La Chiesa cattolica rivendica spesso il ‘diritto’ all’ingerenza negli affari dello Stato e allo stesso tempo la tutela dei propri spazi di potere e privilegio, facendo appello ad un autoproclamato status sovrannaturale. Lo ha ribadito martedì anche l’ex governatore del Vaticano, il cardinale Giovanni Lajolo, durante un incontro all’Università Cattolica di Milano sui rapporti tra Stato e Chiesa, in cui erano presenti tra gli altri il presidente emerito della Corte Costituzionale, Ugo De Siervo, e l’attuale ministro per la Salute Renato Balduzzi.
Lajolo si è affrettato a precisare che la Chiesa “non intende imporre, e nemmeno proporre su base di fede” certi principi, “ma in base ad argomenti di ragione”. Ma la sostanza è un’altra: ad esempio, si è lamentato per i recenti attriti tra amministrazione Obama e conferenza episcopale statunitense sulla copertura sanitaria per aborto e contraccezione. Questione oggetto anche di una recente sentenza che ha dato torto ai vescovi degli Usa. Critico anche per “recenti sviluppi normativi” sulle adozioni agli omosessuali, “col pretesto della non discriminazione dei genders“, sull’aborto “visto come questione di reproductive health con l’imposizione a tutte le strutture sanitarie dell’obbligo di assicurazione per le spese di aborto”.
E paventa il rischio che anche in Europa e in Italia “si scivoli inesorabilmente in analoghe difficili situazioni”, “anche per l’inconsistenza morale presente in non piccola pare del campo politico e per taluni sviluppi giurisprudenziali”. Almeno in Italia, non sembrano comunque profilarsi all’orizzonte certi ‘rischi’. Proprio per la pavidità e la sudditanza della maggior parte delle forze politiche nei confronti della Chiesa.
Il cardinale ha rivendicato la “libertà della Chiesa e delle sue istituzioni di vivere e agire in conformità vedendo sempre tutelate le proprie convinzioni religiose”. Definendo l’obiezione di coscienza un istituto non solo “giuridico”, ma “metagiuridico, morale”, che “dovrebbe essere anzi assunto dalla stessa legislazione civile e ivi trovare valorizzazione” come “strumento di libertà interiore” cui non solo gli individui “ma anche le istituzioni della Chiesa e delle altre confessioni e religioni possano legalmente ricorrere”. Un vero e proprio grimaldello legalizzato per scardinare tutte le conquiste di libertà.
Discorsi che ricordano concetti già espressi dal cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato vaticano. Il quale rivendicava di fatto la superiorità della Chiesa nei confronti delle legislazioni. Proclami che devono mettere in guardia le forze laiche, affinché si impegnino per garantire la libertà di scelta contro l’invadenza religiosa. Specie per le donne, su temi come interruzione di gravidanza e contraccezione. E’ importante impegnarsi per garantire certi servizi negli ospedali, sempre più in mano agli obiettori di coscienza (come accaduto di recente a Napoli). E far passare il concetto che non si possono imporre principi fideistici e liberticidi in strutture pubbliche o lautamente finanziate dal denaro di tutti i cittadini, compresi atei, agnostici o genericamente laici.
“Almeno in Italia, non sembrano comunque profilarsi all’orizzonte certi ‘rischi’. Proprio per la pavidità e la sudditanza della maggior parte delle forze politiche nei confronti della Chiesa”
Purtroppo su questo ha ragione. Potranno cambiare (per ora) le leggi a favore della loro elastica e opportunistica dottrina ma non riusciranno a frenare l’esodo di gregge che si dirige irrimediabilmente verso la via della laicità.
Curioso come cercano di far passare certi principi “su base di fede” come “base ad argomenti di ragione”. Sanno di non poter imporre la volontà del loro dio malato e ambizioso di potere e soldi.
Whichgood, che ci sia una fuga di pecorelle è fuor di dubbio, ma che queste pecorelle si dirigano verso la via della laicita’ ho i miei dubbi.
Forse qualche (ex) pecorella si, ma la maggior parte verso altri ovili religiosi.
Pensa che nella cattolicissima Palermo c’e’ (se non erro) la piu’ grande chiesa evangelica
d’Italia.
Insomma, i cattolici sarebbero gli unici padroni della natalità 😀
nel senso che deciderebbero solo loro, sulle questioni di vita e morte, che riterrebbero di loro esclusiva pertinenza 🙄
mentre magari i diretti interessati sarebbero implicitamente incapaci di intendere la vita e dunque alienati da essa, sempre per opera dei cattolici, i quali al contrario ne sarebbero titolari 😯
(mi pare preoccupante e anche potenzialmente pericoloso un controllo sull’inizio e sulla fine dell’esistenza da parte della sola CCAR)
I cattolici maschi, direi, perchè statistiche alla mano, perchè se solo le donne non cattoliche abortissero avrebbero un numero di gravidanze annuali superiori alle ovulazioni.
La religione ebraica è una religione fallica. Il dio di Israele è il classico dio fecondatore proprio della società patriacale. L’organo sessuale maschile è quasi divinizzato al punto che i patti tra gli uomini si siglavano stringendo il pene di colui a cui si prometteva qualcosa. E’ chiaro che il fallo è anche il proprietario del vaso vaginale dentro il quale deposita il suo seme. Quando si dice che “la vita viene da Dio, è Dio che dona la vita …” è perché Dio e il pene maschile sono espressione simbolica del culto fallico originario.
E’ chiaro che l’aborto significa una grave offesa al dio-pene perché, in un certo modo, interrompere la sovranità fallica (i voleri del fallo) significa commettere un grave sacrilegio. Alla chiesa della vita umana non importa un fico secco. Essa condanna l’aborto per una ragione di tipo sacrale e teologico. Non per “difendere il nascituro” (di cui non gliene frega un tubo), ma per non offendere Dio (il fallo sovrano).
Dio-pene: spassosissima! Per il resto, quoto!
“Definendo l’obiezione di coscienza un istituto non solo “giuridico”, ma “metagiuridico, morale”
E hanno pure il coraggio di autodefinirsi intelettuali!
Ma lo sa il cardinale che, secondo la filosofia del diritto, quel che ha detto è una bestialità?
O si segue il diritto o si segue la morale, non si può pretendere di applicare entrambe contemporaneamente!
Peggio ancora: voler includere l’obiezione di coscienza nell’ordinamento giuridico (e tra l’altro, nella 194 c’è già, purtroppo) è una contraddizione in termini. L’obiezione di coscienza è definita proprio come disobbedienza, rifiuto di ottemperare a certi specifici doveri sanciti dalla legge, appellandosi a ciò che dice la propria coscienza, commettendo quindi una violazione della legge.
Se una legge tollera eccezioni a se stessa (e succede), allora queste eccezioni non possono essere catalogate come “obiezioni di coscienza”. Altrimenti, non sono eccezioni, ma violazioni.
La gente vuol star bene, vivere decentemente e magari anche un po’ meglio. Direi che è un’aspirazione legittima. A questo umanissimo desiderio si oppongono i credenti nelle mille divinità vive e defunte (Giove è stramorto, Gesù è moribondo – e una volta morto non risorgerà, come Giove e Giunone, Minerva e Marte). Questa è la realtà che sta sfuggendo di mano al potere religioso. Che però non demorde e cerca di sopravvivere: anche ciò è umano, troppo umano. E come ieri la migliore garanzia al potere religioso la offre il potere civile: ormai tutta la classe politica italiana è prona al potere religioso.
Da un lato assistiamo all’erosione di tutti i miti religiosi – di cui si nutrono ancora certi minchioni che qui da noi sdottoreggiano insultando pure (provate a fare altrettanto nei siti fondamentalisti cristiani) – dall’altra i poteri religioso e civile si coalizzano per sopravvivere. Alla lunga dovrebbe vincere la ragione, ma intanto questa invereconda alleanza potrebbe protrarre l’agonia per un tempo anche lungo. Siamo in bilico, conviene stare all’erta.
Sergio quoto e aggiungo :
Quando la persona crede « mordicus » a qualcosa, diventa recalcitrante a tutto cio’ che potrebbe smentire questa credenza !
Se la storia non puo’ ripetersi, i fanatici, loro stessi, ricominciano tempestivamente con una costanza e strategie che a volte ci sorprende….
Se vogliamo realmente migliorare dobbiamo sempre tenere presente che la trasformazione della persona (culturalmente intesa) è il vettore della trasformazione della società. L’informazione, scuola, mass media, nucleo familiare ecc..hanno un’importanza capitale sul presente e futuro dell’umanità. La personalità (e grado di moralità) dipende quasi interamente da questi parametri.
Se la scuola insegnasse ai bambini (e non solo) come analizzare le informazioni, separando la realtà dalla finzione (miti e leggende), il benessere umano potrebbe migliorare. Inoltre non dobbiamo mai perdere di vista che i nemici della società e benessere umano non sono altro che: la FINANZA+MAFIA+RELIGIONI MONOTEISTE+IGNORANZA ! E’ importante non scordarcelo….
vorrebbero ancora eleggere l’imperatore e il diritto alla prima notte?
purtroppo c’è ancora chi li segue e non sono pochi anche se in diminuzione, tando da rifugiarsi sempre più in basso (intendo a sud) tanto da far dire che le danze sciamane sono dedicate a dio(sic!). se i nostri politici non fossero così genuflessi il loro spazio si ridurrebbe e tutte le cialtronate che i “media” enfatizzano a dismisura, scomparirebbero.
Se un medico nonn vuole commettere infanticidio,aborto,deve essere libero di farlo,l aborto deve ritornare ad esser reato,salvo gravissimo pericolo per la vita della gestante,in quel caso ella solamente puo scegliere.
Non lo fanno già ?.
L’obbligo è una tua supposizione molto soggettiva.
Com’è umano lei, la gestante può scegliere. Un vero progressista.
magari non fa il ginecologo… e vedi che non gli tocca farlo per forza.
Oh ma certo che un medico è libero di non praticare aborti! Per evitare questo “mortale gesto” potrebbe scegliere ortopedia.
Non posso certo decidere di fare il cassiere e non maneggiare i soldi perchè immorali, stessa cosa per i medici: se non sono disposti ad eseguire alcuni dei compiti previsti per una data specializzazione che ne prendano un’altra o vadano a lavorare nel privato dove queste cose non si fanno.
La botte piena e la moglie ubriaca no.
@ Elena
Elena, Elena, ma che cosa scrivi! Secondo te un bravo giovine (sic) affiliato all’Opus Dei oppure a Militia Christi dovrebbe andare in qualche tetra sala operatoria di qualche tetra clinica ortopedica ad eseguire operazioni di Harrington su ragazzini affetti da scoliosi? E come potrebbe questo bravo giovine (di nuovo sic) tenere sotto controllo l’utero della donna? Come potrebbe portare avanti le sante crociate contro l’aborto, i metodi anticoncezionali, e soprattutto l’autodeterminazione di chi è nata con due ovai, due salpingi ed un utero nella propria cavità pelvica?
Le tue parole sono il segno inequivocabile dei frutti perversi del laicismo, che pretende di allontanarsi da quella laicità positiva immensamente cara al nostro amatissimo pontefice.
P. S. A scanso di equivoci “di molto” incresciosi, spero che sia chiara a tutti l’ironia del mio intervento.
@ ale cattolico
Premetto che ho un nipotino di 7 anni che amo più della mia vita stessa, e mi aborre l’idea che mia sorella possa avere abortito 8 anni fa.
Tuttavia ci sono casi particolari in cui l’aborto deve essere consentito. Ad esempio se un bambino deve nascere con gravi problemi fisici, è meglio abortire che non far nascere un essere umano che deve soffrire tutta la vita.
Quando al discorso obiezione di coscienza, ricordo che queste persone sono pagate per un servizio che non fanno. Quindi, per onestà, dovrebbero rifiutare lo stipendio almeno per le ore che non hanno lavorato.
@ MASSIMO
Per me, che sono medico, queste persone dovrebbero invece essere radiate dall’ordine dei medici. Poi ognuno la vede come vuole. Mi pare ovvio.
L’aborto reato? Addirittura…
Ma vuoi affamare quei poveri ginecologi? Che poverini sono costretti a dichiarasi obiettori negli ospedali pubblici, salvo poi dover arrotondare il magro stipendio (pagato coi soldi PUBBLICI) dirottando le pazienti nella propria clinica privata dove farle abortire dietro lauto compenso (e su quello non hanno niente da obiettare).
Attento ale a come usi le parole. Infanticidio è una cosa, per la cronaca, è un reato penale con aggravante. Aborto un’altra.
Dire che X ha commesso un infanticidio, se non vero, si configura come reato di Calunnia.
però per l’infermità mentale ci sono attenuanti…
parlo di ale, naturalmente
@ Kaworu
Io (PURTROPPO) mi sono laureato in medicina a Pisa. Mi preme ricordarti che la clinica psichiatrica dell’università di Pisa, prima con Sarteschi poi con Cassano, è stata il principale centro italiano dell’antibasaglismo. Probabilmente tu non sarai d’accordo con me, ma secondo il mio modesto parere questo alecatto è solo un medico della suddetta clinica, che è venuto in questo blog a portare avanti la sua brava crociata antibasagliana. Vorrei tanto sbagliarmi.
è che la legge basaglia è stata applicata (come al solito) col c u l o….
come principi non era male.
Se uno non vuole uccidere animali evita di fare il macellaio.
Il concetto non è difficile, dai.
Pensa che io renderei reato la superstizione, pensa un po’.
scusa ale, ma stai, come si diceva a scuola, moltiplicando mele per arance?
che diamine c’entrerà mai l’aborto con l’infanticidio? Mistero.
Per tua norma, l’aborto è reato solo nelle non-democrazie, in cui il cittadino femmina è trattato come un’eterna minorenne non responsabile di sè stessa.
Sei favorevole anche ai matrimoni forzati in cui la proprietà sulla donna passa dalle mani del padre a quelle del marito? E per caso chiami la violenza domestica “correzione maritale”?
Non so se avete notato, ma ultimamente, tra “cattolco” (uahaharg!) e “calloico” (doppio uahaharg!!) non sa più nemmeno scrivere il suo nome o nick o quel che è! Figuriamoci ragionare su quel che dice/scrive!
È come se io, cristiano osservante e praticante, mi arruolassi nell’esercito e, partito in missione di pace, mi rifiutassi di sparare perché il nemico è mio fratello e devo amare il mio fratello e non posso uccidere perché è peccato mortale; pretendendo tuttavia un posto d’ufficio alla stessa paga della missione (6000 euro)
Nell’esempio che hai fatto rischieresti comunque di farti sparare dal tuo nemico,
che probabilmente non ha le tue prevenzioni.
I nostri vili obiettori da corsia… preferenziale non rischiano nulla, anzi, lavorano meno.
E fanno carriera…come un po’ dappertutto, del resto: più sei in alto, più casini combini, ancora più in alto sali.
Papa: Cacchien! Questo Lajolo dire piu’ Kaxxaten di me.
Segretario: Sua Santita’ ma come si esprime!
OT ma non troppo…
non so se posso postare il link, ci provo:
http://www.bbc.co.uk/news/world-us-canada-17766615
L’artico parla di un gruppo di suore americane la cui colpa, secondo il vaticano, e’ di avere vedute troppo radicali rispetto ai dettami della chiesa cattolica… ahahah…che chiesa di buffoni ipocriti!
Un gruppo di cui fa parte l’80% delle suore americane! E guarda caso sono e saranno giudicate solo da uomini.
Ne ho sentito parlare per radio, mi stupisco di non vederlo qui come Ultimissima. Comunque Ratzi ha parlato di “giro di vite” (così diceva la radio) contro le suore americane perché troppo di vedute aperte e, ovviamente, troppo FEMMINISTE!!! Ritorneranno le suffragette? Magari con velo e tonaca??
Ho avuto una visione: ratzinger, bertone e bagasco che… sciamano in Norvegia!
Se il Cardinale fa’ appello ad uno status “sovrannaturale” perché si preoccupa di misere cose terrene? Si interessasse pure di situazioni più elevate…..
Il prete porporato vuole la “libertà della Chiesa e delle sue istituzioni di vivere e agire in conformità vedendo sempre tutelate le proprie convinzioni religiose”? E chi li tocca? In Italia non esiste una istituzione più libera della Chiesa.
Se vogliono parlare di questioni legislative si faccia eleggere in Parlamento. A nome di chi parla il porporato? Non mi sembra che può rappresentare qualcuno. E non mi si racconti la favoletta che la Chiesa rappresenta i cattolici visto che di fatto quelli che seguono pedissequamente la Chiesa ormai sono quattro imbecilli.
Ps: suggerisco a tutti di vedere il film “Diaz”. Struggente esempio di come sia ridotta la democrazia in Italia.
La corruzione criminale degli eletti italiani non è più un banale fatto aneddotico ! Capiamo perché l’Italia si situa quasi al fondo della classifica di « Transparency International » al 69° rango nel 2011, tra il Ghana e la Macedonia…..
La Camorra, l’Hdrangheta, Cosa Nostra e dal 1970 la Sacra Corona Unita ; queste mafie si sono esportate in molti paesi europei e mondiali.
Hanno inoltre creato delle filiali permanenti da Roma a Milano !
Gli specialisti stimano che il peso economico di queste quattro entità è di circa l’8% del PIL, il che corrisponde a circa 150 miliardi di € ; con un beneficio netto di 70 a 80 miliardi di €/anno, che ovviamente non finisce nelle casse erarariali dello stato ! Questa criminalità è la PRIMA industria dell’Italia !!
NB. : A questo punto possiamo osare affermare che l’Italia (e non solo) sia uno stato veramente democratico ?
Invocare un’obiezione di coscienza nei confronti di leggi che non si condividono è comportamento da stato nello stato, è eversivo e bloccherebbe il funzionamento di uno stato.
Così gli evasori che ritengono le tasse eccessive non le pagheranno
Un datore di lavoro che ritiene i diritti sindacali eccessivi non li rispetterà.
Gli islamici che non vogliono rispettare i diritti civili occidentali saranno autorizzati a farlo.
Tutti saranno autorizzati a discriminare nella pratica se la loro religione li autorizza. Uno potrà non accettare ebrei nel suo locale o nel suo albergo perché la sua religione li considera deicidi (vedi lefevriani).
Curioso che a proporre comportamenti “disobbedienti” sia chi si presenta come un impero che non tollera le critiche interne ed esterne e che in passato, anche recente, quando ha potuto è stato intollerante ed ha obbligato a seguire le proprie regole anche applicando la pena di morte.
Proprio oggi leggevo delle suore americane (l’80% !) messe sotto processo per visioni troppo liberali.
Poi il contrasto coi preti disobbedienti austriaci che stanno ottenendo sempre più sostegno, richiamati all’obbedienza dallo stesso papa che non perde occasione per ribadire ai cattolici l’importanza dell’obbedienza alla chiesa.
Inoltre la lotta contro i teologi della liberazione ed il progressismo.
Visto che le visioni sono anche molto differenti tra le varie chiese cristiane otterremmo un differente rispetto dei diritti civili a seconda delle religioni presenti in quello stato e del potere che queste possono esercitare.
Ottimo ragionamento. Io però aggiungerei anche un’altra possibilità: chi vuol fare l’obiettore lo faccia ma ne paghi le conseguenze! Sei medico e non vuoi fare aborti, vai a fare il meccanico; sei farmacista e non vuoi vendere anticoncezionali, vai fare il muratore.
Così oltre a dichiararlo lo si dimostrebbe e sarebbe un atteggiamento al quale inchinarsi.
E troppo facile dichiararsi obiettore senza esserlo veramente magari per fare carriera nell’ospedale o ingraziarsi l’arcivescovo di turno e il politico suo compagno di merende.
storicamente si è parlato di obiezione di coscienza quando un determinato comportamento è andato contro la legge (non secondo legge) provocando conseguenze penali a chi se n’è reso protagonista (e non vantaggi a livello di carriera).
Ditemi se possiamo ancora chiamarla obiezione di coscienza…
Non capisco perchè questo sito debba demonizzare chi si oppone all’aborto.
Da molto tempo seguo le ultimissime dell’UAAR, e qui l’aborto è sempre descritto come una grande conquista della laicità. Io sono totalmente a favore della laicità dello stato e della non ingerenza da parte di qualsivoglia confessione religiosa, ma riguardo all’aborto la penso al 100% come la CCAR.
Da dove è nata l’equazione ateo/agnostico/laico=abortista?
Qui non si discute, ma si presentano prese di posizione, basate su argomentazioni alquanto discutibili, come infallibili e incontrovertibili. Forse non ve ne rendete conto, ma ricadete nel dogmatismo che tanto criticate: appena qualcuno prova ad esprimere un’opinione contraria viene subito stigmatizzato, ridicolizzato senza neppure ascoltarlo.
Mi dispiace doverlo ammettere, ma, andando avanti così, la battaglia per la laicità non sarà mai vinta.
Faccio notare che le “opinioni contrarie” sono sistematicamente espresse in modo ridicolo, pertanto ridicolizzarle è naturale.
Le opinioni antiabortiste vanno benissimo, basta che non si basino su sciocchezze del genere “la vita è un dono” o “l’anima viene inoculata al momento del concepimento”.
e quale sarebbe la battaglia per la laicita’ che non sara’ mai vinta? ad esempio la legalizzazione dell’aborto (fatta in modo scintificamente informato) e’ una battaglia vinta per la laicita’ visto che i tromboni che vi si oppongono lo fanno sulla base del bambin gesu’ e suoi derivati.
GM
È una questione che non ammette vie di mezzo: non si può essere un pochino abortista
o un pochino antiabortista. Nessuno nega che l’aborto sia un dramma, ma deve essere
lasciato alla responsabilità di chi ne è coinvolto (le donne). E qui si ricomincia col ripetere
tutta la sfilza delle ragioni pro e contro. La soluzione è imporre di portare sempre a termine
qualsiasi gravidanza non a rischio? Per compiacere i preti? Per compiacere dio?
E qui si possono ripetere tutte opinioni su quando comincia la vita.
Questo è un argomento sul quale solitamente non prendo posizione perchè non mi
coinvolge materialmente. Non giudico bene una donna che arriva ad abortire perché
gli è andata male un’avventura. Ma non la obbligherei nemmeno a mettere al mondo
un figlio indesiderato. Tu sì? E qui si potrebbero ripetere tutte le argomentazioni
su chi e come c’è chi si occuperebbe del bimbo non riconosciuto. Quando diventeremo
donne sapremo se sono argomentazioni valide.
E’ la possibilità di scegliere che viene considerata una vittoria per la laicità, perchè si riconosce che vi sono situazioni in cui l’aborto è il male minore. Questo non significa propugnarne l’uso, ne l’abuso. Mi sembra che il discorso sulla prevenzione sia sempre stato affrontato e che l’aborto non debba essere utilizzato come metodo contraccettivo (il che ridurrebbe il numero di aborti). Io mi sono sempre augurato di non trovarmi nella situazione di dover fare questa scelta e per fortuna coi miei due figli non mi si è mai posto il problema. Ma difendo una legge che ha concesso questa possibilità di scelta. E difendere a spada tratta l’embrione/feto significa costringere una donna a portare avanti una gravidanza non voluta o pericolosa che è esattamente ciò che vuole imporre la CCAR.
@ G.M.
Finché in Italia ci saranno laici come te, la chiesa cattolica potrà stare tranquilla. Ateismo Clericale: se non ci fosse, bisognerebbe inventarlo.
Perché? Non è già tutelato da quella pseudolegge che è la 194. Anzi, più che tutelato, direi coperto. Coperto suona più subdolo.
Vorrei fare notare che secondo il cardinale Laiolo è solamente la chiesa cattolica che deve vedere “sempre tutelate le proprie convinzioni religiose”, per un tipo di personalità giuridica unica e irripetibile, disponibile solamente alla chiesa cattolica, e non le chiese in generale, e meno che mai altre organizzazioni oppure le persone.
Questo in uno stato decente non si dovrebbe potere fare: 10 cattolici si associano, bene sono contento per loro, e devono potere fare quello che possono fare 10 luterani, oppure 10 ebrei, oppure 10 atei, …, né più né meno.
Se invece il cardinale Laiolo intendeva questo (ma non credo), allora chiedo scusa.
Ma allora vorrei che anche le mie convinzioni religiose un po’ diverse da quelle del cardinale Laiolo fossero rispettate.
Leggo sulla Stampa che il cardinale Lajolo vuole
“la libertà delle singole persone di vivere e agire in conformità al dettato della propria coscienza» e qui sembrerebbe che siano le persone che sono titolari del diritto di agire seocndo la proria coscienza.
Poi più avanti leggo: “siano in contrasto con norme morali ufficialmente affermate dalle rispettive autorità religiose e siano quindi sicuramente riconoscibili come tali”.
E qui torniamo al solito punto, si vuole dare alla chiesa cattolica uno stato speciale fatto solo per lei, unico e irripetibile, per cui quando la chiesa cattolica dovesse dire “questo non mi piace” potrebbe pretendere che i funzionari pubblici facciano quello che vuole lei invece che quello che dicono le leggi dello stato.
Ovviamente quando arrivasse quelcun altro e dicesse che la sua coscienza gli dice diverso, il cardinale Lajolo risponderebbe “e bravo, ma tu non sei mica un’autorita religiosa, questo non è sicuramente riconoscibile come tale”.
Se avessi interpretato male (ma non credo), chiedo scusa.
Il dettato della mia coscienza, che funziona un po’ diversamente dalla coscienza del cardinale Lajolo, mi dice che:
– i funzionari pubblici, civili e militari, dovrebbero rispettare la regola del “Test Act” del 1673 [http://en.wikipedia.org/wiki/Test_Act ] che richiede che di negare che ci sia la transustanziazione del pane e del vino quindi niente poteri magici o amministratori di poteri magici, davanti a cui lo stato debba fermarsi
– i funzionari pubblici dovrebbero rispettare la buona regola dell’ “Oath of Allegiance” [http://en.wikipedia.org/wiki/Oath_of_Allegiance_(United_Kingdom) ]
“… And I do declare, That I do not believe that the Pope of Rome, or any other Foreign Prince, Prelate, Person, State, or Potentate, hath or ought to have any Temporal or Civil Jurisdiction, Power, Superiority, or Pre-eminence, directly or indirectly, within this Realm.”
(traduco molto liberamente: non credo che il papa di Roma debba avere alcun potere temporale o civile, giurisdizione, potere, superiorità o preminenza diretta o indiretta in questo stato”)
– se una “autorita religiosa” quale la chiesa luterana danese o svedese oppure, per non andare troppo distante, la chiesa valdese dicessero che ammettono il matrimonio fra omosessuali, allora visto che sono “autorità religiose” e “sicuramente riconoscibili come tali” , se interpreto bene il discorso del cardinale Lajolo, allora mi sembrerebbe doveroso che anche lo stato italiano trascrivesse questi matrimoni.
Ovviamente il trucco è nel “autorità religiose” e “sicuramente riconoscibili come tali”, per il cardinale Lajolo la chiesa cattolica lo è e quindi può dare ordini allo stato italiano, le altre chiese non lo sono, alla faccia dell’eguaglianza dei cittadini di fronte alla legge.
Mi sembra che fosse Alberto Sordi nel film “Il marchese del Grillo” che diceva “io sono io e voi non siete un cazzo” ?
Visto la presenza di dotti cattolici in questo blog, ho due domande a cui non so dare risposte
razionali.
Visto che il ns beneamato Papa teologo attualmente regnante ha – da poco – sentenziato che l’anima discende sull’ovocito in via di fecondazione nel momento esatto in cui il DNA dello spermatozoo si “combina” con quello della cellula uovo (naturalmente il momento esatto non è definibile perchè il tempo è “continuo” ma questo è un dettaglio matematico irrilevante), ne risulta che l’anima viene associata a una cellula uovo fecondata quando questa non si è ancora installata nella cavità uterina.
Prima domanda: se nel lasso di tempo che ancora deve passare affinchè la cellula fecondata riesca a installarsi nell’utero, essa viene “naturalmente” scartata, questo significa che Dio ci ha ripensato e si vuole riprendere l’anima? Oppure la rimozione operata recentemente dal Sommo Pontefice del limbo sta proprio ad indicare che Dio non interviene più e l’anima viene direttamente inviata in Paradiso SENZA PASSARE DAL VIA E PRENDERSI LE 20MILA LIRE? Questa specie di aborto ha la stessa natura di quello spontaneo che si può manifestare anche dopo l’installazione in utero?
Seconda domanda: i gemelli monozigoti derivano da una singola cellula uovo fecondata da un singolo spermatozoo ed hanno lo spesso patrimonio genetico, cioè DNA identico. I gemelli omozigoti condividono la stessa anima? Siccome immagino di no, c’e’ un’insanabile contraddizione logica che non so risolvere in questa teoria dell’anima. Infatti:
Se l’anima si sdoppia automaticamente al momento in cui si sdoppia la cellula ovocita fecondata, allora non è vero che solo Dio genera le anime, perchè possono generarsi da sole – diciamo così – anche per partenogenesi.
Se viceversa Dio genera una seconda anima, allora non è sempre vero che l’anima discende
a terra solo quando i DNA si combinano, e quindi il Papa ha detto un’ennesima falsità.
Grazie a chi mi chiarirà i dubbi.
Meriti un applauso. Condivido domande e osservazioni.
@ neverclean
Provo a risponderti io, se ti accontenti.
1) Ormai è assodato che, nella maggior parte dei casi, la blastocisti non riesce ad impiantarsi sull’endometrio e viene espulsa con il sangue mestruale. La sua anima che fine farebbe? Ma che domanda sciocchina, Gesù santo! Non sai che di recente hanno inventato anche gli assorbenti salva-anima? Sono supersottili, superdelicati, supertutto e non costano neanche tanto! Ma non la guardi mai la pubblicità alla tivvì?
2) Problema dei gemelli monozigoti (e delle loro relative anime). Santa Vergine del Rosario, ma tu mi fai proprio cadere le braccia! Quando da piccolo andavi al catechismo parrocchiale, non ti hanno insegnato che, tra due gemelli monozigoti, solo uno possiede l’anima immortale, mentre l’altro di deve attaccare al tramvai? Purtroppo mi viene un brutto sospetto: quando andavi alle lezioni di catechismo, invece di prestare attenzione alle parole del prete (o della suora) ti divertivi a leggere Tex Willer di nascosto. CONFESSALO!
Pensino a punire e adenunciare i preti pedofili! No all’olbiezione di ciscenza nei servii pubbliuci come le farmacie!Chiesa corrotta e arroganre VADE RETRO, puzzi di zolfo!
Io portotesto che col pretesto di non loffendere le tonache cattopedofile vengano violati oi nostri diritti! Verrà- un giorno del redde rationem anche oer questa chiesa!
certi diritti come aborto e divorzio sono costati moltissimo sul piano umano e su quello legislativo, lunghi anni di lotte, compromessi, tentativi di impedire i referendum, minacce agli elettori in molte regioni (sopratutto al sud) che volevano solo migliorare l’esistenza della donna tutelando la scelta di mettere o meno al mondo un figlio, spesso non voluto.
in italia, dove il passo del gambero è di gran moda, stiamo tornando indietro agli anni ’50 e non mi meraviglierei se magari tra qualche anno un referendum abrogativo vietasse la 194 in parte o nella sua interessa.
non siamo ne’ un paese civile ne’ un paese laico.
qui comandano i preti tramite i loro emissari schiavi, i politici.
@ stefano
La crisi economica e politica, nella quale è sprofondato tutto l’Occidente, è terribile e può avere esiti tanto più inquietanti in quanto nessuno oggi è in grado di prevederli. Nelle nazioni di forte tradizione cattolica come l’Italia e la Polonia, la chiesa ne approfitta per imporre alla società laica una sorta di “reconquista” con cui annullare e cancellare le conquiste politiche più significative di questa stessa società laica. La crociata antiabortista, che in questi ultimi anni si è fatta particolarmente virulenta, ne è solo un epifenomeno.
Come reagire a tutto questo? Ti confesso che non lo so. In quest’ultimo periodo mi sono messo a leggere gli scritti di Pietro Gori, grande livornese e grande esponente dell’anarchia della seconda metà dell’Ottocento. Non serve a niente, lo so. Ma almeno aiuta a farmi sentire meglio.
Penso che se una persona non se la sente di praticare un aborto, non sia giusto obbligarla (a meno che ci sia pericolo per la vita della mamma); tuttavia, per certi obbiettori è legittimo non dare antidolorifici a una donna che ha praticato un aborto.
L’altra volta discutevo con un utente del blog che si diceva ateo e che difendeva l’obiezione di coscienza davanti ai paragoni che avevo usato e che si usano qua di solito: ovvero, sarebbe come se un militare si rifiutasse di sparare, un poliziotto di operare arresti o un macellaio di sezionare un animale o un operatore del mattatoio di ucciderlo e via così.
Lui mi ha fatto notare che, mentre negli ultimi esempi si tratta di mansioni inerenti a quel lavoro, sull’aborto il discorso è un po’ delicato, perchè, essendo un ginecologo un medico, l’aborto non è tecnicamente la cura di una malattia ma la soppressione di un embrione anche senza rischi della salute della madre e via così, dunque l’obiezione andrebbe ammessa proprio per questo motivo, perchè si impone al medico un’attività che non è perfettamente conseguente al suo mestiere (dunque essa non sarebbe ammissibile per i farmacisti obiettori sulla Ru e via così, perchè vendere farmaci, ove necessario su prescrizione medica, è compito diretto del farmacista).
Devo dire che è stata una risposta che mi ha fatto molto riflettere, e chiedo chiarimenti a qualcuno che si intende per capire se si tratta di un argomento forte o meno.