Tutti in difesa! (della laicità)

Bruno Paolillo*

famiglia-laica

“Io appartengo alla sparutissima schiera di coloro che credono ancora sia dovere di ogni uomo civile prendere la difesa dello Stato laico contro le ingerenze della Chiesa in Parlamento, nella scuola, nella pubblica amministrazione, e ritengono che quest’obiettivo sia, nel nostro paese, più importante di qualsiasi altro – politico, giuridico o economico – in quanto il suo conseguimento costituirebbe la premessa indispensabile per qualsiasi seria riforma di struttura […]”

Ernesto Rossi, 8 dicembre 1964

 

Ho posto sempre al centro della mia attenzione la questione della laicità dello Stato e dalla scuola, in particolare per ciò che concerne l’attivazione dell’ora alternativa.

Come insegnante

All’interno del Collegio docenti della scuola media in cui lavoro mi sono costantemente battuto per attivare l’ora alternativa, nell’indifferenza/insofferenza generale, facendo mettere a verbale integralmente le mie dichiarazioni. Tutto si è risolto in votazioni bulgare a favore delle “indicazioni” dei presidi, i quali hanno di volta in volta affermato che i fondi necessari non erano disponibili o che si poteva istituire la figura dell’uditore (per far sì che l’alunno che non si avvaleva rimanesse in classe durante l’ora di IRC). Manca tra gli insegnanti la consapevolezza del significato di laicità e di come questa sia condizione non sufficiente ma necessaria per una scuola e un società realmente libera e democratica, secondo i dettami della Costituzione. Alcuni ritengono che questa sia una questione di nicchia, secondaria e marginale rispetto alle urgenze relative alla graduale dismissione della scuola pubblica attuata dagli ultimi governi; altri (la maggioranza) non si pongono problemi di alcuna natura.

Quest’anno nel mio Istituto, grazie a un dirigente in parte illuminato, si è attivata l’ora alternativa in due classi, poiché i non avvalentesi erano in numero pari o superiore a tre, nonostante avessi fatto presente che non esiste alcuna norma che vincoli l’attivazione del corso a questo numero minimo. Ho fatto richiesta per essere nominato docente di uno dei due corsi e ho ricevuto dal dirigente la relativa nomina; il compenso per la 19a ora mi viene retribuito dal Ministero, così come accade per tutti i docenti che accettano cattedre superiori alle 18 ore, senza quindi gravare sul Fondo dell’Istituzione Scolastica.

Sono sempre riuscito a far compilare la valutazione dell’IRC su scheda a parte e da quest’anno esiste nel POF di Istituto la programmazione per l’attività alternativa. Anche i moduli di iscrizione sono stati sempre presentati in modo corretto, ossia con le 4 opzioni per chi non si avvaleva, anche se poi la scelta sull’ora alternativa veniva sistematicamente disattesa.

Come genitore

Mia figlia più piccola frequenta la scuola d’infanzia e non si avvale dell’IRC. Quando entra l’insegnante di religione cattolica, lei esce con la sua educatrice con la quale prosegue le sue attività di gioco formativo. Qui faccio parte del Consiglio di Scuola come rappresentante dei genitori. Nel campo della difesa della laicità mi attivo a Natale per placare le ire di qualche genitore che vorrebbe assistere alle recite con Gesù Bambino e affini, e soprattutto con il presidente del Consiglio di Scuola, anch’egli rappresentante dei genitori: quest’anno ha chiesto di invitare il parroco perché portasse i suoi saluti ai bambini e ricordasse loro il vero significato del Natale, cioè quello della nascita di Gesù. Ho chiesto dove risiedesse il valore culturale di tale presenza, ravvedendo in questa solo una visita pastorale di natura confessionale. La sua proposta è stata respinta.

L’altra figlia frequenta la 1a elementare. Nella domanda di iscrizione, formulata dalla scuola in forma incompleta (appariva soltanto la dicitura: “si avvale dell’IRC sì/no”) avevo io stesso trascritto le 4 opzioni, selezionando la prima (attività didattiche). Il corso non è stato attivato. Mia figlia veniva spostata in classe parallela, dove avrebbe dovuto fare alternativa con tutta la classe che la accoglieva (!) secondo quanto deliberato dal loro collegio docenti (il 20% del monte orario delle ore curricolari si può destinare a attività e progetti vari). In realtà le venivano assegnati dei compiti di educazione alla cittadinanza dalla sua insegnante curriculare e la classe di accoglienza faceva altro.

La scelta di non farle frequentare l’IRC per la mia compagna e per me non è stata facile ed è stata fonte di una certa inquietudine. Nostra figlia ci aveva chiaramente comunicato il suo disagio nel dover uscire da sola dalla sua classe per poi affrontare due ore di imbarazzo e noia. Ricordo che nelle sue Osservazioni conclusive per l’Italia del 2003, all’art. 29 il Comitato Unicef esprimeva “preoccupazione relativamente al fatto che i bambini, soprattutto nelle scuole elementari, possano essere emarginati se si astengono dall’insegnamento religioso, incentrato essenzialmente sulla confessione cattolica”.

Ho scritto una lettera a settembre con tono molto conciliante e collaborativo, ed evidenziavo – riportando la normativa – come venissero disattesi numerosi obblighi da parte della scuola. Concludevo sottolineando che gli studenti che non si avvalgono dell’insegnamento religioso cattolico non chiedono facilitazioni o privilegî, ma rivendicano diritti tutelati dalla Costituzione e dalla legge. Sono invece quasi sempre depositati in classi parallele o affidati al personale ATA, mentre avrebbero diritto, all’interno del tempo scuola, a ore di istruzione così come avviene per gli studenti dell’IRC. Questa situazione dovrebbe preoccupare tutti i docenti e tutti i cittadini al di là delle loro convinzioni politico-religiose. Appare incongruente che le scuole facciano ruotare i loro POF attorno a cardini costituzionali quali l’uguaglianza dei cittadini o il rifiuto delle discriminazioni e poi disattendano sistematicamente tali principi.

Ho poi inviato un’altra breve nota a febbraio in cui prendevo atto che quella lettera non aveva avuto alcun seguito e che avrei fatto di tutto per difendere i diritti degli studenti non avvalentesi. Quindi la diffida, sullo schema messo a disposizione nel sito UAAR.

Sono stato contattato quasi immediatamente e ho avuto l’incontro con il dirigente. Dopo ampio e civile colloquio, nel quale ho ribadito i concetti già espressi nelle lettere, abbiamo sottoscritto un verbale dell’incontro nel quale il dirigente si impegnava a portare alla discussione e alla approvazione in Collegio docenti l’attivazione in tutta la scuola dell’ora alternativa con docente dedicato e relativa valutazione a fine anno su scheda a parte con giudizio. In caso di contemporaneità con l’insegnante di IRC, il docente curriculare sarà il titolare dell’ora alternativa, a costo zero per la scuola. Nel caso in cui non ci dovesse essere la contemporaneità, si provvederà a nominare i docenti per svolgere le ore eccedenti non a carico del Fondo dell’Istituzione scolastica ma del ministero delle Finanze. Il docente che ha titolarità dell’ora alternativa non potrà fare ore di supplenze per sostituire colleghi assenti in altre classi.

Ho comunicato a mia figlia che avrà finalmente anche lei una insegnante, come avviene per i suoi compagni che frequentano l’IRC. Mi ha sorriso contenta.

Ho fatto solo il mio dovere di padre e di cittadino.

 

* Genitore e docente di scuola media

NB: le opinioni espresse in questa sezione non riflettono necessariamente le posizioni dell’associazione.

121 commenti

Antonio

Apprezzo molto il suo impegno. Il problema, però, è proprio doversi “impegnare” per vedersi riconoscere normali diritti.

Batrakos

Concordo in pieno, sia sull’apprezzamento per l’impegno di Bruno, sia sul problema.

Luca nervi

bravo, bisogna rompere i m a r o n i alla direzione 🙂

Tiziana

Benissiomo e auguri per la sua famiglia.
In realtà oltre che per la laicità il suo impegno mi sembra possa essere anche chiamato per la libertà e la privatezza.

Credo che lo sforzo da compiere tutti insieme sia un dovere di memoria, non storica, proprio da agenda. Questa mattina, ad esempio, mi è capitato di vedere Mussi, oggi Sel, che è stato ministro della Ricerca Scientifica. Ebbene , questo signore che nulla ha detto della proliferazione dei Frati (intesi come rettore della Sapienza e familiari) nell’Università, mostrò sincero dispiacere per il mancato intervento di Bendetto XVI all’apertura dell’anno accademico. A uno così certamente no si può impedire di uscire da casa, lo ammetto, ma sarebbe bene ricordarsi l’episodio e non dargli nessuna credibilità.

Tiziana

Dimenticavo di aggiungere un particolare complimento per la citazione di Ernesto Rossi che, ahimè, non cita più nessuno

Guido Rintallo

@Tiziana

il guaio è che si finisce sempre per sostenere il meno peggio a scapito della laicità . comunque hai ragione, i giornalisti dovrebbero avere il dovere della memopria

PINK

Non ho figli. ma mi sento di ringraziare comunque, per l’impegno sociale che riguarda a prescindere tutti, anche i credenti ; i diritti, tra l’altro scritti nella costituzione ,se sono rispettati vanno a beneficio della comunità.

spapicchio

La CCAR per sopravvivere deve per forza costo quel che costi entrare nella scuola pubblica e imporre la sua ideologia come cultura obbligatoria ed indispensabile, ma dubito molto che ce la possa fare, dovrebbe per questo regredire al passato piu’ nefando, dimenticando le proprie irreversibili sconfitte contro la civilta’ e la cultura democratica ed i diritti umani fondamentali, oltre a quelle subite dalle chiese cristiane evangeliche e dagli stati protestanti, dalla Rivoluzione francese eccetera.

spapicchio

La CCAR per sopravvivere deve per forza, costi quel che costi, entrare nella scuola pubblica imponendo la sua presenza nelle istituzioni ma non ce la potra’ mai fare, nemmeno gli italiani sono cosi’ ignoranti.

whichgood

Complimenti e grazie! , ora anche altri bambini potranno finalmente godere dell’ora alternativa. E’ incredibile dover lottare per un diritto civile così basilare.

Diocleziano

È anche da sottolineare l’ınfame faccia tosta degli insegnanti che causano tanti
fastidi e imbarazzi a dei bambini, pur di fare i loro interessi di bottega.

Se entrassi in una classe e, a causa mia, un bambino dovesse allontanarsi,
mi vergognerei come un ladro.
Ma forse la religione ha ragioni che la ragione non conosce…

Florenskij

@ L’Italia è il paese del melodramma e lei mi sembra un tenore trombone su uno sfondo di cartone. “Vendetta, sì, tremenda vendetta… ” Vede ovunque congiurati, Grandi Inquisitori, re crudeli, padri-padroni prepotenti e tirannici.

“L’infame faccia tosta
dell’uomo vil che sposta
una bimba dal suo scrittoio
e la manda in corridoio…

Per dare espressione musicale ai suoi nobili sdegni le basta un operista di seconda linea o pretende un grande, come Bellini, Donizetti, addirittura Verdi?

Lei vorrebbe partire dal principio che la morale, essendo cosa naturale e neutra, non ha bisogno di figurazioni più o meno fantastiche, tali da illudere, esaltare , deprimere, alle volte tarrorizzare i bambini.
Io invece, che secondo i suoi deisderata sarei destinato ai leoni o alle frecce ( san Sebastiano ) la penso diversamente, e non solo per partito preso.
I bambini ( come i primitivi ) attraversano una fase in cui ha larghissimo spazio l’attività fantastica, in cui sono in primo piano le immagini. La religione fornisce appunto una quantità di immagini veicolatrici di significato.
Mi piacerebbe sapere con quali argomenti l’educatore “laico” può motivare il bambino a non reagire a certe offese, oppure a reagire moderatamente, a perdonare, a rinunciare alla presa in giro del compagno goffo, o balbuziente, o con handicap. Non va fatto perchè lo dice l’articolo tal dei tali della costituzione?
Nella mia infanzia mi sono stati proposte le figure di alcuni santi, che ho sentito come esemplari, tanto da spingermi all’imitazione. Certo, si potrebbero proporre anche “santi” laici; però la loro vita finisce comunque con qualche palate di terra, come dice Pascal, che lei cita e che a mio parere dovrebbe meditare meglio; invece la vita dei santi finisce sempre in gloria, della gloria del Paradiso. Veda lei se non c’è differenza.
Il problema centrale è: come instillare nel bambino lo SPIRITO DI SACRIFICIO? In attesa di conoscere un sinonimo laico del termine “sacrificio” ( fare qualcosa di sacro ) le chiedo una riposta a quest’ultima domanda.

Tornando alla questione principale: fare uscire il bambino di famiglia laica può ( anzi deve ) essere motivato dall’esigenza di non proporgli contenuti che la famiglia rifiuta.

Al professore che conduce la battaglia per l’ora alternativa vorrei chiedere: ha una compagna e una figlia: ma per quale motivo non si sposa? Che cosa le costa? C’è o non c’è il divorzio per le situazioni “difficili”?

Marco T.

@ Florenskji

[quote]
L’Italia è il paese del melodramma e lei mi sembra un tenore trombone su uno sfondo di cartone. “Vendetta, sì, tremenda vendetta…”
[/quote]

In realtà, quei versi sono cantati da un baritono, tanto per unire inesattezze a imprecisioni.

[quote]
però la loro vita finisce comunque con qualche palate di terra, come dice Pascal, che lei cita e che a mio parere dovrebbe meditare meglio; invece la vita dei santi finisce sempre in gloria, della gloria del Paradiso.
[/quote]

La vita dei laici virtuosi finisce nella gloria della loro memoria, che è quella che interessa ai vivi.

[quote]
Al professore che conduce la battaglia per l’ora alternativa vorrei chiedere: ha una compagna e una figlia: ma per quale motivo non si sposa? Che cosa le costa? C’è o non c’è il divorzio per le situazioni “difficili”?
[/quote]

???
cosa c’entra?

Tanto non leggerà, sta già scrivendo il lenzuolo per la prossima “ultimissima”.

Stefano

@ Florenskij

Sicuramente la famiglia di Bruno Paolillo è allo sfascio, si tranquillizzi…

PS Le si è già detto che il significato attuale di una parola prescinde dalla sua etimologia. Per il resto un buon dizionario dei sinonimi le potrà fornire alternative.

Non sono un freudiano però devo dire che non trovo spiegazione migliore alla sua coazione a ripetere.

Gianluca

@ Florenskji

“I bambini ( come i primitivi ) attraversano una fase in cui ha larghissimo spazio l’attività fantastica, in cui sono in primo piano le immagini.”

Siamo d’accordo

“La religione fornisce appunto una quantità di immagini veicolatrici di significato.”

Fin qui non ci sarebbe niente di male, d’altronde anche le favole rivestono un’importante funzione educativa, ma nella religione l’errore sta nel far passare la favola per vera.

francesco s.

@Florenskij

lei è palloso già nelle prime 2 righe, le do un consiglio la citazione è utile se usata in maniera opportuna, ma lei ne fa un abuso che stanca il lettore.

Diocleziano

flo,
quanto rumore per nulla.

(per la pena che mi hai inflitto, nel leggere il tuo pistolotto, meriteresti davvero
che ti dessi ai miei leoni… ma i miei leoni non meritano tanto castigo)

pacamanca

Ma è una cosa allucinante questo Flo. Ma è possibile che dopo tutto questo tempo che trascorre qua ancora non ha capito che è perfettamente possibile avere una morale basata sul buon senso invece che sulla paura o, come ha detto appunto Gianluca, su favole spacciate per verità? Io mi meraviglio veramente. Il collegamento religione = morale (e, peggio, non-religione = immorale) è di un’imbecillità così, così, così… intergalattica che sarebbe da prendere a schiaffi chi pensa in questo modo solo per vedere se si sveglia un po’.

pacamanca

@Florenskij

Guarda il commento di gcr sotto:

“l’importante è insagnare ai figli ad essere onesti rispettando le leggi non per paura del premio o della punizione ma perchè dove la gente è onesta si vive meglio.”

Io direi che questa è una semplicissima, comprensibilissima, onestissima e correttissima spiegazione del termine “civiltà”. Essere civile è fare le cose giuste per il motivo giusto – perché appunto se tutti fanno così si vive meglio, punto – e non per merito della tecnica bastone/carota. Più semplice di così mi sa che non è proprio possibile spiegartelo; vedi un po’ se lo capisci.

E per l’amor del cielo, è wishful, senza la acca fra w e i, cavolo.

Paul Manoni

Questo si che si chiama impegno per la laicità!
Infiniti complimenti ed un accorato ringraziamento Bruno. 😉

Florenskij

@ Marco T. Ho letto, ho letto. Lei pensa che si arrivi alla lenzuolomania grafomanica se non si è abituati a leggere tendenzialmente tutto quello che altri d’altro avviso e d’altra ideologia hanno scritto?

Accetto volentieri l’appunto su Rigoletto, baritono e non tenore ; evidentemente si trattava di fretta; però devo notare che l’acidulo di questi appunti deriva da un equivoco, molto probabilmente voluto e che continuate a perpetuare.

Voi credete che vi si voglia “schiacciare” con il peso della cultura per superbia e guasto dell’ostentazione erudita. Rispondo ancora una volta che non capite perchè siete vittima di un grossissimo equivoco: ritenete pacifico che la cultura scientifica sia prerogativa esclusiva degli esperti ( come ad es. la prof. Hack in astronomia ); per quanto riguarda le tematiche proprie della cultura umanistica invece pensate che costituiscano campo aperto a chiunque, col sistema del “fai da te”. Così si assiste allo spettacolo pietoso di gente che affronta i “massimi problemi” con la stessa disinvoltura con cui si fanno le parole incrociate. Per favore, toglietevi la benda dagli occhi: ANCHE LA CULTURA UMANISTICA DEVE ESSERE AFFRONTATA IN MODO PROFESSSIONALE, ALMENO TENDENZIALMENTE; il che vuole dire moltiplicare le letture a dismisura, con grandissimo sacrificio, perchè si finisce per studiare anche e soprattutto di notte, sostenuti e spinti dal DESIDERIO DI ARRIVARE ALLA VERITA’ SUI GRANDI PROBLEMI DOPO AVER ESAMINATO TUTTO QUELLO CHE ERA GIUSTO E CORRETTO ESAMINARE; SOPRATTUTTO SULLA BASE DEI GRANDI AUTORI, DEI “CLASSICI” DELLE SINGOLE BRANCHE. Voi ve ne venite spessissimo fuori con l’accusa di “whishful thinking” ma si evince chiaramente che vi rifiutate per sistema di prendere in esame documentazioni che vanno contro le idee che vi sono care; ai più basta una battutaccia, una cattiveria, un cachinno per dichiarare risolti in quattro e quattr’otto, nel modo dissolvente che vi è proprio, problemi su cui grandissimi pensatori e ricercatori si sono affannati per secoli. Continuo a citare La “scoreggia dell’universo”, il “puzzone cosmico”, le battute idiote dei vari Hack, Dawkins, Odifreddi perchè sono l’espressione non casuale e non episodica di tutto un atteggiamento di ridanciana supponenza. Tra l’altro mi chiedo se per caso la direzione UAAR non sia composta prevalentemente da persone di cultura scientifica con solo una spolverata di umanesimo.
Mi chiedo anche se grandi umanisti laici, come Umberto Eco, Luciano Canfora, Stefano Rodotà, Silvia Ronchey ( l’autrice di una bella biografia di Ipazia, che ovviamente cito per averla letta ) sarebbero disposti a entrare nelle file della direzione UAAR, alla testa di un movimento costituito da pochissimi giacobini e da moltissimi sgangherati sanculotti.

Un minimo di competenza in campo umanistico vi farebbe comprendere che ci si dà alla selva delle letture perchè si va in cerca della verità con onestà intellettuale,a nche sulla base del principio che “DELLE COSE DI CUI NON SI PUO’ PARLARE SI DEVE TACERE”. Ovvero: quando un discorso su “punti vitali” va contro le mie idee non basta una battutaccia:occorre trovare controargomenti, e per questo si deve essere disposti a spremersi.

Tipica è la disinvoltura con cui snobbate la questione del SACRO che ho proposto con la domanda di un sinonimo laico della parola SACRIFICIO.

I semplici ricordi delle letturine liceali dovrebbero ricondurvi il fatto che Foscolo, ateo dichiarato e convinto ( oltre che persona estremamente generosa e coraggiosa ), arrivò a pensare che l’individuo potesse compiere le azioni eroiche richieste dalle emergenze familiari e nazionali sulla base di un cuulto delle memorie che viene riassunto dai critici nell’espressione “RELIGIONE DELLE ILLUSIONI”: dunque una RELIGIONE per atei ( contro il facile svicolamente di dichiararvi estranei a ogni religione e dunque puri dalle colpe dei passati regimi atei e illuministici, considerati “religiosi”) ; e una religione della ILLUSIONI, dunque POCO MENO FUFFOLOGICA DELLLE RELIGIONI TRADIZIONALI; semplicemente inconsapevole di essere tale, come quando ai funerali laici si saluta il morto: “Ciao Sandro…”Ciao a chi? Nella bara, a rigor di pensiero scientifico, c’è solo un ammasso di materia organica destinato al disfacimento! ( Dunque anche voi siete un po’ necrofili, perchè onorate un cadavere, tra l’altro non destinato alla resurrezione ).

La domanda centrale da me posta era quella sulla possibilità di effettuare realmente l’interiorizzazione ( “introiezione” ) dei valori in una situazone di perfetta laicità, vale a dire senza “miti” ( miti nel senso migliore: situazioni e prospettive valoriali veicolate da immagini ).
Tra l’altro, da certe supponenti idiozie su Adamo ed Eva e simili appare l’incredibile ignoranza da parte dei più della tematica del linguaggio simbolico ( “Il mondo è una foresta di simboli”: firmato Charles Baudelaire ). Il che vuol dire essere completamente handicappati nell’affrontate le tematiche umanistiche; come se non fossero esistiti Freud e Jung, che hanno fatto del mondo dell’inconscio, con sogni, siboli, archetipi, il campo principale delle loro indagini.Non parliamo poi di Platone, senza le cui conoiscenza ( il “mondo delle Idee” ) la cultura umanistica è chiusa come una cassaforte. Talpe da caverna che credono di poter dichiarare fuffologica la luce del sole e se ne vantano pure.

Il fatto è che voi vi alimentate di una bruttissimo sentimento che si chiama INVIDIA: sapete che la cultura laicistica è debolissima, per quanto riguarda le risposte ai grandi problemi dell’umano ( quelli espressi da Leopardi – ateo convinto – nel “Canto notturno”: Chi siamo? Da dove veniamo? Dove andiamo? Perchè si nasce? Perchè si muore? Perchè si soffre? Perchè la bellezza e la gioia sono così fragili? ).
Siccome non avete vere e proprie risposte a queste domande, vi adergetre contro chi ce le ha, a torto o a ragione, dandovi a vedere offesi: “Come? Voi dite che non siamo morali? Ma siamo moralissimi! Dite che educhiamo male i nostri figli? Ma se sono molto meglio dei vostri!”.
Da qui un continuo beccare la controparte, osservandone non solo crimini e male azioni, come è giusto, utile e perfino lodevole, ma anche piccoli scivoloni con il gusto di vedere il male ovunque si possa. C’è del marcio, ovviamente; ma voi il marcio lo andate a cercare sistematicamente, con il gusto di esiburlo come in trofeo.
Continuate a marcare stretta la vita della CCAR in ogni sua minima manifestazione, ma non risucite a fare azioni autonome: in questo senso la vostra campagna intellettuale-valorale vive prassiticamente sul corpo della Chiesa, che ritenete putrescente; ma senza quel corpo non sapreste che cosa dire.
Questa è l’impressione disastrosa che date: una buona novella basata sulla cattiveria e sulla meschinità.
E’ da vedere se voi riuscirete a costruire una cultura “forte” come è stata quella cattolica ( oggi in gravissima crisi, non ho difficoltà ad ammetterlo ). Qualcosa avete fatto: al posto delle cattedrali la Tour Eiffel (ma venticinque anni dopo la tecnologia del moderno Prometeo avrebbe dimostrato quello che poteva fare nel csampo degli strunebti di distruzione di massa ); i grattacieli ( ma la distruzione dell’11 settembra ha dato una svolta alla storia ). Avete trovato una santa-martire laica, la nobile Ipazia ( che tra parentesi non era nemmeno atea ); avanti dunque a trovare altri martiri,a costruirvi liturgie, templi e quant’altro, come la Massoneria.

Ferrer

“Chi siamo? Da dove veniamo? Dove andiamo? Perchè si nasce? Perchè si muore? Perchè si soffre? Perchè la bellezza e la gioia sono così fragili? ). Siccome non avete vere e proprie risposte a queste domande…”

Si sbaglia, l’altro giorno ho reperito un’ esaustiva e definitiva risposta a queste serissime e sensate (e soprattutto nuove e originali) domande: sulla Iris hanno ritrasmesso “Il senso della vita” dei Monty Python. La serietà e la coerenza razionale dell’opera sono esattamente corrispondenti alla serietà e alla coerenza razionale delle domande poste.

robby

la florenskjiana antologia del vittivismo……..,copre solamente in modo infantile le sue imperfezioni su gli argomenti in merito.
non voglio continuare con sto pippone come fai tu ,ma a roma si dice che ciai la coda di paglia,se tu non ricordi,questo non il tuo sito,e sito per atei,agnostici e razionalisti,se dobbiamo usare i guanti bianchi e darti ragione,perche leggi tanti libri….puo benissimo cambiare sito dove magari puo espatriare e trovare..oppure stare in hiesa e sfraccelare le meningi a qualche incauto autodidatta dal animo un po piu cnfuso,a cui imporre,la tua immensa vanagloria, da erudito misantropo che stai mostrando

Marco T.

@ Florenskij

Ti sfugge il fatto che l’ateo, pur avendo anch’egli simboli e miti in cui riconoscersi è perfettamente cosciente del loro valore simbolico-rappresentativo, dotato unicamente di un potere metaforico.
Al contrario il credente è convinto che i suoi simboli abbiamo il potere reale di modificare la realtà, attraverso fenomeni di tipo fisico.
Capisci l’enorme differenza?

Riguardo il termine SACRIFICIO, non vedo dove sia il problema.
Moltissimi altri termini nati con una connotazione religiosa si stanno secolarizzando, perdendo il loro legame con il concetto di dio.
E’ il destino di tutte le parole che nel tempo mutano gradualmente il proprio significato.
Io, pur essendo ateo, mi reputo una persona “mistica”, dedito alla cura dello “spirito”, ispirato dalla “morale” e consapevole del valore del “sacrificio”. Non mi interessa che la religione secoli fa abbia posto il copyright su questi concetti umani. Essi rimangono validi anche dopo la morte di dio.

Florenskij

@ Stefano. La famiglia di Bruno Paolillo allo sfascio? Lei equivoca: non sono affatto come molti di voi, che godono, sì, GODONO nell’individuare e propalare ai quattro venti le magagne e i conseguenti guai degli altri, di quellia cui attribuiscono il ruolo di ” ‘o malamente”. L’idea che la solidità della famiglia sia un elemento essenziale della “tenuta” della vita sociale non è affatto mia; lo affermava perfino Montanelli, che era separato e convivente; senonchè, abituati come siete a trinciare giudizi moralistici al contrario, non vi rendete conto di quanto siano diversi il taglio morale-moralistico e quello psicosociologico di una simile questione. Io, non sapendo tutto e non avendo la sfera di cristallo, mi chiedo semplicemente come mai due persone che, avendo figli in età educativa, quindi prospettano una convivenza a vita o almeno a lunghissimo termine, non fanno quello che si è sempre fatto da che mondo e mondo: SPOSARSI. Anni fa durante una gita scolastica posi la domanda a un simpatico giovane, guida turistica, che era nelle stesse condizioni del prof. Paolillo. Mi rispose che non ci aveva pensato. Alle sue pessime insinuazioni di coltivare con piacere l’idea che le unioni laiche siano destinate necessariamente allo sfascio rispondo con l’ipotesi che mi pongo: in condizioni ottimali, come sembrano essere il prof. Paolillo, la sua compagna e i figli ( e mi auguro che siano tali ) la situazoione è irrilevante; il problema si pone quando le condizioni ideali non ci sono; allora, mancando il freno del ritegno morale, di immagine sociale e di vincolo giuridico, è probabile che la fragilità del gruppo sia maggiore. Conosco anche per confidenze dirette, di famiglie o per meglio dire aggregati provvisori di partner che producono situazioni di notevolissimo disagio, quando non addirittura sfascio.

@ Kaworu.Si vede che i suoi interventi sono passati al vaglio del rasoio di Occam: SEMPLICI ED ELEGANTI. Magari anche solo di tre o quattro parole. Di più le verrebbe il fiatone ( metaforico ). Siamo quasi al livello dei maestri Zen. Brava, complimenti, un razionalismo sinteticissimo. Quanto all’atteggiamento umanistico poi… sono senza parole.

Stefano

@ Florenskij

Può arrivare a comprendere che ciascuno decide di gestire la propria situazione di coppia come meglio crede, prendendo in considerazione quelli che ritiene essere pregi e difetti delle opzioni disponibili?
Riesce a capire che immagine sociale e vincolo giuridico contano poco di fronte a situazioni compromesse?
Comprende che anche quando non esiteva la possibilità di sciogliere il matrimonio i coniugi trovavano “soluzioni” nonostante il vincolo?
Se lei ritiene che il matrimonio fatto davanti a ministro di Santa Romana Chiesa sia la migliore opzione, io, pur non condividendo la sua opinione, non mi lancio in pistolotti che tentino di convincerla del contrario. Faccia pure, come ha fatto.
Liberale in campo economico e comunista dirigista in quello matrimoniale?

Stefano

@ Florenskij

Riguardo a Kaworu, fermo restando che si difenderà da sola, ho già detto fino alla noia che quando si è nauseati dalla ripetizione dei medesimi argomenti, inalterati e insensibili alle critiche, chi è meno paziente di me fa benissimo a cortocircuitare in modo spiccio i suoi interventi.
Credo sia più razionale di me che provo a dilungarmi.

Gianluca

Scusi Florenskji,

tra le altre cose, dov’è che ha letto che il sig. Paolillo non è sposato con la sua compagna?

Stefano

@ Florenskij

non sono affatto come molti di voi, che godono, sì, GODONO nell’individuare e propalare ai quattro venti le magagne e i conseguenti guai degli altri, di quellia cui attribuiscono il ruolo di ” ‘o malamente”.

Suvvia Florenskij, fosse anche vero non riusciremmo mai a eguagliarvi nella pratica sistematica di cui parla, fatta a priori e in mondovisione dai vostri gerarchi….
Qua non è in parrocchia….

Kaworu

caro flo, come ti ho detto, questo non è un CPS e io non sono la tua psicologa.

se hai bisogno di supporto a causa della tua scarsa autostima, potrai trovare quello più vicino a te con google.

ti consiglio anche di cercare una neurologia e di farti vedere pure da un neuropsicologo per le tue difficoltà di comprensione, scrittura, attenzione e memoria.

Florenskij

@ Ferrer. L’elemento che è insuperabile, anzi impagabile in voi razionalisti – umanisti è l’essenzialità: dieci domande a cui rispondere sull’unghia per risolvere in quattro e quatt’otto il processo sommario a Dio; una o due battutacce per liquidare in tre righe i massimi problemi su cui da secoli ( che dico? da millenni ) si affaticano sapienti, filosofi, poeti; nell’incapacità di fare un discorso proprio che stia a galla, indicazione di un sito dove trovare soccorso: nuotatori col salvagente.

Altro che lenzuolate di risposte! per certi problemi ne occorrrerebbero CHILOMETRATE !

Kaworu

purtroppo dubito che uno che non ha nemmeno le capacità mentali di capire l’uso del tasto “rispondi” possa fornire chilometri di cose sensate.

però se vuoi sbrodolare per qualche chilometro…

Stefano

@ Florenskij

Non credo si possa fare molto affidamento sulla capacità di comprensione di quel che legge, sia per quanto ripete inutilmente, sia, come le si è fatto notare più volte, perché non riesce nemmeno a comprendere come vadano postate le risposte.

Lo ripeto: chi fa affermazioni fuori dall’ordinario è lei. Lei deve provarle e non solo non ci riesce – incorrendo peraltro in continue contraddizioni – ma ammette candidamente che non ci sono riusciti in secoli.
Le sue chilometrate sono dunque perfettamente inutili.

PS Non mi pare si danni l’anima per Manitou. Ci comprenderà…

Stefano

@ Florenskij

Se necessita di ulteriore chiarezza, il suo sistema fa acqua da tutte le parti.
Non regge. Se non per chi ha deciso che debba reggere perché non sopporterebbe il contrario. E non regge nonostante quanto è stato scritto finora. Se anche lei dovesse utilizzare il resto delle sue notti a leggere quel che le manca, non riuscirebbe a spostare di una virgola le contraddizioni. Solo una cosa le dissolve all’istante: l’ipotesi che dio non esista. Quindi Florenskij lei semplicemente deve farla finita di suggerirci letture a supporto delle sue contraddizioni. Il problema è suo. Mi sembra chiarissimo…

Ferrer

@ poveraccio

Ma come, io prendendo esempio dalla sua altissima cultura, le avevo fatto una citazione altamente cultural-teologico-filosofico-umanista, suggerendole di studiare attentamente l’opera dei Monty Python “The meaning of life” che tratta dei “grandi problemi dell’umano”e lei pretende di scartare l’altissima filosofia dei Monty Python senza neanche vedere il film almeno 150 volte di seguito, requisito indispensabile per capire la jungla religioso-simbolica-esoterica-spirituale che sta dietro ad ogni fotogramma…
Proprio lei che si dice interessato a tutto quello che viene detto sull’argomento…
Chiaramente lei è animato da bieca invidia: sa che, malgrado le sue indubbie doti comiche, non riuscirà mai ad avere tanto successo; come pagliaccio resterà solo un dilettante, limitandosi a far sbellicare dalle risate i frequentatori delle ultimissime uaar…

Elena

Grazie Bruno, anche a nome di mia figlia, pure lei in prima elementare. Fortunatamente l’ora alternativa c’è e pare stia funzionando bene. Questo anche grazie alla presenza di insegnanti come la maestra di mia figlia, atea, che sempre si é battita per questo ed altro (nulla ha potuto fare per la croce in classe che, però, ha abilmente semi-mascherato con una pianta).

Roberto Grendene

I miei figli hanno sempre frequentato l’ora alternativa.

È sempre stata la materia che hanno preferito.
E non perché non facessero nulla, ma perché alla fin fine era uno spazio dedicato al risveglio dello spirito critico.

Pippo

Devi ringraziare la CCAR, senza l’ora di religione non ci sarebbe nemmeno l’ora alternativa!

Diocleziano

Pippo,
pensa che fortuna se ti venisse una fistola nel cuIo…
avrebbe potuto venirti nel cranio! :mrgreen:

FSMosconi

@Pippo

Che è come dire che è grazie alla leva obbligatoria è nata la leva volontaria.
Un po’ come dire che è grazie all’incarcerazione coatta esiste la vita fuori dalle sbarre.
Che è come dire che è grazia all’abolizione della pana di morte sommaria che esiste il diritto ad equo processo.
Devo dilungarmi o ancora o hai già capito da solo?

Roberto Grendene

è che il caso dei miei figli è una eccezione: troppo spesso i bambini che non si sottopongono all’indottrinamento cattolico delle ore di religione vengono messi nei corridoio, o in fondo alla classe, o smistati in altre classi

e troppo spesso nell’indifferenza di una scuola che dovrebbe essere accogliente e attenta a non discriminare

dinuzzo56

Piccolo cameo sulla importanza dell’ora di religione per la difesa dei valori cristiani fondanti la nostra civiltà.
Parlando dell’ora di religione con un amico di mio figlio (prima media) che , come da suggerimento della famiglia, estranea a qualunque professione di fede, si diachiara credente, gli ho chiesto cosa fosse per I cristiani la pasqua, (supponendo che almeno l’insegnante “dedicato” alla sua religione gliene avesse spiegato la pregnanza). Risposta: LA FESTA DELLE UOVA!
Meravigliosa sintesi della utilità dell’ora di IRC per la conservazione delle radici cristiane!
Questi fanciulli di oggi saranno i pecoroni di domani. alleluja!

Elena

Credo che anche i bambini battezzati e che seguono l’IRC darebbero una risposta simile.
Sulle fantomatiche “radici cristiani” avrei molto da obiettare ma il tempo è tiranno.

dinuzzo56

@elena
parlavo di un bambino battezzato che segue l’IRC per “tradizione” familiare

roccof2009

Credo che la maggio parte degli italiani non conosca neppure il significato della parola Laicità.Le convenzioni sociali .le tradizioni.le superstizioni, protette e veicolate specialmente dalla televisione ,avranno ancora per lungo tempo il sopravvento.Forse quando ci saranno i voli giornalieri per la luna….

stefano

condivido e apprezzo molto il lavoro di questo insegnate ma purtroppo dobbiamo riconoscere la relatà dall’utopia.
i partiti sono tutti clericalizzati, la voce del cittadino medio non conta perchè viviamo in una democrazia annacquata, il vaticano spadroneggia ovunque per non parlare della televisione dove preti, suore, maghi, visionari e sedicenti miracolati sono ospisti fissi sia nei programmi rai che di quelli di mediaset.
la strada per diventare una nazione civile è lunga.
chissà se ci riusciremo.

gcr

bisogna boicottare il primo canale della rai, che in famiglia chiamiamo TV maria perchè è diventata una rete del vaticano, invito tutti gli amici UAAR a non guardarla.

gcr

scusate ho fatto partire il messaggio troppo in fretta, anche io volevo fare i complimenti a Bruno e famiglia, anche mio figlio, non battezzato che adesso è alle medie, non ha mai fatto religione, viviamo in un paese e dunque sotto gli occhi di tutti, ma ti assicuro che mio figlio vedendo che due palle si fanno i suoi compagni tra catechisno, messe,cresime è ben contento di essere fuori da tutte queste cazzate e si sente anche invidiato dai suoi compagni perchè non deve raccontare balle ai genitori facendo credere di essere andato in chiesa o facendo finta di credere alle balle raccontate dai preti, vai tranquillo col tempo le tue figlie saranno libere di decidere quello che vorranno con la testa sgombra da condizionamenti, l’importante è insagnare ai figli ad essere onesti rispettando le leggi non per paura del premio o della punizione ma perchè dove la gente è onesta si vive meglio. ciao

whichgood

I genitori che mandano i propri figli a lezione di religione dovrebbero avere l’onestà intellettuale di sottoporsi anche essi a lezioni settimanali di babbo natale e Harry Potter. Evidentemente hanno bisogno di vendicarsi sui propri figli per il sopruso che hanno subito loro stessi da piccoli. E’ tristissimo che non se ne rendano conto.

Florenskij

@ wichgood. La cosa principale di cui devo ringraziare mia madre è stata di avermi portato in Chiesa da piccolo.
Non avrei dato alle mie figlie una educazione religiosa se non fossi strato sinceramente convinto di offrire loro la verità, e verità documentate, non favole nel senso deteriore che lei, “nato imparato” intende. Tanto per contargliene una, la figlia maggiore era enormemente stimata dal suo professore di filosofia ATEO. Era “vittima” di una educazione religiosa che implicava il confronto con altre idee, a differenza di certe educazioni “laiche” con un bel paio di paraocchi per escludere idee diverse, non “politicamente corrette”.

pacamanca

Ed è whichgood CON la acca, invece. Come si dice a Perugia, “gimo bene…”.

Comunque facci sapere quali sono le “verità documentate”. Fremiamo tutti nell’attesa.

Elena

Mia nonna mi portava in chiesa da piccola, molto spesso. Diceva “quella è la madonna, quello è Gesù, quello è san coso… devi pregarli!” ed io rispondevo “ma non vedi che sono solo statue?!”, lei tentava di convincermi del contrario ma io non ne volevo sapere. C’è chi nasce pensante e chi boccalone.

firestarter

Florenskji,

La cosa principale per cui devo ringraziare mio padre e’ di non essere un represso che usa espressioni come “il coso maschile”. Spero sinceramente che le sue figlie siano state capaci di rendersi indipendenti dalla situazione di tragicomico bigottismo implicato dai suoi interventi.

Stefano

@ Florenskij

verità documentate ?

Ho già detto più sopra.
Nelle fiabe le eventuali contraddizioni non pretendono di rappresentare la verità…

Fri

La cosa principale di cui devo ringraziare mia madre è stata di avermi portato in Chiesa da piccolo.

anche io! e ho potuto vedere fin da piccola la schifezza che e’ il cattolicesimo e me ne sono allontanata in tempo per diventare una donna equilibrata e atea

Kaworu

vedo che non perdi occasione per bullarti di quanto sei stimato, amato, buono, con anche la figlia filosofa (non è che ti viene in mente che magari è stimata dal prof per altre ragioni o perchè effettivamente studia… o perchè magari lui non è chissà chi, non è che ateo significa per forza chissà che cosa oltre a “non credente in divinità”. la mia prof di filosofia delle superiori stimava chi imparava la pappa a memoria e la vomitava pari pari, per dire).

la tua autostima e i feedback che ti arrivano dall’esterno son così scarsi?

gmd85

@flo

ma perchè ti affanni tanto a ribadire che le verità sono documentate. a parte il fatto che non lo sono, non dovreste crederci per fede, senza cercare di capire. il tuo atteggiamento è quasi comparabile e a chi cerca di capire, quindi non è che puoi tanto definirti religioso, credente o fedele. Insomma, se per credere hai bisogno di verità documentate, peraltro faziose e tendenziose, converrai con me che c’è qualcosa che non funziona.

giuseppe

Quanta festa per una goccia nell’oceano ! Una battaglia ideologica che prima o poi sarà solo un ricordo. Si possono perdere delle battaglie, ma cio’ che conta é guadagnare la guerra. Tra qualche decina di anni ne dovrete inventare delle nuove e sarete sempre al punto di partenza. Capisco che vi urti avere uno che guasta la festa, ma é la mia opinione. Ognuno ha le sue sicurezze.
Immagino anche la sflinza di improperi isterici che ora mi lancerete. Buon lavoro.

Kaworu

quindi il tuo obiettivo è schiacciare e opprimere chiunque non la pensi come te.

beh almeno lo ammetti.

l’isterico qui comunque è solo uno, e per trovarlo ti sarà sufficiente guardare allo specchio 😉 anche con un pizzico di paranoia.

whichgood

Sei un disonesto. E ora vai a pregare a Sant’appolinaire, a San Mafioso.

Stefano

@ giuseppe

Una battaglia ideologica che prima o poi sarà solo un ricordo. Si possono perdere delle battaglie, ma cio’ che conta é guadagnare la guerra. Tra qualche decina di anni ne dovrete inventare delle nuove e sarete sempre al punto di partenza.

Pensa quanto sei sc.mo a rompere le scatole qui…

giuseppe

…e il film Maria di Nazarhet fa sette milioni di ascoltatori. Suppongo che vi lamenterete anche di questo.

Kaworu

stavolta hai scelto il righello di plastica dura, oppure il metro da sarta?

il primo fa un po’ “bagni di prima media”, il secondo più “sono davanti a redtube con tanta ansia”.

gcr

tu li hai contati? a me nessuno mi ha chiesto se l’ho visto, naturalmente sei proprio un credulone

Kaworu

poverino, devi capire peppe…

lui non sa capire i numeri, ma quando becca qualche cifra alta, allora gongola tronfio.

quando i numeri dalla sua parte son bassi, parla di complotti da paranoico.

e va beh, la maturità è quella che è, scommetto che le due bimbe di questo agguerrito uaarino sono molto più avanti 🙂 del resto pare che geni e ambiente gli abbiano sorriso di più 🙂

Biondino

Quest’argomento non c’entra niente.

Io mi lamento con te per la tua maleducazione.

Stefano

@ giuseppe

sappiamo che tu hai a cuore i numeri e non la verità

Kaworu

il problema è che spesso e volentieri sbaglia pure a leggerli, i numeri 😆

gmd85

Nah, dipende da come gli conviene. Se i numeri gli piacciono ce li ha a cuore. Se non gli piaccioni, non sono validi.

Marco T.

Vedo che conosci bene il nome del paese del tuo guru.
Ma il vangelo lo leggi?

gmd85

@giuseppe

No, non mi lamento. Fermor estando che i dati auditel possono non essere veritieri, bisogna anche vedere quanti fra quegli i potetici sette milioni se lo sono visto per interesse o per farsi due risate o eprchè il convitto non passava di meglio.

robby

io sto guardandio i BORGIA..giuseppe che dici faccio bene,su sky lo fanno….mi conteggi tra i cattolici?

Diocleziano

giuseppe,
è più o meno quello che fa ”Striscia” TUTTE le sere.

gcr

tu li hai contati? a me nessuno mi ha chiesto se l’ho visto, naturalmente sei proprio un credulone

statolaico

Bruno ti ammiro perchè te ne fotti. Io all’epoca non ebbi il tuo stesso coraggio.

Tabish

Grazie Bruno per aver condiviso la tua esperienza e complimenti per la lotta che hai sostenuto.
Sono padre di un ragazzino di 13 anni, io e mia moglie siamo entrambi sbattezzati, viviamo in un piccolo paese e questa è l’esperienza vissuta:
– all’asilo c’è andato forse per un mese e poi dopo canzoncine e preghierine più o meno forzate abbiamo deciso di non mandarcelo più (asilo retto da comitato genitori ma di stampo confessionale con presenza di alcune suore. Unico asilo in zona);
– alle elementari (scuola statale di paese) abbiamo sempre firmato per l’esenzione dall’ora di religione e, non esistendo l’ora alternativa, nostro figlio veniva spostato in altra classe o, e questo è accaduto per un anno intero in seconda elementare, andavo a prenderlo e a riportarlo, avendo il dirigente scolastico (donna e baciapile) messo l’ora di religione esattamente in mezzo alla mattinata.
Ho fatto un anno nel consiglio di classe e un anno nel consiglio d’istituto e mi sono battuto perché venisse data al bambino l’opportunità dell’ora alternativa senza però riuscirci.
Mia moglie è stata anche lei rappresentante di classe ed ha fatto altrettanto senza però risultati.
Dopo lo abbiamo iscritto ad una scuola media privata NON CONFESSIONALE dove l’ora di religione è stata messa in orario potabile, e dove c’è l’ora alternativa.
Ho avuto, durante le elementari, un paio di scontri con l’insegnante di religione che ha avuto la malaugurata idea di far sentire un “reietto” mio figlio. Nel primo incontro sono stato molto civile, ma visto che non capiva, la seconda volta ho aspettato l’insegnante fuori dall’edificio scolastico e, di fronte a tutti gli altri genitori, l’ho minacciata di provvedere a farle cambiare modo di fare o con le buone o con le cattive. Da quella volta ha smesso di fare la str.
In prima media mio figlio era il solo a non frequentare l’ora di religione, oggi sono già in sette su ventidue!

Giovanni

Ognuno ha la libertà di avere l’alternativa all’ora di religione, però dovreste battervi per far frequentare la scuola ai vostri figli anche durante le vacanze per le feste religiose (Natale e Pasqua), siete ottusi perchè non avete memoria delle tradizioni del nostro paese che in gran parte sono religiose , l’apertura mentale è quella di conservare la memoria anche se non condivisa perchè noi siamo quello che siamo perchè : “Noi siamo come nani sulle spalle di giganti così che possiamo vedere più cose di loro e più lontante, non certo per l’altezza del
nostro corpo, ma perché siamo sollevati e portati in alto dalla statura dei giganti”
(Bernardo di Chartres).
Voi disprezzte le vostre radici.

Marco T.

Disprezziamo quello che di male vi è stato nel passato della nostra cultura, come è giusto disprezzare la schiavitù, il colonialismo omicida, l’oscurantismo culturale, la società per caste e tutte le altre schifezze che fanno parte delle nostre radici e di cui non andiamo certamente orgogliosi.

MASSIMO

@ Giovanni

Certo che disprezzo le mie radici.
Se per radici si intende l’inquisizione, la tortura, la gente messa sul rogo o ghigliottinata, il fascismo, ecc….
Piuttosto voi cattolici, per spirito conservatore, ossequiate una organizzazione che ha fatto le cose sopra dette

Kaworu

guarda, se fosse permesso quindi di prendersi lo stesso tempo di vacanza dei “cattolici” in altri periodi dell’anno, firmerei subito.

dimmi dove.

però ho come la sensazione che certe cose a te scoccerebbero.

Fri

siete ottusi perchè non avete memoria delle tradizioni del nostro paese che in gran parte sono religiose

Religiose si, ma non cattoliche, visto che TUTTE le festivita’ religiose cattoliche erano preesistenti e, quindi, pagane. Questo e’ tanto vero che alcune sette cristiane protestanti piu’ intransigenti NON festeggiano il NATALE perche’ E’ una festa pagana.

FabioFLX

Sì, io disprezzo ogni mia radice cristiana. E che c’è di male? A differenza di molti sono libero, perciò ho scelto e lo faccio.
Ti rode che ci sia chi non dà il tuo stesso valore a “dio, patria, famiglia” , per caso?…

MASSIMO

Premetto che non ho figli, ma suggerisco una idea alternativa ai genitori non credenti.
Uno manda i figli all’ora di religione, ma poi gli spiega ai figli che quella è solo una farsa per far contenti i nostri politici che sono servi della Chiesa, così dopo il bambino non crede più a niente.
In questo modo gli effetti dell’ora di religione diventano nulli.

Elena

In effetti mia figlia all’asilo non aveva l’ora alternativa e frequentava religione. Devo dire che, vuoi perchè da me non aveva riscontri su ció che sentiva, vuoi per carattere, ha preso per storiella tutto ciò che le veniva detto, ha sempre dato per scontato che quanto le veniva detto durante l’ora di IRC aveva la stessa valenza di quello che sentiva nel momento della favola.

Kaworu

non sono solo gli effetti il problema.

il problema sono anche le statistiche di cui si bullano individui come giuseppe o come i preti quando chiedono soldi perchè tanto “la maggioranza è cattolica”.

e se fai fare IRC ai tuoi figli, automaticamente rientri nella percentuale “cattolici” e alimenti il ciclo.

Roberto Grendene

potrebbe funzionare alle medie inferiori, e ancora di più alle superiori

ma dai 3 ai 10 anni di età non è così semplice: per due ore la settimana tuo figlio sarebbe oggetto di proselitismo e di valutazione assieme ai suoi compagni

molto ma molto più utile fargli frequentare per due ore la settimana insegnamenti sui diritti civili, di educazione civica, di diritti dell’infanzia, sugli usi dei bambini di tutte le parti del mondo, di musica, di redazione del giornalino della scuola, di tematiche ambientali

I miei figli hanno frequentati insegnamenti simili, e di religione gli ho parlato io leggendo un po’ di bibbia e vangelo e portando pure mia figlia una volta a messa (dopo non c’e’ mai più voluta tornare)

mistergrey

“Lei vorrebbe partire dal principio che la morale, essendo cosa naturale e neutra, non ha bisogno di figurazioni più o meno fantastiche, tali da illudere, esaltare , deprimere, alle volte tarrorizzare i bambini.
Io invece, che secondo i suoi deisderata sarei destinato ai leoni o alle frecce ( san Sebastiano ) la penso diversamente, e non solo per partito preso.
I bambini ( come i primitivi ) attraversano una fase in cui ha larghissimo spazio l’attività fantastica, in cui sono in primo piano le immagini. La religione fornisce appunto una quantità di immagini veicolatrici di significato.
Mi piacerebbe sapere con quali argomenti l’educatore “laico” può motivare il bambino a non reagire a certe offese, oppure a reagire moderatamente, a perdonare, a rinunciare alla presa in giro del compagno goffo, o balbuziente, o con handicap. Non va fatto perchè lo dice l’articolo tal dei tali della costituzione?
Nella mia infanzia mi sono stati proposte le figure di alcuni santi, che ho sentito come esemplari, tanto da spingermi all’imitazione. Certo, si potrebbero proporre anche “santi” laici; però la loro vita finisce comunque con qualche palate di terra, come dice Pascal, che lei cita e che a mio parere dovrebbe meditare meglio; invece la vita dei santi finisce sempre in gloria, della gloria del Paradiso. Veda lei se non c’è differenza.
Il problema centrale è: come instillare nel bambino lo SPIRITO DI SACRIFICIO? In attesa di conoscere un sinonimo laico del termine “sacrificio” ( fare qualcosa di sacro ) le chiedo una riposta a quest’ultima domanda.
Tornando alla questione principale: fare uscire il bambino di famiglia laica può ( anzi deve ) essere motivato dall’esigenza di non proporgli contenuti che la famiglia rifiuta.
Al professore che conduce la battaglia per l’ora alternativa vorrei chiedere: ha una compagna e una figlia: ma per quale motivo non si sposa? Che cosa le costa? C’è o non c’è il divorzio per le situazioni “difficili”?”

Sicchè lei sta affermando che non è possibile educare laicamente e nel contempo efficacemente un fanciullo?

Un enunciato davvrero scientifico, degno d’altronde della sua sterminata coltura (mons topolinum peperit 🙂 )

A me, digiuno di cotanta dottrina, raccontavano che l’esempio (quello fornito dall’educatore, non da qualche raccolta agiografica) era la risorsa educativa più efficace.Comunque…..

“Al professore che conduce la battaglia per l’ora alternativa vorrei chiedere: ha una compagna e una figlia: ma per quale motivo non si sposa? Che cosa le costa? C’è o non c’è il divorzio per le situazioni “difficili”?””

Quel divorzio, istituzione tutt’altro che rivoluzionaria, che lei nemmeno ha digerito.

Ad ogni modo: ma che gliene frega a lei se quel prof non si è sposato? Saranno Kazzi suoi, o no?

mistergrey

Comunque torno a ricordare che una volta, in tempi già squallidi ma meno di adesso, le forze laiche si battevano per rendere extracurricorale l’irc, chiedendo che fosse piazzata all’inizio o alla fine delle lezioni. A mio avviso non esistono difficoltà logistiche insuperabili;maca semplicemente la volontà politica, come allora.

Tiziana

se si continua a invocare l’ora altrenativa, come del resto propose ai tempi la furba cei, non vedo come potrà mai essere espunta .
tra l’altro credo che bisognerebbe vigilare su cosa insegnano questi professori di religione. mi risulta che per attrarre studenti “raccontano un pò delle religioni degli altri” , quindi non si attengono rigidamente al programma e non credo che ciò sia consetito.

Kaworu

non esiste un programma per l’ora di religione.

quindi in pratica c’è la più completa anarchia: chi fa pregare, chi fa vedere film (a caso o strettamente propagandistici), chi non fa una cippa letteralmente, chi fa catechismo, chi discute a caso di argomenti a caso, chi fa lavaggio del cervello…

Tiziana

io ho letto che bisogna attenersi all’insegnamento della religione cattolica.
ai miei tempi l’ora era obbligatoria e io ero esonerata. nelal mia scuoal alle medie eravamo in due ed era posizionata alla ultima. però i miei colleghi avevano un libro. In tempi recenti un mio compagno di scuola mi ha detto che spesso il prete in classe (allora erano sacerdoti) parlava di me sostenendo la vecchia e originalissima storia del deicidio. questo però mi ha consetito per tutte le medie di essere temuta e rispettata dai compagni di classe!

Kaworu

si, il libro di solito lo mettono sempre nell’elenco. di fatto, non si usa mai.

Tiziana

comunque confermo che parlano anche di altre religioni, il che dovrebbe essere proibito, io capisco che chi ha figli piccoli preferisce che facciano una ora (peraltro nella maggior parte delle scuole credo non ci sia) piuttosto che portarli o ritirarli unora dopo, però mi sembra una politica sbagliata che richiederà tempi ancora più lunghi per la soluzione della questione. del resto ogni cambiamento è difficile per chi ne è promotore.

francesco s.

@Tiziana

Ti confermo che raccontano anche degli altri principali monoteismi: mi ricordo ancora quando facevo il verso all’allora papa Wojtyla, mi convertivo per scherzo all’islamismo leggendo la formula islamica o si faceva convertire a loro insaputa i compagni, o si ripeteva a più non posso Javè per essere fulminati.

francesco s.

e i compagni se ne facevano di risate soprattutto sul papa (ed erano credenti, anche il me di quei tempi)

francesco s.

@tiziana

Scusa ho visto dopo che ti eri “autoconfermata”.

Roberto Grendene

non è affatto proibito parlare di altre religioni ed di ateismo e agnosticismo durante le ore di religione cattolica

il programma lo decide la CEI, quindi fa quel che vuole 🙁

Il problema è che tutti gli argomenti vengono affrontati in modo “conforme alla dottrina della Chiesa” (come stabilisce il protocollo addizionale del concordato)

quindi figurati come parlano bene di ateismo, agnosticimo, omosessualità, convivenza, sesso prima del matrimonio, eutanasia, ecc. ecc.

Roberto Grendene

esatto: mancando la volontà politica, occorre battersi per il diritto all’ora alternativa

anche perche’ nell’attesa cosa facciamo?
lasciamo i bambini che si sottraggono all’IRC nell’umiliazione, nel corridoio o in fondo alla classe?

Tiziana

Credo che è meglio far rimanere i bambin nel corridoio a godersi il temp libero (i bambni giocano fra di loro il che dovrebbe nutrire la lor mente) piuttosto che fare l’ora altrentaiva perpetrando l’ora di religione. Non tuttii genitori poi sono d’acordo nell’evitargliela, quindi meno egoismo forse sarebbe un passo in avanti per tutti. Ma quello che nn comprendo è perchè si debba avere paura di far stare i bambini a giocare senza che nessuno gli organizzi una ora alternativa.

Roberto Grendene

@ Tiziana

egoismo?
avere diritto all’istruzione e alla libertà di (dalla) religione sarebbe egoismo?
stai proponendo di usare bambini dai 3 ai 10 anni per farne dei piccoli martiti

i miei figli dai 3 ai 10 anni dovevano stare zitti e fermi nel corridoio o in fondo alla classe, a testa bassa, a fare disegnini?
ma stiamo scherzando?
è esattamente il gioco di chi vuole perpetrare per sempre l’ora di religione cattolica: relegare in stato di minorità chi non la fa, per fare in modo che tutti si iscrivano i loro figli all’IRC

Tiziana

In genere quando si fanno delle proteste si fanno oltre che per sè per tutti.

Per liberarsi dall’ora facoltativa di religione nn gli si può contrappore l’ora alternativa (un ossimoro).

Purtropppo in Italia c’è il familismo (i figli nel corridoio, che scandalo!) e quindi ci teniamo l’ora di religione curriculare.
Del resto chi è stato a volere l’ora alteremativa?
La furba Cei.

francesco s.

Non è un problema di scandalo, ma di diritto:

un genitore a prescindere dal sesso, etnia, orientamenti filosofici/politici/sessuali etc… ha il diritto che i figli siano trattati in maniera eguale, quindi se è data ad alcuni la possibilità di seguire l’IRC in classe agli altri deve essere garantito il diritto di non essere lasciati soli in corridoio mentre gli altri seguono la suddetta lezione.

Non mi piace che si facciano martiri su bambini, come ha già detto qualcuno. Nell’attesa che l’IRC venga abolita almeno si deve cercare di garantire gli stessi diritti agli altri bambini.

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