Dal papa l’ennesimo attacco alle convivenze e una strenua difesa della castità. Ieri, durante la visita ad limina di diversi vescovi dagli Usa, Benedetto XVI è tornato su coppie di fatto ed educazione cristiana, lamentando la crisi dell’istituto matrimoniale e paventando pericoli sociali. Quasi una seconda puntata di quanto già avvenuto in gennaio, quando davanti a vescovi di altre regioni apostoliche degli Usa aveva attaccato il “laicismo militante”.
Secondo il papa un “indebolito apprezzamento dell’indissolubilità del patto coniugale” e “il rifiuto diffuso di una responsabile e matura etica sessuale, fondata sulla pratica della castità” hanno portato a “gravi problemi sociali, che producono un costo umano ed economico immenso”. Benedetto XVI paventa l’attivismo di “potenti correnti politiche e culturali che cercano di modificare la definizione legale di matrimonio”. E torna alla mente il recente affondo del cardinale O’Brien contro una possibile introduzione del matrimonio gay in Gran Bretagna. Dal canto suo, Benedetto XVI sprona ad uno “sforzo consapevole per resistere a questa pressione” richiamandosi ad una “ragionata difesa del matrimonio” quale “istituzione naturale”, “specifica comunione di persone” fondata sulla “complementarietà dei sessi” e “orientata alla procreazione”.
Difendere il matrimonio cristianamente inteso, sostiene il papa, è “in ultima analisi una questione di giustizia”, che riguarda la “salvaguardia del bene dell’intera comunità umana e dei diritti tanto dei genitori quanto dei figli”.
Il papa prende atto delle “difficoltà crescenti” nel comunicare l’insegnamento della Chiesa sul matrimonio e la famiglia alle coppie negli ultimi decenni, vista la diffusa secolarizzazione dei costumi che coinvolge anche i cattolici. E punta al rilancio delle corsi di preparazione matrimoniale per le giovani coppie. Accenna al “serio problema pastorale” che comporta la “diffusa pratica della coabitazione”, “spesso da parte di coppie che non sembrano consapevoli che è gravemente peccaminosa, per non parlare del danno che causa alla stabilità sociale”.
Ma Benedetto XVI rivendica anche al “recupero di un apprezzamento della virtù della castità”, pratica ormai ben poco seguita persino dagli stessi cattolici. Per una “consapevolezza cristiana della sessualità” contro le “ideologie permissive”, che “nei fatti costituiscono una forma potente e distruttiva di contro-catechesi per i giovani”. Giovani che devono “incontrare gli insegnamenti della Chiesa nella sua integrità, impegnativa e controculturale” e quindi anche votarsi alla castità. Come, ricorda il papa, dispone chiaramente il Catechismo. Anche “in una società che sempre di più tende a male interpretare e anche ridicolizzare questa essenziale dimensione dell’insegnamento cristiano”.
Il papa, nella stessa mattinata, ha dato udienza ai partecipanti del Corso sul Foro Interno, promosso dalla Penitenzieria Apostolica. Promuovendo la confessione quale “via da percorrere per l’opera della nuova evangelizzazione” per una “reale conversione dei cuori” per “aprirsi” a Dio. E non poteva perdere l’occasione per attaccare ancora una volta il “relativismo”, che “mette in discussione la possibilità stessa di un’educazione intesa come progressiva introduzione alla conoscenza della verità”, al “senso profondo della realtà”, “progressiva introduzione al rapporto con la Verità che è Dio”.
Delirio senza senso di un vecchio strampalato.
Senza senso no, come non sono “senza senso” le idee dei vari partiti politici, lega inclusa.
E’ semplicemente l’espressione della volontà una casta religiosa ancora attaccata a principi vecchi di secoli, intrinsecamente contraria ad un pur timido progresso della società e convinta che i suoi valori debbano necessariamente essere considerati universali.
Tutto qua.
Trovare un senso logico in un’affermazione come questa:
“il rifiuto diffuso di una responsabile e matura etica sessuale, fondata sulla pratica della castità” hanno portato a “gravi problemi sociali, che producono un costo umano ed economico immenso”
E’ oggettivamente impossibile.
@John
Caro John,tu manchi di acume.
Il senso e’ lo stesso di “Una responsabile politica alimentare basata sul digiuno”!
Hai ragione, non ci posso arrivare, è fuori dalla mia portata… 😀
Il Papa dimentica che – proprio nella sua infame Chiesa di ipocrisia, menzogne, castità, dissociazione e repressione sessuale – si è verificata la più impressionante catena mondiale di REATI di pedofilia e la più vergognosa e sistematizzata politica d’insabbiamento, nella quala lui era dentro fino al collo in qualità di Prefetto dell’ex- Sant’Uffizio.
Ma ci faccia il piacere! Un vecchio senza moglie e senza figli che pontifica sul matrimonio! Uno che parla di “relativismo” mentre è a capo della Chiesa relativista per antonomasia (vedi Dalla, Welby, Pinochet e Renatino De’ Pedis).
E’ meno ridicola Cicciolina che pontifica di verginità.
«Un cittadino europeo può non credere che il cristianesimo sia vero e tuttavia quel che dice e fa scaturisce dalla cultura cristiana di cui è erede. Senza il cristianesimo non ci sarebbe stato neppure un Voltaire o un Nietzsche. Se il cristianesimo se ne va, se ne va tutta la nostra cultura, se ne va il nostro stesso volto» (Thomas Stearn Eliot). Con Amicizia!
il che equivale a dire che “poichè la cultura cristiana è erede di quella pagana greco-romana, senza di tale cultura pagana non ci sarebbe stato neanche un san agostino o un san tommaso e se la cultura pagana se ne va, se ne va l’intera cultura cristiana e il nostro stesso volto”.
la prima cosa che hanno fatto i cristiani appena preso il potere è stato annientare la cultura pagana di cui erano figli, eppure la cultura cristiana esiste ancora oggi.
conclusione: thomas elliot ha masso insieme una frase condita praticamente solo da non sequitur, bella a sentirsi ma tragicamente falsa alla prova dei fatti. falsificazione ironicamente operata dalla stessa “cultura” che con questa frase avrebbe voluto difendere……
@ Leo
Ma anche no.
implicando che:
un Nietsche o un Voltaire non avessero poi potuto dedicarsi ad altro traendone maggior profitto, come per esempio inventare il motore a scoppio o nuove frontiere nella medicina chirurgica
e implicando che la perdita del cristianesimo e del nostro volto attuale sia in male.
contraccambio cordialmente
ci sarebbe stato qualcun altro. E non e’ detto che sarebbe stato peggio.
Quella di Eliot è una balla clamorosa, del resto il cristianesimo non sarebbe stato senza la romanità di cui si è appropriato (politicamente). Si può fare lo stesso discorso: Agostino d’Ippona non ci sarebbe stato senza Platone… Ragionamento senza senso, senza contare che senza giudaismo in Europa sicuramente il progresso tecnico-scientifico avrebbe avuto una storia più celere…
ma perche non parla di landazzo pedofilio pornografico,che oramai e riscontrabile in porzioni di territorio dove il cattolicesimo e stato sempre su.
bsata con questa catena della coabitazione peccaminosa,meno male che è rimasta un po di gente che ci prova ad amarsi,BENNY 16,e oramai alla senilita e si vede andate a vederlo dall 2005 come cambiato..
@Leo
Qui qualcuno fa confusione tra generale e particolare. Nonché tra causalità e posteriorità.
Come si chiama quello appena da lei usato, a sì: Non Sequitur.
Cordialmente, s’intende…
« di un’educazione intesa come progressiva introduzione alla conoscenza della verità”, al profondo senso della realtà”, “progressiva introduzione al rapporto con la Verità che è Dio »….. Papa DIXIT !
Domanda : a quale realtà si referisce ?
@Alessandro
Ma fai proprio finta di non capire ?
Ovviamente si riferisce all’evidente realta di un’entita unica e trina,della vita dopo la morte,del peccato originale lavabile con poche gocce d’acqua e altre verita altrettanto
evidenti presenti nelle Sacre Scritture.
Certo che se la chiesa risolvesse i suoi problemi con il sesso ci guadagnerebbe, anche perché ormai su questo tema non se li fila più nessuno, nemmeno i credenti (e praticanti). Parlo per esperienza diretta e da quello che amici e conoscenti cattolici mi raccontano, per esempio ho sentito che ormai nei corsi prematrimoniali non si parla più di sesso e castità perché ormai i preti dicono apertamente che è “una battaglia persa” (sic), senza contare che tutti i cattolici che conosco fanno normalmente uso del preservativo, anche le coppie più attempate e bigotte… Sono fuori dal mondo, lo sono sempre stati, ma oggi…
la saggezza popolare dice “le figlie di maria son le prime a darla via”.
e giuro che non me la sono inventata, è roba dei tempi dei miei genitori se non prima.
E’ un detto ancora attuale:
http://nonciclopedia.wikia.com/wiki/Papaboy#Altre_operazioni
🙂
Io invece sì, e sono felice che ne parli
@guglielmo
e ti fai le pippe davanti la sua foto?
Anche se le marmotte tornassero a confezionare il cioccolato come facevano una volta, il mondo sarebbe un posto migliore.
Chissa’ dietro le quinte le gomitate di complicita’ e le grasse, teutoniche risate tra paparatzy e padre jorghe……!
Il matrimonio “istituzione” “naturale”????
Ma è proprio vero il giochino dei discorsi del papa con parole a caso….
Il ‘giochino’ è quello solito: contrastare la secolarizzazione puntando a ‘sfruttarne’ gli aspetti critici (che ci sono, ci sono)… ma con questa poltica sessuale direi che stavolta si è proprio tirato la zappa sui piedi. La vita sessuale ‘spiegata’ da chi ha fatto voto di castità (spesso non rispettata… ma non potranno dire di parlare ‘per esperienza'(^_^)), è una contraddizione che nemmeno i fedeli più bigotti possono far finta di non vedere. Su questo piano penso proprio che non ce la farà a ‘tornare indietro’.
@ bruno gualerzi
Il papa tuona contro il relativismo dall’alto (dal basso, direi) di un sistema di idee in cui il relativismo concettuale è posto come assoluto.
@ Stefano
Verissimo. Basta andarsi a vedere la storia della Chiesa per constatare come essa sia l’istituzione più relativista della Storia.
@ San Dokan.
La Chiesa ha fatto tante di quelle piroette e giravolte che Roberto Bolle sul palcoscenico è una statua di sale, al confronto.
Ancora sto aspettando, ormai da decenni, che qualcuno mi spieghi quali siano le evidenze che mostrano che il matrimonio “esista in natura”…
Lisa
Concordo pienamente !
L’uomo non nasce dotato di un qualsiasi programma genetico che potrebbe predisporlo al matrimonio -o in coppia- perennemente ! Anzi, sarei tentato di pensare (conformemente alla nostra natura) proprio il conrario…..
Esiste una condizione umana, non una ‘natura umana’ intesa come stato originario immodificabile. La prima riguarda l’insieme delle potenzialità (istinti vitali) di cui l’evoluzione ha dotato la specie; la seconda dipende dall’esercizio di queste potenzialità che interagendo con l’ambiente, naturale e sociale, danno vita a situazioni-istituzioni in continua trasformazione.
Il matrimonio è un di queste situazioni-istituzioni, che ha preso forma nel tempo storico ed è destinata a modificarsi in continuazione nel tempo storico. Detto in altro modo – considerato da un altro punto di vista – è un prodotto culturale.
Evidenze scientifiche non ce ne sono, ma basta la parola del Papa per credere che tutti i prepuzi di Gesù esistenti al mondo provengano dal suo pene di neonato.
Ratzinger è un IMPOSTORE, il Sommo Impostore, questo lo sappiamo e questi sono i suoi sgherri della cd Penitenzieria Apostolica, anch’essi ovviamente degli IMPOSTORI. Sotto il link del video
http://www.video.mediaset.it/video/iene/puntata/84934/lucci-i-penitenzieri.html
All’inizio: LOL!
Alla fine: Grrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr!
Le varie mafie in confronto a questi fanno la figura dei dilettanti.
Si sarà reso conto che i cattolici sono i primi a fregarsene.
Concordo pienamente, mi chiedo sempre chi è più felice chi è unito da un vincolo o chi rifiutandosi di tutelare l’altro è pronto a rottamare la moglie/marito oppure ad essere rottamato?
a occhio e croce, direi che è più felice chi vive in una coppia serena.
ma so di parlare di cose al di fuori della tua portata, come hai già ampiamente dimostrato.
non è il caso di infierire
Se la coppie è serena e pensare di stare insieme per sempre allora sisposino.
Se la coppie è serena e pensare di stare insieme per sempre allora non ha bisogno di un contratto che lo sancisca
@ Enrico
Ma perchè si devono per forza sposare?? O se non volessero sposarsi? Ma lasciali fare come vogliono loro, no?
@Enrico
Se introducessero i contratti prematrimoniali in italia, i matrimoni aumenterebbero: la gente è pratica e ha paura di sposarsi per le conseguenze econimiche di un divorzio.
Dico di più se oltre ai contratti di cui sopra si desse la possibilità di sposarsi a chi non può non avrebbero neppur senso le unioni civili, sarebbero solo una replica.
*Galoppini
Se uno rispetta una persona pensa alla sua stabilità economica dopo la sua morte.
*francesco s
Favorevole alla poligamia? E poi lo stato comunque deve tutelare il più deboli che tramite patti prematrimoniali non è tutelato.
@Enrico
Se vivessimo in un mondo ideale non avrei nulla contro di essa, ma vivendo in un mondo reale in cui questa pratica è servita e serve tuttora in molte parti del mondo a schiavizzare le donne, ne sono contrario. Ma che c’entra la poligamia?
“Se la coppie è serena e pensare di stare insieme per sempre allora sisposino.”
Due mie amiche si amano e stanno insieme da anni ormai.
Vorrebbero sposarsi.
Mi fa piacere sapere che tu dai loro la tua approvazione. :p
I membri di una coppia sono tali se complementari tra loro.
*francesco s
Quindi vede che anche lei stabilisce quando un comportamento è etico o meno.
“I membri di una coppia sono tali se complementari tra loro.”
E ovviamente senza una zucchina e un buco due metà non fanno un intero.
Qunidi non sono complementari. Non possono essere una “vera” coppia nonostante l’affetto che li unisce.
Baggianate.
Mi convinco sempre di più che la morale cattolica è incompatibile con la felicità dell’ essere umano.
Io penso che sia più felice chi vive in una coppia che si ama, indipedentemente dall’aver firmato o meno un contratto. Tu pensi che una persona potrebbe essere felice sapendo che il\la proprio\a compagno\a rimane con te solo perchè costretto da un pezzo di carta quando invece l’amore è ormai finito?
@Alex
Mio padre diceva .”Una volta una donna se non si sposava aveva due scelte :fare la suora o la pu..ana.”
E questo ovviamente cementava i matrimoni ancora di piu’ del pezzo di carta.
Inoltre una volta se uno ammazzava la moglie, in galera ci andava e ci rimaneva( se non era figlio di papa’,beninteso)a lungo,ma se la picchiava fino a mandarla all’ospedale era considerata “pura questione familiare “,mentre oggi qualche noia rischia di averla.
Inutile,il dilagare dell’istruzione e del benessere hanno intaccato irrimediabilmente la sacralita e la compattezza del matrimonio.
Sopratutto ad intaccare il matrimonio ha pensato un educazione non alla sofferenza ed al dovere.
@ Enrico.
La sofferenza (altrui) esaltata dalla tua pazzesca religione ve la sciroppate VOI, grazie.
Una volta tanto riesci a scrivere delle cose sensate anche tu, probabilmente senza nemmeno accorgerte.
“Sopratutto ad intaccare il matrimonio ha pensato un educazione non alla sofferenza ed al dovere.”
Educazione alla sofferenza? Ti rendi conto di essere completamente pazzo?
No, ma nelle società dove non si nasconde la morte ai bambini questi crescono più equilibrati.
Mi pare che società d’oggi nascondo fuorché la morte ai bambini, anzi adire il vero non l’ha mai fatto: neppure quanto ai tempi del mio bisnonno in campagna sgozzano tranquillamente gli animali davanti ai bambini. eppure non mi sembra che l”equilibrio” sia mutato.
..pare….a te. L’ignoranza è un bene solo quando la conoscenza non è sufficientemente diffusa da garantire maggior benessere per tutti. La conoscenza porta sofferenza solo quando questa è costretta in un mondo violento, becero, ingiusto; un mondo nel quale si nascondono le cose sotto un tappeto per non affrontarle. Allora si, l’uso dell’ignoranza per affrontare altra ignoranza è forse utile al singolo ma di certo non migliorerà la società.
*serlver
Vero quanto dice lei ma quando sento di 40 enni che parcheggiano il padre defunto alla casa del commiato perchè prima non hanno mai visto un morto in vita loro.
*Cosmogioioso
Io non voglio una pornografia della morte, ritengo però matura una donna che al momento delle nozze sà che esiste la possibilità che quando nascerà il primo figlio lei sia già vedova.
“Concordo pienamente, mi chiedo sempre chi è più felice chi è unito da un vincolo o chi rifiutandosi di tutelare l’altro è pronto a rottamare la moglie/marito oppure ad essere rottamato?”
Solito discorso senza senso, non ti smentisci mai… Poni sul piatto situazioni paradossali tentando di universalizzarle in categorie valide per tutti quando gli esseri umani e le coppie sono universi di relazioni, sentimenti ed esperienze del tutto autonomi. Il vincolo è un vincolo di carta, è una formalità, o credi che gli sposati in chiesa non divorzino? Chi vuole si unisce in matrimonio, chi lo fa a tempo debito (conosco coppie cattoliche praticanti conviventi da 10 anni, che poi solo dopo si sono sposati), chi non lo fa e basta. Ognuno fa quello che gli pare, si chiama libertà, quella che voi vorreste negare all’umanità regolamentando ogni aspetto della vita privata del singolo.
Però senza doveri non chiedano diritti.
Dove sta scritto che un rapporto giuridico non preveda anche doveri?
@ Enrico.
Se tu fossi andato a scuola, sapresti leggere l’inglese.
Sapendo leggere l’inglese, leggeresti anche i siti dei giornali stranieri.
Leggendo i siti dei giornali stranieri avresti appreso che – in Francia o in Inghilterra, per esempio – i PACS prevedono DIRITTI e DOVERI. Stessa cosa per le unioni civili e i matrimoni civili, etero e gay.
Se poi hai bisogno dell’autorizzazione del Papa per informarti di cosa succede nel mondo, beh, allora diccelo così Kaworu completa il tuo profilo psicologico.
E comunque, tu finora non avevi parlato di questioni giuridiche,, di diritti e doveri davanti alla legge, bensì avevi parlato di “felicità”, che è tutta un’altra cosa. Tu avevi detto che i membri di una coppia non sposata dovrebbero sentirsi meno felici degli altri, dal punto di vista personale, nella vita quotidiana. E poi, dopo che ti è stato fatto notare che era una scemenza, hai ripiegato di nuovo sull’argomento dei “diritti e doveri”. Cos’è, un giochino delle tre carte?
Se uno ama dona sè stesso ed è felice, conseguentemente tutela l’altro.
@Enrico
Tu dici?
E come la vedi nel caso dello stalker: anche lui vuole dedicarsi alla donazione di sé stesso e con ciò sarebbe felice se l’altro contraccambiasse, ciò non toglie proprio che l’altro sia ben lungi dall’essere tutelato (casomai il contrario)…
Ciò non toglie ovviamente che uno possa donarsi e tutelare l’altro benissimo fuori dal matrimonio con, nozione banalissima, uno stipendio stabile e quant’altro.
Enrico, dato che voi ragionate soltanto per metafore, ti traduco in termini adeguati quello che ha scritto Kaworu: fra chi si pesta con un martello il piede destro e chi si pesta quello sinistro, è più felice chi non si pesta i piedi del tutto.
Si ma una persione seria tutela l’altro.
Anche in un rapporto senza contratto le persone serie tutelano l’altro.
Ok, ci riprovo:
Enrico, a me pare che tu non abbia minimamente in testa i concetti elementari di PARITA’ e di CONSENSUALITA’.
Ogni volta che parli dell’argomento, descrivi sempre situazioni da feuilleton ottocentesco in cui il maschio furbacchione rifiuta di tutelare la povera donna fragile e indifesa (che evidentemente senza un uomo non potrebbe sopravvivere) per l’egoismo di poterla piantare quando gli pare e darsi alla pazza gioia con un’altra, con cui poi farà la stessa cosa. E quindi, di conseguenza logica, condanna la poverina a vivere costantemente nell’infelicità, umiliata e sottomessa, e ossessionata dal terrore di essere lasciata (magari con lo stigma sociale di essere ormai “disonorata” e non poter mai più trovare un nuovo compagno, come ai bei tempi).
Ma l’idea che i due membri della coppia, alla pari, decidano insieme se sposarsi o no, dopo aver serenamente valutato le motivazioni e le conseguenze per entrambi, proprio non la concepisci? Hai detto che “conosci il mondo”, è possibile che tu non lo sappia, che normalmente la gente agisce così?
Se entrambi hanno fatto, in pieno accordo, quello che li faceva stare meglio INSIEME, per quale motivo dovrebbero vivere costantemente da infelici? Se poi vedono davvero che la convivenza li rende infelici, possono benissimo cambiare idea e sposarsi lo stesso, o no? E se invece sono felici così, per quale motivo tu dovresti saperlo meglio di loro?
Lisa
*paniscus
Lei degrada l’altro a mezzo per raggiungere la felicità, invece bisogna essere felici nel donare non nello scambio reciproco.
“Lei degrada l’altro a mezzo per raggiungere la felicità, invece bisogna essere felici nel donare non nello scambio reciproco.”
———————–
Il punto è che tu, senza alcuna prova né argomentazione, continui a insistere che i conviventi non “si donino”, e che quindi non siano felici.
DECINE di volte ti è stato chiesto come cavolo fai ad essere sicuro di una cosa del genere, ma non rispondi.
Piuttosto, spiegaci anche per quale motivo dovrebbero essere più felici quelli che sono vincolati a “donarsi” perché costretti da un contratto formale, rispetto a quelli che ogni giorno, senza essere obbligati da nessuno, lo fanno ugualmente per libera scelta.
Lisa
Un uomo si assume le sue responsabilità e quindi si impegna solennemente a comportarsi in un certo modo.
Piantala di ripetere sempre le solite cose. Ormai dovresti aver capito che la semantica non attacca. Tu continui a sostenere che in una coppia di fatto non vi può essere impegno quando non ne sai nulla. E fingi di non sapere anche che la mancanza di una procedura di impegno ufficiale per le coppie non sposate, che si sta diffondendo sempre più all’ estero, in Italia è causata anche e soprattutto dall’ influenza delle gerarchie ecclesiastiche che aberrano qualsiasi forma che differisca dal matrimonio.
Le coppie di fatto sono irresponsabili perché non si sposano e i loro sentimenti non contano, ma quando si cerca di dare una legittimazione alla loro unione si alza un muro di gomma. Ditelo una volta per tutte che volete che tutto il mondo giochi secondo le vostre regole e basta.
Io non credo che a stabilire la felicità sia una firma.
“Concordo pienamente, mi chiedo sempre chi è più felice chi è unito da un vincolo o chi rifiutandosi di tutelare l’altro è pronto a rottamare la moglie/marito oppure ad essere rottamato?”
————————-
Allora, se veramente “te lo chiedi” in maniera sincera, non hai che da fare una cosa: andare a chiederlo ai diretti interessati, scegliendoti un campione il più vario possibile, ed essendo pronto ad accettare la realtà ANCHE nel caso che dovessero venire fuori risultati opposti a quelli che ti aspetti tu. Perché non ci provi?
Lisa
io conosco il mondo.
@Enrico
Era ironico vero?
No: perché i tuoi interventi ti smentiscono ogni volta senza soluzione di continuità.
E dire io conosco il mondo per quante volte tu lo ripeta non è una prova in merito, anzi: sa più di auto-convincimento…
Quindi, conoscendo il mondo, non hai mai constatato l’ esistenza di coppie regolarmente sposate che finiscono ugualmente in fallimenti, corna, rancori, o cause di divorzio sanguinanti?
Lisa
Ohila’ Enrico, vecchio mio!
Aspettavo un tuo contributo sull’articolo “RICICLAGGIO DI DENARO SPORCO, GLI STATI UNITI INSERISCONO IL VATICANO TRA GLI STATI CHE SCIUSCITANO PREOCCUPAZIONE”, poco piu’ sotto.
Te lo sei forse perso? Se vuoi ti invio il link!
Susu, illuminaci anche questa volta… 🙂
La luce viene dalla Reuters che scrive che il Vaticano é stato inserito tra gli Stati meno vulnerabili al riciclaggio, mentre Italia e Stati Uniti sono tra i più vulnerabili.
Al punto che in Vaticano si é fatto festa.
Ma é scritto in inglese e non so se la luce sia comprensibile da taluni razionalisti.
“Our aim is to make the ‘white list’ and we are happy that we have been put in the State Department’s less vulnerable category,” a Vatican official said, speaking on condition of anonymity.
The category of most vulnerable centres includes all members of the Group of Eight countries, including the United States, Germany, Italy and Russia, because the size of their economies and banking systems can facilitate money-laundering. It also includes small centres such as Britain’s Channel Islands.
Ti e’ gia’ stato detto che sei tu quello che non sa l’inglese, o che e’ in malafede. Prima del passo che hai citato tu la Reuters dice anche:
quindi si afferma che e’ vero che il vaticano sta facendo qualcosa per migliorare (!) ma rimane uno stato a rischio (of concern). Ovviamente il rappresentante del vaticano (che peraltro parla sotto anonimita’…. mi chiedo cosa abbia da nascondere…) rigira la frittata come gli fa piu’ comodo. E tu a beccare.
@ Enrico.
Ti faccio conoscere la comare di mia madre, mollata dopo 30 anni di matrimonio dal suo marito scappato con una schifosa (schifosa a dir poco).
Tu sei come il Papa, che parla e straparla di cose di cui non ha la minima esperienza diretta: famiglia, moglie/marito, figli, matrimonio, pannolini da cambiare e sederini da pulire, bollette da pagare.
Ma poi, cos’avrà il Papa da sbraitare, visto che i divorzi papali li concede la Sacra Rota? O vuole il monopolio commerciale anche in quel settore?
P.S. il vero nome dell’ “annullamento” rotale è “divorzio ecclesiastico”, tanto per chiarire, visti i precedenti (uno su tutti, l’ “annullamento” del matrimonio di Cossiga abbondantemente consumato da anni e con figli naturali).
L’annulamento è diverso dal divorzio anche lo stato contempla la’nnulamento del matrimonio diverso dal divorzio.
Infatti l’annullamento, unica forma di separazione di una coppia riconosciuta dalla tua chiesa, NON prevede, al contrario del divorzio, la tutela del coniuge piu’ debole. Alla faccia della coerenza.
@ Enrico.
Ah sì? Sarebbe interessante sapere su quali basi hanno “annullato” il matrimonio di Cossiga DOPO 33 ANNI e 2 FIGLI.
Dimmi, ora che la tua Chiesa schifosa gliel’ha “annullato”, i figli suoi cosa sono, “bastardi” come nei “bei tempi andati”?
L’annullamento è diverso dal divorzio quanto Mussolini è diverso da un fascista.
*Fri
Annulamente significa togliere effetti giuridici ad uno atto in questo caso il matrimonio.La separazione divorzio ammette che il matrimonio era valido ma ne fà cessare i doveri.
Motivazioni? Chieda copia della sentenza.
e dove starebbe la protezione del coniuge piu’ debole quando si considera come il matrimonio non fosse mai nemmeno avvenuto? Almeno col divorzio certi diritti e doveri permangono anche dopo la cessazione del rapporto di coppia, perlomeno quando ci sono dei figli in ballo.
Scusate, ma cerchiamo di non fare il gioco dei bacchettoni straparlando di questioni tecniche senza saperne niente.
Cosa dovrebbe entrarci il fatto di avere figli o no, con la legittimità di un annullamento? Le motivazioni di una eventuale dichiarazione di nullità della sacra Rota non c’entrano niente con l’avere figli o meno.
Il punto veramente grave è che tali dichiarazioni di nullità vengano concesse o negate arbitrariamente, secondo criteri ipocriti e non trasparenti, quello sì.
Ma l’avere figli o no, non c’entra assolutamente niente.
Lisa
@ Enrico.
No, caro. “Annullamento” significa che il matrimonio viene dichiarato come “mai esistito”, con motivazioni che solo i preti e i loro adepti possono prendere per buone.
Prima era conditio sine qua non che il matrimonio non fosse stato mai consumato, ora la Chiesa annulla matrimoni trentennali ABBONDANTEMENTE consumati e con figli.
Grazie a questo schifoso escamotage, la parte debole dell’ex-sodalizio non avrà manco gli alimenti, e ben ha fatto la Cassazione a non rendere automaticamente valide per lo Stato italiano le decisioni della Rota.
Il Vaticano scioglie i matrimoni se c’è un vizio della volontà anche di uno solo degli interessati, mentre considera perfettamente validi i battesimi dove la volontà dell’interessato NON ESISTE IPSO FACTO.
Ma per piacere! Solo voi creduloni potete credere alle cionfonate dei preti.
Il matrimonio non imprime un carettere il battesimo si.
*fri
Essendo il matrimonio annulato significa che nessuno è mai stato coniuge.
Sì, sì, certo, Enrico…
scusami enrico saro banale ma è piu felice e chi rischia di essere rottamato ??? angelina jolie ,ho brad pitt,perche sai sti discorsi li potevi fare nel medioevo.,
Serafino Massoni
“Matrimonio Cattolico e Sommo Pontefice”
http://youtu.be/yfDFdIeNBWI
Il problema non sono tanto le minchiate del lanzichenecco, ma i milioni di persone (ivi inclusa la quasi totalità dei nostri politicanti) che le ascoltano con reverenza e che le vorrebbero imporre a noi tutti come verità.
il papa è contro le “ideologie permissive”?
inizi con la sua: scomunichi tutti i cattolici che convivono, visto che per lui la convivenza danneggia la stabilità sociale
Come se poi blaterare continuamente sciocchezze senza ritegno non fosse permissivismo…
Fa pietà, poveretto…invece che rassegnarsi: quella della convivenza e della castità è ormai una battaglia senza speranza. Pure le nonnine bigotte sono contente se vedono i loro nipoti felici di convivere. E’ da un pezzo che non ho notizia di coppie costrette a sposarsi perché “se no la nonna ci rimane male…”
Questa gerontocrazia vaticana si sta allontanando dal comune sentire a velocità supersonica, mi domando fra vent’anni che fine faranno se non cambiano politica (cosa che verosimilmente succederà con la prossima generazione di dirigenti, cresciuti negli anni Sessanta e non Quaranta).
La sociologia da’ ragione al Papa, studiatevi i dati.
QUALI dati?
(@sedere ratio) @ san dokan
dadi, voleva dire studiatevi i dadi, così capirete che i paleogeronti vaticani sono ottimi per gli estratti di carne, bolliti! Il cervello è già cotto.
L’eventuale desiderio viscerale di avere figli, ma anche di assisterli culturalmente e materialmente, non implica ne esclude il matrimonio !
1° -I figli devono essere desiderati, anche se questo non è sempre il caso. Stranamente sono molto più i credenti che compongono famiglie numerose che atei o agnostici…
2° -Considero che si dovrebbe trovare un sistema efficace e legale per limitare le nascite oltre un certo numero di figli (direi due come limite) con metodi ovviamente preventivi; e vietarle a genitori irresponsabili o immaturi ma anche con tare gravi transmissibili tipo AIDS e non solo…Ma qui il papa and C° non sembra essere preoccupato più di tanto….
3°-La vita puo’ essere gradevole sia in coppia che sposati (ma anche da scapoli), con o senza figli. Il benessere umano non dipende dallo stato civile dell’uomo, ma della sua cultura/educazione e, sia pur relativo, equilibrio e maturità mentale !
NB A me sembra che il papa (e non solo) non abbia ancora raggiunto la maturità mentale indispensabile, e ancora meno l’esperienza sessuale (eterosessuale), necessaria affinché possa diffondere «lezioni e prediche » realmente costruttive dal punto di vista etico e sociale. Qui NON ci siamo, altro che ciacole !
Quoto soprattutto il punto 2. Figliare NON è come defecare: va fatto responsabilmente e se non sei capace di farlo responsabilmente facci il piacere di non farlo affatto!
Oltretutto con 7 miliardi di umani sulla Terra non mi pare proprio che rischiamo l’estinzione…
@ Artemio
Concordo sul fatto che non tutti sono adatti ad essere genitori (per usare un eufemismo) e che la sovrappopolazione umana ormai è un problema sempre più concreto, il problema è che uno Stato di diritto non può obbligare materialmente i suoi cittadini ad avere o non avere figli. Le cose da fare, a mio avviso, sarebbero: una maggiore pubblicizzazione ed incentivazione all’istituto dell’adozione (compreso il suo potenziamento, con l’estensione del diritto di adottare alle coppie omosessuali) ed una campagna statale di sterilizzazione volontaria, completamente gratuita per chi la dovesse richiedere.
N.B. per i troll dell’U-C-C-R = ho scritto sterilizzazione VOLONTARIA, significa che se la fa fare solo ed esclusivamente chi lo desidera. Perciò guai a voi se vi azzardate a dire sul vostro sito che ho scritto che secondo me lo Stato dovrebbe sterilizzare i suoi cittadini contro la loro volontà.
@ San Dokan
Concordo ma personalmente sarei pù drastico: l’interesse del possibile nascituro a non avere genitori inadatti (per usare un GROSSO eufemismo) dovrebbe prevalere sull’interesse di chiunque a figliare senza limiti.
Se per guidare devi studiare e passare un esame non vedo perché per procreare non ci possa volere una verifica delle capacità di essere genitore, nell’esclusivo interesse del possibile nascituro (non l’ha certo chiesto lui di essere messo al mondo… che almeno gli si garantisca una vita e dei genitori decenti!).
Per il resto, viva l’adozione (ovviamente anche per gay, lesbiche, singoli) e la sterilizzazione volontaria.
Dai, fammi vedere i dati. Te li analizzo io, da sociologo. Poi però trova un buon psoto dove nasconderti. Il matrimonio (come patto che crea una famiglia) si può vedere in due modi: funzionalista o conflittualista. La prima si ricollega al sistema AGIL teorizzato da Talcott Parsons. In poche parole la famiglia ha una funzione pratica e non serve un sacramento a sancirla. La seconda vede il matrimoni com imposizione di potere dell’uomo sulla donna. Ripeto, fammi vedere i dati.
@ Fedele Razio.
La REALTA’ da torto al Papa, vai a vedere.
fedele,
Sarò felice di studiare i dati che tu gentilmente fornirai. Sospetto tuttavia che tali dati esistono solo nel tuo fantastico mondo di cialtronia.
Con disprezzo
Il vecchio rinco e’ finito.
Trombate in pace.
Amen
😉
Un intervento più che positivo: spero che i media gli diano il giusto spazio.
Possiamo diffondere noi stessi la notizia “urbi et orbi”! 😉
chi non accetta le regole di convivenza è libero di farlo, ma se non ha un capitale adeguato andrebbe castrato perchè è cattiveria mettere al mondo tanti figli senza garantire loro i beni primari di sussistenza.
da questo punto di vista, la legge italiana non è abbastanza severa su quello che potrebbe accadere se il vincolo familiare, così come lo abbiamo conosciuto fin ora mutuato dal manus maritalis di antica memoria, dovesse di colpo scomparire.
un futuro possibile è quello descritto nel libro Brave New Order, con i bambini educati da grandi asili, questa utopia è già stata sperimentata dai tedeschi nel Progetto Lebensborn, non giudico in maniera negativa questo tipo di adeguamento, ma andrebbe incontro a svariati problemi etici che conoscendo la frammentazione di politiche ed idee odierna non credo siano risolvibili nel breve periodo con metodi “democratici”.
imo l’idea della castrazione, chimica o al peggio fisica per chi non vuole assolutamente adeguarsi, resta la migliore.
Aehm, castrazione fisica?
E verso chi?
E perche’?
“chi non accetta le regole di convivenza è libero di farlo, ma se non ha un capitale adeguato andrebbe castrato perchè è cattiveria mettere al mondo tanti figli senza garantire loro i beni primari di sussistenza.”
——————-
Scusa, ma… stai delirando?
Che q*zz c’entra il matrimonio con i “beni primari di sussistenza per i figli”??????
Veramente non sei a conoscenza che la legge italiana (come quella di tutti gli altri paesi minimamente civili) obbliga tutti i genitori al mantenimento economico e al sostegno educativo dei figli, allo stesso modo, sia che questi siano nati all’interno di un matrimonio oppure no?
Se un genitore non si occupa dei figli, è fuori legge e può essere punito, indipendemente che sia sposato o no. Col matrimonio, per i diritti dei figli, non cambia NIENTE.
Ma tu guarda, se si deve stare ancora a discutere con campioni di ignoranza tanto clamorosa…
Lisa
Questo non sta affatto bene.
@ Birba.
Comunicazione di servizio: il nazifascismo è finito e strafallito.
@ Birba
Non ho capito se stavi scherzando o cosa. Comunque, se dici sul serio, perchè per forza la castrazione? Non ti accontenti della sterilizzazione (se, a quanto ho capito, lo scopo finale è quello di non far procreare)?
Fedele Razio scrive:
10 marzo 2012 alle 14:45
La sociologia da’ ragione al Papa, studiatevi i dati.
A loro dei dati e dei fatti reali non interessa nulla. La sola cosa che conta é la loro cieca ideologia. Discuterne é tempo perso.
E quanto tempo che hai da perdere, giuseppe.
E comunque, NO. Siete voi a rifiutare perennemente in blocco i “fatti reali” (ti informo che che sono fatti, sono anche reali) per la vostra ideologia, che è molto peggio che cieca.
Tu poi riesci anche a rifiutare il “fatto reale” che dopo 48 ore questi interventi si chiudono e pensi che lo si faccia come dispetto a te (figuriamoci).
Nemmeno questo fatto reale riesci a riconoscere, per cui MUTO.
@ giuseppe
giuseppe tu credi in una religione che ignora realtà e ragione. Non ti prendere in giro da solo, bastiamo noi per te.
@ giuseppe
caro il nostro cialtrone, come puoi notare qui c’è un sociologo, gmd85, puoi discutere i dati con lui, insieme al tuo Fedele compare. Poi vedremo chi ignora i fatti.
Sei buono solo a frignare, il tuo migliore argomento.
@giuseppe
Ah, adesso i dati e i fatti reali ti fanno comodo? Ipocrita.
Comunque, sono curioso di vederli questi dati. A quando risalgono? Chi ha svolto le ricerche? Da chi sono state commissionate? I campioni sono attendibili? Dubito che queste domande ve le poniate. D’altronde, prendere tutto per oro colato è la vostra peculiarità.
“A loro dei dati e dei fatti reali non interessa nulla. La sola cosa che conta é la loro cieca ideologia. Discuterne é tempo perso.”
disse quello che sostiene che i gay siano dei malati, anche quando la comunità degli psicologi sostiene il contrario, e se non sbaglio sostiene anche che l’evoluzione non esista e sia vero il creazionismo, anche se l’intero consesso scientifico è di parere diametricalmente opposto….
Non senza sorpresa, apprendo ora da questo autorevole informatore di polizia che la mia compagna ed io saremmo addirittura degli attentatori della stabilità sociale! :-))
@ dv64
Non preoccuparti. Quando il Papa parla di famiglia (altrui) è come se ragliasse l’asino, vista la conoscenza diretta che ne ha lui.
Verrà il giorno che gli faranno come Benny Hill faceva al nonnetto: pappine sulla nuca e a nanna senza pappina omogeneizzata.
Questo è represso forte.
Chissà perchè mi ricorda il vecchietto rincoglionito dei film western in B/N che aveva da ridire su tutto e su tutti.
Leggendo il vecchio carcame sembra di tornare al s.XIX. Povero illuso.
Viene sempre confusa (forse ad arte) l’educazione cattolica (romana) della CCAR – stato del Vaticano con l’educazione cristiana (evangelica) della quale educazione cristiana il Vaticano vorrebbe farsi rappresentante e gestore ma tale NON è (vedasi scandali pedofilia, malaffare, corruzione, depravazione tipica della casta sacerdotale cattolica).
Che schifo quest’ossessione morbosa che hanno i religiosi per il sesso. La psicoanalisi ha fatto passi da giganti negli anni, un bravo sessuologo potrebbe aiutarli invece di cento ave maria.
beati voi che ci avete capito qualcosa in questo ammasso verbale di deliri e antimodernismo stile pio IX° 😀 il vecchietto tedesco è messo proprio male, e con lui ciò che rimane dell’apparato della ccar forte ormai solo in questo paesello pieno di debiti e miseria.
chi s’accontenta gode.
Il papa ha perfettamente ragione, personalmente ritengo che tutti quelli che convivono more uxorio e magari usano anche tecniche anticoncezionali peccaminose o peggio ancora si riproducono omettendo il battesimo degli infanti vadano scomunicati all’istante (senza contare poi le coppie conviventi dello stesso sesso!)
Ok, trollometro a fondo scala. Con questo più di due righe non ci spendo, avanti il prossimo.
Lisa
😀
Spero che tu non abbia già fatto i topolini. Secondo me scherzi.
@ El Topo.
E poi come fanno a fare il funerale a Dalla? E a Berlusconi?
Tu ti sei già riprodotto ?
A tua moglie dici: andiamo a letto a riprodurci oggi ?.
@ tutti quelli che mi hanno risposto: bella gente, qui si stava provocando, personalmente invocavo una scomunica per me medesimo convivente impenitente (oltre che bestemmiatore apostata), così da risparmiarmi le spese di sbattezzo!
In ogni caso, a logica, un inasprimento della morale cattolica equivale ad un esodo più rapido dal cattolicesimo stesso, quindi per me tutte le sparate del pontefricio sono benvenute e più bacchettone sono meglio è.
E’ per questo che ti ho fatto quella domandina birichina….
@el topo
guarda che è impossibile distinguere un post sarcastico da un post di un enrico o di un giuseppe: credo ci abbiano scritto pure una legge empirica su questo fatto (l’indistinguibilità tra il post di un fanatico vero e di uno che scimmiotta il fanatismo per prenderlo in giro)
Io non desidero L’OBBLIGO della castità,ma pretendo la LIBERTA’ di vivere la MIA sessualità!
B16 può dire quello che vuole , tanto faccio qiuello che ritengo giusto.
La religione ccar non mi interessa.
Basta mezza riga per smontare il discorsone del Sommo Parassita:
Se nella vita non si tromba, allora che vita è?
Vada a insegnare castità ai suoi preti pedofili.
Procreino le suore e i preti che possono permettersi un salario sicuro e tempo libero da dedicare ai figli. Vadano a fare corsi di quello che hanno imparato nella vita e non diano lezioni di quello che non sanno. Un prete che parla di vita matrimoniale è buffo e patetico.
…d’altronde per (almeno) 5-6 secoli, non in tutta la chiesa era approvata la castità ed il celibato del clero, e molti monasteri erano misti (conhospitae), i figli delle monache sposate coi loro “colleghi” venivano allevati nel monastero stesso, “al servizio di Dio”.
Quindi l’idea non sarebbe neanche così peregrina. Hanno una montagna di soldi dietro le spalle, e niente da fare tutto il giorno…
Ha sbarellato di brutto stavolta…! 😯
Secondo me vive in un universo parallelo tutto suo…
Opposto alla realtà di questo pianeta di sicuro!
Errato e contro il vangelo teorizzare la castrazione fisica.
E’ contro l’intelligenza umana usare la castrazione mentale come fa il credente.
Ma a dire il vero, ricordo che la bibbia propugnasse la discriminazione verso chi aveva subito mutilazioni genitali anche involontarie (esclusa la circoncisione, mi sembra), dicendo che “il bastardo e il mutilato (riferito agli eunuchi) non potranno entrare nella casa del signore”, o cose simili… e questa cosa non l’ho letta su qualche pamphlet ateo, ma sul mio libro di religione della scuola media. Poi può anche darsi che ricordo male qualche definizione, ma il senso doveva essere quello, ed in quel caso non è che la bibbia è contro la castrazione fisica, ma semmai è contro i castrati.
Errata corrige: non è “ricordo che la bibbia propugnasse”, bensì “mi sembra di ricordare che la bibbia propugnasse”.
@ ENrico.
Ma a quanto pare è perfettamente “secondo il Vangelo” dissociare le persone dalla propria sessualità quando i preti dicono che non è gradita al dio.
Meno male che tutti i Paesi civili vi stanno mandando a defecare.
Vi rimarranno i “tradizionalisti” Paesi africani, in perenne guerra. Di religione, si capisce.
Perfino quando ne azzecca una Enrico sbaglia: primo, chi se ne frega se è contro i vangeli (sono almeno 4 e sono discordi, prova perfetta che almeno 3 raccontano balle); secondo, scrivere “errato” senza motivazioni non è gran segno di lucidità.
Il papa: “Convivenza peccaminosa, sì a castità e difesa matrimonio contro problemi sociali”
Gli atei: “Violenze psicologiche e fisiche perpetrate negli oratori, crimine contro l’umanità.”
papa 0, atei 1.
Ebbasta!! Mamma mia, suona sempre lo stesso disco rotto! Ratzinga sei monotono!
Occorre distinguere tra annullamento (togliere gli effetti giuridici di un atto ex nunc) da dichiarazione di nullità. Con la dichiarazione di nullità si attesta che il matrimonio non ha mai avuto luogo. Per essere annullato avrebbe dovuto esistere come atto giuridico. I tribunali ecclesiastici pronunciano solo dichiarazioni di nullità : constare (aut non constare) de nullitate matrimonii, quel matrimonio non é mai giuridicamente esistito, quindi é invalido ex tunc; oppure (non constare de nullitate) quel matrimonio resta valido ex tunc (= dal momento della celebrazione)
E ancora la favola del papa “fine intellettuale”: o è costretto, per convienienza o altro, a recitare dell’ovvietà bigotta banalmente argomentata o è, oggettivamente, mentalmente povero.
Inoltre, cantilena una critica a comportamenti che fanno pienamente parte della sua quotidianità: come dire, voi non potete io sì.
Canzone già sentita
Convivenza peccaminosa ? Ovviamente la S.S. vorebbe tornare ai tempi quando era accaduto il fatto degli conviventi Bellandi di Prato ?? ( conviventi dal punto religioso ma si erano sposati col rito civile ..) .
Voglio fare una proposta al papa.
Imponga (i battezzati da brave pecorelle sono costretti ad obbedire) la cintura di castità a tutti i cattolici (uomini e donne) non sposati, le chiavi le custodiranno i preti e le consegneranno agli sposi il giorno del matrimonio. In caso di annullamento, vedovanza o altro la cintura andrebbe rimessa e la chiave consegnata al prete competente.
Naturalmente il principio andrebbe applicato a tutti i sacerdoti, frati e suore cattolici. Le loro chiavi naturalmente verranno consegnate al papa. Così si risolverebbe anche il problema pedofilia nella chiesa.
Southsun: