Dossier sull’islam in Italia

Due interessanti dossier sono stati diffusi negli ultimi giorni da due importanti quotidiani italiani. Ieri La Stampa ha pubblicato un’inchiesta di Francesca Paci sull'”esercito di italiani che prega Allah”, focalizzato sui cittadini italiani che sono diventati musulmani.

Il loro numero è stimato in cinquantamila, e le esperienze precedenti alla conversione sono diversissime. Ma diversa è anche l’estrazione sociale, nonché la maniera di vivere la nuova fede. L’inchiesta è corredata da quattro interviste: a una ex cristiana praticante, a un grafico incantato dal sufismo, a un ex comunista e a un consulente di impresa con barba e moglie velata.

Anche Repubblica ha pubblicato, sulla sua edizione online, un ampio dossier dal titolo significativo: Taliban, Italia, dedicato alle donne che “lasciano Paesi a maggioranza islamica con le loro famiglie verso uno a maggioranza cristiana. Eppure, per molte donne musulmane, la condizione una volta arrivate dentro i nostri confini peggiora rispetto alle proprie terre di origine”.

Segragazioni, maltrattamenti, matrimoni combinati. Quindicimila i rapporti poligamici. Un fenomeno anch’esso in crescita, e che le autorità italiane, perennemente oscillanti tra la tentazione dell’uso del pugno duro (che tuttavia colpisce in modo indiscriminato) e l’approccio comunitarista (che finisce invece per cristallizzare le discriminazioni) sembrano incapaci anche solo di affrontare.

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44 commenti

Laverdure

Sapete perche’ le “religioni esotiche” esercitano tanto fascino su individui desiderosi di “spiritualita”,cioe’ di evadere da una realta difficile da sopportare ?
Un fascino che la religione cristiana esercita sempre di meno ?
Semplicemente perche’ la religione cristiana la conoscono molto meglio !

Diocleziano

Laverdure.

Più che plausibile.
Ma penso che non sia estraneo anche un impulso all’auto-mortificazione, simile al
deturpamento del proprio corpo con tatuaggi grotteschi, a cui seguono comportamenti
velleitari.

spapicchio

@ Laverdure

“Semplicemente perche’ la religione cristiana la conoscono molto meglio !”

Mhh… forse intendevi dire:

Semplicemente perche’ la religione cattolica romana della CCAR – Stato del Vaticano la conoscono molto meglio !

La religione cristiana (evangelica) in Italia è stata a lungo perseguitata, e riconosciuta solo ultimamente; in Italia, soprattutto in politica, l’equivoco strumentale tra cristiano (evangelico) e cattolico (romano) è fortemente mantenuto anche perché sta alla base dell’assetto politico de cattolicesimo partitocratico o della partitocrazia cattolica che dirsi voglia.

spapicchio

La religione cristiana (evangelica) in Italia è stata a lungo perseguitata, e riconosciuta solo ultimamente; in Italia, soprattutto in politica, l’equivoco strumentale tra cristiano (evangelico) e cattolico (romano) è fortemente mantenuto anche perché sta alla base dell’assetto politico del cattolicesimo partitocratico o della partitocrazia cattolica che dirsi voglia.

Laverdure

E’ cosa risaputa che non c’e’ critico piu’acceso di una religione di qualcuno che l’ha abiurata,
dopo averla praticata a volte a lungo.
E il motivo e’ semplicissimo,anche se,come tante cose ovvie,sfugge ai piu’ :avendola praticata ne conosce tutti gli aspetti,i rituali,i dogmi ecc,che un “esterno” ignora.
E una volta che osservi questi aspetti con occhio critico, comprendendone le assurdita e le cotraddizioni,sara inevitabilmente spinto a condannarla e magari a combatterla molto piu’ di chiunque altro.

SilviaBO

Secondo me c’è anche un “effetto ex”. Non sono molte le persone che, dopo la fine di una storia d’amore, riescono a mantenere buoni rapporti con l’ex. E’ più facile, almeno nei primi tempi, passare dall’amore all’odio. Credo che questo valga per tutte le passioni, anche per le fedi religiose.

Laverdure

@SilviaBo
C’e del vero in quello che dici,indubbiamente.
Pero puo’ capitare che due persone si lascino non perche’ sia venuto a mancare il rispetto reciproco,ma per cause “esterne”.
Ad esempio puo’ capitare che uno dei due abbia un’occupazione molto gratificante a cui tiene enormemente ma che lo obbliga a lunghe assenze da casa,cosa che l’altro,pur amandolo,non riesce a sopportare,cosi come il primo,malgrado l’amore reciproco,non se la sente di rinunciare ad una carriera duramente guadagnata.
E che entrambi decidano,a malinquore che lasciarsi diventi l’unica soluzione possibile,pur continuando a rispettarsi,perche qualunque forzature rovinerebbe comunque il loro rapporto.
Invece credo proprio che se qualcuno molla la propria religione (per incompatibilita
con la carriera o meno),la sua fede,se mai c’era stata veramente,si era ormai spenta.

manimal

@Laverdure

non sono così convinto che siano poi tanti i cattolici che conoscono con una certa accuratezza la religione che ritengono di seguire…

Laverdure

@manimal
E questo conferma la mia ipotesi:la seguono ( o meglio,RITENGONO di seguirla,come giustamente tu specifichi)proprio perche la conoscono poco.
E la seguono anche poco.
Se fossero obbligati ad una vera scelta, tra seguirla fedelmente o infischiarsene( e fossero veramente liberi di farlo),ti lascio indovinare il risultato.

Diocleziano

«…sembrano incapaci anche solo di affrontare…»

Non c’è logica nel voler regolamentare cose illogiche.
Le religioni sono illogiche e producono effetti illogici in tutte le loro espressioni.
Perché insistere quando non ne viene nessun beneficio alla società? Gli imam si dedichino
al commercio dei datteri e dei fichi secchi.

spapicchio

Leggo sopra anche da Repubblica: le donne “(…) lasciano Paesi a maggioranza islamica con le loro famiglie verso uno a maggioranza cristiana. Eppure, per molte donne musulmane, la condizione una volta arrivate dentro i nostri confini peggiora rispetto alle proprie terre di origine.”

Infatti, ancora una volta, come scritto sopra, l’Italia NON è un paese evangelizzato, ma solo cattolicizzato ed a maggioranza cattolica (romana) non cristiana (evangelica): è sempre lo stesso equivoco, dal quale non sono certo estranei i giornali afferenti e mantenuti dall’attuale regime partitocratico cattolico, Repubblica compresa.

spapicchio

Leggo sopra anche da Repubblica: le donne “(…) lasciano Paesi a maggioranza islamica con le loro famiglie verso uno a maggioranza cristiana. Eppure, per molte donne musulmane, la condizione una volta arrivate dentro i nostri confini peggiora rispetto alle proprie terre di origine.”

Infatti, ancora una volta, come scritto sopra, l’Italia NON è un paese evangelizzato, ma solo cattolicizzato ed a maggioranza cattolica (romana) non cristiana (evangelica): è sempre lo stesso equivoco, dal quale non sono certo estranei i giornali afferenti e mantenuti dall’attuale regime partitocratico cattolico, giornale “la Repubblica” compreso.

annina

Fargli pubblicità mi sembra una tafazzata pazzesca per la Stampa.

Francesco

Uno Stato e’ come un terreno agricolo, se lo si coltiva produce prodotti utili, se lo si abbandona cresce l’erbaccia, e’ inutile dire in che situazione si trova l’Italia.

alessandro pendesini

Il problema maggiore dell’integrazione in europa occidentale (Italia compresa) no è correlato alla « mentalità » intesa come tradizioni ideologiche o dogmatiche di questa gente (islam), ma bensi della QUANTITA di alloctoni accettata in un periodo di tempo TROPPO CORTO !! Questo rende molto difficile un integrazione « armoniosa » di questi immigrati ! Questa situazione la vivo quotidianamente in Belgio ; ma possiamo sicuramente generalizzarla. Ne approfitto per dire che secondo me i veri problemi italiani (e non solo) NON sono correlati a questa « povera gente » !! I veri problemi vanno ricercati a livello della CORRUZIONE POLITICA, FINANZA E MAFIE particolarmene italiane !! (senza dimenticare una certa sia pure occulta responsabilità del Vaticano); quindi evitare di sfogarsi su dei capri espiatori che non hanno trovato altre alternative per potersi sfamare ; pur ammettendo che le loro scelte NON risolvono nessun problema socio-politico, non possono fare altro che spostarlo o amplificarlo….

romeno182

eccome se sono un problema.. vedrai qando raggiungono una certa massa critica..

Paul Manoni

@romeno182
1-Dai per scontato che già ora siano un problema.
2-Dai per scontato che arriveranno ad essere una massa critica.
3-Dai per scontato che quand’anche arrivino ad essere massa critica, saranno un problema.

romeno182

certo che ci arriveranno.. il califfato arrivera che si voglia o meno.. l’ unione europea stessa protegge e difende l’ islam da ogni critica verso esso. le voci critiche dell’ islam vengono zittite e bollate come razzismo.. non capendo che tolleranza non significa tollerare l’ intolleranza. l’ ignoranza e’ una brutta bestia e avrete il vostro califfato islamico percio’

fab

romeno182 continua a ripetere lo stesso concetto come un mantra, senza mai dare alcuna motivazione. Ma, dato che sa tante cose per scienza infusa, magari sa anche informarci su quando “ci arriveranno”: sabato prossimo? Il 29 luglio? Verso l’estate del 2024?
romeno182, lascia perdere i discorsi da portinaia o ammetti chiaramente di essere un bigotto prestato all’ateismo.

romeno182

be che una tolleranza fraintesa aiuta le frange piu estremiste dell’ islamismo e’ chiaro come il sole no? L’ ISLAM e’ in guerra con l’ occidente.. ma molti occidentali purtroppo non lo sanno. scusa ma dove vivete?? non avete sentito la triste storia del regista ucciso perche critico dell’ islam, dei cartoons danesi, delle minacce di morte ad ayan ali hirsi.. loro sono in guerra con noi, e noi proteggiamo il loro fascismo con una fraintesa tolleranza.. fai 1+1..

Tiziana

@Paul Manoni

Io credo che in un paese come il nostro ampiamente secolarizzato ma dove la partitocrazia senza idee nè ideali è sottomesa lal Vaticano, sia posibile una invasione islamica. Del resto questo è un paese dove non è ammesso nè il pluralismo religioso nè sono benvenute altre idee filosofiche della vita tra cui l’ateismo. O il disinteresse per questi temi che poi , secondo me, è della maggioranza della popolazione mondiale.
Siccome vivo normalmente conosco però tanti immigrati di religione musulmana che vivono esattamente come la maggioranza degli italiani vive il cattolicesimo. Disconoscerlo stando sempre a gridare all’attacco musulmano mi sembra grave, specialmente in Italia dove il cattoliceimo contribuisce all’arretratezza culturale e economica del Paese. Senza contare che facendo allarmismo si creano i ghetti ben noti al cristianesimo , specie in salsa cattolica,che li ha inventati ed esportati

Per governare i cambiamenti credo che occorra molta calma e moderazione che mi sembra manchi
Ad esempio è
’ noto che il ministro della Cooperazione ha dato vita ad una consulta delle religioni ritenendo che gli immigrati siano portatori soprattutto di fedi diverse.
Che le diverse religioni si incontrino e parlino è lodevole, ma è insopportabile da parte della politica costruire una società che sia un insieme di diversi egoismi che si esprimono in modo rivendicativo ed egoistico. La società democratica (ad esempio negli Usa in Canda in Australia) riconosce i cittadini senza aggettivi.

Tiziana

@Paul Manoni

Io credo che in un paese come il nostro ampiamente secolarizzato ma dove la partitocrazia senza idee nè ideali è sottomesa lal Vaticano, sia posibile una invasione islamica. Del resto questo è un paese dove non è ammesso nè il pluralismo religioso nè sono benvenute altre idee filosofiche della vita tra cui l’ateismo. O il disinteresse per questi temi che poi , secondo me, è della maggioranza della popolazione mondiale.
Siccome vivo normalmente conosco però tanti immigrati di religione musulmana che vivono esattamente come la maggioranza degli italiani vive il cattolicesimo. Disconoscerlo stando sempre a gridare all’attacco musulmano mi sembra grave, specialmente in Italia dove il cattoliceimo contribuisce all’arretratezza culturale e economica del Paese. Senza contare che facendo allarmismo si creano i ghetti ben noti al cristianesimo , specie in salsa cattolica,che li ha inventati ed esportati

Per governare i cambiamenti credo che occorra molta calma e moderazione che mi sembra manchi
Ad esempio è
’ noto che il ministro della Cooperazione ha dato vita ad una consulta delle religioni ritenendo che gli immigrati siano portatori soprattutto di fedi diverse.
Che le diverse religioni si incontrino e parlino è lodevole, ma è insopportabile da parte della politica costruire una società che sia un insieme di diversi egoismi che si esprimono in modo rivendicativo ed egoistico. La società democratica (ad esempio negli Usa in Canda in Australia) riconosce i cittadini senza aggettivi.

Silvano

Tiziana
I tuoi commenti sono sempre interessanti e stimolanti. Non ti curar dei razzisti ma commenta e passa

fab

romeno182, loro sono in guerra con noi, vero. Meglio, sono in guerra con tutti. Qualche estremista idrocefalo li sostiene, vero. Risultato di tutto questo immane sforzo? Punture di spillo all’Occidente, come ad esempio le torri gemelle o Londra o Madrid. Che sono catastrofi per i singoli coinvolti in esse, ma sono state riassorbite dal sistema, senza alcuna conseguenza, nel giro di una settimana o due.
Il rapporto di forze fra Occidente e islam è lo stesso che c’è fra Milan al completo e due calciatori del Forlimpopoli (se esiste). Naturalmente, questo non significa che il Milan non sia tenuto a vincere la partita.

alessandro pendesini

@Romeno 182 :

Dalla tua osservazione (e non solo) constato che la nostra eccessiva attenzione all’immigrazione=terrorismo, è una minaccia a caldo, rumorosa, visibile, generatrice d’immagini ed emozioni…Confermo per chi avesse dubbi, che il terrorismo uccide -tutto sommato- poca gente soprattutto in Occidente, ma se ne parla moltissimo (basti vedere le trasmissioni dei mass media), mentre i danni e crimini dovuti alla criminalità organizzata (particolarmente mafiosa e di stampo italiano), rimangono -molto stranamente- silenziosi, subdoli e invisibili !!!
Più una verita è semplice, chiara ed evidente, e meno si vede….
La chiarezza e la brillantezza dell’evidenza accieca molta gente. Troppa al mio umile parere…. Niente di più fragile per la capacità umana di riconoscere la verità, di accettare la prerogativa assoluta della nostra –triste- realtà !

romeno182

non si tratta assolutamente di terrorismo.. il terrorismo psicologia e’ il vero terrorismo. le intimidazioni alle voci critiche dell’ islam sono il vero terrorismo. i fascisti islamici sono la piu grande minaccia all’ europa laica. e ce la faranno, perche al 10% della popolazione, cominceranno gli attacchi giornalieri, il terrorismo vero e proprio, gli omicidi di giornalisti e persone scomode.. ne vedremo delle belle

civis romanus sum

Cinquantamila convertiti al barbonesimo orientale ,,, praticamente una inezia !

E io che anche qui ho sentito sparate di milioni di convertiti.

Con buona pace di quelli che son decenni che ci scassano i cosidetti predicando in giro terroristicamente l’avvento del mostro muslim, dell’eurabia uh ,,, che paura ! E di un Italia tutta invasa dai saracini.

Tra non molto vista la malparata di recessione, tasse e disoccupazione, ri-emigreranno verso altri lidi anche quegli “invasori” delle ultime ondate che in preda alla disperazione credevano di aver trovato qui da noi un paese ospitale e ricco di opportunità, e sarà così finalmente che spariranno anche i predicatori di terrore che parassitano sopra a questi poveracci.

MarcusPrometheus

Paul Manoni ritiene dunque che quello che e’ accaduto in tutti i paesi europei dove i mussulmani in mezzo ai quali si nascondono fior di integralisti islamisti hanno superato una presenza del 10% non succedera’ in Italia? Ed a che titolo? Solo perche’ abbiamo evitato di antagonizzarli troppo?
O per rispetto al papato? O alla nostra costituzione?

Disgraziatamente le sue domande retoriche a Romeno 182 sono infondate ed ancor piu’ disgraziatamente le premesse delle affermazioni di Romeno 182 sono semplicemente la realta’ di cio’ che sta accadendo in nord Europa (ed anche in Spagna ed in Bulgaria), comunque soprattutto evidenti OVUNQUE in NORD EUROPA (solo un pochino meno in Germania grazie ad una maggiore vigilanza) ed un po’ meno in Italia dati livelli di islamizzazione ancora relativamente bassi, e pare, l’intenzione degli islamisti di utilizzare l’Italia come retroterra organizzativo per ora, piuttosto che come luogo di scontro.

Giona sbattezzato

L’imam Sami Salem ci delizia su Repubblica:

“Le mie figlie vivono come tutti gli italiani ma hanno un’educazione islamica. Possono uscire, ascoltare musica, hanno amici italiani e sceglieranno un marito musulmano ma sarà una loro scelta.Essendo state educate seguendo l’Islam, saranno loro stesse a voler scegliere un marito all’interno della comunità. Quando ci sono limitazioni esagerate nei confronti delle donne sono frutto dell’ignoranza. Mia moglie ad esempio può uscire con le amiche ma se sa che io torno alle sei, è giusto che alle sei prima del tramonto si faccia trovare a casa.”

“un gesto come mettere l’hijab o sposare un musulmano diventano gesti naturali che le donne fanno per scelta, se sono educate bene dai loro padri”

“…quando magari la figlia ha 15 anni (i padri) vogliono imporre la loro volontà. A quel punto, è tardi e se la ragazza si è innamorata di un italiano è colpa del padre che doveva aiutarla prima che cadesse. ”

E’ considerato un moderato.

http://goo.gl/HwdWr

whichgood

Come dire, il cane è talmente educato che ormai non ha bisogno del guinzaglio, conosce già la strada e le regole.

francesco s.

già il fatto che distingua tra italiano (il cittadino) e musulmano (il fedele) indica che non si è integrato e non lo vuole.

RobertoV

Però se ci confrontassimo con persone italiane di 100 anni fa (anche meno) troveremmo figure di padre-padrone e marito-padrone analoghe. Anche loro avrebbero avuto grossi problemi di integrazione con l’oggi. Lo stesso con gli asiatici di qualche decennio fa. La condizione difficile della donna è un problema nella maggioranza dei paesi. Inoltre matrimoni tra protestanti e cattolici o di altre religioni erano rari in passato ed osteggiati.
Non vi sembrano le affermazioni così simili al concetto cattolico di obbedienza e sottomissione “spontanea”.
Quello che stona e rende inaccettabile questa visione è sentirla nel 2012 in un paese occidentale, ma purtroppo in molti paesi l’evoluzione civile non c’è ancora stata e richiede tempo. Non lo vedrei, quindi, questa visione come un prodotto della loro religione, ma se mai la religione con la sua “capacita” di conservare la tradizione, un mezzo usato per favorire il mantenimento ed opporsi al progresso (e mantenere il proprio potere): per questo viene usata in modo maggiore tra gli immigrati. Donne libere, sottoposte agli stimoli delle libertà occidentali, sfuggono al controllo ed indeboliscono il potere dell’uomo (e probabilmente degli imam).
Credo che sarebbe più utile insistere sull’aspetto diritti e tutele delle persone, soprattutto donne, ed educazione civica delle persone che sull’aspetto religioso del problema.

Laverdure

@RobertoV
E se andassimo indietro di pochi secoli in piu’,se e’ per questo,troveremmo analogie nella storia occidentale con quello che accade ora in Iran,Arabia e altrove :i roghi delle streghe e degli eretici avevano ben poco da invidiare alla lapidazione delle adultere all’impiccagione di omosessuali e apostati.
Ma questo non significa certo che dobbiano tollerare ADESSO certi “fatti culturali”.
E se non possiamo per forza di cose pretendere di raddrizzare le zampe di tutti i cani del mondo,possiamo anzi dobbiamo imporci almeno in casa nostra,con buona pace della “tolleranza cieca”(per non dire idiota).

Batrakos

Ma questa sorta di ‘centrale islamista’ che è tanto astuta ed organizzata da progettare la conquista demografica in Europa, talmente strategica da usare forse l’Italia come base organizzativa, talmente forte ideologicamente da avere per alleati i ‘sinistri traditori odiatori dell’occidente’ come dicono alcuni…non si rende conto che in Europa in prospettiva di futuro assai prossimo c’è poco da conquistare nell’insediamento verso le leve del potere, visto che se andiamo avanti così per una decina d’anni, inserendo magari il pareggio di bilancio in costituzione e tenendo un rigido patto di stabilità, avremo il lavoro pagato malissimo, la fine dei servizi pubblici e la svendita totale dei beni comunali ai privati, come la ricetta Goldman Sachs, poi espressa nella lettera Bce sta imponendo e come il Fmi ha già fatto, in modo anche più feroce, in Sud America e Africa negli scorsi decenni?
Purtroppo una ricetta del genere causerà da sè, per essenza, la fine dei diritti democratici perchè un enorme impoverimento e la fine dei diritti sociali abbatte, di fatto, anche i diritti civili (posso avere il matrimonio per etero e gay, ma se non ho soldi e non ci sono strutture per i bambini a basso costo, non mi sposo; posso accedere al testamento biologico, sperando che non diventi la soluzione forzata per soffrire meno, visto che se non ho i soldi nessuno mi cura…), per cui preoccuparsi del fanatismo di chi vuole la sharia è giustissimo, ma credo che per ora l’attacco più frontale e potente ai diritti dell’occidente li stia sferrando il capitalismo finanziario, che è prodotto occidentale esso stesso, e, se non se ne tiene conto, si descrive una realtà diversa da quella che abbiamo nei fatti, visto che una conquista avviene solo in un Paese florido, a meno che il conquistatore non sia così miope e disorganizzato da non accorgersi degli eventi, ma allora non è mai nemico temibile come il capitale finanziario, che conosce molto bene la realtà geopolitica.
Curioso è che anche non troppi decenni fa l’attacco più feroce ai diritti occidentali fu portato da un prodotto dell’occidente stesso, il nazismo, mentre molti si preoccupavano, sino alla paranoia, di centrali giudaiche che volevano sottomettere il mondo…

RobertoV

Personalmente ritengo che la crisi economica agisca (ed agirà) da freno nei confronti dell’immigrazione e che quindi l’immigrazione non potrà crescere di molto oltre i livelli attuali, in modo particolare in Italia dove manca il lavoro. Molti restano in Italia perchè paese di transito e non riescono ad andare altrove, in posti più interessanti.
Sulle capacità della “sorta di ‘centrale islamista’ che è tanto astuta ed organizzata da progettare la conquista demografica in Europa” avrei parecchi dubbi visto che le hanno sempre prese dalla minoranza israeliana. Ed il tasso di natalità scenderà anche tra di loro.
Credo che il problema islamico sia molto ingigantito e strumentalizzato per ottenere altri obiettivi: crescita politica delle destre estremiste, mantenimento delle “tradizioni”, abbattimento di diritti e stato sociale, livellamento dei salari, ecc.

francesco s.

i toni di romeno182 mi sembrano eccessivi, ma come dici anche tu stiamo sempre all’erta, noi laici ormai dobbiamo combattere il fanatismo su almeno due fronti. Per di più l’impoverimento a cui andiamo incontro fomenterà i fanatismi in generale (non solo di matrice religiosa).

Batrakos

Ma infatti io sono difensore del laicismo, e credo che il fenomeno religioso più ostile ad esso sia senza dubbio l’islam, e so bene che un fanatismo, l’islam, quando preso sul serio, genera, oltre ad essere esso pericolosissimo, anche il rischio di generarne (o rinfocolarne) altri contrapposti.
Ma trovo assurdo il discorso della conquista: anche dato per ammesso, non concesso, che l’eccesso demografico sia studiato a tavolino -oltre che essere un retaggio di tutti tre i monotesimi abramitici- trovo che al massimo potesse avere un senso per come era l’Europa qualche decennio fa, terra di welfare e dunque adatta a consolidare strutture sul territorio, anche se credo difficile l’idea stessa a monte, cioè che ci siano centrali occulte e leader religiosi così forti da far diventare quasi un miliardo e mezzo di persone docili esecutori di un progetto di conquista tratto da un libro, il Corano, basato sull’economia di 1500 anni fa, e se le teste della ‘centrale occulta’, non capiscono questa differenza storica è debolissima, aggiungendo che la gran parte dei musulmani, anche nei Paesi europei dove sono tanti, non è che siano così integrati nelle struture di potere, delle scuole, dell’economia e della scienza da permettere un’egemonia del genere…insomma, ci trovo parecchi elementi da teoria della cospirazione, mentre il problema a parer mio è molto più del tipo che sta indicando, anche sopra, Roberto V.

RobertoV

Fino ad una decina di anni fa ero convinto che saremmo andati verso una tranquilla secolarizzazione ed un mondo effettivamente laicista (la definizione cattolica di laico è in effetti una presa in giro), ma con l’attacco alle torri gemelli è cambiato tutto. Da un lato il fondamentalismo islamico ha preso coraggio, dall’altra col pretesto della lotta a dei terroristi si è cercato di far passare di tutto ed anche il fondamentalismo cristiano ha rialzato la testa, nella speranza di recuperare il terreno perduto in ambito democratico, riducendo al silenzio tutte le voci critiche al suo interno. E’ vero che anche al tempo degli anni di piombo qualcosa di simile, in forma più limitata, era successo.
Anch’io non credo a questa “conquista” pilotata da una centrale occulta. Fare attentati terroristici è purtroppo relativamente facile, altra cosa un qualcosa di unito e pianificato, cosa in cui non hanno mai brillato. Inoltre i centri di potere economico si stanno spostando verso l’Asia ed il Sud America, non verso i paesi islamici.
Indubbiamente il problema esiste se anche in Germania dove hanno milioni di immigrati da paesi a maggioranza islamica da decenni viene evidenziato in uno studio recente un aumento dei problemi di integrazione e di accettazione dell’occidente, soprattutto tra le nuove generazioni.
Ma credo che il problema sia ingigantito ad arte, da una parte dai fondamentalisti per far credere di essere molti di più e più forti di quanto siano realmente, dall’altra da chi ha interesse a far passare altre cose.
Basta pensare a come un po’ di anni fa sotto il governo Prodi ci fu una campagna sui media sulla sicurezza per aumentare la paura nella gente, poi una volta vinte le elezioni dalla destra, il problema scomparve dai media. Dopo ci fu l’emergenza rumeni e rom, con interventi anche presso il governo rumeno, dove sembrava che tutti i rumeni venissero in Italia per delinquere, poi più niente.

alessandro pendesini

La violenza cosi come il non rispetto dell’Etica, che caratterizza il mondo economico odierno, non è la conseguenza di vaste masse di popolazioni povere senza alcuna autorità o potere oltre quella di rivoltarsi di tanto in tanto; ma risulta principalmente dalle strategie e della potenza dei gruppi dominanti : la Finanza ! con la complicità o appoggio della criminalità organizzata (Mafie) maggiormente di stampo italiano-, in conflitto permanente fra loro nel mondo intero per la proprietà ed il controllo delle risorse, particolarmente quelle di prima necessità, che sono il loro obiettivo e base di mantenimento della loro megalomania paranoica : Ricchezza e Potere. Questi parassiti sociali (che dovrebbero essere arrestati ed internati in istituti psichiatrici A VITA) riescono, tramite accurate strategie, ad evidenziare e amplificare problemi che in realtà non incidono minimamente sull’andamento economico -catastrofico- mondiale più che mai di attualità ! E’ sola diversione !!! Sappiamo che quando le cose vanno male, queste « brave persone », rappresentate dai Mass Media occidentali, puntano il dito su un capro espiatorio : una vittima sacrificale : l’Ebreo, lo Zingaro, il Pazzo, l’Immigrato, l’Alienato e, perchè no, l’Islam ???

E come diceva Pierre Nora, per certi è conveniente : “ sentire senza ascoltare, ascoltare senza capire, sapere senza credere, credere senza realizzare, realizzare senza reagire”……

Giorgio Pozzo

A me piacerebbe solo sapere quante sono le donne tra quei cinquantamila che hanno scelto di diventare musulmani.

(Vedi Sura 4 versetto 34)

Laverdure

@Giorgio Pozzo
Non poche credimi,spesso ovviamente perche hanno accettato di convertirsi alla religione del marito o convivente ,spesso extracomunitario.
E a quanto riportano le cronache,c’e’ da credere che parecchie abbiano avuto motivo di pentirsi della loro scelta,sia di religione che di partner.
Sotto un velo di modernismo occidentale hanno infatti finito per scoprirvi una profonda radice di oscurantismo e intolleranza ,frutto di un condizionamento troppo prolungato(vale a dire fin dalla tenera infanzia) per essere reversibile,almeno in molti individui.

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