Una nuova recensione è stata pubblicata nella sezione Biblioteca del sito UAAR. Il libro è La scienza non ha bisogno di Dio di Edoardo Boncinelli.
Recensione di Stefano Marullo.
Nuova recensione sul sito: “La scienza non ha bisogno di Dio” di Edoardo Boncinelli
77 commenti
Commenti chiusi.
Poveruomo Boncinelli. Crede di poter fare a meno di Dio. Che ingenuo! È chiaro che non conosce la verità integrale sull’uomo.
Il filosofo Sgalambro sostiene giustamente: “Che fessi gli atei! Si privano dell’oggetto più interessante, Dio.”
Ma Sgalambro aggiunge pure: “Quanto fa schifo Dio: è un autentico mostro”.
Forse nemmeno Sgalambro conosce la verità integrale sull’uomo. Peccato. Eppure tanti la conoscono e potrebbero aiutare questi povere atei. Anche fra i frequentatori di questo blog ci sono personaggi con le palle che potrebbero illuminare questi boriosi sciocconi (non faccio nomi però per rispetto della privacy).
Sai, non riesco a leggere l’ironia del tuo commento, mi aiuti a capire dov’è? Perché c’è, vero…?
Non riesci a leggere l’ironia forse perchè lui è un credente e tu no e anche io.
Conosco Boncinelli.
Mi piace come la pensa e come affronta le problematiche della biologia.
Ho letto e ascoltato quanto ha da dire.
Legero’ sicuramente questo suo libro.
Ma, perdonatemi, la recensione e’ brutta. Di altri tempi.
PS Ma chi e’ Sgalambro?
Io non sono un povero ateo. Forse povero. Sicuramente ateo.
Perche’ offendi?
Non ti ho chiesto niente.
Non ti devo niente.
Perche’?
Tu invece conosci la “verità integrale sull’uomo”, suppongo…
Io mi limito a riconoscere “l’ingenuità totale” di chi sostiene di conoscere la verità, specialmente se quella verità si basa su un “qualcuno” di impalpabile ed invisibile.
@Sergio
Un essere ONNIPOTENTE che si fa PREGARE per aiutare la gente,e la aiuta soltanto quando gli tira,cioe’ quasi mai(licenza poetica)!Piu’ mostro di cosi !
Scherzavo naturalmente,e’ ovvio che tsunami,terremoti,epidemie,guerre,quiz televisivi fanno parte di un incommensurabiel disegno di bonta che soltanto la nostra piccolezza di mortali ci impedisce di comprendere .
Istruzioni per l’uso.
Frequento questo sito da forse cinque anni, magari di più. Quindi si sa come la penso: credo non possa sussistere il minimo dubbio che il sottoscritto è ateo e anticlericale. Dunque il mio commento è chiaramente ironico.
Ammetto però che chi dà un’occhiata qui per la prima volta possa essere un po’ sorpreso dal mio messaggio.
Allora per chiarezza: viva la scienza e Boncinelli, abbasso i venditori di fumo (tra cui gli spacciatori della verità integrale sull’uomo, tra cui figurano i religiosi e purtroppo anche non pochi filosofi).
“Abbasso i venditori di fumo”…tranne quando è buono! 😉
Ecco, per fortuna c’era (l’ironia)… 😉
In realtà gli emoticon aiutano a dare un tono alla scrittura che si perderebbe rispetto al parlato.
legge di poe, sergio……
Non sono uno scienziato e sinceramente neanche a me ‘sto dio serve, se non per accompagnarlo al Maiale quando mi girano assai gli zebedei….
😀 😀 😀 😀
allora ti serve a qualcosa, non è vero che non ti serve, Dio serve sempre o per pregarlo o per bestemmiarlo, oppure per ignorarlo…(altrimenti che bisogno c’era di fare un libro per dire che una certa cosa non esiste e non ti serve)
Anche il quinto scalino del condominio più vicino all’isola di Pasqua è utilissimo per essere ignorato.
@ Fabio. Mi rivolgo a lei perchè leggendoLa ho riconoscito il vero gentiluomo e l’intellettuale di classe. La pregherei di sollecitare dalla dirigenza UAAR una campagna per il divieto dellla storia di Pinocchio; infatti, come confermato anche se non scoperto dal card. Giacomo Biffi in un suo libro, si tratta di una vicenda con un canovaccio teologico: Geppetto rappresenta Dio creatore e Pinocchio la sua creatura, che può degradarsi, perdendo ogni parvenza umana, oppure innalzarsi fino ad assumere la stessa natura del padre. Pericolosissimo per la sua capacità di insinuarsi nelle tenere mwenti dei bimbi!
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@ Fabio. Mi rivolgo a lei perchè leggendoLa ho riconoscito il vero gentiluomo e l’intellettuale di classe. La pregherei di sollecitare dalla dirigenza UAAR una campagna per il divieto dellla storia di Pinocchio; infatti, come confermato anche se non scoperto dal card. Giacomo Biffi in un suo libro, si tratta di una vicenda con un canovaccio teologico: Geppetto rappresenta Dio creatore e Pinocchio la sua creatura, che può degradarsi, perdendo ogni parvenza umana, oppure innalzarsi fino ad assumere la stessa natura del padre. Pericolosissimo per la sua capacità di insinuarsi nelle tenere menti dei bimbi!
@ Fabio PS. Dimenticavo: ho citato Pinocchio perchè è il tipo di quelli che, beati loro ( o disgraziati loro? ) non hanno bisogno del PADRE, come il prof. Boncinelli.
A proposito, dovrete riconoscere la straordinaria apertura mentale del fu “DON” Verzè. Un prete cattolico che accoglie nella sua università privata un pensatorissimo così in linea con la dottrina cattolica!
Veramente di bocca buona!
Mi dispiace per te flo, ma i ebrei ci sono arrivati prima di Biffi, il pinocchio è un golem.
@ Florenskij
Geppetto rappresenta Dio creatore e Pinocchio la sua creatura, che può degradarsi, perdendo ogni parvenza umana
Mi rendo conto lei debba forzare la realtà per farla rientrare nei suoi schemi, tuttavia anche i bambini sanno che Geppetto creò un burattino….
Ma si sa Florenskij, se i fatti non si adattano alle sue teorie tanto peggio per i fatti…
“Quando ho scritto il mio libro su Pinocchio, nel 1976, non me ne importava nulla di che cosa l’autore avesse in mente” Biffi
Anche lei, a quanto pare…..
@ Florenskij
beati loro ( o disgraziati loro? ) non hanno bisogno del PADRE, come il prof. Boncinelli
Solo di quello finto, Florenskij, solo di quello finto….
@ Florenskij
la straordinaria apertura mentale del fu “DON” Verzè. Un prete cattolico che accoglie nella sua università privata un pensatorissimo così in linea con la dottrina cattolica!
Non solo mentale…
E non era la sola cosa non in linea con la dottrina cattolica….
“Nuova recensione sul sito: “Le Ultimissime dell’Uaar non hanno bisogno di Florenskij”
Poi se Florenskij ha bisogno delle Ultimissime dell’Uaar per sopperire a qualche senso di insicurezza personale, che sia il benvenuto.
Pinocchio (secondo Biffi) si tratta di una vicenda con un canovaccio teologico…
Si, di presa per i fondelli:
– Pinocchio ha un padre terreno ma non una madre terrena (nasce da una sega).
– Pinocchio è fatto con un legno da catasta, Cristo muore su un legno.
– Pinocchio nasce burattino e diventa uomo, Cristo da dio si fa uomo e muore.
L’autore di Pinochio è un patriota, gli autori di dio sono dei fondamentalisti.
“Geppetto rappresenta Dio creatore e Pinocchio la sua creatura, che può degradarsi, perdendo ogni parvenza umana, oppure innalzarsi fino ad assumere la stessa natura del padre.”
Il poveraccio non ricorda correttamente neppure le fiabe…
Pinocchio non perde affatto la natura umana perché si degrada, fin dal principio è un pezzo di legno! Inoltre il pezzo di legno è già “vivo” e dotato di una propria personalità quando viene acquistato da Geppetto, il quale quindi non “crea” nulla.
Peraltro, se il nostro avesse un po’ di cultura letteraria, saprebbe anche che la seconda parte del libro, con la fata, la trasformazione in asino e la trasformazione finale in bambino è solo un’aggiunta posticcia dettata da esigenze commerciali.
Nell’intenzione originale dell’autore, il libro doveva finire con la morte di Pinocchio, impiccato dagli assassini. La seconda parte, con l’happy ending finale, fu imposta dal giornale su cui pubblicava Lorenzini, per non spaventare troppo i bambini e per tirare più per le lunghe una storia che “funzionava” in fatto di vendite.
Ad ogni modo è interessante osservare che in tutto il libro non compaiono mai riferimenti religiosi: ad esempio, al capezzale di Pinocchio morente vengono i medici e poi i becchini, nessuno che offra o chieda conforti spirituali.
Guarda caso, passavo in libreria oggi; naturalmente, visto e comprato (l’unica copia disponibile, non so se sia già andato a ruba o l’ordine del libraio sia stato iperprudente). Sembra promettente.
Non ho ancora letto questo libro, ho invece letto La vita della nostra mente.
Boncinelli è un ottimo divulatore scientifico.
@ bardhi. Wikipedia mi dice che il Golem è una invenzione del cabalismo ebraico MEDIEVALE.
Invece lo schema della storia di Pinoccchio di trova già nel modo classico: “Loukios é onos” ( Lucio l’asino” ) di Luciano di Samosata ee “L’asino d’oro” di Apulaio ( entrambi II secolo d. C ).
@ Stefano. Questi sono fatti di storia letteraria e di storia della cultura, altro che “tanto peggio per i fatti”. Se un “topos” letterario- antropologico funziona, viene riproposto ripetutamente per tradizione inionterrotta, anche se scrittori e critici credono di essere arrivati per primi in una ( ri ) creazione o in un’analisi.
Ovviamente Luciano e Apuleio non rientrano direttamente nell’ambito cristiano, figuriamoci ( Luciano anzi prende i Cristiani per il cosiddetto ); però in quello della religiosità neoiplatonizzante sì. neoplatonizante? la stessa corrente scientifico – TEOLOGICA a cui apparteneva Ipazia. In ogni caso la storia di Apuleio si conclude con un’ascesa alla Magna Mater Iside: quindi c’è già il tipo della Dea Protettrice che si reincarnerà nella Bambina dai capelli Turchini ( appunto il colore “celeste” di Maria.
Stefano, un consiglio: cerchi di “forzare” di più le sue nottate studiando. Io l’ho sempre fatto appunto per non “forzare” ed esprimere giudizi documentati, non a casaccio o alla “fai da te”, o peggio, buttti giù sull’onda del fastidio e del risentimento. E’ un po’ più pesante che fare pollice verso alla prima rottura dei propri panieri e panierini, ma alla lunga rende di più.
“Io l’ho sempre fatto appunto per non “forzare” ed esprimere giudizi documentati, non a casaccio o alla “fai da te”, o peggio, buttti giù sull’onda del fastidio e del risentimento.”
Noto con piacere che ritieni tutte le risposte argomentate e documentate che sono state fornite in questi anni ai tuoi post costituiti sempre dai soliti argomenti copia-incollati in ogni thread delle affermazioni fatte a casaccio e sull’ onda del fastidio e del risentimento. Complimenti, Flo. Complimenti.
@ Floresnkij
“Ovviamente Luciano e Apuleio non rientrano direttamente nell’ambito cristiano, figuriamoci ( Luciano anzi prende i Cristiani per il cosiddetto ); però in quello della religiosità neoiplatonizzante sì. neoplatonizante? la stessa corrente scientifico – TEOLOGICA a cui apparteneva Ipazia. In ogni caso la storia di Apuleio si conclude con un’ascesa alla Magna Mater Iside: quindi c’è già il tipo della Dea Protettrice che si reincarnerà nella Bambina dai capelli Turchini ( appunto il colore “celeste” di Maria”
Florenskij, non vorrei mai arrivare a questi risultati, neanche nella peggiore delle mie fantasie…
Si figuri cosa penso di chi se ne bea e dà consigli al riguardo.
“Anything goes” è il contrario della ricerca della verità.
E lei qui ne è il principale esponente. Grazie per l’ulteriore conferma.
Lei vive su un universo parallelo (!) dove ogni ipotesi purché sia la sua e purché ci sia un collegamento di qualsiasi tipo, anche solo semantico o analogico, è confermata e niente la invalida.
Capisco si sia sforzato in notti di studio per crearsi questa botte di ferro, peccato non si renda conto di essercisi chiuso dentro.
@ Bee
“Noto con piacere che ritieni tutte le risposte argomentate e documentate che sono state fornite in questi anni ai tuoi post costituiti sempre dai soliti argomenti copia-incollati in ogni thread delle affermazioni fatte a casaccio e sull’ onda del fastidio e del risentimento. Complimenti, Flo. Complimenti”
L’onestà intellettuale, è risaputo, non fa parte del bagaglio intellettuale del nostro.
In caso contrario avrebbe risposto cosa, per ciascuna delle ipotesi che propone (e anche questa attività è per lui esercizio di pura arbitrarietà), costituirebbe valida contestazione. Non facendolo può liquidare ogni nostro intervento come “a casaccio”, “”fai da te”, “non pertinente” o quant’altro l’estro della giornata gli suggerisca.
Convinto, nel frattempo, di fare opera di ricerca significativa dall’alto della quale dare suggerimenti sull’uso di notti da lui sprecate.
Riguardo al “risentimento”, è qui per elemosinare rispetto per le sue fanfaluche, pestando i piedi perché non gli si riconosce.
In passato ha più di una volta promesso che non si sarebbe più fatto vedere ma inevitabilmente lo ritrovi qui. Per fare volontariato, ovviamente…
E rispondiamo come sempre ad mentulam, Florenskij, eh? Tanto fra le categorie umanistiche c’è anche il fare le cose come viene viene.
flo,
anche la storia di gesù si ritrova in mitologie precedenti alla sua presenza mondana:
altro caso di ”causazione inversa”?
facciamo ua area copia-incolla su tutte le risposte argomentate,senza citazioni,a pifferi,nani,fatine,russel in camicia col drink,e il sole visto girare tre volte su stesso a circolo carpiato,la vispa teresa e pinocchio occhio per occhio,florenskji.
——–
perche non rispondi sulla tabella esposta a 10 post fa sul evoluzione,che STEFANO ti chiese di contrabattare,e tu aI girato la domanda con triplo salto ipocrita immortale che sei,che lo stile di vita di bertrand russel,non poteva essere in comunione con i suoi pensieri…io ricordo tutto,tu quello che vuoi,poichè tu fai professione di dottore in erudizione comparata…ma non sai essere neutro e pratico..come i veri intelletuali di classe..che tu non sei..perchè florenskji tu nei gulag non ai vissuto…ricordatelo..non sei lui..
@ Diocleziano
Capisci ora perché Florenskij non vuole rispondere su criteri di verità condivisi?
Vuole quelli che usa solo per sé 😉
@ Ferrer. iI suo “dotto” intervento volto a smontare quanto da me detto rivela solo la sua minima o nulla dimestichezza con la critica strutturalistica-antropologica. Per questo la rimando non a settembre, ma alla lettura del classico “I metodi attuali della critica in Italia” ( veda un po’ lei se la Corti – buonanima – conta qualcosa o no ) e al massiccio “Anatomia della critica – teoria dei modi, dei simboli, dei miti e dei generi letterari” di Northrop Frye.
Il simbolismo si riferisce alla struttura fondamentale di un “mythos”; i particolari possono anche variare, se rimane l’intelaiatura centrale.
In ogni caso, visto che è lei è nato così “imparato” spieghi come mai la fatina di Pinocchio abbia i capelli TURCHINI, vale a dire AZZURRI. Non è il caso di dire che si tratta del colore della Madre CELESTE?
Conclusione della storia con la morte per impiccagione di Pinocchio.
E lei crede che una storia per bambini possa realmente concludersi così?
A Milano un tempo dicevano “Ofelè, fa’ el to mestee!” Idem di lei: lasci perdere, perchè non è cosa. Può tentare di sfogare il suo livore per altri canali.
@ Robby. Guardi che Carnevale è passato da un pezzo. Adesso l’argomento vincente sarebbe che io non sono il VERO Florenskij.( alla stessa stregua Diocleziano non è il vero Diocleziano ). Si capisce che non lo sono, se non altro perchè P.F. aveva una poderosa preparazione scientifica ( matematica e chimica ) di cui io purtroppo non dispongo. L’ideale sarebbe comunque di averla, mettendola in sinergia quella umanistica.
Non sono un vero intellettuale di classe? E chi se ne frega! Si figuri che provo disagio nel sentirmi chiamare “Prof”.
Si racconta che san Tommaso d’Aquiino poco prima di morire ebbe una visione del Paradiso. Tornato in sè, dichiarò di considerare i suoi scritti ( poderosi, diciamo noi ) “sicut palea”, vale a dire “come paglia” rispetto allo splendore della gloria celeste. L’apparato erudito può esseri o non esserci, e se c’è è come paglia; quello che conta veramenme è il cuore. TRant’è veros che B, XVI ha proposto come modello di vita sacerdotale il Curato d’Ars, già seminarista e poi chierico “zuccone”.
In primo luogo non seguo affatto lo strutturalismo e la sua impostazione critica, proprio perché manca di falsificabilità e si avvicina più alla metafisica che alla scienza storico-filologica (basata su fonti documentabili e affermazioni falsificabili) e comunque, come le ho detto fino alla nausea, non riconosco il principio di autorità: di stupidaggini gli strutturalisti ne hanno dette una caterva.
“mi spieghi come mai la fatina di Pinocchio abbia i capelli TURCHINI, vale a dire AZZURRI. Non è il caso di dire che si tratta del colore della Madre CELESTE?”
Certo, certo…guardi che anche Barbablù ha la barba azzurra…
“Conclusione della storia con la morte per impiccagione di Pinocchio.
E lei crede che una storia per bambini possa realmente concludersi così?”
Mi spiace farla piangere, caro bambino (o rimbambito) questa è proprio la conclusione originale che l’autore ha dato alla storia. Credo che la versione originale sia anche stata pubblicata, dall’editore Paggi nel 1883. La seconda parte del libro è stata imposta dall’editore per ragioni commerciali (la storia “tirava” le vendite del giornale) e ideologiche (dare un finale moralistico-rassicurante). Del resto, l’ happy ending delle fiabe si è imposto solo nel melenso romanticismo ottocentesco. Ad esempio, si veda come i Grimm hanno edulcorato “Cappuccetto Rosso” di Perrault: nella versione originale la fiaba finiva male (o bene per il lupo) con la bambina divorata, poi i Grimm hanno inserito il finale rassicurante con il cacciatore-salvatore di cui non c’è traccia in Perrault. Si legga la fiabe di Basile e la sua versione sanguinaria di “Cenerentola” e vedrà che ha assai poco a che fare con la versione edulcorata dei Grimm.
Florenskij.
Ma se anche -ammesso e non concesso alla luce della validissima e documentata risposta di Ferrer- quella fiaba si basasse su elementi religiosi, la conseguenza del sillogismo sarebbe che la religione è simile a una fiaba 🙂
Parlando sul serio che magari questo tipo di ironia un po’ volgare (nel senso più proprio di popolare, quindi del registro basso letterario tanto per evitare diatribe per confusione) le da fastidio: una religione può anche avere un bellissimo e suggestivo impianto mitico, ma questo non è un criterio razionale veritativo.
E quindi, appunto, il mito cristiano (e non solo) dell’incarnazione, passione salvifica, resurrezione e futuro secondo avvento in maestà e gloria può anche essere un bel racconto -a me non entusiasma molto per il suo concetto secondo me molto truce di amore, anche se la figuria letteraria -di quella storica si può dire poco- gesuana è per me un bel personaggio- ma ciò non prova in alcun modo che esso sia vero.
Per cui, tutto il discorso sulla forza del mito a me pare poco risolutivo.
Ferrer.
Ti ringrazio per le precisazioni sul Collodi di Pinocchio, di cui conoscevo poco e che sembra invece una questione assai interessante.
Batrakos
Prego, figurati. Purtroppo, gli autori “popolari” come Collodi o Salgari (che per gran parte della popolazione meno acculturata erano di fatto gli unici accessibili) spesso sono trattati solo superficialmente da certa critica accademica (almeno in Italia), mentre studiandoli si possono scoprire cose molto interessanti sulla mentalità e sull’epoca in cui scrivevano.
“La scienza non ha bisogno di Dio”; l’arroganza e l’inconsistenza sono già tutte nel titolo.
Prenditela con Occam e Laplace allora.
🙄 🙄 🙄
@ Stefano, fab, Bee. Avrei, anzi ho ben altro da fare che trolleggiare-marcarvi stretto, e spesso ho manifestato la mia aspirazione a piantarla lì. Credetemi, se vado avanti, fintanto che la direzione del blog non mi avrà bannato, non è per voi, caduti come siete in un buco nero di faziosità, meschinità e cattiveria, ma per altri che potrebbero richiedersi sulla possibilità di fare una ricerca seria sulla religione in generale e su quella cattolica in particolare. Ho detto ricerca, non apertura di bocca ( appunto alla boccalona ) per bersi qualsiasi cosa. A voi però dà perfin fastidio che si parli di questa possibilità e si argomenti il discorso non con con sentimentalismi vaghi o slaogan appiccicati a malapena ma sulla base di documentazioni. Io sono un citaiolo ( come è d’obbligo per chiunque svolge un discorso di genere saggistico ); voi invece vi costraddistinguete per il rifiuto assoluto, da muraglia d’accialio, di considerare qualsiasi non dico argomento, ma documentaziione in contrario. Un piccolo esempio: siete contentissimi di sfottere il più che ottantenne don Gabriele Amorth, riluttantissimi a leggere i libri suoi e di altri autorevoli colleghi. L’odierna minisfida: il notissimo psichiatra professor Vittorino Andreoli nel suo libro “Preti”, in cui vengono presentati diversi personaggi, tanto da enucleare tipologie psicologiche, espone quanto emerso dall’incontro cin un esorcista ex missionario. Voi siete sicuri che il prof. facendo ciò si sia sputt… oppure ritenete che forse, chissà, eventualmente sarebbe il caso di leggere quel testo di Andreoli e da lì partire per una inchiesta seria su argomenti così… scottanti?
Il vostro guaio, a mio parere, è l’ACCIDIA DELLA SPERANZA: vi rifiutate di credere che possa esserci una chiave dell’enigma umano, una luce che indica l’uscita dal tunnel ( perchè sapete benissimo, o almeno intuite, che nel tunnel ci finiamo tutti, presto o tardi ). Molto facile riprendere con battutacce grosslane il semplice fedele che si esprime come può e con gli argomenti di seconda mano che ha; quando invece ci si trova davanti a qualcuno che si è fatto una certa ferratura, come voi stessi riconoscete, che cosa vi succerisce la vostra “SIGNORILITA'” da umanisti-razionalisti? Un rifritto misto della derisione per stolidità e dell’accusa di disonestà. Proprio un bel risultato!
Ma a me interessa che agli altri non sia tolto un filo di speranza.
se non altro ammetti apertamente di trolleggiare.
spero che almeno ti paghino, o pure questo rientra nel tuo concetto di “volontariato”?
Proprio non ci siamo.
FLORENSKIJ, RISPONDI AL POSTO GIUSTO!
NON NEL PRIMO SPAZIO CHE TI GIRA: SOLTANTO AL POSTO GIUSTO!
Quando mi rivolgo a Tizio, che sta a tre metri, non sussurro nell’orecchio a Caio.
E’ chiaro ora? Ce la si può fare? Ma già temo che no, non si possa, altrimenti ci sarebbe un apprendimento, escluso a priori dall’aderenza alle sacre categorie umanistiche.
@ Florenskij
Florenskij, delle due l’una (solo per prendere uno dei punti): o padre Amorth fa qualcosa di straordinario o no.
Se lo fa lo può fare in modo controllato, per verificarlo in modo ONESTO.
Non c’è alcuna alternativa. Solo scuse.
Come per qualsiasi altra affermazione lei faccia, che semplicemente non ammette controllo. Capirà facilmente chi è disonesto.
Il resto a questo punto è semplicemente stupidaggine e lei il suo alfiere.
Lei resiste ai controlli, a definire quando quel che afferma non è valido e nel farlo accusa altri. Credo che peggior malafede non si possa ipotizzare.
Finché chi fa affermazioni eccezionali (siete contentissimi di sfottere il più che ottantenne don Gabriele Amorth, riluttantissimi a leggere i libri suoi e di altri autorevoli colleghi) non porta prove eccezionali in un setting controllato le chiacchiere eccezionali rimangono solo quello: se non per chi come lei è pronto “per bersi qualsiasi cosa”
Lei Florenskij è semplicemente scandaloso da un punto di vista epistemologico (e non solo) e dal fondo di questo abisso pretende di dare lezioni ad altri: francamente ci ha stufato.
@ Florenskij
“potrebbero richiedersi sulla possibilità di fare una ricerca seria sulla religione in generale e su quella cattolica in particolare”
una ricerca seria prevede la possibilità di accettare ipotesi e di scartarle e i criteri per decidere l’una e l’altra cosa.
Un risultato obbligato e la ricerca di giustificazioni è tutto fuorché ricerca seria.
Per l’ennesima volta: io (e molti altri qui) sono un ex credente.
Quindi ogni accusa di parzialità è non solo del tutto ingiustificata ma da rispedire al mittente, che prosegue imperterrito con accuse del tutto ingiustificate, ignorando a bella posta quanto gli si ripete ormai da anni.
@ Florenskij
“Il vostro guaio, a mio parere, è l’ACCIDIA DELLA SPERANZA: vi rifiutate di credere che possa esserci una chiave dell’enigma umano, una luce che indica l’uscita dal tunnel ( perchè sapete benissimo, o almeno intuite, che nel tunnel ci finiamo tutti, presto o tardi )
Siamo tutti ben coscienti della morte, non c’è niente da intuire. Semplicemente da accettare.
Una cosa è la speranza ragionevole, altra l’illusione.
E’ accidioso chi non ha e non vuole avere strumenti per distinguere una dall’altra.
Le assicuro che la consapevolezza della morte non toglie niente alla vita, tranne a coloro che non vivono per paura della morte.
@ Florenskij
“caduti come siete in un buco nero di faziosità, meschinità e cattiveria”
Treccani : Fazioso – (…) di persona che subordina tutto alla propria ideologia assumendo consapevolmente atteggiamenti privi di obiettività e quindi settarî…
Fazioso è lei, in base al significato della parola. Appartiene ad una chiesa, obbedisce ai suoi dettami, non accetta critiche ed esclude per sua ammissione ogni possibilità di controllo onesto.
Chi vuole definire in modo CHIARO e CONDIVISO criteri di verità che consentano di decidere su una questione oggetto di dialogo in modo che si possa o ACCETTARLA o DISMETTERLA senza ricorrere a presupposti tipici di una fede (proprio per questo non contollabili e non condivisibili) è tutto fuorché fazioso.
La sua disonestà Florenskij è a questo punto palese non soltanto nel suo modo di procedere ma addirittura in quello di apostrofarci.
Se la sua mente è dimostrato nido di confusione e disonestà non può accusare gli altri dei suoi difetti.
Credo che abbia ormai passato ogni limite.
Flo,
e scrivere meno, ma più correttamente?
Non parlare di tunnel, tu sei ancora nella caverna a guardare le ombre…
voltati, e vedrai che la luce è alle tue spalle.
Ovviamente. Su, torna a pregare, che il tuo pc sicuramente va avanti a preghiere e non a elettricità.
@ Stefano. L’espressione che consente di chiarire tutto è “FAI DA TE”. La cultura umanistica ha toccato il suo vertice nell’800: il massimo della musica sinfonica ( Mozart e Beethoven ), il massimo dell’opera lirica ( Verdi e Wagner), il massimo del romanzo ( Dostojewskij e Tolstoi ), il massimo della metafisica filosofica ( Hegel ). Il ‘900 è stato caratterizzato non dall’elaborazione di forme superiori, ma dal disfacimento e rimescolamento dei frammenti delle strutture e degli stili precedenti. A chiarire il concetto basteà citare due titoli del critico d’arte Hans Sedlmayr: “La perdita del centro”, “La morte della luce”.
Fenomeno collaterale è la convinzione, implicita nel vostro argomentare, che la tecnologia e l’economia richiedono conoscenze da esperti ( ad es. di scienza dei materiali e di scienza delle finanze ), mentre il campo dell’umano ( psicologia, sociologia, politica, religione ) è completamente aperto, senza distinzione tra esperti, dilettanti e ultradilettanti: chiunque può muoversi in esso e sentenziare “come gli gira”. Per dirla in modo greve, anche cani e porci possono dire la loro con presunzione di autorevolezza. Ovvero: per loro l’osteria, il Bar Sport, la Curva Sud sono ambiti di”dibattito” non meno validi della “Scuola di Atene” dipinta da Raffaello.
In realtà anche le scienze umane ( “idiografiche” ) richiedono conoscenze da esperti, che possono essere guadagnate solo con un impegno duro e protratto. Esemplifico: per giudicare correttamente quale debba essere l’assetto ottimale dll’istituzione matrimoniale in relazione alla questione del matrimonio gay occorre impadronirsi della fenomenologia e sociologia della famiglia, studiando le vicende del matrimonio nei tempi passati ed esaminando pregi e difetti, che so io, del matrimonio in Cina, in India, nei paesi arabi, negli Stati Uniti… Per quanto ne so, la massima espressione di questo “taglio” culturale si trova nell’opera di Max Weber “Economia e società”, che definirei monumentale in tutti i sensi.
Ora, che cosa devo notare nei vostri interventi? Ad esempio la pretesa di intervenire in una questione di critica letteraria ( i possibili risvolti teologici di “Pinocchio”, che è e rimane comunque un evento importantissimo nella storia della cultura italiana ) senza avere alcuna specifica preparazione nel campo, anzi pretendendo di insegnare a me il mio specifico mestiere. Per favore, fate intervenoire qualche ateo docente di letteratura e voi dilettanti abbiate il buon senso di tacere. Sarebbe come se io andassi a sindacare le competenze sulle resine di un ingegnere chimico. Se io fossi il vero Florenskij lo farei, ma non lo sono. Tanto per dirne una, l’assimilazione Pinocchio – golem è del tutto sballata, e non sto qui a spiegarlo per non dilungarmi troppo, altro che svicolare!.
la cosa diventa clamorosa nel campo degli studi religiosi. Che cosa devo notare nel prof. Gualerzi, un autorevole e rispettabile frequentatore ateo del blog? La condanna della soluzione religiosa senza remissione e direi con “accidia della speranza” SENZA ALCUNA SPECIFICA CONOSCENZA NON SOLO DELLE SCRITTURE, MA ANCHE DELLA LETTERATURA RELATIVA ALLA FENOMENOLOGIA RELIGIOSA: ad esempio “Il sacro” di Rudolf Otto e “Fenomenologia della religione” di Gerardus Van deer Leeuw.
Figuriamoci gli altri: quasi zero di teologia, conoscenze risibili di Storia del Cristianesimo e della Chiesa, nessuna conoscenza di agiografia ( vite dei santi ) e di mistica. Su queste solidissime basi “piriti e pernacchie” sui “poveracci” che sono ancora attaccati all religione: cretini, ignoranti, e se colti, incapaci di digerire i testi letti, e – dulcis in fundo – intellettualemnte disonesti. Come se uno volesse fondare la sua personale esistenza e l’opera educativa nei confronti dei figli sulla “fuffa”.
Sul problema dell’esorcismo ho fatto il nome di un professionista ultrablasonato come il prof. Andreoli ( curriculum su Wikipedia ). Chiedete a lui come ha potuto pensare di tirare in ballo gli esorcisti senza timore di essere sputt… nel mondo accademico.
I protocolli di controllo richiesti perentoriamente da Stefano, non senza un fremito di sdegno contro chi “ciurla nel manico” sono applicabili adeguatamente ( forse ) solo nel campo delle scienze nomotetiche; per quelle idiografiche il discorso è diverso.
Già, ma a Stefano cercare su qualche testo di storia del pensiero la differenza fra “esprit de finesse” ed “esprit de geometrie” sarebbe costato troppo. Distinzione posta da un autentico genio scientifico, Blaise Pascal, che – strano a dirsi – pur essendo un cattolico molto “credino” costruì la prima calcolatrice funzionante mai vista sulla faccia del pianeta Terra. Particolare irrilevante: i credini sono per definizione estranei al pensare scientifico. Fatica inutile fare questi appunti a Stefano: per quanto riguarda filosofia e antropologia lui è nato “imparato”, così di tutto giudica e da nessuno è giudicato..
@ Florenskij
Non una delle obiezioni che ha sollevato in questo intervento non ha ricevuto risposta.
Comprenderà cosa ho voluto dire quando ho scritto che ci ha stufato.
In merito alla risposta, poi, la rimando a quanto ha scritto più su fab, che dimostra in modo inequivocabile la sua incapacità di apprendere, non fosse altro ad usare correttamente il tasto rispondi. Evidentemente la sua immensa cultura non le conesnte di risolvere nenache questi piccoli problemi….
Citare Andreoli a supporto dell’esorcismo è come decidere sulle sue capacità di utilizzare correttamente il tasto rispondi citando un libro scritto da giuseppe. Solo lei può pensare che si risolvano così le questioni.
In merito alla distinzione delle discipline le ho già risposto in generale e per la psicologia (mio campo di interesse) in particolare. Batrakos ha già risposto per la filosofia. Qualsiasi sia il campo di indagine devono esistere criteri suoi peculiari che consentano di DISCRIMINARE la bontà delle tesi, per ACCETTARLE o RIGETTARLE. E il criterio non è il peso dei tomi citati.
Riguardo all’esorcismo, continuo a proporle quella che lei pensa essere una battuta mentre è prova di prima approssimazione, che consente di effettuare una prima verifica in mancanza di setting controllato. Si porti un sacchetto di lenticchie e ne tiri fuori un pugno, chiedendo al posseduto di dire quante ce ne sono esattamente. Comprenderà che chi fa mirabilie non dovrebbe avere alcuna difficoltà a rispondere.
Vedo che lei non è disponibile neanche a questa prova, preferendo risolvere la questione con citazioni. E’ il metodo migliore per poter mantenere le proprie idee senza metterle alla prova e nel contempo accusare gli altri di essere parziali.
Florenskij, per quanto cerchi di sforzarsi nel giustificare la sua posizione ormai questa è chiarissima a tutti, eccetto a lei.
Non potendo muovere l’obiezione a me la sposta su Gualerzi. Manovra inutile se solo avesse dato un’occhiata in Google a “Outsider Test of Faith” come le avevo consigliato. Non mi pare lei rigetti l’islamismo dopo la sua profonda conoscenza. Neanche sorprende che lei sia cattolico in Italia, magari figlio di genitori cattolici. Solo che i CRITERI che lei applica per RIGETTARE l’islam sono sospesi per la sua religione.
Le assurdità, difetto di quella, si risolvono nella sua negli imperscrutabili pensieri di dio, la sublimità dei suoi vangeli non è quella dei musulmani, che affermano essere il Corano libro perfetto non scritto da mano d’uomo.
Chi è già passato da simili modalità di pensiero e ora ne è fuori è nella migliore posizione per vedere chiaramente le manovre cognitive che si devono fare per credere. E si distinguono ad occhio nudo in lei.
Ora lei comprenderà che chi non appartiene ad alcuna fede (è outsider) non deve adottare alcuno dei criteri parziali che adotta chi ne fa parte. Non deva privilegiarne alcuno rispetto ad altri. Non deve applicarne uno in un caso dimenticandosi di farlo in altro.
Deve semplicemente confrontare gli argomenti irrazionali proposti da tutti con la base di conoscenze ATTENDIBILI a disposizione, i criteri della ragionevolezza e della logica.
Mi dispiace ma la sua religione non passa il test. E non serve portare a prova delle sue affermazioni irrazionali e dei suoi problemi irrisolti scritti di chi quei problemi lascia inalterati. Fosse anche più autorevole di lei. Mi sembra di una chiarezza cristallina.
@ Florenskij
“I protocolli di controllo richiesti perentoriamente da Stefano, non senza un fremito di sdegno contro chi “ciurla nel manico” sono applicabili adeguatamente ( forse ) solo nel campo delle scienze nomotetiche; per quelle idiografiche il discorso è diverso”
Fermo restando quanto ho già scritto, non dovesse aver ancora capito, lei ha criteri suoi peculiari per decidere tra FEDI, accettandone una e rigettando le altre.
I criteri sono quelli peculiari elaborati dalla SUA fede (non condivisi quindi) che consentono di discriminare TRA fedi, ESCLUDENDO le altre.
Comprenderà quanto siano PRETESTUOSI i suoi interventi, evidenziando in maniera plastica che lei non solo non comprende quel che fa MA al medesimo tempo dà dell’asino a chi glielo spiega.
Sinceramente non capisco proprio perche’ un ateo dovrebbe occuparsi di teologia. Una volta assunto che dio non esiste non c’e’ piu’ nessun motivo per perdere tempo con quella che automaticamente diventa fuffa. Parole a caso scritte su qualcosa che non esiste. A quel punto la bibbia e gli altri testi sacri delle altre religioni diventano pari a mitologia e astrologia. C’e’ chi legge l’Iliade ed anche i suoi commentatori. Giustissimo. Un ateo si dovrebbe approccia alla Bibbia esattamente nello stesso modo. Personalmente non mi interessa leggere l’Iliade, leggiucchiata a scuola, ne’ la bibbia, anche questa leggiucchiata nel periodo delle scuole superiori. Preferisco altro, testi scientifici principalmente, testi con una base oggettiva scritti da bravi scienziati. Testi che danno spiegazioni credibili a questo mondo.
En passant, penso che per quanto riguarda i commenti e le critiche alle varie religioni organizzate l’ateo dovrebbe farli prettamente su basi concrete: influenza sulla politica, laicita’ dello stato, ecc. La fuffa teologica lasciamola a quelli che hanno tempo da perdere, come i preti (di ogni religione) da sempre parassiti delle societa’.
“La cultura umanistica ha toccato il suo vertice nell’800: il massimo della musica sinfonica ( Mozart e Beethoven ), ”
Mozart è morto nel 1791…
Flo
Quello che rinfaccia è esattamente quello che fa lei quando parla di pensiero scientifico, un campo per lei completamente estraneo e incomprensibile, però pretende di parlarne convinto di sapere. Due pesi e due misure? Le battute si fanno quanto si vedono certi deliri e violenze alla cultura.
Riguardo a tutte le sue altre considerazioni lei non legge e si documenta in modo critico, ma cerca disperatamente appigli per le sue idee già sviluppate a priori e preconfezionate. Le citazioni servono solo come supporto a posteriori di ciò che pensa e tra tutte le pubblicazioni trova sicuramente qualcosa che le piace per giustificarlo e scarta il resto. Curiosamente, come le ha fatto notare Stefano, lei in Italia è cattolico, papista e tradizionalista: ovviamente c’è arrivato solo dopo aver vagliato tutte le possibilità o semplicemente cerca giustificazioni ex-post per queste scelte? Sicuro che se fosse nato per esempio in Danimarca giungerebbe alle stesse conclusioni?
Nella frase in effetti vedo l’inconsistenza (dio) ma non l’arroganza.
@ giuseppe
Pur essendo ne un scienziato ne un credente penso che nemmeno dio ha bisogno della scienza, li bastano le chiese, i santuari, e voi naturalmente.
““La scienza non ha bisogno di Dio”; l’arroganza e l’inconsistenza sono già tutte nel titolo.”
“dio ci fece a sua immagine e somiglianza e siamo le sue creature predilette, l’apice del creato” e’ decisamente una posizione molto più umile, vero
Poi se leggi il libro scopri che non c’è niente di arrogante e inconsistente. Diversamente da te e gli svaporati della tua genìa.
giuseppe,
mi dài il titolo di un libro che dimostri che la scienza necessiti di dio?
(un libro serio, s’intende…)
@ Diocleziano. Libri seri? Cominciamo da quelli di Jean Guitton: “Filosofia della Risurrezione”, tra l’altro utilissimo per capire come la “retrograda” etica sessuale cattolica sia invece paradossalmente quella che spinge l’uomo a prefigurare in sè il grandioso compimento futuro; inoltre Guitton con i fratelli Bogdanov “Dio e la scienza. Verso il metarealismo”.
l’hai usato come fermaporta?
Florenskij, senza bisogno di aver letto Guitton, so già come le vostre regole sul sesso portano al “grandioso compimento futuro”; se fai il bravo, vai in paradiso; se fai le brutte cose, vai all’inferno. That’s all, folks. Non serve un tomo di migliaia di pagine per sbrodolare con paroloni il vostro solito incubo della natura.
Flo,
sei forse tu il guardiano di Giuseppe?… 😉
Flo, l’hai subito fatta fuori dal vaso: avevo detto ‘serio’ e mi dài un titolo dove
si parla di resurrezione? Il massimo della scienza!
Per ‘grandioso compimento futuro’ intendi 25 miliardi di cattolici affamati?
Non solo non c’è bisogno di dio, ma si vive infinitamente meglio senza.
LOLLONE! 😉
La scienza non ha bisogno di dio… c’erano così tanti dubbi da costruirci sopra un libro???
Sai com’è, repetita iuvant. In ogni caso non conosco una (UNA!!!) ricerca scientifica che abbia avuto bisogno di dio. Da questo punto di vista la scienza è perfettamente agnostica. In altri termini quando sono in laboratorio num me ne pò fregà de meno delle menate teologiche. Ci sono le ipotesi, gli esperimenti e i risultati (che solitamente portano a verificare o smentire l’ipotesi di partenza) e, spesso, ulteriori ipotesi da vagliare. Questo vale tanto per me ateo che per i pochi ricercatori credenti che conosco. Volenti o nolenti, lasciamo tutti l’esistenza o la non esistenza di dio fuori dalla porta del laboratorio. Pertanto il titolo è più che azzeccato.
La scienza ha bisogno di Dio come le persone dell acqua,senza Dio lui non esisterebbe,non potrebbe scrivere le ca…. che scrivenon ci sarebbero i QUARK,LE NANOPARTICELLE.NON ESISTEREBBE ETICA,COSI PURE NON ESISTEREBBERO LE GALASSIE,LE NOVE,SUPERNOVE,ECC.LA NON ESISTENZA DI Dio NON GIUSTIFICHEREBBE IL NASCERE E IL MORIRE,LE PERSONE NON SONO FATTE PER DURARE UN TEMPO MA PER ENTRARE NELLA DIMENSIONE EXTRATEMPORALE,SE SI SARANNO COMPORTATE BENE GODRANNO LA VISIONE BEATIFICA DI Dio ,CIOè IL pARADISO,IN CASO CONTRARIO SOFFRIRANNO LAMANCANZA DI DiO PUR AVENDO LACERTEZZA CHE E GLI,NON SOLOESISTEMA, SOPRATTUTTO CHE è BUONO,MISERICORDIOSO EGIUSTO.
@ alessadrofaa
Commento chiarissimo e autorevole.
PS Immagino che per capirlo nella sua interezza sia necessario aggiungere al nick “schifo”.
non ci si dovrebbe mettere al pc dopo la grappa.
Dissento, Kaworu.
Lasciamolo pur stare al pc…pensa te se si metteva alla guida!!! 😉
ah beh tra le due cose è sicuramente meglio stare al pc. per la sua reputazione però non so eh 😆
Aluccio, scherza coi santi e lascia stare i quanti.
Ma alecattolico ultimamente si prodiga nella moltiplicazione dei nick o cosa? No, perché se ci sono due o più personaggi dai commenti così fanatici, sgangherati e sgrammaticati mi sa che bisogna preoccuparsi…