Nuovo numero de “L’Ateo”: Il business della sussidiarietà

È in corso di distribuzione il secondo fascicolo dell’anno della rivista L’Ateo, il bimestrale dell’UAAR.

Il numero è dedicato al business della sussidiarietà e presenta articoli di Carcano, D’Alpa, Mangani, Accorti, Fiorita, Salvatore, Colaianni, Beani, Franceschetti, Favilli, Corbisiero, Borchi, Grossi, Mucci, Ricciardelli.

La Redazione


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20 commenti

giordanobruno

Ahi, ahi, ahi! Prevedo che adesso arriveranno i vari enrico, a-ateo ecc (sono peggio delle cavallette) con il ditino alzato in segno di corruccio, a chiedere quale assistenza sociale faccia l’UAAR. Ora io mi domando e dico: deve essere proprio tanto difficile spiegare a questa gente che l’UAAR è un’associazione con finalità ESCLUSIVAMENTE culturali, e che in quanto tale non è tenuta all’obbligo di distribuire piatti di minestra ed indumenti usati ai poveri sui sagrati delle chiese?

Kaworu

propongo una raccolta di disegnini, come quelli che in giappone si usano per comunicare efficacemente con gli occidentali.

whichgood

sono delle cavallette guidate dalla Mosca Cojonera, una specie di mutualismo.

whichgood

Altro che business, la sussidiarietà all’italiana è una truffa di Stato ai danni dei cittadini onesti.
Gli articoli di Carcano e Fiorita sono due chicche, complimenti !

Lina

A seguito di una polemica fra il parroco Maurizio De Sanctis (Padre Nike) e il sindaco di Livorno Alessandro Cosimi per l’assistenza ai poveri e bisognosi, il Tirreno di Livorno ha pubblicato in data 30 dicembre 2011 una comunicazione del sindaco in cui si dice che “…il Comune ogni anno spende milioni per i poveri, in particolare ogni anno eroga alla Charitas 100.000 euro per il servizio mensa quotidiano, 13.000 euro per la gestione dei 350.000 euro che il Comune destina alla Card ricaricabile 26.000 euro alla parrocchia di Santa Lucia per i pasti agli indigenti”. Ma la cosa strabiliante è che il sindaco afferma che”..tutto ciò il Comune assegna alla Charitas con un meccanismo di affidamento diretto, e senza mai aver avuto necessità di rendicontazione, proprio per il rapporto di assoluta fiducia che lo lega a quella realtà cittadina”.

Federico Tonizzo

Tremendo, ma è quello che temevo! 🙁
L’apparato dello Stato delega le proprie funzioni alla chiesa, regala montagne di soldi alla chiesa, e parla di “sussidiarietà”! 🙁

Massimiliano

Mi è arrivato ieri.
Bellissima la lettera sulla mancata laicità dello Stato italiano che Giuseppe Corbisiero ha indirizzato al presidente Mario Monti. Da leggere, rileggere e meditarci sopra. Bravo Giuseppe.

Paul Manoni

E’ arrivato ieri e non ho ancora avuto modo di aprirlo. Oggi provvedo! 😉

MARCATEO

Io lo leggo sempre tre giorni dopo l’arrivo perchè lo lascio volutamente nelle buca delle lettere ben posizionato e con la testata leggibile dall’esterno. Non ostento crocifissi o alberi di Natale.
P.S. Le buche del mio palazzo sono tutte in vetro trasparente.

ale cattolio

Il busniss di associazioni atee come la vostra,voi non valete un c..o.

Francesco

Papa: Pronten, essere Pap….
Monti: Si sua Santita’ l’ho riconosciuta.
Papa: Le avere telefonaten, per faren qualcosen nei confronten di quegli infamonen dell’Uaar che dichen che la Chiesa averen fatten della sussidiarietà un business, ma a prositen ormai ricoscen la mia vocen, mi avere riconosciuten senzen presentarmi.
Monti: No sua santita’, so che e’ lei perche’ e’ l’unico capo di stato estero che telefona con la chiamata a carico del destinatario.
Papa: Ah ekken perche’, comunquen faccia qualcosen.
Monti: Va bene, sua santita’.

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