dei ladroni, che il mito vuole vennero crocifissi con lui – ammesso che sia esistito -, solo in proporzione di 1 a 2.

Cesare b

Non vedo quale valore polemico nei confronti della Chiesa possa avere la circostanza che nella Diocesi di Genova non risultano – a memoria di giudice ecclesiatico di lungo corso – processi canonici per pedofilia, se non v’e’ alcuna evidenza che il turpe fenomeno fosse presente in loco negli ann in questione.
Naturalmente voi tale “evidenza” la congetturate per estrapolazione dei dati di altri Paesi. Ma non tenete conto del fatto che i fenomeni comportamentali (specialmente quelli negativi, che gli interessati mantengono il piu’ possibile segreti) hanno diffusione molto diversa nelle divrse aree geografiche.
Aggiungo che possono avere avuto effetti positivi in fatto di disciplina del clero la forte personalita’ del Cardinal Siri, nello specifico caso genovese e, in tutta Italia, la presenzae del Vaticano e di governi ad esso vicini. L’uno e gli altri, infatti, avevano un evidente interesse a salvaguardare il buon nome della Chiesa, se non per servirla … almeno per servirsene.
Potrebbe, dunque, darsi che i preti italiani potenzialmente indegni (qualcuno ce ne sara’ stato di sicuro) avessero piu’ fifa che non quelli americani, tedeschi o olandesi di perdere la pagnotta (in Italia, oltre tutto, piu’ difficile a procurarsi in altra maniera). E potrebbe anche darsi che quelli di loro che proprio non riuscivano a comportarsi bene abbiano trovato strade meno compromettenti per soddisfarsi.
Saluti.

Diocleziano

Si è accorto di aver detto qualcosa di ragionevole, qua sopra, e ha subito
sentito il bisogno di bilanciarlo con una sparata di ..zzate

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