I circoli Uaar e le elezioni amministrative

Domenica prossima i cittadini di diverse città e comuni si recheranno alle urne per il rinnovo dei consigli comunali. Al fine di fornire agli elettori le informazioni necessarie per una scelta consapevole, i circoli Uaar di Genova, Taranto e Verona hanno rivolto ai candidati sindaci alcune domande laiche. Rimandiamo ai rispettivi siti per gli approfondimenti.

23 commenti

stefano

non esiste in italia un partito laico.
più o meno si richiamano tutti alle famosi radici cristiane.

mistergrey2

E i radicali dove li metti? Peccato che dal punto di vista sociale le loro posizioni assomiglino un po’ a quelle di un negriero della Luisiana.

Peccato anche perchè hanno dei meriti “storici” che la “cosiddetta” sinistra storica ha declinato di conseguire, tant’è che i suoi epigoni adorano(fingono di adorare) lenzuoli dalla dubbia origine e taumaturghi borbonici.

E poi sono antipatici.

Felix

Concordo con Stefano.
Non sappiamo più a che “santo” votarci.

Florenskij

@ Felix, Mistergrey. Quello che avete scritto mi conferma sempre di più nei miei giudizi.

1) L’UAAR si sta mettendo sempre più sulla via della strutturazione di tipo ecclesiastico ( il che è inevitabile ) ponendosi come “chiesa”
( agenzia erogatrice e indicatrice di valori ) rispetto allo stato come “braccio secolare” ( nel senso migliore ) votato a mettere in pratica i valori medesimi.
In modo simile si pose nel ‘700 la Massoneria ( intesa senza connotazioni particolarmente negative ) con tanto di ideologia e ritualità per proporre-imporre i valori dell’Illuminismo.

2) Per quanto gli aderenti vogliano affermare l’apoliticità del movimento, è inevitabile pensare che l’UAAR sia una costola della sinistra progressista, che si è trasferita per necessità di cose da Marx a Marcuse: se l’alienazione non può essere evitata nel mondo e nel modo della produzione economica, lo sia almeno nella vita privata, intesa soprattutto nel binomio sesso-benessere.
In effetti il movimento vuol porsi come “punta di lancia” del “partito radicale di massa” descritto e preconizzato dal filosofo cattolico ( ex marxista ) Augusto del Noce.

3) L’UAAR vive in un certo senso “parassitando” la Chiesa e il mondo cattolico, per il quale ha una vera ossessione polemica. Più che agire sul piano sociale in termini di propositività attiva e di volontariato, gli uarrini si dedicano all’attività di diuturno “taglio dei panni” addosso ai cattolici. Evidentemente per hanno bisogno di un “cattivone” da demonizzare oltre gli effettivi demeriti per poter giustificare la loro azione, che rimane comunque “di rimessa” e di “marcatura stretta” piuttosto che di gioco autonomo.

4) ( Non c’entra direttamente con i vostri interventi ). LUAAR ha un certo numero di “soldati” ( alias militanti e aderenti-simpatizzanti ) ma pochi “ufficiali” nel senso gramsciano di intellettuali polivalenti da battaglia. Mi sembra che oltre ai professori Odifreddi, Pievani e Hack ( che è sprovveduta nel settore umanistico ) ci siano pochissime personalità filosofico-sociologiche di grande rilevanza capaci, che so io, di scrivere un articolo di fondo equilibrato e a largo respiro
( diciamo del genere Ronchey o Rodotà ).

Nightshade90

1) l’UAAR non indica valori, non si pone come chiesa e non ha ne’ ideologia ne’ ritualità. L’UAAR esiste solo per propugnare la laicità dello stato e combattere il clericalismo, nulla di più e nulla di meno. Se la chiesa cattolica ed ogni altra chiesa in Italia avessero lo stesso potere e la stessa influenza che ha ora in Italia ogni qualsiasi chiesa non cattolica, l’UAAR cesserebbe d’esistere all’istante
2)molti di noi sono di destra e altrettanti di sinistra, alcuni sono comunisti e altrettanti fieri anticomunisti alcuni sono seguaci delle idee marxiste ed altrettanti sono fieri oppositori ad esse. Come ti e’ stato ripetuto infinite volte, la tua equazione ateo=comunista e’ un pregiudizio nato dalla becera ignoranza che ha esistenza reale solo nella tua mente
3)Finche in Italia e’ la chiesa cattolica ad essere fiera nemica della laicità ed ad avere il potere per imporre il proprio confessionalismo, sarà su di essa che ci concentreremo. Quando altre religioni avranno un potere combinato con una tendenza confessionalista paragonabili, ci concentreremo su di esse allo stesso modo. Fino a qual momento, ci concentreremo su quella cattolica senza pero’ risparmiare mai nulla alle altre quando se lo meritano (cioè molto spesso)
4)gli atei non hanno ufficiali: ogni ateo pensa per se in modo unico senza che nessuno gli dica cosa pensare (a differenza della tua chiesa, fatta di centinaia di gerarchi con il solo ruolo di pensare al posto degli altri e milioni di pecore con l’obbligo di adeguarsi al pensiero dei gerarchi)

Nightshade90

1) l’UAAR non indica valori, non si pone come chiesa e non ha ne’ ideologia ne’ ritualità. L’UAAR esiste solo per propugnare la laicità dello stato e combattere il clericalismo, nulla di più e nulla di meno. Se la chiesa cattolica ed ogni altra chiesa in Italia avessero lo stesso potere e la stessa influenza che ha ora in Italia ogni qualsiasi chiesa non cattolica, l’UAAR cesserebbe d’esistere all’istante
2)molti di noi sono di destra e altrettanti di sinistra, alcuni sono comunisti e altrettanti fieri anticomunisti alcuni sono seguaci delle idee marxiste ed altrettanti sono fieri oppositori ad esse. Come ti e’ stato ripetuto infinite volte, la tua equazione ateo=comunista e’ un pregiudizio nato dalla becera ignoranza che ha esistenza reale solo nella tua mente
3)Finche in Italia e’ la chiesa cattolica ad essere fiera nemica della laicità ed ad avere il potere per imporre il proprio confessionalismo, sarà su di essa che ci concentreremo. Quando altre religioni avranno un potere combinato con una tendenza confessionalista paragonabili, ci concentreremo su di esse allo stesso modo. Fino a qual momento, ci concentreremo su quella cattolica senza pero’ risparmiare mai nulla alle altre quando se lo meritano (cioè molto spesso)
4)gli atei non hanno ufficiali: ogni ateo pensa per se in modo unico senza che nessuno gli dica cosa pensare (a differenza della tua chiesa, fatta di centinaia di gerarchi con il solo ruolo di pensare al posto degli altri e milioni di pecore con l’obbligo di adeguarsi al pensiero dei gerarchi)
5) se nel per te nel mondo ateo ci sono poche personalità filosofico-sociologiche di grande rilevanza capaci di scrivere articoli equilibrati e di largo respiro, puoi star certo che tra i cattolici tali personalità sono meno di un decimo. Specie sull’ambito degli articoli “equilibrati”. E non venire a citare i libri del papa! Che sono il classico esempio di libri esaltati solo alla base della fama di chi li scrive e non del contenuto (fondamentalmente vuoto e assente, basato solo su fallacie logiche e parole vuote) che, se fossero stati scritti in modo identico parola per parola dal primo venuto ince che da un papa, non avrebbero nemmeno raggiunto la scrivania di un editore, e se avessero avuto gli stessi contenuti e ragionamenti dello stesso spessore ma non fossero stati cattolicamente orientati, nessuno li avrebbe mai presi in considerazione al di fuori dei cattolici stessi al solo fine di insultarli e denigrarli, usandoli come argomentazioni contro “la pochezza intellettuale degli atei”

Nightshade90

1) l’UAAR non indica valori, non si pone come chiesa e non ha ne’ ideologia ne’ ritualità. L’UAAR esiste solo per propugnare la laicità dello stato e combattere il clericalismo, nulla di più e nulla di meno. Se la chiesa cattolica ed ogni altra chiesa in Italia avessero lo stesso potere e la stessa influenza che ha ora in Italia ogni qualsiasi chiesa non cattolica, l’UAAR cesserebbe d’esistere all’istante
2)molti di noi sono di destra e altrettanti di sinistra, alcuni sono comunisti e altrettanti fieri anticomunisti alcuni sono seguaci delle idee marxiste ed altrettanti sono fieri oppositori ad esse. Come ti e’ stato ripetuto infinite volte, la tua equazione ateo=comunista e’ un pregiudizio nato dalla becera ignoranza che ha esistenza reale solo nella tua mente
3)Finche in Italia e’ la chiesa cattolica ad essere fiera nemica della laicità ed ad avere il potere per imporre il proprio confessionalismo, sarà su di essa che ci concentreremo. Quando altre religioni avranno un potere combinato con una tendenza confessionalista paragonabili, ci concentreremo su di esse allo stesso modo. Fino a qual momento, ci concentreremo su quella cattolica senza pero’ risparmiare mai nulla alle altre quando se lo meritano (cioè molto spesso)
4)gli atei non hanno ufficiali: ogni ateo pensa per se in modo unico senza che nessuno gli dica cosa pensare (a differenza della tua chiesa, fatta di centinaia di gerarchi con il solo ruolo di pensare al posto degli altri e milioni di pecore con l’obbligo di adeguarsi al pensiero dei gerarchi)
5) se nel per te nel mondo ateo ci sono poche personalità filosofico-sociologiche di grande rilevanza capaci di scrivere articoli equilibrati e di largo respiro, puoi star certo che tra i cattolici tali personalità sono meno di un decimo. Specie sull’ambito degli articoli “equilibrati”. E non venire a citare i libri del papa! Che sono il classico esempio di libri esaltati solo alla base della fama di chi li scrive e non del contenuto (fondamentalmente vuoto e assente, basato solo su fallacie logiche e parole vuote) che, se fossero stati scritti in modo identico parola per parola dal primo venuto ince che da un papa, non avrebbero nemmeno raggiunto la scrivania di un editore, e se avessero avuto gli stessi contenuti e ragionamenti dello stesso spessore ma non fossero stati cattolicamente orientati, nessuno li avrebbe mai presi in considerazione al di fuori dei cattolici stessi al solo fine di insultarli e denigrarli, usandoli come argomentazioni contro “la pochezza intellettuale degli atei”

fab

E per grande fortuna non abbiamo alcun Ronchey o Rodotà o Battista o Romano. Almeno questo.
E’ poi ovvio che se non ci fossero i problemi dati dalle religioni non ci sarebbe bisogno dell’UAAR. Qual è il problema, Florenskij, a parte voi?

Diocleziano

flo,
facciamo così:
scrivili tu gli articoli filosofico-sociologici equilibrati e di largo respiro.
Noi ci dedichiamo a demolire l’immagine della chiesa.

Ogni tanto ci provi, eh? Ti piacerebbe allevare qualche ateo da cortile
che perda tempo a kazzeggiare con i preti. Non ti guadagnerai il paradiso
portando i nostri scalpi al tuo dio… :mrgreen:

FSMosconi

@Diocleziano

E chi lo sa: ricordiamoci che si vanta di venerare il discendente di chi mieté i prepuzi dei suoi nemici solo per compiacere un dio alquanto lunatico. :mrgreen:

mistergrey2

Se noi polli dovessimo scegliere tra ghiottoni che conoscono le buone maniere a tavola e ghiottoni che le ignorano, come dovremmo comportarci?

Parlo per noi italiani, ma in fondo la stessa cosa vale anche per les poulets francesi che stanno per scegliere il nuovo amministratore del loro pollaio.:-)

Luca

I circoli UAAR di Genova, Taranto e Verona hanno rivolto ai candidati sindaci alcune domande laiche: sarei curioso di conoscere le risposte, se mai ci saranno queste risposte…

crebs

Sul link del circolo di Verona ci sono le domande ma non ci sono le risposte; in realtà mi sembra normale, visto che le domande sono state inviate il 30 aprile. Non so con che mezzo sono state inviate, ma considerando che il primo maggio era martedì potrebbero non essere ancora arrivate, se spedite per posta.

civis romanus sum

Mi sono convinto che per risolvere la questione clericale che ci opprime – quella nostra che ci riguarda come italiani – come per quella economica-finanziaria che opprime l’europa e il mondo, ormai non serve più a nulla ricorrere ai metodi democratici.

La democrazia è stata svalutata al punto di non essere più in grado di svolgere il suo proprio compito per la tutela del bene comune e la convivenza tra diversi insieme che non si ritengono nemici.

Ho rivalutato allora il ruolo dei Tiranni, quelli di stile greco-romano, quelli che andavano in giro senza scorta esaltati e protetti dal sostegno popolare e dallo stesso popolo, esaurito poi il loro unico compito di sovvertire lo status quo, eliminati.

A noi urge un nuovo Risorgimento e al mondo una Rivoluzione.

Diocleziano

Civis,
l’idea dei tiranni non mi dispiace, soprattutto nella parte dove vengono eliminati.

Non mi farei illusioni sul nuovo Risorgimento: hai mai visto la resurrezione di una
mela marcia? Gesù è risorto dopo tre giorni, ma non aveva un bel colore… :mrgreen:

civis romanus sum

Non mi facevo illusioni ,,, considerati il grado di sviluppo coscienziale, encefalico e l’etnografia del nostro popolo, un Risorgimento in Italia è solo un esperimento concettuale, un gioco di parole come chiarisci bene tu, del quale sono perfettamente consapevole.

Dicevo solo che era un urgenza ineludibile per non decadere in una prossima guerra civile, che questo, volenti o nolenti, coscienti o incoscienti, è il destino che ci attende.
Auspicando perciò l’avvento di un tiranno in grado di sovvertire temporaneamente l’ordine costituito per un destino diverso ,,, io sarei nel mucchio a fare la mia piccola parte.

Da qui a trovarne uno che sappia e che voglia sacrificarsi nel compito è come voler colmare solo col pensiero l’abisso dalla teoria alla pratica.

mistergrey2

“Per quanto gli aderenti vogliano affermare l’apoliticità del movimento, è inevitabile pensare che l’UAAR sia una costola della sinistra progressista, che si è trasferita per necessità di cose da Marx a Marcuse: se l’alienazione non può essere evitata nel mondo e nel modo della produzione economica, lo sia almeno nella vita privata, intesa soprattutto nel binomio sesso-benessere”

Magari fosse così, ma temo che le cose stiano diversamente.

Personalmente io non sono iscritto all’ UAAR , Felix non so.

Non ne sono sicuro, ma ho l’impressione che su questo forum postino prevalentemente
atei/agnostici di orientamento destrorso. Non sono in grado di dire se ciò rispecchi la situazione alll’interno dell’ Uaar , le cui dinamiche interne non conosco.

“L’UAAR vive in un certo senso “parassitando” la Chiesa e il mondo cattolico, per il quale ha una vera ossessione polemica. Più che agire sul piano sociale in termini di propositività attiva e di volontariato, gli uarrini si dedicano all’attività di diuturno “taglio dei panni” addosso ai cattolici. Evidentemente per hanno bisogno di un “cattivone” da demonizzare oltre gli effettivi demeriti per poter giustificare la loro azione, che rimane comunque “di rimessa” e di “marcatura stretta” piuttosto che di gioco autonomo”

Lei, un clericale arrabbiato, osa parlare di “parassitismo” e di “demonizzazione”?

Chi mi frena in tal momento? 🙂

L’Uaar, per quanto ne so, è un’associazione che si batte per promuovere la difesa della laicità ed evitare che gli increduli vengano discriminati.

Non mi risulta che sia un’organizzazione di boy -scout o di dame di carità.

Non ha senso rinfacciarle di non essere quello che non ha mai dichiarato di voler essere.

Ella è di molto molto selettiva. E’ chiaro che in Italia la Chiesa cattolica è l’organizzazione religiosa più influente e più invadente, ma molte persone che scrivono qui, me compreso, non sottovalutano il pericolo dell’islam e sono avversi a tutte le religioni del Libro (il che non significa che ne odino indistintamente gli appartenenti. Mia madre, per esempio è cattolica, e personalmente non odio “automaticamente” i preti, semmai detesto i loro capi e soprattutto i cosiddetti “atei devoti”). Io quando sento parlare della Repubblica islamica iraniana vedo rosso. Figuriamoci!

“LUAAR ha un certo numero di “soldati” ( alias militanti e aderenti-simpatizzanti ) ma pochi “ufficiali” nel senso gramsciano di intellettuali polivalenti da battaglia. Mi sembra che oltre ai professori Odifreddi, Pievani e Hack ( che è sprovveduta nel settore umanistico ) ci siano pochissime personalità filosofico-sociologiche di grande rilevanza capaci, che so io, di scrivere un articolo di fondo equilibrato e a largo respiro
( diciamo del genere Ronchey o Rodotà ).”

🙂 🙂 🙂

Insomma, l’Uaar avrebbe bisogno di un Florensky incredulo

Al momento gli “intellettuali polivalenti da battaglia” non sono facili da reperirsi.

E comunque questi intellettuali si spenderebbero/ si spenderanno per sostenere un grande progetto di trasformazione radicale della società.

L’Uaar vola molto più basso e fa quel che può.:-)

Diocleziano

Molto limpida la riflessione di Flo: i liberali sono dei parassiti dei tiranni perché,
senza i tiranni, i liberali non avrebbero ragion d’essere. Ah, santa pazienza!

mistergrey2

Dunque per te i liberali sarebbero gli antagonisti dei tiranni?

Chissà come la pensava un indiano torturato dagli sgherri della “liberale” Gran Bretagna

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