Lo stato sborsa circa 17 milioni di euro l’anno per i cappellani militari, scrive L’Espresso. Tra stipendi, pensioni e uffici centrali. L’ennesimo esempio di costi e privilegi pubblici a favore della Chiesa cattolica.
A far emergere la situazione, un’interrogazione presentata dai radicali per conto del Partito per la tutela dei diritti dei militari (Pdm), al ministro della Difesa Giampaolo Di Paola. Solo per gli uffici dell’Ordinariato, escono dalle casse pubbliche 2 milioni.
E in Italia nell’esercito ci sono 176 sacerdoti, 5 vicari episcopali, un provicario generale, un vicario generale e l’arcivescovo ordinario, per una spesa totale in stipendi di almeno 8,5 milioni.
Non solo, c’è anche il capitolo delle pensioni. L’Inpdap, ha ammesso candidamente il ministro, non riesce a fornire cifre precise sulle pensioni ai cappellani, perché in quanto integrati nell’esercito rientrano nel computo generale.
Tramite l’ordinariato militare si è venuto a sapere che negli ultimi vent’anni sono andati in pensione 4 ordinari militari, 4 vicari generali, 8 ispettori e circa 140 cappellani militari. E la Difesa ha stimato pensioni per circa 43mila euro lordi per ognuno di questi.
Non solo, i cappellani ricevono stipendi e pensioni dallo Stato. Ma possono maturare la pensione con largo anticipo rispetto ai comuni mortali: non mancano casi di baby-pensionati. Tra cui lo stesso cardinale Angelo Bagnasco, che non è solo presidente della Cei ma ex ordinario militare. Il prelato, che è anche un generale di brigata, ha diritto ad una pensione fino a 4.000 euro mensili. Nonostante abbia prestato servizio solo 3 anni, arrivato a 63 primavere ha maturato il vitalizio.
Luca Marco Comellini, del Partito dei militari (Pdm), ritiene che “i cappellani sono un costo che in tempi di vacche magre la Difesa dovrebbe eliminare”. E che la Chiesa dovrebbe farsene carico “utilizzando una parte dei proventi dell’8 per mille”. Anche perché il ministero prevede un taglio di 33mila militari e 10mila dipendenti civili nell’esercito. Ma nessuno nel governo pare voler mettere in discussione le prebende dei cappellani militari.
AGGIORNAMENTO. Bagnasco ha smentito di aver maturato un vitalizio.
Sì, questo è uno scandalo drammatico, pensioni d’oro ai cappellani militari tutti della CCAR – Stato del Vaticano per mansioni che non sono utili a nessuno, e vogliono dare un taglio religioso cattolico alle attività dell’esercito italiano.
Da questi aspetti si denota chiaramente l’arretratezza grave dello stato italiano attuale, ossia della Repubblica.
È il colmo della dabbenaggine, pagare dei personaggi inutili sotto tutti gli aspetti e,
oltretutto, fedeli a uno stato canaglia.
… per non dire quanto ci costa il capo dell’inquisizione, Bagnasco, anche lui ex cappellano militare, andato in pensione con il grado, solamente, di generale di corpo d’armata. Solamente, perché più di così ci sarebbe stato solo il grado di capo di stato maggiore dell’esercito, o di presidente della repubblica, e tanto non hanno osato. Adesso Bagnasco ci costa come una escort di lusso.
Semplicemente scandaloso
sono stufo di essere italiano.
Mandiamoli in missione in Iraq o a difendere i Cristiani nel mondo, almeno in breve tempo vediamo se la loro fede funziona oppure se ci togliamo il problema di pensioni e stipendi :8
Che io sappia, in missione ci vanno anche loro eccome..!
Ovviamente pagati profumatamente con gli stipendi che normalmente vengono dati a militari in missione, che sono mooooooolto più alti di come sono normalmente.
Aggiungo che un prete in missione, a differenza di un militare operativo, rischia decisamente di meno…Per esempio: non salgono mica sui blindati quelli! 😉
Io invece li manderei a portare la pace (perchè di missioni di pace parliamo, vero ? 😯 ), da soli ed equipaggiati con mezzi di loro scelta.
Magari era la strategia giusta sin dall’inizio e avrebbe risparmiato vittime della pace da entrambi i lati.
Se il loro dio ha aperto il mar rosso…
che tristezza
‘
è di una ovvietà disarmante
ma suona blasfemo in un paese clericale guidato dal Governo Bagnasco
mi suona esilarante il nome partito per la difesa dei diritti dei militari, dato gli stipendi che prendono…vero che i cappellani sono un costo da tagliare, ma non sono i soli: se si dice che siamo in tempo di crisi sconcerta il fatto che si spendano tra i 15 e i 20 milardi per degli aerei f-35
Da antimilitarista convinto, è più antimilitarista il PDM che IdV, PD e FLI messi insieme.
Prova a trovare “caccia” sul loro sito: http://www.partitodirittimilitari.org/index.php?searchword=caccia&ordering=newest&searchphrase=all&option=com_search#content
I cappellani militari servono, altrimenti come potremmo andare in “missione” all’estero ad ammazzare le popolazioni senza il perdono di dio? sono il nostro viatico per il paradiso.
E non solo. Loro riescono a farci capire il senso della vita facendo la guerra.
Sono favorevole che – nelle missioni all’estero – ci sia un cappellano militare. Purtroppo il suo ruolo si rende necessario nel caso di soldati che muoiono.
È totalmente inutile avere dei cappellani dentro le caserme in Italia. Il militare bisognoso del conforto religioso – in quel caso – potrà rivolgersi al normale prete del luogo.
Nel caso delle missioni all’estero basterebbe “noleggiarli” per il tempo della missione (non credo ne servano più di una decina in totale) per essere dismessi al termine del tempo fissato: i bisogni religiosi dei militari sarebbero salvi ed anche le casse statali. Basta tanto poco….
Il suo ruolo si rende NECESSARIO???
Beh. Purtroppo qualche militare all’estero non ritorna in Italia (lo sappiamo….).
Attualmente i militari italiani sono dislocati in 19 nazioni estere ma il grosso delle truppe è in Afghanistan e Kosovo. Che ci siano due cappellani militari all’estero presso quelle truppe non mi sembra negativo.
Non capisco solo perché avere dei cappellani fissi. Basta utilizzarne un paio a “prestito” giusto per il tempo della missione…..
Anche volendo riconoscere l’indispensabilità di un funerale in loco, ma non voglio affatto, sulle navi è il capitano che sposa la gente; non si capisce perché non possa essere un ufficiale a seppellire i morti.
@ fab
No certo fab..poichè per il fatto che a lei non interessa a nessuno deve interessare.
Poichè se lei ritiene qualcosa stupido e inutile…….tutti così la devono pensare
@Fab
Ma su dai…..
La salma di un militare morto ormai torna sempre in Italia: mica siamo ai tempi della Campagna di Russia.
Poi che c’entra l’ufficiale nel seppellire i morti?
Guarda, sarà perché sono nipote di un militare morto nella II guerra mondiale ma non ne farei una questione ideologica ma solo economica. Attualmente l’esercito è cambiato ed abbiamo solo due contingenti all’estero. Che ci siano due cappellani (ma due di numero) con i nostri soldati all’estero non mi sembra negativo. Discorso diverso è tenere in piedi un baraccone come quello descritto.
Il solito Enrico, che potendo scegliere se toccare due temi tocca quello insulso.
E in ogni caso è il contrario: siccome qualcosa interessa soltanto a qualcuno, allora deve interessare a tutti, con conseguenti esborsi. Siete voi quelli che la fanno fuori dal vaso, sempre; noi ci limitiamo a farvela fare dentro. Ma naturalmente siamo noi i prepotenti, no?
Agnostico, che c’entra il capitano della nave per sposare la gente? Tutto e niente, è una convenzione, come quella dei preti che fanno i funerali.
Fra l’altro ci sono già precedenti: quando qualcuno moriva sulle navi a vela, mica avevano il cappellano: il capitano leggeva due scemenze e via in mare.
@Agnostico: d’accordo, pur volendone riconoscere l’utilità, siano a carico della chiesa. Semplice.
@Fab: non ho modo di cercare ora, ma, per quel che ne so, il capitano di una nave celebra il matrimonio in casi particolari: uno dei futuri coniugi è in gravi condizioni di salute e rsichia di morire prima di attraccare. O se non c’è possibilità di attraccare per determinate condizioni. Il matrimoni celebrato su nave, si annulla una volta attraccato e va o confermato o ricelebrato, non ricordo bene.
Al solito, si dovrebbe chiedere ai fedeli, all’uscita dalla SS.Messa: “Preferite che sia garantito il cappellano militare che confessi gli eroi prima che si immolino oppure che sia garantita una scuola decente per i vostri figli?” Burro o cannoni, dove il burro è la scuola e il cappellano è il cannone.
Soldi ben spesi per aiutare le persone,gli atei che non si vogliono convertire non sono persone.
Generalmente l’aiuto di un cappellano militare consiste in rumori e gesti di nessun significato fatti in prossimità di un moribondo in condizioni di incoscienza o di un cadavere.
Se invece ritieni che tali pantomime abbiano effetto sull’anima incorporea ed immortale, penso che la vicinanza fisica al corpo o salma sia ininfluente: vedi al riguardo la posizione dei giapponesi relativa ai kamikaze o degli islamici relativa ai martiri terroristi (io dico assassini, ognuno ha il diritto di pensarla come vuole).
A proposito: secondo te i terroristi martiri islamici ed i kamikaze giapponesi sono dei convertiti o delle non persone?
mario
@ Ale
Ne hai parlato con il tuo veterinario ?
Non lo ha ancora trovato. Non sanno curare una specie non ancora catalogata.
più che di un veterinario, ale è materia da un buon funghicoltore…..il regno animalia è già troppo progredito per lui
Ale,
Te lo dico con il cuore in mano: non ti fare di roba pesante.
Avanti con una nuova figuraccia, mostro. A quando la prossima?
@ Agnostico 17.45
Nessuno si sognerebbe di imporre alle imprese che hanno cantieri all’estero in paesi non cattolici di sobbarcarsi l’onere per prestare assistenza religiosa ad eventuali vittime di incidenti sul lavoro o stradali (molto più frequenti di quanto si pensi). O di sopportarne i costi per conto delle ditte stesse.
Ad un dipendente che – al momento dell’assunzione – chieda di poter usufruire dell’assistenza di un prete cattolico in loco in caso di necessità l’ENI o la SNAM riderebbero in faccia (figuriamoci poi imprese di dimensioni più piccole).
Il militare (o il tecnico) che va a prestare servizio in un posto pericoloso lo fa principalmente per motivi economici, di carriera o comunque di appagamento personale: il rischio di non avvalersi di assisenza religiosa e sacramenti penso sia il problema che lo preoccupa meno; in caso contrario – come per i farmacisti e medici obiettori – eviti di mettersi in tale situazione.
mario
So benissimo che il dipendente italiano espatriato non può di certo avere un sacerdote e credo anche che ai militari all’estero non importi molto. In ogni caso non ne farei una questione di “lana caprina”. Attualmente il grosso delle truppe è in Kossovo e Afghanistan. Se si decidesse di smantellare l’ordinariato militare e tutti gli abusi annessi decidendo di avere solo due sacerdoti per i nostri contingenti in quei due territori (e nessuno nelle caserme italiane ovviamente) si risparmierebbero una vagonata di soldi.
Poi non paragonerei il militare (anche se di professione) al farmacista o al medico obiettore. I rischi son diversi ed anche le motivazioni. Insomma io non mi impunto ideologicamente se c’è un (ma uno di numero) cappellano per ogni contingente militare all’estero. Cosa diversa è avere 176 (!!!!) cappellani (ma che faranno poi?!) con tutto lo spreco dei soldi descritto.
Bagnasco non riceve alcuna pensione da ex ordinario militare
@ale cattolico
ciò che affermi scrivendo è a dir poco, aberrante.
Se, come dici tu, io non sono una persona, ometto di scrivere cosa potrei pensare di te. SAREBBE TROPPO ANCHE PER ME.
La nomina di codesti specialisti nella Lotta al Demonio viene proposta dal Capo di Stato Canaglia
Vaticano. ORA NOMINARE “” GENERALE DI CORPO D’ARMATA”” UN MASCHIETTO CHE CIRCOLA TRAVESTITO DA DONNA SENZA AVER FATTO UN GIORNO D’ACCADEMIA MILITARE mi sembra un
insulto al buon senso ed agli Ufficiali di carriera. Li ha scelti il Vaticano, se li paghi lui!
DICIASSETTE MILIONI non sono una bazzeccola: un amico rientrato da una “Missione” in Afghanistan
aveva segnalato al Ministero che quella cifra era folle, sarebbe stata meglio impegnata inviando delle ESCORT d’alto bordo per l’Assistenza ai militari lontani da mogli e fidanzate.
I cappellani servono un çazzo!
Magari portano conforto ad altri soldati che non hanno la fidanzata. Che ne sai quali conforti puo’ dare un cappell ano ?
Ora la smetto… il mio pensiero va verso sfere eccessivamente metafisiche.
un generale di brigata,dovrebbe stare al fronte in 1 linea,per il suo ruolo canonico…poi un genere di brigata del esercito italiano ,che è appartenente ad un altro stato e un assurdo giuridico,che neanchè la convinzione di ginevra considerebbe obbiettivo.
se lo stato italiano chiede trasparenza negli impicci del vaticano e ingerenza,sè invece noi abbiamo militari(che appartengono ad un altro stato) che non dovrebbero stare in servizio e per piu pagati con pensione, questa e una prebenda bella e buona.
Questi sacerdoti non si vergognano. Non hanno il senso del pudore perchè sanno guardare soltanto in alto e lì trovano i loro superiori, la cui arroganza morale tutti conosciamo.
Papa: Cappellanen militari, una spesen da 17 milioni di euretten l’anno, la notizien mi fa piaceren ma ora capisken perche’ soldaten italianen essere andaten i Russia con scarpe di cartonen e l’avere portata a brutten figuren (come loro soliten).
Segretario: Sua Santita’!
Papa: Che ho detten di malen, stavo esprimenden un pareren.
Stamperò questa notizia su due risme di carta a la distribuirò fra tutti i pensionati che non arrivano alla fine del mese. Sicuramente non potranno fare molto ma sicuramente non lasceranno le loro case ai corvi della Chiesa del dio mangiasoldi.
Penso che sia una specie di indennità morale se si pensa che durante il periodo trascorso in basi militari i cappellani non hanno la possibilità di avere contatto diretto con bambini.
Se penso al cappellano militare che avevo nella caserma (operativa) dove ho prestato servizio per tre anni, mi viene la nausea…! 😕
Era un Sotto Tenente di Vascello, pesava almeno 180Kg e circolava con un’automobile coupè piuttosto costosetta già all’epoca.
Il suo unico lavoro era quello di dire messa la domenica mattina, e di organizzare ore di catechismo (durante l’orario lavorativo!!), per chi volesse ricevere sacramenti (battesimi, comunione e cresime). Quando aveva ben ammaestrato un numero sufficente di pecorelle in divisa, le quali molto spesso andavano a catechismo per evitare le marce, arrivava il Vescovo (anche lui cappellano militare…Ammiraglio!!), che in meno di una mezzoretta, toglieva l’incombenza del dover ricevere i sacramenti, in previsione di un futuro matrimonio.
Questa infatti era la proposta che andava spacciando per aggiungere adepti.
Si avvicinava ai fucilieri, e diceva a tutti loro: “Dai, venite al catechismo che organizziamo le cresime…Così quando dovrete sposarvi in futuro, sarete già in regola con i sacramenti!”.
io del cappellano della mia caserma non ho ricordi… ma ricordo che in qualità di autista ebbi il compito di prelevare il vecovo comandante dei cappellani della mia regione militare (non ricordo il grado).
una personcina squisita… soprattutto nell’esercitare l’odioso autoritarismo machista dei graduati.
che poi, sinceramente, al di là dell’efettiva voglia che i soldati hanno di aver tra i piedi preti in tempo di pace o di guerra, non capisco proprio perchè questi debbano essere inquadrati (e stipendiati) nel corpo militare dove operano…
credo che sarebbe molto più credibile il loro operato se fatto in abiti religiosi, piuttosto che con i gradi.
soprattutto in caso di conflitto dovrebbero, a mio avviso, sentire la necessità di partire per il fronte con spirito missionario.
quindi l’unica cosa che potrebbero chiedere allo Stato dovrebbe essere il permesso di accompagnare i militari.
La funzione del cappellano militare di fatto non ha nulla a vedere con l’assistenza spirituale dei feriti, moribondi e martiri. Si tratta da parte della chiesa dell’usuale marcatura del territorio, facendosi peraltro pagare le spese dalle vittime (cosa non nuova: anche gli ebrei deportati dai nazisti venivano depredati per pagare le spese di trasporto e di prigionia). Da parte di tutti gli eserciti si approffitta dell’effetto “Gott mit uns”.
Probabilmente per avere meno problemi con genitori, mogli e figli a casa che perdevano i loro cari: per le vittime il sistema più pratico era stordirli con cordiale tattico o altri tipi di droga prima degli sconti (vedi 1a guerra mondiale e Vietnam come esempi).
mario
non neris ca22adas.
Tanti militari vanno a confessarsi dai cappellani militari,questa è la prova lampante che voi siete atei dalla testa vuota.
La tua testa invece è in libera uscita….
E’ soltanto la prova lampante che la testa vuota è appannaggio di tanti militari, oltre che tuo.
@ale cattolico
Dimmi, tu sei stato in caserma o in guerra per affermare ciò?
@ale troll
Da che mondo è mondo che dei militari si confessino dimostra solo che dei militari si confessino. Si mantengano i confessori se è quello che intendi, ma certo non giustifica tanti milioni al vento.
Tanto difficile?
i conforti religiosi!!!!!!!!4000 euri mese……..