Le autorità britanniche stanno per introdurre nuove regole sulla carne halal, macellata secondo i dettami dell’islam. La macellazione rituale dovrà essere indicata esplicitamente, in modo da impedire che la carne così trattata venga consumata in maniera inconsapevole. A promuovere la riforma per garantire più trasparenza, il sottosegretario all’Ambiente, Lord Taylor of Holbeach. Un’inchiesta del Daily Mail ha rilevato che la carne all’islamica viene servita, senza che sia specificato, in molte strutture anche pubbliche.
La macellazione halal – che impone lo sgozzamento dell’animale senza stordimento, il lento dissanguamento e la recitazione di preghiere durante la pratica – viene contestata soprattutto dagli animalisti, poiché ritenuta crudele. In diversi paesi europei il tema è stato trattato, come accaduto in Olanda.
la Gran Bretagna sta facendo passi da gigante (all’indietro come il gambero) per affermare il comunitarismo contro il principio di laicità, è una notizia per cui preoccuparsi e rammaricarsi 🙁
Io non consumo MAI kebap nè carne nei negozi etnici per questo motivo. Ogni volta che entro a lavorare cercano quasi di appendermi addosso i volantini dei kebabbari. A volte rispondo che quando metterano sul flier che la carne è halal magari ci andrò.
Bisogna difondere che la carne in questi nogozi è halal, non tutti lo sanno e loro se ne approfittano. Ricordo anche che l’ente di controllo religioso percepisce introiti per l’attività.
Mangiate kebap e contribuirete alla religione islamica.
Potresti spiegare meglio la dicitura: “l’ente di controllo religioso percepisce introiti per l’attività”?
Qui puoi trovare informazione dettagliata:
http://www.halalitalia.org/index.php?p=chi_siamo_it
C’è anche una lista di aziende già certificate.
Per corretteza bisogna dire che la certificazione è VOLONTARIA, cosa che non toglie ovviamente l’obbligo di esposizione della certificazione.
Faccio notare il simbolino in alto alla home page: Shari’ah compliant.
🙂
(magari fosse uno scherzo)
🙁
Infatti, mai mangiato kebab e mai ne mangerò. Più che altro per ragioni igieniche.
A me l’idea di mangiare carne esposta all’aria e agli insetti per ore e ore su uno spiedo verticale non piace per niente.
Riguardo al sistema di macellazione, se è così crudele dovrebbe essere VIETATO in tutta Europa.
Altrimenti ai cinesi dovremmo permettere di macellare cani e gatti.
@Southsun
Guarda che i cinesi macellano tranqullamente cani e gatti e continueranno a farlo,senza bisogno del permesso di nessuno.
E nessuno piantera mai VERAMENTE grane in occidente per questo,cosi come per inciso non ne piantera per certi atteggiamenti “disinvolti” ivi tenuti nei riguardi dei diritti umani.
Certo, Laverdure, ma i cinesi macellano cani e gatti in Italia CLANDESTINAMENTE. Se vengono pescati, gli fanno il chiulo a otto.
Vietare una cosa non porta automaticamente alla sua sparizione.
Riguardo ai diritti umani in Cina, l’Occidente non ci pensa neanche a rendere più costosi i luccicanti prodotti ad altissimo margine di profitto, prodotti in Cina dagli schiavi in aziende-lager che buttano i reflui nel fiume.
Philips, Electrolux e De’ Longhi hanno delocalizzato in Cina per produrre a 3 euro il frullatore che venderanno qui a 50, non certo per elevare i cinesi a un migliore livello di consapevolezza.
Uno scooter Peugeot in Cina costa 300 euro, portato qui quasi 2000.
@laverdure
Chiedo scusa,pensavo alla nazione cinese e non alla comunita cinese “nostrana”.
In ogni caso,ho seri dubbi che una magistratura come la nostra incuta loro tanto timore da indurli a rinunciare alle loro prelibatezze preferite.
Da pratese conosco bene la situazione dei gusti alimentari dei cinesi.
Ma chi e’ che dice che mangino cani e gatti? I soliti disinformati
Si limitano a catturare e cucinare e mangiare lepri di citta’, non gatti
E pecore abbaianti (quando non ringhiano), mai cani.
E vero che i cinesi mangiano cani ma non qualsiasi cane : si tratta di una particolare razza di cani che viene allevata da ditte spezializzate .
Avevo visto tempo fa un servizio in merito su ARTE TV e secondo loro non esiste niente di simile in Europa e dunque il consumo di cani è inesistente .
In quanto riguarda i lepri di citta’, ce ne sono tanti a Berlino, Amburgo e sobborghi di Parigi ma in Prato….???
( In quanto riguarda la cucina cinese, ha altre prelibatezze come per esempio la zuppa di serpente oppure le uova di 1000 anni ma questo non si trova nemmeno nei snacks cinesi di Prato )
@ Gerard: Le lepri di citta’ sono quelle che miagolano.
E’ davvero molto preoccupante questa situazione. Il sistema di macellazione halal dovrebbe essere vietato in tutta Europa, altro che trasparenza! In una società civile la trasparenza ci deve essere per tutelare la salute dei consumatori non le credenze religiose.
Concordo perfettamente!
E dovrebbe anche esserne vietata l’importazione, della carne “halal”!
Altrimenti perchè sono state fatte le leggi nazionale, per poi lasciare che una religione inventata da idioti deliranti si permetta di disattenderle? 👿
@ Christian d’IOR
Non lo puoi farlo, se vieti la macellazione hallal o kosher per non fare soffrire i animali vorrebbe dire che toglierai un diritto a una minoranza o peggio ancora, per quanto possano essere folli le loro credenze, obbligherai dei uomini a magiare qualcosa che lo considerano abominevole. Io lo vedo senza soluzione questa storia.
E no. La salute pubblica dovrebbe avere la precedenza. Se fosse appurato che il metodo halal è fatto in condizioni non consone e potenzialmente periolose per la salute pubblica, beh, allora dev’essere vietato. Pensa se cominciassero intossicazioni dovute proprio a questo tipo di macellazione. Cosa dovrebbero fare le autorità? Minimo, dovrebbero chiudere il luogo di macellazione. Secondo, dovrebbero vietare il metodo di macellazione, perchè contrario alle norme igienico-sanitarie. Se ai musulmani non piace, problema loro.
Penso proprio che la SOLUZIONE MIGLIORE sia l’ERADICAMENTO COMPLETO DI QUALUNQUE RELIGIONE!
Altrimenti, il rischio qualche incompatibilità con il vivere civile ci sarà sempre; o perlomeno, il non credere in alcuna divinità non ha di per sè mai fatto male a nessuno, mentre non è vero il contrario.
@ gmd85
e se la macellazione hallal o kosher rispetta tutte le regole?? quindi come facciamo?? e se un giorno diventasse opinione comune che tutti dobbiamo essere vegani e la maggioranza di popolazione diventasse vegan e vorrebbe proibire qualsiasi macellazione hallal/kosher o non??
@ Federico Tonizzo
in principio sarei daccordo con te ma non so come si possa fare senza causare sofferenze ad altre persone.
@ bardhi
Ci sono due mezzi indolori per eradicare le religioni, con un po’ di pazienza:
1) aumentare nelle scuole l’istruzione, in particolare quella scientifica e quella storica (e non dimentichiamo l’educazione civica) e abolendo l’ora di religione cattolica sostituendola con “storia comparata delle religioni e dei loro usi ed abusi” per far capire che le religioni sono “una peggiore dell’altra”;
2) lo scambio di idee tramite internet tra popolazioni diverse.
Sfortunatamente, le calssi politiche corrotte che ci sono nella maggior parte dei paesi del mondo non facilitano la cosa…
@ Federico Tonizzo
“Ci sono due mezzi indolori per eradicare le religioni, con un po’ di pazienza”
non è assolutamente facile, anzi a quanto pare è impossibile, potenze come la CCAR o/e tutte le altre autorità religiose non vorrebbero mai scomparire, quindi si metterebbero di traverso anche se i politici fossero dei perfetti “laicisti”.
lo scambio di opinioni serve solo nel caso che sei disponibile di cambiare opinione, altrimenti noi atei che leggiamo e scambiamo opinioni con tutti saremmo i primi a a cambiare e ricambiare opinioni e caso mai diventare credenti.
@bardhi
Per rispettare tutte le regole, la macellazione halal o kosher dovrebbe perdere il suo carattere rituale. Io no ho parlato di opinione comune, ho parlato di salute pubblica. Inoltre, bisognerebbe capire perché la dieta vegana dovrebbe esserre seguita da tutti. Se fosse scientificamente dimostrato che è la dieta migliore (e non lo è), potrebbe anche essere lecito che la tendenza diventi totale, solo e sempre su decisione condivisa, ovvero, democratica. Se, invece, la motivazione addotta fosse di tipo religioso rituale, l’idea non sarebbe lecita.
In ogni caso, l’esempio non calza, va oltre il discorso affrontato.
Forse non ve ne rendete conto,ma state sostenendo pure voi il principio della “obiezione di coscienza” contro un tipo di alimenti per motivi puramente ideologici.
Io personalmente me ne infischio di TUTTE le fisime in questione,mi interessa soltanto che la carne sia di buona qualita merceologica e ovviamente esente da pericolose contaminazioni
biologiche o chimiche.
Se proprio ritenete la macellazione halal un reato allora non vi sembtra che sarebbe molto
piu’ coerente chiederne la totale proibizione ?
non si tratta di obiezione di coscienza si tratta di diritti del consumatore, si chiede che nel prodotto sia indicato come sia stato macellato l’animale, tu te ne infischi tanto meglio per te, gli altri no. Poi io magio pesce solamente quindi la cosa non mi riguarda ma sostengo queste regole.
@Tino
Il punto e’ che non mi risulta che una macellazione “dolorosa” produca una carne di
qualita differente da una indolore,ne’ tantomeno che possa introdurre fattori dannosi alla salute.
E credo che siano questi i fattori che debbono interessare il consumatore.
Tutto il resto,ripeto,diventa una pura questione astratta,religiosa o ideologica che dir si voglia.
@Tino
“…magio pesce solamente…”
Immagino che a sgombri,branzini,gamberi ecc il fatto di essere fritti o lessati crei
meno problemi di quanti ne crei a polli,conigli,bovini e suini.
dunque se ho ben capito tu sei contro l’etichettaggio per continuare a prendere in giro la gente che crede di mangirare carne non halal quando invece è halal, bene, direi logica come strategia commerciale.
@ laverdure
Mica ho detto che mangio pesce per questioni etiche.
@Tino
Io credo che rifilare carne halal facendo credere il contrario al consumatore,o viceversa,sia come rifilargli acqua normale facendola passare per benedetta o viceversa.
Magari fossero solo queste le truffe al consumatore.
Prova a pensare alla “mucca pazza” o i bovini gonfiati con estrogeni.
ebbé ma qui in francia è stato provato che la macellazione rituale può creare maggiormente infezioni. il fatto che ci siano altri problemi non significa non poter risolvere problemi semplici solo perché tu vuoi rinfilarci carne halal per fare economie in più facendoci pagare tasse religiose.
certo che è meglio la proibizione. Fra l’altro le crudeltà verso gli animali sono già disciplinate dal nostro Codice. Basterebbe applicarlo, ma in Italia sentirebbero subito l’esigenza di una Legge ad hoc (sennò i politici divengono disoccupati).
Pensate poi agli islamici che vogliono emigrare in Europa: chi è “laico” se ne frega e viene anche in Italia, chi è più ortodosso non accetterebbe di emigrare in un paese dove è proibita la carne Halal.
Io semplicemente non voglio finanziare il certificatore = stregone islamico, poi non mi interessa come viene macellata.
C’è lo stesso problema in Francia, ormai TUTTI i mattatoi della regione parigina praticano la macellazione rituale halal. Quindi anche molti non musulmani mangiano carne halal, tutto per risparmiare, capitalismo e islam tutti contro i diritti dei consumatori. E dire che la sinistra estram si credeva di combattere il capitalismo con l’islam…
@Tino
Chissa se in tutti i mattatoi c’e’ un muezzin o chi per lui che recita le preghiere rituali durante la macellazione ?
Pensa che atroce dubbio, per un povero ateo come noi, pensare che un islamico abbia pregato sopra alla sua fiorentina !
Per un cattolico praticante poi il dubbio diventerebbe cosi atroce da rovinargli completamente l’appetito !
@Laverdure
Magari per un cattolico del genere legaiolo-fascistoide, molto diffuso in ITAGLIA, sapere che un coniglio o un vitello siano stati benedetti da un muezzin potrebbe essere un problema. Per chi non è credente invece non penso il problema sia nel rituale magico della benedizione bensì nel tipo di macellazione cruenta.
bene laverdure paga tasse agli islamici se ti fa piacere.
@Tino
Caro Tino,credi che gli islamici abbiano intereressi soltanto nella macellazione ?
Basti pensare agli investimenti che in passato Gheddafi aveva fatto alla Fiat,e che certamente anche oggi,magari ufficiosamente,diversi paesi islamici fanno nelle nostre industrie e imprese varie.
Non sono certo i capitali che gli mancano.
Stesso discorso per la Curia Vaticana.
Se vorrai evitare di foraggiare tutta questa bella gente ti dovrai complicare parecchio la vita.
ma perché evitare di farlo quando la cosa è così semplice? non capisco sinceramente il tuo ragionamento. va bene non etichettiamo la carne prendiamo in giro la gente. bella filosofia uguale a quella della chiesa.
va bene mettiamo l’halal in tutte le cantine delle scuole francamente a questo punto vi invidio voi in italia, almeno l’8 per mille potete scegliere invece qui non c’è neanche più scelta poi con questi ragionamenti… siccome gli islamici prendono azioni in imprese allora paghiamo pure la tassa sulle carni. Tra l’altro si stanno inventando pure le caramelle halal pensa un po’ te.
A me sembra giusto che si sappia quello che si mangia. Quindi non vedo cosa ci sia di male nell’indicare in etichetta se la carne è halal.
A me il kebab piace, ma poichè viene usato il metodo Halal ho deciso di non mangiarne più non già per motivi etici ma pratici, non voglio finanziare gli Stregoni islamici che certificano la carne.
Capisco molto bene chi, come molti qua, vogliono evitare il kebab per evitare la tassa ai musulmani, mentre capisco poco chi, pur mangiando carne (e io la mangio), si straccia le vesti per la sofferenza dell’animale non stordito, quando lo stordimento è un dettaglio minimo rispetto a tutta la catena di sofferenza che parte dagli allevamenti lager, alle condizioni brutali del trasporto al mattatoio, all’angoscia della bestia mentre attende l’ora della morte annusando il sangue delle altre bestie…insomma, mi pare un po’ ipocrita per chi accetta tutto questo attaccarsi al punto minimo, n po’ come disquisire se la camera a gas sia più umana della fucilazione.
Se davvero si ha empatia con gli animali -io non ne ho molta se non coi cani probabilmente per abitudini culturali- c’è solo una scelta coerente e dignitosa: non mangiarne.
Per chi ama il kebab ma non vuol pagare la tassa musulmana dico che, con un po’ di carne macinata e un po’ di fantasia, viene bene anche il kebab all’italiana, come ho ribattezzato io quello che fa in casa -ottimo- un’amica mia.
devo provare, ma con moderazione essendo una bomba calorica 🙂
batakros qui si chiede semplicemente di informare per scegliere, e ci si risponde la lobby agricola e i musulmani non vogliono. fantastico.
Non ho capito quel che vuoi dirmi, Tino.
Qua i musulmani e le lobby col mio discorso c’entrano poco, anzi io ho detto che capisco chi non mangia il kebab per non pagar loro la tassa.
Semplicemente, per me, l’appiglio di sensibilità verso gli animali sullo stordimento è un po’ una forzatura, visto che se si vuol non avere responsabilità si può vivere tranquillamente senza carne o pesce, e parlo da onnivoro.
Non vedo che c’entra la tua risposta, anche un po’ ermetica, ma di lobby agricole non ho capito proprio chi ha parlato (sulle condizioni degli animali da allevamento e sui mattatoi gira parecchia roba, non è che mi riferisco chissà a quali complotti 😉 ).
Ateo o agnostico e vegetariano: ecco le caratteristiche di una persona davvero civile ed evoluta!
@Nikolaus
Limitandoci al solo attributo di vegetariano posso citarti un nome:
Adolf Hitler.
@Nikolaus
E se vogliamo allargarci al mondo animale in generale,farei notare che la dieta vegetariana non e’ affatto sinonimo di mansuetudine:il bufalo africano e l’ippopotamo,entrambi vegetariani,per la loro aggressivita hanno provocato,in molti decenni,piu’ vittime tra i cacciatori bianchi di quelle causate da leoni ed altri carnivori.
Anche il rinoceronte non e’ certo famoso per la sua docilita.
Non ho capito, la pericolosità di un animale si misura dal numero di incidenti creati ai “cacciatori bianchi”? Non eventualmente dal numero di incidenti creati agli esseri umani in generale, cacciatori o non cacciatori e di qualsiasi colore siano?
E comunque, nel fatto che un tizio che va in vacanza ricreativa in un paese lontano solo per cacciare possa anche aspettarsi che l’animale si in*azzi, e che qualche volta potrebbe essere lui ad avere la peggio… non ci vedo nulla di strano, né tantomeno di denigratorio per l’animale.
Lisa
@paniscus
Semplicemente le vittime tra i bianchi sono le sole che le cronache si siano prese
la briga di registrare,chissa perche’.
Ma ho l’impressione che bufali e ippopotami(e belve in generale) non abbiano pregiudizi razziali se si tratta di caricare chi ha la sventura di capitargli a tiro.
@ Lisa
Mi sembra che laverdure vuole rimarcare il fatto che l’equazione erbivoro = mansueto non è vero, come se ad uno che le mancano le caratteristiche: “ Ateo o agnostico e vegetariano” non puo essere una persona civile ed evoluta!
In realtà a me basta la parola laico, che sia poi credente, non credente, vegetariano, onnivoro non interessa: infatti per ognuna di queste categorie si può fare un esempio di persona civile o incivile.
Civile ed evoluto perchè vegetariano? Sono moderatamente “carnivoro”, non disdegno la verdura, amo la frutta, i dolci ed il gelato.
E sono pure ateo. Sarei quindi un incivile uomo di Neanderthal? Ma per favore!
Non solo mussulmani … Ricordo benissimo che nelle nostre campagne vigevano sistemi di uccisione delle galline che comprendevano il loro lento dissanguamento. Si appendevano le galline, si faceva loro un buco in testa con la punta di una forbice e si lasciava colare il sangue dentro una scodella. Tale sangue serviva poi in cucina per fare non so che cosa.
Confermo.
Da quel che ne so questa pratica serviva per evitare che il sangue coagulasse dentro alle vene dell’animale ucciso, così da ottenere delle carni “migliori” (dovrebbero restare più morbide e chiare)… almeno, questo è quanto mi avevano detto quand’ero piccolo, poi non so se questi “benefici” siano veri o presunti…
Se devo scendere in dettaglio, io questa pratica non la conoscevo con il buco in testa, bensì con lo sgozzamento parziale dell’animale, che poi finiva appeso per le zampe rigorosamente vivo (perché il cuore doveva continuare a battere per espellere più sangue possibile dall’apparato circolatorio dell’animale)… L’atto di raccogliere il sangue però mi sfugge, non ho mai sentito parlare del suo uso in cucina (però non escludo che venisse effettivamente raccolto, magari per altri usi o, se non altro, per non sporcare troppo in giro).
Non so se in passato vi fossero delle valide ragioni per queste pratiche (mi riferisco a motivi igienici e di conservazione delle carni, ovviamente in periodi in cui i frigoriferi non c’erano) o se fossero solo tradizioni/superstizioni irrazionali, quello di cui sono certo è che si tratta di una pratica decisamente cruenta per l’animale (anche perché ci possono volere decine di minuti prima che muoia in questo modo)… però, considerato che esiste anche un altro modo “tradizionale” di uccidere il pollame (cioè tirando il collo all’animale), sono propenso a ritenere che non vi siano reali motivazioni di ordine pratico che rendano “interessante” la macellazione per sgozzamento e lento dissanguamento…
Non so se questa pratica nel mondo musulmano la macellazione halal nasca da motivazioni pratiche o se si tratti dell’ennesima fissazione di origine religiosa, ad ogni modo queste cose mi sembra che si possano benissimo evitare (sono dell’idea che sia meglio uccidere rapidamente un animale piuttosto che provocargli una lenta agonia).
Fosse per me, proibirei la macellazione halal (sia perché mi sembra inutilmente cruenta, sia perché ho dei nutro dei dubbi sulla sua conformità agli standard igienici attuali); ad ogni modo non mi dispiace l’idea che i cibi halal (non solo la carne ma anche tutti gli altri prodotti halal) vengano etichettati così almeno posso scegliere di non comprarli ed evito di finanziare mio malgrado la religione.
@ Otto Permille
Il sangue di animali serve in cucina, sia per i polli ( Poulet en barbouille ) lepre ( Civet de liévre ) maiale ( boudin noir ) etc …
Puoi comprare grande bottiglie di sangue di maiale, quasi sotto banco, da alcuni macellai di Pistoia…
Vai ad imparare la cucina tradizionale !
Il problema della “sofferenza degli animali” è molto meno banale di quanto si creda.
Quasi tutti provano compassione per il povero vitello sgozzato, ma quasi nessuno la prova per il genocidio di acari (parliamo di milioni di individui) uccisi quotidianamente da ogni aspirapolvere per tappeti.
Eppure gli acari hanno un sistema nervoso, quindi SOFFRONO.
Solo che sono piccoli, e noi non li vediamo… quindi non ce ne frega niente delle loro sofferenze perchè senza un microscopio non possiamo neanche accorgercene. Anzi, probabilmente consumiamo prodotti creati apposta per sterminarli proprio per salvaguardare la nostra salute (e magari quella del nostro gatto).
Quindi il problema della “senisbilità” è molto controverso. Se non vedo l’animale soffrire, non me ne frega niente… non è egoismo ma parte della natura umana (come dimostra l’esempio degli acari)
Più che altro, il problema è se si tratti di una sofferenza evitabile o meno. Visto che sono invisibili, posso evitare di calpestarli, schiacciarli, distruggerli in altro modo? Mi pare di no… Lo stesso succede con gli insetti che calpestiamo accidentalmente, o che finiscono, mentre guidiamo, schiacciati sul nostro parabrezza, o altri casi simili. Possiamo evitare questo, senza contemporaneamente bloccare ogni nostro movimento o facendo una costante attenzione a ogni nostro minimo passo? Mi pare di no…
Diverso è il caso della carne e degli allevamenti. Mi pare che, umanamente, lì si possa tranquillamente fare qualcosa. Diciamo che non siamo impediti dal fare qualcosa solo perché in altre circostanze (vedi acari, insetti) invece lo siamo. A meno che non riteniamo che, o si elimina la sofferenza dell’universo in toto, o tanto vale fregarsene di tutto. Posizioni alquanto estreme direi.
ma se si evidenzia che una carne è stata macellata col metodo halal non è un bene?? Almeno le persone normali (compreso qualche anormale) non la comprerà!!
Anche io ho letto l’ultimissima nel modo in cui tu dici.
Anche io leggo la notizia cme Batrakos.
In Italia ci sono molte aziende che stanno preparando bibite di latte fermentato ecc. per il mercato islamico , non vedo dove sia il problema.
Il problema dlle religioni è quando si inseriscono nella vita politica e non rispettano le leggi dello Stato dle paese . Difficile in Italia dove vige una sorta di sharia cattolica, se siamo costretti a sentire prima Bagnasco e poi Monti sulle questioni del lavoro.
La macellazione halal non fa soffrire l’animale che è sgozzato e muore immediatamente. Tra l’altro si compie nei mattatoi comunali quindi la certificazione di sanità dell’animale è perfetta. A Roma ebrei e islamici addirittura si dividono gli animali visto che gli ebrei prendono solo i quarti anteriori.
Chi si batte per evitare questo tipo di macelalzione ha un nome preciso: xenofobo e razzista.
Io sono favorevolissimo all’etichetta che informa così la posso evitare.
spero che venga fatto anche in italia.
poi non diciamo fesserie è dolorosa come qualsiasi altra macellazione, cosa che per altro non è che mi interessi.
Aggiungo che sicuramente tra chi è contro la macellazione islamica e ebraica ci siano anche xenofobi e razzisti, ma ci sono anche persone che non ammetto deroghe alle leggi per motivi religiosi.
Quindi Tiziana bisogna star attenti a generalizzare: un esempio obiezione di coscienza per i ginecologi, deroga a una legge per motivi religiosi.
@francesco s.
non proibire credo che sia diverso che obiettare poi in campo medico pubblico…. è una cosa in più non in meno, altre sono le cose inaccettabili e mi sembra di averlo scritto.
credo che l’unico interesse dell’animale è rimanere vivo. molte esperienze raccontano di animali che si avviano ancora semivivi alla disezione. con il taglio della giugulare non dovrebbe essere (medicalmente) possibile. credo che le macellerie italiane halal lo esprimano chiaramente cosìcome le macellerie ebraihe.
anche se è del tutto fuori tema credo sia meglio non mangiare carne
Tiziana sei troppo facile a calunniare il prossimo che non ti sta bene con l’accusa di razzismo.
Gia’ e’ risultato nella discussione sulla circoncisione ebraica che non sapevi esattamente in cosa consistesse il completamento del rito e sei stata corretta sulla aspirazione del sangue da altri prima che dovessi intervenire io.
Gia’ ti sei sbilanciata in altre discussioni sulla macellazione ostentando una sicurezza sui metodi di pre stordimento adottati secondo te anche nell’Halal e Kosher sui quali io invece mi dichiaro non a perfetta conoscenza, ma senza alcuna acrimonia, un po’ scettico su quanto da te affermato. Speriamo che prima o poi si arrivi a capire se tu hai ragione e speriamo che tu abbia ragione. Sinceramente.
Fra chi si oppone a certe pratiche come macellazioni particolari o mutilazioni genitali maschili ci possono essere tante motivazioni, compresa quella laicissima di non concedere privilegi a nessuno, data anche la contiguita’ con le mutilazioni genitali femminili o ci puo’ essere la motivazione (sempre estranea a confessionalismi) degli animalisti.
Eppure con molta faciloneria insultante adesso ti sbilanci a dare del razzista e dello xenofobo a chiunque non la pensi come te.
Io non ho mai scritto specificatamente contro queste pratiche (salvo le mutilazioni genitali femminili ovviamente) proprio perche’ mi paiono abbastanza da tollerare anche da parte di chi non le richiede e non le approva, dato che mi paiono manifestazioni della diversita’ umana che non danneggiano direttamente chi non le pratica o la societa’ in generale tanto da richiedere divieti che da minoranze sarebbero patiti come gravissimi.
Pero’ qui si discute soprattutto di etichettaura e sono favorevole al mio diritto e diritto di tutti di conoscere per deliberare se voglio pagare o meno la tassa religiosa sulla macellazione halal.
Plaudo percio’ al provvedimento britannico di etichettatura che rappresenta una seppur minuscola sconfitta della islamizzazione ed eurabizzazione silenziosa.
Mi preoccupano pero’ molto di piu’ le 12 SHARIA ZONE NO GO ZONES per non islamici in Inghilterra. E quando discutero’ di quelle amerei che si evitasse di darmi del razzista che non sono (la sharia non e’ una razza) ne’ dello xenofobo (non mi preoccupano di diversi o gli stranieri in genere ma gli antagonisti ideologici radicalissimi) e neppure dell’islamofobo, anche se c’e’ molto da temere da taglialingue e tagliagole io non mi vorrei caratterizzare col fatto che li temo, ma col fatto che resisto loro.
@Tiziana
Guarda che le macellazioni islamica e musulmana sono in deroga alla legge italiana che impone lo stordimento, il problema è che la legge già proibirebbe ma esiste un decreto del ministero che va in deroga alla legge. A me sinceramente interessa poco questa cosa, ma è solo per affermare che ci sono anche motivi laici per essere contro.
Puoi leggere wikipedia per maggiori info http://it.wikipedia.org/wiki/Macellazione
E comunque, io sono favorevolissima all’idea che qualsiasi prodotto porti scritte le informazioni sulla sua composizione, sulla sua provenienza e sulla sua procedura di confezionamento, con maggior dovizia di dettagli possibili, in modo che chiunque possa fare la sua scelta informata se prenderlo o no, indipendentemente dal fatto che le sue motivazioni siano razionali o meno.
E quanto più l’ingrediente è culturalmente controverso (per motivi religiosi, politici, sociali, ambientali, o QUALUNQUE altra ragione), tanto più dovrebbe essere doveroso dichiarare la sua origine.
Per quale motivo un vegetariano dovrebbe essere indotto a consumare alimenti apparentemente tutti vegetali, ma che contengono anche additivi di origine animale, solo perché sull’etichetta non c’è scritto?
O perché mai a un ambientalista, che ha a cuore una certa causa ecologica, dovrebbe essere tenuto nascosto se il prodotto che sta comprando contiene o no un ingrediente che viene prodotto violando tale criterio?
Non c’entra niente il giudizio etico su quale “divieto” sia giustificato e quale no, si sta parlando semplicemente di trasparenza.
Lisa
Sono assolutamente d’accordo
Molti miei amici “appasionati” di Kebab hanno smesso di mangiarlo quando gli ho spiegato cosa voleva dire halal scritto nel piccolo ovale giallo in fondo alla foto pubblicitaria.
E’ giusto anche che la gente venga informata in massa di questa cosa, perché molti ancora non lo sanno.
l’inghilterra fa di tutto per compiacere i musulmani, da anni esiste la giustizia parallela della sharia… credo sia una questione di voti, mah…
Ultimamente la questione della macellazione Hallal è intrata nella campagna elettorale francese :
Marine Le Pen sostiene che la maggior parte della carne venduta nella regione di Parigi è Hallal e cosi, la maggiore parte della popolazione mangia una carne rituale per la quale spendono inoltre soldi destinati alla costruzione di moschee etc . C’è stato un scatenamento di proteste, di richieste di chiarimento in merito e alla fine sembra che la leader del partito di estrema destra abbia in gran parte ragione .
E assolutamente necessario che questa carne venga etichettata affinche ognuno sappia che cosa mangia .
Anche con i tragici fatti di Tolosa, l’ Islam s’invita alla grande nella campagna elettorale !!
Per chi interessa il tema mangiare carne o no, c’è oggi su ARTE TV dalla 20.30 alla 22.50 una serata dedicata a questo tema ( con un dibattito finale ) .
personalmente ho risolto il problema: le max due volte a settimana in cui mangio carne, di prevalenza è maiale.
😈
Mangiate kebab di falafel e il problema è risolto, il vegetarianesimo è il futuro