De Pedis, il vicariato di Roma sta valutando traslazione salma

Dopo 22 anni finalmente il Vaticano potrebbe prendere una decisione sulla traslazione della salma di De Pedis. Il boss della banda della Magliana, detto ‘Renatino’, è infatti sepolto dal 1990 nella basilica di Sant’Apollinare a Roma. Ma ora potrebbe arrivare la decisione dal vicariato di Roma, messo sotto pressione dalle mobilitazioni organizzate da Pietro Orlandi e all’impegno in Parlamento di Walter Veltroni.

La figura di De Pedis appare sempre più scomoda dal Vaticano, anche per i presunti legami con la scomparsa di Emanuela Orlandi. Tanto che il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi, si era premurato di dire che il Vaticano non nasconde “segreti”. Ma, vale la pena di ricordarlo, il boss era stato sepolto nella chiesa romana con una procedura molto sospetta e soprattutto con l’ok dell’allora presidente Cei e vicario di Roma, il cardinale Ugo Poletti. Formalmente perché molto munifico nei confronti della Chiesa, si sospetta coi proventi delle sue attività illecite.

E’ prevista in vicariato una riunione, definita ‘top secret‘. Tanto segreta, che la notizia è apparsa su tutti i giornali. Parteciperanno anche i membri della Gendarmeria vaticana. Per valutare la traslazione della salma ora tanto scomoda. Già la famiglia di De Pedis si era detta d’accordo e formalmente anche il Vaticano, da qualche tempo aveva dato il suo assenso.

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34 commenti

andrea pessarelli

dovessero togliere tutte le tombe dei criminali dalle basiliche e dalle cattedrali rimarrebbero ben pochi dei papi e dei santi esposti alla pubblica venerazione

Paul Manoni

Emanuela Orlandi rapita da De PEdis perchè FIGLIA di Marcinkus, e restituita in un secondo momento come MOGLIE di Pietro Orlandi!?
Nooooo, che dici!?!? 😀

Otto Permille

Se questa giornalista sostiene di vedere Emanuela Orlandi nella moglie di un suo conoscente non dobbiamo più stupirci che nei Vangeli ci fossero persone che sostenevano di avere incontrato Gesù risorto. Ci sono infinite tortuosità nella nostra mente.

Paul Manoni

Il bello e’ che la fotoreporter in questione, ha passato più di un anno appostata di davanti a casa di Pietro Orlandi (al limite dello stalking!!), per scattare foto e recuperare prove (perfino dai tampax e dai capelli raccolti nell’immondizia!), per poter eseguire l’esame del DNA. 😯

Il libro ha rischiato di non essere pubblicato, a causa delle minacce di querela da parte della famiglia Orlandi, che a mio avviso, sono le vittime indiscutibili, oltre che del rapimento di un loro caro, anche dell’invadenza della fotografa Hidalgo (che e’ la stessa che aveva fotografato GP2 in costume da bagno in piscina!).

I collegamenti che fa la Hidalgo sono sostanzialmente esatti, ma hanno motivazioni ben diverse e molto meno “toruosi” di quando questa abbia potuto immaginare. Marcinkus ed Emanuela Orlandi, non sono “padre e figlia”, ma si collegano a De Pedis ed alla Banda della Magliana, per altri arcinoti motivi. 😉

L’importante secondo me, e’ che continuino ad esserci persone che indaghino ed approfondiscano tutte le questioni relative al rapimento della Orlandi. Prima o poi, tutte le tessere del puzzle, troveranno la loro precisa collocazione. 😉

Paolo

Continuo veramente a non capire come una storia del genere non faccia schifo in primis ai cattolici.
Ma forse sono troppo ingenuo..l

Diocleziano

Chi adora un cadavere e lo appende anche sopra il letto, non ci trova nulla di strano.

whichgood

I morti non fanno male a nessuno, facciano qualcosa per i bisognosi, per il paese (lasciarlo libero dalla sua ingerenza tanto per cominciare) e per contrastare la pedofilia dilagante nel clero.

flaccido

molto munifico?
e allora al proprietario della Faac lo seppelliscono a san pietro?

emmebi

e poi si stracciano le vesti perchè non va più in chiesa nessuno; ma in simil compagnia….. e vabbè anche in sacrestia non c’è di meglio….

Festival_Vaticano

La ‘santa’ gerarchia ecclesiastica ancora non ci ha spiegato come mai a De Pedis gli hanno concesso l’onore della sepoltura in basilica. Aspettiamo ancora tutti di sapere quali sono stati i suoi meriti

ser joe

Pensavano risorgesse dopo tre giorni. Gli è andata male……………..

stefano

ricordo di aver letto un libro dove l’autore narrava una vicenda bizzarra ma abbastanza plausibile; il vaticano chiese 20 miliardi in prestito alla banda della magliana per finanziare il sindacato Solidarnosc in Polonia, ma non restituì mai la somma, per questo renatino e compagnia rapirono la Orlandi per farsi restituire il maltolto, ma i gonnelloni risposero picche e la poveretta venne uccisa dopo appena due giorni dal rapimento e il cadavere distrutto nella calce viva.
non riesco a ricordare il titolo del libro scritto da un giornalista free lance, non molto famoso, accidenti al mio Parkinson 🙂 non ricordo il nome.

Laverdure

@Stefano
E ti pare che se Il vaticano ha bisogno di 20 miliardi deve chiedere l’aiuto di una organizzazione criminale di mezza tacca ?
Sarebbe come se Berlusconi dovesse chiedere un prestito a Sgarbi.

stefano

organizzazione criminale di mezza tacca non direi 😉 renatino aveva contatti privilegiati con la mafia e l’estremismo di destra di mezza Europa.

Paul Manoni

No Stefano.

E’ molto più probabile che i soldi della Banda della Magliana, venissero riciclati da Marcinkus (Calvi&Sindona) attraverso lo IOR da tempo.
Che a causa dei finanziamenti a Solidarnosc, o più verosimilmente, al crack del Banco Ambrosiano, lo IOR sia stato “momentaneamente” incapace di restituire i soldi alla Banda, e che questi abbiano deciso di rapire Emanuela Orlandi (cittadina del Vaticano) a scopo intimidatorio, o per chiederne un riscatto proporzionale a quanto la Banda stessa rivoleva indietro.

Marcinkus ed il suo IOR, non potendo materialmente far fronte alla richiesta, hanno giudicato l’eventuale uccisione della Orlandi, come il male minore. GAME OVER.

De Pedis e’ sepolto a Sant’Apollinare, perchè fece da intermediario tra lo IOR e la Banda, per far cessare le pressione di quest’ultima, o più probabilmente per aver fatto da intermediario affinchè venissero ripresi i rapporti con lo IOR, basati sul riciclaggio di denaro. Per questo dal punto di vista della CCAR, De Pedis e’ un “grande benefattore”, e merita quella sepultura.

Le prove materiali e certe ovviamente mancano, ma in Vaticano, come tra i servizi segreti italiani e tra i membri della Banda della Magliana ancora in vita, sono in molti a sapere come siano andate le cose.
Anche in questo caso però, scelgono sempre tutti il male minore…Ossia l’omertà totale sulla vicenda, piuttosto che la verità sulla sorte di Emanuela, che causerebbe un vero e proprio scandalo ed un immenso polverone che coinvolgerebbe tutti quanti.

Otto Permille

La banda della Magliana è stato un soggetto politico oltre che criminale (come lo fu anche la mafia). Essa entra in tutto il malaffare politico romano – persino nel rapimento Moro e nell’omicidio Pecorelli. Il rapporto con il Vaticano è più complesso perché, a quanto pare, tutto è legato ad una questione di soldi e al fallimento del Banco Ambrosiano. Tutto ruota attorno alla massa di denaro che la mafia (e la banda della Magliana) avevano investito nel banco Ambrosiano e nelle attività dello IOR. I soldi servivano per finanziare la “rivoluzione polacca” – cioè Solidarnosch – e il progetto di far cadere l’URSS. Lo Ior e il Vaticano del polacco Voitila erano il centro di questo traffico. Anzi proprio l’elezione del “papa polacco” era parte di questa strategia destabilizzante. I soldi servivano per finanziare lo sciopero ad oltranza nei cantieri di Danzica. Si trattava di finanziare per giorni e settimane intere masse di scioperanti. Alla fine la rivoluzione andò a buon fine, ma intanto si era creato un buco finanziario che il Vaticano non riuscì a sanare. Il banco Ambrosiano fallì. La mafia uccise Calvi che era scappato a Londra. Calvi era disperato e implorava il Vaticano di coprire l’enorme buco che si era creato. Ma la mafia non perdona. L’attentato al papa e il rapimento Orlandi appartengono a questo gioco di vendette e di pressioni. Si tenga presenta che Ali Agka non sparò per uccidere. Se avesse voluto uccidere, da quella distanza non avrebbe certamente fallito. Era solo un avvertimento …

Paul Manoni

Ottopermille, sono dell’idea che sia impossibile non trovare il nesso logico di ciò che sia successo in quegli anni, compreso il rapimento della Orlandi, semplicemente leggendosi tre libri inchiesta.

I tre libri sono:
– “Finanza Cattolica” di Ferruccio Pinotti.
– “Wojtyla Segreto” sempre di Ferruccio Pinotti e Giacomo Galeazzi.
– “Vaticano S.p.a.” di Gianluigi Nuzzi (il seguito di questo libro sta per uscire a giorni).

E’ tutto assolutamente scritto lì in modo piuttosto chiaro. E’ praticamente come avviare un film che racconta un pezzo importante di storia criminale d’Italia. Con tutti i suoi protagonisti. Sindona, Calvi, Licio Gelli e la P2, Umberto Ortolani, la mafia e Pippo Calò, Flavio Carboni, Banda della Magliana, cardinali senza scrupoli, lotte di potere interne al Vaticano, il “presunto” sequestro Orlandi.
Non solo Wojtyla protesse strenuamente Marcinkus evitando di consegnarlo alla giustizia italiana che intendeva interrogarlo per il crack dell’Ambrosiano, ma si servì di Marcinkus e dei soldi sporchi del Banco, diretto dal piduista e massone Roberto Calvi, manovrato oltre che dalla P2, anche dalla mafia, per finanziare Solidarnosc ed altri movimenti anticomunisti.

Se dovessi consigliare solo uno di quei libri, non ho dubbi sul fatto che “Finanza cattolica” sia quello migliore. In quel libro, nulla è taciuto, a partire dalla nascita del potere cattolico in Italia dal secondo dopoguerra.
Il rapporto malato fra Banco Ambrosiano e IOR, la pianificazione dell’omicidio Calvi da parte di Marcinkus e la mafia, l’ assalto al Corriere della Sera, la nascita delle banche popolari e la conquista di un pezzo di mercato delle assicurazioni (La Cattolica assicurazioni per esempio, e’ l’unica assicurazione italiana che funziona come una cooperativa, e si usufruisce dei suoi servizi solo presentando il certificato di battesimo!!), lo sviluppo della rete dell’ Opus Dei), lo scontro violento con la finanza laica (Mediobanca di Cuccia), i legami e le collusioni con la grande impresa (anche quella dei clamorosi crack tipo Parmalat e Cirio), il rapporto con l’impero berlusconiano e lo strapotere di CL.

Alla fine della lettura di questi libri comunque, la sensazione e’ quella che del rapimento della Orlandi, se ne freghino tutti perchè e’ davvero cosa di poco conto, rispetto a tutto il resto. Una ennesima vittima da sacrificare sull’altare del loro unico dio…IL DENARO.

whichgood

A proposito di spostare i morti, il papa sta per arrivare a Milano. Bisognerà stare molto attenti in quel periodo (primi di giugno) per non aiutare la Chiesa a deviare l’attenzione sui temi caldi che la riguardano.

Tiziana

Intanto ho letto che il sindaco Pisapia ha messo a disposizione anche la sua casa per i pellegrini.
Se ci fosse stata uguale generosità durante la mostra del design sarei andata e con i soldi risparmiati per la notte avrei comprato qualche sedia e il piano per il lavello mettendo in moto un pò di soldi che evrebbero beneficato la città e l’economia nazionale.
Intanto oggi 25 aprile, festa importante , a Milano città europea i negozi sono chiusi (però i medici devono lavorare, sarà per quello che gli regalano l’obiezione di coscienza?. Comunque per i sindacati non tutti i lavoratori sono uguali) mentre per la visita del papa i commercianti sono invitati ad aprire i loro negozi.
Un inutile sfogo il mio

Paul Manoni

Anche se apriranno i negozi per la visita del Papa, che Pisapia ed i milanesi non si apsettino certo un incremento dei guadagni. Parlo per esperienza…I commercianti anconetani sono rimasti completamente e totalmente insoddisfatti dalla visita del Papa lo scorso Settembre per il CEN. Pellegrini con il braccino corto…! 😉

Tiziana

più che altro volevo sottolineare l’incongruenza. comunque a roma i negozi sono aperti, sono in via marmolada dove sta per arrivare il corteo dell’anpi e testaccio è tutto un acquisto

Paul Manoni

@Tiziana
Io sapevo che l’ANPI, a tal proposito avesse invitato a “boicottare” gli esercizi commerciali aperti il 25 Aprile (forse mi sbaglio).
Sta di fatto che una cosa sono i manifestanti del 25 Aprile, un’altra cosa sono i pellegrini…A Madrid, per la GMG stanno ancora provando a far quadrare i conti, dopo il passaggio delle cavallette ubriache arrivate in città per vedere il Papa. 😉

Tiziana

L’Anpi non ha invitato alla sua manifestazione annuale i rappresentanti delle istituzioni. Scelta sofferta evidentemente, ma la rappresentante della Regione Lazio e il Sindaco di Roma non sembrano apprezzare molto lo spirito che pose fine al fascismo. Sui negozi non so, spero che non abbia detto niente come sarebbe giusto (secondo me) . Però io sono per la libertà anche dei commercianti e delel persone di acquistare quando hanno tempo.
I pellegrini in genere non spendono in nessuna parte del mondo.

Tiziana

comunque credo che a Madrid non si siano ripresi di quanto ha speso la municipalità e il Paese intero per le GNG piuttosto che per i mancati acquisti dei pellegrini. Basta così . ho l’ipad e sono desiderosa di usarlo ma credo che sia meglio che non rispondo più

MassimoP

Se traslassero i soldi che ci rubano in mille (e non solo otto) modi in mano ai vivi sarebbe già abbastanza. Si sanno affannare solo con i cadaveri – girati, spostati, truccati, catafalcati, taroccati e/o smembrati per farne souvenir da vendere a caro prezzo agli adoranti. Dopo tanti “formalmente”, sarà plebeo, ma viene in mente anche qualche “sostanzialmente”. Sono loro che diventano ciechi come Onan a furia di simboli. Si tengano pure la carne marcescente di chi vogliono dove vogliono e, poiché non l’hanno fatto prima, per fare ammenda si ritirino nei loro confini vaticani, chiudano il becco sulla politica e l’economia interna degli altri stati e lascino stare l’Italia, che, già di suo, è abbastanza mal messa!

Florasol

avevo letto “farà ispezionare la tomba DA uno dei boss della banda della Magliana”

miiiii, devo smetterla di essere così prevenuta 😆

civis romanus sum

Ispezionando la tomba di Tiberius Iulius Abdes, detto ,,, er Pantera – exsignifer della Cohors Prima Sagittariorum – proveniente da Sidone in Fenicia e morto nel 9 dc in Germania a 62 anni e incrociando il suo DNA rintracciato nelle sue ossa con uno qualunque dei tanti prepuzi di cristo venerati da solerti monachelle, si è arrivati a concludere che il suddetto Pantera era il vero padre di Gesù detto il cristo.

Confermando così quel che diceva a tal proposito nel suo Discorso del Vero lo storico romano Celso che lo riprendeva dalle chiacchiere delle comari giudee dell’epoca (Toledot Yeshu) e dei rabbini nel loro Talmud.

Informatevi ,,, A parte gli scherzi, rovistando tra le ossa della storia si fanno scoperte sensazionali.

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