Roma, ieri marcia anti-abortista contro legge 194

Si è svolta ieri mattina a Roma la manifestazione, animata da integralisti cattolici ed estrema destra, contro l’aborto. Una ‘marcia per la vita’ col patrocinio del Comune che punta esplicitamente all’abolizione della legge 194, con un attacco diretto ai diritti fondamentali delle donne. Presenti migliaia di persone, tra cui diversi prelati e religiosi, sacerdoti e suore, nonché scout e medici obiettori. Si segnalano anche alcuni buddhisti ed evangelici. Non sono mancati anche giovani questuanti che raccoglievano donazioni, ingaggiati tramite un annuncio di lavoro su internet e pagati circa 40 euro. Nell’armamentario dei manifestanti, cose come una sobria croce con feti di plastica attaccati, manifesti con Gesù e la Madonna e in cui si afferma che la vita “inizia col concepimento”, uno striscione che definisce la legge 194 “sterminio di Stato”.

Anche diversi politici e parlamentari, tra cui in prima fila il sindaco di Roma Gianni Alemanno (Pdl) con tanto di fascia tricolore. Presenti l’eurodeputato Magdi Cristiano Allam, i senatori Stefano De Lillo e Maurizio Gasparri, gli onorevoli Paola Binetti e Sandro Oliveri. Alla fine Maria Pia Garavaglia (Pd) ha preferito dare forfait dopo aver annunciato l’adesione, per la presenza di movimenti come Forza Nuova e Militia Christi.

Tra gli slogan scanditi, in molte occasioni le donne che scelgono l’interruzione di gravidanza e che sostengono il diritto all’autodeterminazione venivano etichettate come “assassine”. Il sindaco Alemanno ha glissato così: “Queste sono affermazioni che appartengono agli organizzatori, io sono qui soltanto a dire che noi siamo per i valori della vita”. Si segnalano comunque proteste di gruppi di femministe e attivisti laici, che dal giorno precedente hanno diffuso volantini ed esposto cartelli. Quando il corteo è arrivato domenica all’altezza di Castel Sant’Angelo, vicino al Vaticano, ha incontrato una contro-manifestazione. E gli anti-abortisti hanno risposto agli slogan col solito epiteto di “assassini”.

Un corteo, quello di ieri, preoccupante espressione di un clima pesante che punta a criminalizzare le donne e a limitarne gli spazi di libertà. Con il rinnovato slancio degli anti-abortisti e la convergenza di forze politiche, associazioni integraliste e gerarchie religiose. E dove manca un adeguato e organizzato argine laico. Proprio in questi anni gli obiettori hanno ormai ottenuto il controllo quasi totale degli ospedali e l’efficacia della legge 194 viene quindi svuotata, tagliando i fondi ai consultori. O, come sta accadendo proprio nel Lazio, si prospetta una legge promossa dalla consigliera cattolica Olimpia Tarzia che di fatto apre i consultori agli attivisti pro-life (o meglio, no-choice).

A questo punto, il disegno degli anti-abortisti è quasi compiuto e l’Italia rischia di tornare indietro di almeno trent’anni. Dopo il recente sostegno bipartisan alla mozione che sostiene l’obiezione di coscienza dei medici, manca solo una proposta – magari avanzata dal partito di Alemanno che tanto si dice a favore della vita – per la definitiva abolizione della legge sull’interruzione di gravidanza.
Legge che rimane, nonostante la martellante propaganda clericale, una conquista e che ha permesso di diminuire nettamente gli aborti. La relazione annuale al Parlamento sull’applicazione della 194 conferma infatti il trend del calo. E di come invece aumentino in quelle situazioni di marginalizzazione sociale e scarsa consapevolezza, specie tra le donne immigrate.

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116 commenti

Sergio

La 194 è di fatto già abrogata “grazie” agli obiettori, in attesa dell’abrogazione ufficiale.
Gli abortisti sono ormai sulla difensiva e perdenti. Devono spostare il discorso sulla prevenzione e la contraccezione. La Chiesa di contraccezione non vuole sentire parlare, ammette solo l’Ogino-Knaus et similia. Gli antiabortisti e la Chiesa proclamino dunque alto e forte – il vostro dire sia sì sì, no no – che al di fuori del matrimonio non si fotte – e che anche nel matrimonio si fotte così e così.
Vediamo se gli italiani non li mandano affanculo.

whichgood

Io mi auguro che le figlie e mogli violentate degli “obbiettori di coscienza” (anche dottoresse, farmaciste e suore) siano le prime vittime di questa misoginia, magari vittime di qualche prete pedofilo.
Comunque, io non la vedo così vinta ancora. Ieri hano defilato personaggi che non hanno nessun consenso politico, iniziando per Alemanno. Ieri non è stata rappresentata la volontà degli italiani, per niente.

Soqquadro

Mi spieghi perchè la stron.zaggine degli obiettori va cmq pagata dalle donne della loro famiglia? Anche no. Mi auguro che questi la paghino, sulla loro pelle, e salata.

Fred

Non solo che non si fotte fuori dal matrimonio, ma che si fanno 8-10 figli nel corso di un matrimonio medio non usando contraccettivi o pillole del giorno dopo (per non parlare di pratiche sessuali che “non portano alla procreazione”, considerate perversioni).

Considerando che il tasso di natalita’ in Italia e’ di 1.4 figli per donna, o gli italiani non fanno piu’ sesso vaginale o la battaglia della chiesa cattolica su questi temi e’ gia’ stata persa da un pezzo…

Silvano

La Chiesa cattolica tratta le persone come animali. Però questa è una manifestaione politica e non è cosa di poco conto l’apertura del corteo di Alemanno con fascia.

flaccido

non è una manifestazione politica ma un mostrare i muscoli della chiesa in vista dell’8×1000…
alemanno piegato a 90 davanti al cardinale dimostra che lui è solo un pupazzo richiamato all’ordine quando la chiesa ha bisogno

Tiziana

@Silvano

E’ ben strano che una religione che afferma che Dio si è fatto uomo sia disposta a pensare che il suo gregge sia fatto di soli istinti animali. Che procrea, appunto, come gli animali dopo l’accoppiamento e che non sceglie , piuttosto, di fare sesso e magari procreare.
Però, la religione è una branca della politica, anche se apparentemente il Vaticano non ha sposato questa marcia .
Quanto al sindaco di Roma piegato davanti alle istituzioni vaticane mostra di non conoscere le regole del vivere civile, ma certamente non sorprende. Sorprende invece che il ministro dell’Interno non lo richiami all’ordine , ma in un Paese che per anni e anni ha ritenuto di non modificare la Costituzione e l’articolo 7 che si può pretendere?

Sergio

La religione branca della politica?
Un’autentica perla la tua. Meditate gente, meditate.

P.S. Io vedevo (e vedo) la religione come l’altra faccia del potere che si manifesta appunto nei due modi: uno pratico e mortifero (ti uccido se non ubbidisci), l’altro ambiguo e misterioso (ma ugualmente cogente: ti uccido se non ubbidisci).
Però ripensando a Machiavelli mi piace questa tua definizione della religione come “branca” della politica. Il Principe si serve, deve sapersi servire della religione (se no che Principe è?). Però se è una branca della politica il Principe comanda al papa, o no? Sono sicuro che il papa non è d’accordo (magari considera la politica come branca della religione).

Tiziana

@Sergio

poi ci sono politici che la usano bene e altri meno. Ad esempio credo che Alemanno maneggi la questione con poca cura.
Alle gerarchie piace il capo chino, ma Ale questa volta ha un pò ececduto.
Troppo servilismo stomaca anche quei palati lì.
Non perchè ne siano disgustati per questioni etiche, ma amerebebro un passo più felpato.
Servono servi docili e intelligenti,
Per Alemanno intelligente non è l’aggettivo più giusto

Antonio Ulix

Io sono da sempre convintissimo che chi è contrario all’aborto non sappia nemmeno cosa significa essere “pro-life”. Sembra un paradosso, ma non lo è affatto. L’oppressione non è libertà, l’imposizione delle idee altrui non è vita.

Kaworu

perfettamente d’accordo

(tra l’altro non li vedo stracciarsi le vesti quando essere “pro life” significa “non molestare/rovinare la vita a delle donne”)

Francesco

“Roma, ieri marcia anti-abortista contro legge 194”

“Noi donne “pro-life” saremmo state anche di piu’ ” dichiara una partecipante “ma molte di noi erano all’estero ad abortire”

alessandro pendesini

Ecco cosa scrive Carla Corsetti a proposito della contraccezione :

“La contraccezione in Italia ha percentuali da terzo mondo. Il 50% delle donne italiane non utilizza contraccettivi.

La contraccezione d’emergenza ha dati allarmanti anche perché non trova risposta nella sanità: nell’81% dei casi i medici si rifiutano di prescrivere “la pillola del giorno dopo” e invocano la “clausola di coscienza”.

E’ indecente sapere che la privatizzazione della sanità pubblica italiana si è, di fatto, trasformata in una sanità cattolica.

Quasi la totalità degli amministratori hanno abbandonato i progetti di risanamento degli ospedali pubblici esistenti per finanziare ospedali privati cattolici.

Sono queste decisioni che tolgono ogni speranza di affermazione e di tutela della laicità in Italia.

Continuiamo ad assistere allo spettacolo impietoso di formazioni politiche asservite agli interessi affaristici delle organizzazioni cattoliche.

In questi ospedali di stampo religioso tutti i ginecologi sono obiettori di coscienza, non viene prescritta la pillola abortiva, viene negata l’assistenza sanitaria alle donne che decideranno di interrompere la gravidanza e non sarà prescritta la pillola del giorno dopo.

Mi chiedo: perché i medici che hanno problemi a conciliare la professione con la loro religione si specializzano in ginecologia?

Perché non si specializzano in oculistica o in ortopedia?

Democrazia Atea non accetta che l’obiezione di coscienza possa costituire un limite alla libertà di coscienza, soprattutto nella sanità.”

whichgood

Insomma, una marcia organizzata con appoggio politico contro una legge dello Stato. Mi auguro che Napolitano intervenga in modo pesante, altrimenti rinunci alla sua carica: garante della Costituzione.

Diocleziano

Napoletargo è rimasto indietro con il lavoro: sta esaminando gli avvenimenti
del ’60, precisamente il boom industriale.
Per i fatti di ieri dovremo aspettare il 2064…

Leonardo

Senza entrare nel merito della questione (ovviamente sono favorevole anch’io al diritto delle donne di disporre del proprio corpo), questa impostazione è inaccettabile (e purtroppo riemerge in continuazione): *qualsiasi* legge dello Stato è legittimamente criticabile, e *chiunque* ha il diritto d’organizzare e partecipare a manifestazioni di critica, chiedendo modifiche o abrogazioni.
Insomma se un cittadino o un politico manifestano per o contro una qualsiasi legge, ne Napolitano ne chiunque altro ha ne il dovere ne il diritto d’intervenire. Anzi, la Costituzione favorisce proprio il diritto alla libera espressione delle proprie idee.
Saranno caso mai i cittadini (ed in questo caso interveniamo noi) a dire quanto siano o non siano d’accordo con la manifestazione; ma si tratta sempre di legittimo dibattito politico.

whichgood

In linea di principio hai ragione. In questo caso però c’è il sindaco di una città (nientemeno che la capitale!) che nella veste di sindaco (indosando la fascia tricolore), in nome di tutti i romani patrocinia una protesta di parte (e che parte!). Hai sentito parlare dell’abuso d’ufficio ?

Leonardo

@whichgood
Facendo copia ed incolla:
“L’abuso d’ufficio è il delitto che commette il pubblico ufficiale o l’incaricato di pubblico sevizio il quale, nello svolgimento delle funzioni o del servizio, in violazione di norme di legge o di regolamento, ovvero omettendo di astenersi in presenza di un interesse proprio o di un prossimo congiunto o negli altri casi prescritti, intenzionalmente procura a sé o ad altri un ingiusto vantaggio patrimoniale ovvero arreca ad altri un danno ingiusto.”
Non vedo abuso d’ufficio, ma semplicemente una posizione politica sbagliata.

whichgood

@ Leonardo

non sono un avv. però ho letto che nel ’97 è stata riformata la legge (Legge 16 luglio 1997, n. 234) e in quest’ultimo caso non specifica più che il danno deve essere patrimoniale.

– deve esserci l’intenzione di procurare a sé o ad altri un ingiusto vantaggio patrimoniale (non si parla più del vantaggio non patrimoniale) ovvero arrecare ad altri un danno ingiusto-

Leonardo

Comunque sia non mi sembra ci sia alcun reato.
Per fortuna in Italia non è ancora reato essere stupidi.

Diocleziano

Leonardo,
ti darei ragione se fossero sempre rispettate le regole, ma il sindaco
tricolore è solo la punta visibile dell’iceberg di mene occulte a scapito
dei diritti altrui.

giulio

Lo schifo nello schifo è che questi abbiano avuto il patrocinio del comune.
Ma del resto cosa aspettarsi da un sindaco fascista?

manimal

@ leonardo

alemanno ha tutto il diritto di manifestare come cittadino.

mi torna molto poco che come sindaco (della capitale, tra l’altro) con tanto di fascia tricolore, manifesti per l’abrogazione di una legge della repubblica.

riterrei che la carica pubblica debba evitare prese di posizione nel merito.

flaccido

la campagna anti abortista è solo fumo negli occhi per coprire gli scandali sulla pedofilia e quelli finanziari…
senza contare il buon de pedis!

whichgood

Oggi aprono la sua tomba. Lo troveranno col dito medio alzato e un sorriso a 360°

Antonio72

Vi sono delle cose palesemente scorrette in questo articolo, le quali non sono in linea nemmeno con la stessa legge 194. Innanzitutto quando si definisce l’aborto un “diritto fondamentale”. Certamente la donna ha diritto ad abortire, ma non trattasi di diritto fondamentale o naturale, visto che le condizioni per esercitare questo diritto sono disciplinate dalla stessa legge 194.
Inoltre nello stesso articolo si dice giustamente che uno degli scopi della legge 194 era appunto ridurre il fenomeno abortivo, cosa a quanto pare avvenuta, anche se credere ad uno stretto rapporto di causa-effetto tra legge e contenimento degli aborti, appare alquanto ingenuo. Ne parlo alla fine. E non è un diritto fondamentale, altrimenti si avrebbe la contraddizione di aver voluto una legge per limitare il fenomeno abortivo, ovvero il presunto diritto fondamentale di cui si parla. Cosa palesemente assurda. E non è neanche possibile credere che in questo caso c’entri qualcosa l’autodeterminazione della donna, in quanto l’incipit della stessa legge è chiaro “Lo Stato garantisce il diritto alla procreazione cosciente e responsabile, riconosce il valore sociale della maternità e tutela la vita umana dal suo inizio.” Ora, se la Stato afferma di tutelare la vita umana dal suo inizio, di certo non si riferisce alla donna. Quindi lo scopo della legge non è l’autodeterminazione della donna ma la sua responsabilizzazione, che è tutt’altra cosa. Peraltro l’autodeterminazione non sarebbe nemmeno possibile quando lo Stato afferma di “tutelare la vita umana dal suo inizio”. Tornando al calo degli aborti dopo la legge 194 in Italia, questo è vero. Tuttavia ricordiamoci che la legge stessa fu approvata in un’Italia nettamente diversa da quella odierna in tema di contraccezione ed educazione sessuale o se volete di costumi. Inoltre il tasso di fecondità delle donne negli anni settanta non è confrontabile con quello odierno. Si abortiva di più anche perché si partoriva di più. Per questo la legge stessa dice chiaramente sempre all’articolo 1 che l’aborto non è mezzo per il controllo delle nascite. Ebbene sappiamo che in altri paesi europei, in cui vige una legislazione più morbida di quella italiana, in cui la diffusione di contraccettivi è più varia e l’educazione sessuale più incisiva, la tecnica abortiva viene di fatto utilizzata a scopo contraccettivo. E non solo, il ricorso agli aborti in certi paesi, non diminuisce bensì aumenta. Questo dimostra che la legislazione non è sufficiente per contenere gli aborti e che vi devono essere altri fattori che spieghino la minore diffusione degli aborti in Italia rispetto ad altri paesi europei. E tra questi fattori, almeno secondo me, vi è anche il fatto di non considerare l’aborto un “diritto fondamentale” e nemmeno un diritto della donna ad autodeterminarsi (poi non si capisce perché l’uomo debba totalmente escluso dalla decisione della donna, in quanto evidentemente anch’esso parte in causa).
Insomma in certi paesi tra l’aborto e una spirale intrauterina non c’è più differenza. Muta solo la tempistica. Ecco allora che si spiega come in un paese a larga diffusione di mezzi contraccettivi anche la tecnica abortiva si diffonda di pari passo, più o meno. Inoltre ricordiamoci le parole di un prestigioso antropologo contemporaneo Marvin Harris :”Gli uomimi e le donne adulti socialmente attivi non hanno bisogno di bambini, ma la società sì. Mi domando se siamo ancora lontani dall’istituzione di enti pubblici incaricati di affittare l’utero di madri surrogate per raggiungere gli obiettivi predisposti dal ministero della Procreazione. (…) Già adesso molti proprietari di cani e gatti sono felici di dirti che ricevono dai loro animali lo stesso amore che altri ottengono dalle persone, e con sacrifici economici e affettivi molto minori.” La verità è che l’Italia senza l’apporto vivifico degli immigrati, clandestini o meno, è un paese destinato al tramonto. Un popolo senza bambini non ha futuro.

Sergio

Argomenti bene, devo riconoscerlo (credo che tu sia cattolico a giudicare da qualche tuo intervento precedente). Però non mi è del tutto chiaro dove vuoi andare a parare. Sono d’accordo sul fatto che la 194 è contraddittoria (per quel «dall’inizio»). E sono anche d’accordo sul fatto che la società ha interesse alla propria conservazione e sopravvivenza (dicono che il tasso di natalità necessario a questo scopo e del 2,1%).

Io però sono terrorizzato dal fatto che siamo passati dai 3 miliardi del 1970 agli oltre 7 del 2012 (più di un raddoppio in appena 40 anni, mentre c’erano voluti centinaia di migliaia di anni per arrivare al miliardo di fine Ottocento). Alcuni buontemponi dicono che la Terra può nutrire comodamente anche 12 miliardi d’individui. Sarà. Forse. Si tratta di vedere in che condizioni e per quanto tempo. Io trovo la visione del termitaio o formicaio umano (senza ovviamente alcuna democrazia) poco attraente, anzi sinceramente orrendo. I preti eunuchi invece vogliono che continuiamo a far figli à gogo perché questo è il “disegno di Dio”. Ah, sì, sta scritto nella Bibbia: crescete e moltiplicatevi (solo i preti sono dispensati dall’opera riproduttiva, strano).

bruno gualerzi

“Un popolo senza bambini non ha futuro”

Non hai idea di come invidio quei popoli africani o sudamericani che di bambini ne sfornano in continuazione. Che importa se poi più della metà non superano i primi anni di vita? Ne restaranno sempre un buon numero per garantire il futuro di quei popoli…

Giorgio Pozzo

Non sono d’accordo.

Non è l’aborto ad essere un “diritto fondamentale”, ma è l’autodeterminazione.

Nella fattispecie, si parla di autodeterminazione della donna, in quanto ovviamente si può anche parlare di autodeterminazione dell’essere umano (ad esempio, sul tema dell’eutanasia). E, in particolare, qui si parla dell’autodeterminazione della donna in tema di gestione del proprio corpo relativamente alla gravidanza.

Quindi, a meno che non si discuta di autodeterminazione dell’essere umano, uomo o donna in senso tradizionale, l’autodeterminazione dell’uomo sulla gravidanza di una donna c’entra come i cavoli a merenda.

whichgood

Lascio cadere le tue interpretazioni giuridiche che sono un orrore. Non lo dico per competenza (non sono giurista, giudice nè avvocato) ma se ne accorge anche un bambino delle tue elocubrazioni. Tuttavia sarei curioso che mi spiegassi:

“Quindi lo scopo della legge non è l’autodeterminazione della donna ma la sua responsabilizzazione, che è tutt’altra cosa”

E per questo che che il Vaticano vuole cancellarla?

” Ebbene sappiamo che in altri paesi europei, in cui vige una legislazione più morbida di quella italiana, in cui la diffusione di contraccettivi è più varia e l’educazione sessuale più incisiva, la tecnica abortiva viene di fatto utilizzata a scopo contraccettivo.”

Nomi, per favore ?

“(poi non si capisce perché l’uomo debba totalmente escluso dalla decisione della donna, in quanto evidentemente anch’esso parte in causa)”

Perchè la donna non è proprietà dell’uomo, come qualcuno ti ha inculcato a catechesi.

“La verità è che l’Italia senza l’apporto vivifico degli immigrati, clandestini o meno, è un paese destinato al tramonto”

Senza l’apporto della Chiesa opprimente sarebbe destinato al benessere e alla libertà.

Antonio72

@bruno gualerzi
Lo so che può sembrare un paradosso, ma il futuro appartiene di più a quei popoli africani con un elevato tasso di natalità rispetto al popolo italiano con tasso di natalità irrisorio.
Se non ci crede, basta guardarsi attorno, proprio qui in Italia. Stesso discorso vale anche per l’Europa.

@Giorgio Pozzo
Infatti la legge 194 non parla di nessuna autodeterminazione della donna! Questa è un’invenzione di sana pianta delle femministe. L’uomo è parte in causa perché l’embrione si genera anche grazie al contributo fondamentale del seme maschile, fino a prova contraria.

@whichgood
Vedasi tasso di abortività in Europa, in particolare in Francia, Svezia e Gran Bretagna.
La donna di certo non è proprietà dell’uomo come un embrione/feto/bambino non è proprietà della donna. Se lo fosse, la legge 194 sarebbe composta da un articolo solo del tipo :” La donna è libera di disfarsi dell’embrione/feto senza limitazione alcuna, esattamente come è libera di evacuare le proprie feci”. Infine come saprà, il fenomeno dell’immigrazione riguarda tutta l’Europa e non solo l’Italia. Come ho già spiegato, riallacciandomi all’antropologo Marvin Harris, il quale ricordo che era un esponente di spicco del cosiddetto “materialismo culturale”, l’individuo che gode di benessere e libertà, non ha alcun interesse a procreare, e lo dimostrano le stesse statistiche europee. Ma paradossalmente questo egoismo, alla lunga, si ripercuote proprio su coloro che difendono a spada tratta l’autodeterminazione socialmente irresponsabile, visto che il Paese si ritroverà senza alcuna forza produttiva che possa sostenere il giusto riposo dei sempre più numerosi anziani.
Nessuna società o Stato ha quindi interesse a sostenere l’aborto, a meno che non desideri suicidarsi!

Antonio72

@Sergio
Posso capire la sua preoccupazione, ma come dimostra anche l’Europa stessa, quando un paese raggiunge un certo livello di benessere sociale ed economico, il tasso di natalità è destinato a scemare così come la popolazione ad invecchiare.
Quindi per contenere il tasso di natalità nei paesi sotto sviluppati, non serve la diffusione di contraccettivi o una campagna di educazione sessuale o cose del genere.
L’unico rimedio possibile, come dice il genetista Lewontin anche se si riferiva al tasso di mortalità, è “l’aumento della produzione e degli scambi internazionali” anche nei paesi del Terzo Mondo.
Allora una prospettiva concreta qui in Europa è che parte di quella sovrapopolazione si riversi sulle nostre coste e contribuisca, da una parte a salvare l’economia europea ed il bilancio sempre più negativo tra popolazione improduttiva e produttiva. Dall’altra parte, sul lungo periodo, a rendere sempre più ininfluente la stessa popolazione autoctona. In particolare noi italiani, siamo destinati ad essere travolti da un vero e proprio tsunami; e che facciamo? Scegliamo l’autodeterminazione individuale, ovvero picconiamo anche quel misero muretto che potrebbe in parte salvarci dall’inondazione extracomunitaria. Questo non è razzismo ma vero e proprio istinto di sopravvivenza di un popolo. E’ quindi follia combattere contro se stessi! E non c’entra il Vaticano o la religione, visto che è follia antropologica. Un ultimo paradosso italiano. Sappiamo dalle statistiche che l’aborto è praticato in Italia per circa 1/3 dalle donne extracomunitarie, le quali ovviamente sono molto più feconde di quelle italiane. Ovvero, l’aborto in Italia almeno per 1/3 serve per contenere le nascite, in particolare degli extracomunitari, in totale spregio alla legge 194. In altre parole, mentre le donne italiane non fanno figli, quelle extracomunitarie ne fanno troppi, tanto che sono costrette ad abortire!

Kaworu

una buona cosa sarebbe un’informazione sulla contraccezione diretta proprio alle donne immigrate.

le loro figlie dovrebbero poter usufruire della stessa informazione a scuola. come le “nostre” figlie, del resto.

bruno gualerzi

@ Antonio72
A me non interessa tanto il ‘futuro dei popoli’ (scusa, ma mi richiama alla mente un martellante slogan fascista), quanto il presente delle persone.

Fri

ma il futuro appartiene di più a quei popoli africani con un elevato tasso di natalità

l’aborto è praticato in Italia per circa 1/3 dalle donne extracomunitarie

ma guarda un po’, proprio quelle extracomunitarie a cui appartiene il futuro (perche’ fanno tanti figli e sono cosi contente di farli!) appena possono fanno uso dell’aborto… ma che cosa peculiare…

Questo non è razzismo ma vero e proprio istinto di sopravvivenza di un popolo.

se il popolo italiano si estinguesse anche domani il mondo non avrebbe che da guadagnarci

whichgood

@ Antonio72

Quindi lei afferma che in Francia, Svezia e Gran Bretagna l’aborto viene utilizzato come metodo contraccettivo???. Rifletta un attimo sulla frase soltanto. Lei pensa che nei paesi dove l’educazione sessuale è alla vanguardia le donne preferiscono abortire piuttosto che usare un metodo contraccettivo?. Lei (e non le statistiche) umilia le donne e le riduce (a parole) a delle stupide. Impari cosa vuol dire gravidanza INDESIDERATA e magari si faccia un bel corsetto di educazione sessuale (non in chiesa preferibilmente).
La 194 stabilisce un limite di tempo entro il quale si può provvocare l’aborto. Tutto il resto sono supposizioni. L’uomo non c’entra, e lo ripeto, perchè la donna non è una sua proprietà.
Finalmente ho capito a cosa servono i bambini al Vaticano, come lei afferma: a sostenere gli anziani. Bravo e complimenti per la sua concezione medievale della società. Riesco quasi a intuire le sue fonti d’ispirazione.

Fri

Nessuna società o Stato ha quindi interesse a sostenere l’aborto, a meno che non desideri suicidarsi!

Ogni stato e ogni societa’ ha interesse a mantenere l’equilibrio fra dimensione della popolazione e risorse disponibili. L’Italia e’ gia’ abbondantemente squilibrata verso l’eccesso di popolazione (e lo era anche prima dell’ondata di immigrazione degli ultimi anni).

RobertoV

“travolti da un vero tsunami in Italia?
In Austria (sono il 12%) e Germania (15 milioni) ci sono molti più stranieri che in Italia, gli stranieri vanno dove trovano lavoro ed in italia ce n’è poco e ce ne sarà sempre meno.
….”Questo non è razzismo ma vero e proprio istinto di sopravvivenza di un popolo”
Tolga pure il “non”, ha già confermato altre volte di essere razzista.

.. il futuro appartiene di più a quei popoli africani con un elevato tasso di natalità rispetto al popolo italiano con tasso di natalità irrisorio”..
No, il futuro appartiene all’Asia, in africa ogni crescita economica viene divorata dalla crescita demografica annullandone gli effetti.

Lo sa che in Italia la comunità più grossa è quella dei Rumeni?

L’aborto è più diffuso tra le straniere proprio perchè sono meno informate, più povere e perchè sono state abituate ad usare l’aborto come contraccettivo (i contraccettivi costano, l’aborto no).

Eliminare l’aborto legale allo stato attuale si tramuterebbe in un aumento della natalità del 20% (ma sarebbe molto meno per l’aumento dell’aborto clandestino e della contraccezione).
Chi si oppone alla contraccezione e all’istituzione dei consultori favorisce inevitabilmente il ricorso all’aborto.

Southsun

@ Antonio72

Un popolo senza LAVORO non ha futuro, vorrai dire.

O forse dobbiamo sfornar bambini e poi affidarli alle mani “caritatevoli” della rinomata Ditta Chiesa Cattolica, che di loro ne ha fatto strame in tutto il mondo per decenni, con migliaia di casi di puro orrore?

Spettabile Ditta che vive di “carità” miliardaria ingozzandosi alla greppia dello Stato?

Spettabile Ditta che destina in carità (pelosa) il 20% di quello che si tracanna?

Antonio72

@Southsun

In realtà il lavoro in Italia ce n’è, ed in abbondanza.
Vuole la prova? Secondo lei tutti gli immigrati extracomunitari che vivono in Italia come si impiegano? E’ mai entrato in un cantiere edile a sentire le lingue che parlano? E’ mai entrato in qualche capannone artigianale meccanico ed altri? Vogliamo ricordare anche l’esercito di badanti (quasi tutte straniere) che devono e dovranno accudire un popolo di vecchiarelli canuti e bianchi, e spesso rimbecilliti? Chi guida i pesanti automezzi che scorrazzano per le strade e autostrade italiane? Che lingua parlano le donne che fanno le pulizie in edifici pubblici e privati? Secondo lei in Italia quanti laboratori cinesi esistono nei quali si lavora di giorno e di notte a Natale e Pasqua, per un pugno di riso?
Lei risponderà giustamente che questi sono lavori umili, non adeguati ad un popolo di plurilaureati spesso filosofeggianti, e poi le conquiste dei lavoratori e blabla
Le faccio notare che nell’Italia agricola preindustriale gli italiani non stavano di certo meglio di oggi, eppure, guarda un po’, sfornavano bambini. Lo strascico del ’68 sta rammollendo tutti, femministe e postfemministe. Oggi le donne dovrebbero scendere in piazza per gridare a gran voce di essere messe in condizioni di procreare e non di abortire! Non si può pubblicizzare l’aborto e la contraccezione in un Paese con tassi di natalità e fecondità da bradipi.

whichgood

Le Ditte pagano le tasse. Quella vaticana non rientra nella categoria Ditta, piuttosto in associazione a delinquere finalizzata alla truffa.

Fri

Le faccio notare che nell’Italia agricola preindustriale gli italiani non stavano di certo meglio di oggi, eppure, guarda un po’, sfornavano bambini.

Forse perche’ erano ignoranti come delle capre e venivano tenuti all’oscuro delle possibilita’ per evitare di farne?

Oggi le donne dovrebbero scendere in piazza per gridare a gran voce di essere messe in condizioni di procreare e non di abortire!

e perche’ mai? perche’ TU vuoi che la gloriosa razza italica non si estingua?

Fri

Oggi le donne dovrebbero scendere in piazza per gridare a gran voce di essere messe in condizioni di procreare e non di abortire!

Nessuno impedisce alle donne italiche di procreare, non certo la 194. La 194 permette l’aborto non lo impone! Ma non siete voi che continuate a dire che il 99% della popolazione italiana e’ cattolica? E dove sono queste masse di pie donne cattolica? Fateli questi benedetti figli se tanto li volete, impregnate le vostre donne ogni volta che fate sesso. Chi vi impedisce di farlo? la 194? Se sono solo le atee mangia-bambini ad abortire, di che vi preoccupate? non siamo forse una infima minoranza della societa’? Mi stai forse dicendo che sono proprio i figli non nati di quei quattro atei italiani che causeranno l’estinzione del popolo italico? (e poi, detto fra noi, non dovreste pure essere contenti che si estingua questa razza di senzadio?_

RobertoV

Antonio 72
…”in realtà il lavoro in Italia ce n’è, ed in abbondanza.” Le piace sempre inventarsi realtà di fantasia, senza contenuti.
L’Italia è sempre stata paese di emigranti, proprio perchè non è mai stata in grado di fornire lavoro a sufficienza (anche durante il boom economico)”
Solo 23 milioni (su 60) lavorano in italia (dati ISTAT), molto meno che nelle altre nazioni e soprattutto poche donne.
C’è invece parecchio lavoro nero, senza sicurezze e sottopagato.
“Lei risponderà giustamente che questi sono lavori umili, non adeguati ad un popolo di plurilaureati spesso filosofeggianti, e poi le conquiste dei lavoratori e blabla”
Se va a vedersi i dati sui diplomati e laureati scoprirà che l’Italia ha livelli molto bassi rispetto alle altre nazioni. Per esempio oggi si laurea meno del 20% mentre vi sono nazioni come la Russia, il Giappone e La Corea del sud dove si laurea ben più del 50% dei giovani. Rispetto alla media europea l’Italia è indietro di 15 punti percentuali (e lo è anche come stipendi).
“Lo strascico del ‘68 sta rammollendo tutti, femministe e postfemministe.”
I tassi di natalità erano in calo già prima del ’68 e oggi un figlio costa molto di più che in passato perchè gli si deve e vuole offrire di più. Secondo un’indagine del Censis un figlio costa in media oltre 700 €/mese ed il suo mantenimento fino all’età lavorativa costa come un piccolo appartamento (ed il 34% dei giovani non trova lavoro). Si vede proprio che non ha figli e non sa di cosa parla. Solo affermazioni gratuite. Tolga il paraocchi. Non vi sono differenze nel numero di figli tra cattolici, protestanti o non credenti perchè affrontano gli stessi problemi.

RobertoV

Regolarmente arriva qualcuno a sentenziare con slogan ideologici e stereotipati sul perché si fanno meno figli, gente che chiaramente non ha figli e non sa di cosa parla.

Nella civiltà contadina che tanto rimpiangono in cui si facevano più figli bisognerebbe prima di tutto chiedersi se ne avrebbero fatti di meno potendo o sapendo come fare (una bella testimonianza potrebbe essere il libro Le ceneri di Angela che descrive una situazione per l’Irlanda degli anni ’30, ma che può essere adattata alla situazione italiana (mio padre vi si riconosceva).
In passato i bambini lavoravano da piccoli, già all’età della scuola elementare e, comunque, al massimo arrivavano a finire la scuola elementare. Mio padre ha iniziato a lavorare e guadagnare a 10-11 anni. Oggi il minimo è a 16 anni, ma sono sempre meno quelli che si fermano a questo livello. Perciò i figli restano a carico dei genitori per almeno il doppio del tempo (ma vista l’elevata disoccupazione giovanile ed il fenomeno del precariato anche a 35 anni e oltre, questo tempo può essere anche triplicato con costi che aumentano maggiormente. In quelle nazioni europee dove ci si laurea già a 22 anni (con già uno stipendio o ci si diploma a 18) ed è più facile trovare un lavoro o una casa in affitto ci sono anche più figli perché pesano meno sulla famiglia (e si fanno prima).
Il livellamento dei salari italiani (già bassi) degli ultimi 20 anni riduce i margini per mantenere dei figli. Quello che tutti i demografi riscontrano è che è vero che il numero dei figli cala con la crescita dello sviluppo dei vari paesi, ma che le persone che hanno un buon reddito tendono ad invertire questa tendenza.
Sono aumentati notevolmente i costi della scuola (le elementari erano gratuite, mentre le scuole e le università sono molto più care oggi rispetto al passato) e sono aumentati i costi delle attività accessorie (gite scolastiche, corsi integrativi, viaggi di studio all’estero, computer e .. auto e moto per gli spostamenti). Sono aumentati i costi per il trasporto per motivi di sicurezza: per trasportare più di 2-3 figli piccoli avete bisogno di macchine grosse e speciali, mentre in passato bastava una 500 o 600. Sono diminuite le agevolazioni.
Sono aumentati i costi per l’acquisto di una casa o per l’affitto (in passato c’era l’equo-canone), ecc.
Ovviamente i motivi sono anche culturali e sociali: una donna istruita e che lavora, parificata all’uomo e non sottoposta ad esso, è meno disposta ad essere troppo asservita alla funzione di madre come concepita in passato e come propongono i fondamentalisti e com’è ancora molto diffuso in Italia. I padri una volta scaricavano completamente sulle donne (e molti in Italia lo fanno ancora: io anni fa fui criticato da una persona perché mi occupavo dei miei figli: erano cose da donne per lui), oggi essendo più coinvolti si rendono conto delle difficoltà e di quanto sia impegnativo crescere due figli (io ho sempre visto come limite fisiologico per i genitori i 3 figli: infatti le famiglie più numerose che conosco tendenzialmente scaricano sulla donna le incombenze e i figli maggiori sono costretti a farsi carico dei figli minori).

dysphoria_noctis

@Antonio72: piccola statistica ricavata dal censimento Istat 2011: il numero di immigrati REGOLARI è passato, nel giro di 10 anni, da 1,2 milioni a 3,7 milioni, con un incremento del 300% degli stessi. Nello stesso arco di tempo, le abitazioni nuove sono aumentate solo del 6,5%.

Chissà come mai, ma ho come la vaga impressione che i nuovi immigrati regolarizzati non siano esattamente solo forza-lavoro…

CosmoGioioso un Giorno

Non esiste alcun diritto fondamentale come lo intendi tu. Devi dimostrare (e non si può) che esiste un qualcosa di cui l’uomo ha diritto sin dai tempi dei tempi. L’uomo non ha neanche il diritto alla vita in questa accezione, perchè l’uomo l’ha sempre persa, per cause naturali, accidentali o dolose; se esistesse un simile diritto, l’uomo sarebbe immortale perchè la mano del buon dio provvederebbe a impedire lo stralcio di un diritto fondamentale. Il che non accade.
Se poi si vuole essere più precisi, il diritto altro non è che una nostra costruzione: agli atomini che ci compongono non frega nulla del diritto.
I diritti fondamentali sono (basta usare un po’ di logica) tra quelli nati dallo sviluppo dell’esperienza umana, ed in particolare sono quelli che quando violati provocano molta sofferenza, fisica o psicologica. E’ un’autoregolamentazione di civiltà basata sull’empatia, caratteristica che evidentemente gli antiabortisti non hanno.

bruno gualerzi

Se penso a come avrei sofferto, e a come poi mi sarei arrabbiato, se i miei genitori non mi avessero fatto nascere dopo che mi avevano concepito… mi trovo d’accordo con gli anti-abortisti! Non ne avrei mai saputo nulla? E che c’entra… non penserete per caso che serva sapere di esistere per esistere: ci pensa la nostra anima che è già presente perfettamente formata nell’embrione a saperlo per noi. E sarebbe stata lei a soffrire e ad arrabbiarsi per me.

whichgood

Secondo te, l’anima viene insufflata nello zigote oppure c’è già negli spermatozoi e gli ovuli ?. Nel primo caso dio starebbe a seguire ogni donna dopo il coito (o durante !) e nel secondo ci sarebbe un genocidio con ogni mestruazione o… beh, quello; i tamponi verrebbero venduti come fosse comune.

Giorgio Pozzo

Andiamo, suvvia. E’ ovvio che l’anima venga insufflata nello zigote.

Infatti i gemelli monovulari hanno mezza anima ciascuno… Oppure, uno dei due ce l’ha e l’altro resta senza???

:mrgreen:

Sergio

Dicono che Dio ci ama, ama perdutamente ognuno di noi (ha persino sacrificato il figlio per salvarci). Ma se un miliardesimo di miliardesimo di secondo dopo l’incontro fatale delle cellule sessuali maschile e femminile nasce un individuo con la sua anima immortale che cosa ama in effetti Dio? Molecole di materia in evoluzione, mi sembra. Ma è mai possibile che una persona normale – Dio è una persona, no? – possa “amare” (riflettete bene su questa parola: amare) un ammasso di cellule non ancora o appena differenziate?
Adesso il solito cattolico erudito dirà che il mio è un discorso non solo blasfemo, ma anche stupido.
Il fatto è che io amo solo qualcosa di ben formato e attraente (una bella figliola, un quadro, un paesaggio, una poesia, un’idea chiara e distinta ecc.).

Nathan

Ma è ovvio, visto che l’anima entra nell’ovocita appena questo diventa zigote, quindi appena è entrato lo spermatozoo che è arrivato 1 (saluti a mamma e agli amici del bar sport….), ne deriva che l’anima sta nello spermatozoo.
A parte le facili ironie, il teologo Vito Mancuso (non ancora scomunicato, quindi abbastanza cattolico) ha rilevato la contraddizione insanabile tra il dogma dell’anima formata ad hoc da Dio al momento della fecondazione, e quello della trasmissione del peccato originale.
Comunque, come ha rilevato Giorgio Pozzo, resta il problema dei gemelli; last but not least, visto che fanno iniziative per seppellire i feti abortiti, perchè non una raccolta differenziata dei tamponi, da seppellire dopo opportune cerimonie e magari preghiere per l’anima dello zigote?
Tutto ciò succede perche i loro dogmi sono stati fatti secoli fa da vecchi bacucchi misogini all’oscuro delle informazioni scientifiche che oggi abbiamo sulla riproduzione e l’embriologia.

Fred

Giusto commento Nathan. Resta anche da stabilire, dato che tutta la questione si basa sull’esistenza dell “anima”, quando Dio abbia deciso di inserirla nel corpo degli uomini, dato che siamo evoluti da primati in modo graduale e per le leggi dell’evoluzione naturale non esistono varianti di specie visibili da genitore a figlio…

La scimmia non ha l’anima presumo secondo la dottrina, ma la divinita’ quando ha deciso di cominciare a creare anime? Lo ha fatto per l’uomo erectus? sapiens? habilis? E che senso aveva crearle per ominidi che a mala pena sapevano cacciare, figurarsi pensare alla religione o alla salvezza spirituale?

Non vi sembra piu’ fantascientifico della storia di Adamo ed Eva e il serpente parlante?

Florenskij

@ Kaworu. la invito a redarguire immediatamente il convenuto Antonio 72: ha fatto un dicorso troppo lungo, logicamente interconnesso e citaiolo. Come si sa da un pezzo, per adeguarsi ai suoi desiderata occorre un intervento di due -tre righe, tale da potere essere definito immediatamente una str…… e da lei legnato con una bella battutaccia ( ovviamente meschina & cattiva ). E’ da redarguire anche tal Sergio, che ha osato esprimere apprezzamento per la capacità argomentativa di Antonio: sbagliato, sbagliatissimo! Alla controparte non bisogna allungare nemmeno il mignolo.

@ Bruno Gualerzi, Sento doveroso controribattere anche se in OT a quanto da lei detto a proposito della vis comica dell’interventto su Gesù bamboccione e della Madonna – lavandaia in ansia.
“Bamboccione” equivale a “giovane flaccido”. Ebbene, se c’è un attributo che non si addice minimamente al Gesù dei Vangeli è proprio “flaccido”. Al contrario Gesù appare come una personalità estremamente potente, si potrebbe dire dotato di un carisma “sovrano” non disgiunto però da una grandissima disponibilità ai gesti affettuosi e alla tenerezza. ( Se non fosse così, lei pensa che stari qui a trolleggiare? “In misssione per conto di dop”, come dicono i Blues Brothers ). Su questo il gran libro “Il Signore” del teologo italo-tedesco Romano Guardini ( uno dei più grandi del ‘900 ).
Anche Maria appare tutt’altro che un’animella: nel “Magnificat” si proclama erede dell’intera tradizione del popolo eletto ( e angariato ) con una specie di umile fierezza e alle nozze di Cana, chiamata dal figlio “Signora” ( o “Mia signora”, altro che “sciura”o “cummà, che vvulite ?”!) prende l’iniziativa e dà ai servi ordini al posto del figlio: “Fate tutto quello che vi dirà”.
Perchè una parodia riesca, occorre che in essa siano riconoscibili i tratti del parodiato; e nel caso specifico non ci sono; frutto evidentenmente di ignoranza del testo evangelico nella sua determinatezza oltre che di sciocca volontà demolitoria, sulla scia del principio di far seppellire l’avversario dal ridicolo.
Quanto a Freud, le segnalo l’uscita del libro “Il crepuscolo di un idolo ( “sorry” se lo consoce già ). L’affabulazione freudiana” in cui il ben noto scrittore ateista Michel Onfray definisce tutto il sistema freudiano come una mistificazione.
Personalmente andrei piano con questa demolizione: Freud fornisce comunque uno schema fondamentale su cui si può lavorare.

Kaworu

cavolo, da Reich sei passato a Freud?

tu si che sei uno che sa aggiornarsi, veramente.

Francesco

Per Kaworu.
Piu’ gli si induriscono le arterie e’ piu’ ricorda le cose piu’ passate e meno quelle piu’ recenti. 😆

bruno gualerzi

@ Flo
Non conosco i vangeli come te, figuriamoci, ma l’accostamento di un precario (chiamato ‘bamboccione’ credo da un ministro) ad un ‘povero cristo’ non mi sembra tradisca troppo… non tanto il ‘vero vangelo’, quello lo conosci solo tu e gli altri interpreti autorizzati… quanto l’immagine, diventata anche modo di dire, del ‘cristo in croce’.
In quanto a Freud… per me è come Darwin: potrà aver detto un sacco di fregnacce alla luce delle attuali conoscenze, ma intanto ha aperto una strada che in precedenza quanto meno era poco battuta. Per me è quanto basta e gli sarò sempre riconoscente. E prenderò da lui ciò che serve a me, perchè so che non si offenderà anche se lo traviso.

Nathan

Ma perche, visto che sono tanti, e forti, e appoggiati dal sindaco di Roma e da tutto il centrodestra, non si mettono a raccogliere firme per un referendum abrogativo della legge 194, e la smettono di frignare?

Sergio

Non sono ancora maturi i tempi: aspetta ancora un po’ e vedrai che caleranno l’asso.
Sono curioso poi di vedere che dirà Napolitano: non vorrà mica contraddire il papa e la Chiesa da lui ritenuti determinanti e insostituibili per il bene dell’Italia!

Tiziana

saggio Nathan, alla manifestazione c’erano in corteo tanti camici bianchi, che intervistati hanno detto: sono contro la legge che va abolita, ma non sono per perseguire le donne che decidono di abortire.
A me la richiesta di questi medici sembra chiara.

Southsun

@ Tiziana.

Schizofrenia in camice bianco, allora. Visto che, se la 194 viene abolita, l’aborto tornerà reato e va da se’ che quelle donne verranno di nuovo perseguite.

Anche se il reato fosse depenalizzato, per abortire dovrebbero tornare a rivolgersi alle mammane, o a uno di quei medici antiabortisti in clinica e abortisti in studio. A pagamento, si capisce.

Florenskij

@ Kaworu.
1) Girare l’osservazione al prof. Gualerzi, interessato a Freud;
2) Uno dei libri che oggi avevo nella borsa: Marta Nussbaum “L’intelligenza delle emozioni” ( psicologia, siociologia, letteratura ) ed. Il Mulino 2004; prima edizione inglese Cambridge 2001. E’ un testo sufficientemente muffito per essere oggetto delle sue battutelle idiote?
3) Un quiz per lei che è dotata di una tanto superiore concretezza & praticità: in che anno e in che secolo uscì “L’origine delle specie” di Darwin? Testo muffito o no?
4) Lei sa che cos’è un CLASSICO del pensiero? I classici sono soggetti a muffa?
5) Una curiosità mia: ma lei che cosa ha studiato ( o non studiato ) dopo le medie?

Francesco

Come sempre la sua capacita’ di saper utilizzare il tasto rispondi supera la sua capacita’ di argomentazione.

Kaworu

1) al momento mi pare che sei tu quello che ha detto di aggiornarsi con freud e poi reich… tornando poi a freud.

quando arrivi per lo meno agli anni ottanta, fai un fischio.

ah, del 1900, ovviamente.

2) i libri, pure se del 2012, servono a poco se non vengono capiti nei contenuti. e, fino ad ora, mi sembri piuttosto indietro su questo aspetto.

3) sai, le basi sono una cosa. “aggiornarsi” significa altro. se non riesci a capirlo, non è certo un problema mio.

4) si certo, ma non sono io ad aver usato il verbo “aggiornarsi”. i classici della letteratura possono esser presi per quel che sono. in ambito scientifico, un classico andrebbe integrato con qualcosina di più come dire… recente.
per carità, anche gall è un classico. però magari la frenologia la mettiamo da parte un attimino, che dici?

5) non studiato: fisica. ahimé, ci sono capitate sempre delle incompetenti, quando non mentalmente disturbate. e anche per chimica non ci è andata molto meglio. per il resto, ho studiato inglese, francese, tedesco, italiano, latino, storia, geografia, matematica (poco aiutata dalla discalculia e dal mancato riconoscimento di essa), storia dell’arte, biologia… perchè tu intendevi le superiori, vero?

Diocleziano

Era uno stock di olgettine avanzato e rimasto inutilizzato ad Arcore… :mrgreen:

Florenskij

@ Kaworu. Ha studiato fisica: benissimo, è una materia su cui mi devo impegnare. Quanto alle materie umanistiche, il suo dire mi dà conferma di quanto supponevo: è praticamente a terra, come è per l’illustre astronoma prof. Hack; solo che la Hack prende le cose molto sul ridere, lei invece esibisce una sciocca protervia nel dare addosso e con ciò pretende di dare una sistemata a chi non la pensa come lei. Grande razionalismo, grande umanesimo.

Ci darebbe qualcosa da aggiungere in quattro parole, ma per stasera ci rinuncio.

Kaworu

flo, non è per darti sempre addosso, veramente…

ma ho scritto che NON ho studiato fisica. perchè appunto ho avuto sempre gente incompetente o mentalmente disturbata o entrambe le cose assieme.

io sarò a terra per le materie umanistiche, ma qui parliamo di semplice comprensione della lingua italiana… e in base a quel che hai scritto, quello veramente a terra qui sei tu.

fai bene a rinunciare all’ennesima figura barbina per oggi, si vede che almeno un po’ ti vuoi bene.

fab

Poi me la prendo con gli studenti che non leggono la consegna degli esercizi…

firestarter

@ fab

considera che questo (a detta sua) ha insegnato. E’ il tipico professore dal voto completamente random in quanto incapace di capire quello che legge che ama i lecchini che mentono su quanto e’ bravo.

Kaworu

http://www.paesesera.it/Societa/Marcia-per-la-vita-Alemanno-in-prima-fila-al-corteo-antiabortista

RAGAZZE RECLUTATE SU INFOJOBS – L’organizzazione in compenso è perfetta. Bandiere, cartelloni, microfoni e megafoni. Un efficiente servizio d’ordine. E decine di ragazze lungo le ali del corteo per raccogliere donazioni a sostegno della vita. Ma non è tutto oro quello che luccica. “Anti-abortiste? Macché, noi siamo pagate per stare qui”, rivelano a Paese Sera due studentesse fuorisede, reclutate alla causa pro life tramite il portale InfoJobs. “Abbiamo visto questo annuncio. Sapevamo solo che si trattava di un lavoretto nel settore no profit. Abbiamo mandato il nostro curriculum e siamo state immediatamente contattate”. Eccole quindi qui, un po’ svogliate sotto il sole cocente, a reggere una scatola di cartone quasi vuota: “Noi non siamo molto motivate, ma ci sono ragazze che stanno raccogliendo un mucchio di soldi. Ho visto io stessa un signore donare 50 euro”. Mentre a loro, a fine mattinata, resteranno solo 37 euro. E un’esperienza da raccontare agli amici.

whichgood

Sono sconvolto!. Sono appena uscito dal supermercato e ho visto che alle casse vendono ARMI (marca Durex). C’èrano di 3 calibri diversi e una perfino col silenziatore. Stiamo tornando al Far West !!!

diego

ho letto in diverse parti che hanno reclutato ragazze per dar e più numero alla manifestazione… bah!!

whichgood

C’era riuscito Gheddafi in Italia alla lezione di Corano per due soldi, ti ricordi?. Non vedo di che stupirsi.

Manfredi

E dire che gasparri e alemanno (minuscole x ometti minuscoli), sono la prova provata che la contraccezione e l’aborto sono due ottimi metodi per non mettere futuri genitori in situazioni imbarazzanti……

mistergrey2

“La 194 è di fatto già abrogata “grazie” agli obiettori, in attesa dell’abrogazione ufficiale.
Gli abortisti sono ormai sulla difensiva e perdenti. Devono spostare il discorso sulla prevenzione ela contraccezione.La Chiesa di contraccezione non vuole sentire parlare, ammette solo l’Ogino-Knaus et similia. Gli antiabortisti ela Chiesa proclamino dunque alto e forte – il vostro dire sia sì sì, no no – che al di fuori del matrimonio non si fotte – e che anche nel matrimonio si fotte così e cosi”

A meno di un colpo di stato clericofascista non credo che attaccheranno frontalmente la legge. Ci avrebbero già provato negli anni del berlusconismo trionfante.

Continueranno piuttosto a sabotarla come hanno fatto negli ultimi 34 anni.

Consapevoli di ciò , i radicali avevano proposto tramite referendum di rendere la legge meno restrittiva , ma i soliti togliattiani insorsero come un sol uomo.

Markus

Quattro gatti per una marcia nazionale con tanto di patrocinio del sindaco. Insomma, un rassicurante fallimento, ma il mio pensiero va ai partecipanti pagati e non che non hanno veri valori morali a cui far riferimento per comprendere il valore della vita. Che ne sa una suora o un prete o qualcuno che non ha rapporti normali con gli altri esseri umani ? Eppure che volti stralunati e feroci !
Se solo i consultori funzionassero meglio, tanti di quelli che erano alla marcia, potrebbero essere reintrodotti in società come persone normali… Certo che una suora anziana non può diventare una nonna, ma potrebbe avere un ruolo simile e aiutare famiglie con minori invece di stare chiusa in una stanza a parlare con gli amici immaginari e poi manifestare per cose che non conosce.

Antonio72

Direi che conviene lasciare perdere la definizione di persona, che se non mi sbaglio significa “maschera” (ne sapranno molto di più i numerosi filosofi che qui si dilettano a scrivere in greco) che equivale a fossilizzare un essere vivente per meglio inquadrarlo, così come usa di solito fare l’intelletto umano, tanto che per lo Stato noi stessi non siamo altro che un codice fiscale, mentre per la biologia un codice genetico (anche se quest’ultima è passata allo studio del proteoma).
Inoltre ricordo che per il filosofo Dennett la persona non è che una finzione letteraria, anche se ne dovrebbe conseguire che pure la sua filosofia lo dovrebbe essere, per evitare la contraddizione che una verità possa provenire dalla finzione. Lo stesso ragionamento dovrebbe valere anche per la persona Newton e per tutti gli altri scienziati-persone.
Passiamo invece alla vita umana, visto che siamo certi che la stessa legge 194 all’art. afferma di volerla tutelare sin dall’inizio, senza preoccuparsi ovviamente di puntualizzare troppo la cosa, ovvero quale inizio?! Se ci atteniamo alla biologia l’inizio della vita umana (generica) non può essere che lo zigote, forse prima, mentre quella individualizzata (nel senso di DNA dell’organismo) l’embrione. E qui veniamo al palese rovesciamento delle posizioni: i materialisti difendono ciò che il materialista Dennett definisce “finzione letteraria”, mentre i religiosi spiritualisti difendono la nuda materia biologica umana. Entrambi contraddicono se stessi per portare avanti le rispettive teorie. Chi ha ragione? Secondo me la cosa più ovvia è che non abbia ragione nessuno dei due. Lo zigote non è una persona ma è cmq vita umana, degna di tutela. Se non fosse degna di tutela allora dovrebbe considerarsi altra cosa da vita umana, in totale contraddizione con ciò che afferma la scienza stessa. Una vita umana giuridica non è meno nebulosa dell’anima immortale infusa nello zigote.

Stefano

@ Antonio 72

Lo zigote non è una persona ma è cmq vita umana, degna di tutela.

Non credo che questo sia in dubbio. Ma la prima a volerla tutelare deve essere la madre.
Chiunque altro ha meno titolo di lei.

whichgood

Anche un appendice intestinale, una protuberanza osea, un dente, un’unghia incarnata o un rene sono vita umana e nessuno si scandalizza se vengono rimossi. Certo, non diventeranno persona ma formano parte della persona e non sono consapevoli, proprio come lo zigote.

Antonio72

@whichgood

No, la sua affermazione è scientificamente scorretta.

@Stefano

E come la tutela, sopprimendola?
Se fosse veramente come affermi, non si spiegherebbe lo stesso art. 1 della legge 194.
In questi casi è evidente il contrasto tra opposti diritti: il diritto del nascituro (il quale viene tutelato dallo Stato, come vita umana) e quello della donna, in particolare il diritto alla sua salute psico-fisica.

Stefano

@ Antonio

Antonio 🙁 ,
la prima a VOLER tutelare il nascituro deve essere la madre, a quel punto le viene dato supporto dallo Stato (ma quando mai 🙂 ?).
Ma se la madre non vuole tutelare, perché non vuole il figlio, non può esserci qualcuno che per tutelare il NASCITURO (colui che in potenza nascerà) obbliga la madre a tutelarlo (nei termini temporali previsti dalla legge).
Perché se lo Stato ha la priorità sulla tutela del NASCITURO rispetto alla tutela (o meno) della madre, viene svuotata del tutto la legge.
Non mi pare del resto che sia lo Stato che porti avanti la gravidanza.
Tutela della madre e del NASCITURO non sono sullo stesso piano.

Come al solito a tua disposizione per spiegare l’ovvio 😉

whichgood

@ Antonio72

Ahahaha, la mia affermazione è scientificamente scorretta, ahahaha. Lei ha fatto un discorso puramente filosofico sulla vita e la persona, le ho risposto nello stesso contesto e mi risponde che non ho ragione scientifica. Lei fa ridere. Facile appelarsi alla scienza quando conviene e scartarla quando no…

emmebi

“Nell’armamentario” chissà se c’erano CILICI, visto la presenza della Binetti quindi opus dei, magari qualcuno non se l’era portato. Mi sarebbe piaciuto vedere l’alemanno inciliciato e il gasparri chissà come camminavano? chissà sa quel sorriso da beota che ha stampato non gli sarebbe scomparso?

massi

Si è svolta ieri mattina a Roma la manifestazione, animata da integralisti cattolici ed estrema destra, contro l’aborto…

Chi altri se no.

MassimoP

Davanti a tanto, viene da domandarsi una cosa sola: si sono dati/si danno/si daranno dei limiti temporali per rimettere in discussione conquiste acquisite? A quando una bella marcia per ripristinare il tribunale dell’inquisizione? Possibile che non riescano proprio ad accettare qualche semplice segno di progresso come un fatto acquisito? Possibile che il nuovo sia l’unico dato compatto e monolitico di una realtà molteplice e contraddittoria, condannato invariabilmente ad essere “il Male” per definizione? Altro che tomba di De Pedis: bisognerebbe aprire la testa di questa gente per capire cosa hanno dentro. La curiosità è davvero tanta: questa psiche è proprio un mistero.

Giorgio Pozzo

Il guaio è che questi non lo vedono come segno di progresso, anzi, di regresso

Certe leggi tendono a migliorare le cose per certa gente, e a peggiorarle per altri. Come anche la mancanza stessa di leggi, che può essere interpretata come fatto positivo o negativo a seconda dei soggetti.

SI tratta del ben noto conflitto di interessi. E’ praticamente inevitabile, in ogni situazione di convivenza civile. In questo caso specifico, si parla tra conflitto di interessi tra una donna con dei problemi e uno zigote. Alcuni preferiscono dare la precedenza alla prima, altri al secondo. La cosa che però mi infastidisce veramente è la totale e voluta mancanza di empatia con la prima, rispetto ad una incomprensibile empatia per il secondo. A peggiorare le cose, abbiamo poi l’arroganza, inammissibile in quanto in precisa mala fede, di volersi ergere a difensori della vita, mentre si tratta di difensori di propri subdoli interessi.

Sergio

@ Antonio

In risposta a molti interventi successivi a quello delle 11:42 che avevo in parte apprezzato.

Ci sarebbe non poco da dire perché ha messo molta carne al fuoco (demografia, economia, teologia). E devo dire che mi ha parecchio deluso. Alle 11:42 avevo avuto l’impressione che con lei si potesse ragionare (più che con florenskij che ha dei chiari limiti psicologici). In seguito si è rivelato per quello che è: un cattolico fondamentalista con qualche freccia al suo arco.
Comunque molto brevemente qualche noterella.
Lavoro: in Italia ce n’è abbastanza dice lei (forse troppo?). C’è una disoccupazione – giovanile, ma non solo – che è praticamente impossibile riassorbire nonostante l’incessante, martellante, insopportabile discorso sulla crescita. Non parliamo poi di paesi come la Spagna, la Grecia, la Polonia. Dove lo vede tutto questo lavoro? Per la presenza di tanti stranieri in Italia? Tutti questi stranieri sono qui perché i razzisti italiani (anche laureati e plurilaureati) certi lavori non li vogliono più fare perché non sono dignitosi (loro sono laureati perbacco!) e li delegano ai negri (raccolta di pomodori, lavori nell’edilizia ecc.).
Crescita, crescita, crescita: è un mantra ripetuto da tutti (persino dal Vaticano). E che deve crescere? La motorizzazione (che in Italia è una delle più alte del mondo)? La cementificazione del territorio (siamo già a buon punto)? La sanità? (ormai la nostra esistenza è medicalizzata fin dal primo istante di vita e fino alla fine: alimentazione e idratazione obbligatorie ad libitum). Comunque tutti sono convinti che la crescita risolverà (risolverebbe) tutti i problemi o quasi. Ovviamente non ci può essere crescita continua (infinita? in un mondo finito?) senza crescita demografica (infinita? in un mondo finito?) anche per incrementare la domanda che crea poi nuova occupazione che creerà nuova domanda e quindi nuova occupazione ecc.

La straordinaria crescita economica degli ultimi due secoli (in una sola parte del mondo) è stata possibile grazie al petrolio, all’energia a buon mercato. Il petrolio sta finendo e il suo prezzo è destinato ad aumentare in modo iperbolico ridimensionando le aspettative di crescita di Monti, Barroso, Obama e Vaticano. Dopodiché buonanotte ai dieci, dodici o venti miliardi di infelici (e che il suo Dio ama così tanto da aver sacrificato il suo unico figlio per salvarli – quando bastava uno schiocco di dita o un’alzata di ciglio per farli star meglio – invece tsunami, terremoti, carestie, scarsità di risorse, cancro, Aids (ah, già, l’aids i froci se lo vanno a cercare). Il dolore delle creature di questo mondo – creature umane e non umane – è immenso e indicibile. Ci sono è vero anche la gioia e la bellezza – ma non so se controbilanciano tutto quel dolore.

Mi fermo qui. Comunque rispetto a florenskij – che giudico irrimediabilmente perduto nonostante i suoi disperati tentativi di acculturarsi ancora – lei mi sembra (ma forse sbaglio) ancora recuperabile (alla ragione). Auguri.

emmebi

forse qualche cosa sta cambiando. due mezzi flop sono un indizio? gli oltranzisti beoti a roma “pro life” (?) e i genuflessi ad arezzo per pinuccio non fanno il pieno (ah, il tempo inclemente!!!) mha! forse qualcheduno si rotto di partecipare ad eventi che vanno contro un minimo di logica con buonapace di flo’. forse, da ciò, chissà, si inizierà a riflettere su come spendere i soldi pubblici e a chi concedere la piazza (v. l’alemanno) vabbhè un bel “te deum” di ringraziamento e …… tutti a rimini.

MassimoP

…E, comunque, una prece per il povero Elefantone Ferrara. Poveretto, non è riuscito nemmeno a lucrare speculando sulle pulsioni più retrive di tanti residuati di non si sa quale epoca! Da un ateo “devoto” tanto intelligente ci si poteva aspettare di più!
Scherzi a parte, speriamo almeno che la storia non si avviti su se stessa e che, crisi o meno, non ci tocchi tornare alle caverne…. la domanda è comunque la seguente: questo disgraziato paese non è mai cambiato, sotto sotto, o ci troviamo davanti alla recrudescenza di mal di pancia pre-moderni che credevano (auspicavamo) superati e dobbiamo preoccuparci davvero, vincendo la tentazione di declassare a “folclore fondamentalista” simili manifestazioni, apertamente e spudoratamente spalleggiate da figure (sic!) istituzionali? Mi auguro solo che il “vento di libertà” dell’altra sponda del Mediterraneo (vedi avanzata di chi sostiene la sharia dove non c’era) non contamini la parte Nord. In ogni caso, avanti con gli anticorpi!
(PS: la Garavaglia che desiste la dice lunga…)

gmd85

Prim o poi, succederà il fattaccio. Qualche obiettore si rifuterà di far abortire una donna, anche se in pericolo di vita, portandola alla morte e scoppierà il caso legale. Spero solo che nascano fondazioni che tutelino il diritto di scelta delle donne.

joseph

“Prim o poi, succederà il fattaccio. Qualche obiettore si rifuterà di far abortire una donna, anche se in pericolo di vita, portandola alla morte e scoppierà il caso legale.”

cerca di non sbavare troppo, nell’attesa…

John

E tu pensa a non solidarizzare troppo con questi criminali, sai, poi si finisce con l’apologia di reato, col concorso morale… In campana.

joseph

@ john: ohibò…. una manifestazione autorizzata, non ha presentato problemi di ordine pubblico (tipo indignados, per intenderci) e tu definisci i partecipanti “criminali”‘? o forse ti riferisci agli obiettori di coscienza (anche loro a norma di legge, la TUA 194…). Non è che con “criminale” definisci chi non la pensa come te?
@ kaworu: Tranquilla, ne ho una bella scorta. Li uso quando vado a fare le crociate antifemministe…

Kaworu

non ne dubitavo.

spero ti porti anche le mutande di ricambio, che non si sa mai.

forse la manifestazione autorizzata non presentava problemi di ordine pubblico perchè c’erano 4 gatti e gente pagata per fare numero….

joseph

le mutande di ricambio sicuramente, anzi il pannolone (sai, l’astinenza, la castità…), comunque sia, appunto, sono 4 gatti, sono autorizzati, sono pagati da terzi, perchè definirli “criminali”? Quale legge dello Stato hanno violato?

joseph

anyhow, a leggere il thread pare che questi “4 gatti” siano davvero “pesanti”…..

Kaworu

pesanti sicuramente.

pesanti però nello stesso senso in cui lo è flo.

chissà se “don’t call my name alemanno” sfilerà per la vita anche chessò… degli omosessuali perseguitati in paesi simpatici come l’afghanistan.

è sempre vita, no? (in atto, tra le altre cose)

mmm… vediamo… si, me lo vedo già.

joseph

beh, il gay pride ve lo ha fatto, no?
in ogni modo, il thread trasuda preoccupazione per quello che combinano i 4 gatti…..

Stefano

@ Joseph

il thread trasuda preoccupazione per quello che combinano i 4 gatti…..

Diretta a noi per il thread

Sostituisci a thread sito e scoprirai perché joseph e i suoi compagni di merende sono continuamente qui 😉

MASSIMO

Negli anni ’60 e ’70 le femministe hanno dovuto sostenere tante lotte perr ottenere diritti come il divorzio e l’aborto. E per questo si sono prese pure le manganellate della polizia.
Le donne di oggi sono più “mosce” e si stanno facendo portare via dai bigotti quei diritti acquisiti dalle loro madri.
Il giorno che le donne vorranno riconquistare i diritti perduti dovranno nuovamente scendere in piazza e nuovamente dovranno prendersi le manganellate della polizia serva del potere.

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