Repubblica: “Legge 40, meno restrizioni hanno fatto nascere duemila bambini in più”

Con l’intervento della Corte Costituzionale, che ha fatto decadere alcune parti della legge 40 sulla fecondazione assistita, si scopre che in Italia sono nati più bambini. Ne ha scritto Repubblica. Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, l’allentamento dei rigidi limiti imposti da una normativa oscurantista fortemente sostenuta dalla Chiesa cattolica – che boicottò attivamente il referendum sul tema – ha portato alla nascita di almeno duemila bambini dal 2010.

Secondo diversi specialisti, ora si ha una percentuale di successo maggiore nel caso di procreazione artificiale. Grazie all’abolizione dell’obbligo di impiantare tutti gli embrioni e del divieto di congelare quelli non impiantati, nonché per la possibilità di conoscerne lo stato di salute.

Nonostante le accuse e gli attacchi da parte clericale, si scopre che meno legge 40 significa più bambini. Alla faccia degli (autoproclamati) ‘difensori della vita’, tanto preoccupati tra l’altro del calo demografico in Italia. Intanto si attende per fine di maggio la prossima decisione della Corte sulla fecondazione eterologa.

Archiviato in: Generale, Notizie

64 commenti

Kaworu

tutti peccaminosi figli del demonio, ovviamente.

è curioso… vogliono imporre figli a chi non li vuole, e vogliono imporre a chi li vuole di non averne.

AndreaB

E’ fondamentale che i fedeli si sentano inadeguati, peccatori altrimenti come si fa a controllarli e soggiogarli?

Southsun

Un bello schiaffone per madama la marchesa, ricca troja istituzionale senza figli che rutta e scorreggia di famiglia e diritti altrui come una matrona acida a cui tutti dicono sì sì per poi mandarla a cagære.

Elena

Ma di fatto quella di Maria di Nazareth non è stata una procreazione assistita?

galileo bruno

Ma più che una coppia, un triangolo, una vera famiglia allargata.

massi

Allrgata la famiglia e di-vino il figlio, praticamente un’orgia tra ubriachi.

giulio

“Ma i bambini nati con la fecondazione artificiale ce l’hanno l’anima???”

Lo decideranno tra 500 anni.

Artemio

Ecco perche’ tutto sommato la legge 40 ha/aveva anche i suoi vantaggi: regole più restrittive = meno figli = un inferiore impatto ambientale dell’umanità.

andrea pessarelli

nessun vantaggio, solo ingiustizia e discriminazione: regole + restrittive = turismo riproduttivo per le coppie che possono permetterselo, negazione delle cure per quelle che non possono.

Artemio

Si pero’ quelle che se lo possono permettere sono meno di quelle che potenzialmente vorrebbero accedere alle cure, quindi il risultato è meno nati.
Un risultato positivo a fronte di un’azione normativa con le perggiori intenzioni possibili…

FSMosconi

Questa cosa mi ricorda quella massima taoista, poi ripresa in Hagakure, secondo cui essendo più indulgenti col popolo esso sarà più ben disposto…
Anche se dubito che qualche sedicente taoista qui (sì: mi riferisco a un troll in particolare) possa comprenderla ipso facto. 😉

nightshade90

non sono del tutto certo che sia una buona notizia dal punto di vista pratico sul lungo periodo (il mondo è sovrappopolato e la popolazione mondiale è in continua crescita, dare una mano a questa corsa verso il baratro non mi sembra una idea geniale), ma senza dubbio tappa la bocca ai sedcenti difensori della vita, che di fatto sono difensori solo della prepotenza di chi vuole imporre con la forza le proprie idee a chi non le condivide.

bruno gualerzi

Va bene, anzi è doveroso, combattere tutto ciò che impone restrizioni alla libertà di scelta in materia di procreazione (e non solo)… ma se devo essere sincero l’aumento delle nascite come tale non mi esalta più di tanto.

andrea pessarelli

l’aumento delle nascite non è l’obiettivo della legge ma un suo epifenomeno. l’obiettivo è ridare la salute riproduttiva alle coppie che non ce l’hanno e garantire la nascita di bambini sani anzichè malati. la decrescita demografica (così come qualunque altro obiettivo) quand’anche condivisa non può mai essere ottenuta in modo coercitivo in uno stato di diritto

Soqquadro

Tanto più che la decrescita demografica in Europa è già in atto da un po’. L’esplosione demografica sta avvenendo in altre parti del mondo, dove non c’è sufficiente conoscenza della responsabilità riproduttiva, la mortalità infantile alta ed i diritti dei minori pressochè assenti.

RobertoV

L’aumento delle nascite è minimale, si parla di 2000 nascite in più rispetto alle 500 mila annuali, cioè lo 0,4%, che pareggiano sostanzialmente la mortalità (se non ci fosse l’immigrazione saremmo già in decrescita o stabili). L’Italia nel 2009 era al quart’ultimo posto al mondo come natalità, non è certo la sua natalità a creare problemi di sovraffollamento e, quando è troppo bassa qualche problema sociale lo crea. Sono altre parti del mondo dove il fenomeno è preoccupante, per esempio l’India con ormai quasi 1,2 miliardi di persone è ancora in forte crescita, per non parlare dell’Africa che raddoppierà nei prossimi 40 anni aumentando di 1 miliardo la propria popolazione: a causa del sovraffollamento e della denutrizione ogni anno muoiono nel mondo 8 milioni di bambini, ma non certo in Italia.
2000 nascite in più significa 2000 coppie in più contente di aver risolto un problema che paturnie ideologiche condannavano alla sterilità.

gero

A fronte delle 2000 nascite in più sarebbe possibile sapere anche quante vite iniziate sono state ammazzate in più? E’ solo una domanda a mio avviso lecita e importante!

andrea pessarelli

probabilmente molte. ma si tratta di vite di agglomerati cellulari non senzienti quindi nulla quaestio

AndreaB

Principalmente si tratta di embrioni congelati e non impiantati subito.

PLR

Concordo con quanto detto concisamente da andrea pessarelli.
Aggiungo che il concetto di vita è labile, i batteri presenti in un corpo umano sono il doppio delle cellule che lo formano!

Reiuky

Non lo so… purtroppo non ho le statistiche degli incidenti d’auto, soldati uccisi, morti sul lavoro etc.

Perché queste sono le vite iniziate e uccise.

Né capisco cosa c’entri il fatto che delle persone vengano uccise con questa notizia.

Kaworu

mah, non ho sotto mano i dati sui bambini morti per fame e malattie in africa e affini.

whichgood

però non sarebbe difficile fare due conti di quanti si avrebbero potute evitare, calcola che con il valore delle scarpe soltanto del papa potrebbe mangiare una famiglia africana di 5 persone per 5 mesi.

galileo bruno

Nei hai ammazzate di più tu, col la morte altrettanto inutile dei tuoi spermatozoi

Kaworu

una frase che mi piace molto e che rispecchia l’ipocrisia cattolica è:

“i bambini morti e quelli mai nati vengono universalmente amati e compianti. solo la sofferenza dei bambini vivi è di continuo, stranamente, minimizzata”. Alice Miller.

francesco s.

@Gero

Non tutte le vite hanno lo stesso valore e lo dice la stessa legge 40, un embrione da impiantare vale fino a € 150000 e 3 anni di reclusione, mentre l’omicidio del consenziente da 6 a 15 anni, quindi matematicamente fino a 5 volte più importante.

@Gli altri, mi scuso se sono stato cinico.

francesco s.

Fonte wikipedia e legge 40, non mi assumo responsabilità di eventuali errori.

paniscus

Che io sappia, la percentuale di successi (ossia, embrioni prodotti all’inizio rispetto ai bambini effettivamente nati) nei tentativi di procreazione assistita è di circa il 15-20%, ossia una cifra del tutto analoga a quella che si osserva in natura.

Il fatto che mediamente, nella specie umana, quattro embrioni su cinque non riescano a impiantarsi o vadano soggetti ad aborti spontanei precoci è stranoto, ed è un fenomeno del tutto naturale, che non dipende affatto dalla fecondazione assistita.

Se le cifre fossero fortemente diverse da quelle che si osservano nelle fecondazioni spontanee, l’obiezione potrebbe avere un senso. Ma se sono le stesse, non vedo dove stia il problema.

Lisa

RobertoV

Infatti i sedicenti “pro-life” dovrebbero essere amareggiati anche del fatto che 4 embrioni su 5 statisticamente muoiano per ogni nascita con metodo naturale e dovrebbero chiedersi perchè il loro dio abbia scelto una metodologia così “crudele” per ottenere una nascita (e perchè ne facesse morire così tanti anche dopo). Forse perchè in questo modo si garantiscono maggiori probabilità di sopravvivenza a quello nato?
Inoltre non essendo possibile distinguere un embrione “manipolato” da uno “naturale”, così come non è possibile distinguere un bambino “naturale” da un bambino nato con inseminazione artificiale, l’unico problema che vedo è nella testa di questi fondamentalisti.

whichgood

E ora speriamo che la 40 continui ad evolvere fino la fecondazione di donne single e la donazione di sperma.

francesco s.

Sì ma speriamo attraverso il parlamento, preferirei che non dovesse intervenire la corte costituzionale.

whichgood

La madonna vicina al bagno dove si masturbano i maschi per l’inseminazione assistita alla Santa Rita di Milano è ancora la, con le mani sotto il mantello.

whichgood

(secondo me anche lei vorrebbe essere inseminata da qualche spirito santo)

ser joe

No. Ha detto basta spirito santo che ha goduto solo lui, stavolta vuole farlo come lo fanno tutti

Southsun

Questi dati sono la più efficace RISPOSTA alle prèfiche cattoliche d’accatto tipo la sondinista Roccella, esperta in sondini, liquidi nutritivi, respiratori artificiali, morti viventi e vivi morenti, giravolte e voltagabbana.

Walter

Credo che la Roccella si preoccupi sopratutto di dare lavoro a cliniche private amiche (quelle cattoliche). Gli zombies in stato vegetativo e i malati terminali fanno girare soldi, le ideologie e il rispetto della vita c’entrano poco.

annina

Concordo! Se la nostra specie sta avendo un RALLENTAMENTO riproduttivo (come saprete la sterilità è in aumento) una ragione ci sarà, no? Perché non “ascoltare” questo segnale di “allarme” e forzare le cose per procreare quando siamo già irrimediabilmente troppi??

Kaworu

non è “la nostra specie” in toto, ma “la nostra società occidentale”.

almeno, non mi pare che in africa o india abbiano di questi problemi.

fab

Veramente il tasso di natalità sta scendendo felicemente dovunque. Poi è difficile distinguere fra scelte personali e sterilità.

paniscus

Posso dire una cosa fuori dai denti?

Al di là dell’argomento principale del thread, con cui ovviamente concordo, comincio sinceramente a essere infastidita da tutti questi ricorrentissimi interventi polemici CONTRO la natalità e contro la genitorialità in assoluto.

Ossia, regolarmente, ogni volta che si parla di bioetica, di famiglia e di riproduzione, puntuale salta su qualcuno a ribadire quanto sia stupido fare figli, su quanto si stia meglio senza, e su quanto siano più ganzi e intellettualmente superiori quelli che hanno capito tutto e non ne vogliono. Nel migliore dei casi, si viene ridicolizzati come poveri primitivi inconsapevoli, schiavi della biologia, che si riproducono come conigli senza nemmeno pensarci; se poi i figli si sono voluti e cercati, si viene accusati, nemmeno troppo larvatamente, di essere inquinatori senza scrupoli e depredatori delle risorse del pianeta.

Francamente, non mi sembra che nel mandato istituzionale dell’UAAR ci sia quello di sostenere attivamente le restrizioni demografiche (esisteranno altre organizzazioni che propugnano anche quello, e alcuni simpatizzanti dell’UUAR possono far parte anche di quelle, ma si tratta di due cose distinte), né tantomeno quello di ridicolizzare le scelte familiari individuali.

Ma per la miseria, ci si fa una bandiera della difesa dei diritti all’autodeterminazione personale in tutti i campi… e poi tocca sentirsi dire che alle persone infertili dovrebbe essere negato l’accesso a tecniche mediche, perché “tanto devono capire che non avere figli è meglio”, e che essere sterili è stata una gran fortuna?

Ma per favore…

Lisa

Senjin

Lisa sono opinioni rispettabili e criticabili come qualunque altra al mondo.
Personalmente anch’io NON sono favorevole ad un aumento della natalità, in quanto siamo già in sovrappopolazione.
Trovo molto, molto irresponsabile ed EGOISTA chi fà più di 2 figli in un mondo che avrà sempre più difficoltà ad assicurargli un tenore di vita decente (e con decente intendo scuola, cibo, abbigliamento, istruzione e un lavoro… senza extra).
La pulsione riproduttiva è normale in tutte le specie, ma mi sembra onestamente che noi umani l’abbiamo estremizzata come status symbol portandola a livelli decisamente insostenibili.
Ad una coppia non direi mai “non fare figli”, direi loro “fai i figli che puoi mantenere e che il nostro ambiente può sostenere”.
Ti sembra un discorso così folle?

Kaworu

questo problema però non è tanto occidentale (a parte isolati fondamentalisti religiosi che di fatto condannano i figli maggiori ad assumersi responsabilità che non dovrebbero avere e cose simili).

giulio

Io non capisco quelli che propongono all’Italia di ridurre la natalità, quando questa è già ben sotto il tasso di sostituzione, la popolazione invecchia e per questo si deve andare in pensione a un passo dalla tomba, e la sanità va a rotoli.
Non è l’Italia ad avere troppa natalità ma sono i paesi in via di sviluppo, che ci pensino loro a ridurre la natalità.

RobertoV

Concordo con la tua critica, non capisco questa avversione per chi ha dei figli.
Per chi li vuole, fare figli è una bella cosa: io ne ho due ed economicamente potrei mantenerne di più, ma non ce la farei psicofisicamente, troppo impegno, ho sempre visto il numero di tre figli come un massimo fisiologico per i genitori e ho visto che in genere le famiglie con tanti figli li seguono poco con i figli maggiori che devono occuparsi di quelli minori. Certo ci sono molti genitori non all’altezza del compito: conosco gente che prima di averli vagheggiava di famiglie numerose per poi fermarsi al primo figlio dopo aver sperimentato che la realtà è molto differente da certe fantasie ed immagini stereotipate. Avere un figlio indubbiamente ti cambia la vita ed è giusto quindi che chi non se la senta non ne faccia e va quindi combattuta la pubblicità ingannevole.
Però qui in Europa ormai è diffuso il concetto di genitorialità responsabile e la natalità è bassa (l’Italia era al quart’ultimo posto nel mondo nel 2009). Se non ci fosse l’immigrazione la nostra popolazione si sarebbe già ridotta. Sono altre parti del mondo dove questo concetto non c’è e la natalità è eccessivamente elevata, zone purtroppo povere.
Ma una natalità troppo bassa crea dei problemi alle nostre società per l’eccessivo invecchiamento e lo scarso ricambio (in genere i giovani hanno maggiori capacità innovative). Comunque qui si parlava di 2000 nascite in più su oltre 500 mila bambini che nascono annualmente, cioè un incremento marginale. E ci sono ovviamente 2000 coppie felici in più che non dovevano esserlo per le paturnie ideologiche dei fondamentalisti.

Giovanni Duovi

Paniscus,siamo tutti criticabili per le nostre scelte non solo i religiosi.

Il suo sfogo di rabbia è secondo me ingiustificato,c’è una bomba a tempo chiamata sovrappolazione e molti di noi sono preoccupati per le ripercussioni che questo problema ha su ambiente e futuro dell’umanità.
Eppoi io non scorgo la critica alla genitorialità di cui lei parla.

paniscus

Guarda che la storia della “bomba a tempo chiamata sovrappopolazione” ce la raccontavano allo stesso identico modo già 40 anni fa, e nessuno aveva previsto che il problema sarebbe abissalmente cambiato nel giro di una generazione o poco più.

Ovvero, all’epoca si pensava che il problema grave consistesse nell’eccesso di natalità (senza mimimamente pensare alle fasi successive della vita), e che la soluzione ideale fosse quella di ridurre le nascite (senza tenere conto degli altri segmenti demografici, che erano GIA’ in velocissima espansione, grazie all’aumento del benessere materiale e all’accessibilità delle cure mediche).

Per cui, paesi che all’epoca hanno preso l’allarme alla lettera e hanno imposto restrizioni ferocissime nel giro di pochi anni, come la Cina (che per ottenere il risultato voluto ha usato anche strumenti dittatoriali allucinanti e gravissime violazioni dei diritti umani)…

…adesso si ritrovano con un miliardo di anziani, non più in condizioni di lavorare, e destinati a vivere molto a lungo con relativi acciacchi di salute e bisogno di assistenza, che devono essere mantenuti da una popolazione di giovani attivi che è drammaticamente scarsa rispetto al totale.

Per cui, mediamente, un giovane lavoratore attivo, che grazie alle politiche precedenti è figlio unico e nipote unico… deve accollarsi (direttamente di tasca sua, oppure indirettamente attraverso le tasse) il mantenimento e l’accudimento di due genitori e quattro nonni che non hanno nessun altro discendente, e che hanno ottime probabilità di vivere oltre i novant’anni.

Geniale, no?

La variante (meno cruenta e meno dittatoriale) europea consiste nella signora di 70 anni che, dopo essersi sbattuta di lavoro tutta la vita, appena andata in pensione, deve fare contemporaneamente da badante alla propria madre di 95 e da baby sitter al nipotino di pochi mesi, perché la figlia di quasi 40 anni ha un lavoro precario senza maternità pagata, e però all’asilo nido non glielo prendono lo stesso.

Lisa

Giovanni Duovi

http://www.indexmundi.com/it/cina/

le pare la Cina un paese con con un miliardo di anziani?
boo

La popolazione mondiale 40 anni fà era poco più della metà di quella attuale,quindi quello che le hanno raccontato non solo era un allarme fondato ma si è rivelata una previsione esatta ,e
stiamo assistendo in questi giorni agli effetti che essa ha sulla nostra vita,e cioè quei 2 miliardi (cina e india) di nuovi aspiranti consumatori che contribuiscono ad aumentare le richieste di materie prime e beni di qualsiasi genere,che non sono illimitati,e questo fa inevitabilmente lievitare i prezzi.
Ed è da qui che scaturisce la crisi di cui tanto si parla,che avrà anche ragioni economiche e finanziarie ma è sopratutto di natura S T R U T T U R A L E,e cioè di un sistema che inizia ad avere difficoltà a far fronte all’enorme domanda,crescente,di energia e materiali a buon prezzo.
Se i cinesi non si fossero imposti quelle leggi che lei tanto denigra adesso sarebbero stati 2 miliardi e in questo scenario lei non avrebbe più lavoro perchè molto probabilmente delocalizzato perchè è più economico farlo fare a 10 cinesi che prendono 1/20 della sua paga e che lavorano giorno e notte.

Sicuramente con la bassa natalità si crea uno squilibrio nelle fasce d’età a favore di quelle più anziane,ma proprio perchè c’è più benessere è possibile lavorare più a lungo e si può in questa maniera ridurre la parte di popolazione inattiva (cioè quella degli anziani appunto, e anche quella dei giovani che fino a 25 di media sono improduttivi) con conseguente miglioramento dei conti dell’inps.
Poi il suo ragionamento avrebbe senso se ci fosse la piena occupazione e ci fossero posti liberi ,ma la realtà è che abbiamo 3 milioni di persone in età lavorativa senza impiego.

E poi basta con questa lagna sullo stato che non agevola la maternità,io lascio di più sulla busta paga rispetto a un mio collega con figli,pago di più la tassa sui rifiuti,con le MIE tasse pago l’asilo ai poppanti degli altri,e dulcis in fundo quando la mia precedente azienda è arrivata a dover scegliere chi lasciare a casa fra me e il collega con figli,sia pur a parità di anzianità sono stato penalizzato io …indovini perchè…quindi a mio modo di vedere le agevolazioni ci sono.

Senjin

@Kaworu

Ne sei sicura? Io vedo fin troppi imbecilli mettere al mondo figli in maniera del tutto irresponsabile e allevandoli in maniera quanto meno discutibile.
Dai geni del male che non hanno soldi per mantenerli e gli fanno fare la fame (si anche in occidente), ai bambini trascurati per lustrare la casa (qui in italia si vedono parecchi mammine che sbattono i pargoli per strada per ORE per lustrare i mobili), ecc, ecc.
Sinceramente io vedo molta, molta superficialità riproduttiva in il bambino è visto solo come “il mio diritto” e non come l’assumersi la responsabilità del benessere di una altro essere umano.
Una volta i figli erano una risorsa di mano d’opera e un’assicurazione per la vecchiaia, oggi sono quasi un must alla moda che “devi fare” per dimostrare la tua normalità e il tuo status sociale.
Ovviamente non tutti i genitori sono così, ma lo è una percentuale preoccupante SOPRATUTTO nelle belle famigliole tradizionali (dove il figlio diventa anche stensione del proprio ego per realizzare i propri sogni perduti).

No non sono proprio per niente liberale sulla riproduzione in quanto mettere al mondo un figlio NON E’ un diritto visto che influenzerà per tutta la vita l’esistenza un essere umano innocente. E’ una responabilità enorme ed un compito della massima importanza, fosse per gli aspiranti genitori dovrebbero essere sottoposti a test psicologico prima di poter fare figli.

Questa poi è la ragione per cui ho deciso di non avere figli, non ho le doti pazienza e di comunicatività idonee a far crescere sereno un infante.

Kaworu

io parlavo di famiglie con 8 – 10 – “tutti quelli che il signore ci darà” figli. in occidente per fortuna sono pochi.

poi sugli imbecilli che ne mettono al mondo 1 – 2 con me sfondi una porta aperta, ci sono parecchie persone che avrebbero difficoltà già con un pesce rosso, eppure fanno figli (e sorvoliamo su come li crescono).

conosco gente che ha fatto un figlio perchè “eh tutti i nostri amici ne hanno uno, così possiamo continuare a uscire tutti insieme”. fai tu.

va da sé che ‘sta bambina di fatto è cresciuta dai nonni e per i genitori è una sorta di trofeo/pupazzo.

genitori regolarmente sposati in chiesa…

Giorgio Pozzo

Ovviamente, ogni coppia è libera di decidere di avere o non avere figli, in linea di principio. Ma, secondo la mia modestissima opinione, questa libertà, come tutte le libertà civili, deve assolutamente essere responsabile. Responsabile verso i bambini stessi, in primis, e verso se stessi.

E la responsabilità di concepire e crescere un bambino dovrebbe anche comprendere, secondo me, almeno un pensierino a quei bambini che già sono stati concepiti, e nati, ma sono senza diritti.

Sacrosanto assecondare in tutto e per tutto chi vuole un figlio proprio. Ma altrettanto sacrosanto, e forse addirittura nobile, sarebbe assecondare al massimo chi vuole prendere un bambino già nato.

Kaworu

ti prego, non portare avanti pure tu l’idea del “perchè fare un figlio? ci sono così tanti bambini abbandonati… adottane uno!”.

non sono cani, e già coi cani, se non sei veramente convinto, diventa difficile.

figurati prendersi cura di un bambino non tuo, magari già grande e che con tutta probabilità ha subìto abusi di ogni genere.

evitiamogli almeno il nuovo trauma del “ti rispedisco all’orfanotrofio perchè non ce la faccio”.

paniscus

“Ovviamente, ogni coppia è libera di decidere di avere o non avere figli, in linea di principio. Ma, secondo la mia modestissima opinione, questa libertà, come tutte le libertà civili, deve assolutamente essere responsabile. Responsabile verso i bambini stessi, in primis, e verso se stessi. ”
———————————————

Ok, ma io in questo genere di commenti colgo spesso una certa pretesa di superiorità e di giudizio sugli altri, che non mi sta bene per niente.

Ossia, qua mi sembra che vada per la maggiore una sorta di “presunzione di colpevolezza” che non esiste su nessun altro argomento ricorrente: si dà quasi per scontato che chiunque desideri figli sia un irresponsabile egoista, salvo sbracciarsi per dimostrare il contrario.

Mentre su QUALSIASI altra questione di scelte esistenziali personali (a parte forse la scelta di essere cattolici, che nello specifico non c’entra nulla), si concede sempre il beneficio del dubbio e il rispetto per l’autodeterminazione a chiunque… solo su questo punto è invalso l’uso di sbeffeggiare e di guardare dall’alto in basso, a prescindere dalle convinzioni e visiioni del mondo che ci stanno dietro.

Ma diciamocelo sinceramente: è possibile che i vostri genitori siano stati tutti dei cretini irresponsabili a mettervi al mondo? 🙂

Lisa

Rebecca

Perdonatemi se mi inserisco su segnalazione di questo sito da parte di un utente.
Leggervi è molto interessante e ancor di più lo sono i vostri commenti che oltre a trattare di temi fondamentali oggi (bioetica, autodeterminazione personale, procreazione assistita, inizio vita/termine vita), lasciano trapelare una sfaccettatura di pensiero nella società moderna, utile al dialogo e alla propugnazione di idee diverse da quelle delle masse.

Avete toccato temi riguardo alla genitorialità/non genitorialità. Se posso permettermi vi segnalo un forum di cui sono amministratrice (http://childfreezone.freeforumzone.leonardo.it/). E’ composto di persone Childfree, ossia persone che hanno scelto consapevolmente di non avere figli, a prescindere da problematiche di infertilità.

Se ne avrete piacere e voglia, si potrebbe continuare a dialogare anche lì.

Grazie e a presto,
Rebecca

Chiara1978

Nel mio caso certamente sì. I miei, che mi hanno avuta perchè “è la norma” vivono da separati in casa, ognuno detesta la famiglia dell’altro con conseguenze (anche su di me, finchè non sono stata abbastanza grande da potermene andare) che non sto qui a spiegare. E non è un caso che appena ho potuto me ne sono andata a vivere quasi mille chilometri lontano da loro. Quindi, non posso che quotare ogni parola di Senjin, la pensiamo allo stesso modo.

Commenti chiusi.