Irlanda, Vaticano diffonde relazione su scandalo pedofilia

Il Vaticano ha alla fine diffuso una sintesi della relazione interna sullo scandalo pedofilia che ha travolto il clero irlandese. Frutto di una indagine della visita apostolica in Irlanda voluta da papa Benedetto XVI, che ha coinvolto quattro arcidiocesi, istituti religiosi e seminari. Nella relazione si ammette tra l’altro che “vescovi” e “superiori religiosi” non hanno fatto abbastanza per investigare sui casi di abusi e per fornire adeguata protezione ai bambini coinvolti. Anche con gravi omissioni sui controlli, tali da garantire l’impunità ai colpevoli.

Negli anni scorsi le autorità irlandesi avevano fatto emergere lo scandalo con il Cloyne Report e il Ryan Report, mettendo in evidenza le responsabilità della Chiesa negli insabbiamenti dei casi di abusi sessuali su minori. E minandone in maniera pesante la credibilità in un Paese molto cattolico.

Ma diverse sono le critiche avanzate sul rapporto firmato dal Vaticano. Alcune realtà che rappresentano vittime dei preti pedofili sospettano che la Santa Sede abbia scaricato di fatto la colpa sulla Chiesa d’Irlanda, senza ammettere le proprie responsabilità. L’associazione Survivors of Child Abuse (Soca) fa inoltre sapere di aver chiesto un incontro con la commissione d’inchiesta vaticana, ma di aver ricevuto un diniego, giustificato con la mancanza di tempo. Quale dubbio sull’indagine interna anche da parte del governo. Ma il primo ministro Enda Kenny – che in Parlamento attaccò il Vaticano – si dice tutto sommato soddisfatto per il fatto che la Chiesa ora stia cooperando con le autorità civili.

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28 commenti

faber

“Nella relazione si ammette tra l’altro che “vescovi” e “superiori religiosi” non hanno fatto abbastanza per investigare sui casi di abusi e per fornire adeguata protezione ai bambini coinvolti. Anche con gravi omissioni sui controlli, tali da garantire l’impunità ai colpevoli.”

Curioso come riescano a rimanere sempre sul generico: “i vescovi”, i “superiori religiosi”…Fare i nomi no vero? Sputare fuori la verità e portarli davanti ad un giudice no vero? Obbligarli a rinunciare alle varie immunità di cui godono nemmeno? Qualcuno mi spieghi come sia possibile che un’istituzione fortemente centralizzata come la CCAR non sappia, o almeno non sospetti, che accada qualcosa di strano, attenzione, non in una semplice diocesi, ma in una intera nazione!!! Senza contare che gli scandali si moltiplicano tra Irlanda, Malta, Italia, Stati Uniti, Belgio, Austria e ancora nessuno si è curato di aprire il vaso di Pandora dei paesi del terzo mondo. A Roma non sapevano proprio niente? E in ogni caso questo significa che le istituzioni di numerose nazioni avevano del marcio fin dentro ai centri di potere. Questo non significa forse che è l’istituzione stessa ad essere marcia? Sugli scandali pedofilia aspetto con fiduciosa ansia l’intervento di uno soltanto (UNO!!!) dei credenti che dimostri un minimo di buona fede oltre alla fiducia cieca in santa madre chiesa!

Gianni

eccomi, sono un credente e da credente ti dico come la penso in merito alla questione della pedofilia da parte di uomini di chiesa. Io penso che la gerarchia ecclesiastica fino a pochi anni fa ( adesso spero non più) ha coperto in modo indegno le malefatte di molti uomini di chiesa che pensavano di poter disporre impunemente del corpo dei giovinetti o, peggio, dei bambini per le loro perversioni. Il fatto tremendo e imperdonabile inoltre è che questi bambini venivano loro affidati da genitori fiduciosi sapendo che erano in buone mani…Personalmente penso che difficilmente possa esistere un peccato (o se preferisci reato) più grave, sicuramente è una vergogna che grida vendetta davanti a Dio e davanti agli uomini. detto questo io, da credente, penso che questo dramma dimostra ancora una volta quanto l’uomo sia malato e macchiato dal peccato e che nessuno possa ritenersi immune da ciò.

Southsun

@ Gianni.

Guarda che nella locuzione “gerarchia ecclesiastica” che “copriva in modo indegno” ENTRANO con tutti i diritti un certo Joseph Ratzinger, in arte Benedetto XVI, e il suo predecessore Karol Wojtyla, in arte Giovanni Paolo II “santo subito”.

L’uno per essere stato Prefetto dell’ex-Inquisizione ex-Sant’Uffizio (che ha più occhi di una mantide), l’altro per essere stato a capo di tutta la congrega e aver dato il proprio compiaciuto placet alla letterina di congratulazioni del card. Hoyos al vescovo Pican, per aver protetto dalla giustizia civile il prete pedofilo Bissey. Ergo, sapeva benissimo di tutto l’andazzo e della politica di copertura.

Vi state aggrappando alle ragnatele, caro.

Nightshade90

“vescovi e superiori religiosi non hanno fatto abbastanza controlli”
per usare un eufemismo grande come una casa: erano complici e protettori…

Nessuna sorpresa poi sullo scaribarile: ANNNI dopo che la cosa e’ diventata palese e impossibile da nascondere si comincia a scaricare le responsabilità sui gradi inferiori (o sul “governo” precedente: ricordiamo che ratzinga ha dato la colpa a gp2 per il “lassismo contro i pedofili” scoperto fino ad ora) in modo che i vertici siano sempre spacciati come immacolati.

spapicchio

Concordo pienamente, giusta osservazione sullo scaricamento sistematico delle responsabilità attuato slealmente ma anche sistematicamente, deliberatamente e tacitamente dalle strutture gerarchiche sui gradi inferiori; vero anche il comportamento d’intesa tipico delle organizzazioni di potere (anche politico) che si avvalgono delle tecniche di copertura, complicità e protezione al discapito di chi ne resta fuori e che si vuole fare in modo di estromettere, affinché non parli, e non denunci gli abusi.

spapicchio

Come la castrazione preventiva in Olanda: la “Conferenza episcopale cattolica olandese, avrebbe trascurato la copertura giuridica di cui gli stupratori ecclesiastici avrebbero goduto da parte di importanti politici cattolici, quali il primo ministro Vic Marijnen” nell’omissione del provvedimento deliberato di una castrazione preventiva come mezzo per impedire alle vittime di acquisire successivamente una loro capacità intellettiva autonoma ed una maturità caratteriale per poter elaborare successivamente una denuncia delle violenze subite alla magistratura.

whichgood

Un imputato che fa le perizie per il giudice sul capo d’imputazione è come un evasore che se la cava con una autodichiarazione.

RIDICOLI !!!

MASSIMO

Ma se un genitore di un bimbo abusato riempe di botte il prete pedofilo in che pena incorre?

Federico Tonizzo

E se gli dà un calcio in uno stinco, ecco che quello si transustanzia in uno “stinco di santo”! 😯

Florenskij

@ Stefano. Sulla battuta da facitore di rebus raffinatissimi, autore wichgood: ho fatto scuola. Qualcuno tenta di arrivare al mio grado di clowneria e quasi ci riesce. Il progresso avanza!

Gaglia

@ Florenskij:

acciocché non sia considerata vile, per quanto strenuamente ostentata da chi, come Lei, fa della favella e non solo bandiera di spirito ardito e di alto lignaggio culturale, l’eloquente prassi della ricercata raffinatezza dialettica nel perseguire il dialogo tra simili (ma anche dissimili sotto certuni aspetti della retorica), ebbene vorrei qui sedutastante, e incarnando quegli stessi valori immutabili ed eterni di cui Lei si fa, se meritatamente o no è argomento da affidare a più illuminati posteri, fiero portabandiera, tentare di pormi umilmente al, se non proprio paragonabile al Suo, livello di colui che gagliardamente e in maniera fiera prova diletto nel contorcere la semantica in indicibili orrori sintattici, augurandole pertanto, sperando di fare cosa gradita nella forma di questo mio piccolo proponimento, una serena supercazzola con scappellamento a destra antani tarapia tapioco.

Andrea65

Cavolo, ed io che avevo per fede creduto che fosse tutto “chiacchiericcien”, dovrò rivolgermi ad uno psicologo per riprendermi.

Ciao a tutti.

Religioni?
No! Grazie.

John

Il prete pedofilo che diventa professore di pedagogia… That’s Italy.

Senjin

Ho veramente rischiato di vomitare ascoltando quella registrazione, in pratica ha cercato di far sentire colpevole il ragazzo.

diego

Io mi domando cosa sia tutto sto spreco dello stato con la guarda di finanza che controlla i negozi: basterebbe che i negozianti stessi indagassero nella loro attività se ci sono entrate in nero no???

Laverdure

@Diego
Tu sei troppo minimalista :perche’ spendere tanti soldi in polizia,carabinieri,magistrati e agenti di custodia,quando i delinquenti potrebbero valutare loro stessi che pena meritare in base alle loro malefatte, e recarsi loro stessi in galera, per rimanervi il tempo da loro
ritenuto adeguato.

Mentecatta

Mancanza di tempo?Ma stiamo scherzando?
Ovviamente sappiamo benissimo che i casi di pedofilia per il Vaticano non sono mai stai ne saranno la priorita’ dato che anno altri “business” piu’ importanti di cui occuparsi,ma sbatterlo in faccia ai cattolici irlandesi in questo modo dimostra una bella faccia tosta!
Mi viene il volta stomaco quando li sento fare quegli interminabili predicozzi ai fedeli su cosa e’ giusto e cosa e’ sbagliato!Parlano di giustizia divina?ma per favore!!Se ci fosse realmente una giustizia divina la chiesa sarebbe stata incenerita da tempo!Io non credo in Dio ma ovviamente non ne ho la certezza ma di una cosa sono certa,tutti colore che hanno avuto parte a questo crimine contro degli innocenti hanno un posto assicurato all’inferno!

Losna

Nomi e cognomi e relativa galera, niente di tutto questo?
Troppo facile ragazzi!!

Francesco

Papa: Ien sapere come risolvere problema dellen pedofilien all’interno dela Chiesen.
Segretario personale: Sul serio?
Papa: Certamenten, bisognen allontanaren omosessualen dalla Chiesen.
Segretario personale: Ma allora e’ vero che si vuole dimettere?
Papa: Ien pensen che saresti perfetten come missionarien in Korea del Nord.
Segretario personale: Ma veramente preferirei rimanere al suo servizio.
Papa: Alloren cerca di faren menen lo spiritosonen.
Segretario personale: Va bene, Sua santita’.

RobertoV

E si la pedofilia è un problema globale, ma tra il clero è “solo“ un problema locale che guarda caso si “scopre“ solo quando scoppiano gli scandali.
La pedofilia tra il clero irlandese e l’atteggiamento tenuto dalle gerarchie è solo un problema della chiesa irlandese.
La pedofilia tra il clero americano e l’atteggiamento tenuto dalle gerarchie è solo un problema della chiesa americana.
La pedofilia tra il clero tedesco e l’atteggiamento tenuto dalle gerarchie è solo un problema della chiesa tedesca (ed il papa tedesco che cosa faceva?).
Stessa cosa per la pedofilia tra il clero austriaco, olandese, belga, svizzero e maltese.
Quante somiglianze tra le vicende e nei comportamenti che si verificano in tutte queste nazioni con chiese nazionali che sarebbero indipendenti ed autonome in una struttura centralista ed imperiale.
Chi nomina o rimuove tutti i vescovi ed i cardinali? Il papa, tutto si decide a Roma, come per la riammissione dei Lefevriani, nonostante l’opposizione.
Dove si gestiva la lotta alla pedofilia? A Roma, proprio l’attuale papa ne era il responsabile da decenni.
In Austria vi sono contestazioni da parte dei preti per cambiamenti e si risponde che tutto si decide a Roma e proprio recentemente il consiglio dei vescovi austriaci sta cercando di ridurli al silenzio, pochi giorni dopo essere stati a Roma a prendere ordini.
Si nomina il cardinal Levada responsabile della lotta alla pedofilia, quello che negli anni ’80 non aveva mai sentito di un prete pedofilo, quando in realtà il John Jay Report riporta per quegli anni percentuali dell’ordine del 10%.
In Germania il papa è “costretto“ a dimettere il vescovo conservatore Mixa per reati finanziari e violenze sui minori e pochi giorni fa se lo ricicla a Roma in veste di consulente per l’assistenza ai bisognosi.
Solo dopo le pressioni dell’opinione pubblica si nominano delle commissioni gestite dalla chiesa molto criticate per i risultati parziali raggiunti e ci si rende conto che forse sarebbe stato meglio istituire delle commissioni indipendenti che i partiti cattolici osteggiano.
Partecipano alle tavole rotonde, si fanno ammissioni e dichiarazioni, si promettono cambiamenti e poi il vescovo Ackermann incaricato della lotta alla pedofilia nel clero tedesco genera sconcerto tenendosi ben 7 pedofili condannati nella sua parrocchia perchè si preoccupa della loro “rieducazione“ prima di reinserirli nelle parrocchie: cioè esattamente le stesse cose che avevano fatto prima.
Ci si da da fare solo finchè c’è l’attenzione dei media, poi tutto rallenta e ci si dimentica delle cose promesse. Bastano le parole di vergogna, pentimento e le richieste di scuse? Dov’è il cambiamento? Come si può far credere che siano solo problemi locali e che nelle altre nazioni non sia stato lo stesso? Come si può far credere che il ripetersi di comportamenti simili non sia il frutto di politiche simili, unitarie ed omertose?

Dario Colombera

E’ tempo di affrontare in termini legali le numerose Istituzioni criminali che pullulano nei nostri paesi. La menzogna ha la dimensione del non essere, produrre carni farcite di ormoni ha la dimensione del genocidio, trattamenti chimici della natura hanno la dimensione dell’ecocidio. La criminalità che distrugge la vita sul pianeta va fermata. O no!
Incominciamo col definire i comportamenti criminali delle chiese, sia in termini esistenziali che morali, etici ed ecologici e poi smettere di tollerarli.

Paul Manoni

Esatto!
Il Vaticano ha fatto un sunto delle faccende già note ed assodate balzate alle cronache, e si guarda bene dal divulgare ciò che sistematicamente ha coperto, di cui ancora nessuno e’ a conoscenza.

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