Appello all’Onu: organizzazioni a difesa dei diritti delle donne contro discriminazioni basate su “valori tradizionali e religiosi”

A livello internazionale, le confessioni religiose cercano di far passare con la loro azione di lobbying il principio secondo cui vanno difesi i “valori tradizionali” anche a spese dei diritti delle donne. Proprio a marzo la UN Commission on the Status of Women ha discusso sul tema, senza arrivare però ad una linea comune.

Le organizzazioni internazionali a difesa delle donne hanno quindi lanciato un appello per dire un deciso “NO” alla riapertura dei negoziati riguardo accordi internazionali già stabiliti sui diritti delle donne. In modo che certe conquiste non vengano minate in base alle pretese dei rappresentanti religiosi. Le realtà femministe si dicono “particolarmente preoccupate” per lo stallo in commissione e ricordano che i Paesi che aderiscono all’Onu devono difendere i diritti delle donne sulla base della World Conference on Human Rights di Vienna del 1993 e della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo.

Nonostante molte nazioni abbiano formalmente sottoscritto e appoggiato certi statements per entrare nell’Organizzazione delle Nazioni Unite, si assiste ad un fenomeno “allarmante”. “Alcuni governi hanno invocato valori cosiddetti ‘morali’ per negare alle donne diritti sessuali e riguardanti la salute riproduttiva”. E spesso “morali sociali e religiose e valori patriarcali sono stati usati per giustificare violazioni contro le donne”. Si ricorda che “la violenza contro le donne, la coercizione e la privazione di protezioni legali e d’altro tipo per le donne, stupro da parte dei mariti, delitti d’onore, preferenza per i figli maschi, mulitazione genitale, dote e ‘prezzo della sposa’, matrimoni forzati e in giovane età e ‘stupri correttivi’ di persone lesbiche, bisessuali, transgender e intersessuate sono state giustificate col riferimento ai ‘valori tradizionali'”.

Ma “costumi, tradizioni o considerazioni religiose non possono essere tollerate per giustificare la discriminazione e la violenza contro le donne e le ragazze”. Per questo l’appello delle organizzazioni è rivolto all’Onu e alle realtà ad esso collegate, affinché vengano tutelati i diritti umani delle donne. A questo statement hanno aderito diverse realtà internazionali, ma è possibile anche sostenerlo individualmente. Anche l’Uaar l’ha fatto e invita a dare il proprio sostegno.

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52 commenti

Giuristateo

Prima ancora dell’appello all’ONU, sarebbe necessario fare un pò di chiarezza nel discorso pubblico quotidiano riguardo certi argomenti.
Giusto per fare un esempio, bisognerebbe smetterla di invitare preti, monsignori e compagnia cantante a dibattiti/conferenze/talk show in cui si parla di aborto, contraccezione e fecondazione assistita “per esprimere il parere della Chiesa”, parere non richiesto e non necessario visto che si tratta di una questione di diritti personali indisponibili e non di libertà di culto.

francesco s.

Non credo che le confessioni religiose possano essere escluse dal dibattito, proprio perchè in parte ne sono responsabili, il problema è dare il giusto peso, no come in certe trasmissioni in cui ci sono un prete giornalista, un prete prete, una suora laica e un “povero cristo” a difesa della laicità.

Giuristateo

Tino,
Io non sto dicendo che la proibizione di certe barbare pratiche è meno urgente, sto dicendo che finchè si dà corda ai religiosi in genere (qualunque sia l’essere immaginario cui fanno riferimento) prendendo per buono l’alibi (perchè di alibi si tratta) della “libertà di culto” e gli si lascia contrabbandare le loro schiocchezze tradizionaliste, certe iniziative son destinate a rimanere lettera morta.
Poi puoi fare tutti gli appelli che vuoi ma lascia che ti faccia una domanda: quando mai alla CCAR gliene è mai fregato qualcosa di quello che decideva l’ONU?

Tino

Giuristateo,
Io non difendo la CCAR che tra l’altro non mi risulta abbia mai condannato l’escissione visto che è praticata, anche se in notevole minoranza, da cristiane (perché sono le donne che hanno il coltello in mano) per il resto ritiro il mio messaggio visto che la tua risposta mi ha rassicurato.

Paul Manoni

@Giuristateo
Capisco il tuo punto di viata ma alla CCAR interessa ciò che decide l’ONU nella misura in cui questo si esprime proprio ed esclusivamente sulla Libertà di culto, sancita guardacaso dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.

Il problema e’ che certe pratiche barbare, sono a tutti gli effetti delle vere e proprie violazioni di diritti nei confronti degli individui, e quando sono le stesse religioni a promuoverle, abbiamo una sorta di conflitto tra gli stessi Diritti Umani, che da una parte sanciscono la libertà di culto e pratica religiosa, da quell’altra condannano le pratiche barbare più impositive, limitanti e liberticide.

Per risolvere questo problema, e’ chiaro che l’unico modo sia il limitare certe pratiche religiose barbare che le religioni spacciano per “libertà di culto”, non certo modificare la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, rendendola più accomodante per ciò che riguarda tali pratiche.
Tantopiù se le parole “Libertà di culto” per l’individuo hanno ancora un senso per l’ONU.

Questo appello rivolto all’ONU, significa proprio questo…
“Costumi, tradizioni o considerazioni religiose non possono essere tollerate per giustificare la discriminazione e la violenza”, e non solo nei confronti di donne e ragazze aggiungerei, ma nei confronti di tutti gli individui (ça và sans dire!). L’ONU dovrebbe registrare ciò che dice questo appello ed agire di conseguenza una volta per tutte.

Non ha senso, ne logico ne etico, reclamare una “Libertà di essere schiavi”. Di questo si tratta la “Libertà di culto” quando viene reclamata al fine di praticare certe barbarità…E non si può certo dire che sia una una libertà quella!

Occorre porre dei freni e dei limiti, ed occorre saperli imporre giuridicamente, affiancandoli con una massiccia dose di educazione e cultura…Che sono l’antidoto naturale, sia alle pratiche barbare, che al fondamentalismo ed estremismo religioso.

Florenskij

@Giuristateo. Un ateo autorevole, poeta, critrco letterario e patriota, che rispondeva al nome di Ugo Foscolo, sosteneva con G.B. Vico che la civile convivenza era stata resa possibile agli uomini primitivi grazie a tre istituzioni: MATRIMONIO STABILE, RELIGIONE ORGANIZZATA, TRIBUNALI.

” Dal dì che NOZZE e TRIBUNALI ed ARE
diero alle umane belve essere pieose di se stesse e d’altrui… ”

( “Dei sepolcri”, v. 91 ).

Visto che lei parla di “diritti umani indisponibili” in chiave larvatamente teologica o parateologica, sarei curioso di sapere in che modo lei ha risolto il problema ( filosoficamente immane ) della “fondazione del diritto”, dal momento che oggi la nozione di Diritto Naturale è obsoleta, come afferma deplorando e commiserando il prof. Buffoni, conferenziere UAAR.

MarcusPrometheus

ARE, leggi bene, are politeistiche occasioni anche di fraternizzazione sincretistiche e di banchetti di carni fra popoli diversi e non l’uno contro l’atro armati per celodurismo (il mio amico immaginario e’ piu’ vero del tuo che e’ fasullo).

Invece Altari cristiani e Mihrab islamici non hanno mai prodotto niente di buono (salvo evitare il comunismo all’Italia negli anni cinquanta, ma e’ un po’ poco in 1600 anni di disastri dolosi e dolorosi procurati al popolo italiano ed a mezzo mondo.

fab

Florenskij, andiamo per punti.
* Essere un poeta, per quanto dotato, non rende in alcun modo autorevoli in nient’altro che non sia la letteratura. Se non te ne rendi conto, hai ormai subito una deviazione mentale paurosa, probabilmente irrecuperabile, data l’età non più giovanile e la scarsa abitudine all’autorinnovamento. Me ne dolgo.
* Vico è un figlio del suo sgradevole tempo; di lui giustamente ormai non interessa più niente a nessuno, se non a qualche ammuffito insegnante di lettere e filosofia.
* La fondazione del diritto, da decenni ormai, è competenza della teoria delle scelte collettive, che sta alla filosofia del diritto come la chimica e l’astronomia stanno all’alchimia e all’astrologia. Guarda un po’, in quell’ambito il “problema immane” riceve continuamente nuove risposte, soluzioni e arricchimenti.
Capita, quando il linguaggio è la matematica e il metodo è quello scientifico. Pare incredibile, ma mentre l’uso delle tue categorie umanistiche non ha mai permesso un singolo passetto avanti in migliaia di anni, il suo rifiuto ha consentito passi da gigante in un paio di generazioni.

Saluti dal presente.

Ratio

Ho firmato e ringrazio l’UAAR di avermene dato l’opportunità.

@ Giuristateo :

Sono d’accordo con te.
Non ho la TV ma ritengo che sia scandaloso dare spazio ai preti i quali hanno già i loro media sui quali possono difendere le loro posizioni.

Florenskij

@ MarcusPrometheus. Con ogni evidenza, lei coltiva idee del tutto convenzionali ( l’immaginario del “politicamente corretto” ), qual’è quella del paganesimo tollerante a differenza dei monoteismi che sono oppressivi e forieri di guerre ideologiche.

Il paganesimo “ideale” a cui lei si riferisce è quello semidecotto della fine dell’Evo Antico, in cui i contenuti delle diverse tradizioni pagane venivano diluite come fabulazioni utili e poetiche entro una generica religiosità filosoficheggiante e filantropizzante di andamernto neoplatonico. Era la religione “sincretistico-filosofica” delle classi dirigenti “disincantate”, che non riusciva a generare l”entusiasmo creativo”, cioè lo stato di mobilitazione ed eccitazione interiore che porta alla creazione di nuve sintesi di civiltà ( lo stato d’animo indicato nella teorizzazione del sociologo Alberpni con l’espressione “statu nascenti”). Un esempio di questa religiosità compromissorio-rinunciataria, elegante-fiacca si trova ne “Le memorie di Adriano” della Yourcenar.
Costantino scelse il cavallo che sembrava vincente fra tutte le religioni “sul mercato” perchè il Cristianesimo riusciva a generare “esaltazione attiva” ( come sarebbe stata nell’Italia dell’800 l’idea del “Risorgimento” ) e l’aveva dimostrato con i martiri della persecuzione di Diocleziano.

Nella prima fase una religione “pagana” offre a un gruppo una “bandiera identitaria”, come succede ancor oggi con le contrade senesi; bandiera da usare nei conflitti con i popoli d’altre bandiere.
Polibio, intellettuale greco deportato a Roma, sostenne che uno dei motivi principali dello strepitoso successo della città consisteva nel pfatto che la vita politica, sociale e familiare era imbevuta di religiosità. Evidentemente quella religiosità “pagana” tanto pacifica non era, perchè a quei tempi ( primo secolo dopo la vittoria di Zama ) Roma stva attuando una politica di espansione imperialistica durissima, spregiudicata e perfino feroce, come si evince dalla distruzione di Cartagine e Corinto.

In ogni caso le “are” a cui si riferisce Foscolo rappresentano unfenomeno religioso ATTIVO, non psudoreligioso. Il poeta fa l’esempio dei giuramenti fatti sulle tobe degli antenati.Questo perchè si invocava la loro vendetta “dall’oltretomba” in caso di spergiuro.

Colgo l’occassione per ribadire quanto penso: il “nerbo” dell’ideologian UAAR è costituito dall’ODIO contro la religione organizzata tradizionale; tolto l’ggettom d’odio, essa si affloscerebbe per mancanza di capacità di generare “entusiasmo attivo”. La gioventù d’oggi definita “fiacca”, “senza valori”, “disincantata”, volta solo al culto del successo e del denaro non è forse una gioventù sostanzialmente atea? I cai 2esemplari” di Pietro Maso ed Eika – Omar nascono da una psicologia religiosa cristiana oppure atea?

fab

Florenskij, tanto per cambiare rispondi nel punto sbagliato.
I casi di Maso e Erika-Omar sono due in molti anni su una popolazione molto ampia e pertanto statisticamente irrilevanti.
La “gioventù d’oggi” (ma che categorie da vecchietto!) è in crisi proprio perché viene tirata su con regole di comportamento basate su una metafisica cristiana; persa la metafisica, perse le regole. Se invece venissero educati secondo principi ETICI, fondati laicamente, questo non potrebbe succedere.
Quanto ai valori non cristiani: certo, uno a scuola può cercare di dare valore alla razionalità, alla lealtà, alla responsabilità, al rigore, alla trasparenza. Poi passano i colleghi di lettere del tuo stampo e rovinano tutto, esaltando tradizione, emozioni, irrazionalità, pressapochismo, confusione, conformismo e ipocrisia.

Fri

I cai 2esemplari” di Pietro Maso ed Eika – Omar nascono da una psicologia religiosa cristiana oppure atea?

Decisamente da quella cristiana che insegna che i figli sono di proprieta’ dei genitori, che proibisce e impone, invece di ascoltare e comprendere.

Manfredi

Al buon fab: quando parli di guasti delle categoria umanistica e di colleghi di lettere del tuo stampo che passano e rovinano tutto forse cadi anche tu nella trappola della razionalita’ contrapposta alla cultura umanistica.
No, questa visione bianco/nera della produzione dlla intelligenza umana si deve superare, cultura umanistica non significa necessariamente abbandonarsi all’irrazionalità, come uno scienziato non è solo perche’ scienziato, immune dall’avere pensieri irrazionali, puo’benissimo cadere anche lui nella trappola di ideologie assassine o essere semplicemente….un credente.
Riguardo agli insegnanti di lettere, se un progresso, x quanto timido, c’e’ stato in Italia, lo dobbiamo a migliaia di insegnanti della scuola pubblica.
Mi ricordo, nel sud le molte insegnanti donne di lettere che finalmente portavano una ventata di modernita’. femminismo e rispetto dei diritti .
Una carica innovatrice formidabile negli anni ’70 e ’80, carica che sembra essersi sopita oggi.

A Florenskij: sei un intellettuale sostanzialmente disonesto e te lo dimostro: hai letto moltissimi libri ma non x mettere in discussione/confermare i tuoi pensieri, non x sete di cultura e di “altre” visioni del mondo, no, tu leggi i pensieri di autori a te vicini x confermare i tuoi pensieri, e quel che è peggio, leggi gli scitti di autori “eretici” TRASFORMANDO” i loro pensieri in favore delle tue tesi.
Altra disonesta’ intellettuale: per la tua malafede e frustrazione, chi non la pensa come te (gli atei in questo caso), è portatore di disvalori o assenza di valori.
Questo è sintomatico di una certa frustrazione da scaricare x forza vrso gli altri, lo sai?
Quando tu accusi i giovani di oggi di essere senza valori (E PE QUESTO ATEI), dimostri sostanzialmente il tuo fallimento come intellettuale, perche’ delle due l’una: o pur sapendo sei in malafede, o non sai e allora sei profondamente ignorante di storia patria: molti crimini di cinquanta anni fa erano compiuti da giovani molto, molto cattolici, i mafiosi di ADESSO quando vengono beccati nelle loro sozze tane hanno una serie di statue della madonna, padri pii vari e santini da fre invidia al vaticano.
Ma no, questo ti sfugge, vero, mio caro?
Tremo all’idea che un uomo come te possa insegnare (fare danni), nelle scuole.
Cosa insegneresti, a leggere i tuoi commenti, che gli atei sono senza etica, feroci tagliagole e stupratori?!!
Concludo, caro florenskij frustratello, informandoti che i miei genitori (mio padre ateo e mia madre serenamente credente e poco o nulla osservante dei precetti cattolici), mi hanno dato valori di giustizia, solidarieta’, e generosità, non meno profondi di genitori cattolici osservanti.
Fai pace col Mondo, Flo’.

fab

Manfredi, la risposta al tuo intervento è data dal fatto che mentre io in genere so di che cosa scrive Florenskij, lui spesso non sa di che cosa scrivo io.
Puoi ottenere un’altra risposta, più noiosa, contando gli errori di ortografia, grammatica e sintassi dei suoi e dei miei interventi. Naturalmente, sappiamo scrivere bene allo stesso modo, se vogliamo. Il punto è che io voglio, lui no.
Giusto per toccare con mano che cosa sia una cultura che non pone steccati fra scienza e umanesimo.
Lascio poi a te immaginare se nelle mie lezioni io faccia o no riferimenti anche a storia, geografia e arti; la risposta dovrebbe essere scontata.

Kaworu

si vabbè ma date anche retta a questo poveraccio farcito di pregiudizi come un cappone a natale?

MarcusPrometheus

Florenski Lei o ci e’ o ci fa, o magari entrambe le cose insieme.

Che c’entrano le guerre di Roma contro Cartagine col fanatismo religioso?

Ma vedo che Le ha risposto eccellentemente Manfredi. Sottoscrivo anche io in toto e non perdo altro tempo.

Calinero Della Torre

LA DONNA FA’ GOLA, forse troppa.
La debolezza più grande dell’uomo non è forse stata lei insieme a quell’Altro? (Dio)
Ma ingabbiare la donna è stato sempre più facile. Non è servita neanche la classica e violenta metafisica occidentale. E’ bastata la violenza.

Calinero Della Torre

penso che parecchie delle dimostrazioni storiche di forza coatta verso la donna altro non siano che più essenziali forme d’impotenza di suddetti beduini… beduini che imprigionano le proprie donne e hanno sempre il falso coraggio di rispondere a nome di Dio fino addirittura a giudicare al posto suo e addirittura nel sangue della vendetta.

Calinero Della Torre

In sunto, tutta sta violenza gratuita e unidirezionale una cosa ce la può mosrtrare: sta gente non c’ha le palle d’amare. E sia la donna che il vero Dio (se c’è) ne fanno da prova.

Florenskij

@ Detesto le femministe, almeno nelle loro manifestazioni estreme, perchè amo la femminilità ( oltretutto, da insegnante con due figlie, ho passato l’intera vita fra le donne, e ne sono ben contento ).

Si dimentica troppo spesso che gli “onori” dei maschi corrispondevano a “oneri” pesantissimi: ad esempio quello di rischiare la vita per la famiglia e per la patria, oppure di provvedere ai bisogni dei cari emigrando.

Nella guerra 15-18 l’Italia ebbe 680.000 morti ( se non ricordo male; ma c’è Stefano a “corriggermi” ) e 8 miloni di feriti. Qunate donne morte e ferite in confronto?

fab

Florenskij, se non ci avessi fatto partecipi del tuo detestare, mai lo avremmo intuito.

En passant: quanti uomini sono morti di parto? E ti è mai passato per la mente che la grande guerra è stata soltanto un immane sfoggio di pura idiozia criminale? Lo sai, vero, che svariati assalti suicidi contro le linee austriache sono stati ordinati per non sfigurare nel numero dei morti con francesi e inglesi?
Il tutto per portare una manciata di sudtirolesi da una nazione civile e organizzata in questo disgustoso sfacelo.

Fri

Si dimentica troppo spesso che gli “onori” dei maschi corrispondevano a “oneri” pesantissimi: ad esempio quello di rischiare la vita per la famiglia e per la patria, oppure di provvedere ai bisogni dei cari emigrando.

pensi forse che le donne nel frattempo se ne stessero in casa distese sul divano a poltrire?

Nella guerra 15-18 l’Italia ebbe 680.000 morti ( se non ricordo male; ma c’è Stefano a “corriggermi” ) e 8 miloni di feriti. Qunate donne morte e ferite in confronto?

A quante donne e’ stato permesso di imbracciare il fucile ed andare al fronte a combattere? Per fortuna, dico io, a nessuna (e a nessun uomo avrebbero dovuto permetterlo), ma la dovete smettere di accusare le donne di non morire per la patria (o nelle miniere, o sulle impalcature dei cantieri edilizi) quando quando alle donne e’ (o era) impedito, VIETATO PER LEGGE, di farlo.

Florenskij

@ fab. Detesto le femministe estreme o una certa “mistica del femminismo” proprio perchè vado matto per la femminilità. Ha presente il tipo Audrey Hepburn? Ma c’è anche il tipo della “donna forte”, regina premurosa, pugno di ferro in guanto di velluto; ne ho sposato una appunto per quelle caratteristiche.

La prima guerra mondiale scoppiò perchè nelle varie nazioni alla religione tradizionale si stava sostituendo una “religione della Patria” ( vedasi l’ALTARE DELLA PATRIA di Roma, voluta dagli uomini del 20 settembre ). Essenziale di tale religione era la prospettiva del SACRIFICIO per la Patria, a cui venivano educati sistematicamente i bambini. Se lei riprende “I ragazzi della via Pal” ( 1906 ) non le sarà disfficile riscontrare che i valori a cui erano educati quei ragazzi erano quelli patriottici – prefascisti o fascisti del tutto. Perfino nel tenero e socialistaggiante De Amicis ( presente a Porta Pia come corrispondente di guerra ) si riscontra il culto della milizia patria.

L’equilibrio fra le potenze nella “Belle Epoque” era precario; quando un granello di sabbia ( l’attentatto di Serajevo ) bloccò una mrotella del meccanismo e via via altri ruotismi ( un caso di “effetto farfalla” ) il sistema impazzì, come una macchina che tira dentro e maciulla il braccio dell’operaio. La guerra non sarebbe stata così lunga se la “religione della Patria” non fosse stata così diffusa almeno nell’alta e media borghesia ( dalle cui file venivano gli ufficiali ).

Il discorso sarebbe lungo ( e comprenderebbe anche il tema della “virtù dell’obbedienza” inculcato dalle Chiese ). Per il momento mi limito a constatare la solita vostra clamorosa coontraddizione: sostenete come inequivocabilmente scientifica una visione CONFLITTUALE del mondo e della natura biologica ( “La violenza è la levatrice della storia” ), poi vi meravigliate e scandalizzate se nel modo ci sono violenza e inganno.

fab

Prodigio! Un’analisi che mi persuade. Tranne in un punto: senza un modello e una base religiosi, non ci sarebbero stati i presupposti per l’accumulazione di autoritarismo e militarismo che portò inevitabilmente alla grande guerra, pertanto non c’è alcuna contraddizione.
La violenza è una componente antropologica naturale, come la morte per parto, di gran lunga più frequente che in tutti gli altri mammiferi; e, proprio come la morte per parto, con l’istruzione può essere resa minima, mentre con la visione tradizionale del mondo no.

Florenskij

@ Manfredi. Il Manfredi di Dante “… bello era e biondo e di gentile aspetto… “. Invece il Manfredi che ha scritto qui sopra è piuttosto supponente e, diaciamolo pure, cafoncello.

Vediamo di rispondere in fretta, perchè mi attendono le incombenze prepasquali.

1) Che disgrazia avermi come insegnante! Si dà il caso però che parecchi anni fa ( 1988 ) gli alunni del mio corso ebbero l’idea di attribuire un voto agli insegnanti. A me assegnarono uno squillante “nove”. Non dico altro per non autoimbrodarmi , perchè ci sarebbero cose molto più significative per smentire le sue attitudini di pseudiorabdomante.

2) Disonestà intellettuale. Prima di tutto la precisazione che a me l’autoqualifica di “intellettuale” fa ridere. Sarebbe una forma di snobismo decisamente fuori luogo, vista la quantità enorme delle cose che rimangono da sapere quando sappiamo. Si racconta che poco prima di morire san Tommaso d’Aquino, il grande sistematico della teologia medievale, ebbe una visone delle Verità Eterne così come le colgono i beati in Paradiso. Rientrato in sè, il grande domenicano disse che quanto aveva scritto era “sicut palea” ( come paglia ), ovvero robetta, roba da nulla rispetto allo “splendor veritatis”.
Ha presenti i colloqui fra don Camillo e il Cristo? L’unico obiettivo di tanto studiare è togliere le pietre d’inciampo che potrebbero impedire di avere una simile fede meravigliosamente “infantile”.
In secondo luogo le propongo un esempio. Il grande scrittore Emile Zola, laico e antilericale, dopo aver seguito il processo al capitano Alfred Dreyfus, ebreo, accusato di spionaggio a favore dei Tedeschi, SENTE INTUITIVAMENTE che qualcosa non quadra. Desideroso di spendersi per una causa socialmente meritoria, decide di approfondire e di andare in cerca delle prove che convaliderebbero la sua INTUIZIONE dell’innocenza di Dreyfus. Finalmente le trova e può chiedere dalle colonne dell'”Aurore”, con perentoria vevemenza, la revisione del processo, laciando il suo “J’accuse”. Dopo diversi anni la sua sfida, che ha appassionato i Francesi, otterrà l’esito sperato col aliberazione dell’innocente. Le stesso Zola anni prima etra andatoa Lourdes in un “treno bianco” con un teorema”: quello che fosse tutta un’illusione.
Tutti in una ricerca partiamo da un “teorema”, dal desiderio di convalidare una ipotesi che ci è cara; il che non vuol dire “disonestà intellettuale” in quanto il ricercatore decida di attenersi al metodo critico: come minimo ESAMINARE TUTTA LA DOCUMENTAZIONE PORTATA DA CHI SI OPPONE LA NOSTRO TEOREMA. E’ esattamente quello che voi vi rifiutate di fare: ad esempio per i casi di padre Pio e delle possessioni diaboliche.
Le faccio presente, come piccola chicca, come “chicchina”, che domenica scorsa sul “Corriere della Sera”, il più diffuso e longevo dei quotidiani italiani, è uscito un paginone a firma di un giornalista che ha assistito a un esorcismo di padre Amorth, e non certo con risultanze negative. Sono impazziti in via Solferino, Milano, oppure il fenomeno richiede molto di più dei vostri sarcasmi & cachinni? Evidentemente, per sbilanciarmi come mi sbilancio, devo aver fatto come minimo delle letture importanti e “vincenti”in proposito. lo sa lei se le mie letture sono state o non guidate dal metodo critico? Quali titoli ha lei per darmi del disonesto in un campo ( quello saggistico – filosofico ) in cui lei è evidentemente un parvenu, vale a dire un dilettante e forse nemmeno tale?

3) Crisi dei valori. E’ un tema che certo non ho inventato io. Max Weber, il massimo sociologo del ‘900, ne parlava ampiamente già all’inizio del secolo, agganciandolo al discorso del “disincantamento del mondo”. Pensi a Pirandello, a Svevo, prima ancora a Nietzsche. Se lei si meraviglia, il tutto va messo nel conto di un mix di dilettantismo culturale e supponenza. Esattamente lo stile di pseudopensiero denunciato da Ortega Y Gassett nel suo sempre utilie testo “La ribellione delle masse”.

4) E’ la stessa arroganza del suo dire a rivelare inequivocabilmente che lei dovrebbe anzitutto fare qualche utile iniezione di umiltà.

firestarter

tante parole inutili per non dichiararsi concisamente un becero bigotto fascistello. Sinceramente provo pena per le sue figlie, le vere vittime del suo squallore.

Manfredi

No dunque, prima il Florenskij dottor, dice che i giovani di oggi sono votati solo al successo, “fiacchi”, “disincantati”, “senza valori” e quindi ne fa,conseguire l’esimio Er Professor Florenskij che sono pieni di cultura atea (manco a dirlo), esempi di questa cultura ? Ma erika, Omar e Pietro Maso, naturalmente, che te lo dico a ffa!
Poi spara, che si, insomma le donne non hanno mai avuto l’onere di combattere e che caspita si lamentano a fare queste femministe!
Evvabbe’ sono io il cafoncello se mi permetto di ricordare a florenskij che pur essendo agnostico/ateo (anatema!) vi è una pur minima possibilita’ che non sia per questo un serial killer.
Mi son permesso di ricordare, sempre all’esimio Er Doktor Florenskij, che, chissa’ forse forse in due guerre mondiali (a limitarci a queste) qualche cosuccia le donne hanno dato (magari la vita, magari subendo violenze di ogni tipo, magari combattendo come leonesse).
Evvabbe’, a pasqua invece dell’agnello essendo ateo/agnostico mangero’ carne umana (dei miei genitori?), insomma anche noi atei abbiamo le nostre tradizioni e perdinci, dobbiamo rispettarle!

Southsun

Le religioni usano all’ONU contro le donne le stesse strategie farisaiche usate due anni fa contro l’abolizione della pena di morte per i gay.

Se non hanno un capro espiatorio su cui sfogare tutto il loro bigotto isterismo non possono vivere, manca loro l’aria!

Vivono di dio e di o-dio, due sinonimi e due facce della stessa medaglia.

Florenskij

@ Southsun. La ormai lunga frequentazione di questo blog mi consente di affermare che se c’è qualcuno che pratica la “morale del risentimento” attribuita ai Cristiani da Nietzsche siete proprio voi. L’Uarrino medio si serve delle manifestazioni antireligiose per sfogare una sua rabbia di cui non riesco ancora a capire l’origine “esistenziale”. Il risultato comunque è tristissmo ( superlativo di “tristo”, cioè cupo e cattivo ): gente che chiaramente non è alla ricerca della verità, perchè crede di averla già in tasca ( ed è una verità molto rozza e intellettualmente grossolana, basato su un manicheismo da angiporto e su una pressochè totale mancanza di cultura filosofica – il che non si poteva dire assolutamente dei dirigenti comunisti di un tempo ); per cui l’incontro con un’idea diversa è occasione non di ricerca e messa a punto delle proprie idee, ma di attacco umorale: per cui uso sistematico di sarcasmo, dileggio, insulto, vittimismo strumentale e protervo.

fab

Florenskij, l’origine esistenziale dell’esasperazione (di questo si tratta, non di rabbia) nei vostri confronti è data dal fatto che sappiamo di essere culturalmente, e spesso intellettualmente, superiori a voi, ma ci tocca subire continuamente le vostre imposizioni. Facile.

E basta con questa scemenza del “è tutto troppo complicato”. Non lo è. Mostriamo continuamente di padroneggiare la filosofia meglio di te, per tacere della scienza. Lo schema semplificato è il tuo, secondo cui quello che è tradizionale è buono e tutto il resto è cattivo. Noi non cerchiamo la verità, perché già l’abbiamo trovata, vero; tu non cerchi la verità, perché cerchi soltanto letture che non ti degni mai di rielaborare; altrimenti non te ne saresti uscito con affermazioni come quella che i frammenti di Eraclito sono un argomento a favore della teodicea (a proposito di competenza filosofica). Tu non hai idee diverse da proporre, ma soltanto opinioni diverse da ripetere. Come se i tuoi “argomenti” non ci fossero già noti da decenni, sta’ a vedere.

serlver

Veramente la verità in tasca pensa di averla chi ritiene che basta leggere un libro scritto più di duemila anni fa per trovarla. Più tascabile di così…

Southsun

@ Florenskij.

Abbiamo smontato e fatto a pezzi le tue forbite difese d’ufficio dell’indifendibile – il clericalismo – che ormai abbiamo perso il conto.

Tu, caro, sei solo il più grande ‘monumento’ all’ipocrisia e alla falsa sapienza che batta su una tastiera di computer. Infatti, non rispondi MAI nel merito dell’argomento, ma fai sempre alti voli pindarici ad minchiam per arrivare alla critica d’accatto e di comodo.

Il tuo sussiegoso citazionismo da latrina, caro, riservalo quando lecchini le babbucce del Papa di turno, che ti dispensa pillole di ‘verità’ assoluta e supposte di formaldeide, atte a mummificarti il cervello nei suoi assunti precostituiti più di quanto non sia già quello di Fanzaga.

Ritornando all’ARGOMENTO, vuoi contestare il fatto che la strategia di cui sopra non sia la fotocopia di quella usata due anni fa all’ONU dalla TUA Chiesa per continuare a massacrare i gay nei Paesi dove i preti governano? Sì?

Provaci, ma porta argomenti, non critiche oblique, scalene e ottuse. L’odio, qui, non è certo il nostro, ma quello sordo cieco e urlante dei cultori del dio degli eserciti, sempre con la bava alla bocca contro chiunque non si conformi.

Sai cosa? Se quelli che fanno propaganda d’odio religioso contro altre categorie di persone venissero presi a calci in faccia – come si doveva fare ai tempi di Pio IX e Gregorio IX e Bonifacio VIII e Alessandro VI e Innocenzo III e via peggiorando – simili “risoluzioni” non sarebbero necessarie, perchè semplicemente assurde.

Riguardo alla TUA concezione di femminismo, ti hanno ben risposto gli altri forumisti qui sotto.

Io, di mio, aggiungo questo: se le donne avessero la stessa forza fisica dei maschi, ieri non sarebbero state l’oggetto delle loro frustrazioni psicotiche da delirio di potere, e oggi tu ti saresti risparmiato di scrivere l’ennesima VACCATA perchè il problema dei ‘diritti delle donne’ non esisterebbe proprio.

E’ soltanto una questione di ‘rapporti di forza’, caro, che oggi stanno lentamente venendo riequilibrati. Molti uomini – specie i credenti – non lo sopportano, perchè sono ancora fermi alla concezione che l’uomo fa e disfa in nome di dio.

Florenskij

@ Southsun. Tanto per intenderci: meccanismi psicologici ( quanto mai rozzi ) del tutto analoghi a quelli dei Leghisti prima maniera: RISENTIMENTI contro ROMA LADRONA ( voi avete invece ROMA VATICANA LADRONA) in bollito plebeo-sanculotto. Il tutto per additare un GRANDE NEMICO contro cui scaricare e scatenare il risentimento.

Il femminismo contemporaneo è viziato dalla permanenza, più o meno consapevole, degli schemi mentali del Comunismo, secondo cui
la storia è occupata essenzialmente dalla lotta tra i buoni ( gli oppressi, i servi ) e i cattivi ( gli oppressori, i padroni ). Tutti i fenomeni sociali vengono forzatamente introdotti negli stivaletti malesi di questi schema grossolano: per cui ci devono essere degli “oppressi” tesi a spezzare le proprie catene ( le donne ) e degli oppressori, che fanno la parte del cattivone ( i maschioni maschilisti oppressori ). Lo schema rivela tutta la sua grossolanità e arbitrarietà strumentale se si pensa, come sopra accennato, che gli “onori” dei maschi corrispondevano un tempo a “oneri” pesantissimi e con rischio di vita: la difesa della famiglia e della patria nelle sostanze e nell’onore, lo svolgimento di lavori pesanti, solitamente risparmiati alle donne.
Esistono certamente problemi della condizione femminile, ma per affrontarli bisogna riconoscere i meccanismi sociali in tutta la loro articolatissima complessità, che sfugge al manicheismo. Tanto per esemplificare, il ripetersi di uccisioni da parte di uomini in crisi matrimoniale non può essere attribuita disinvoltamente ai rigurgiti del maschilismo; c’è anche il problema dell’individuo che si vede crollare il mondo addosso per la fragilità del rapporto duale e di famiglia, favorita dal femminismo indiscriminato.

fab

Il rapporto duale non è favorito dal femminismo, ma lo è dalla fissa bugiarda della monogamia, che è tutta vostro appannaggio. La prova è data dal fatto che i maschi furenti esistono in Italia, ma non in Svezia.
Florenskij, quanto ti renderai conto che TUTTA la tua visione del mondo è sgangherata e non ha nulla a che fare con la realtà?

Giorgio Pozzo

Florenskij,

vedere schemi di teorie marxiste nel femminismo è una forma grave di pareidolia. Un po’ come vedere figure del Cristo nelle nuvole o finalismo nelle leggi fisiche.

Vediamo… Secondo me, lei, Florenskij, è un computer. Anzi, un programma, un algoritmo di generazione di risposte per blog. Qualche lettore di simboli legge e decodifica qualche parola a caso in un post, le confronta con qualche elenco preconfezionato (da chi? a questo non ho alcuna risposta, ma potrebbe essere un programma scritto da un altro programma) e memorizzato in un qualche file. Il programma quindi seleziona parole a caso, ma prescelte come portatrici di una certa “carica polemica” (questo potrebbe essere relativamente semplice: un valore numerico come per certe configurazioni tattiche dei programmi che giocano a scacchi: “marxismo”, “femminismo” e “cattolicesimo” valgono sicuramente 1000, mentre magari “fisica” o “chimica” valgono circa zero), e in seguito confeziona una serie di pseudodiscorsi generando sia riferimenti a schemi e trame completamente virtuali, sia citazioni dotte, tutto rigorosamente prememorizzato, anche se una routine deve sicuramente essere predisposta a generare una qualche parvenza sintattica e ortografica.

Eh, sì, secondo l’ipotesi di Turing, noi lettori non saremmo in grado, e in effetti non lo siamo, di distinguere se lei sia un vero essere umano o un computer.

PS: un piccolo baco nel software però l’ho trovato: forse varrebbe la pena di correggerlo nella prossima issue Florenskij 2.0: qual è si scrive senza apostrofo.

Fri

per cui ci devono essere degli “oppressi” tesi a spezzare le proprie catene ( le donne ) e degli oppressori, che fanno la parte del cattivone ( i maschioni maschilisti oppressori ).

mi sa che l’ultima femminista tu l’hai vista (se mai ne hai vista una e non parli solo per sentito dire) negli anni sessanta. Da allora anche il femminismo e’ maturato e la contrapposizione uomo/donna e’ relitto del passato.

la difesa della famiglia e della patria nelle sostanze e nell’onore, lo svolgimento di lavori pesanti, solitamente risparmiati alle donne.

ma in che mondo hai vissuto? forse nelle famiglie borghesi i lavori pesanti erano risparmiati alle donne. Le donne dei poveracci hanno sempre lavorato tanto quanto, se non di piu’ dei loro uomini.

c’è anche il problema dell’individuo che si vede crollare il mondo addosso per la fragilità del rapporto duale e di famiglia, favorita dal femminismo indiscriminato.

oh guarda… il sesso forte che si riscopre fragile… eh no caro, troppo facile accusare il femminismo (indiscriminato??? ma che vuol dire?). Non tutti gli uomini ammazzano la “propria” donna, ma solo quelli a cui e’ stato insegnato che la donna deve essere sottomessa, che e’ una proprieta’ di cui si puo’ disporre a piacimento (tutta roba insegnata dalla chiesa cattolica). E’ certo che quando la donna afferma di essere un individuo e pretende di essere trattata come tale (femminista o meno), tutto crolla. Ma e’ davvero colpa della donna? O forse e’ che non c’e’ equilibrio nella societa’? che gli uomini non vengono (o non venivano) educati a rispettare cosi come pretendono di essere rispettati?

Senjin

Lasciate perdere. La visione di famiglia che ha Florenskji è agghiacciante.
Il suo discorso sostanzialmente è: se una donna viene uccisa dall’ex è colpa sua perchè doveva stare zitta e sottomessa a servire in tutto e per tutto il marito.
Non concepisce ne l’idea della donna come individuo con pari diritti, ne l’idea di una rapporto paritetico e rispettoso.
Non si rende nemmeno conto di quanto si agghiacciante e profondamente stupido quello che dice.

serlver

Probabilmente Florenskij è un crononauta che per il 99% del suo tempo vive ancora nella prima metà del Novecento

Kaworu

flo, potresti maritare una delle tue figlie con enrico.

troveresti il genero ideale.

Southsun

@ Florenskij.

La tua è una concezione della società e del ruolo dei sessi arretrata come minimo di 200 anni.

Se c’è stata un’isitituzione MANICHEISTA, caro mio, questa è stata proprio la Chiesa, che ancora continua imperterrita a difendere il più vieto e schifoso FAMILISMO e a far figli e figliastrE, sante e puttæne.

Probabilmente siete invidiosissimi dei musulmani, che OGGI possono ancora fare gli orrori che VOI facevate IERI nei confronti delle donne.

Un libro per lei: “AVE MARY”, di Michela Murgia. Lo legga e si “delizi” di tutti gli ORRORI perpetrati dalla SUA Chiesa nei confronti delle donne, sempre USATE come schiave, STRUMENTALIZZATE quando faceva comodo e BRUCIATE come streghe quando si ribellavano ai canoni imposti dai preti.

Almeno non potrà dire che l’autrice è una comunista abortista secolarista-ista-ista-ista.

Manfredi

Sempre a florenskij: nel mio precedente commento ti definivo intellettuale, ed in altre ultimissime un uomo erudito dalle mille letture, mi sbagliavo e di questo ti chiedo scusa.
Perche’ vedi, oltreche’ frustrato sei anche ignorante e te lo dimostro:
1) affermi che le donne nella prima guerra mondiale erano fortunate perche’ non combattevano: falso, falsissimo, le donne si sostituivano (anche in italia) nei cantieri navali, nelle fabbriche a produrre cannoni ed armi con tassi di mortalità nel lavoro non troppo distanti dagli uomini al fronte.
Ma poi, non e’ che di fatto era alle donne impedito di combattere x una loro inferiorita’ sociale?
Non e’ che a tacer d’altro era loro impedito l’elettorato attivo e passivo?
Nella 2 guerra mondiale le donne hanno combattuto eccome, c’era perfino una famosa aviatrice tedesca capace 8a dispetto di molti colleghi maschi) di pilotare i prototipi delle V1.
Taciamo delle molte aviatrici sovietiche che hanno perso la vita in guerra.
Taciamo delle partigiane russe, francesi, italiane e di altri popoli.
Taciamo dei “tradizionali” stupri etnici nelle diverse guerre (nei Balcani, in Africa ecc.).

Massi’ dai taciamo su tutto, non vorrei che al caro florenskij sorga il dubbio di non essere colui che tutto sa e tutto capisce come pensa.
Altrimenti potrebbe essere capace di chissa’ quali atti autolesionistici.

Saluti da un agnostico senza valori, assassino di genitori e di vecchiette, cannibalemangiabambini e tanto, tanto altro ancora.

Florasol

le suore…. femmine che votano la propria vita ciò che ha fatto più male alle donne nei millenni.
Come un nero che si dedichi interamente al kukluxklan, stessa logica.

Kaworu

sono contenta che tu ci renda partecipe dei tuoi numerosi problemi, flo.

ma non sarebbe meglio se tu ti rivolgessi a uno psicoterapeuta?

Ratio

Ma dai Kaworu! Lascialo stare così com’è.
Mi diverto tantissimo a vederlo svolazzare sulla scacchiera! 😉

Kaworu

è che la sporca tutta però!

e poi io penso al suo benessere. noi, nel caso, possiamo sostituirlo con la dolce euchessina 😛

Ratio

Euchessina?
Preferisco una bella torta torta di erbe.
E il giorno dopo ………processione! 🙂

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