In Gran Bretagna l’approccio multiculturalista volto a riconoscere spazi a legislazioni di stampo comunitarista e religioso si rivela sempre più fallimentare e porta ad una secca negazione dei diritti individuali e della laicità. Soprattutto per donne e bambini, come ormai è noto da anni. Nel Regno Unito sono stati riconosciuti ad esempio ben 85 tribunali islamici che applicano la sharia, gestiti da organi come l’Islamic Sharia Council. Anche a suo tempo con l’avallo della Chiesa anglicana, dall’arcivescovo di Canterbury Rowan Williams, proprio in nome della “libertà religiosa”. Un approccio distorto che in nome dell’integralismo e del familismo fa passare principi paradossali. Come quando lo sceicco (e giurista) Maulana Abu Sayeed, presidente dell’ISC, disse che nel matrimonio non può esserci “stupro”, anche se il marito fa violenza sulla moglie. Da tempo alcune realtà – indicativamente, soprattutto quelle laiche e di non credenti, quali il Council of Ex-Muslim of Britain – chiedono che venga riconosciuto il carattere discriminatorio della sharia e che questa venga messa al bando in Gran Bretagna, con la campagna One Law for All.
Sono molti ormai i casi di sentenze oggetto di contenzioso o delle quali vengono portati alla luce aspetti non in linea coi più elementari principi di legalità e uguaglianza. Tra coloro che si occupano del fenomeno dei matrimoni islamici forzati in Gran Bretagna, c’è l’avvocato Charlotte Rachel Proudman. Rappresenta in qualità di pro bono le donne musulmane nei consigli per la sharia e ha portato alcuni casi controversi all’attenzione del pubblico sul quotidiano The Independent.
L’ultimo, quello di Nasrin, che l’ha contattata per avere supporto per divorziare. Dopo essere scappata da un marito violento cui era stata legata tramite matrimonio forzato, la donna una decina di anni fa si è rivolta ad uno sharia council. Ma non è stato accordato il divorzio, perché le legge islamica non ammette che la donna possa lasciare unilateralmente il marito. Anzi, l’imam di turno le aveva detto di ritornare dal coniuge.
Nonostante alcuni media presentino i muslim arbitration tribunals (o ‘sharia law bodies‘) come “trasparenti, volontari e che operano in accordo coi diritti umani e la legislazione sull’uguaglianza”, Proudman rileva come ciò non sia affatto vero. E anzi, essendo testimone diretta dell’applicazione della sharia da parte di questi organi, il legale fa notare come “è fin troppo palese che questi operino sulla base di un framework misogino e patriarcale che è incompatibile con la legislazione britannica”.
Inoltre, è frequente da parte di questi bodies chiedere alle donne tariffe molto più salate rispetto agli uomini per le pratiche di divorzio, in barba all’Equality Act 2010. Donne che spesso vivono in condizioni precarie e sottomesse alla famiglia da cui dipendono. E che sono costrette ad indebitarsi per pagare il divorzio. Gli sharia law bodies sono quindi “diventati un business lucroso e di successo”, per un giro d’affari stimato intorno alle 500.000 sterline annue.
Sempre più attivisti, legali e politici denunciano le discriminazioni nei confronti delle donne avallate di fatto da tali organi. Il fenomeno si è fatto preoccupante, tanto che lo stesso Parlamento vuole ritirare le fin troppo larghe concessioni fatte a questi tribunali islamici negli anni scorsi. Un bill proposto dalla baronessa Cox punta a togliere a queste corti la possibilità di decidere su questioni familiari e penali.
Era ora che si svegliassero, ma mi chiedo come mai si siano infilati in questo cul de sac!
idioti fin dall’inizio, nell’aprire le loro porte in questo modo.
E noi gli stiamo andando dietro alla grande…
Pazzesco, assolutamente pazzesco.
Come se i Paesi islamici facessero lo stesso con i fedeli di altre religioni a casa loro.
Queste “corti” vanno abolite, i mariti violenti buttati in galera, il matrimonio SCIOLTO e la potestà genitoriale tolta al coniuge indegno.
Punto, fine. E senza chiedere il permesso o il parere ai sedicenti rappresentanti di un dio farlocco e un profeta del casso.
Era ora che si svegliassero. Il comunitarismo è la fine della laicità.
Sì, perchè invece che avere come unica legge quella dello Stato uguale per tutti, ogni comunità pretende di essere uno Stato (sovrano) nello Stato, con le sue leggi particolari.
Esattamente come la Mafia, o una certa Chiesa di nostra conoscenza.
La linea di ragionamento è esattamente la stessa: ritagliarsi uno spazio sociale privato, recintarlo e poi farsi le leggi ad uso e consumo della casta che lo governa.
Non è possibile che nel 2012 uno stato moderno riconosca tribunali di stampo religioso. Accoglienza e tolleranza non vuol dire deroghe alla legislazione, questo dovrebbe valere nel regno unito come in italia.
e la chiamano “libertà religiosa”
E ,torno a dire,la cosa piu’ deprimente e’ che questo avvenga in Gran Bretagna,un paese che
un tempo aveva creato un impero mondiale durato secoli,che aveva tenuto testa alla Spagna, a Napoleone e ad Hitler,che aveva dato contributi sostanziali allo sviluppo della democrazia e della scienza e tecnica moderna,che insomma possedeva un saldo spirito nazionale.
Cosa pensate possiamo aspettarci nel futuro del NOSTRO paese ?
Ma sai che e’ quello che ho sempre scritto io e tanti altri a proposito di un popolo battagliero e fiero che ultimamente si e’ consegnato a questo pseudomulticulturalismo da strapazzo?
Via Sharie, Corani, Bibbie, teocrazie!!! Siamo uomini o pagliacci di un dio? La persona di cui bisogna diffidare due volte è quella che parla e pensa di… dio.
Ma la donna in questione non poteva rivolgersi ad un tribunale civile come tutti, anzichè ad una corte islamica, per ottenre il divorzio? Cosa sperava di ottenere rivolgendosi ad un tribunale che si basa sulla Sharia? 😯
L’errore comunque e’ stato legalizzarli questi tribunali. Lo stesso “bill” proposto da questa baronessa, punta a ridimensionare le sfere di competenza delle “muslim arbitration tribunals” non certo a metterli fuorilegge.
Il fatto che ci lucrino bei soldi sopra, non mi stupisce affatto. Dopotutto si tratta di tribunali religiosi, no!? 😉
Giusto! Infatti gli avvocati dei tribunali laici lavorano solo per la giustizia e non sono minimamente interessati al guadagno.
Dall’articolo….
“Inoltre, è frequente da parte di questi bodies chiedere alle donne tariffe molto più salate rispetto agli uomini per le pratiche di divorzio, in barba all’Equality Act 2010.”
ciao
quello che posso vedere quotidianamente nel north east di londra a volte mi lascia perplesso. leggere di 85 ‘tribunali’ che applicano la sharia, mi nausea. incomincio a pensare che londonistan non sia solo una provocazione (un irritante libercolo con lo stesso titolo vi puo’ aiutare a comprendere) ma un dato di fatto. i media locali- fatta eccezione per il daily mail o il guardian- evitano di parlare di islam, letteralmente. alla radio, nei dibattiti, si fa riferimento a ‘quella religione che..’, mentre invece sembra non sia un problema affrontare la cristianita’. c’e’ da dire che ci sono mp islamici, consiglieri islamici, madrasse; quindi, una situazione da un lato piu’ ‘avanzata’ di quella italiana. la quale, svelandosi per quello che e’, ha portato morti e feriti anche qui. questo timore di fondo nel parlare di oslam e’ ancora piu’ stupido e bigotto di un tale patriarca che ‘tarocca le foto come stalin’ -vedi Mazzetta.
Vorrei un’informazione:ho letto che dai libri di testo delle scuole inglesi sono stati tolti i riferimenti all’Olocausto per “non offendere”gli islamici che ne negano l’esistenza.
E’ solo una bufala che “fa torto ai mascalzoni”,come direbbe il Manzoni,o e’ vero ?
Per non andare contro la Chiesa Cattolica, devono dare gli stessi favori agli Islamici…ed ecco il risultato.
La soluzione rimane sempre una 🙂
Fora dae bae!
laverdure
e’ una balla. in compenso hanno tolto i porcellini salvadanaio dalle banche perche’ ritenuti offensivi, nonostante tutto le madrasse ci sono e non so davvero -propendo ad un si- se gli ‘insegnanti’ ‘insegnino’ le solite balle complottiste sugli Ebrei o sulla Shoah. noi, infedeli, rimaniamo diversi e sub umani, comunque sia, giusto per fare chiarezza.
laverdure
e’ una balla. si tratta di una notizia del 2007-http://news.bbc.co.uk/1/hi/6517359.stm-
in compenso non ci sono piu’ porcellini-salvadanaio perche’ ritenuti offensivi. di fatto, le madrasse esistono, a mo’ di scuola parallela, dove davvero non posso dire se gli ‘insegnanti’ ‘insegnino’ le varie teorie di cospirazione a sfondo antisemita (quale teoria non lo e’, sono tutte a sfondo antisemita). con un occhio ed un orecchio al fatto che ‘i savi di sion’ e’ un bestseller nel mondo islamico, ritenuto vero ed affidabile dalle stesse autorita’.
scusate ho postato due volte
a volte fa piacere scoprire l’acqua calda
Espulsione immediata di tutti gli immigrati di origine araba o nordafricana, purtroppo non si può fare lo stesso con la CCAR per ora ma almeno della minaccia islamica dobbiamo liberarci.
Perhè, a casa propria si opprimeranno di meno? Lo faranno con meno connivenza da parte della legge?
Robespierre pur non condividendo la dichiarazione di Antonio, l’obiettivo per me non è la salvezza dei popoli musulmani e dei loro immigrati ma evitare che quello che viene praticato nei loro paesi piano piano venga praticato pure qui da noi. Perché quando cominci a vivere in un quartiere dove l’islam è ben radicato da anni e maggioritario respiri tutto fuorché un’aria di laicità qualunque siano le leggi del tuo paese.
Antonio non si possono espellere delle persone dal territorio sulla base delle loro origini è incostituzionale oltre che immorale. Invece si può evitare di rilasciare ulteriori visti a persone in provenienza da certi paesi questo sì.
“Tribunali islamici misogini e patriarcali, contro diritti delle donne”… you don’t say?
ben svegliati pure voi eh.
quand’è che la gente capirà che per evitare di concedere anche il c u l o a tutte le religioni, è importante che tutte stiano sotto alle leggi dello stato?
Partendo del presupposto che le cose sono molto più complesse di quello che sembrano, l’unica spiegazione razionale a tutto questo è che dietro ci sono montagne di denaro. Nessun governo segue ideali di tolleranza e rispetto (haha) per le altre culture (figuriamoci per le persone, che se affonda la concordia ne parlano per 2 mesi e se affonda un barcone di poveri disgraziati e già tanto che venga menzionato il fatto) se dietro non ci sono degli interessi politici e economici. Gli interessi propabilmente sono legati alla forza lavoro straniera a basso costo e agli affari con i governi dei paesi di origine di queste persone. Senza contare che un pò di casini etnico-religiosi creati ad hoc portano voti a certi partiti.
Rimane anche a me un po’ difficile credere all’ingenuità bonaria delle classi dirigenti inglesi e comunque dei paesi ipersviluppati, ma devo dire che non sono molto informato sulla società britsh e sugli effetti della crisi.
Non so dunque se sia semplicemente un approccio ‘buonista’ ‘multiculturalista’, come sostengono gli altri, oppure, come dici tu, una tattica contro le classi subalterne servendosi dello strumento della religione islamica, per cui lasciando i musulmani nella loro tradizione e nel loro islam si pensa di annullarne il progresso e la coscienza sociale e cos’ facendo di poter tenere bassi i diritti salariali e lavorativi di tutti, musulmani e non.
In una società fatta di comunitarismi il divide et impera funziona meglio e, nonostante gli errati e goffi tentativi della sinistra di dialogare coi musulmani cedendo sul loro terreno (le culture) e quindi su quello delle classi dirigenti stesse, una larga fascia tradizionalista e sprezzante dei kuffar difficilmente renderà possibile una sintesi politica unitaria antagonista ai giochi e agli interessi del grande capitale, produttivo e finanziario.
Questo così, andando a tentoni di logica, poi se mi sbaglio sulla realtà britannica lieto di essere corretto.
Aggiungo, per chiarire eventuali equivoci, una precisazione al mio tentativo di ipotesi .
Si potrebbe obiettare alla mia tesi che poi, in realtà, il comunitarismo, in specie islamico, di fatto crea masse di persone antagoniste che possono creare tali e tanti problemi sociali da rendere la cura peggiore del male.
Io rispondo che non è la prima volta che l’occidente liberal sbaglia valutazione e coltiva la serpe in seno pensando che sia peggiore del nemico che si vuol combattere…basti pensare a come il liberalismo del primo novecento guardò inizialmente con indulgenza al fascismo e al nazismo perchè pensava che potessero essere temporaneamente utili, non solo contro l’URSS. ma pure per combattere le istanze rivoluzionarie interne del proletariato occidentale.
E anche questa volta, mutatis mutandis, il nemico numero uno secondo loro sarebbero le istanze, nemmeno più rivoluzionarie come erano allora, di cambiamenti sociali e di difesa dei diritti del lavoro…ma, ripeto, è solo un’ipotesi a naso fondata sul fatto che non mi convince molto l’ipotesi del buonismo ingenuo e pacioccone.
Ma no è un’altro discorso questo, le rivendicazioni delle sale di preghiera per i musulmani nelle imprese (principale istanza dei sindacati) risalgono agli anni ’80 in Francia dove non si può dire che ci fosse poi così tanto un clima da guerra fredda visto che c’erano pure i comunisti al governo. I tribunali religiosi in Inghilterra esistevano già diciamo che erano desueti per le altre confessioni religiose, mentre una volta accordato lo stesso diritto ai musulmani raccolgono sempre più successi, e visto il contesto attuale ce ne vorrà di tempo prima che cadano in desuetudine.
Comunque se mai ci fosse stato un complotto del “capitale” per tendere un tranello alle lotte sociali la sinistra radicale si ci è lanciata come un razzo.
XBatrakos
“una larga fascia tradizionalista e sprezzante dei kuffar difficilmente renderà possibile una sintesi politica unitaria antagonista ai giochi e agli interessi del grande capitale, produttivo e finanziario.”
Si, ma qual’è l’obbiettivo di questi così detti “tradizionalisti”? Ricostruire una specie di sistema feudale (che tra l’altro era in progetto già ai tempi del nazismo; quindi a seguito della caduta del muro di Berlino si riscoprono certe continuità politiche con il passato) basato su una piccola minoranza di ricchi che sfrutta, con l’aiuto della manipolazione religiosa, il 99% della gente come se fosse bestiame. Quindi alla fine quale sarebbe la differenza con “gli interessi del grande capitale”?
@ Don Drakh
Per adesso chi si sta facendo eleggere con i voti dei musulmani radicali è la sinistra radicale. Interessante il tuo commento, parti dicendo che “le cose sono più complesse di come sembrano” (della serie quando si parla di islam bisogna relativizzare. E poi senza nessun tipo di prova decidi tutto ciò è creato ad hoc per portare voti a partiti. Quali? Per adesso non mi sembra ne stiano particolarmente beneficiando, se non quelli proprio di estrema sinistra. Ma vabbé ormai tanto ognuno si arrangia la realtà come vuole per non occuparsi di problemi nuovi.
—Comunque se mai ci fosse stato un complotto del “capitale” per tendere un tranello alle lotte sociali la sinistra radicale si ci è lanciata come un razzo.
Questo è poco ma sicuro, Tino: non sarebbe la prima volta che ci casca come un pollo.
Per il resto, ho già detto che non so bene la realtà inglese e dunque prendo atto delle mie lacune, anche se qua parliamo di Inghilterra e non di Francia, ma non so bene la storia ingleserecente per cui in ogni caso non ho problemi a correggermi.
L’unica cosa che preciso è il termine ‘complotto’ che può portare all’accusa di complottismo: il complottismo si dà quando si pensa che il reale potere stia nelle mani di qualche centrale occulta (magari giudaico/massonico) che tira i fili da dietro le quinte, mentre meccanismi, nomi e ruoli nel sistema capitalista si sanno e non nascondono altre regie misteriose.
Lo dico solo per precisare in quanto la mia non voleva essere un’ipotesi di complotto ma solo una perplessità sulla filantropia delle classi dirigenti.
ribadisco il fatto che, sì è vero, i paesi orientali e mediorientali (e le loro culture e religioni) sono purtroppo e molto spesso misogini e contro i diritti delle donne, ma non dimentichiamo di “notare” anche il rovescio della medaglia. Sin troppo spesso i paesi occidentali e cristiani / laici / atei sono particolarmente misandrici e le leggi degli stati occidentali (specialmente Usa e U.E.) hanno leggi completamente in favore delle donne e contro gli uomini.
Spesso sentiamo alla televisione parlar (molto male) di padri musulmani e arabi o nordafricani rapire i loro figli e portarli nei loro paesi, e la povera madre disperata che tenta di tutto per riaverli. Ma la verità che spesso i giornalisti dimenticano di dire è che qui da noi le leggi sono esattamente l’opposto, e tutto è in favore della madre e contro il padre. Dal matrimonio alla separazione, dal divorzio agli assegni di mantenimento alla moglie, fin troppo spesso i padri non hanno altra scelta. O portano via i bambini, o li vedono assegnati alla madre e tocca ai padri alla fine mantenere i bambini che puntualmente vengono affidati alla ex moglie. Questo è assurdo, non mi stupisce affatto che questi uomini decidano di rapire i loro bambini, perché li amano e vogliono stare con loro. Se fossero dei pessimi padri li lascerebbero alla ex e li ignorerebbero. Invece vogliono stare con loro, pagare tutto ciò che c’è da pagare per i loro piccoli e supportarli con affetto, soldi e attenzioni.
I musulmani almeno su questo hanno perfettamente ragione, i veri pazzi… siamo “noi”. Ci lamentiamo della loro misoginia ma ignoriamo la misandria della nostra società.
E quelle schifosissime lesbiche acide e perfide che scrivono anonimamente su questo sito Per Atei possono scrivere tutte le schifezze che vogliono, ma io sono felice e fiera di essere atea, mamma, donna e moglie, e di non odiare gli uomini al punto da dedicare la mia intera esistenza. La misandria chiama direttamente la misoginia. Se siete così vergognosamente cieche e miserabili e totalmente prive di empatia (causa gli ormoni più pazzi del mondo) allora non date a me della troll, lo siete voi e questo vostro schifosissimo ateismo da quattro soldi che fa rabbrividire anche gli atei che riescono a vedere anche la figura del padre, e non solo del padre.
Alla redazione de l’Uaar, vergogna. Questo non è ateismo, è solo femminismo delle lesbiche, misandria e odio. Siete senza valori e senza dignità umana. Potete anche cancellare il mio commento, poi però non date dei vigliacchi ai cattolici, lo siete anche voi. passate sempre articoli che tendono a render vittime le donne, noi non siamo così, almeno non tutte, ci sono anche donne sane e normali che amano i loro uomini, a differenza di certe pazze squilibrate da manicomio che bazzicano su questo ex sito per atei divenuto il sito dell’arcilesbica.
Piantatela con queste lagne femministe, non ci rappresentano nemmeno minimamente.
stavo facendo il conto alla rovescia, in effetti mi pareva strano, visto il tema, che mancasse un tuo post.
ma mancano anche enrico e giuseppe, quindi per loro il conto alla rovescia va avanti.
però bellissima quella delle “schifosissime lesbiche acide e perfide” XD bello che tu stessa (o) avevi scritto qualche tempo addietro che una figlia lesbica non l’avresti odiata 😆
(attendo seguito del delirio)
ah, no… non ci sto provando con te.
rispondo a te solo perchè hai scritto qui, ed è normale solitamente commentare le affermazioni altrui 😉
poi mi spieghi questa frase, che in italiano non ha senso?
“ma io sono felice e fiera di essere atea, mamma, donna e moglie, e di non odiare gli uomini al punto da dedicare la mia intera esistenza”
vai a “sforbiciare” con le tue amichette, ma vedi che a furia di far frizione… …vi consumerete! E poi cosa userete per lamentarvi di continuo. Comunque brava la vigliacca, sei riuscita ad ignorare il tutto per focalizzare sull’unica cosa che capisci, fare sesso tra femmine. Vabbè chiamiamola “deformazione professionale”. Se poi qualche etero ti picchia per strada… non parlare di odio o di discriminazioni, parla piuttosto di pan per focaccia. Se continuate a promuovere l’odio, sappi che odio chiama odio. Per cui qualche schiaffone te lo meriteresti pure.
Lo so che non ci stai provando con me, e meno male, la cosa mi fa vomitare. Ti ringrazio se mi risparmi. Conserva i tuoi bollenti spiriti per qualche vacca camionista.
“ma io sono felice e fiera di essere atea, mamma, donna e moglie, e di non odiare gli uomini al punto da dedicare la mia intera esistenza” … (ovviamente) la mia intera esistenza ad odiare il prossimo e la metà maschile dell’umanità.
Me lo aspettavo anche io un tuo puntualissimo commento. Dunque sei molto più prevedibile tu che in quanto lesbica femminista atea
Non attendo con ansia il Tuo delirio. Conservalo per qualche femmina malata e invertita. Ma ti potrei fare una domanda: perché odi tanto gli uomini? Problemucci con papà? Forse qualche complesso da figlia femmina lesbica nei confronti della figura paterna? O forse sei semplicemente invidiosa dei maschi perché loro ce l’hanno e tu no? Qual è la tua pazzia?
E risparmiami le solite accuse “secondo me è uno che odia le donne”,sei banale e prevedibile come un corteo di lesbiche sulle motociclette che gridano slogan vecchi e riciclati degli anni settanta. Vai piuttosto in un buon ospedale psichiatrico e fatti di dosi massicce di ormoni normali e naturali.
Tu auguro di non avere mai dei figli. Mai. Soprattutto maschi, chissà che cosa gli faresti, secondo me sei proprio come una di quelle maestre lesbiche che picchiano i bambini a scuola, all’insaputa dei loro genitori. Guarda che picchiare i bambini non ti farà diventare uomo. Ne ti mettera un pene in mezzo alle gambe. 😉
ah quindi hai deciso di dedicare la tua intera esistenza a odiare praticamente tutto il resto del mondo? complimenti, bell’obiettivo 😉
continua così, che ti stai definendo benissimo 🙂
educata, colta, raffinata, intelligente, pacifica…
di solito sforbicio solo quando faccio découpage. però devi vivere in un universo ben strano, popolato di lesbiche camioniste, lesbiche motocicliste, donne brutte e cattive che odiano i bambini tanto da convincere i bravi padri mediorientali a rapirli e rinchiuderli in casa nella loro madrepatria, maestre lesbiche (? e quelle etero invece non si sono mai macchiate di crimini orribili contro i bambini? curioso, mi risultavano cose diverse… ah si scusa, io vivo nel mondo reale, non nella tua testa) che picchiano i bambini…
meno male che il mondo reale è diverso da ciò che gira nella mente di certe persone, che avrebbero urgente bisogno di un TSO 🙂
però è bello vedere il veleno che vomitate ogni volta. acqua alla gola, eh?
che poi, che ci fai al pc? mi sembra troppo femminista ed emancipata come cosa.
poi magari aggiornati, che l’idea “omosessualità = problemi ormonali” è roba vecchia, dismessa anche dai poveracci della tua risma 😉
Ma è proprio necessario dover leggere simili deliri omofobici? Tra l’altro come “madre e moglie” di una finezza incredibile e di una sensibilità che fa gelare la schiena.
@tino
le donne vere 100×100 sono così, che ci vuoi fare…
la cosa divertente è che danno delle “camioniste” alle altre 😆
Sabrina, sterotipo per stereotipo, sei sicura di avere una vita sessuale decente soddisfacente come dici e come madre, moglie ed atea (qualsiasi cosa questo possa significare o giustificare)?
Perchè per come ti rivolgi, non solo a Kaworu ma anche a agli altri utenti o alla redazione, sembra proprio che ti manchi qualcosina…Magari un bel massaggio, un bel libro ed un bicchiere di buon vino rosso potrebbero farti calmare alcune nevrosi, no? 😉
Onestamente sembri più un fake che un troll… 😉
Toh, vengo a scoprire che Kaworu odia gli uomini. A me non sembrava proprio di essere odiato. Sarà la vanità. 🙂
eh si, tu non lo sai, ma mi stai tantissimo sui maroni eh 😆
oh non lo sapevo neppure io, ma se lo dice minkiasabbri sarà sicuramente vero!
(ma i cliché anni cinquanta o giù di lì sull’omosessualità non sarebbe ora di buttarli nell’umido?)
A parte tutto il resto del delirio, quali sarebbero esattamente le LEGGI di cui parli?
Non mi risulta che esista nessuna legge che affermi che il figlio debba essere affidato alla madre solo perché è femmina, che la casa debba essere assegnata alla moglie solo perché è femmina, o tantomeno che la donna debba essere aiutata economicamente solo perché è femmina.
Io conosco soltanto l’esistenza di leggi che dicono:
a) che quello dei due coniugi che è più debole economicamente ha il diritto di ricevere un sostegno economico (almeno temporaneo) dall’altro.
b) che il figlio deve essere educato e mantenuto congiuntamente da entrambi i genitori, con eventuale affido prevalente a quello dei due genitori che offre le maggiori garanzie per la continuità dell’accudimento del minore. E non si sta parlando di profondità dell’affetto o di autorevolezza morale, si sta parlando di banale e faticosa abitudine all’accudimento pratico nella vita di tutti i giorni.
Per quanto riguarda il punto a), non è certo colpa delle femministe se nella stragrande maggioranza delle coppie è la donna quella che guadagna meno.
E per quanto riguarda il punto b), non è certo colpa delle femministe se nella stragrande maggioranza delle coppie i figli sono abituati ad essere dipendenti in tutto e per tutto dalla madre, e pochissimo dal padre, perché il padre (magari, onestissimo lavoratore e brava persona) non fa un cavolo di nulla di pratico in casa e in famiglia.
La maggior parte dei padri separati che lamentano di essere ingiustamente discriminati dal complotto dei giudici femministi e delle psicologhe lesbiche (!) che tramano contro di loro per non fargli vedere i figli… sono quelli che, puff, si sono accorti di voler fare i padri solo dopo la separazione.
Mentre finché la coppia stava ancora insieme, non hanno mai mosso un dito per occuparsi materialmente dei figli nella vita di tutti i giorni, considerando “esaurito” il loro compito nell’atto di portare i soldi a casa e di fare il giocherellone ogni tanto, ed essendo ben contenti di scaricare tutti gli oneri pratici quotidiani sulle spalle della moglie (anche quando questa non era affatto una casalinga a tempo pieno, ma aveva il suo bel daffare di lavoro quanto lui).
Per cui, i figli vengono affidati “prevalentemente” alla madre, per un motivo molto semplice: che era già così anche prima della separazione.
In paesi più civili, dove i compiti domestici e di accudimento dei figli sono divisi spontaneamente in maniera più equa all’interno delle coppie unite, ci sono molte meno contestazioni e meno rancori anche in quelle separate.
Lisa
dopo queste affermazioni, verrai ovviamente etichettata come lesbica camionista (e con la moto nel retro del camion, per non farci mancare nulla) che odia gli uomini e qualche altra idiozia assortita.
garantito -.-”’
(seriamente parlando, sottoscrivo il tuo discorso. anche quello sui paesi più paritari del nostro…)
“dopo queste affermazioni, verrai ovviamente etichettata come lesbica camionista”
———————
CAMIONARA. Si dice CAMIONARA.
Nun me dire che nun ce lo sapevi, si vede che sei davvero troppo giovane 🙂
Lisa
😆
eh mi sa, i cliché anni… non so son troppo giovane per ricordarli 😆
comunque quando il padre musulmano rapisce il figlio mica lo alleva lui, lo fa allevare dalla madre o dalla seconda moglie eh.
“comunque quando il padre musulmano rapisce il figlio mica lo alleva lui, lo fa allevare dalla madre o dalla seconda moglie eh.”
———————-
E perché, il padre-separato-disperato italiano, invece no?
Non appena qualcuno gli spiega che avere l’affidamento prevalente del figlio non significa solo dargli il bacio della buonanotte o portarselo al parco la domenica mattina, ma significa occuparsi dettagliatamente di tutti i suoi bisogni concreti giorno per giorno, tenergli in ordine i vestiti, fissare gli appuntamenti dal pediatra, andare ai colloqui con gli insegnanti, accompagnarlo alla piscina, alla palestra o al corso di musica o alle festicciole di compleanno dei compagni, prendendosi TUTTI i permessi dal lavoro necessari quando sta male o quando c’è sciopero a scuola…
…allora altro che, se non entra in scena la nonna, sempre che questa sia ancora in vita e in buona salute.
‘sta Sabrina avrebbe bisogno di curarsi, ma da uno bravo….
pensa Sabrina, io sono etero, non odio gli uomini, anzi guarda, ne ho persino sposato uno, e sono con Kaworu al 300%.
E non è un’utente anonima, io conosco il suo nome e cognome, ma non vengo certo a dirli a te…
si che poi, come se “sabrina” non fosse anonimo XD
come un buon 90% degli utenti qui, tra l’altro.
non che ci sia niente di male, è un forum (anzi, un blog).
le idee non hanno bisogno di nome e cognome, definiscono già fin troppo bene la persona che le esprime.
secondo me è lo stesso nick (ma non mi ricordo il nome) che mi accusava di essere una donna con un nick maschile. Lui si presenteva come uomo e gay e diceva le stesse cose sulle donne.
tutto può essere, non mi stupisco di nulla…
E come volevasi dimostrare quello che ho scritto nel messaggio che non è stato validato contrariamente a quelli di sabrina che passano come lettere alla posta è più che mai vero.
“sabrina” almeno è meno anonimo di c.j. un passo avanti, sebbene non vesro la trasparenza…..
questa è in realtà un vecchio forumista misogino maschio che ha cambiato nome e “sesso” per dare una maggiore credibilità alla sua misoginia, ma basta dare un’occhiatina ai vecchi post di c.j. per notare una identicità disarmante, non solo nelle argomentazioni ma pure con tanto di stesse identiche accuse assurde (dal dare delle “camioniste lesbiche” a destra e a manca all’accusare il sottoscritto di essere una donna femminista in incognito che si finge maschio per sostenere il femminismo), così assurde che è impossibile trovare 2 idioti in pochi mesi che le ripetano paro paro….
@night
non esserne così sicuro…
mai visto i siti di maschio 100×100 e femmina (o donna, non mi ricordo) 100×100?
o quello del maschio selvatico…
😆
roba che non sai se ridere o piangere
quello che mi convince che siano la stessa persona non è tanto la sua misoginia (so benissimo che ci sono persone del genere) quanto il fatto che in meno di un giorno sia riuscita/o a replicare gli stessi insulti ed errori verso le stesse persone di c.j. (camionista lesbica a destra e a manca e donna che si finge uomo a me).
voglio dire, quante sono le probabilità che accada, anche con uno stuolo di misogini come interlocutori? nermmeno i cattotroll, incapaci di pensare fuori dalla parrocchia, hanno un pensiro COSI’ unico….
@ Sabrina
non vedo il nesso fra le lesbiche, che dubito che siano tutte femministe, e i padri islamici che rapiscono i loro figli dopo il divorzio, cioè non ho ancora visto un islamico che si sposa una lesbica e vice versa!?? Che ci sono delle pessime donne vendicative che dopo il divorzio fanno impazzire i loro ex-mariti e con complicità dei giudici incompetenti trasformano la loro vita in un inferno non toglie che ci sono uomini islamici o no misogini che maltrattano le loro moglie.
Hai sposato per caso un ragazzo musulmano??
Secondo me è un uomo che ha sposato una lesbica ed è partita con i figli insieme alla sua compagna 🙂
🙂 a prescindere cosa è, ha dei forti problemi
a propo dei bravi padri etero e islamici: I wed aged FIVE… in the UK – Shocking story from a British town
http://www.thesun.co.uk/sol/homepage/news/4244979/I-married-at-the-age-of-FIVE-in-the-UK.html