Ok a modifiche cognome, ma per esperti cattolici su Radio Vaticana è “attentato alla famiglia”

Il Consiglio dei ministri ha recentemente reso più semplici le procedure per cambiare cognome. Consentendo anche l’aggiunta di quello materno, nonché l’aggiunta del cognome del nuovo marito per i figli delle vedove e il mantenimento del cognome con cui si era identificati all’estero per coloro che hanno ottenuto la cittadinanza italiana. “Unica autorità decisionale” in merito sarà il prefetto, mentre prima le domande dovevano essere poi vagliate dal Ministero dell’Interno. Con la riforma si avrà quindi una semplificazione e notevole risparmio di tempo.

L’innovazione però ha turbato diversi esperti di estrazione cattolica, intervistati da Radio Vaticana. Giuseppe Dalla Torre del Tempio di Sanguinetto, rettore dell’università Lumsa, presidente del Tribunale della Santa Sede e membro dell’Autorità di Informazione Finanziaria vaticana, sentenzia: “non c’è dubbio che questa estrema liberalizzazione costituisca un attentato alla nozione di famiglia”. Dal canto suo il professor Paolo Savarese, ordinario di Filosofia del diritto all’Università di Teramo, parla di “illusione di poter disporre della propria identità” che mina le “radici”. “Abbiamo un individuo che pensa dipotersi dare il nome da solo e di non riceverlo da altri” e per questo “quindi non sarà capace di donare, di riconoscere”. Inoltre, “consegnamo un nudo allo Stato, e questo è un principio totalitario”.

Francesco Belletti, presidente del Forum delle Associazioni Familiari (che organizza il famigerato Family Day) aggiunge che “questa idea della semplificazione – apparentemente burocratica – dentro le relazioni familiari, rischia di buttare via anche valori importanti come la storia familiare”. “Spesso interventi apparentemente o esclusivamente tecnici hanno un impatto negativo sulla promozione della famiglia”, sostiene, “che ci preoccupano molto”.

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105 commenti

Otto Permille

No, sono gli effetti tardivi del “fungo sacro” (amanita muscaria) – un allucinogeno che pare abbia giocato un ruolo fondamentale nella nascita delle religioni. In verità pare che la famosa “mela” del paradiso terrestre, non fosse affatto una mela, ma proprio il famigerato fungo (il cui cappuccio tondo assomiglia ad una mela mela). Le ragioni per cui dio si è incavolato come una bestia per il fatto che Adamo si fosse cibato del fungo-mela erano proprio dovutoe al fatto che l’uso e la manipolazione di tale miracoloso frutto era riservato dello stregone. Solo lo stregone poteva utilizzare e destinare le pozioni ricavate da tale fungo.
Anche questo è un pezzo di storia delle religioni poco noto.

giulio

Ogni volta che si riconosce un po’ di autodeterminazione a questi non gli va bene.

Calinero Della Torre

PENSATE CHE UN MIO EX DOCENTE (prete per giunta) SI E’ RIFIUTATO DI ACCETTARE LA MIA RICHIESTA SU FACEBOOK PER IL FATTO CHE USAVO UN NICKNAME dicendomi testualmente “Facebook è il libro delle vere facce e dei veri nomi”.
GLI HO SOLO FATTO NOTARE CHE, TRA LE ALTRE COSE, FACEBOOk NON è UN .com
NON è Nè LA BIBBIA (.va) Nè LO STATO (.gov)

Credo tutto ciò accada un pò per rigidità mentale e un pò per malevolenza giustificata. Non vedo davvero altri motivi, considerando che qual’ora qualche utente facesse qualche reato è comunque rintracciabile a prescindere dal nickname in quanto le autorità vanno direttamente alla connessione telefonica e pc dell’interessato.

PENA. TUTTO CIò FA PENA..

Francesco

Ottima notizia, le frasi di queste persone che sono contrarie si commentano da sole, sono patetici.

l.

ma invece io, sposatA all’estero a moglie inglese, quanto dovrò aspettare per vedermi riconosciuto il benedetto doppio cognome?

faber

“illusione di poter disporre della propria identità”
Ecco, ogni tanto vengono fuori queste chicche (gaffes?) per cui straordinariamente questi soggetti si smascherano per quello che sono: cialtroni parassiti con la mania del controllo. Disporre della propria identità dovrebbe essere il principio fondamentale su cui fondare qualsiasi tipo di società. Si può discutere dell’organizzazione politica, economica, delle tradizioni, degli usi e dei costumi, ma il rispetto dell’individuo (attenzione un concetto ben diverso da quello di individualismo!!!) deve necessariamente essere una valore fondante. Chiaramente questo concetto è rifiutato da chi necessita di umiliare moralmente e culturalmente i propri sudditi al fine di mantenere lo status quo (ergo il potere). Fortunatamente le masse di credenti nei paesi occidentali hanno preso coscienza di questo principio e i vari gonnelloni in un tempo più o meno lungo saranno costretti a cambiare o estinguersi…che poi significa la stessa cosa 😉

John

Oddio ma che palle, ma devono scassare la minc**a su ogni benedetta cosa? Assurdo…

John

“Dal canto suo il professor Paolo Savarese, ordinario di Filosofia del diritto all’Università di Teramo, parla di “illusione di poter disporre della propria identità” che mina le “radici”. “Abbiamo un individuo che pensa dipotersi dare il nome da solo e di non riceverlo da altri” e per questo “quindi non sarà capace di donare, di riconoscere”. Inoltre, “consegnamo un nudo allo Stato, e questo è un principio totalitario”.”

Oltretutto questa è la più incredibile sequela di affermazioni senza senso che abbia mai letto, supera di netto l’Angelus del papa… Andassero a quel paese.

Rudy

No ma dai! Anche sui cognomi?? Devono infilitrarsi in ogni minuto delle vite di tutti….

Calinero Della Torre

PENSATE CHE UN MIO EX DOCENTE (prete per giunta) SI E’ RIFIUTATO DI ACCETTARE LA MIA RICHIESTA SU FACEBOOK PER IL FATTO CHE USAVO UN NICKNAME dicendomi testualmente “Facebook è il libro delle vere facce e dei veri nomi”.
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Credo tutto ciò accada un pò per rigidità mentale e un pò per malevolenza giustificata. Non vedo davvero altri motivi, considerando che qual’ora qualche utente facesse qualche reato è comunque rintracciabile a prescindere dal nickname in quanto le autorità vanno direttamente alla connessione telefonica e pc dell’interessato.

PENA. TUTTO CIò FA PENA

moreno

Ragazzi, uno che si chiama “Giuseppe Dalla Torre del Tempio di Sanguinetto” è chiaro che sia contrario ad aggiungere anche il cognome della madre… Mettetevi nei suoi panni quando si tratta di firmare qualcosa o di presentarsi a qualcuno!

Kaworu

come la contessa serbelloni mazzanti viendalmare XD (magari la madre si chiama effettivamente così, già me lo vedo a firmare)

faidate

Ottimo! Pensa se la madre ne ha altrettanti. E poi, come farà col codice fiscale! Beato quello che si chiama Leo Bo.

Stefano

Nelle dichiarazioni di questi signori noto molti attentati all’intelligenza….

dinathos

“Abbiamo un individuo che pensa dipotersi dare il nome da solo e di non riceverlo da altri” … tipo Ratzinger che si fa chjamare B16?

robby

stanno alla frutta,poi questa questione non rientra in fattispecie in nessun sacramento,e solo piaggioneria e e melensa critica di chi non na niente da fare…..

Florasol

Ho sempre ammirato l’uso esistente in moltissimi paesi di potersi fare cambiare il nome e/o il cognome semplicemente recandosi all’anagrafe. (Ovviamente all’anagrafe resta traccia del cambiamento quindi non è pericoloso ai fini del “ero delinquente come Mario Rossi ma da oggi sono Andrea Bianchi e non mi troveranno più”)
Quando mi è capitato di commentare con amici e conoscenti che da noi non si poteva perchè l’individuo viene visto come estensione della famiglia, e in una società ancora paternalista e familista come la nostra sarebbe impensabile, anche a causa del malefico influsso vaticano, mi hanno sempre risposto che esageravo.

Tu guarda un po’ che avevo ragione 🙂

peraltro “imporre il nome” è una frase che mi è sempre stata fortemente sul BEEEP proprio a causa di quel verbo IMPORRE….

robby

parlano loro che obbligavano a cambiare nome ai convertiti per esempio indigeni e ebrei,eeeee,la memoria degli sciocchi e corta….

fab

Francamente, non ne posso più di questi mentecatti presuntuosi che non saprebbero nemmeno leccare i francobolli e parlano di questioni che non li riguardano.

hexengut

l’autonomia dell’individuo? l”illusione” di poter disporre di se stesso? orrore, sacrilegio, empietà! come farebbe, in tal caso, la povera chiesa a metter le grinfie su scelte decisionali, attività sessuale, relazioni interpersonali, libero raziocinio? E poi, da quando in qua le pecore si scelgono il proprio nome?! non lo sanno i sostenitori di questa “estrema liberalizzazione” che, come scriveva Gregorio Magno, “a subditis…inferiora gerenda sunt, a rectoribus summa cogitanda; ut scilicet oculum, qui praevidendis gressibus praeeminet, cura pulveris non obscuret”? Lavorate, pecore, non pensate e cercate anche di non belare…
Non se ne può proprio più: sogno un giorno in cui verranno inflitte condanne, per razzismo e attentato alla libertà, a chi nominerà ancora la famiglia e le radici cristiane.

Stefano Grassino

Caro exengut, di questa gente non ne posso proprio più. Arrivo al punto di fare atto di fede, lo stesso che fu di Fra Cristoforo, quando rivolgendosi alla indicibile arroganza di don Rodrigo esclamò: “giorno verrà….”

paniscus

Se il cognome deve costituire un’identità sacra e immutabile che rappresenta l’integrità delle origini… per quale motivo la chiesa non ha mai avuto niente da ridire sull’usanza che le donne assumessero il cognome del marito, CAMBIANDO radicalmente identità, e ancora adesso apprezza molto quelle che scelgono di usarli tutti e due? La sacralità delle origini immutabili per sempre vale solo per i maschi?

Lisa

Kaworu

perchè si tratta di merce, contenitori, oggetti di sollazzo e colf/cuoche/badanti per loro.

Stefano

@ paniscus

Aggiungi che il papa in primis si dà un nome d’arte non appena eletto…

paniscus

Ma il bello è che qui la religione non c’entra assolutamente NULLA! Non esiste nessun dogma o precetto di fede cattolica che prescriva quale cognome debba avere la gente! E ci mancherebbe pure che esistesse, visto che i cognomi (e la burocrazia dell’anagrafe statale) sono stati inventati molti secoli DOPO la fondazione della chiesa cattolica…

Semplicemente, qua c’è qualcuno che, per il solo fatto di appartenere a un’istituzione cattolica, si aspetta, come diritto acquisito, di essere considerato “autorevole” su qualsiasi scemenza che spara su qualsiasi argomento gli pare, anche quando non ha alcuna base per farlo.

Io mi preoccuperei di più per questo, che per “le assurdità della religione”, che nel caso specifico non c’entrano niente.

Lisa

diego

non desiderare la donna di altri. In pratica non mettere il tuo cognome dove un altro maschio ha già messo il suo cognome!!!

E’ un precetto che è molto rispettoso sia nei confronti della donna che nei confronti della vita umana.

paniscus

“non desiderare la donna di altri. In pratica non mettere il tuo cognome dove un altro maschio ha già messo il suo cognome!!! ”
——————-

Ah, si chiama “cognome”, adesso?

nightshade90

@panicus

ma la vera domanda è: “Se il cognome deve costituire un’identità sacra e immutabile che rappresenta l’integrità delle origini… per quale motivo la chiesa ha fatto del cambio di nome e cognome dei papi all’atto dell’elezione una sorta di tradizione sacra?”

evidentemnete, se sei il papa, la tua “storia famigliare” non conta una fava e sei così importante che “pensare di darti un nome da solo invece di riceverlo dagli altri” non è indice di arroganza……e sì che il papa, per cambiare nome, nemmeno deve ricevere una approvazione esterna….

siamo alle solite: ad ogni liberalizzazzione, i cattolici si inventano argomentazioni che non stanno nè in cielo nè in terra per criticarla e vietarla. agli altri. ma se sono loro a fare la stessa medesima cosa, magari pure per tradizione millenaria, allora improvvisamente tali argomentazioni spariscono o non contano….

paniscus

Ma mica solo il papa, che almeno ha la scusa di essere unico e supremo: per tutti i secoli dei secoli, la maggior parte delle persone che hanno condotto vita religiosa, anche a livello umilissimo e anonimo, ha cambiato nome all’atto della pronuncia dei voti. Non so se l’usanza sia ancora in voga, ma fino a qualche anno fa i frati e le suore cambiavano nome tutti, era un rituale importante che faceva parte della cerimonia di consacrazione.

Quanto ai papi, spezziamo una lancia a onore del mitico Adriano di Utrecht, che pontificò per appena pochi mesi intorno al 1520, e che fu l’unico papa in tutta l’intera storia della chiesa a impuntarsi per mantenere il proprio nome originario.

Ci aveva provato qualche anno prima anche il tostissimo e militaresco Giuliano della Rovere, ma qualcuno gli fece graziosamente notare che “Giuliano” era un nome troppo sfacciatamente *apostata* per essere adeguato a un papa, e si sbracciarono perché si convincesse a trasformarlo almeno in “Giulio”. E Giulio fu…

Lisa

nightshade90

il bello è che tutta questa tradizione del cambio di nome per i papi nacque perchè uno dei primi si chiamava “mercurio” (giovanni II, papa eletto nel 533), e quindi temevano che si generasse qualche ambiguità….soprattutto considerato il fatto che,avendo sterminato i pagani già da tempo, la cosa sarebbe sembrata un attimo ridicola….

ma la cosa assurda è che, avnedo attuato un cambio di nome per motivazioni prettamente pratiche e personali, ne hanno voluto fare una tradizione inalterabile al solo scopo di dar alla cosa una pervenza di “scelta mistica di base teologica”, al punto di impuntarsi a non cambiarla più ad ogni costo.
un po’ come con la questione del celibato dei preti: nato per arginare il nepotismo imperante che portava a dilapidare i beni ecclesistici donandoli ai parenti (figurarsi se la chiesa si muove per qualcosa che non le tocchi il portafoglio), continuano a difenderlo anche ora con le unghie e con i denti come se fosse una questione dottrinale…

angelo Ventura

l’unico attentato alla famiglia è quello dei preti pedofili

paniscus

“l’unico attentato alla famiglia è quello dei preti pedofili”
—————————–

Eh no, qui proprio non ci siamo: gli abusi su minori sono innanzi tutto un attentato alle PERSONE dei minori stessi, non “alla famiglia”…

Lisa

schiaudano

Solidi questi valori che al minimo sputazzo rischiano di crollare.

Kaworu

tra l’altro, io mi domando…

ma se uno è cattolico, credente, loro schiavo…

dove sta il problema? anche in caso di altre alternative, continuerà a leccare la mano del padrone…

o forse la paura è proprio quella che, aprendo l’ovile, le pecore fuggano facendogli pure il gesto dell’ombrello?

bruno gualerzi

“(…) Giuseppe Dalla Torre del Tempio di Sanguinetto, ecc, ecc….(…)”

Pr gli amici, Pippo.

paniscus

““(…) Giuseppe Dalla Torre del Tempio di Sanguinetto, ecc, ecc….(…)”

Pr gli amici, Pippo.”

————–

Io voto per Pino.

Calinero Della Torre

PENSATE CHE UN MIO EX DOCENTE (prete per giunta) SI E’ RIFIUTATO DI ACCETTARE LA MIA RICHIESTA SU FACEBOOK PER IL FATTO CHE USAVO UN NICKNAME dicendomi testualmente “Facebook è il libro delle vere facce e dei veri nomi”.
GLI HO SOLO FATTO NOTARE CHE, TRA LE ALTRE COSE, FACEBOOk NON è UN .com
NON è Nè LA BIBBIA (.va) Nè LO STATO (.gov)

Credo tutto ciò accada un pò per rigidità mentale e un pò per malevolenza giustificata. Non vedo davvero altri motivi, considerando che qual’ora qualche utente facesse qualche reato è comunque rintracciabile a prescindere dal nickname in quanto le autorità vanno direttamente alla connessione telefonica e pc dell’interessato.

PENA. TUTTO CIò FA PENA

FSMosconi

Piuttosto emblematica la sentenza di

aolo Savarese, ordinario di Filosofia del diritto all’Università di Teramo, parla di “illusione di poter disporre della propria identità”

E ancor più ridicola il Non Sequitur:

“Abbiamo un individuo che pensa dipotersi dare il nome da solo e di non riceverlo da altri” e per questo “quindi non sarà capace di donare, di riconoscere”.

In che modo l’onomastica infici l’empatia non è dato sapere.

E va be’, poi si confondono sempre allo stesso modo di molti altri casi la libertà di scelta col totalitarismo:

Inoltre, “consegnamo un nudo allo Stato, e questo è un principio totalitario”.

E io che pensavo che fosse l’individuo e non lo Stato a decidere del nome e del cognome.

francesco s.

Pure sui cognomi ora scocciano i clericali? Che poi non hanno detto neppur un’obiezione sensata, tipo il rischio di nomi chilometrici.

Perchè mai un cognome dovrebbe intaccare la famiglia?

francesco s.

Quando ho letto le reazioni degli “esperti” cattolici, pensavo stessero scherzando.

whichgood

RIDICOLI. Io mi sono cambiato il nome perchè avevo voglia e non volevo neanche quello lasciar scegliere ai miei genitori, così quando ho avuto la maggiore età sono emigrato e anche cambiato nome, allora ?.
Il dio cattolico è un attentato alla libertà personale. Se io avessi un cognome ignobile chiederei di cambiare pure quello.

pacamanca

Per chi non lo sapesse, sono brasiliana. Da noi normalmente tutti hanno due cognomi (il che mi pare molto logico, visto che ogni persona è necessariamente figlia di altre due persone); la famiglia di mio padre è molto antica e ha accumulato dei cognomi nel corso delle generazioni. Mio padre ne ha quattro. Quando sono nata hanno deciso di darmi quello di mia madre e uno di mio padre e basta. Quando mio fratello è nato, gli è stato dato lo stesso nome di mio padre (cosa molto comune nei paesi latini), con tanto di quattro cognomi e con l’aggiunta di “Filho” (“Figlio”) alla fine per fare la distinzione fra i due. Io, che ero già grandicella, ho chiesto loro di aggiungere tutti gli altri cognomi per avere anch’io il nome lungo come mio fratello. Così oggi ho cinque cognomi, di cui vado molto fiera.

Quando sono rimasta incinta, questa legge italiana che obbliga a usare necessariamente il cognome del padre mi ha preoccupato moltissimo. La trovo oscena, sessista, discriminatoria, schifosamente priva di qualsiasi rispetto per la donna, e in più incredibilmente stupida, visto che da’ margine a un numero immenso di casi di omonimia. Mentre di Leticia V. M. B. de A. D. ci sto solo io, di C. B. come mia figlia ce ne saranno non so quante altre, il che mi sembra proprio una cretinata. Questa cosa da sola mi ha quasi fatto partorire in Brasile; non era fattibile per motivi logistici di mio marito, altrimenti lo avrei fatto solo per poter darle i miei cognomi (per non parlare che avere Rio de Janeiro come luogo di nascita nei documenti sarebbe stato molto più trendy che Perugia, per dire 😉 ) Ho già inviato la richiesta di aggiunta dei cognomi materni alla Prefettura; vediamo un po’ come andrà. Intanto tutte le cose che lei porta all’asilo hanno già l’etichetta con nome e due cognomi, e anche lei stessa risponde con due cognomi quando le si chiede come si chiama.

Comunque questi imbecilli di questi cattolici (e dico imbecilli perché qualsiasi aggettivo neutro mi sembra fin troppo eufemistico, sinceramente; ultimamente mi fanno così schifo che per non andare in giro insultando suorine e frati ad alta voce per strada devo fare un gran bello sforzo per controllarmi) non sanno proprio quello che vogliono. Se per questi cretini l’unica famiglia ammissibile è quella mamma + papà + piccoli, non sarebbe più logico da questo punto di vista dare ai piccoli sia il cognome di mamma che quello di papà?

whichgood

Figurati, il dio maschilista ha deciso così e non sta a noi giudicare la sua imperscrutabile imbecillità.

pacamanca

E allora se la tenesse lui la sua imperscrutabile imbecillità! Che rottura di cabasisi che è sta gente, mamma mia.

giulio

@ pacamanca
Però scusa, ti faccio un’obiezione: se ogni persona può avere il cognome del padre e quello della madre, i cognomi non raddoppiano ad ogni generazione? Non è troppo complicato?

pacamanca

È qui la bellezza: scegli tu! Ovvero, i genitori scelgono per il neonato, ma si può sempre cambiare. Comunque la maggior parte delle donne scarta un cognome quando si sposa e prende quello del marito (anche qui, non è obbligatorio), e i figli di norma hanno quindi i due cognomi che accompagnano il nome della madre, ossia, uno originale della mamma e uno del papà.

paniscus

Solo un consiglio: CHIEDI prima esplicitamente il parere di tua figlia, perché non è detto che a lei faccia piacere, di doversi portare dietro quattro o cinque cognomi per tutta la vita! Averne due invece di uno può essere un gradevole segno di distinzione, ma quando sono “troppi” rispetto agli standard del paese di residenza, può creare rotture di balle interminabili, oltre che moltiplicare all’infinto la possibilità di errori burocratici! Ai miei figli non ho nemmeno pensato di aggiungere anche il mio, proprio perché da parte del padre ne hanno già due, e anche un po’ complicati da scrivere… 🙂

pacamanca

@paniscus A parte il fatto che ha 3 anni, a me hanno detto che ho metto tutti e i cinque o non metto niente, ecco perché parlavo di metterli tutti. Per me ne sceglievo uno e basta…

Nikolaus

Um exemplo notável é o nome completo do Pelé: Edson Arantes do Nascimento! Eu acho que é tão bonito!

pierluigi

Il cambio di cognome, tra l’altro, consente di far sparire cognomi orribili e imbarazzanti, che molta gente è costretta a portare.

Kaworu

certi genitori poi hanno l’arguzia di combinarli con nomi che, assieme al cognome, danno effetti ancora più imbarazzanti (conosciuto un “Alberto Lupo”, e questo è il meno… a volte scorrendo gli elenchi dei voti post esami, mi faccio di quelle ghignate che non ti dico…)

schiaudano

Vabbò, poi arriva anche il link

Cerca sul tubo “bisio guglielma”.

paniscus

Sugli abbinamenti “originali”: io, come conoscenza diretta personale su cui non ho dubbi, mi limito a due signore che si chiamano Fontanella Benedetta e a una Costa Marina. Inoltre, mi è stata segnalata l’esistenza dei signori Orso Bruno, Pesce Marino e Cornacchia Rosa, ma devo ammettere che è un’informazione di seconda mano e che quelli non li ho conosciuti di persona. 🙂

Lisa

paniscus

“….i limito a due signore che si chiamano Fontanella Benedetta e a una Costa Marina. ”

ooops, ho corretto la frase solo in parte, e mi è partita incomprensibile. Ovviamente non è che ce ne siano due con lo stesso nome, sarebbe troppo: intendevo “due signore che si chiamano rispettivamente Fontanella Benedetta e Costa Marina. ” Su quelle ci giuro personalmente, sugli altri nomi che ho citato, no…

paniscus

Kaworu… generazionalmente beccata!!!!

Se il nome che hai citato ti fa ridere, evidentemente sei troppo giovane per ricordare che è esistito anche un popolare attore che si chiamava proprio Alberto Lupo, MOLTO PRIMA che diventasse popolare il fumetto di Lupo Alberto 🙂

Lisa attempata

Kaworu

eh si paniscus, ho 25 anni 😉

alberto lupo cantante non lo conosco, ma lupo alberto si… quel poveraccio è stato preso per i fondelli a lungo.

poi la mia ragazza, che aveva la nonna di origini romagnole, mi ha riportato una serie esilarante di nomi del tutto inventati a quanto pare in uso tra gente di una certa età di quelle zone.

tipo la signora Archivia (piaceva la parola Archivio, ma era una femmina…)

Laverdure

@Kaworu
Che mi dici allora dei numerosi individui che nella guerra ’15 ’18,nell’Italia meridionale,si erano visti appioppare dai genitori il nome proprio “Firmato”,in onore del comandante dell’esercito italiano nella Grande Guerra .
Perche’?
Perche’ in calce ai bollettini spiccava la scritta :”Firmato Cadorna”!
Dimmi se non avrebbero avuto tutti i diritti di farselo cambiare!

paniscus

Ah, a proposito di Grande Guerra: lo sapete perché adesso gli asili e le elementari sono pieni di bambinette che si chiamano Vittoria, nome che nella mia generazione non esisteva proprio, e che 20 anni fa sarebbe stato considerato drammaticamente “da vecchia”?

Perché tra il 1918 e i primi degli anni Venti un sacco di bambine furono chiamate così, per motivi patriottici.

Nel frattempo la vita media, specialmente per le femmine, si è allungata moltissimo nel giro di pochi decenni, e adesso molte di quelle signore sono ancora vive, avendo superato i 90 anni, hanno figli tra i 60 e i 70 e nipoti intorno ai 35, e sono proprio nella fase in cui stanno diventando bisnonne.

E quindi, c’è una folla di giovani mamme affezionatissime alla nonnina quasi centenaria e ancora arzilla (oppure, che l’hanno persa da pochissimo) che le rendono omaggio riproducendone il nome in famiglia. Perché mettere il nome della nonna, ormai, è “out”, ma quello della bisnonna è il nuovo trend!

saluti
Lisa

Kaworu

@laverdure

ma difatti, per me hanno/avrebbero tutto il diritto di farsi cambiare nome 😉

@paniscus

vittoria non mi piace per niente, mi sa di vecchia e l’unica bambina che ho conosciuto che lo portava, non mi stava nemmeno particolarmente simpatica.

Stefano Grassino

Al seggio elettorale, presente come scrutatrice una collega di mia moglie si presentò una signora molto anziana, visibilmente imbarazzatissima. Preso in mano il documento questa collega disse a mia moglie: trattenni a stento l’imbarazzo e chiamai il presidente di seggio dicendogli: “prego può leggere lei?” Il nome era Consolata Dall’Uccello. E’ vera, giuro.

Senjin

Beh io fra i clienti ho auto is sig. Arcangelo Dellamorte e una Ughetta Piedifreddi.

paniscus

Qualche decennio fa, l’onorevole Donato Lamorte di cui sopra, si compiaceva umoristicamente di tenere discorsi pubblici scegliendo APPOSTA come collaboratori i colleghi di partito Luigi D’Addio e e Teodoro Buontempo, oggi ancora in attività e graziosamente noto come Er Pecora (oppure, l’idea iniziale era stata di uno degli altri due, questo esattamente non lo so).

Per cui, l’allegro trio di caMMerati annunciava il comizio con dei manifestini stampati con cura, in cui i nomi erano scritti in piccolissimo e i cognomi in caratteri grandi, rigorosamente nell’ordine giusto.

E l’ignaro passante, a un’occhiata distratta, leggeva la seguente cosa:

LAMORTE

BUONTEMPO

D’ADDIO.

saluti
Lisa

dissection

Provate ad ascoltare la canzone Gimmy P. di Elio e le storie tese, e godete!

Paul Manoni

Non sarà mica che si oppongono ai cambi di cognome, perché cosi gli si incasinano i registri parrocchiali dei pedobattesimi??? 😀

Federico Tonizzo

Già, e poi non sanno più “chi” richiamare per le pedocresime! 😀

Laverdure

Nel notare tutti quanti che questa pretesa della Curia dell’inviolabilita dei nomi e cognomi sia priva di senso,come tante altre del resto,dimenticate la cosa fondamentale:che i precetti religiosi in quanto tali DEVONO essere privi di senso,in quanto devono essere un esercizio di fede ( o di credulita).
Soltanto una cosa completamente priva di senso puo’ essere eseguita per puro spirito di fede
ed educare alla fede vera e cieca.Per un seminarista,vedersi assegnare l’incarico di pulire i cessi non e’ certo gratificante,ma se e’ largo di vedute si rende conto che e’ un lavoro necessario (a nessuno piacciono i gabinetti sporchi e infetti).
Viceversa vedersi ordinare di innaffiare dei pali,come pare facessero i gesuiti in passato,in quanto totalmente inutile e’ un vero esercizio di fede,obbedienza e disciplina.
Stesso discorso per tanti assurdi precetti “Kosher” dell’ebraismo e altri analoghi dell’islamismo,ovviamente.

paniscus

“Nel notare tutti quanti che questa pretesa della Curia dell’inviolabilita dei nomi e cognomi sia priva di senso,come tante altre del resto,dimenticate la cosa fondamentale:che i precetti religiosi in quanto tali DEVONO essere privi di senso,in quanto devono essere un esercizio di fede ( o di credulita).”
——————-

Ma il punto è che quello NON E’ nemmeno un precetto di fede… è solo una sparata fatta a caso, che non ha alcun fondamento in nessun precetto di fede conosciuto!

Lisa

Laverdure

@Paniscus
Non hai riflettuto.
CHI ha mai emanato tutti quei cosiddetti “precetti di fede” ?
Credi davvero sia stato l’Altissimo ?
Sono stati semplicemente emanati dai predecessori degli attuali membri della Curia,che ovviamente non vogliono essere da meno creandone di nuovi.

Florasol

no no è proprio come dice Kaworu, è che ti svincoli… e invece proprietà del padre devi essere, come ai tempi di Isacco… santapazienza….

Alex

Certo che questi cattolici hanno davvero una pessima opinione della famiglia se pensano che per distruggerla basta che i membri siano liberi di scegliere o modificare il cognome.

elena

Gli si può sempre obiettare, a questi qua, che il cognome è un accidente, non una sostanza; quindi all’anagrafe può cambiare l’accidente, ma non è che il neonato transustanzia.

Stefano

@ elena

Carina, ma questi hanno concetti fortemente dipendenti dal contesto e quello si che è deciso da loro.

neverclean

Secondo me questi transustanziano troppo bevendo solo del pessimo vino che gli dà alla testa senza alcun pezzo di pane capace minimamente di stemperarne gli effetti inibitori (dell’alcool “etilico”) sui centri cerebrali.
Ma che nozione di famiglia hanno? La famiglia è il cognome di una persona?
Chiamiamo l’ambulanza e portiamoli a fare un bel check-up a quei due neuroni che ancora – forse – gli sono rimasti da qualche parte in predsa ai fumi del vino.

Markus

Solita storia, se ti fai prete puoi cambiare nome e andare in giro con la gonna, se fai le stesse cose ma non sei un prete ti dicono che sei eccentrico e contro natura 😀

Markus

Ok commento serio.

Solita storia, se qualcuno ti lascia scegliere, loro si oppongono perchè per loro la libertà presenta rischi incalcolabili e insopportabili.

Da adulto potrei dire loro che non è esattamente così, ma loro non lo capirebbero mai.

dysphoria_noctis

che poi, fra l’altro, in paesi con lunga tradizione accattolica, tipo Spagna, Messico e Brasile, i cognomi si scelgono, si cambiano, si aggiungono o si tolgono come se niente fosse… i mentecattolici, sempre sul pezzo (della coerenza)! 😀

gmd85

Questa sparata cattotradizionalista è così stupida che neanche i cattotroll qui hanno ancora commentato. Ora che l’ho scritto, però, la divina provvidenza li farà apparire 😛

Tornando seri, credo che non ci sia neanche molto da commentare. Sono menate, punto.

Nikolaus

Catso, questi si che son problemoni! Non si sa come mandare avanti una famiglia e loro pensano al cognome!

whichgood

I papi si cambiano il nome perchè non possono avere una famiglia ?.

milacas

Una spiegazione di questa contrarietà in chiave cattolica c’è: in alcune zone del sud con forti influenze clericali invece di chiederti come ti chiami, ti chiedono “A chi appartieni?”. Chiaramente intendono la paternità come proprietà. Se cominci a cambiare cognome li confondi, non capiscono più nulla.

watchdogs

mi fanno pena, pensa come sono così poco sicuri di essere nella ragione, se ogni opzione ulteriore che non li obbliga ad aderirvi diventa una minaccia ai loro valori!

Federico Tonizzo

E Gesù, che cambiò il nome ad un suo apostolo? «Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; ti chiamerai Cefa (che vuol dire Pietro)» (Gv 1,42).
Effettivamente, poi non è chiaro che ne è stato della famiglia di “Pietro” 😉

Paul Manoni

Vedi allora che avevo ragione! 😀
Te l’ho detto che così facendo, gli si incasinanano il registri e gli spariscono intere famiglie che contano come credenti nelle lorostatistiche fuorvianti! 😀

Commenti chiusi.