Kuwait, inasprita legge anti-blasfemia: si rischia pena di morte

Il Parlamento del Kuwait ha votato il 12 aprile un emendamento al codice penale, che prevede pene anche la pena di morte per blasfemia e “insulti” nei confronti del profeta Maometto (e delle sue mogli). A dire sì la maggioranza dei deputati, 46 sunniti, col sostegno del governo. Contrari i quattro sciiti, perché volevano la tutela speciale nel nome dell’integralismo islamico anche per i 12 imam, sacri per la confessione sciita perché ritenuti successori di Maometto – ma non dai sunniti.
La decisione di inasprire la normativa, dopo la scoperta di post su Twitter ritenuti offensivi verso Maometto, alcuni suoi compagni e la sua sposa-bambina Aisha. Attribuiti ad uno sciita, Hamad al-Naqi, che è stato arrestato, che rischia di essere tra i primi a ‘sperimentare’ la nuova normativa. L’avvenimento ha suscitato le ire di diversi religiosi, che hanno invocato una condanna esemplare, con tanto di proteste di piazza contro il blasfemo. Anche nel piccolo emirato mediorientale, sulla scia di una primavera araba ormai al tramonto, la libertà di espressione viene limitata e prende sempre più piede l’integralismo religioso.

Archiviato in: Generale, Notizie

71 commenti

serlver

A furia di ammazzare chi è meno puro dei puri, finiranno bene anche loro

pastafarian

sono solo fortunati ad avere il petrolio, altrimenti si potrebbero lasciare alle loro follie.

Southsun

Lascia che il petrolio finisca O si trovino dei sostituti.

Quel giorno voleranno i loro stracci e crolleranno i loro troni.

BennyHill

Se dico che Maometto fu un PEDOFILO (visto che ebbe almeno una “moglie” bambina -probabilmente più d’una- e non credo fosse un rapporto platonico), ossia se enuncio un fatto storico accertato e dagli islamici stessi riconosciuto, sto bestemmiando?

Ma che vadano Allah-vorare questi ipocriti bigotti…

losna

Anche Maria “vergine” era minorenne. Quindi anche dio era pedofilo e per giunta anche con la moglie di un’altro!

BennyHill

@ Iosna
Per essere pedofilo uno deve innanzitutto esistere… che un tale di nome Maometto sia esistito ci posso pure credere, come posso eventualmente credere all’esistenza storica di un predicatore-riformatore di nome Gesù, ma se si parla di Dio, Allah, Zeus o Visnù la questione dell’esistenza (o inesistenza) è ben diversa, e per nulla scontata.

P.s. La storia del parto virginale mi pare credibile come una banconota da sei euro…

Tino

Losna sei di un noioso in qualsiasi post per l’islam vieni a spiegarci che è la stessa cosa per il cattolicesimo. Per il resto come paragone mi sembra completamente assurdo dovresti dimostrare che dio è maggiorenne 😉

Stefano

Io ho l’impressione che tutti questi inasprimenti e radicalizzazioni da parte delle religioni derivino dalla percezione che qualcosa sta cambiando, non nel senso voluto.

giuseppe

Potrebbe essere cosi, ma non da parte di tutte le religioni. Oltre l’Islam, mi citi un altra religione che operi cosi o che abbia avuto questo inasprimento negli ultimi anni ?

Stefano

@ giuseppe

Ognuna lo fa secondo le modalità che sono possibili. E non solo con i miscredenti ma anche con i concorrenti, non appena questi diventino un numero apprezzabile.
E’ tipico di chi abituato, a regimi di quasi monopolio, vede aumentare la concorrenza.

Manfredi

Giuseppe, oltre la censura ci sono le violenze degli induisti contro gli islamici e cristiani, ( e relative vendette) in India e stragi in Sudan, Nigeria ed altre nazioni.
Taciamo, perche’ tante volte ripetuto, l’appoggio dato dal cattolicesimo a regimi nazifascisti.
Insomma, tutte cose a voi ricordate qui fino allo sfinimento.
Come sempre ricordato allo sfinimento, il fatto che senza la lotta laica e libertaria, mastro titta starebbe ancora a lavorare a pieno regime.

Tino

sì certo manfredi anche se in sudan sono gli arabi musulmani del nord a bombardare i neri cristiani/animisti del sud.

Manfredi

Tino, pur non essendo un esperto della situazione del medio oriente e africana so bene che Sudan Nigeria non c’e’ uno scontro Induisti/cristiani.

diego

il cattolicesimo!! L’attuale papa sta svuotando completamente le aperture di Giovanni xxiii.

romeno182

L’ Italia ha votato un emendamento al codice penale, che prevede pene anche la pena di morte per blasfemia e “insulti” nei confronti del filgio di dio Gesu e dei suoi apostoli.

Il Kuwait ha votato un emendamento al codice penale, che prevede anche la pena di morte per blasfemia e “insulti” nei confronti del profeta Maometto (e delle sue mogli).

Facendo questo paragone spero di aprirvi gli occhi, non che il cristianesimo sia meglio.. anzi. Ma del potere assoluto che hanno gli islamici (ed il potenziale fondamentalista se liberato) nei loro paesi. RIPETO: pena di morte per aver criticato il “profeta” (st*onzo). spero vi rendiate conto con quale ideologia radical-nazista abbiamo a che fare con gli islamici. stiamo attenti a chi facciamo entrare in italia.
E’ COME METTERE UNO SQUALO IN UN ACQUARIO DI PESCI ROSSI.

Diocleziano

Il problema è che il dialogo avviene su piani completamente sfalsati:
integralismo contro razionalismo. Per pareggiare il dislivello si dovrebbe introdurre
una pragmatica violenza, pari e contraria. Capirebbero il messaggio?

Nippur di Lagash

Tentare un dialogo razionale con gli integralisti è come cercare di svuotare l’oceano con un cucchiaio. In quanto alla violenza pragmatica, mi chiedo se una forma di “violenza legale” potrebbe dare qualche risultato.

Per “violenza legale” intendo una specie di politica delle “pari opportunità”. Ad esempio: un cristiano/ateo non è degno di entrare alla Mecca? Allora nessun musulmano è degno di entrare in Europa.

giuseppe

romeno182 scrive:

14 aprile 2012 alle 12:44
L’ Italia ha votato un emendamento al codice penale, che prevede pene anche la pena di morte per blasfemia e “insulti” nei confronti del filgio di dio Gesu e dei suoi apostoli.

Cosa ti succede, hai bevuto o non hai ancora imparato a scrivere e spuntano fuori affermazioni come questa ?

romeno182

se non leggi i commenti, non commentarli.. era per fare una comparazione che metesse in luce il divario di liberta tra noi e gli islamici, che non e’ ben chiaro a tutti qui.. ma non credere che e’ perche i (quelli veri, ormai quasi estinti per fortuna) cristiani siano piu liberali degli islamici, ma perche vi abbiamo messo nel posto giusto, cioe’ nell’ ombra da dove venite

Bruno Rapallo, apostata e ateo

.. e infatti guardate un po’ cosa succede in India, ove una “Legge sulla blasfemia” consente, non solo agli islamici e agli induisti ma anche ai cattolici e ad altre confessioni, di promuovere azioni intimidatorie e antidemocratiche di polizia e conseguentemente della magistratura contro un signore che da anni smaschera falsi “miracoli” con robuste argomentazioni scientifico/tecniche:
http://uticense.blogspot.it/2012/04/smaschera-un-presunto-miracolo-la.html
L’articolo 295 del codice penale indiano (in merito all’accusa di ferire i sentimenti religiosi di singole comunità) appare in potenziale e assurdo contrasto con la clausola (h) dell’articolo 51-A della Costituzione degli stati dell’India, la quale afferma che: “Sarà dovere di ogni cittadino indiano sviluppare un carattere scientifico, l’umanesimo e lo spirito d’indagine e di riforma.”
Una Legge bislacca, quasi da stato teocratico, consente in quel Paese queste azioni a differenti comunità religiose e pure parecchi cattolici non esitano ad approfittarne, anche in un caso palese e al limite del ridicolo come quello segnalato, nel quale non si ravvisa nessuna offesa gratuita alla religione ma il semplice smascheramento di una volgare truffa.

giuseppe

….mi correggo e chiedo scusa. Ero stato distratto da qualcuno che mi parlava addosso e mi é sfuggito il seguito.ancora scusa, romeno 182.

Manfredi

Non voglio accender fuochi, ma pur non essendo comunista (lo ero in adolescenza, anni ’80), rimpiango tutta quella corrente di pensiero presente in Africa ed anche nel mondo arabo, erano forse risposte sbagliate (ma non del tutto) a domande di giustizia drammaticamente vere.
Risultato del tramonto dell’ ideologia comunista?
Che l’islamismo ha preso il posto di ogni alternativa ideologica ed anzi si oppone ad ogni crescita culturale e civile dei popoli in via di sviluppo.
E’ ben vero che anche il comunismo era un’ ideologia che non ammetteva voci fuori dal coro, ma aveva in se’ i “germi” della propria autodistruzione, ossia l’acculturamento tecnico/scientifico del popolo, una visione paritaria dei sessi, insomma creava quella coscienza di se’ che prima o poi avrebbe portato il popolo a voler camminare con le proprie forze.

Tino

sì ma questa corrente era in realtà presente soprattutto tra i cristiani, comunismo e nazionalismo erano una maniera per non far emergere l’islamismo, ma non ha mai attecchito nella popolazione a maggioranza islamica. Anche in Algeria voglio dire c’è il codice della famiglia che non ha nulla da invidiare alle leggi del Kuwait.

Manfredi

Tino, in Tunisia l’orientamento agli inizi dell’indipendenza era di stampo socialista ed in Algeria la nazionalizzazione dell’industria petrolifera come una politica filosovietica (armamenti, consulenza tecnico militare) derivavano da una forte cultura socialista degli indipendentisti dell’epoca.
In Egitto non scordiamo che proprio il tanto santificato Sadat usava gli estremisti islamici in chiave anticomunista.
In Africa i molti movimenti (piu’ o meno sfortunati) indipendentisti e di rivolta erano a guida comunista o socialista (Thomas Sankara’ fra tutti) .
In Irak, gli stessi comunisti furono alleati con saddam (e fecero pure una brutta fine, complici gli Usa), anche in Irak i movimenti comunisti furono determinanti x rovesciare lo Scia’ (ed anche qui fecero una brutta fine).
Se non ci fosse stato il crollo dell’Unione Sovietica e se la stessa avesse continuato a finanziare i partiti comunisti del terzo mondo dell’epoca, la fogna islamista sarebbe stata meno aggressiva.

Tino

Manfredi che l’Algeria fosse una pedina dell’unione sovietica non impediva all’islamismo di crescere e moltiplicarsi in suo seno il ché è ben antecedente il crollo dell’unione sovietica. Gli indipendentisti algerini non avevano per nulla una cultura filosovietica ma tanta voglia di confiscare il potere, inoltre l’indipendenza algerina è stata subito un ritorno all’identità. Tanto è vero che i comunisti che credevano di andare in Algeria per vivere il sogno socialista sono ritornati immediatamente indietro.

Manfredi

Tino, gli indipendentisti algerini non erano tutti ovviamente socialisti, ne’ tantomeno comunisti, ma lo stesso fronte di liberazione nazionale aveva in se’ oltre una carica nazionalista ed islamica (islam come forza unificatrice dell’Algeria), anche una componente socialista, socialista in “salsa araba” certamente, ma che porto’ alla nazionalizzazione delle industrie petrolifere e ad un centralismo tipico delle nazioni socialiste (piu’ o meno socialiste).
Penso anche al Front des Forces Socialistes, o al Partito del Popolo Algerino di Messalij Haij oppure e di piu’, Ad Houari Boumedienne, che pur avendo una politica estera pragmatica, attuo’ quelle riforme in campo economico tipiche della nazione socialista (Industrializzazione, nazionalizzazione, riforme in campo agricolo e sanitario ecc.).
Nel 1976 la costituzione viene modificata dichiarando ufficialmente l’Algeria stato socialista.
Insomma, qualcosa di socialista in Algeria forse c’era…..

Tino

Manfredi, certo però mancava l’istruzione femminile che c’era invece in unione sovietica e il laicismo. Che sono poi le uniche vie per combattere l’integralismo.

Gérard

Da quando il Maghreb è stato sotto il controllo francese, c’è stato anche un influenza delle idee socialiste i quelli paesi .
Mio amico Mohammed, marocchino, ormai 45.ene e padre di famiglia, aveva studiato all’ universita di Marakkech e mi racontava che all’ universita, tutti quanti sognavano del socialismo, conoscevano tutte le canzone di Brel e Brassens, leggevano Marx e Sartre, mangiavano durante Ramadan..( nelle toilette!!) . Altro che influenze islamiche .
Oggi all’ universita , moltissimi si riferiscono al Corano, ascoltano nastri di Qarradawi e altri fondamentalisti islamici .
Esiste il movimento 20. febbraio, di ispirazione libertaria, formato di giovani che lottano per vere riforme nel regno ma rimane sempre il fatto che l’ islamismo rimane in aguato .

Mario

“centralismo tipico delle nazioni socialiste”

Intendevi vero staliniste?

Rainbow Eyes

Pare proprio che dopo la primavera araba sia arrivato il lungo e rigido inverno della democrazia… non ci sono più le mezze stagioni, pare.

Federico Tonizzo

Quale democrazia?
Mi pare che in innumerevoli casi i popoli usino la democrazia per liberarsi proprio della democrazia alla prima occasione…:-(

fab

E’ incredibile come questo tale onnipotente, in tutta la sua tanto certa esistenza, abbia bisogno di qualche omuncolo per difendersi.

In effetti, è appunto incredibile.
Le leggi contro le bestemmie sono una delle tante prove che il dio che si vuole “proteggere” (ma ci rendiamo conto della pazzesca presunzione?) non esiste.

Stefano

@ fab

Non solo, a volte per difenderlo se le danno di santa ragione…

mistergrey

Vi ricordate come strillavano i “democratici” 22 anni fa, quando il rais occupo’ questa invenzione del colonialismo occidentale?

Strillavano come vecchie zitelle vittoriane che vedono un uomo nudo ad Hyde park.

A parte gli eccessi dell’occupazione militare (esagerati dalla propaganda occidentale) e la fondamentale scellleratezza di chi inizia una guerra senza speranza di vittoria,l’ Iraq non faceva che riprendersi il suo: una breve guerra di liberazione anticoloniale a tutti gli effetti

Ed ecco che razza di gente ha soccorso la tempesta del deserto, ma siccome sono nababbi e non vu’ cumpra, inoltre stanno a casa loro o al massimo vengono come facoltosi turisti,allora i fallaciani, compresi quelli che scrivono qui, non ci trovano niente da dire;quegli stessi liberalislamofobi che si lamentano perchè i maomettani vanno a pregare in un luogo chiuso invece che ingombrare i marciapiedi, mentre prima brontolavano per i marciapiedi ingombrati.

Quanti paragoni incongrui con le invasioni naziste, quante volte il terribile spettro di Monaco veniva evocato dai nostri facondi e integerrimi politici per preparare l’opinione pubblica alla prima guerra repubblicana, una guerra d’aggressione derubricata in operazione di polizia internazionale (come il sanguinosissimo conflitto coreano, del resto)!

Proprio quell’anno gli U.S.A invadevano un piccolo stato sovrano dell’America centrale con la scusa di assicurare alla giustizia il suo presidente, accusato di essere un narcotrafficante.
Sei anni prima aveva invaso lo staerello Caraibico di Grenada, membro del Commonwealth.

In quei casi, guarda un po’, il problema del rispetto della “sovranità nazionale non si poneva.

Tino

Ma scusa mistergrey guarda che i musulmani anche se gli costruisci centinaia di moschee continuano a pregare per strada perché poi si litigano per chi la moschea la gestisce. Per questo che nella maggior parte dei paesi arabi è vietato pregare per strada. Per quanto riguarda Saddam il problema lì è stato il domino ottomano che ha messo il potere in mano alla minoranza sunnita, gli inglesi sono arrivati e hanno trovato quello che c’era continuando la stessa politica.

Manfredi

Mistergrey, sia benchiaro che nella guerra del golfo “il piu’ pulito aveva la rogna”, pero’ il Kwait ormai era uno stato a se’ ed in diritto internazionale a tal proposito si dice “rebus sic stantibus”.
Aveva il diritto l’Irak di invaderlo?
Forse per un nazionalista irakeno si, per un nazionalista Kuwaitiano guarda un po’, no, e per il diritto internazionale giammai.
Facciamo cosi’, nel 2013, un bel di’ noi italiani ci svegliamo e invadiamo la Dalmazia, dopotutto siamo stati o no derubati di quei territori che giusto o sbagliato ritenevamo nostri?

Rainbow Eyes

Poverino, scatena piaghe e pestilenze, fa crollare mura di città ‘nemiche’, ferma il sole nel cielo, crea e distrugge l’intera umanità, ma da un po’ di sana ironia non è proprio in grado di difendersi.

mistergrey

“Non voglio accender fuochi, ma pur non essendo comunista (lo ero in adolescenza, anni ‘80), rimpiango tutta quella corrente di pensiero presente in Africa ed anche nel mondo arabo, erano forse risposte sbagliate (ma non del tutto) a domande di giustizia drammaticamente vere.
Risultato del tramonto dell’ ideologia comunista?
Che l’islamismo ha preso il posto di ogni alternativa ideologica ed anzi si oppone ad ogni crescita culturale e civile dei popoli in via di sviluppo.
E’ ben vero che anche il comunismo era un’ ideologia che non ammetteva voci fuori dal coro, ma aveva in se’ i “germi” della propria autodistruzione, ossia l’acculturamento tecnico/scientifico del popolo, una visione paritaria dei sessi, insomma creava quella coscienza di se’ che prima o poi avrebbe portato il popolo a voler camminare con le proprie forze”

E già , perchè ora che il “comunismo”(cioè il socialismo realiazzato di stampo staliniano) non c’è più i popoli che ne erano oppressi stanno camminando con le loro forze…per scappare in occidente a fare le badanti e le colf.

Venti anni dopo che la bandiera rossa è stata ammainata nel Cremlino, un gruppo di fanciulle rischia sette anni di galera per aver cantato una canzoncina in cui chiedevano alla Madonna di liberare il paese dall’amico di Berlusconi.

Manfredi

Mistergrey, da antistalinista e da amante della liberta’ ti dico che e’ proprio al comunismo che si deve l’industrializzazione della Russia (con lo zar le industrie erano antiquate e marginali), e’ proprio grazie al comunismo che l’Ucraina e la russia dalla caduta del muro non sono partiti da zero ma da un’industria x certi versi obsoleta ma non tanto da crollare e da far ritornare la Russia nell’eta’ della pietra.
E’ proprio grazie una vasta cultura (sopratutto tecnico/scientifica) , se la Russia non si ritrova in pieno feudalesimo.
Sarebbe ingenuo pretendere una democrazia a livello occidentale da subito, ci vogliono processi storici lunghissimi, stiamo parlando di una popolazione di 140.000.000 abitanti.
Fai un piccolo esperimento, pensa a tutti questi abitanti e relativo arsenale nucleare, ignoranti e in mano x 70 anni ad estremisti religiosi, e poi gli stessi abitanti, con una cultura media non inferiore a quella occidentale, con lo stesso arsenale nucleare.
chi si rialza in piedi prima?
Chi, nonostante tutto, ha piu’ possibilita’ di sperare in una democrazia moderna?
Chi preserva, tra mille difficolta’ quell’arsenale nucleare e non lo scaraventa contro gli infedeli?
Ah, ad oggi (2012), noi continuiamo ad andare in Inghilterra, Germania ecc. a fare i pizzaioli, i camerieri e perfino a lavorare finalmente in uno studio di ingegneria…..

Bruno Rapallo, apostata e ateo

.. concordo sostanzialmente con molte vostre osservazioni, conoscendo discretamente e da molti anni quelle realtà dell’Est (soprattutto Russia e Ukraina) e continuando a seguirne gli sviluppi anche tramite giornali russi e ucraini che sistematicamente mi passano alcune immigrate nella mia città (con le quali ho instaurato buoni rapporti di fiducia, correttezza, lavoro e aiuto reciproco, in relazione a gravi situazioni d’invalidità di alcuni familiari anziani nostri e di amici); la maggior parte di queste signore che ho conosciuto negli ultimi anni in Italia, hanno un elevato livello d’istruzione, una grande volontà di riscatto dalla tragica situazione economica dei loro Paesi dopo il crollo dell’Unione Sovietica, un notevole coraggio e adattabilità nell’affrontare situazioni nuove e difficili in paesi prima per loro sconosciuti nei quali rapidamente si ambientano e imparano la lingua, ecc.; ho molto rispetto per la loro forza, indipendenza e determinazione, come ne avevo quando molti anni fa ne incontravo molte altre per lavoro nei loro Paesi d’origine (ingegneri, ricercatrici, tecnici, dottoresse, docenti universitarie, interpreti multi-lingue, ecc., il cui livello culturale era sovente più alto e la cultura più multiforme e poliedrica dei colleghi maschi); anche le giovani femministe ucraine di Femen, di cui abbiano discusso in una “ultimissima” recente, al di là di un certo “folklore” eccessivo per ottenere visibilità nei “media” e di manifestazioni spesso molto caricate ed eclatanti, sono tutt’altro che delle “stupidine esibizioniste”, sono tutte laureate o laureande o studentesse universitarie, che combattono contro la corruzione e il degrado sociale del loro Paese che per la crisi mondiale e locale si sta trasformando in un gigantesco bordello (nel quale anche molti italiani senza scrupoli vanno a fare “turismo sessuale”, senza nessun rispetto per le immani tragedie che quei popoli hanno vissuto sotto il regime sovietico e dopo il suo crollo rovinoso), ove per disperazione e impreparazione vengono travolte e distrutte le vite delle giovanissime meno acculturate e più fragili; ma soprattutto combattono contro un certo “machismo” dilagante e per la conservazione dei loro diritti, della loro indipendenza e autodeterminazione, della parità dei sessi, ecc., oggi messi in pericolo dalla strumentale e opportunista condiscendenza/complicità di regimi corrotti e non ancora pienamente democratici verso la chiesa ortodossa, che nel caos generale sta mettendo in pericolo la laicità dello Stato e avanzando pretese d’ingerenza nelle Leggi dello Stato in cambio di un sostegno molto “peloso” ai suddetti regimi.

Manfredi

Bruno, pensa un po’ che negli anni 70 80 c’erano primati di pilotaggio dedicati esclusivamente alle donne ( elicotteri da combattimento).
Adesso il machismo ben rappresentato da quaqquaraqua’ di putin sta trasformando in un inferno la vita delle donne russe.
Ma almeno le donne russe hanno lacoscienza dei loro diritti in virtu’ dell’ educazione di un regime dittatoriale ma non teocratico.
Viceversa, in un regime teocratico tradizionale le donne hanno il posto che le assegna la religione.
La base di partenza non e’ la stessa.

MetaLocX

Il Parlamento del Kuwait ha votato il 12 aprile un emendamento al codice penale, che prevede pene anche la pena di morte per blasfemia e “insulti” nei confronti del profeta Maometto (e delle sue mogli)

> (e delle sue mogli)

Giustamente, che nessuno abbia mai a dire che in Kuwait sono maschilisti… u_U

stefano marullo

E pensare che noi “occidentali” abbiamo “liberato” il Kuwait dall’invasione del “tiranno” (amico dell’Occidente per un lungo periodo) Saddam Hussein, condannato per crimini contro l’umanità e morto da eroe. A scanso di equivoci il sottoscritto non è “antioccidentale” né “filooccidentale”, giudico le aree geo-politiche non in base alle latitudini ma sui singoli contenuti. Israele può piacermi perchè è un Paese composito con alternanza democratica ma posso detestarlo per la sua politica nella striscia di Gaza. Saddam era un criminale ma ne hanno fatto un capro espiatorio, e poi sono contro la pena di morte per chiunque. Concordo poi con l’Ultimissima sul rischio di un triste epilogo della cd “primavera araba” (su cui qualcosa ho scritto parlando di “scommessa della democrazia”). La recente scomparsa di Ben Bella ex presidente dell’Algeria (un altro Ataturk per intenderci) la dice lunga sul vuoto di leader carismatici e “laici” nel mondo arabo

Tino

Ben Bella non ha mai contato nulla in Algeria ha “governato” per tre anni ma non era lui ad avere il potere reale. Sinceramente paragonarlo ad Ataturk… cmq capisco perché ti dia così fastidio la questione del genocidio armeno… quanto a Israele non capisco cosa c’entra in questo discorso, la politica che fa a Gaza è la stessa dell’Egitto che tra l’altro ha pure tagliato il carburante perché si sono litigati con hamas. Visto che sei contrario alla pena di morte sappi che tre “collaboratori” di Israele sono stati impiccati a Gaza.

Tino

Poi stefano l’iraq di saddam aveva dei tassi di analfabetismo femminile enormi almeno il kuwait su quello sforzi notevoli ne ha fatti.

mistergrey

“Mistergrey, sia benchiaro che nella guerra del golfo “il piu’ pulito aveva la rogna”, pero’ il Kwait ormai era uno stato a se’ ed in diritto internazionale a tal proposito si dice “rebus sic stantibus”.
Aveva il diritto l’Irak di invaderlo?
Forse per un nazionalista irakeno si, per un nazionalista Kuwaitiano guarda un po’, no, e per il diritto internazionale giammai.
Facciamo cosi’, nel 2013, un bel di’ noi italiani ci svegliamo e invadiamo la Dalmazia, dopotutto siamo stati o no derubati di quei territori che giusto o sbagliato ritenevamo nostri?”

Il diritto internazionale……… 🙂

Ma chi ti ha detto che siamo stati derubati della Dalmazia?

In passato quella leggiadra contrada balcanica(mi hai fatto venire in mente che non l’ho ancora visitata) ha fatto parte della Repubblica di Venezia , mai del regno d’Italia e tanto meno della repubblica italiana.

O meglio: nel 1941 il regime fascista, approfittando della fulminea e proditoria invasione nazista della Jugoslavia, si prese un pezzetto di quel paese, istituendovi un governatorato.

Quindi si può dire che gli jugoslavi si sono semplicemente ripresi la refurtiva.

Solo i neofascisti ritengono “loro” la Dalmazia, appunto perchè le truppe della Buonanima, sciacallescamente al seguito dei panzer teutonici, ne avevano occupato una parte.

Poi , a volerla dire tutta, pare che gli stati dell’Intesa avessero promesso la Dalmazia all’Italia (oltre a Trento e Trieste) se quest’ultima fosse intervenuta a loro fianco nella grande guerra.Nel dopoguerra quel guastafeste di Wilson si mise di traverso con la faccenda dell’autodetermizazione dei popoli e non se ne fece niente. In compenso, a parte le terre finalmente redente, ci sucammo l’Istria e il Sud Tirol, portando il confine al Brennero.

Il ” res sic stantibus ” per Panama, Grenada, L’Afghanistan, la Libia, non valeva;

valeva solo per uno sceiccato cliente dei colonialisti angloamericani. Vabbè.

Sono comunque d’accordo sul fatto che in quel vespaio il più pulito ci ha la rogna.

Tino

Gli jugoslavi non sono mai esistiti come popolo le persone che sono state messe al posto degli italiani in Istria erano montenegrini croati serbi ecc. che non sono fino a che punto stessero ritornando nelle loro terre. Comuqnue ormai la situazione è quella l’Italia ha perso la guerra. Quanto odio comunque che c’è in questi post, alla fine quando si parla di islam si finisce per dare addosso a tutti tranne appunto all’islam. All’Italia, agli Usa, a Israele, vabbé è la democrazia dopotutto. In sostanza se ho ben capito sei favorevole alle guerre di aggressione quando sono stati non filoccidentali a praticarle…

stefano marullo

Tino, non ho mai parteggiato per Hamas (non ho alcuna simpatia per i fondamentalisti, e mi fa specie che te lo debba precisare, evidentemente hai già dimenticato la nostra lunga corrispondenza privata) né alcuna nostalgia dell’Iraq di Saddam Hussein (ma anche un criminale può morire con dignità e lui lo ha fatto). Ben Bella non ha mai contato nulla in Algeria? Solo perchè ha governato tre anni? Tralasciando che è stato prima fondatore del Fronte di Liberazione Nazionale durante la guerra d’Algeria, tralasciando che fu l’artefice degli accordi di Evian del 1962 che portò all’indipendenza dell’Algeria, tralasciando che fu primo ministro della Repubblica Araba Socialista di Algeria, mantenendo come il ministro “Che Guevara” di Cuba, un atteggiamento di equidistanza con dall’URSS. Tralasciando che a spodestarlo fu un colpo di stato dopo di che per molti anni fu costretto agli arresti (prima di essere mandato in esilio in Francia per poi ritornare in Algeria nel 1990 a fondare il Movimento per l’Algeria Democratica) allo stesso modo di Nelson Mandela e Aung Saan Suu Kyi, che, notoriamente, anche loro, non hanno mai contato nulla in Sudafrica e in Birmania

Tino

Stai paragonando due non violenti come Mandela e Suu Kyi al fondatore di un movimento che ha massacrato decine di migliaia di harkis musulmani, di francesi che ha espulso ebrei che vivevano in quelle zone prima della conquista araba, una persona che ha arabizzato l’Algeria non preoccupandosi assolutamente dei berberi che erano presenti prima della conquista araba. Vuoi mettere con il Sudafrica, il genio di mandela è stato proprio creare la pace tra le diverse comunità e sorpassare i rancori. I risultati tra l’altro si vedono, senza poi contare che Ben Bella si è avvicinato alla fine al FIS. Vedi tu ognuno è libero di costruirsi i proprio miti, basta assumerne anche il sangue che hanno sulle mani.

stefano marullo

Informati meglio su Mandela e la sua leadership giovanile nell’ala più estremista (ed armata) dell’ANC considerata un’organizzazione terroristica (o un movimento di liberazione nazionale a seconda dei punti di vista). Anche il subcomandante Marcos è un terrorista (o il capo di un movimento di liberazione a seconda dei punti di vista). Anche il “Che” lo era. Molti rivoluzionari scelgono la via violenta (e anche la Chiesa Cattolica non esclude che ciò possa avere giustificazioni morali, ho scritto qualcosa nella sez. Opinioni tempo fa “La Chiesa e la Rivoluzione”, mi scuso, è un po’ antipatica l’autocitazione). Non mi risulta che Ben Bella sia stato “vicino” al FIS, mi consta invece che la sua attività politica sia stata troncata dallo “stato d’emergenza” dichiarato in Algeria nel 1992 che ha bloccato libere elezioni democratiche. A me il FIS non piaceva, (ma non mi piacciono neanche quelli che usano il terrorismo per combattere il terrorismo) ma credo che ogni popolo sia libero di scegliersi il suo destino. Io provo a fare analisi politiche, non sbandiererei i “miei miti” come dici tu in un thread, lo troverei di cattivo gusto.

Tino

No ma di marcos e del “che” non me ne frega nulla oltrettutto il “che” non mi sembra che difendesse valori particolarmente umanisti per quanto riguarda i gay. Ti sto solo spiegando che Ben Bella non sarà mai visto come un Mandela per il resto del mondo, certo che ben bella alla fine della sua carriera ha iniziato a riavvicinarsi al fis, comunque se lo vuoi come eroe tienitelo ma sappi che gli accordi di evian prevedevano che non ci sarebbero state esazioni e invece ce ne sono state eccome. Poi sai un conto sono movimenti violenti, un conto sono movimenti dove ti sgozzano padre e madre se non aderisci al FLN. Ed è quello che è successo a molti harkis per quello che si sono poi arruolati nell’esercito francese. Comunque guardiamo avanti è inutile continuare con i miti del passato. Ma vuoi mettere un Mandela che ha difeso le lingue africane, i gay e la riconciliazione con un ben bella???? Ma su siamo serii che poi si tengono i loro miti ma resteranno unicamente nazionali non certo internazionali.

stefano marullo

Tino continui a fare un uso strumentale delle mie parole. Sono partito replicando alla tua affermazione che “Ben Bella non ha mai contato nulla in Algeria” e mi pare che concordi sul fatto che non sia così. Eroe o non eroe. Mandela penso anch’io sia un grande statista ma da giovane ha abbracciato la lotta armata e non era affatto un nonviolento. Ribadisco (per l’ennesima volta) io non ho alcuna simpatia per il FIS, ma le violazioni dei diritti umani ad opera di quelli che “combattevano il FIS” sono documentate da Amnesty International che non mi pare faccia parte della “sinistra radicale in Europa” come la chiami tu, essendo una organizzazione indipendente da governi e partiti politici. In Maghreb c’è voglia di sharìa esattamente come c’è voglia di pluralismo democratico, i due schieramenti (vedi in Egitto) si fronteggiano. Indovina un po’ per chi tifa il sottoscritto.
La morte di Saddam la giudico dal lato strettamente umano: ho visto un uomo che non aveva paura delle morte, che non ha implorato i suoi carnefici, che non ha barattato la sua libertà in cambio di rivelazioni di comodo. E temo che quelli che lo hanno ammazzato in fondo non fossero migliori di lui. Tutto qua. Figurati se ho il minimo dubbio sui sui crimini contro curdi e sciiti.
Sul “Che” e il suo odio verso i gay, nei suoi molti scritti e discorsi non ne vedo alcuna traccia aspetto che persone documentate come te ne producano ampi stralci.
Spero di non deluderti, Tino, ma io di “miti”non ne ho proprio (o forse sì, te li svelo anche, Husker Du, TSOL, Flux of Pink Indians, Crass, Circle Jerks, Dead Kennedys.. ma sono gruppi musicali). Le persone politicamente impegnate che ammiro spesso sono, ironia del destino, quelle che pure hanno commesso grossi errori (ma che avevano una idea nobile del fare politica nonostante tutto) penso a Jean Paul Sartre, a Salvador Allende, a Gorbacev, ad Al Gore, ad Alexander Langer.
E per finire, su violenza/nonviolenza, non ho un’idea pregiudiziale. Le condizioni storiche impongono scelte che possono oscillare tra queste due scelte. Ammiro Saan Suu kyi, ma talvolta la nonviolenza è un lusso che non ci possiamo permettere (vedi oggi la Siria).

Tino

Scritti non lo so ma che che guevara nei campi avesse la mano particolarmente pesante sui “maricones” lo sanno tutti io sinceramente a tutti i dibattiti che ho assistito sulla figura del che anche con fanatici pro-che non ho mai visto nessuno mettere in discussione il fatto che reprimesse i gay a Cuba, tra l’altro il che era pure un ammiratore di Stalin, leggiti Jakob Machover, ah questo invece è sicuro, per quanto riguarda Sartre è venuta fuori una sua dichiarazione in cui approvava il massacro di monaco commesso dai palestinesi. Comunque sarebbe interessante discuterne altrove di queste cose.

Tino

Se ti interessa è nella “La Cause du Peuple n°29.” che Sartre giustificia l’assasinio degli sportivi israeliani dicendo che i palestinesi non hanno altri mezzi.

stefano marullo

ok Tino, anche Sartre poteva dire delle stronzate. In altri scritti (mi pare su “Ribellarsi è giusto”) diceva di essere filoisraeliano quanto filopalestinese comprendendo le ragioni degli uni e degli altri. Era una persona capace di grandi autocritiche (vedi il controverso rapporto con i comunisti e con il marxismo); politicamente prese degli abbagli (sull’URSS, su Castro e su Mao) e quando se ne accorse era troppo tardi. Ma pensò ed operò sempre dalla parte “sbagliata” quando avrebbe potuto trovare comode scorciatoie e vivere di rendita. La sua onestà intellettuale fu indubbia. Leggo e continuerò a leggere Sartre filosofo e scrittore, quanto ai suoi scritti “politici” col senno di poi devo riconoscere che il suo amico-rivale Albert Camus ebbe ragione e fu più lungimirante.
Scrivi “sarebbe interessante discuterne altrove di queste cose”; tempo fa lo facemmo in chilometriche e faticose mail, alla lunga mi convinsi che entrambi lottavamo contro gli stessi “mostri” solo che con declinazioni e sensibilità diverse.
Siamo comunque scivolati davvero OT. Stammi bene. Guarda “Quasi amici” ottimo spaccato cinematografico della Francia oltre gli steccati ideologici, sociali ed etnici.

Tino

@ Stefano
Saddam non è morto da eroe, nel senso che per il suo popolo a parte per la minoranza sunnita araba che infatti si sta rifacendo andando a combattere in Siria non è certo visto come tale dai curdi che gli ha gasati o dagli sciiti da sempre repressi. Inoltre non ha parlato non ha detto nulla eppure tutti si aspettavano grandi rivelazioni al processo. Tu dici “credo che ogni popolo sia libero di scegliersi il suo destino” appunto nel mondo arabo in questo momento hanno tantissima voglia di sharia e di islamismo noi cosa possiamo fare? Nulla a parte sostenere i laici che si battono e cercare almeno di non ritrovarcelo qui l’islamismo, perché i musulmani euro-tunisini hanno votato in stragrande maggioranza per un partito islamico conservatore + un partito nazionalista anti-laicità occidentale e quindi contro blasfemia e omosessualità tanto che marzouki approva le condanne dopo essersi servito in tutta tranquillità della lega dei diritti dell’uomo in Francia. Alla fine la sinistra radicale europea è stata la madrina dell’alleanza tra pseudolaici e islam radicale, senza ricavarci nulla perché poi mi sa che questi si stanno girando sempre più verso zio sam.

mistergrey

“Gli jugoslavi non sono mai esistiti come popolo le persone che sono state messe al posto degli italiani in Istria erano montenegrini croati serbi ecc. che non sono fino a che punto stessero ritornando nelle loro terre. Comuqnue ormai la situazione è quella l’Italia ha perso la guerra. Quanto odio comunque che c’è in questi post, alla fine quando si parla di islam si finisce per dare addosso a tutti tranne appunto all’islam. All’Italia, agli Usa, a Israele, vabbé è la democrazia dopotutto. In sostanza se ho ben capito sei favorevole alle guerre di aggressione quando sono stati non filoccidentali a praticarle…”

Quindi, dato che gli Jugoslavi non sono mai esistiti come popolo, caro signor Metternicche de Noiantri, abbiamo fatto bene a devastare la Jugoslavia al seguito dei nazisti.

L’Istria era una regione etnicamente composita che dal 1941 al 1945 ha conosciuto la bestialità nazifascista.

Appunto, L’Italia ha perso la guerra , una guerra d’aggressione,ma se l’è cavata fin troppo bene. Se infatti avesse dovuto risarcire davvero le sue vittime ( Etiopia, Libia, Eritrea, Somalia, Albania, Grecia, Urss,Francia, Uk), staremmo ancora a sgobbare per pagare i danni di guerra, altro che rapporto tra debito pubblico e spead.

Segui troppo le sirene del revanscismo fascista, che , quanto ad odio , non è secondo a nessuno.

E tu , se ho ben capito , sei favorevole alle guerre d’aggressione quando le fanno gli imperialisti anglosassoni.

Comunque ,tu ,non hai ben capito.

Io aborro tutte le religioni , Islam in testa .

Tu , invece, con che faccia ti lamenti del fatto che non si dia addosso all’Islam, quando i tuoi adorati Stati Uniti hanno sempre sostenuto le nazioni islamiche più oscurantiste?
Chi è che foraggiava in Afghanistan con armi ultramoderne i guerriglieri islamisti, grandi combattenti della tua democrazia liberale?

Tino

No ma ti sei fatto un discorso tutto da solo, sei tu che stai dicendo che gli yugoslavi hanno fatto bene a infoibare gli italiani e riprendersi “le loro terre”, sinceramente io ho avuto modo di discutere sulla lista ateismo dell’assaociazione con atei di sinistra ma discendenti di rifugiati e non mi hanno per nulla dato l’idea di revanscisti semplicemente di persone che hanno subito un’espulsione, io non ho una particolare adorazione per gli USA, non mi piace però questa maniera di rimpiangere in continuazione il passato comunista soprattutto da parte di persone che sotto il comunismo non ci hanno nemmeno vissuto. Se sei contro la democrazia liberale c’è sempre cuba pronta ad accoglierti non so cosa dirti, cosa serve alla fine criticare in continuazione un modello senza proporre nulla di alternativo? Guarda che crescerci a Cuba non è una tazza di thé.

mistergrey

“A me il FIS non piaceva, (ma non mi piacciono neanche quelli che usano il terrorismo per combattere il terrorismo) ma credo che ogni popolo sia libero di scegliersi il suo destino. Io provo a fare analisi politiche, non sbandiererei i “miei miti” come dici tu in un thread, lo troverei di cattivo gusto.”

Approfitto di questo riferimento alla tragedia algerina per osservare che nè la democrazia borghese, nè quella socialista prevedono la loro soppressione per via parlamentare.

Non che l’Algeria, governata fino a quel momento da una dittatura militare violenta e corrotta, fosse uno stato democratici, ma una volta deciso di giocare alla democrazia quei burattinai avrebbero dovuto disinnescare il movimento islamico.

Negli ultimi 30 anni quasi tutti i paesi del terzo mondo e tutti i paesi del blocco sovietico si sono muniti di “forme democratiche” (pluralismo politico, libere elezioni, costituzioni liberali),
non capendo, anzi fingendo di non capire , che la democrazia borghese non è solo un fatto aritmetico e può funzionare , più o meno, solo in presenza di una numerosa classe media(e , qualche criticone potrebbe aggiungere, in presenza di bacini di sfruttamento : le colonie prima ,il terzo mondo adesso).

Affermare che un popolo è libero di scegliersi il suo destino significa proferire una frase astratta.

Il popolo non è un individuo, non è nemmeno un individuo collettivo come lo può essere un alveare o un formicaio. Un popolo è costituito dall’insieme delle persone che vivono in territorio, a loro volta distribuite in ceti economici , ordini sociali e , nelle fasi più avanzate, da classi sociali, ognuna dei quali persegue i suoi interessi che non possono coincidere con quelli della classe antagonista., anche se in certe circostanze storiche esse possono unirsi contro un nemico comune.

stefano marullo

> Affermare che un popolo è libero di scegliersi il suo destino significa proferire una frase astratta

Legittima opinione

giulio

“La decisione di inasprire la normativa, dopo la scoperta di post su Twitter ritenuti offensivi verso Maometto, alcuni suoi compagni e la sua sposa-bambina Aisha. Attribuiti ad uno sciita, Hamad al-Naqi, che è stato arrestato, che rischia di essere tra i primi a ’sperimentare’ la nuova normativa.”

Dal che si evince che oltretutto questa legge è retroattiva, peggio ancora.

mistergrey

Errata corrigo : “in” classi sociali. Eh, oramai son vec 🙁

Jael

Perché non ti trasferisci lì allora, così ti fan fare la fine che meriti… sai di essere un infedele per loro no?

mistergrey

“No ma ti sei fatto un discorso tutto da solo, sei tu che stai dicendo che gli yugoslavi hanno fatto bene a infoibare gli italiani e riprendersi “le loro terre”, sinceramente io ho avuto modo di discutere sulla lista ateismo dell’assaociazione con atei di sinistra ma discendenti di rifugiati e non mi hanno per nulla dato l’idea di revanscisti semplicemente di persone che hanno subito un’espulsione, io non ho una particolare adorazione per gli USA, non mi piace però questa maniera di rimpiangere in continuazione il passato comunista soprattutto da parte di persone che sotto il comunismo non ci hanno nemmeno vissuto. Se sei contro la democrazia liberale c’è sempre cuba pronta ad accoglierti non so cosa dirti, cosa serve alla fine criticare in continuazione un modello senza proporre nulla di alternativo? Guarda che crescerci a Cuba non è una tazza di thé.”

Ho parlato di Foibe? Ho forse scritto che i Titini erano degli angioletti?

E’ il revisionismo neofascista che ce la sta menando da venti anni con queste foibe, argomento alquanto controverso .dal punto di vista storiografico

Hai idea di che cosa è stata la seconda guerra mondiale, soprattutto in Europa orientale? Io sì, anche se non c’ero.
Informati seriamente invece di limitarti agli opuscoli del pdl o ai colloqui con qualche discendente rancoroso dei profughi istriani o fiumani.

Dopo una simile apocalisse è normale e inevitabile che ci siano delle vendette sommarie e che ci vada di mezzo anche qualche innocente: in tutta l’Europa occupata dai nazifascisti ci furono nel dopoguerra sanguinosi regolamenti di conti, giudiziari ed extragiudiziari. Eppure, anche così, molti carnefici (forse la maggior parte), tra i quali un buon numero di patriotti italiani, la passarono liscia, anche grazie al caritatevole aiuto dei cattolici.

“Se sei contro la democrazia liberale c’è sempre cuba pronta ad accoglierti non so cosa dirti, cosa serve alla fine criticare in continuazione un modello senza proporre nulla di alternativo? Guarda che crescerci a Cuba non è una tazza di thé.”

Mai stato filocastrista.

La tua scarsa fantasia o forse una cultura politica un po’ striminzita ti fanno pensare che tutti critici della democrazia “liberale”, quella che si eccita quano sente odore di napalm, vadano pazzi per Cuba e la Corea del Nord…. oltre ad aver a casa il poster di Baffone, beninteso.
Le cose sono ben diverse: io a casa il poster di Baffone non ce l’ho mai avuto.

Nemmeno crescere in Messico o in Guatemala, se non appartieni a una famiglia benestante,
deve essere confortevole e sicuro.

Credi che un poveraccio che lavora in un Mc Donald di Miami e vive in roulotte se la passerebbe peggio a L’Avana?

Tanto di cappello a un sistema come quello statunitense che fa credere a un simile sfigato e a quelli come lui di stare meglio dei cubani .:-)

Commenti chiusi.