La Corte Suprema argentina, con una sentenza adottata all’unanimità dai giudici del tribunale, ha recentemente autorizzato l’aborto in caso di stupro. Sarà sufficiente la dichiarazione della vittima, o del legale. La decisione conferma la sentenza del tribunale provinciale di Chubut, che nel marzo del 2010 ha autorizzato l’aborto di una quindicenne stuprata dal patrigno e per questo rimasta incinta.
Fino ad ora nel Paese l’aborto era ammesso solo in caso di rischio per la vita o la salute della donna, o per donne con problemi psichici. Lo stesso presidente della Corte Suprema, Ricardo Lorenzetti, ha voluto precisare che la sentenza “non apre la strada all’aborto” e che su questo può decidere solo il Parlamento. Che, dal canto suo, pare non abbia intenzione di impelagarsi in un tema così spinoso, come chiarito dal ministro della Giustizia Julio Alak. Da considerare infatti anche la pesante influenza della Chiesa cattolica nella società contro le riforme in senso laico. Rendere ulteriormente legale l’aborto aprirebbe un altro fronte politico, come accaduto per l’aspra contrapposizione creatasi per i matrimoni gay.
Intanto, secondo Human Rights Watch, ci sono stati circa dai 400mila ai 600mila aborti clandestini nel 2010 in Argentina.
ci mancherebbe solo…
va beh, ovviamente tra poco ci saranno i soliti commenti di gente priva di empatia…
Del resto, secondo un noto prete cattolico, “i maschi possono abusare illimitatamente del corpo di una donna che uccide il proprio figlio”
(Ho preferito non parafrasare e riportare le parole precise, in quanto ben più pesanti di qualsiasi interpretazione).
Per piacere, dicci CHI è il gonnellone in questione. Conosci il tuo nemico.
Se è vero che ha detto questo, nessuna meraviglia che abbiano sostenuto Mussolini, Pinochet e altri macellai assortiti.
E’ naturale che una puttæna come la Chiesa sia la migliore amica delle mammane.
Faccio di meglio: link a wikipedia da dove ho preso questa frase
http://it.wikipedia.org/wiki/Francisco_Javier_Mart%C3%ADnez_Fern%C3%A1ndez#Posizioni_sull.27aborto
inorridisci pure
Giusto per vedere la faccia che ha l’arcivescovo di Granada, Martinez, teniamolo d’occhio che è gente come questa che fa carriera lì dentro:
http://www.elcorreoweb.es/andalucia/079125/arzobispo/granada/mujer/aborta/varon/abusar
Che ha anche completato il quadro dicendo che rispetto all’aborto i crimini del nazismo non erano tanto ripugnanti…
@Sandra
Aveva ragione.
Uccidere la gente prima ancora che sia nata e’ anche una ripugnante manifestazione di impazienza.
La gente prima che sia nata non è gente, non prova dolore e non la uccidi.
AGGHIACCIANTE. Mi era sfuggito.
Chissà ora “l’esegesi” che ne farà Flo’, o il Pallino qui sotto.
Tra l’altro, Wikipedia dice che il prelato è stato “male interpretato”, ma i commenti dei forumisti SPAGNOLI sull’altro sito sono di tutt’altro avviso! Avranno anche loro problemi di comprendonio della loro lingua madre??
Questi fanno come Berluscacca: lanciano il sasso e poi dicono che è stato Barney!
@ Reiuky, Sandra. Ma che cosa avete capito, o meglio, CHE COSA AVETE VOLUTO CAPIRE delle opparole dell’arcivescovo Martinez?
M. non ha affermato che DOPO il singolo aborto di quella particolare donna si può abusare liberamente e senza preoccupazioni morali, ma che la consapevolezza della possibilità di ricorrere in ogni caso all’aborto induce i maschi a fare uso e abuso delle donne come se si trattasse di un mangereccio da consumare: nel genere: la faccio bere, la metto su di giri e poi la porto in spiaggia per farla servire ai comodi miei. Non ho il preservativo? E chi se ne frega, tanto in caso estremo c’è l’aborto. In soldoni: la donna come PRODOTTO USA E GETTA per dare sfogo senza preoccupazioni alla propria “libido” di maschione; esattamente come per le prostitute: pago quello che devo pagare e per il resto sono affari suoi.
Il dente avvelenato di lor signori e signore li – le porta a vedere lucciole per lanterne. L’arcivescovo non si è reso conto di usare un frasario che poteva essere mal interpretato, ma la gente come voi si getta su ogni ala di farfalla per vederci un elefante. Soprattutto la massima delle massime è: non dare tregua al NEMICO NEROVESTITO, non lasciarne correre una che sia una, non temere di incorrere nel tristo comportamento che si chiama “giudizio temerario”: affrettarsi a condannare e bollare senza controllare la sostanza e le circostanze del fatto.
Poi rimane l’aurea massima di Voltaire: “Calunniate, calunniate, qualcosa resterà”. Ovviamente nei casi in cui c’è calunnia, non quando il fatto negativo è inoppugnabilmente vero.
Quanto all’aborto per stupro devo dire che il sottoscritto, pieno di dubbi per ogni porticolare dell’etica sessuale cattolica e medica in genere ( vedasi caso Eluana ) tanto da dover eseguire lunghi studi in proposito ( che, sia ben chiaro, mi stanno portando a capire certe ragioni profonde ) non sento dubbi sul caso specifico: il sentimento che provavo per gli alunni e le alunne, figli degli altri, non è minimamente diverso da quello che sento per figlie e nipoti miei. Il bambino esce dal corpo della madre puro dalla violenza del padre ( o meglio, dell’inseminatore ). La madre è già madre biologicamente al cinquanta per cento; educando il bambino secondo i principi e lo stile a cui aderisce lo fa suo totalmente.
“L’arcivescovo non è reso conto di usare un frasario che poteva essere mal interpretato”
Seee, cipirimerlo…
Perché quando l’aborto era illegale il maschione si faceva tanti scrupoli, già già. E i preti si sono sempre rifiutati di celebrare i matrimoni riparatori, quelli dove i maschioni caricavano quella che andava a genio, e giù botte, vero? Sempre in prima fila a denunciare e contrastare la violenza domestica dei maschioni, vero flo? La donna come prodotto usa e getta è un brand made in CCAR, sempre imitato, mai eguagliato.
Questo arcivescovo non ha scoperto l’acqua calda, in tema di partecipazione femminile nella vita sessuale:
“Con la pillola viene tolto alla donna il proprio ritmo naturale e cosi’ il suo modo di essere, e come la vuole il mondo della tecnica, essa diventa -utilizzabile- in qualsiasi momento” Ratzinger, 1980
La donna per questi preti repressi (che evidentemente non hanno la più pallida idea di cosa sia una donna) è per definizione oggetto di brame sessuali da parte di maschioni incapaci di trattenersi di fronte alla tentazione. Sono discorsi vergognosi e pericolosi.
Davvero hai lo stesso legame emotivo con una figlia e con un’allieva? Non stupisce che tu non capisca. Enrico trent’anni dopo.
Flo
E già i fondamentalisti sono sempre male interpretati, come Berlusconi. Con l’esegesi potete giustificare tutto.
Proprio ieri veniva riportata la notizia di una ragazza del Nord Africa che si è suicidata dopo il matrimonio riparatore con il suo stupratore.
E’ questo il modello di società che le piace?
Lo sa che 1 donna su 6 stuprata prima o poi si suicida?
Bella vero la vecchia società in cui se una donna non ti voleva sposare tu la stupravi e poi via col matrimonio riparatore o in questo modo le impedivi di essere di qualcun altro?
Bella la società in cui una donna stuprata veniva colpevolizzata?
Ma forse per lei il problema è della donna che non ha perdonato e non se ne è fatta una ragione.
Vedo che ha veramente paranoie e gravi fobie nei confronti della società moderna, classiche di un fondamentalista.
@florenskij
non dirmi che davvero sei così stupido da credere che uno stupratore si faccia scrupoli sulla base del “e se poi nasce un figlio”?
già la sua esegesi è COSI’ TIRATA come manco una reinterpretazione del main kampf finalizzata a farlo sembrare un’invocazione all’amore universale e multiculturale potrebbe esserlo, ma quanto si deve essere stupidi per credere che uno styupratore, che se ne frega dell’orribile SFREGIO PSICOLOGICO che causa ad una donna E ANZI NELLA QUASI TOTALITA’ DEI CASI GODE DEL DOLORE CHE INFLIGGE possa anche solo lontanamente fregaresene del fatto che possa eventualmente nascere un figlio dallo stupro? questa sua “esegesi” è l’arrampicata sugli specchi più stupida e palese che abbia mai visto in vita mia, e io ho visto gente che cercava di far passare la storia del sacrificio d’isacco e i passi della bibbia in cui dio ordina lo sterminio di donne e bambini come prove dell’amore di dio.
Piano piano arrivano al dunque. L’Argentina sta dando segnali forti di cambiamenti verso la laicità. In alcuni aspetti ha superato di gran lungo l’Italia.
Julio Alak è stato il “Formigoni” della città di La Plata. Contro di lui pendono le seguente denunce:
Amministrazione fraudolenta
Peculato
Pregiudizio fiscale
Frode
Furto di materiale pubblico
Frode alla pubblica amministrazione
E giustamente è stato promosso ministro! Grande CFK! I politici in Argentina non sono meglio di quelli italiani.
Avrà superato di gran lunga l’Italia papalina, però da noi l’aborto è legale dai tempi in cui i militari argentini si divertivano a lanciare dagli aerei la gente nell’Atlantico, puerpere comprese. E ora magari si godono la meritata pensione.
Se la godono in galera forse. Dopo l’indulto di Menem sono comunque tornati in galera. Sai quanto durano in galera in Italia i generali? (se ci vadono).
Vabbè allora menzioniamo Mussolini e la dittatura fascista per dire che l’Italia è un paese cattivo.
Una citazione storica tanto a sproposito come la tua.
E comunque, se non ne sei informato, vatti a leggere le sentenze che in questi ultimi anni stanno smazzando a destra e manca contro i repressori, che erano stati tirati fuori insieme ai sovversivi da sciagurato indulto. Son notizie che son venute fuori anche su un giornaluccio come il CdS.
Bontà loro.
Ollapeppa, si son sprecati…
Goccia a goccia si scava la roccia.
Di questo passo nel 2100 arriveranno al diritto di scelta.
Piano piano, stanno comprendendo che una donna non e’ una incubatrice vivente al servizio degli spermatozoi di chiunque.
400.000 (prendo la stima bassa) aborti clandestini considerata la popolazione argentina che è inferiore a quella italiana, sono di gran lunga superiori ai 100.000 aborti circa in Italia. Mi domando se chi combatte l’aborto lo combatte veramente.
ahahhahahahahahahahh!
domanda retorica, vero?
Dipende anche dal livello sociale e di istruzione di queste persone (in Argentina ci sono grandi fasce di popolazione con basso livello di istruzione). Per questo qua stanno cercando di migliorare il livello di educazione sessuale soprattutto dei giovani (insegnandola nelle scuole) e di promuovere le varie forme di contraccezione.
L’aborto è un’altra cosa rispetto a quello. L’argomento preferito di chi vuole che si liberalizzazi l’aborto è che realizzare l’aborto clandestino è un rischio altissimo per la donna; e la povertà (o comunque condizioni sociali svantaggiate) in cui molte donne qua in Argentina vivono non consente a molte di queste di rivolgersi a un centro medico che le tratti non solo in condizioni igieniche di sicurezza, ma anche con dignità. Ogni tanto in televisione si vedono alcuni reportage su “posti” (non mi azzardo a chiamarle “strutture” o “centri medici”) clandestini in cui realizzano aborti e fanno veramente ribrezzo.
Quasi tutti conosciamo un’amica o un’amica di un’amica che ha realizzato un aborto, e sinceramente sento che non ci sia un grande stigma sociale rispetto al tema.
Nei prossimi tempi qui non si andrá avanti di molto riguardo a questo tema, infatti la presidente Cristina Fernández de Kirchner (CFK) ha dichiarato – pubblicamente ma non a toni alti, il che comunque è già indicativo- che è contraria a liberalizzare l’aborto; affermazione ovviamente dal cardinale locale, Bergoglio.
Comunque non dimentichiamoci che l’Argentina ha recentemente introdotto (col generale sostegno della popolazione) il “matrimonio igualitario”, cioè l’equiparazione dei matrimoni etero- ed omosessuali. Il paese va laicizzandosi, specie da dopo la fine della dittatura ’76-’83, ampiamente appoggiata dalla Chiesa locale e dal Vaticano (e questo gli argentini se lo sono giustamente legato al dito). E c’è molta tolleranza ed apertura sociale verso i gay (molta meno ne vedo verso gli immigrati boliviani, peruviani, paraguayani, ma tant’è…), cosa che in Italia ce/ve la sogniamo/sognate.
Ci stiamo “rallegrando” (vabbè, si fa per dire..!) per questo piccolo passo avanti dell’Argentina.
Per una cosa che dovrebbe essere SCONTATA ed OVVIA! 😯
Stamattina su Rai Storia (canale splendido!), c’era una trasmissione che parlava proprio di contraccezione ed aborto. Le interviste dell’epoca (1960/1970) ai cittadini italiani, fotografavano un’arretratezza culturale in termini di contraccezione, da far venire i brividi e lasciare sbigottiti. 😯
Gli interventi principali che ho visto del documentario in questione, erano quelli di Emma Bonino e del nostro Presidente onorario dott. Carlo Flamigni, il quale ha raccontato che agli arbori dell’introduzione della pillola anticoncezionale, c’erano donne che per via della loro scarsa educazione alla sessualità, la pillola anzichè per via orale, la prendevano…Beh, ve lo lascio immaginare! Direttamente da dove escono i bambini, insomma!!
Per fortuna i tempi sono cambiati, ed ora qui in Italia non ci resta che DIFENDERE i diritti acquisiti nel tempo dalla nostra società, che si e’ via via secolarizzata, dagli attacchi alla 194 e dai vari pro-life/no choice che imperversano benedetti dalla CCAR.
Speriamo che i tempi cambino anche in Argentina…! 😉
@ Paul Manoni. Se è per il sito di collocamento della pillola, ne ho sentito un’altra ancora più amena, raccontata a quanto pare da una suora missionaria in Africa. Ad alcuni diciamo “paesani” era stato mostrato il modo di “indossare” il preservativo facendone dimostrazione con una banana. Dopodichè essi credettero che per non avere figli bastasse lasciare in qualsiasi parte della capanna una banana con su il cappuccio di gomma.
si, ho sentito una cosa simile ma con i calendarietti per la conta dei giorni fertili.
non so quanto siano leggende metropolitane del tempo che fu, o corrispondenti alla realtà.
ora come ora, probabile che le organizzazioni operino meglio.
Io invece ho sentito che esistono delle persone che pensano di risolvere i propri problemi ripetendo delle frasi davanti a delle statue.
Per cose OVVIE e SCONTATE esiste anche l’UAAR.
Rallegriamoci per questa piccola vincita della laicità in Argentina e speriamo che i tempi cambino anche in Italia !.
Quanto mi piacerebbe avere il patrigno tra le mani, ma quanto…..
Adesso molte furbe pur di abortire accuseranno i loro compagni di stupro. Dunque due piccioni malati con una fava avvelenata.
1. Si parlava di empatia, e dov’è l’empatia con un bambino che non ha colpe?
2. Qualunque cosa possa accadere, perché non portare a termine la gravidanza? Se l’uomo che mi ha concepito dovesse essere uno stupratore, io preferirei comunque nascere e comportarmi da persona civile.
3. Oltre il danno anche la beffa di un secondo danno, sai il numero incredibile di false accuse di stupri e violenze sessuali (come se non ce ne fossero abbastanza). Speriamo che non siano troppe “povere donne vittime di violenza” a darsi all’accusa selvaggia, nel disperato tentativo di sganciare il bimbo, gettarlo nel gabinetto, fregarsene del tutto, e viva l’empatia!
Sabrina
http://saigon2k.altervista.org/2012/02/false-accuse-di-stupro-e-impunita-femminile-la-dura-vita-delle-donne-in-un-regime-maschilista/
Ah ecco, le furbe accuseranno il marito di stupro per fare le furbe. Furbe come un cervo davvero.
1. Non è un bambino, non ancora.
2. Un uomo normale non stupra una donna. Io preferirei non nascere da uno squilibrato, e portarmi e passare il suo patrimonio genetico.
3. Se il tentativo è disperato, va accolto con maggiore empatia. Legalizzando l’aborto.
@ Sabrina.
Ne riparliamo quando TU verrai stuprata. Fai schifo come le mammane devote.
Sabrina, già ora ci sono false accuse di stupro. Gli inquirenti e i magistrati esistono per questo, come anche i reati di calunnia e falso.
x Sandra
1. Per me è un bambino dal primo battito cardiaco, ma forse per te è solo una “patata bollente”.
2. Un uomo normale non … …ma io non ho mai detto che chi stupra sia normale, scusa ma dove l’hai letta sta cosa nei miei commenti? Metti le parole in bocca? Ma non è onesto!
3. Io preferirei non nascere da uno squilibrato, e portarmi e passare il suo patrimonio genetico. E io invece sì, dunque non decidere della vita altrui, tu non puoi imporre le tue scelte ai futuri esseri umani, forse qualche bambino non abortito sarebbe ben felice di essere in vita, no? E poi scrivi: “…e portarmi e passare il suo patrimonio genetico…” Ma allora tu sei di quelle persone che pensano “se mio padre è un criminale allora lo sono anch’io” ??? Ma che ragionamento è? Ma allora se una madre è eterosessuale lo dovrebbe essere anche la figlia, no? 😉
3. Ma proprio tu parli di empatia, che non hai assolutamente empatia nei confronti di un essere umano nel grembo materno, che non t’ha fatto nulla e che non ha colpe? E che empatia è scusa?
x Southsun
Ma che linguaggio è, quello delle lesbiche camioniste?
Hai scritto: “Fai schifo come le mammane devote”. Ma è questa l’empatia famosa di cui si parlava prima? Ho una mia opinione, la esprimo e per questo faccio schifo? Ma l’empatia mi sa che sia morta da un pezzo, non è che l’hai … abortita? 😉
Spero non sia questo l’ateismo razionalista degli atei de l’Uaar.
x Fab (l’unica persona davvero decente che non s’è limitata alle offese da camioniste con l’autotreno parcheggiato in doppia fila)
“Sabrina, già ora ci sono false accuse di stupro.”. Ma appunto, figurati come aumenterebbero a dismisura. E scrivi: “Gli inquirenti e i magistrati esistono per questo, come anche i reati di calunnia e falso”. Ma sai quanti innocenti sono già oggi in carcere? Ne vogliamo mandare altri? Certo alle lesbiche come Southsun (ah quant’è bello l’anonimato di internet… e chissà chi si nasconde dietro questi improbabili nick fantasiosi 😉 lol)… Dicevo… Certo alle lesbiche come Southsun non gliene frega nulla dei bambini nel grembo materno (empatia a meno 200) o di uomini innocenti in galera (empatia a meno 364363), ma non tutte le donne atee sono così acide, malvagie, disperate e miserabili. Ci sono anche donne atee e civili che credono ancora nella vera giustizia, fatta non di vendette trasversali contro innocenti, ma di una sana giustizia democratica che vuole da una parte mandare in prigione i VERI responsabili, e dall’altra aiutare e proteggere gli innocenti da “calunnie e falso” come scrivevi tu. Ciao e l’acidità si cura con l’altruismo e l’empatia.
1. No, io ho figli. Proprio perché meritano rispetto e la massima considerazione, non vanno trattati da tuberi scodellati senza criterio.
2. Non sappiamo se la crudeltà sia acquisita. Può darsi che sia completamente dovuta all’educazione, ma mi sembra che le neuroscienze finora non si siano espresse in modo definitivo nel merito (per alcuni disturbi psichiatrici si considera la componente genetica): nel dubbio non vorrei condividere nemmeno un cromosoma con un uomo privo della minima sensibilità, né correre il rischio di propagarlo ai miei figli.
3. L’empatia per te confligge con l’educazione?
sabrina, sinceramente credo che tu non possa parlare di educazione, farcita di pregiudizi come sei (“linguaggio da lesbiche camioniste” ==> stereotipi a gò gò).
appunto, il bambino non è una patata. bollente o cruda. per questo merita per lo meno di essere voluto, e dato che la vita intrauterina è importante, mi immagino che belle sensazioni potrebbero arrivargli da una madre che lo odia profondamente e sta malissimo. o che magari tenta il suicidio (provocandogli danni prenatali).
che io sappia, nella nostra penisola ci sono state già un paio di sentenze che, con le neuroscienze, hanno riconosciuto a degli omicidi delle “attenuanti genetiche” se così possiamo dire. un substrato genetico c’è. praticamente sempre. praticamente per tutto. ovviamente l’ambiente non è irrilevante (geni & ambiente hanno pesi differenti per cose differenti), ma sarebbe una motivazione in più perchè dubito fortemente che l’ambiente formato da una donna con tutte le sequele di uno stupro sia adeguato a far crescere il figlio del suo stupratore. e far si che non segua le orme del babbo (o che, se femmina, non faccia chissà che cosa ai propri figli. o anche altri esseri umani eh).
mi pare che sia più semplice provare empatia per un essere umano già formato. e se questo non avviene, di solito qualche problemino c’è. tu hai difficoltà a provare empatia per altre donne. mmmm….
riguardo alle finte accuse di stupro, credo che basterebbe dire “sono stata stuprata da uno che è scappato” per poter abortire. magari sbaglio, non so come funzionerà in argentina. ma non credo che una donna sana di mente, che sta con un uomo, che è rimasta accidentalmente incinta, denuncerebbe il compagno di stupro pur di abortire.
in ogni caso questo potrebbe portare a una situazione tipo legge 194 magari, chissà. potrebbe essere pure positivo.
anche perchè una figlia lesbica (amata, desiderata fin dal primo battito, eccetera) potresti averla anche tu.
e dubito che farebbe i salti di gioia nel sentire sua madre usare espressioni di disprezzo come “Ma che linguaggio è, quello delle lesbiche camioniste?”.
tanto meno credo che ti renderebbe minimamente partecipe della sua vita, viste le opinioni in merito che le passeresti.
allora a te t’importa unicamente delle lesbiche, della tua gente e di quelle come te. Ma questa ti ripeto non è empatia, anche perché (ne approfitto del tuo tono adesso civile e meno squallido rispetto al tono usato “Fai schifo!” dalla “collega” Southsun) io credo che tu dia per scontato che una madre odierebbe a morte la creaturina solo perché frutto di un crimine. Ma io te lo giuro e ti do la mia parola di atea, donna, umanista e persona civile che crede nella sincerità, te lo giuro, fossi vittima di uno stupro, sarei devastata quanto lo saresti tu, ma mai te lo giuro mai potrei trovare il coraggio di odiare un essere che non ha alcuna colpa per quanto accaduto. No io non ci sto a gettare il bambino perché il padre ha sbagliato. E se fosse una bambina? E se fosse una lesbica? E se fossi tu? Io madre e donna atea e umanista non ti abortirei, ma ti amerei con tutte le mie forze. D’accordo, non ci troviamo sulle preferenze sessuali, ma a parte ciò, io non abortirei un figlio omosessuale (e tu?) e allora perché dovrei abortire un bambino figlio di uno stupro? Ci sono persone che abortirebbero (credimi) figli omosessuali, e io invece no. Tu non abortiresti mai un figli perché lesbica, anzi credo che inorridiresti se qualcuno ti dicesse “meglio abortire che una figlia lesbica”. Eppure è proprio quello che stai facendo. E se invece di abortire tu tenessi il bambino? E se questo bambino frutto di un crimine, dovesse essere una bambina? E se dovesse essere una donna speciale e civile? E con tutte le “neuroscienze” che vuoi, e se questa donna dovesse un giorno diventare una persona splendida? Non puoi avere la certezza scientifica:
Bambino figlio di un crimine = Stupratore futuro maniaco e molestatore pedofilo.
No queste schifezze io le lascio alla chiesa cattolica, tutto questo odio mi sembra figlio di quell’isteria religiosa che ci porta a temere l’ignoto, e sai benissimo come me che i “furbi” sfruttano proprio l’ignoto per lucrare, speculare, plagiare e manipolare. la chiesa per secoli ha sfruttato la paura della gente verso l’ignoto imponendosi e impossessandosi di tutto. Io tu gli altri, non lo sappiamo come potrebbe crescere quella creaturina figlia di un crimine, ma non da bollare. Tu non vuoi essere bollata e tu danno fastidio certi termini, eppure tu hai già bollato “potenziale criminale” una persona ancora non nata solo perché un’altra persona ha commesso un crimine. No le neuroscienze non sono affidabili al 100%. Sicuramente non oggi. Io l’empatia la voglio provare anche per un futuro essere umano, tu vedi un mucchio di cellule, io vedo dopo soli nove mesi un essere umano al quale posso insegnare a comportarsi degnamente. Sì è vero, posso anche fallire, ma almeno potrò dire a testa alta e con dignità ci ho provato.
Anche tu vuoi cambiare l’opinione altrui. lo facciamo in quanto atee, in quanto donne, in quanto persone civili.
cara sabrina, da cosa avresti dedotto che a me importa “unicamente delle lesbiche, della tua gente e di quelle come te.”?
perchè mi pare di aver più che sottinteso che mi importa delle donne in generale e anche dei bambini, di qualunque sesso essi siano (e anche degli uomini, ma non se ne stava parlando granchè).
capisco la coda di paglia, ma per favore… estinguila un attimino e fermati a ragionare. mi piacerebbe anche sapere perchè ce l’hai tanto con le lesbiche (e, in generale, con le donne), sinceramente. anche se non è “luogo” (volendo, c’è il forum).
“Ma questa ti ripeto non è empatia, anche perché (ne approfitto del tuo tono adesso civile e meno squallido rispetto al tono usato “Fai schifo!” dalla “collega” Southsun) io credo che tu dia per scontato che una madre odierebbe a morte la creaturina solo perché frutto di un crimine.”
non lo dò per scontato, ma lo considero molto probabile. viceversa, non vedo perchè dare per scontato che non lo farebbe.
lo stupro non è una passeggiata di salute e lascia sequele a lungo termine. ora, immagina avere per nove mesi in pancia PER FORZA e poi per una vita davanti il regalo che ti ha fatto lo stupratore.
io personalmente non me la sento di condannare una donna a questo, né tanto meno di condannare un BAMBINO (maschio o femmina che sia) a una cosa del genere.
“Ma io te lo giuro e ti do la mia parola di atea, donna, umanista e persona civile che crede nella sincerità, te lo giuro, fossi vittima di uno stupro, sarei devastata quanto lo saresti tu, ma mai te lo giuro mai potrei trovare il coraggio di odiare un essere che non ha alcuna colpa per quanto accaduto. ”
ragionare in astratto è molto facile, proprio perchè non ti trovi all’interno di una situazione simile.
molto semplicemente non puoi saperlo a priori, e ti auguro di non scoprirlo MAI.
in ogni caso, a prescindere da questo, non vedo per quale motivo tu debba costringere un’altra donna, probabilmente diversa da te per N caratteristiche, a fare la stessa cosa che “faresti” tu (tra l’altro ripeto, adesso e senza essere nella situazione).
quello che può essere buono per me, può non esserlo per te. e viceversa.
“No io non ci sto a gettare il bambino perché il padre ha sbagliato. E se fosse una bambina? E se fosse una lesbica? E se fossi tu? Io madre e donna atea e umanista non ti abortirei, ma ti amerei con tutte le mie forze. ”
potrebbe essere anche una giraffa, ma la cosa resta irrilevante. io ormai sono già nata e non posso “essere” in una situazione differente da quella in cui mi trovo. se mia madre avesse abortito, semplicemente non avrei fatto un plissé, perchè non ci sarei.
idem se fosse stata una lesbica, una giraffa, una donna, un canguro, un uomo o qualsiasi altra cosa.
“D’accordo, non ci troviamo sulle preferenze sessuali, ma a parte ciò, io non abortirei un figlio omosessuale (e tu?) e allora perché dovrei abortire un bambino figlio di uno stupro? Ci sono persone che abortirebbero (credimi) figli omosessuali, e io invece no. Tu non abortiresti mai un figli perché lesbica, anzi credo che inorridiresti se qualcuno ti dicesse “meglio abortire che una figlia lesbica”. Eppure è proprio quello che stai facendo. E se invece di abortire tu tenessi il bambino? E se questo bambino frutto di un crimine, dovesse essere una bambina? E se dovesse essere una donna speciale e civile? E con tutte le “neuroscienze” che vuoi, e se questa donna dovesse un giorno diventare una persona splendida? Non puoi avere la certezza scientifica:”
no, non abortirei un figlio omosessuale, e nemmeno uno eterosessuale.
molto probabilmente (non posso avere la certezza matematica perchè appunto non mi sono mai trovata nella situazione e spero di non trovarmici mai, cosa che del resto auguro a te) abortirei se sapessi che il bambino ha qualche brutta malformazione o malattia genetica, e anche nel caso di uno stupro perchè mentalmente non sarei in grado di sopportarlo. e penso che un bambino meriti di meglio rispetto all’essere allevato da una madre non in grado di farlo per via delle sue caratteristiche.
un bambino con metà patrimonio genetico “pessimo” mettiamo, potrebbe diventare una persona splendida se allevato in un contesto adeguato. già l’abbandonarlo in ospedale dopo il parto o l’essere allevato da una persona che non lo voleva e magari gli fa anche pesare la ragione della sua nascita, non sono fattori che giocano a favore di questo.
e penso anche che un bambino non dovrebbe subire, se possibile, il trauma dell’abbandono. difatti spero che il numero di bambini abbandonati diminuisca fino a sparire.
ma ovviamente spero di non trovarmi nella situazione di dover davvero prendere una decisione simile, come, ripeto, non lo auguro a te.
“Bambino figlio di un crimine = Stupratore futuro maniaco e molestatore pedofilo.”
no, come ti ho detto. ma se nemmeno l’ambiente in cui crescerà sarà adeguato a EVENTUALI sue caratteristiche genetiche, non saranno punti a favore.
con questo ovviamente se una donna DAVVERO se la sente di tenerlo ed è REALMENTE in grado di far fronte a tutto quel carico (non parlo certo solo del bambino o della bambina), liberissima di tenerlo. anzi, mi augurerei che avesse tutto il supporto possibile, dato che tra il dire e il fare…
“No queste schifezze io le lascio alla chiesa cattolica, tutto questo odio mi sembra figlio di quell’isteria religiosa che ci porta a temere l’ignoto, e sai benissimo come me che i “furbi” sfruttano proprio l’ignoto per lucrare, speculare, plagiare e manipolare. la chiesa per secoli ha sfruttato la paura della gente verso l’ignoto imponendosi e impossessandosi di tutto. Io tu gli altri, non lo sappiamo come potrebbe crescere quella creaturina figlia di un crimine, ma non da bollare. ”
la chiesa veramente mi pare che sia ben predisposta a considerare le donne delle semplici fattrici, e fautrice dell’idea del “magari hai pure provocato, ora il figlio te lo tieni”.
questo si che mi sembra cattolico, il figlio come una punizione. per essere donna, e magari pure per non esserti fatta accoppare pur di restare vergine (leggi quel che scrive l’utente enrico in proposito, per esempio).
“Tu non vuoi essere bollata e tu danno fastidio certi termini, eppure tu hai già bollato “potenziale criminale” una persona ancora non nata solo perché un’altra persona ha commesso un crimine.”
in realtà non l’ho fatto io, mi sono limitata ad aggiungere che effettivamente ci sono basi genetiche per determinati comportamenti.
ma personalmente più che colpevolizzare un eventuale figlio o figlia, mi preoccupo della madre o potenziale tale.
che tra lo stupro e l’obbligo di portare avanti una gravidanza non voluta, non desiderata e frutto di una violenza (non sai profonda quanto) già tanto bene non starà messa.
se poi la costringiamo magari anche ad allevarselo, ah beh allora…
una festa tutto l’anno, praticamente.
“No le neuroscienze non sono affidabili al 100%. Sicuramente non oggi.”
non ancora, in effetti.
sufficientemente affidabili per essere usate in tribunale, però.
“Io l’empatia la voglio provare anche per un futuro essere umano, tu vedi un mucchio di cellule, io vedo dopo soli nove mesi un essere umano al quale posso insegnare a comportarsi degnamente. Sì è vero, posso anche fallire, ma almeno potrò dire a testa alta e con dignità ci ho provato.”
perchè non riesci a provare la stessa empatia per esseri umani già fatti e finiti invece?
perchè qui parliamo di donne che sarebbero costrette a subire non una ma due (o tre) violenze.
la ragazzina che è stata costretta a sposare il suo stupratore, s’è suicidata. e credo lo avrebbe fatto anche se fosse stata incinta.
“Anche tu vuoi cambiare l’opinione altrui. lo facciamo in quanto atee, in quanto donne, in quanto persone civili.”
no, personalmente non mi interessa cambiare le opinioni altrui, è una cosa difficile ed è molto più semplice se questo lavoro lo fa da sola la persona interessata.
a me interessa che quelle opinioni non influenzino la vita di tutti, ma solo di chi quelle opinioni le ha.
molto semplicemente.
“Bambino figlio di un crimine = Stupratore futuro maniaco e molestatore pedofilo.”
Io non ho fatto quest’equazione. Ci sono condizioni mentali di scarso controllo di sè che possono predisporre alla criminalità come alle dipendenze, a seconda dell’ambiente. Sono comunque fattori di rischio, di probabilità, non di sicura implicazione.
Immagina di dover ricorrere all’inseminazione artificiale, e si disporre di due donatori, un uomo normale e uno stupratore (tipo quello del circeo, ma anche un giocatore d’azzardo), quale sceglieresti?
x Sandra:
Continui a non capirmi, o forse io mi spiego male.
Se tu dovessi chiedere a milioni e milioni di cattolici:
“Immagina di dover ricorrere all’inseminazione artificiale, e si disporre di due donatori, un uomo normale e uno omosessuale (tipo Platinette, ma anche un Malgioglio), quale sceglieresti?”
Vedi, milioni di persone in giro per il mondo direbbero:
“Uno normale! Mai uno gay, e nemmeno una lesbica, ma nemmeno per idea!”
Capisci la tua incoerenza? Non c’è assolutamente nesso tra genitore e figli in termini di comportamenti, non hai la prova certa, infatti un figlio di un delinquente non è necessariamente un delinquente. E una figlia di lesbica non è necessariamente una lesbica. E meno male.
Io allora potrei anche accettare l’inseminazione artificiale e disporre di un donatore delinquente. Non credo che mio figlio sarebbe necessariamente delinquente, anzi credo che mio figlio potrebbe essere un delinquente anche se il donatore fosse uno stinco di santo. No?
x Kaworu.
Siamo in due mondi separati. La mia empatia non è rivolta unicamente vero la mamma, ma anche verso una creaturina che (hai ragione) non esiste ancora, ma dopo soli 9 mesi (e che sono nove mesi??) ci sarà e sarà un essere umano pieno ed in piena regola. Io non posso odiare un bambino appena nato. Non voglio e non posso, se questo è l’ateismo di molti atei che frequentano l’Uaar allora il mio ateismo è altra cosa (anche se, ti confesso, ma non lo dire a nessuno, 😉 secondo me molti degli atei che frequentano questo sito, più che atei… sono omosessuali… 😉 we acqua in bocca mi raccomando!). Per cui non vedo ragionamente di persone mature ed adulte, ma di individui ancora infantili e che non possono crescere come adulti a causa della loro condizione omosessuale.
Mah, se l’aborto è un delitto, un omicidio, come strillano le sottane , dovrebbe esserlo in ogni caso.Se non lo è, perchè deve essere consentito solo alla donne stuprate?Forse perche i giudici platoppappagoni,a loro tempo davvero solerti nell’indagare sui desaparecidos,considerano ancora l’aborto un delitto cntro la stirpe? In fondo bisogna colonizzare una volta per tutte la Pappagonia , nonchè riprendere le Falkland agli albionici.
In altri Stati sudamericani sono coerenti:
http://www.repubblica.it/2009/03/sezioni/esteri/scomunica-medici/scomunica-medici/scomunica-medici.html
“Se la godono in galera forse. Dopo l’indulto di Menem sono comunque tornati in galera. Sai quanto durano in galera in Italia i generali? (se ci vadono).”
Immagino che per i generali codeste prigioni siano una specie di club vacanze.
Inoltre a quel macello parteciparono migliaia di persone, senza contare i birri e i notari criminali che facevano gli indiani quando i familiari denunciavano la scomparsa dei loro congiunti.
Non mi dire che sono tutti in galera .
“Vabbè allora menzioniamo Mussolini e la dittatura fascista per dire che l’Italia è un paese cattivo.
Una citazione storica tanto a sproposito come la tua.
E comunque, se non ne sei informato, vatti a leggere le sentenze che in questi ultimi anni stanno smazzando a destra e manca contro i repressori, che erano stati tirati fuori insieme ai sovversivi da sciagurato indulto. Son notizie che son venute fuori anche su un giornaluccio come il CdS.”
Ma io mica sto dicendo che l’Argentina è un paese “cattivo”. Volevo osservare che la repubblica maradonica, tra l’altro patria dell’immarcescibile peronismo, non mi sembra il massimo della modernità.
In questo sito di liberi pensatori fannosi troppi discorsi di stampo lombrosiano. 🙁