Qualcosa si muove per il riconoscimento dei figli delle coppie non sposate. La commissione Giustizia del Senato ha approvato la scorsa settimana un disegno di legge che parifica i figli ‘naturali’ a quelli ‘legittimi’, di cui è relatrice la senatrice Pdl Maria Alessandra Gallone. Tra un paio di settimane se ne discuterà in aula, scrive Il Corriere della Sera. L’anno scorso la Camera aveva già approvato una norma simile, poi modificata dal Senato.
Allo stato attuale, i figli di genitori non sposati e quelli adottivi hanno formalmente parentele solo in linea diretta, non collaterale. Quindi, legalmente non sono considerati fratelli o sorelle e non hanno zii. Con una serie di conseguenze ad esempio in caso di separazione.
Il numero delle famiglie formate da coppie di fatto e i figli nati fuori dal matrimonio è infatti cresciuto enormemente in questi anni. Diventando una questione di rilevanza sociale che le istituzioni stanno cominciando ad affrontare. Nonostante qualche resistenza contro quella che viene vista come un’apertura verso forme di famiglia ‘non canoniche’. Come fa notare l’ex sottosegretario alla Giustizia Maria Elisabeta Alberti Casellati, c’è “una gran parte che ritiene ancora che la famiglia sia quella fondata sul matrimonio”, ma “sempre più si assiste ad una ‘fuga dal matrimonio’ di cui bisogna prendere atto”.
La legge assicura ai figli nati fuori del matrimonio ogni tutela giuridica e sociale, compatibile con i diritti dei membri della famiglia legittima.
Ovvero? Le parentele sono BIOLOGICHE. Negare le parentele indirette ed i diritti di successione è semplicemente l’abominevole retaggio della vostra schifosa religione.
E’ OSCENO che nel 2012 esistano ancora differenze giuridiche fra figli naturali e legittimi.
I FIGLI SONO FIGLI, PUNTO!!
Non c’è assolutamente nessuna ragione per la quale i fligi naturali non risultino imparentati a fratelli, zii e zie. Ne tanto meno si capisce perchè la loro percentuale di beni immobili debba venire liquidata con 2 soldi dai fratelli legittimi.
Voi cattolici dovreste solo vergonarvi di esistere.
@ Senjin. Vogliamo veramente adeguare il diritto ereditario alla situazione di fatto? Cominciamo a proporzionare la quota di eredità spettante al coniuge agli anni di effettiva convivenza. E’ assurdo che la donna che ha sposato un vecchietto di ottant’anni alla sua dipartita ( ottantatrè ) possa pretendere una quota uguale a quella di una moglie che ha convissuto per quaranta.
Non sono in grado di intervenire direttamente nel problema proposto in quanto privo di cultura giuridica, però vorrrei fare una notazione:
il PATRImonio è così denominato ( e non è detto MATRImonio ) in quanto l’asse ereditario era concepito in relazione alla famiglia PATRIarcale come gruppo che si perpetuava nel corso delle generazioni; come tale esso aveva bisogno di una base patrimoniale stabile. L’esempio che mi viene alla mente è quello di Tara, la tenuta degli ‘O Hara di “Via col vento”. La conclusione della storia, come
quasi tutti ricordano è il richiamo al radicamento nella terra. Dopo il “Francamente me ne infischio” di Rhett Butler Rossella pensa che le rimane la terra.
Il patrimonio, anche in epoca di sviluppo tecnologico in cui contano moltissimo le conoscenze “operative” ( non semplicemente quelle “esornative” dei notabili di un tempo ) ha la sua importanza: grazie ad esso la famiglia può fornire ai figli una educazione adeguata all’esigenze di “cavalcare l’onda” della turboeconomia, oltrechè il livello di consumo “dimostrativo” ( vedasi teoria di Veblen ) che consente di accedere agli ambienti che contano. Non mi si faccia la levata di scudi egualitarista perchè si sa benissimo che tutti i genitori, anche i più progressisti e i più laici laicissimi radicali radicalissimi ( chic ) vogliono offrire il meglio ai figli: pacche sulle spalle agli operai disoccupati ma i rampolli ( “‘e figlie so’ piezz’e core” ) al liceo dei Gesuiti e dopo la laurea in America in fior di appartamento ( così Veltroni, se non erro ).
Se non ho capito male oggi si tende avere il fenomeno ereditario come centrato principalmente sui diritti dei “de cuius” come INDIVIDUI ISOLATI. Non so bene dove il discorso vada a parare, ma ho l’impressione che si sia puntando al polo opposto rispetto alla mostruosità delle situazioni tipo Monaca di Monza. A chi giovi e a che cosa porti questa corsa ( direi a occhi bendati ) alla deregulation dell’agenzia di affetti & servizi intra e multigenerazionale costituita dalla famiglia stabile non saprei dire. E’ come se un organismo dicesse:”Io non ho più bisogno di cellule ben strutturate; mi basta un “brodo biologico”. La cosa può durare a lungo?
I personaggi come lei, che credono di affernamare il loro prezioso “umanesimo” lardellando i discorsi di insulti dovrebbe tenere presente :
1) Che molte delle situazioni della società d’un tempo erano dovute non tanto al Cattolicesimo, quanto al perpetuarsi di strutture mentali e sociali arcaiche. Basta pensare al “delitto d’onore” che nessun catechismo ha mai autorizzato, come del resto valeva per il duello ( meccanismo fondametale delle società arcaico-guerriere ) per il quale fin dal Concilio di Trento era prevista la scomunica. Ho letto perfino il libro di memorie di un ufficiale di provato valore che venne espulso dall’esercito ( anni ’30 ) per aver rifiutato di battersi.
2) Chi ha mai pensato di fare torto ai bambini nati diversamente? Il fatto è che i “radical-progressisti” fin dal referendum sul divorzio usano sistematicamente i “casi difficili” come “cavallo di Troia” per cambiare completamente il modello che dicono di voler semplicemente ritoccare. Moltissimi cattolici ( credo perfino il rettore dell’Università Cattolica ) votarono per il divorzio sulla base di questa “comprensione”. Risultato? La demolizione della famiglia, sostituita da una nebulosa di “giri di valzer” sentimentali e sessuali, oggi propugnata come portato inevitabile del progresso che non può essere fermato e fatta passare come ovvia dalla coriandolata delle mille riviste e rivistucole popolari. E’ da vedersi quello che succederà con l’ariete della famiglia islamica in Occidente. Quella sì temibile, altro che i pii pellegrini del “family day”!
poi mi spieghi la ragione per cui ti sei messo a leggere l’autobiografia della concia?
in meno di 6 righe, se possibile (esercizio per casa)
…meglio tardi che mai?…
Mamma mia quanto sono lenti…
OT: Abbiamo cambiato il font del sito?
come al soloito siamo sempre l’ltima ruota del carro ma come tutti saano qui da noi si sa c’è il governo bagnasco !!!
ops qualche errore di troppo – ora cambio gli occhiali:
come al solito siamo sempre l’ultima ruota del carro – ma come tutti sanno qui da noi c’è il governo bagnasco !
Papa: Mi trovo perfettamenten d’accordo, non capisco perche’ i figli dei tossicodipendenten non debbano averen gli stessi diritten degli altri.
Segretario: Coppie “fatto” non di “fatti”.
Papa: Come sei puntigliosen.
@ ANCIA LIBERA. Le ar anciate mi lasciano con la bocca storta ( sarà un mio difetto ). Se il carro è stato messo davanti ai buoi e sta scivolando verso un precipizio o almeno verso un dirupo non è meglio stare dalla parte delle corna che qualcosa trattengono?
1 ) A parte le battutacce, dovreste chiarirvi meglio perchè da un punto di vista scientista – darwinistico una struttura familiare debole dovrebbe essere migliore di una abbastanza forte per trasmettere i geni cari a mister – prof. Dawkins. In natura esistono anche entità forti come termitai e alveari.
2) La crisi non sembra affatto contingente, bensì epocale: l’Occidente è scosso dai colpi delle società emergenti, con struttura sociale e familiare più rigida ( Cina, paesi islamici ).
Il vostro modello – miraggio ultraindividualistico implica il supporto massiccio del welfare – state che comporta costi sempre più insostenibili dalle nostre economie indebolite.
Tradizionalmente l’agenzia tuttofare e tappabuchi è la famiglia solida. Non è il caso di pensare che sognate la botte piena dell’individualismo più spinto e la moglie ubriaca dell’assistenzialismo di stato più costoso?
Oltretutto è da vedere quanto il modello di famiglia semievanescente a voi caro reggerà alla prova del tempo: la “famigliastra” potrebbe andare bene ( forse ) in età giovanile; ma con l’età matura e quella avanzata? Chi cura il ( bis ) nonno paralitico? Il secondo figlio del terzo matrimonio del quinto convivente della nipote? Oltretutto voi credete nell’opportunità di godervi la vita, che è una e una sola ( vedasi la “buona notizia” degli ateobus: e se vi capita di avere un coniuge – partner che rimane completamente paralizzato chi ci pensa? ( Ho presente un caso concreto ). Chi SACRI fica la sua vita nell’assistenza giornaliera continuativa? In tempi gonnelloneschi si diceva: Dio ti saprà ricompensare. Voi che cosa direste: una buona notizia! Hai tutta la simpatia di Richard Dawkins?
3) Il Parlamento italiano alla fine dell’800 – inizio ‘900, non ancora caratteriozzato da una massiccia presenza di deputati cattolici, proni al Vaticano respinse le prospettive di approvazione del divorzio, introdotto in Francia, paese di riferimento: dunque c’erano agnostici che ritenevano più opportuno il modello della famiglia “solida” anzichè “liquida”?
4) Eterogenesi dei fini, ovvero ottenere il contrario di quello che si voleva. La gran Bretagna, paese che rappresenta la “prima ruota del carro” in fatto di deregulation familiare, aborto libero a tutte le età e quant’altro ( tra cui un numero preoccupante di gravidanze precocissime ), tra non molto avrà una maggioranza islamica, dal quale c’è da aspettarsi un massiccio cambiamento istituzionale – culturale. Che ne pensate?
1) l’evoluzione darwiniana è una legge DESCRITTIVA della natura, non PRESCRITTIVA. l’umanità non è tenuta a puntare alla maggior diffusione possibile dei suoi geni, se le priorità culturali sono altre. altrimenti la prima cosa da fare sarebbe METTERE FUORI LEGGE I PRETI COL LORO CELIBATO e CHIUNQUE FACCIA PROPAGANDA ALLA CASTITA’: nulla più di questo è una minaccia alla “trasmissione dei propri geni”, dopotutto…
2) la crisi che tu definisci epocale è NULLA in confronto a quelle che hanno DEVASTATo l’europa quando ERAVATE VOI A REGNARE (e che sono culminate nella rivoluzione francese, quando la gente ha finalmente capito che, davanti ad un sistema dove il 99% della popolazione MORIVA LETTERALMENTE DI FAME mentre il re oragnizzava battaglie navali a grandezza naturale nella fontana della sua villa per intrattenere il clero ed i nobili, sistema che durava da secoli e millenni, forse forse persino una rivcolta armata ed un massacro globale sarebbero stati un netto passo avanti…..e la storia a quanto pare ha dato loro ragione, se le “peggiori crisi” che il sistema odierno è in grado di produrre sono queste)
3)il parlamento italiano di inizio 900 era decisamente tutto tranne che ateo laicizzante. forse non era prono al vaticano, ma nello stesso modo in cui non lo erano dei protestanti: non basta distaccarsi dalla gerarchia ecclesiastica per smettere di essere dei bigotti, specie se si è stati cresciuti ed educati in un sistema ed una mentalità che concepisce solo ed esclusivamente il bigottismo come accettabile……quando si nasce in una società fortemente clericalizzata, servono molti anni per poter cambiare mentalità, non basta il semplice taglio netto con le gerarchie….
4) non sequitur: non sono certo gli islamici ad essere stati avvantaggiati da tali leggi, visto che le rifiutano, nè la massiccia presenza islamica è attribuibile a tali leggi anche solo di striscio. semmai è il “multiculturalismo malato” (la cui creazione dei tribunali islamici è un palese esempio) e la pessima gestione dell’immigrazione ad avere colpe in ciò, ma entrambi tali fattori sono completamente slegati dalle leggi laiche da te citate (la gestione dell’immigrazione non centra con la laicità, mentre il multiculturalismo è stato gestito in piena opposizione a tale principio, dando sostanzialmente dei privilegi speciali ad una minoranza prima di tutto culturale ma anche religiosa).
ipotizziamo pure comunque che l’inghilterra diventi a maggioranza islamica: visto che l’inghilterra è una DEMOCRAZIA e non una DITTATURA DELLA MAGGIORANZA, e visto che la laicità è sancita dalla COSTITUZIONE, non basta una maggioranza islamica per eliminare la laicità. viuceversa, se l’inghilgterra fosse stata confessionale come vorresti tu, la laicità stessa del paese sarebbe stata indebolita, quindi nel momento stesso in cui la maggioranza diventa mussulmana essa avrebbe gioco fin troppo facile a pretendere che il confessionalismo cambi bandiera, e a quel punto la definitiva distruzione della laictà sarebbe solo questione di tempo.
in parole povere, comunque si voglia mettere le cose, la scelta confessionalista (o meno laica) in tali temi risulta quella perdente, se si tira in ballo “lo spauracchio islamico”. l’unica difesa contro il totalitarismo islamico è la crezione di una laicità FORTE, che non possa essere abbattuta da un semplice cambio di maggioranza, non certo il cedimento al confessionalismo cristiano, che non solo sarebbe facilmente sostituibile al primo cambio di maggioranza, ma sarebbe pure ben poco meglio rispetto a quello islamico…….
“Like”
1) L’umanità non è più soggetta ad una selezione percettibile. In ogni caso, i risultati della selezione si valutano sempre a posteriori.
2) La crisi è certamente epocale: finita la fase delle risorse facili, si sta raggiungendo o si è raggiunto il picco della loro disponibilità annua. Il futuro è tutt’altro che roseo (consiglio vivissimamente la lettura di “La Terra svuotata” di Ugo Bardi).
Le risorse economiche per sostenere uno stato civile (non “assistenziale”, caro il mio signorino liberista-quando-non-è-il-caso) sono attualmente presenti e basterebbe una tassazione equa ed efficiente per metterle a disposizione. Non che governi di destra e col gusto dell’irrazionalità possano tanto. Le risorse lavorative sono ampiamente presenti, basti ricordare il tasso di disoccupazione corrente. In futuro non sarà più così. L’unica soluzione è smetterla di figliare come conigli.
3) L’Italia dell’Ottocento era comunque tradizionalista e arretrata (non che questa, vero…).
4) L’eterogenesi dei fini non è affatto ottenere il contrario di ciò che si vuole. Nel Regno unito non c’è alcuna realistica possibilità che i musulmani prendano il potere. Queste sono soltanto le balle terroristiche dei tuoi giornali di destra, che sanno che il modo migliore di governare senza pensieri, poco importa se si governa da schifo, è far montare ogni sorta di paura.
Che ne pensi?
Per Florenskij.
Cosa ne penso? Che se in Italia prendera’ potere l’Islam sarai il primo a diventare musulmano, perche’ sei un lecchino. 😆
oggettivamente, è utile dargli tutta questa attenzione?
tanto non calcola minimamente le risposte e continua imperterrito a riproporre i suoi soliloqui…
Vero, ma mi serve per precisare e chiarirmi le idee.
Florenskij è come il nulla che i riflette nel nulla: sempre nulla rimane!
Concordo con lei Florenskij la famiglia è il moglior ammortizzatore sociale. Inoltre in questo periodo stò valutando una cosa chi proviene da una cultura con famiglie solide e non basate sulla ugualianza assoluta dei coniugi ma sulla loro complementarietà ha forse più probabilità di carriera.
Vi faccio un esempio quando cerco qualcuno che faccia straordinario il sabato accade che gli italiani dicano di nò perchè:devo aiutare mia moglie in casa oppure chi tiene i bambini se mia molgie è commessa, marocchini, senegalesi kossovari ed altro mi inseguano dal mercoledì perchè si offrono a fare straordinario.
l’idea che un individuo che non sa nemmeno scrivere correttamente in italiano ricopra un incarico di responsabilità… beh mi agghiaccia.
Risposta in merito
@Kaworu
Sarà lievemente OT: ma hai notato anche te che questa mania per la famiglia-centro del mondo è assai più simile che ad una cattolicissima nazione europea al modello Cinese (e lì sì che ci si ammazzava per onore)? 😉 😐
a me sembra simile al modello “vecchia mai stata moglie senza mai figli senza più voglie”, sinceramente 😆
Enrico, mi sento un po’ in imbarazzo a rispondere a chi ha l’accento selvaggio ma ci provo: ho una figlia nata da una precedente relazione e un compagno con cui vivo da anni. La nostra è una famiglia ed una famiglia davvero solida, siamo due persone alla pari e complementari, gli impegni lavorativi di entrambi vengono presi in modo che ci sia l’altro a poter sopperire alle assenze. Non ci serve un matrimonio o una donna serva per essere stabili e solidi e, soprattutto, per essere una famiglia.
Mi stupisco di quanto ancora riesca a… schifarmi? mmmmh…nnno, accasciami la tua idea di famiglia e la tua idea di donna.
@Enrico: magari i “marocchini, kossovari e senegalesi”, come li definisci tu, probabilmente hanno una cultura ed una professionalità medio-basse e se ti servisse un avvocato, un architetto o uno psicologo (che nel tuo caso, in effetti, potrebbe non essere una cattiva idea, pensaci) dubito ti affideresti a loro.
Solo che, sai com’è, chi ha un buon livello culturale spesso è attratto da donne colte e dinamiche che hanno voglia di mettersi in gioco nel mondo del lavoro, non di ammuffire in casa, senza contare che oggi, se non sei già ricco di tuo, con un solo stipendio una famiglia non la mantieni…
Spiacente di dovertelo dire, il cliché della donna “angelo del focolare” era già superato ai tempi di mia nonna, esci a fare un giro, guardati intorno e vedrai che il mondo evolve di continuo e sempre evolverà (“Tutto scorre”, diceva Eraclito), fossilizzarsi su modelli di società ormai desueti non ha senso.
“Vi faccio un esempio quando cerco qualcuno che faccia straordinario il sabato accade che gli italiani dicano di nò perchè:devo aiutare mia moglie in casa oppure chi tiene i bambini se mia molgie è commessa, ”
——————————–
Per quale motivo non ti capita assolutamente mai di sentirti rispondere: “No, non posso perché devo aiutare mio marito”, oppure “Devo stare i bambini perché quella mattina il padre lavora”?????
Se ne deduce che i tuoi dipendenti sono rigorosamente tutti maschi, perché tu per principio rifiuti di assumere donne?
Lisa
*Elena
Ma non ritiene che sua figlia abbia un padre? Non ritiene poi che legittimando l’unione carnale al proprio interesse del momento riduce sè stessa ad un oggetto?
*paniscus
Le assunzioni non le faccio io e comunque io parlo di lavoro di fabbrica a 40°C d’estae ed a 5 d’inverno tra odori e lavori pesanti quindi lavoro non per donne per scelta non mia ma aziendale.
*Bennyhill
Fermo restando che non condivido la sua affermazione che solo i ricchi di suo possono mantenere la famiglia, in merto alla sua affermazione che gli istruiti vogliono donne emancipate non sò io sò che gli uomini che amano veramente la prole sognano che sia la mamma e non un estranea a metterli a letto.
@paniscus
lui ha l’idea che il lavoro che fanno i suoi operai sia per uomini veri che hanno da puzzà, quindi niente donne e ovviamente non ci sono omosessuali (così crede lui) perchè nella sua testolina gli omosessuali stanno a laccarsi le unghie.
enrico, guarda che se TU ritieni che due persone consenzienti che fanno sesso riducano l’altro ad oggetto, è tutto un problema tuo.
il mondo è diverso dalla tua distopia.
“Fermo restando che non condivido la sua affermazione che solo i ricchi di suo possono mantenere la famiglia, in merto alla sua affermazione che gli istruiti vogliono donne emancipate non sò io sò che gli uomini che amano veramente la prole sognano che sia la mamma e non un estranea a metterli a letto.”
So di darti una notizia sconvolgente che non ti aspettavi, ma ti informo che ANCHE “le donne che amano veramente la prole” si aspettano di condividere l’accudimento e l’educazione della prole medesima con un padre che sia in grado di mettere a letto i figli tanto quanto loro.
Tu sostieni che i maschi possano solo limitarsi a “sognare” la scelta tra due alternative, quella che a mettere a letto i figli sia la mamma, oppure un’estranea?
Beh, che devo dire, mi dispiace per te: nel mondo reale, i maschi che tengono veramente ai propri figli, si danno da fare per metterli a letto anche loro, in prima persona.
Lisa
@Enrico
” Ma non ritiene che sua figlia abbia un padre?” La risposta che meriti: Non essendomi riprodotta per partenogenesi nè avendo ricevuto la visita di un arcangelo ed essendo presente al concepimento, sì, ritengo ce l’abbia. La risposta che non meriti: mia figlia HA un padre che non ritiene necessario collaborare al suo mantenimento, alla sua educazione e alla sua istruzione ma che vede regolarmente e riconosce come padre.
“Non ritiene poi che legittimando l’unione carnale al proprio interesse del momento riduce sè stessa ad un oggetto?” Unione carnale? Io un oggetto? Ecco, qui non meriti alcuna risposta (non riesco a trovare nessuna combinazione di lettere che assomigli ad un conato), quest’ultima risposta racchiude l’essenza di ciò che sei.
Tu che vedi la donna come un elettrodomestico multiuso (da biberon ad aspirapolvere) pensi che siano compagni come il mio a vedere la persona con cui condividono la vita come un oggetto? Apppposto…
@elena
Bleurrrrrgh credo che si adatti alla combinazione di lettere che cercavi 😉
Mi dispiace che sua fglia non viva in quella che è la migliore situazione per sè.
Se lei accetta le faccio alcune domande dure che però a mip parere esplicano la situazione.
buahahahahahaahahaha e te chi sei per dire che sua figlia non vive in quella che è la migliore situazione per sé?
Esistono ricerche scientifiche su ciò, guardi il sito dei dirimpettai.
sinceramente non so se i miei dirimpettai abbiano o meno un sito internet. anche volendo, non conosco il loro cognome.
ah già, ma tu ti riferisci a uno dei siti più faziosi in circolazione… allora stiamo a posto 😆
le tue fonti davvero mi stupiscono sempre. questo è sarcasmo.
@Enrico
” Mi dispiace che sua fglia non viva in quella che è la migliore situazione per sè.”
Mia figlia è molto serena e più serena di altri suoi coetanei con famiglie Enrico-style.
“Se lei accetta le faccio alcune domande dure che però a mip parere esplicano la situazione.” Ti sconsiglio di fare domande, non mi piace rispondere a domande le cui risposte so già non verrebbero capite o, peggio ancora, travisate. Devo lottare già ogni giorno con persone che non si sanno spiegare le mie scelte.
comunque se c’è qualcosa di serio, basta che mi dici i nomi degli studi e me li vado a leggere.
@elena
ma come, vuoi mettere la felicità di un bambino allevato dalla mamma – colf – cuoca senza altro interesse che la riproduzione che sottosta alla volontà del padre padrone, che volendo può usare anche il bastone (la bibbia dice di non risparmiare la verga)?
ovviamente il mio è sarcasmo
@Enrico
<<<>>>
Allora mi spieghi come dovrebbero fare i giovani, eterni precari con contratti a tempo determinato da 1000/1500 € -quando va bene!- a pagare il mutuo o l’affitto, tasse varie, bollette, spese per automobile ecc. e mantenere coniuge e figli senza mandare in rosso il conto.
Certo che ogni buon genitore, uomo o donna che sia, vorrebbe avere del tempo da passare coi figli, almeno la sera! Ma, salvo professioni particolari che richiedono di fare i turni o di viaggiare molto, con un po’ di organizzazione anche i genitori lavoratori riescono a garantire quasi sempre la presenza serale di uno di loro o di entrambi; inoltre esiste il part-time, esistono i congedi di maternità, ecc., insomma, non mi sembra per nulla corretta l’equazione “padre lavoratore + madre lavoratrice = figli trascurati”.
Dove lovoro io quelle persone da mè citate vivono cosi.
con pochi soldi e moglie a casa?
Si.
mi spiace sinceramente per loro.
ma evidentemente non tutti sono disposti a mettere da parte i loro principi maschilisti e misogini per cercare di migliorare il loro status.
le loro donne mi fanno pena perchè immagino siano come le vedi tu: meri oggetti da riproduzione, buone per pulire casa, lavargli i vestiti, cucinare e curargli i figli.
In ogni caso, Enrico ha sempre dichiarato di non avere (ancora) famiglia. Chissà come mai.
Lisa
ma meno male!
Tranquilla vi sono progressi in corso.
stai contrattando con qualche tuo operaio per sposarne la sorella?
poi magari ti ha colto un colpo di fulmine e sei innamoratissimo eh…
Io ho rispetto della donna e non tratto matrimoni. Essere innamorato non è contro il diritto canonico e io ho un alto concetto dell’amore che ritengo significhi: dono.
mmm…
non ho capito il senso di quel che hai scritto
Io non compro una moglie.
l’innamoramento vero quello non quello di chi porta subito a letto chi gli piace non è contro le leggi di Gesù.
chi ha mai detto che l’innamoramento è contro le leggi di chicchessia? Oo
guarda che sei tu che pensi che “innamorarsi follemente” significhi “finire a letto”.
io manco lo sottointendevo.
Chi ritiene la castità assurda od impossibile?
seriamente…
ti rendi conto, vero, che quello che rispondi è totalmente slegato dalle domande o dalle affermazioni altrui, si?
@Enrico
E chi ha detto che l’amore vero è casto? Lasciar decidere no? Non dico una via di mezzo (ragionamento per altro fallace se posto come assoluto): dico una scelta…
Ti avverto: in questi discorsi ti stai scavando – ti sei scavato – la fossa con le tue stesse mani,
ma soprattutto, chi mai ha tirato in ballo ‘ste cose?
lui ha detto “ci sto lavorando”.
io ho fatto l’osservazione sull’acquisto della moglie e poi ho detto “o magari ti sei perdutamente innamorato”.
da qui enrico ha risposto cose senza senso e completamente slegate da quel che ho scritto Oo
sono perplessa.
Perplessa di che cosa?Ho risposto alle sue basse insinuazioni.
guarda che nella seconda affermazione “o magari ti sei perdutamente innamorato” non c’era nessuna bassa insinuazione.
nemmeno alta, se è per quello.
se poi tu ci hai visto qualcosa, non so che dirti…
se non che, appunto, sono piuttosto perplessa.
*Nightsade90
il progresso tecnologico che debellato almeno qui la fame è figlio della scienza moderna guardacaso nata in ambiente cattolico.
Guardi che ha ragione Florenskij all’epoca esisteva il non expedit.Pensate alla senatrice socialista Merlin che amava e promoveva le donne ella era contro il divorzio.
è un fine umorista il nostro enrico (per curiosità, sei tu IngChimico che da circa due anni lurka sul forum senza aver fatto un solo intervento?)
Tu lo dici.
quindi sei tu?
no perchè mi dà l’idea di qualcuno leggermente stalkerante.
@Enrico
Eppure a me risulta che a Galilei avessero dovuto prima farlo abiurare e in reclusione in casa sua per invogliarlo a scrivere un trattato, del tutto controproducente alla causa cattolica del momento per altro, sul suo metodo…
Sai com’è: se questo la definisci una nascita “in ambiente cattolico” allora immagino che anche le provocazioni di Giordano Bruno fossero semplici inviti a una cattedra.
@enrico
la scienza come concetto e il 99% della sua base è nata in ambiente PAGANO. greco per la precisione. l’ambiente cattolico ha avuto il solo effetto di ANNIENTARLA per un millennio e mezzo. galileo sarà anche stato cattolico (non che avesse avuto molta scelta: non essere cristiano a quell’epoca era impossibile per un europeo, perchè non solo ti veniva precluso l’accesso ad ogni idea discorde col cristianesimo in generale e con la religione locale in particolare, ma differire da essa comportava la persecuzione e la morte), ma NON SOLO il cristianesimo ed il cattolicesimo, in tutto questo, ebbero il solo ruolo di AVVERSARI del suo metodo, che quindi fu ideato NONOSTANTE il suo essere cattolico, bensì inoltre TUTTO CIO’ SU CUI HA BASATO LE SUE IDEE ha avuto origine nella GRECIA PAGANA. galileo ha solo elaborato e formulato un metodo chiaro e preciso che VEDNIVA GIA’ EMPIRICAMENTE USATO MILLENNI PRIMA E CHE ERA STATO IL CRISTIANESIMO A VIOLARLO SISTEMTICAMENTE. galileo non ha creato nulla dal nulla, ma ha fatto più degli altri solo perchè, come newton, si è arrampicato sulle spalle dei giganti. giganti PAGANI.
e per la cronaca, la chimica e l’aritmetica sono nate in ambiente arabo e islamico, secondo la tua logica….
” il progresso tecnologico che debellato almeno qui la fame è figlio della scienza moderna guardacaso nata in ambiente cattolico”
direi piuttosto “nata NONOSTANTE l’ostruzionismo dell’ambiente cattolico” e mi viene spontaneo chiedermi a che punto sarebbe senza il fardello del cattolicesimo.
Mi dispiace allora perchè i pagani non hanno loro cominciato col metodo scientifico?
@Enrico
E secondo te il concetto di autopsia (inteso nell’accezione storica/ografica) da dove viene?
E secondo te tutti i Peri Phuseos da chi son stati scritti?
Così: per sapere…
enrico, i pagani HANNO cominciato col metodo scientifico.
se tu non sai cosa sia, non è certo colpa dei pagani
http://www.feltrinellieditore.it/SchedaLibro?id_volume=1370411
Lisa
Posto anch’io link sotto.
http://www.riflessioni.it/testi/zichichi.htm
se quelle sono le tue fonti, stiamo veramente alla frutta. anzi, che dico… all’ammazzacaffé.
Prima di criticare pensi a cosa ha mostrato di valere Zichichi.
ah si “grande organizzatore, mediocre fisico”.
quando avrò bisogno di un PR, mi rivolgerò senz’altro a lui.
Faccio presente che sono laureata in fisica, che insegno fisica, e che ho pure un master in comunicazione delle scienze, quindi un minimo di polso su “quanto ha mostrato di valere Zichichi” e su quanto sia scientificamente considerato dalla maggioranza dei fisici, penso di saperlo un po’ meglio di Enrico, da una ventina d’anni a questa parte.
Lisa
@paniscus
non ne dubito 🙂
@ Enrico
Prima di criticare pensi a cosa ha mostrato di valere Zichichi.
Di nuovo, in cosa consiste il contributo specificamente cristiano alla scienza, tale che senza quell’elemento la scienza non si sarebbe data?
In quale teoria scientifica, in particolare, si riflette in modo fondamentale tale contributo, in modo tale che senza quello la teoria non regge?
Da come trai le conclusioni su questo argomento è facile dedurre quanto sono stringenti le tue conclusioni su tutti gli altri, incluso quello di questo thread.
Ogni tuo intervento è fatto sullo sfondo delle tue credenze indimostrate, indimostrabili e contraddittorie.
Sei impermeabile ad ogni fatto che non si adegui con i tuoi principi e con gli obiettivi che intendi raggiungere. Esattamente il contrario del metodo scientifico.
Dicevi?
Perchè la scienza moderna è nata in europa e non nella foresta amazzonica oppure in India?
@Enrico
E chi te lo dice?
Anche in Amazzonia san calcolare il moto degli astri, anzi: fors’anche meglio che qui visto che da quelle parti giravano più di due calendari (ce n’era presso i Maya anche uno di 30 anni che seguiva il modo di Saturno!), e lì si che ci vuole metodo e pazienza a dir poco scientifici: quella stella non riappare nello stesso giorno dopo 72 anni? Allora vuol dire che è soggetta alla Precessione.
In sintesi: domanda stupida. Adatta al personaggio direi…
va beh ma questo considera zichichi un grande scienziato…
è tutto dire
@enrico
“Perchè la scienza moderna è nata in europa e non nella foresta amazzonica oppure in India?”
e perchè chimica, astronomia ed algebra sono nate in medioriente e non in europa od america?
risposta: perchè in quel periodo storico era in quel luogo che si trovava qualcuno che si occupava di tale particolare dispicplina. cosa che non dipende del luogo, se non in senso negativo.
nel caso specifico della “fisica moderna” (che in realtà non è fisica moderna ma solo fisica classica basata su metodo scientifico formulato in maniera rigorosa), perchè è in europa (gracia) che si sono formate le sue fondamanta (metodo scientifico, ma non formulato in maniera rigorosa), avvantaggiando quindi i fisici europei (che avevano maggiore accesso agli studi greci) combinato con uno che ha avuto l’idea di formulare in modo rogoroso tale idea (il metodo scientifico). al di fuori della semplice FORMULAZIONE RIGOROSA del metodo scientifico (che, ripetiamolo, non significa inventarlo dal nulla ma solo poeere in forma rigorosa qualcosa già inventato millenni prima) il contributo di galilei alla scienza, per quanto ammirevole, è decisamente ben lontano dal potersi classificare come “nascita della scienza moderna”, per la quale ha probabilmente contribuito di più anche newton (che non solo, anche lui, è giunto alle sue conclusioni solo perchè “si è arrampicato sulle spelle dei giganti”, ma era pure di gran lunga più un alchimista esoterico che un fisico. dobbiamo dedurre quindi che la scienza moderna è nata grazie all’esoterismo o alla filosofia alchemica, e che sono esse la loro madre?)
Se intorno al 1200 un commerciante di Pisa (NON un filosofo o uno scienziato, ma un semplice commerciante) non avesse avuto l’idea casuale di portarsi dietro nei suoi viaggi in Oriente il figliolo di 12 anni eccezionalmente sveglio, che osservò il sistema di numerazione degli arabi (che a loro volta l’avevano preso dai persiani e dagli indiani) e qualche anno dopo decise di descriverlo in un trattato formale…
…adesso staremmo ancora a numerare con il sistema degli antichi romani, oppure saremmo arrivati alla notazione posizionale lo stesso, ma con diversi secoli di ritardo.
Gli altri popoli avevano consocenze ma non erano in grado di strutturare in maniera sistematica le loro conoscenze, grazie al cristiano Galilei cresciuto nella penisola italiana cattolica si è avuta la scienza.
te l’ha detto zichichi questo?
@Enrico
Peccato che il metodo del raggruppamento sistematico delle conoscenze lo abbia dovuto ai filologi alessandrini ed ad Aristotele, non certo a chissà quale santo o simili…
Certo che ci vuole un bel coraggio a sostenere che Galileo abbia formalizzato la scienza “in quanto cristiano”, e che questa sia stata una vittoria del cristianesimo.
E allora come si spiega che la chiesa (invece di premiarlo, onorarlo e farlo santo) l’abbia processato, condannato, minacciato di morte, imprigionato e costretto a rinnegare tutto?
Lisa
@Paniscus/Lisa
Siamo precisi: Galileo scrisse il libro sul Metodo dopo l’abiura e in tarda età, quando cioè non glie l’avrebbero pubblicato mai e poi mai. In più: a dimostrazione dello spregio verso i suoi aguzzini mise trai personaggi il recidivo Simplicio (grazie Marco Paolini per il ripasso! 😉 ).
Il processo a Galileo fu un errore della chiesa, la quale ha ammesso ciò. mi chiedo però perchè proprio a Padova e non in India sia sorta la scienza.
e noi continuiamo a dirti che non è sorta a padova.
poi se vuoi ascoltare zichichi, è un altro paio di maniche eh.
zichichi, noto storico della scienza 😆
@Enrico
Poniamo per assurdo sia vero:
perché la Chiesa non l’ha subito lodato? Perché s’è dovuto scontare con teologi tronfi invece di esser riconosciuto ufficialmente? Perché l’hanno processato?
I casi son pochi:
O pur cristiano Galileo era eretico e come tale la scienza è nata in seno all’eresia
O la Chiesa si sbagliò ma ciò vuol dire che non c’è comunque contatto tra dottrina cristiana e metodo scientifico con relative scopere
O infine la scienza con la fede di Galileo c’entra come i proverbiali capperi a merenda.
In più: ti dice nulla che all’epoca si poteva essere per forza SOLO cristiani PENA la persecuzione?
Galileo è figlio di un ambiente cristiano.
Comunque anche nell’europa dell’epoca esistevano altre religioni in primis gli ebrei.
PER FORZA, non c’erano alternative all’essere cristiani!
Falso vi erano anche ebrei emussulmani all’epoca in europa.
maddai? eppure le conversioni non mi pare fossero molte. se cristiano nascevi, quello ti toccava
La legge legge,ah ah ah ah
ti svelo un segreto: la legge cambia.
però per saperlo dovresti leggere. e nelle tue condizioni la vedo veramente dura.
Proposta in sè condivisibile non si deve discriminare tra figli, il problema lci saranno avranno quando i figli capiranno che non sono figli di un atto coniugale.
ne conosco diversi, e se ne strabattono dell’atto coniugale.
non tutti hanno la tua visione distorta della realtà, per fortuna.
Comunque che autorità morale avrebbero allora i genitori per correggere le devianze dei figli?
ah scusa, dimentico che nella tua distopia i genitori esistono per comandare i figli (e viceversa, i figli per ubbidire) e che ovviamente lo fanno solo in virtù del sacro vincolo del matrimonio.
dimentico sempre di fare lo switch dal mondo reale al tuo mondo distopico
@Enrico
Che se la guadagnassero: come si fa in effetti da qualche secolo a questa parte…
che poi c’è da dire che è già difficile per dei buoni genitori avere dei figli “devianti”…
ovviamente è anche difficile che “buoni genitori” corrisponda al concetto di genitori che ha enrico
Cioè, spiegati meglio: per quale ragione i figli dovrebbero rispettare o meno l’autorevolezza dei genitori a seconda che questi siano regolarmente sposati o no?
E soprattutto, per quale motivo pensi che i figli di genitori non sposati dovrebbero “venire a scoprirlo” improvvisamente in modo traumatico, cambiando di colpo l’opinione che hanno sui propri genitori?
Il fatto che ai bambini non freghi niente del matrimonio e che non sappiano manco cosa sia, proprio non è contemplato?
Lisa
Le conseguenze della disgragazione famigliare e del pubblico concubinato sono evidente e comportano mancanza di autorevolezza dei genitori esacerbata anche dal fatto che il concubinato significa mancato rispetto anche dei nonni.
le conseguenze della “disgragazione” della scuola pubblica sono evidenti nei tuoi post…
comunque sia, il resto delle tue fantasie malate sono senza fondamento, mi spiace.
Ma dove starebbe la cosiddetta “disgragazione”, se la famiglia è comunque unita, e se i genitori vanno d’accordissimo lo stesso anche se non si sono mai sposati?
Visto che non ci arrivi, ti faccio un disegnino, derivante direttamente da un’esperienza vera, di persone a me vicinissime.
Laura e Federico sono cugini, hanno circa la stessa età, e sono stati bambini insieme, anche se poi da grandi si sono frequentati poco, ma sono rimasti molto affezionati. Sono cresciuti nello stesso parentado, hanno avuto i nonni in comune, sono andati in vacanza per anni nello stesso posto, e più o meno hanno avuto studi e vicissitudini giovanili abbastanza simili.
Intorno ai 30 anni, entrambi si fidanzano.
Laura (che ha maturato una mentalità più indipendente e meno conformista) va a convivere col suo compagno senza sposarsi…. anzi, eventualmente pensando di sposarsi dopo, ma poi più passa il tempo e più si rende conto di stare bene così e di non sentire il bisogno di formalizzare. Con il suo compagno affronta tutte le normali responsabilità della vita di famiglia, prendono insieme decisioni importanti su dove andare a vivere e come organizzare il lavoro, hanno figli e se ne occupano alla pari, e rimangono insieme senza problemi.
Sempre intorno ai 30 anni, Federico fa un solennissimo e formalissimo matrimonio regolare, con tanto di cerimonia religiosa, grande festa tradizionale, confetti, mamma che piange dalla commozione, e nonna che fa il predicozzo all’altra nipote, che si è permessa di venire alla festa di nozze col concubino irregolare e con la bambina illegittima e per giunta non battezzata (che comunque è sempre la prima bisnipote della serie, e quindi fa squagliare tutti di simpatia). Di lì a un anno nasce anche la cuginetta, che sarà regolarmente sacramentata con cerimonia analoga.
Bene, spostiamoci a qualche anno dopo: Laura sta ancora felicemente col suo compagno, con il quale ancora non si è sposata ma ha fatto un altro bambino oltre alla prima, vanno d’accordo, stanno bene, e si occupano serenamente alla pari dei figli. Federico si è separato quando la bambina aveva tre anni, ha una nuova compagna e aspetta un secondo figlio da questa, mentre la ex moglie a sua volta sta con un altro… e sua madre se n’è fatta una malattia e quasi non gli parla più, e non fa altro che recriminare quanto sia andata molto meglio alla nipote che non si è mai sposata 🙂
Enrico come la valuterebbe, una telenovela simile?
Lisa
@paniscus
enrico direbbe che è tutta colpa del divorzio, e che se non ci fosse stata l’opportunità, federico starebbe ancora con sua moglie.
entrambi infelici e con palco di corna reciproco, bambina infelice vista la disarmonia in casa e via discorrendo, ma vuoi mettere la soddisfazione di mantenere il sacro vincolo del matrimonio?
è questo che fa bene ai bambini, mica due genitori come quegli scriteriati che non si sono sposati 😉
(ovviamente son sarcastica)
In nessun caso giudico positivamente gli esempi propostomi. esistono milioni di famiglie solo in Italia sposate e con figli e felici, esistono poi famiglie di conviventi che non si impegano vicendevolmente.
dimmi che cosa ti rende difficile ragionare su degli esempi.
è una domanda seria.
esistono milioni di famiglie solo in italia conviventi e con figli e felici, esistono poi famiglie di sposati che non si impegnano vicendevolmente.
Il convivente mai si impegna reciprocamente altrimenti andrebbe in comune e firma un atto di stato civile che lo impoegna con l’altro.
già solo se convive, si impegna reciprocamente.
altrimenti vivrebbe per i fatti suoi.
sai, convivere con un’altra persona è un impegno.
almeno, nel mondo reale.
nella tua distopia, ammetto di non saperlo
“In nessun caso giudico positivamente gli esempi propostomi. esistono milioni di famiglie solo in Italia sposate e con figli e felici, esistono poi famiglie di conviventi che non si impegano vicendevolmente.”
—————————
Ed esistono anche milioni di famiglie di conviventi che si impegnano vicendevolmente, molti dei quali anche con figli, e in generale felici… come pure esistono famiglie sposate (con figli o senza) poco impegnate, o poco felici, o entrambe le cose. Perché queste rifiuti di vederle?
Lisa
cecità selettiva lisa, cecità selettiva.
o, se preferisci, confirmation bias: vede solo quello che gli fa comodo vedere e che supporta le sue idee.
Le parole non impegnano nulla, la carta si. Questo vale quando si compra la casa, si ordina una lavatrice e nel diritto di familglia.
Enrico, abbi pazienza un attimo, eh…
…ma tu sei veramente convinto che quello che si è preso la solenne responsabilità di “prendersi l’impegno con l’altro”, non solo in comune ma pure in chiesa, e che poi nel giro di tre anni si è separato e nel giro di un altro paio d’anni si è fatto una famiglia con un’altra persona, sia stato PIU’ responsabile e PIU’ affidabile di chi non si è mai sposato, ma ha mantenuto una famiglia stabile lo stesso?
Lisa
quindi le persone che non si impegnano sulla carta non comprano né casa né lavatrice?
sarà dura lavare i panni sotto a un ponte.
la lavastoviglie e il letto invece sono permessi anche se non si è sposati?
Si, senza atto dal notaio provi a comprere casa?
Tutti possono avere lavastoviglie e letto.
Quindi tu sei convinto che una coppia non sposata non possa comprare casa insieme, perché il notaio rifiuta di sottoscrivere l’atto?
Ma che droga usi, sul serio???????
e perchè invece la lavatrice no?
comunque sia, conosco parecchie persone che hanno comprato casa pur non essendo sposate.
poffarbacco e acciderbolina.
Ho forse scritto che due concubini non possono comprare casa assieme?Lo sò che mi ritenete una persona poco intelligente ma leggete prima di scrivere.
dove ho scritto una cosa simile
“Le parole non impegnano nulla, la carta si. Questo vale quando si compra la casa, si ordina una lavatrice e nel diritto di familglia.”
Ho paroganato il matrimonio civile ad un atto che richiede una forma scritta e basta.
se vieni frainteso, può essere che sia perchè ti esprimi veramente male. ti consiglio di lasciar perdere zichichi e leggere qualcuno che, almeno dal punto di vista della forma, scrive meglio.
@ Enrico
Lo sò (sic) che mi ritenete una persona poco intelligente
Anche chi ti ha scritto la tesi (con ragione e carità).
Non è difficile capire quando è richiesto l’accento. Sicuramente è più facile della comprensione delle dinamiche sociali. Pensa se non comprendi quello quanto ne capisci sulle seconde: si nota….
Sarai pure un ottimo organizzatore ma spero che anche il curriculum te l’abbia scritto qualcun altro….
La dinamica affettiva di una coppia di persone non dipende dalla forma scritta. E nemmeno dalla pronuncia di parole magiche. Credevo tu l’avessi già scoperto….
L’assitenza (anche economica) di un amico non mi pare sia sancita da alcuna norma giuridica. E le promesse che gli fai raramente hanno bisogno di essere ratificate davanti ad un notaio. Il punto (implicito ma chiaro) è che tu devi giustificare l’istituzione così come proposta dalla tua visione religiosa delle cose.
Tu non l’avessi capito, te lo ripeto in modo esplicito e chiaro: non la condividiamo.
Quindi, tu vivi come ritieni opportuno.
Noi altrettanto.
Quando tu e Florenskij temete le possibili conseguenze di modelli diversi dal vostro pensate che per duemila anni c’è chi si è dovuto sorbire le effettive conseguenze del vostro.
Scansati.
@Kaworu e Paniscus
ma come fate ad avere ancora la forza e la voglia di rispondere a questo mostro?
*Stefano
Io parlo di matrimonio civile e mi spiega dove il codice civile affermiche il matrimonio stesso è regolato dall’affetto?
*kaworu paniscus
Andate dai dirimpettai e fate le vostre considerazioni, ci sono le citazioni che cercate.
onestamente, non so chi siano questi dirimpettai.
se mi dici il titolo delle ricerche, me le trovo da me.
insomma, esisteranno su una banca dati, no?
intendo qualcosa di diverso da “centro culturale san giorgio” e affini, chiaramente.
@Enrico
Aridaje: ma se t’ha appena smontato sopra.
Ripropongo l’esempio:
dov’è scritto che gli aiuti tra amici debbano essere ratificati?
Mutatis mutandis: sostituisci affetto ad aiuti e amici con coniugi ed eccotela là. Ovvio che in questo ragionamento è sottointeso che l’affetto ci sia, per parare possibili e quantomai probabili risposte stupide…
Lei confonde lo scambio di beni tra amici che non comporta da parte del ricevente di assumersi dei doveri nei confronti del donante con la donazione vera e propria.
http://www.notaio-busani.it/it-it/donazioni_rischi.aspx
“Le conseguenze della disgragazione famigliare e del pubblico concubinato sono evidente e comportano mancanza di autorevolezza dei genitori esacerbata anche dal fatto che il concubinato significa mancato rispetto anche dei nonni.”
—————————–
Questa me l’ero persa. Che c’entrano i nonni?
Se un giorno mia figlia decidesse di convivere senza sposarsi e avesse un bambino, io sarei una nonna felicissima lo stesso, dove starebbe la mancanza di rispetto? Scusami, ma proprio non la vedo…
Lisa
lui applica a tutti quello che fa valere per lui…
quindi siccome lui si sentirebbe offeso, tutti si sentirebbero offesi.
Però sua figlia ha fatto ciò ignorando la vostra podestà genitoriale.
tu cosa ne sai della sua “podestà genitoriale”?
ci sono persone a cui va benissimo che i figli convivano.
ripeto, quello che TU pensi non equivale a quello che pensa il resto del mondo.
se TU avresti grossi problemi, non implica che tutti li avrebbero.
Enrico, potresti gentilmente spiegare che cosa intendi per “podestà genitoriale” (che poi si scrive “potestà”, ma quello è un dettaglio) quando i figli sono maggiorenni e autonomi?
Perché è di quello che si sta parlando, no? Di scelte personali di persone ADULTE. Altrimenti il problema se sposarsi o convivere non si porrebbe affatto.
Sul serio non ti ha mai spiegato nessuno che la “podestà” genitoriale vale solo per i minorenni, e che è un concetto che, quando il figlio è adulto, non ha alcun valore, anzi proprio non si configura più?
Per quale motivo dai per scontato che il figlio che si sposa rispetti la potestà genitoriale, mentre quello che va a convivere non la rispetta?
Fattene una ragione, la potestà genitoriale non esiste più da un bel pezzo, in nessuno dei due casi. Davvero non lo sapevi?
Lisa
All’interno della famiglia nulla cambia al compimento dei 18 anni eventualmente al matrimonio cambia qualcosa sopratutto per la donna che non appartiene più alla famiglia di nascita.
Be i genitori hanno sempre preteso che i figli seguissero la strada intrapresa da loro da giovani quindi sposandosi.
potresti postarmi gli articoli del codice civile dove si sancisce la proprietà delle figlie femmine e l’obbligo di obbedienza dei figli maschi anche dopo i 18 anni?
non dell’arabia saudita eh.
in ogni caso se i TUOI genitori sono così, problemi tuoi.
i buoni genitori solitamente vogliono la felicità dei figli, e che questi la ottengano sposandosi o meno, a loro non tange.
ti ripeto che il mondo reale è diverso dalla tua visione distopica.
“Be i genitori hanno sempre preteso che i figli seguissero la strada intrapresa da loro da giovani”
Forse i TUOI genitori.
Per fortuna, non tutti.
Sicura?Quindi accetterebbe un figlio che tiene l’effige della vergine Maria sopra il letto?
se gli va, che problema c’è? Oo
non vedo perchè immischiarmi nelle scelte di arredo dei miei figli Oo
o forse tu pensi che sia sensato pretendere che dei figli comprino per casa LORO e coi LORO soldi una libreria Billy piuttosto che una fatta con leroy merlin?
@Enrico
E che ti si stava ribattendo: si chiama coppia di fatto perché di fatto vive in coppia da sposata pur senza essere ufficializzata con qualsivoglia rito. C’arrivi?
E comunque guarda che il concetto di potestà e rapporti genitoriali che hai te erano morti e sepoli già all’epoca di Catone il Censore. Per dire…
“Sicura? Quindi accetterebbe un figlio che tiene l’effige della vergine Maria sopra il letto?”
————————————
Se fosse un figlio adulto che se la tiene in casa sua, dove starebbe il problema? Cosa significa “accettarlo” o meno? Saranno eminentissimi cavoli suoi, fatto salvo il mio sacrosanto diritto di prenderlo affettuosamente in giro?
E anche se fosse un figlio giovane che sta ancora in casa con me, ti informo che i ragazzini, di norma, si tengono appesi alle pareti della camera certe effigi che mediamente sono molto peggio di quelle della vergine Maria. Se dalla figlia di sette anni si sopporta l’effigie di Hello Kitty, e da quello di tredici si sopporta l’effigie di Francesco Totti o di Marco Simoncelli… quando si arriva a venti si può arrivare a sopportare anche la Madonna, basta ridimensionarne il significato 🙂
Lisa
boh ma infatti… chissenefrega di cosa appende alle pareti di casa SUA un mio ipotetico figlio Oo
@ Enrico.
Infatti, i figli NON sono frutto di un “atto coniugale”, ma di un ATTO SESSUALE. Il matrimonio è solo corollario.
Quando i figli saranno frutto degli uteri artificiali (dovrebbe mancare poco) non so su quali specchi vi arrampicherete per negare loro pari dignità e pari diritti rispetto agli altri.
Siete semplicemente alla follia concettuale.
All’interno della famiglia nulla cambia al compimento dei 18 anni eventualmente al matrimonio cambia qualcosa sopratutto per la donna che non appartiene più alla famiglia di nascita.
Be i genitori hanno sempre preteso che i figli seguissero la strada intrapresa da loro da giovani quindi sposandosi.
potresti postarmi gli articoli del codice civile dove si sancisce la proprietà delle figlie femmine e l’obbligo di obbedienza dei figli maschi anche dopo i 18 anni?
non dell’arabia saudita eh.
in ogni caso se i TUOI genitori sono così, problemi tuoi.
i buoni genitori solitamente vogliono la felicità dei figli, e che questi la ottengano sposandosi o meno, a loro non tange.
ti ripeto che il mondo reale è diverso dalla tua visione distopica.
Esiste anche dopo i 18 anni un reciproco obbligo di assistenza in caso di indigenza e poi a 18 anni i figli possono coi loro comportamenti insultare i genitori?
dove sta scritto che i figli non possono insultare i genitori?
se dei genitori sono così stupidi da sentirsi insultati dal fatto che i figli facciano scelte diverse da quelle che loro pretendevano che facessero, forse farebbero bene a rivolgersi a un CPS.
la questione della proprietà della figlia femmina invece?
Il reato di ingurie esiste.
Mai definito le figlie femine proprietà, le estremizza quanto esprimo come se dessi scandalo.
L’ingiuria, nel diritto penale italiano, è il delitto previsto e disciplinato dall’art. 594 del codice penale ai sensi del quale:
« Chiunque offende l’onore o il decoro di una persona presente è punito con la reclusione fino a sei mesi o con la multa fino ad euro 516.
Alla stessa pena soggiace chi commette il fatto mediante comunicazione telegrafica o telefonica, o con scritti o disegni, diretti alla persona offesa.
La pena è della reclusione fino ad un anno o della multa fino ad euro 1.032, se l’offesa consiste nell’attribuzione di un fatto determinato.
Le pene sono aumentate qualora l’offesa sia commessa in presenza di più persone. »
direi che non equivale a “non si possono insultare i genitori”.
comunque poi tu scrivi:
Enrico risponde:
martedì 8 maggio 2012 alle 22:27
“All’interno della famiglia nulla cambia al compimento dei 18 anni eventualmente al matrimonio cambia qualcosa sopratutto per la donna che non appartiene più alla famiglia di nascita.”
questo lo hai scritto tu, enrico.
quell'”appartiene” che cosa significa, se non un passaggio di proprietà della figlia femmina?
Non una mera proprietà, ma il fatto che appartenere ad una famiglia significa condividerne gioie e dolori.
e per quale oscuro motivo questo vale solo per la figlia femmina?
il figlio maschio non “condivide gioie e dolori”?
a chi va ad appartenere poi la figlia femmina?
eddai, ti stai arrampicando sugli specchi…
@Kaworu
A me un certo qualcuno sembra un caso conclamato di sadismo patologico, con una tendenza alla violenza mission oriented.
Poi cita come “disponibli a lavorare il sabato” SOLO mussulmani, che quindi ti lavorano il sabato ma olalaà… ROL, permessi e malattie di giovedì e venerdì a manetta.
Io trovo invece curioso che nei centri commerciali e nelle aziende che lavorano 24/7 (sicurezza, grandi porduzioni elettroniche, commercio) ci trovi un sacco di italiani.
Si vede che un certo genio è molto bravo ad attirare fanhazzisti.
Il discorso e lungo e comporta anche in che condizioni si lavora, se al caldo oppure nell’aria condizionata.
Certamente, lo dico con rammarico, la classe operaia italiana negli ultimi 40 anni ha avuto un grave degrado morale.
Be dove lavoro io c’è di tutto ed a volte credo che si è vero tutti quelli che nontrovano di meglio per vari motivi finiscono li.
Quindi stai dicendo esplicitamente che nella tua ditta le condizioni di lavoro sono disumane, sfiancanti e poco dignitose, e che quindi ci approdano solo quelli che “non trovano niente di meglio”.
Però contemporaneamente ti lamenti di questo fatto, e lo attribuisci al “grave degrado morale della classe operaia”… quando invece secondo te sarebbe tanto più dignitoso e tanto più morale se la gente fosse felice e orgogliosa di lavorare in condizioni disumane, sfiancanti e poco dignitose, come detto sopra.
Lavoro di fabbrica che comporta quanto ho scritto.
per curiosità, perchè lurki sul forum? no perchè la cosa è vagamente inquietante e ha un sapore di stalking.
anche perchè non vedo perchè limitarti a lurkare e non scrivere, ci sono un botto di discussioni pure lì.
risulteresti vagamente meno inquietante
Lei lo dice.
tu non smentisci ma fai il biblico, quindi già so che lurki il forum.
quel che mi domando è “perchè?”.
l’idea che mi sto facendo ha appunto il sapore dello stalking, ma spero di sbagliarmi.
@ kaworu
io sul forum non sono mai stato, ma mi basta leggere ciò che scrive qui per trovarlo MOLTO inquietante.
seriamente.
E’ possibile sapere (eventualmente anche in privato, seguendo i bonobi) di quale forum parlate?
grazie
Lisa
forum u a a r 😉 http://forum.uaar.it/index.php
*paniscus
Fare l’operaio ha sempre comportato simili disagi che si sono eventualmente ridotti negli ultimi 40 anni, il problema è morale della attuale classe operaia.
quale sarebbe il problema morale?
gli schiavi mordono la catena?
Io non considero gli operai schiavi ad esempio sono favorevole all’art 18 dello stauto dei lavoratori.
Il problema morale è esplicato dall’aumento delle convivenze tra operai.
e a te che ti frega di quel che fanno gli operai a casa loro?
lavorano meno bene? e soprattutto, per te dipende da quello?
(ma allora lo vedi che ti rendi conto che il mondo è diverso da come tu te lo immagini? se poi non vuoi ammetterlo, è un altro paio di maniche)
Enrico, continui a non capire: quale sarebbe la “classe operaia”? Per quale motivo il fatto di fare l’operaio dovrebbe essere ancora una questione di “classe”? Se uno è figlio di operai, allora deve fare l’operaio a vita, e deve pure sentirsi giudicato perché la sua moralità non è più qella di suo nonno?
“Che roba, contessa, all’industria di Aldo”, insomma…
Lisa
Lavori un pò al caldo e capirà le classi sociali.
no no, ora ce le spieghi, che siamo tutti curiosi 😉
Ma al nostro non viene in mente che le convivenze possano essere “aumentate tra gli operai” per il semplice motivo che sono aumentate OVUNQUE, in qualsiasi gruppo sociale e in qualsiasi categoria professionale, allo stesso modo??????
Francamente non ho mai sentito un preside di scuola lamentarsi perché sono aumentate le convivenze tra gli insegnanti, o il direttore di un osservatorio astronomico piagnucolare perché sono aumentate le convivenze tra gli astrofisici. Solo per gli operai diventa un problema?
Lisa
Vi spiego. Per fare una qualsiasi attività umana sono necessarie:conoscenza e carattere. Nel caso dell’operaio generico conta sopratutto il carattere e che carattere mostra di avere un convivente?Un convivente è persona che si assume per scritto le sue responsabilità nei confronti dell’altro?
Sicura di quello che afferma?Ricordo poi che tra i ricchi simili cose erano già diffuse anche prima ma non tra gli operai.
*Kaworu
Si metta nei panni di un operaio. Io sudo e prendo 60 euro per 8 ore, il figlio del padrone ha 21 anni e il SUV è giusto?oppure figli di borghesi si fanno fotografare sdraiti nell’erba e non lavorano è giusto?
potresti dimostrare questi deliri, cortesemente?
intendo quelli su conoscenza e carattere.
e come questi influenzano le capacità di un operaio, perchè per ora hai scritto aria fritta.
tu mica facevi l’ingegnere, quello che non vuole andare in africa perchè si rifiuta di non guadagnare quel che guadagna qui (la felicità della capanna di fango evidentemente la schifi)? non sei esattamente l’individuo migliore per fare bei discorsi sugli stipendi degli operai, sinceramente.
“Vi spiego. Per fare una qualsiasi attività umana sono necessarie:conoscenza e carattere. Nel caso dell’operaio generico conta sopratutto il carattere e che carattere mostra di avere un convivente?”
————————–
Tu NON sei vero. Sei un troll, ma purtroppo sei pure un troll riuscito male.
Lisa
paniscus, leggi più sopra 😆
“Lavori un pò al caldo e capirà le classi sociali.”
————————————————-
Io lavoro a scuola, e garantisco che l’aria condizionata NON C’E’.
Nemmeno durante gli esami di maturità alla metà di luglio.
Lisa
Deve sollevare pesi?
*Kaworu
ho fatto colloqui per lavorare in africa comunque e quando lei andrà in Svezia?Comunque se lei capisse cosa significa lavorare forse farebbe altri discorsi. Io penso che lei abbia carattere e sappia cosa sia altrimenti non avrebbe ottenuto ciò che ha ovvero una laurea.
non ti so dire, vedrò se la mia realizzazione personale mi porterà ad andare in svezia oppure altrove o restare qui.
hai fatto colloqui per fare il contadino o per andare lì e fare il padrone? perchè se non ricordo male io, tu parlavi della felicità derivante dalla semplice e povera vita africana… curioso che tu non voglia averla. eppure sarebbe semplice.
comunque so cosa significa lavorare. se tu hai altre idee, bella per te.
tentando anche solo minimamente di restare IT, cosa con te piuttosto complicata, dove sta il problema se questi bambini, figli di genitori non sposati, ottengono l’equiparazione agli altri?
Per posizioni adatte a quelloo che ho studiato per garantire una vita ai miei figli pari a quella datami dai miei genitori.
eh?
Quindi cosa se ne deduce?
Che i genitori non sposati non hanno studiato?
Che i genitori non sposati non fanno studiare i figli?
Che i figli di genitori sposati hanno il diritto ad avere un lavoro consono a quello che hanno studiato, mentre i figli di genitori non sposati no?
Guarda che, casomai non te ne fossi ancora accorto, negli ultimi 20 anni l’economia è talmente cambiata che quasi nessuno farà “il lavoro per cui ha studiato”, e quasi nessuno riuscirà a “garantire ai propri figli una vita pari a quella datagli dai propri genitori”. Che siano sposati o meno, non c’entra una mazza di niente.
Lisa
Tu a fare il lavoro di fabbrica ci stai?
lo è il mio con diverse mansioni dovute alle mie riconosciute capacità tecnico organizzative.
Poche storie, tu inizialmente non hai parlato di capacità, hai parlato di “classe”.
Hai detto esplicitamente che “la classe operaia” si è moralmente degradata, come a dire che questo problema non esiste per chi non era destinato a far parte della “classe operaia”.
Tu invece di che classe sei? Seconda elementare?
Lisa
Il fatto che io affermi che Mario ha i capelli rossi non nega ache anche Giorgio abbia i capelli rossi.
@Enrico
Infatti ti si sta proprio ribattendo che NON hai affermato che anche Giorgio abbia i capelli rossi NE’ meno lasciato intendere…
@Enrico
Mai sentito parlare di impianti di condizionamento climatico? Ho lavorato in una azienda grafica e le garantisco che le varie heidelmarster & co generano un calore d’inferno e notevoli fumi nei processi di stampa… proprio per questo l’azienda aveva fatto installare impiandi di condizionamento e purificazione dell’aria per garantire ai lavoratori condizioni decenti nelle quali svolgere il proprio lavoro.
Stesso discorso dove lavoro ora: la struttura non ha finestre apribili quindi è stato installato un riciclatore d’aria con filtri per garantire la salubrità dei locali.
Per il resto in effetti al weekend oltre al boss e me lavorano anche gli autisti, in notturna fra l’altro. Ovviamente prendono le indennità di notturna, trasferta ecc. Il lavoro và retribuito secondo la competenza del lavoratore e le sue condizioni di difficoltà e disagio, a parer mio.
Non deve certo essere un neo schiavismo…. il tutto detto da me, una persona che festeggia all’idea di veder sparire l’articolo 18.
Le aspirazioni ci sono il condizionamento dell’ambiente costerebbe.
Anche dove lavoro io si applicano le maggiorazioni da CCNL ulteriormente aumentate da accordo aziendale però c’è chi preferisce stare a casa il sabato. Lavorare un sabato vuol dire circa 100 euri netti in più per un operaio generico.
Gongo: mai sentito palare di straordinari?
Il condizionamento E’ OBBLIGATORIO AI SENSI DELLA LEGGE 626!!!!
Ma siete pazzi? Siccome costa vi ritenete in diritto di violare la legge e ROVINARE LA SALUTE DEGLI OPERAI.
Ah be tu e il capo state con le chiappe in ufficio.
Ma vergognati và!
C’è chi preferisce stare a casa il sabato e la domenica? Lamentati con le abitudini imposte da VOI CATTOLICI. Siete voi che avete imposto questi riposi sai?
@FSMosconi
No temo che si di quelli che caldeggiano il ritorno allo schiavismo puro. Cribbio ha pubblicamente ammesso che violano la 626 e poi si lamenta degli operai che non vogliono fare gli straordinari.
Non esiste nessun obbligo in proposito altrimenti non esisterebbero più acciaierie, fonderie e dall’altra parte non si potrebbe lavorare nelle celle frigorifere.
@Enrico
Non pensavo che il condizionamento costasse tanto da far chiudere interi settori…
🙄
Spero tu non sia serio, perché sarebbe tragico assai.
Si. Sà quanti “energivori” hanno dovuto chiudere in Italia causa costo bolletta elettrica?
@Enrico
No. Immagino quindi che ora arriverà l’illuminazione in modo alquanto generico.
Ciò non toglie che quanti non sia tutti, questi sinonimo di settore economico.
Secondo lei un industria ha come spese energetiche l’illuminazione?Se pensa cosi no nha capito nulla.
Flò scrive molte cose, ma penso che la sua preocupazione è solamente
salvare l’aspetto formale della visione cattolica della questione e non ne capisco
la finalità.
Le cose cambiano, le società e le comunità cambiano e cambia il comune perepimento
delle cose.
Individualmente ognuno vede in questi cambiamenti progresso o regressione,
non prendere atto di questi fatti significa andare in giro con la sveglia al collo.
Carò Flò non si preocupi per il futuro dell’umanità la soluzione non è nell’arroccamento
in una sorta di regolamento militare della ccar e lei con il suo ierofante di oltre Tevere
non siete depositari dell’unica verità.
e se fratello e sorella di sangue copia di fatto (la legge impedisce il matrimonio tra stretti nonsanguinei) il figlio sarà anch’egli equirato a quello di coppia sposata?
e se fratello e sorella (adozione speciale) ecc. sarà equiparato?
perche’ non dovrebbero?
Enrico, io e il mio compagno abbiamo convissuto per 23 anni (e poi stufi di aspettare che in questo stato teocratico di merd@ nascessero i pacs) ci siamo pure sposati.
Contribuiamo alla pari ai lavori e al mantenimento della nostra famiglia, e ci sentiamo fermamente impegnati l’uno con l’altro dal momento in cui siamo andati a vivere insieme.
quale parte del “sono impegnato anche se non c’è un pezzo di carta a dirlo” non capisci?
Guardi che la legge impone il pezzo di carta.
Personalmente non credo che sia corretto avere una realazione uomo donna paritaria in merito alle condizioni lavorative comunque perchè io mo chiedo volere i PACS e non il matrimonio civile? Se io compro casa accetto di fare un atto pubblico davanti al notaio non pretendo di farlo con scrittura privata.
potresti spiegare questa frase?
“non credo che sia corretto avere una realazione uomo donna paritaria in merito alle condizioni lavorative”
il significato mi è oscuro.
@Kaworu
Penso significhi che le donne non possono avere gli stessi diritti dell’uomo nel lavoro.
O porcate consimili.
😐 🙁
Perchè se il bambino non ha la mamma che gli dà damangiare piange se manca il papà gli è indifferente.
quindi, secondo questo tuo sopraffino “ragionamento”, le coppie lesbiche vanno benissimo per allevare figli, dato che se manca il papà al bambino è indifferente 😆
seriamente parlando (non che quello che ho scritto sopra sia scherzoso eh), dipende da come il bambino è stato abituato.
capisco che per te sia stupefacente, ma il bambino non piange se il papà (un minimo decente) gli dà da mangiare.
No, i bambini crescerebbero disaddatati non capendo che esiste l’uomo e la donna, gli mancherebbe la complementarietà.
i bambini non sono degli imbecilli (anche se tu lo pensi), e le coppie omosessuali non vivono in una bolla spaziotemporale (anche se tu lo pensi) dove non esistono soggetti dell’altro sesso.
per esempio, nonni.
tranquillo, la realtà (anche se tu non lo pensi) dimostra che ai bambini non cambia una cippa e non gli manca nessuna complementarietà.
per quanto riguarda le coppie eterosessuali, i bambini possono benissimo imparare a mangiare con papà anzichè con la mamma e non gli cambia nulla.
anche se tu pensi il contrario.
ma quello che tu pensi è irrilevante, conta la realtà.
Si ma il ruolo normativo del padre?
sarebbe?
@Kaworu
Immagino intenda riproporre la storia del padre-padrone su modello del dio dell’Antico Testamento, specie per quel che riguarda Esodo, Genesi e Pentateuco (o meglio: Torah: Legge).
immagino anche io, ma vorrei sentire la distopia (potrebbe venire fuori un racconto di “fantascienza” davvero buono, a prendere la sua idea del mondo. mi ricorda un racconto di… cavolo, non ricordo… dove un gruppetto di persone cadeva all’interno di un macchinario e si trovava a “vivere” ogni volta nella realtà modificata di uno degli appartenenti al gruppo, e nel mondo del texano razzista e bigotto tutti i neri, compreso un altro protagonista, erano costretti a esser stupidi ed esprimersi tipo “si buana”, e c’erano le macchinette che andavano a miracoli, e se pregavi dio ti riempiva il portafogli e robe del genere)
Anche io e mia moglie abbiamo convissuto per quasi due anni prima di sposarci con matrimonio civile (ci fossero stati i PACS avrei fatto quelli). Nessuna differenza tra il prima ed il dopo: e sono ormai 14 +2 anni. Quando mi chiedono da quanto io sia sposato dico sempre entrambe le date. Ed abbiamo due figli.
Ormai tutte le statistiche fatte all’estero (ne ho vista una del 2009 della chiesa cattolica tedesca) indicano che non c’è differenza tra famiglie religiose e non nel numero di figli, ne con le coppie di fatto più diffuse all’estero e da molto più tempo. Paradossalmente le nazioni europeee con la massima natalità sono proprio nazioni laiche e più emancipate (Francia e Svezia) mentre l’Italia è al quart’ultimo posto nel mondo. Non parliamo delle opportunità concesse ai figli.
La cura dei figli, la loro sicurezza e tutela sono oggi nettamente superiori a quelle del passato. Basterebbe leggersi Le ceneri di Angela o un Oliver Twist per rendersene conto.
E oggi sono aumentati i casi di una donna che guadagna di più di un uomo anche se in media continua ad esserci una differenza a favore degli uomini.
Enrico è solo un disadattato che presumo lavori in una fonderia: quando anni fa feci un colloquio di lavoro alla Falck mi parlarono proprio del problema di avere a che fare con molti disadattati in situazioni difficili.
Enrico
Perchè non è corretta una relazione paritaria uomo donna nel 2012? Purtroppo qui in Italia non sono pochi a pensarla così, dovrebbe fare un giro nel nord Europa.
Sa che nel matrimonio si fa in genere la separazione dei beni vero?
Anche una scrittura privata può essere autenticata da un notaio.
Le leggi cambiano perchè la società si evolve. Abbiamo abolito la pena di morte e quella sul delitto d’onore, abbiamo inserito una marea di leggi sulla sicurezza, ecc.
Francamente non capisco quale sia il suo problema coi PACS visto che lei non li userà mai, nè userà mai il matrimonio civile. Dovrà mantenere lei i loro figli? Lasci scegliere agli altri la loro vita.
Cosa ci dice del primario del papa del Gemelli che dopo 40 anni ha annullato il suo matrimonio con la sacra rota e disconosciuto la figlia?
Ma questo rivendicare della donna è vera gloria?
Che differenza c’è andare dal sindaco e sposarsi o fare un PACS dal notaio?
Pe rrispetto al datore di lavoro non dico nemmeno il settore dove lavoro, comunque si lavorando tra gente normale c’è di tutto: talebani ed aspiranti imitatori di Rocco.
lascialo decidere a ogni donna che cosa è “vera gloria” per lei -.-
tu non sei NESSUNO per farlo al posto di altre persone.
io non credo che sia corretto che tu viva nel 21° secolo.
La mia giornata ha 24 ore. 8 le dedico al lavoro. La giornata di mio marito ha 24 ore, 8 le dedica al lavoro. Entrambi contribuiamo alle spese familiari, e il tempo residuo lo dividiamo tra le incombenze necessarie, il tempo che passiamo insieme, e quello che passiamo a fare cose differenti (esempio: io leggo. lui suona.)
…adesso mi spieghi dov’è l’errore, e chi mai staremmo danneggiando.
Con la convivenza si offene: la famiglia di origine di entrambi e il convivente stesso dicendogli se resti incapace io non sono obbligata ad assisterti.
Perchè PACS si e matrimonio in comune no?
se la famiglia di origine se ne sbatte, a te che ti frega?
e anche se si offende, prima o poi se ne farà una ragione.
riesci a capire che le scelte di due persone adulte e vaccinate sono scelte loro e basta?
Allora rinncino all’eredità anche materiale oltre che a quella morale.
quando la legge cambierà in quel senso, ne riparleremo.
al momento, i diritti e i doveri sono diversi da quelli che hai in testa tu.
tra l’altro, non vedo la tragedia greca se due persone decidono di convivere e nessuno ha da obiettare.
@Enrico
“se resti incapace io non sono obbligata ad assisterti”
infatti: pensa a quanto affetto potresti provare nel sapere che chi ti assiste lo fa per amore e non per “obbligo”.
per inciso: io non conterei molto sull’assistenza di chi è semplicemente obbligato. o pensa veramente che intervengano i carabinieri ad obbligare la moglie a cambiare il pannolone più spesso?
Questa è la legge.Quando uno è malato poi non pensa troppo a chi lo assiste.
Quantomeno esiste l’obbligo di fornire alimenti.
tu dici che quando uno è malato non pensa troppo a chi lo assiste? o non sei stato mai “troppo” malato, o appunto beh quel che ti hanno detto a militare è più che valido.
solitamente una persona malata “sente” perfettamente se chi si occupa di lei lo fa con piacere o per obbligo, e nel secondo caso fidati che non è bello sentirsi un peso.
p.s. la legge NON IMPONE il pezzo di carta, tant’è vero che non mi risulta che convivendo per 23 anni abbiamo infranto qualche legge. La scrittura privata davanti al notaio/avvocato l’avremmo anche fatta, ci siamo informati in merito, ma la legge italiana papista schifosa lascia buchi tali per cui non si è garantiti nemmeno così. per voi limitare la libertà altrui non è una seconda natura, è proprio la prima!!
Grazie per questa divertente e surreale discussione…letta tutta d’un fiato è notevole…da stampare e conservare: un dialogo surreale tra un uomo del 1750 e persone emancipate del 2012…
comunque non capirò mai quelli che fuggono dal matrimonio (forma) e poi convivono e fanno figli (sostanza). che senso ha? se uno vuole essere libero dai vincoli familiari è proprio la convivenza e la filiazione che evita.
beh non capire non è un delitto 🙂
basta non sindacare sulle scelte altrui 😉
questa me la segno. 🙂
Boh, e perché mai? La convivenza e la riproduzione sono sempre esistite in natura, e sostanzialmente sempre uguali… è il formalismo del matrimonio che è qualcosa di artificiale, legato alle tradizioni culturali locali, e ampiamente variabile nel tempo. Uno può benissimo tenerci alla sostanza, mentre non gliene frega niente della forma…
Lisa