Sacrestani in nero reclamano contratto

Maurizio Bozzolan, presidente dell’associazione nazionale dei sacristi, Fiudacs, intervistato da Repubblica reclama i diritti degli addetti al culto. Secondo Bozzolan gran parte dei sacrestani è formata da pensionati e lavoratori in nero o senza busta paga. Il contratto regolare prevede 1260 euro al mese di stipendio, quattordicesima, un mese di ferie e altri 10 giorni di congedo per esercizi spirituali e aggiornamento professionale.

Inoltre da contratto il sacrista deve avere un “ottimo comportamento morale, religioso e civile” ed è previsto il licenziamento per giusta causa “per diffusione di notizie riservate, conosciute in ragione di servizio, riguardanti l’attività pastorale e il ministero sacro svolto nella chiesa”.

Se un sacrestano reclama l’assunzione regolare, la prassi è di rivolgersi al vescovo, che di fronte all’evidenza solitamente interviene a favore del lavoratore. Insomma il problema si risolverebbe “in famiglia” senza coinvolgere l’ispettorato del lavoro.

Archiviato in: Generale, Notizie

36 commenti

Kaworu

beh adesso non potete lasciarmi con la curiosità…

quali sarebbero gli aggiornamenti professionali per sacrestani?

“101 modi per accendere le candele”?

“impara a fare flare con il vino e l’olio”?

“come suonare le campane ed evitare l’ernia”?

Florenskij

@ Kaworu. Non le costerà un grande sforzo pensare a un’attività del genere “maestro delle cerimonie”. A proposito, lei e amici dovreste sollecitare la dirigenza UAAR a chiedere per par condicio l’abolizione di qualsiasi traccia di fasto nell’immagine della Presidenza della Repubblica. Perchè ricevere nell’ex reggia dei Papi e dei Savoia? L’ultimo inquilino gonnellone del Quirinale fu Pio IX, chiamato amabilmente da Garibaldi “quel metro cubo do letame che si chiama Pio IX”. Se tale era, ne sarà rimasta la puzza anche dopo centoquarantadue anni: dunque aria, aria! Soprattutto, quel che più salta all’occhio, perchè i corazzieri con i loro cavalli e – quel che più salta all’occhio – con le loro corazze di latta e gli elmi con la coda di crini di cavallo ? Roba da teatro dei pupi!

benjamin l'@sino

Devo dire che questa volta Florenskij avanza una proposta sensata. Tutto questo affannarsi ad occupare le (costosissime) residenze degli “aristocratici” potenti d’un tempo getta un’ombra alquanto orwelliana sui potenti d’oggi e sulle loro aspirazioni e pratiche. I maiali de “Animal Farm”, per prima cosa s’insediarono subito dopo la rivoluzione nella casa del padrone Jones, e da lì cominciarono ad esercitare il proprio odioso predominio. Quanti maiali abbiamo, capeggiati dal nostro ricurvo presidente, tutt’ora insediati nelle numerose e costosissime regge d’Italia? Perché non in più umili ed economicamente maneggevoli dimore istituzionali, con personale limitato al necessario e senza orpelli che pesano come un macigno su una comunità sempre più stretta da sacrifici? No, non ci sono giustificazioni, e la puzza del letame si sente eccome. Letame quel Pio IX, non meno quegli altri.

P.S. Quando vedrete i nostri ineffabili impegnati nell’ennesima occasione di gala, provate a chiedervi chi paga la pletora di personale impegnato nell’organizzare e mettere in scena l’apparato di rappresentanza (in parte sarà probabilmente visibile nel servizio del tg che vi darà la “notizia”). Poi riportate alla mente quel pronto soccorso alle corde per mancanza di personale, o quell’aula scolastica sovraffollata nella quale hanno stipato vostro figlio per risparmiare sugli insegnanti, o una qualsiasi tra le altre situazioni di disagio o disperazione provocate da una presunta “mancanza di risorse”. Poi fate la connessione e cominciate a imprecare.

Mario 47

“Insomma il problema si risolverebbe “in famiglia” senza coinvolgere l’ispettorato del lavoro”.

Così come, nei casi di pedofilia, non si coinvolge il ministero di giustizia.

Purtroppo un simile comportamento nei riguardi dei dipendenti non importanti viene attuato anche nell’ambiente sindacale. Quis custodit custodes?

mario

Agnostico

Visto che i preti sono vestiti di nero, evidentemente anche i sacrestani devono stare “in nero”.

faidate

Il cardinale Bagnasco ha dichiarato, all’apertura del consiglio della CEI, che “nella realtà odierna nessuno può pensare di preservare automaticamente delle rendite di posizione”. Probabilmente si riferiva ai sacrestani

Sergio

Però non mi sembra niente male il trattamento dei sacrestani: sicuramente non si sfiancano come in fabbrica per più o meno lo stesso stipendio, le campane sono ormai automatizzate, un mese di vacanza, quattordicesima, posto sicuro, aggiornamento professionale (?) annuo. Insomma, tanti precari ci metterebbero la firma.

gioacolp

E dopo la firma accetterebbero i precari di tirare la corda, o se gli va bene, pigiare un pulsante, intonare la campana, sistemare il battacchio, insomma rompere le glorie a chi dorme? E ancora allietare i gaudenti, piangere i morti, questuare?
Se non gli dai la tredicesima la quattordicesima e qualche benefit, che gusto c’è a fare il sacrestano?
Sergio è una vita grama, vuoi mettere la vita dei porporati?

Alfonso

ed è previsto il licenziamento per giusta causa “per diffusione di notizie riservate, conosciute in ragione di servizio, riguardanti l’attività pastorale e il ministero sacro svolto nella chiesa”

Santa Mafia.

Ed io come molti altri milioni di lavoratori/lavoratrici devo spaccarmi la schiena per 8/12 ore al giorno per 1000 euro al mese quando va bene e mi tocca pagare le tasse per pagare sti parassiti di preti!!!

Federico Tonizzo

…”per pagare sti parassiti di preti”, e pure i sacrestani 😯

Florenskij

@ sun. Non è intuitivo ma del tutto logico notare come Dario Fo, ufficialmente e clamorosamente anticlericale, utilizzi il fatto religioso medievale come “sponda” per caratterizazare la sua vena giullaresca – popolaresca: il “vilan”è contrapposto ai notabili laici ed ecclesiastici come portatore di genuinità, ma quella caratteristica non prenderebbe rilievo se non si stagliasse sullo sfondo della struttura iconica medievale: esattamente come in “Sister act”.

FSMosconi

Attinenza col thread?
Anzi no, aspetta, fammi indovinare genio: nessuna.
Indovinato?

whichgood

Immagino che i ritiri spirituali nelle crociere di lusso siano contemplate in questo contratto, basta rispettarlo, cioè, non diffondere notizie riservate.

robby

ma bagnasco non aveva detto che non pagare le tasse è un peccato?????.
PS PER FLORENSKJI ,CLEMENTE VIII,come si e preso ferrara annulando un testamento rettificato da PIO IV…e a cacciato un leggitimo erede,cesare d este,
e poi se acchiapato la tenuta di torrenova della famiglia cenci..ecc ecc ecc ecc ecc ecc ecc ecc ecc ecc ecc ecc ecc

dissection

E’ un peccato, ovviamente, solo quando non le pagano GLI ALTRI! Loro sono esentati per diritto fascio-divino e comunque loro NON possono peccare, sono INFALLIBILI loro! Con tutte le opere di carità pelosa (ehm… l’ho detto? Sì, l’ho detto!) che fanno, vogliamo pure fargli pagare le tasse? Suvvia, un po’ di umanità, come quella che hanno dimostrato loro con le vittime degli abusi da parte dei preti!

whichgood

Non a caso i preti vestono di nero, in tinta con il modus operandi, nei confronti della società e della propria persona.

Florenskij

@ Whichgood. Di che coolore è la toga di magistati e avvocati? Direi nera con qualche pendaglio dorato. Di che colore la toga dei giuidici della Corte Costituzionale?
E che cosa ha da dire della “pompa magna” del Magnifico rettore dell’Università e degli altri professori ordinari nelle sedute solenni? Niente niente fanno pensare alla tenuta del mago Otelma?
Faccia pervenire a tutti costoro l’indicazione di Nino d’Angelo: UN JEANS E UNA MAGLIETTA. Molto laico, no?

Ma non vi rendete conto di quanto meschino sia il vostro appigliarvi ai minimi particolari, purchè sembrino portare acqua ( piuttosto sporca ) al mulino? Ma per favore!

Kaworu

vero? quella donna è geniale 😀

allo spacciaparole risponderò con link esplicativi e bon, tanto le risposte lunghe non servono a nulla. appunto perchè è uno spacciaparole

whichgood

Ho dato un’occhiata al blog. Questa donna è davvero geniale.

firestarter

@ whichgood

l’autrice del blog interviene di tanto in tanto (elena, e minuscola)

Stefano

@ firestarter

grazie, non lo sapevo.
Devo dire che ho sempre apprezzato i suoi interventi.
Dopo aver dato un’occhiata al suo blog la apprezzo ancor di più.
Molto carino il lavoro sui Cortile dei Gentili.

whichgood

A differenza dei ruoli che lei ha citato, le “porcate” all’interno della CCAR sono ormai la norma. Non mi sfugge certamente che ci siano dei giudici e rettori che non fanno onore al proprio ruolo ma sono delle eccezioni. Le ricordo anche il fatto che l’abito talare è nato prima di tutti questi altri. A mio avviso, il colore nero rappresenta benissimo l’anima della Chiesa.

FSMosconi

@flo’

Sbaglio o era un Tu Quoque?
Chi è che esalta la povertà al punto da metterla trai voti?
Chi?!

benjamin l'@sino

Anche questa volta, benché l’obiezione non cambi d’una virgola la questione inerente i sagrestani “in nero”, Florenskij ha messo in risalto qualcosa degno d’essere messo in risalto: in una democrazia che sia veramente tale, ovvero che metta al primo posto l’uguaglianza dei cittadini, che senso possono effettivamente avere le “uniformi” altisonanti con le quali rimarcare con protervia la preminenza dell’uno sugli altri? Altro letame sparge il suo aroma per l’aere. Solo che almeno il letame, quello vero, è utile come fertilizzante. Questo, quello simbolico, no.

Marco Uno

Dai aggiornamento professionale, ma seriamente??? 😆

Comunque meglio in nero almeno son meno pagati, visto che alla fine i soldi sempre da noi arrivano.

Maurizio da Gorizia

Ricordo di aver letto una volta che esiste davvero un CCNL dei “sacristi”, che ha la particolarità di auto-aggiornarsi all’inflazione e ad altri costi contingenti, senza che si debbano discutere i termini. Adesso è noto che l’inflazione è salita, salirà la paga al rinnovo (automatico) del contratto ai sacrestani. Non so quando si aggiorna, ma mi ricordo che l’aggiornamento è ogni tre anni.
Non so chi sia il vero “datore di lavoro”, ma il motivo per cui ce ne sono tanti in nero è ovvio, ne avete già parlato: costa meno.

Diocleziano

Doppiamente ladri perché non versano i contributi per la loro pensione, che tanto verrà
versata dallo stato come pensione sociale o di vecchiaia. Ladri anche quei sacristi che
accettano di truffare lo stato.

Commenti chiusi.