Egitto in bilico tra regime islamico e militare dopo il primo turno delle presidenziali

Il comitato che vigila sulle elezioni presidenziali in Egitto ha annunciato i nomi dei due candidati, che si sfideranno al ballottaggio. Esultano i Fratelli Musulmani, concluso il primo turno delle elezioni per la presidenza in Egitto. Il loro candidato, Mohammed Mursi, ha infatti ottenuto la maggioranza relativa dei voti. E a metà giugno contenderà la prima carica dello Stato ad Ahmed Shafiq, già esponente dell’esercito durante la dittatura di Hosni Mubarak.

Va quindi profilandosi ormai la scelta rischiosa, per la tenuta democratica del paese, tra l’esponente degli integralisti musulmani e uno del vecchio regime. I cristiani, in maggioranza copti e all’incirca il 10% della popolazione egiziana, avrebbero votato soprattutto per Shafiq contro l’islamismo, per alcuni analisti su indicazione dei sacerdoti.

Le componenti laiche, che fin dall’inizio della rivoluzione si sono distinte per le mobilitazioni di piazza, rischiano ora di rimanere nel mezzo. In bilico tra un ‘nuovo’ stato islamico e il ritorno ad regime militarista. L’atteggiamento di Amr Moussa, il candidato più laico che non ha passato il primo turno, è indicativo dell’incertezza: ha infatti esplicitamente negato l’endorsement a Shafiq o Mursi.

I non credenti intanto si fanno sentire sempre più, nonostante vengano ignorati dalle statistiche ufficiali e siano colpiti duramente dalle leggi contro la blasfemia. Con la primavera araba hanno preso piede movimenti islamisti, ma anche atei e agnostici fanno coming out, come dimostrano casi in Tunisia e in altri paesi. Non si può più ignorare il trattamento riservato ai non credenti, quale cartina di tornasole per comprendere il grado di concreta affermazione della democrazia, dei diritti e dell’uguaglianza nei paesi arabi. E proprio loro potrebbero arginare sia le derive autoritarie sia quelle teocratiche.

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18 commenti

Ricco in Fede

Dai che entro 1 mesetto mi sbatezzo e do una mano qui in Italia 🙂

Francesco non da Assisi

Dalle mie parti si dice: tra i’ canchero e la rabbia!

Laverdure

La storia si ripete con una monotonia esasperante,e non potrebbe essere altrimenti,dato che la natura umana non cambia certo nei pochi millenni contemplati dalla storia scritta.
Rivoluzione d’Ottobre russa: un regime corrotto e decadente,tanto decadente da essere inefficente anche nella repressione (dalla siberia allora era relativamente facile scappare,come fece anche Stalin)fu sostituito da un regime molto piu’ efficente in materia di repressione,ma non tanto efficente in tutto il resto,come gestione dell’economia e della difesa per esempio.
“Primavera araba”:credete davvero che il regime islamico che inevitabilemte prevarra in Egitto
sara un toccasana per i problemi locali ?

Uovo sodo.

In parole povere, gli egiziani stanno votando per scegliere, in modo democratico, in quale tipo di dittatura desiderano vivere….

whichgood

Temo che da noi la scelta attuale non dia prospettive molto diverse. 🙁

MarcusPrometheus

No, stanno decidendo (anzi hanno gia’ deciso) fra
1 un modesto regime autoritario non superinvasivo squallido come quasi sempre le realta’ presenti e
2 un esaltante regime totalitario teocratico che promette di tutto (La Risposta e’ il Corano) e comunque consegnera’ a tutti i capifamiglia almeno la proprieta’ piena ed indiscussa delle proprie donne, ed a tutti l’illusione collettiva di fare il volere di Allah, e di scampare al fuoco eterno.

Sappiamo tutti come andra’, basta rivedere mentalmente il film di come e’ andata all’Iran dopo che caccio’ lo Shah progressista, col plauso dei “progressisti” nostrani.

Arthur Frayn

Lo Shah progressista?! Certamente, col suo “progressismo” tipico delle sanguisughe asservite e prostituite agli anglousrealiani… Avessi almeno scritto Mossadeq…!

Tiziana

mi sembra che si sia un pò veloci con la parola democrazia.
per votare in modo democratico bisogna essere in un ambiente democratico. ad esempio un paese dove vengano riconosciuti i diritti delle minoranze , delle donne…
I blogger, gli artisti… lamentano che non c’è stato sostegno da parte dell’Occidente e io credo sia vero.
Però non mi sembra che nel resto del mondo si sia arrivati alal democrazia facilmente. Io credo che neanche in Italia la democrazia sia compiuta.

RobertoV

Non basta poter votare per poter parlare di democrazia. Si votava e si vota anche nelle dittature. Inoltre i fondamentalisti sono molto più organizzati, finanziati e aggressivi degli altri ed in grado di fare pressioni sull’elettorato.

Conta in che condizioni ambientali e quale sia il livello culturale della popolazione perchè si possa parlare di democrazia e, purtroppo, i cambiamenti in questo campo sono lenti. Ci vuole quindi tempo, ma ci vogliono anche gli stimoli positivi perchè questo avvenga.
Pochi giorni fa erano state riportate le dichiarazioni di un vescovo copto (quindi teoricamente la parte “avanzata” di quel popolo) che diceva che le donne cristiane dovrebbero prendere esempio da quelle musulmane nel comportamento e nel modo di vestirsi.

Tiziana

ad esempio scrivere come fanno gli islamofobi in servizio permanete effettivo e i razzisti xenofobi che il mondo musulmano non è adatto alla democrazia non aiuta. Anzi, costringe anche noi i italiani in quel sacco clericale che piace molto alla partitocrazia.

Giorgio Pozzo

Tiziana,

dipende da che cosa intendi dire con “islamofobo”. Io, personalmente, sono contrario ad ogni ingerenza delle norme religiose nelle leggi dello stato.

Sono islamofobo?

Tiziana

@Giorgio Posso

No. islamofobo è ch sosteine che l’islam è l’unico pericolo che ci minaccia . anche io sono contro ogni ingerenza per questo credo che bisogna sopprimere l’articolo 7 della Costituzione italiana.

Giorgio Pozzo

“Islamofobo” potrebbe essere uno che sostiene che l’islam sia uno dei (tanti) pericoli che ci minacciano, ma non certo l’unico.

Pericolo, nel senso di ingerenza delle regole religiose nelle leggi dello stato. Detto così, non mi sembra una colpa. A meno di essere fondamentalisti.

Francesco

pericolose sono le persone che hanno delle fissazioni come Prometheus che definisce lo Scia un sincero democratico. Sono d’accordo con Tiziana che l’islam, come il cattolicesimo, non fa tutti pazzi.

DucaLamberti74

Nulla di nuovo…è sempre la solita storia.

Ogni nazione ha al classe politica che si merita mentre qui l’alternativa politica è tra un berlusconi che fa i bunga-bunga con tutti i suoi amici e dei politicanti tristi che si atteggiano a paladini dei lavoratori ma poi nulla fanno per loro in Egitto l’alternativa è tra una giunta militare fascista ed un regime teocratico di imam barbitti e barbuti.

Qui dall’altra parte del mediterraneo per chi dovremmo partecipare per i militari quali difensori della laicità …oppure lasciare che il popolino decida per un regime di barbitti e barbuti ?

Dilemma unico e malevolo e senza risposta…io per il momento invito tutti quanti ad aderire ad amnesty international che di casi da seguire in Egitto in momenti di transizione come questo penso ne abbia parecchi. Questo è unico sostegno che noi come occidente possiamo dare altri non ne vedo possibili.

Penso che per ogni blogger, artista o altro similare ci siano almeno dieci imam barbitti e barbuti con il loro corano in mano.

DucaLamberti74

Maurizio da Gorizia

Non amo i militari (per principio: io il militare sono riuscito a non farlo), ma in quei casi almeno sono più razionalisti delle loro controparti.
Anche in Turchia, per prendere davvero il potere, Erdogan e i suoi hanno umiliato proprio i militari.

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