‘L’Unità’ a Pasqua difende la “radice cristiana” in politica

Il quotidiano L’Unità, storico organo del Pci poi vicino ai Ds e al Pd, negli ultimi anni sembra decisamente orientato in chiave clericale. Specie ora che è diretto da Claudio Sardo, già direttore del settimanale delle Acli, nonché giornalista per l’agenzia cattolica Asca e i quotidiani Il Mattino e Il Messaggero. Di recente d’altronde intellettuali ed esponenti del Pd si rifanno esplicitamente al pensiero di Benedetto XVI, come il responsabile del settore economia del Pd Stefano Fassina, proprio su L’Unità. Tempo fa l’appello di alcuni intellettuali, i ‘marxisti ratzingeriani‘ del Pd, era stato pubblicato su Avvenire.

Per Pasqua arriva anche un editoriale di Sardo, a difesa della “radice cristiana” anche in politica. Editoriale che sembra più un sermone, in prima pagina di domenica. Il direttore si premura di spiegare che con la festività “è la Resurrezione che cambia il senso dell’incontro con Cristo e della storia dell’uomo”, “ovviamente secondo la fede dei credenti”. “Ma la forza del messaggio, che ha attraversato epoche e organizzazioni sociali ed è alle radici della nostra civiltà”, si affretta ad aggiungere, “non può lasciare indifferente chi dà alla fraternità una prospettiva solo umana”.

Il cristianesimo “non è una cultura, né una morale”, ma “un incontro che modifica un destino” e l’orizzonte escatologico “non è motivo di separatezza, né alibi per chiusure fondamentaliste”, assicura il direttore del giornale. E la Chiesa, nonostante si sia trovata “tante volte dalla parte della conservazione politica, o della reazione autoritaria contro la modernità e la scienza”, sarebbe “anche forza rinnovatrice” a favore dell’intera comunità. Quindi, aggiunge il direttore, la fede è “spinta ad agire” nel sociale e “può portare speranza al pensiero progressista” contro il “paradigma individualista” e la “prepotenza della globalizzazione finanziaria”. In un momento di “crisi non solo economica”, la sinistra “deve essere capace di raccogliere da tutte le fonti”. “E le fedi religiose possono essere tra queste fonti molto propizie”, conclude. Parole pie che ottengono anche il plauso di Avvenire, il quotidiano dei vescovi.

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