San Raffaele, per Valsecchi “spese di don Verzè e Cal anche per favori, vertici sapevano”

Dopo l’annuncio della chiusura delle indagini sul San Raffaele, escono ulteriori indiscrezioni sulla gestione allegra dell’ospedale di don Luigi Verzè.

Mario Valsecchi, già direttore amministrativo del nosocomio e tra gli indagati, durante gli interrogatori di febbraio davanti ai pm milanesi chiama in causa i vertici, nonché don Verzè (scomparso di recente) e Mario Cal (morto suicida quando scoppiò lo scandalo del crac). I responsabili sapevano della “gestione dissipatoria” del prete manager e del suo collaboratore, sostiene. In certi casi le spese sarebbero servite per “fare favori a qualcuno”. Come nel caso del famoso aereo privato. Cal, sostiene Valsecchi, gli avrebbe detto che l’acquisto andava fatto “per fare un favore a qualcuno”, non menzionato. Chi fosse “lo posso dedurre dal fatto che la società che ci ha venduto l’areo era di Daccò”, fa notare.

Dal canto loro i fedelissimi di don Verzè, i cosiddetti “sigilli”, sarebbero stati al corrente di questi movimenti di denaro, “in quanto nei consigli d’amministrazione si presentavano tutte le situazioni contabili”. Ma questo andazzo non andava bene a tutti, tanto che Raffaella Voltolini – tra l’altro menzionata come tramite nell’acquisto di un appartamento – si sarebbe lamentata per gli investimenti spericolati con lo stesso Valsecchi.

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9 commenti

Nathan

I morti non possono più parlare, ne essere condannati, quindi sono loro gli unici colpevoli.

whichgood

Non vedo l’ora che arrivi la parte dove salta fuori il flusso di denaro verso lo IOR. Attendo sul divano con la coca cola in mano.

Paul Manoni

Io invece attendo la parte in cui salta fuori che il flusso di denaro in transito, e’ tra Don Verzè ed il governatore della regione Lombradia abusivo FIRMIGONI. 😉

Paul Manoni

Ci siamo quasi…

http://www3.lastampa.it/cronache/sezioni/articolo/lstp/447589/

“Mentre dagli atti è emerso anche il primo nome di una persona che avrebbe ricevuto, stando ai verbali, parte dei presunti fondi nero realizzati ai danni del patrimonio dell’ospedale. Si tratta di Antonio Simone, assessore regionale lombardo alla Sanità nei primi anni ’90, finito all’epoca nel ’ciclonè tangentopoli e da anni legato a Comunione e Liberazione.”

Gianni

questi fatti lasciano perplessi noi credenti …è proprio vero che quando gira il denaro l’uomo perde la testa…(anche chi non dovrebbe).

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