Aborto per minorenni, Corte Costituzionale dovrà pronunciarsi

Nel clima fortemente clericale che si respira in Italia, molto spesso le donne si trovano in difficoltà nell’esercitare la propria libertà di scelta per interrompere una gravidanza. Il Parlamento appoggia mozioni bipartisan per sostenere l’obiezione di coscienza dei medici, mentre gli ospedali vengono sempre più controllati dagli obiettori.

Riprendono mobilitazioni anti-abortiste di stampo integralista, come la marcia ‘per la vita’ di Roma, tese a colpevolizzare le donne e che puntano esplicitamente allo scardinamento della legge 194. Con l’appoggio delle istituzioni, come il sindaco di Roma Gianni Alemanno. Proprio per arginare questa deriva e sostenere i diritti delle donne, il 6 giugno l’Uaar ha avviato con altre realtà laiche la campagna ‘Il buon medico non obietta‘.

Il tema è sempre più attuale, come emerge da un caso recente destinato a far discutere. Una ragazza di circa 16 anni, nata nel 1995, scopre di essere incinta. Si reca al consultorio, con il fidanzato ma senza essersi rivolta ai genitori, e chiede “con determinazione” di poter interrompere la gravidanza, perché portarla avanti sarebbe per lei uno “stravolgimento esistenziale”. Ma per le minori è richiesto l’assenso di chi ha potestà o tutela, come i genitori.

Il caso è finito in tribunale e un giudice tutelare di Spoleto si è rivolto alla Corte Costituzionale in merito alla legittimità dell’articolo 4 della legge 194. Proprio la parte che permette l’aborto entro i 90 giorni, a tutela della libertà della donna, nel caso di “serio pericolo” per la “salute fisica o psichica”, o “in relazione al suo stato di salute, o alle sue condizioni economiche, o sociali o familiare, o alle circostanze in cui è avvenuto  il concepimento”, o per malattie e malformazioni del feto.

Ma il giudice sostiene che questa disposizione violi gli art. 2 e 32 della Costituzione e sia contro un “diritto alla vita” dell’embrione: una posizione che è analoga a quella della Chiesa cattolica. E si rifà in maniera sospetta ad una sentenza della Corte di Giustizia europea, che trattava dei brevetti sugli embrioni. La Consulta dovrà pronunciarsi il 20 giugno. In ballo, ancora una volta la libertà di scelta, che rischia di essere fortemente limitata se dovesse passare questa forma di tutela dell’ovulo fecondato. Di fatto, la legge 194/78 sarebbe pesantemente minata dall’interno, oltre ad essere ormai quasi inapplicabile a causa del moltiplicarsi dei medici obiettori nelle strutture pubbliche.

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107 commenti

Reiuky

Mi pare ovvio… il fatto è accaduto nel 1995, quindi il figlio, ormai, dovrebbe avere sui 16 anni, ovviamente cresciuto in un clima atroce, da una madre che non lo vuole, una famiglia che colpevolizza lui e la madre per aver disonorato il loro buon nome, il padre che se l’è squagliata, il tutto con il benestare della chiesa e dei bigotti che possono vedere ben due persone soffrire.

Ovviamente non lo so. è solo un po’ di acidità di default di questo periodo. Spero che, in qualche modo, i protagonisti di questa vicenda abbiano potuto lasciarsi alle spalle l’accaduto ed essere felici.

Reiuky

Miiii!!!!!

Voglio una pala per sotterrarmi dalla vergogna!!!!!

DucaLamberti74

@Reiuky:

Qui si può sbagliare sei tra amici…no tienes problema 🙂 🙂 🙂

Nessuno è perfetto…e solo chi NON si mette mai in gioco in senso partecipativo NON sbaglia mai.

Prendiamo la pala semmai per sotterrare tutte le baggianate della chiesa cattocolica italiota.

DucaLamberti74

Biondino

Secondo un quotidiano, la ragazza ne ha parlato con i genitori ed ha abortito. Era ricorsa al tribunale per i minorenni perchè non intendeva informare i genitori della gravidanza.

PaoloS

“Il buon medico non obietta” questo è il pensiero imposto dall’uaar ai suoi membri? Non eravate voi quelli che pensavate con la vostra testa? Mi sembra di sentire una frase nello stile del partito comunista cinese, tutti uniformati all’ideologia del partito, gli oppositori li fucilano.

whichgood

Tu sei uno di quello che giudica i libri dal titolo ed emmette sentenze per un semplice slogan. Chi è che non pensa con la propria testa ?

PaoloS

Ma qui non si sta parlando di me, vi sto solo dicendo che parlate tanto di essere liberi pensatori, mentre avete appena dimostrato di non esserlo.

Un ateo che parla della chiesa cattolica mi sembra ridicolo…

Reiuky

Citando delle parole di un articolo, tu hai dimostrato che una persona -che non conosci e che non c’entra un cazzo con l’articolo (oltre ad averlo letto)- non è un libero pensatore?

Ma hai litigato con la logica da piccolo?

Ma sai cos’è una dimostrazione?

Cagliostro

@PaoloS,
il fatto che una persona si sia allontanata dalla Chiesa dimostra proprio di pensare con la proprio testa mentre un cattolico che ripete come un pappagallo il pensiero della Chiesa dimostra di non avere nessuno spirito critico.

PaoloS

Io ho citato il titolo di una campagna dell’uaar, non “delle parole di un articolo”. Inoltre non mi sono riferito a nessuna persona in particolare dato che la mia non era una risposta ad un commento.
Tu invece aprendo bocca dimostri solo quanto la vostra idea di dialogo sia fasulla.

Il fatto che una persona si adegui a quello che è il pensiero del mondo, dimostra solo che non è in grado di pensare ma si affida a delle mode passeggere. E’ molto più difficile rimanere ancorati ad un pensiero che va controcorrente.

Cagliostro

Uaar esprime il suo punto di vista come qualsiasi altro. Poi ciascuno (agnostico, ateo o credente) è libero di essere d’accordo con Uaar o meno: dove sarebbe l’imposizione?
Nello specifico sono d’accordo che il buon medico non obietta.
Il fatto stesso che – in questo blog – tu possa esprimere delle idee contrarie dimostra quanta apertura al dialogo ci sia. Invece – in blog cattolici (non li cito per non fare pubblicità) – si è regolarmente bannati: quindi non credo che tu possa parlare di mancanza di dialogo in questa sede.
Poi – in Italia – non vedo chi possa essere definito maggiormente come “controcorrente” vista l’egemonia della Chiesa. E’ molto più facile professarsi bravi cattolici che atei o agnostici.

Stefano

@ PaoloS

Ti pare che “Un buon medico non obietta” sia (anziché un titolo) una frase pronunciata puntando la pistola alla tempia a qualcuno o che richieda il consenso per appartenere ad un club? Mi sa che “controcorrente”, come spesso accade, per voi significhi solo irrazionalmente.
Ora insisiti perché puoi peggiorare.

PaoloS

Se non ne fossi a conoscenza, ti informo che l’uaar ha cacciato alcuni dei suoi iscritti perché non concordavano con le idee del vostro leader maximo. Dove sarebbe la libertà?
In passato ho avuto commenti mai pubblicati. Apertura al dialogo?
In Italia è più facile dire che sei adato a letto con questo o quella, o che sei vergine?

A me sembra proprio che voi aderiate tutti all’ideologia “Un buon medico non obietta”. Non ho ancora trovato uno che per una volta, su qualsiasi argomento, abbia differito il suo pensiero da quello dell’uaar.

Faccio notare inoltre, che le campagne e le iniziative dell’uaar nascono sempre per andare contro al pensiero della chiesa. Questa è libertà di pensiero? A me sembra solo anticlericalismo, e voi ne siete succubi.

FSMosconi

@PaoloS

Nomi prego…
Chi si sarebbe poi questo lider maximo?…

Stefano

@ PaoloS

Basta non fare lo slalom tra gli interventi per verificare che ci sono dialoghi tra chi non è d’accordo su un argomento, senza che questo implichi la messa al rogo di una o dell’altra parte. Ce ne sono persino tra le recenti ultimissime, basta fare un piccolo sforzo e sarai tranquillamente sbugiardato. Detto questo, ancora non te ne fossi accorto, questo è un sito di atei, che detestano chi vuole giustificare argomenti facendo ricorso a ragioni “indiscutibili” perché “rivelate”.
Specie se le “rivelazioni” sono irrazionali nonché contraddittorie (se ti piace di più controcorrente). Specie se da quelle credenze vogliono far derivare principi che “devono” regolare la vita altrui.
Vuoi che ti faccia qualche esempio o riesci ad arrivarci tra solo?

fab

PaoloS, ti svelo un segreto: anch’io ho avuto commenti non pubblicati e non mi sembra di essere ideologicamente inviso a chi cura il sito.
Nei mondi imperfetti, dove quindi non esiste niente che sia buono e insieme onnipotente, semplicemente capita anche questo.

Ah, il “pensiero” della chiesa non esiste, non foss’altro perché la chiesa è un’istituzione, cioè una cosa, e le cose non pensano.

Cagliostro

@PaoloS
Non conosco le situazioni di cui parli non essendo membro di Uaar e – non ne essendone anche tu – credo che anche tu non possa giudicare bene: poi forse ti sfugge che Gotti Tedeschi è stato licenziato dallo Ior proprio perché stava adeguando la banca vaticana alle norme antiriciclaggio……
Non ti sono stati pubblicati commenti? Per ora ti vedo qui e di cattolici che esprimono idee non in linea con Uaar ne vedo parecchi (anzi ben vengano…..).
Se io concordo con l’idea che “un buon medico non obietta” non puoi rimproverare nessuno: dovrei forse dire di essere in disaccordo per dimostrarmi “non allineato” a Uaar?!
Su molti altri argomenti ho criticato apertissimamente certi approcci e non ho mai subìto nessuna censura: ho espresso il mio disappunto (come altri) quando Uaar decise di non occuparsi più della vicenda dei “corvi” in Vaticano e nel caso della presenza di un gonfalone comunale ad una processione comunale (non ricordo il paese). Come vedi totale libertà di pensiero……..
Poi se per te questo significa essere succubi dell’anticlericalismo, preferisco essere succube dell’anticlericalismo (anche se qui nessuno va a prendere a sprangate i preti) piuttosto che essere succube di una combriccola di malavitosi quale è l’attuale Vaticano.

PaoloS

Ma quali interventi contro il pensiero dell’uaar? Sono sempre i soliti che vanno contro e non mi sembra siano iscritti all’uaar, basta vedere il nostro caso, sono l’unico che è favorevole all’obiezione di coscienza. Se qualcuno ogni tanto pubblica mezzo commento non allineato con il gregge me lo sono perso.
A me non sembra che voi abbiate esposto un solo argomento che giustifichi l’abolizione dell’ obiezione di coscienza.
Io non ho parlato di nessuna “ragione indiscutibile perché rivelata”.
L’unica cosa che esce da tutto questo è che se non attaccate qualcuno a prescindere(quindi senza pensare) non siete soddisfatti.
Illusi che se non ci fosse la chiesa, vivreste meglio.

Mi chiedo se il vostro mondo ideale è composto solo da persone sterilizzate che finché sono giovani e sani (perché gli altri li eliminiamo prima), se la spassano, e poi quando sono stufi si ammazzano.

Non ha senso continuare a parlare a gente che nega anche se stessa pur di appoggiare un’ideologia falsa.

CosmoGioioso un Giorno

Un medico deve praticare la medicina solo in conformità al principio di razionalità ed essere quindi in accordo con il modo di operare scientifico. La scienza d’altro canto non stabilisce affatto che un embrione nei primi momenti dello sviluppo è un essere umano; stabilisce al più che l’embrione non è senziente, non percepisce dolore; è materia organica e essere umano solo in potenza.
Per cui non c’è una diatriba filosofica. I medici che obiettano vanno contro il principio di razionalità e questo fa di loro dei cattivi medici, in assonanza a quanto stabilito nel nome dell’iniziativa.

I religiosi sono un problema per la medicina e per tante altre branche della scienza.

CosmoGioioso un Giorno

Aggiungo che se intendono obiettare sarà meglio che pubblichino una dimostrazione di quanto sostengono, esattamente come si fa di continuo in campo scientifico. Il problema è che non possono dimostrare il falso. Ecco che entrano in campo i poteri dell’occulto, cioè la chiesa, esperta nel far affermare le peggio st…nzate attraverso inciuci e porcherie simili.

FSMosconi

@PaoloS

Non sapevo che la libertà di replica, fosse anche in massa, fosse da farsi rientrare a prescindere nello spettro delle ideologie.
Così non fosse qualunque risposta rientrerebbe nel falso in quanto auto-convincimento-senza-discernimento. Ma non mi risulta.

Patetico per altro il tuo Straw Man: designa a sufficienza chi è davvero imbevuto di ideologia qui.

Stefano

@ PaoloS

Se a te non “sembra” purtroppo non ci possiamo far niente, se non rimandarti alle ultimissime, trovarti gli interventi in cui si argomenta perché non si giustifica l’obiezione di coscienza e leggerli, nella speranza tu sia capace di comprenderli.

La chiusura dell’ultima frase è dovuta alla tua proposizione del principio:

“Mi chiedo se il vostro mondo ideale è composto solo da persone sterilizzate che finché sono giovani e sani (perché gli altri li eliminiamo prima), se la spassano, e poi quando sono stufi si ammazzano”

Chiediti se è razionale e avrai la risposta per conto tuo, ammesso tu capisca che significa fare una cosa del genere.

Io ideologie non ne ho e sono sempre pronto a rivedere idee false. In che punto de miei interventi avrei sbagliato e perché?

Quel che non ha senso è dire:

“Non ha senso continuare a parlare a gente che nega anche se stessa pur di appoggiare un’ideologia falsa”

senza aver dimostrato l’esistenza di una ideologia, la negazione di se stessi e la falsità di non si sa bene che.
Paolo, se tu imparassi a ragionare non sarebbe male…

manimal

@Paolo S.

mai provato l’esperienza di 5 minuti senza pregiudizi?

potrebbe persino piacerti, pensaci.

paniscus

“Faccio notare inoltre, che le campagne e le iniziative dell’uaar nascono sempre per andare contro al pensiero della chiesa. Questa è libertà di pensiero? A me sembra solo anticlericalismo, e voi ne siete succubi.”
——————————————–

E cosa ci sarebbe di male, esattamente, nell’anticlericalismo?

L’anticlericalismo ci sarà, e sarà perfettamente legittimato a esistere, fino a che ci sarà il clericalismo, con relativi abusi, discriminazioni e prepotenze.

Voi cominciate a smantellare il clericalismo (riportando l’attività degli uomini di chiesa a quella che avrebbe dovuto essere, ossia occuparsi di spiritualità e non di potere, di politica e di soldi), e state sicuri che l’anticlericalismo non ci sarà più.

Lisa

Walter

Invece il poter far carriera in strutture ospedaliere solo se ti omologhi a politiche filo-clericali come lo chiami? O così o ti licenzio! Cos’è questo?? “…pensiero imposto dall’uaar”, ma vi leggete prima di cliccare INVIA COMMENTO? Quanta confusione dovete avere in testa 🙁

Andrea65

Il buon medico non obietta quello deciso liberamente dalla paziente.

Ciao a tutti

PaoloS

Allora un buon ingegnere non obietta quello deciso dal cliente? Me lo immagino: “Voglio un palazzo di 50 piani, ma non faccia le fondazioni che così risparmio”.
Ma cosa state dicendo? Stiamo parlando di eliminare quello che diventerà un uomo, non di una sciocchezza qualunque.

Se una madre va dal medico e dice: “Mio figlio di 9 mesi mi stà facendo venire un esaurimento, potrebbe sopprimerlo così mi rilasso un po’?” Secondo voi non ci sarebbe nulla di male?

Cagliostro

Paolo,
tu (come molti altri cattolici) parlate di “libertà di coscienza” da parte del medico. Però – e qui sta l’ipocrisia – nel caso degli omosessuali volete che gli psicologi usino le teorie riparative di Nicolosi sebbene la stragrande maggioranza degli psicologi (ed il 100% di quelli seri) ha seri dubbi riguardo queste “terapie”. In quel caso non parlate di “libertà di coscienza” ma volete imporre le vostre idee.
Nel caso specifico, se vado da un medico come da qualsiasi altro professionista non posso pretendere di imporre certi metodi ma posso pretendere che ottenga il risultato che voglio.
Se ho un problema di tonsillite non posso pretendere che il medico adotti una cura specifica ma posso pretendere che faccia di tutto – nella sua libertà del metodo migliore – per guarirmi dal male che mi affligge.

PaoloS

Ci sono psicologi obbligati a far diventare eterosessuali gli omosessuali? Se proprio vogliamo dirla tutta, i pochi psicologi che fanno uso della “terapia di Nicolosi” sono fortemente osteggiati dalle associazioni degli psicologi che sono padroneggiate da lobby omosessuali.
L’ipocrisia sta nel dichiararsi aperti alla scienza e andare contro a gente come Nicolosi. L’ipocrisia sta nel negare la scelta di quegli omosessuali che vogliono tornare eterosessuali e parlare di libertà di pensiero.

Avere un figlio non è “un male che mi affligge”, altrimenti vale quello che dicevo prima, e una madre dovrebbe essere libera di far uccidere il figlio perché le da fastidio.

Stefano

@ PaoloS

“che sono padroneggiate da lobby omosessuali”

Ma ti pare che se esistessero lobby omosessuali che padroneggiano ci sarebbero tanti problemi per gli omosessuali? Paolo, qui non siamo in parrocchia dove basta sparare frasi ad effetto e tutti abboccano.
Nicolosi ha pubblicato elementi su riviste scientifiche peer reviewed che siano stati verificati? Perché un medico che volesse fare salassi con le sanguisughe sarebbe probabilmente osteggiato dalla lobby dei medici seri…

Per tua comodità:

“Le teorie che stanno alla base della terapia non sono accettate dalla comunità scientifica, la quale non ha mai trovato prove che attestino l’efficacia del trattamento”

“lo psicologo non può prestarsi ad alcuna “terapia riparativa” dell’orientamento sessuale di una persona” Ordine Nazionale degli Psicologi

Ovviamente per far parte della comunità scientifica internazionale e in particolare dell’Ordine Nazionale degli Psicologi occorre dimostrare di essere omosessuali o perlomeno dare qualche indizio di appartenenza alla famosa e potente lobby di cui hai accennato….

FSMosconi

Eccone un’altro partito in quarta con il delirio PontifeSSo della lobby omosessualista (manco omosessuale: omosessual”ista”)…
🙄

fab

PaoloS, stiamo scrivendo di eliminare ciò che diventerà una persona? Pensa che quando mangi del pane, stiamo scrivendo di eliminare ciò che diventerà generazioni e generazioni di distese di grano, mentre con una fettina di pancetta fai fuori un innumerevole numero di maiali futuri.
Ma perché Aristototele ha tirato fuori ‘sto giochetto dell’atto e della potenza? Quel giorno non poteva inventare la dama?

Andrea65

Per PaoloS
Ti ripeto che nell’ambito delle scelte personali il medico non deve obiettare.
L’esempio che fai tu a riguardo dell’ingegnere non ci azzecca niente, in quanto l’ingegnere segue una scienza (ingegneria) e non una scemenza derivata dalla teologia.
Piuttosto è come se tu andassi al ristorante e ordinassi una bistecca, ma il ristoratore per una sua ideologia del tutto astratta e priva di ogni fondamento ti portasse un brodino.

Ciao a tutti

Reiuky

Se uno psicologo adotta una terapia che danneggia il paziente, invece di aiutarlo, mi pare più che giusto che venga osteggiato. Ove per osteggiato intendo – tra le altre cose – essere radiato dall’albo.

Cagliostro

PaoloS,
ti stai contraddicendo da solo. Nel caso dell’aborto sei a favore della “libertà di coscienza” ma nel caso delle teorie di Nicolosi vuoi che gli psicologi si adeguino a quelle teorie anche se nessun medico coscienzioso le applicherebbe: in quel caso non parli di “libertà di coscienza”. Mi ricordo quei cattolici che sono contrari al finanziamento a Radio Radicale (frutto di una convenzione inoltre) ma si stracciano le vesti se qualcuno osa mettere in discussione in finanziamento pubblico ad Avvenire. Un po’ lo stesso di quei cattolici che sono contro il divorzio ma poi sostengono la legittimità degli “annullamenti” dei tribunali ecclesiastici. Son certo che se l’aborto potesse essere praticato in strutture private (purtroppo non si può) il Vaticano fiuterebbe l’affare ed addolcirebbe la sua linea: purtroppo sa che attualmente non ha da lucrarci sopra.
Avere un figlio a 16 anni – come nel caso specifico – può benissimo essere un “male che affligge”. Se non lo pensi in questo modo ti invito ad accudire il bimbo di questa ragazza: facile parlare quando le situazioni le vivono gli altri, vero?

Ps: ancora con questa pippa delle lobby omosessuali?? Ma non vi rendete conto che siete ridicoli??!!

Stefano

@ PaoloS

Diciamola tutta, esiste un’altra lobby che ritiene che l’omosessualità sia un disordine e il comportamento omosessuale un peccato, da cui deriva la tua posizione di libero pensatore al riguardo, naturalmente dopo aver preso in esame gli scritti peer reviewed del “rivelatore” di questa idea balzana.

So per certo che in questa lobby c’è stato chi non solo non si è visto pubblicare commenti ma ha subito “brucianti” reprimende.
Del resto ce ne sono state altre che sicure dei loro principi (sebbene non rivelati) hanno fatto cose simili.
Quindi capirai che la R (in uaar) sta per razionalisti, quelli che vogliono usare la propria testa, non i principi assoluti di qualche autorità, in terra o in cielo.
Usare la propria testa non significa non poter arrivare a posizioni condivise: significa semplicemente che ci si giunge senza postulare principi indiscutibili e irrazionali.

Giorgio Pozzo

PaoloS,

l’UAAR non impone alcun pensiero ai soci (non membri). Non è un partito politico, ma un’associazione no-profit.

Elena

Non credo che l’uaar IMPONGA i pensieri, questo lo fa la Chiesa.

Comunque, che il buon medico non obietta era un mio pensiero ancora prima che scoprissi l’esistenza dell’UAAR.
Sai, al contrario dei cattolici, io preferisco formare prima il mio pensiero e poi cerco di trovare un’associazione di cui far parte (se c’è e se voglio).

Southsun

Guarda che la LOBBY cattolica (cioè, la Chiesa) ha appena CENSURATO e CONDANNATO senz’appello due suore americane ree di pensare con la loro testa e non accettare il pensiero unico precotto e predigerito dalla boccuccia del Papa.

http://www.teologhe.org/?p=4076

http://vaticaninsider.lastampa.it/homepage/nel-mondo/dettaglio-articolo/articolo/stati-uniti-united-states-estados-unidos-15727/

Ma di che stai parlando? Se c’è un’istituzione illiberale per antonomasia che ha SEMPRE aborrito il pensiero libero, questa è la TUA Chiesa.

Voi cattolici avete DAVVERO il cervello montato al contrario, e il Papa ha nascosto il cacciavite.

hpman

Il problema vero non è il caso in specie, e neppure la L.194, ma che ci siano religioni e nazioni che si adoperano perchè la popolazione cresca. La vera follia per me è questa.
Affinchè la popolazione si riduca, la prima cosa, la più importante e che nessuno sembra comprendere è che ci sia un calo drastico delle nascite.
Purtroppo mancano le condizioni per un impegno globale finalizzato a ridurre la popolazione umana che occupa il pianeta come se fosse una sua proprietà.
Credo che non più di 3 MLD (stima per me in eccesso) di esseri umani siano la popolazione massima che può essere sostenuta dal nostro pianeta. Solo in quest’ultimo secolo per la prima volta siamo giunti già oltre il doppio e ci avviamo a triplicare. Fortunatamente non credo che ciò potrà avvenire, sia perchè siamo vicini all’esplosione di fattori di conflitto che porteranno
a guerre e devastazioni a livelli parecchio superiori alla 2GM, in alternativa scenari anche peggiori si profilano a causa del crescente livello di inquinamento e e dell’inversamente proporzionale diminuzione delle risorse del globo terraacqueo dove viviamo.
In ogni caso, spero che coloro che sopravviveranno, manterranno memoria della causa che ha originato il disastro e che la popolazione umana non cresca mai più così tanto.

DucaLamberti74

Il tema del post è la 194 e presumo che il fatto di NON abolirlia si sia tutti (parlo di soci UAAR) allineati e convinti.

Speriamo di NON doverci mobilitare se dovessero abolire tale legge per motivi costituzionali e dato che NON è possibile il referendum propositivo (#01) saranno cavolacci amari…

#01. Quale forza politica o movimento invece insiste sul fato che ci debbano essere i referendum propositivi ?

domanda (per chi mi ha criticato su una mia posizione sull’aborto).

Riprendendo dal testo della notizia:
— per le minori è richiesto l’assenso di chi ha potestà o tutela, come i genitori.

Io sono contrario a questa norma.

Una donna, indipendentemente dall’età deve poter scegliere di abortire in piena coscienza e scleta personale.
Unico dubbio mio personale è se il padre vuole tenere il bambino NON vedo perchè NON gli si possa concedere tale possibilità.

DucaLamberti74

Batrakos

Lamberti.

Non gli si può concedere la possibilità perchè l’ultima deve essere e non può non essere della donna.
Chi deve sorbirsi il disagio della gravidanza (massimamente se non voluta) e deve mettere a rischio la sua salute fisica, fino al rischio (tendenzialmente minimo ma presente in un parto) di morte, è la donna, per cui visto che è quella che ci mette psiche e corpo è quella che ha diritto sempre e comunque all’ultima parola: è lei che deve fare la ‘choice’…insomma, indipendentemente dal fatto che il padre possa pagare tutto l’ambaradan, perchè il diritto alla tutela della propria salute viene prima del diritto di chiunque altro, soldi o desidei paterni che siano.

francesco s.

DucaLamberti, secondo me la scelta spetta a chi possiede l’u.t.e.r.o..

E comunque la cosa non è così “tragica”, perchè così come è la donna che decide di diventare mamma o meno allo stesso tempo è concesso all’uomo di scegliere se diventare papà o meno tramite il riconoscimento.

francesco s.

Lamberti

secondo me la scelta spetta a chi possiede l’uter.

E comunque la cosa non è così tragica, perchè così come è la donna che decide di diventare mamma o meno allo stesso tempo è concesso all’uomo di scegliere se diventare papà o meno tramite il riconoscimento.

francesco s.

AVVISO potrebbero apparire 3 miei commenti uguali, per ragioni a me non note la parola che indica l’organo femminile per la crescita del feto che inizia con “uter” e finisce in “o” mette in approvazione.

alessandro pendesini

@hpman
Condivido la tua analisi anche se potrebbe essere interpretata come “pessimista” anzichè realista…..
Ritengo pero’ che in questo caso cio’ che giustifica l’aborto è innanzitutto la situazione negativa nella quale si trova questa minorenne, che non desidera il figlio.
Come potremmo pretendere, volendo essere sinceri, amare un figlio non desiderato specialmente a un’età di 16 anni ? Un figlio deve imperativamente essere desiderato perche possa gioire dell’affetto e cure dei relativi genitori ! Purtroppo sono moltissimi i figli che capitano “per caso”; poi ci si chiede il perchè la maggior parte di questi hanno comportamenti squilibrati, nevrotici o psicotici; o nei migliori dei casi, dei seri problemi affettivi che si trascinano per l’intera vita, e ripercuotono a loro volta, sulla loro prole………… e “la boucle est bouclée”……..

robby

so di essere retorico,parlando di teologia,ma quando sento il solito pensiero cattolico,mi chiedo ,ma se DIO,non voleva assistere a tal abomino,che “è l aborto”cosi considerato dal cattolicesimo,perche DIO ,non ha reso il parto irremovibile propio biologicamente,con tutto il –tu partoreai con dolore(salvando capre e cavoli)—ecc.
invece di stare a vedere tutte ste guerre,tra anti è proaborto
io per esempio non amo l aborto,pero lo capisco.

fab

Come si può essere tanto inenarrabilmente idioti da sostenere una panzana col botto come “il diritto alla vita dell’embrione”? Quando la si smetterà di costruirsi un’etica sugli slogan modaioli soltanto perché modaioli? Ecco a quali deliri porta la formazione nudamente letteraria dei giuristi.

Elena

Ma sopratutto come si fa a pensare che dei supposti diritti dell’embrione debbano prevalere sui diritti di una persona (nata e con un vissuto)?

manimal

@Elena

semplice: basta mettere in off la razionalità e in on gli slogan gentilmente forniti dalla premiata ditta ” la vita appartiene a dio”.

fossi donna sputerei in faccia a tutti i pro life (pro donna incubatrice muta e rassegnata).

Biondino

Notizia apparsa sul Corriere della Sera nel 1996 (!)

Anche gli embrioni congelati possono entrare nell’ asse ereditario dei genitori. E’ la storica sentenza emessa dalla Corte suprema della Tasmania, che ha riconosciuto agli embrioni congelati di una coppia il diritto di ereditare una volta che abbiano l’ opportunita’ di svilupparsi e giungere alla nascita, anche se questa avviene dopo la morte del padre. Il presidente della corte australiana, Pierre Slicer, ha motivato la sentenza paragonando il diritto dell’ embrione a quello del feto nell’ utero della madre al momento della morte del padre.

Cagliostro

Per un attimo vorrei uscire dal discorso sulla legge 194 ed il dibattito sull’embrione, etc.
La prima reazione avuta quando ho letto questa notizia è stata di immedesimazione nei confronti di questa ragazza e del suo fidanzato.
Per un momento possiamo immedesimarci in questa sedicenne che scopre di essere incinta? Si tratta di una studentessa che sicuramente si trova a dover gestire qualcosa di troppo grande per lei, sapendo che una maternità le rovinerà per sempre la vita (è inutile usare altre parole: una maternità a quell’età può essere una rovina). Questa ragazza ha cercato di risolvere con il suo fidanzato il problema nella maniera più silenziosa possibile ed ora si trova addirittura al centro di un caso che vede protagonista la Corte Costituzionale. Quanto le gioverà tutto questo? Ben poco credo.
Sicuramente – visti i tempi – la ragazza non potrà abortire. Tutti noi potremo essere contenti di questo? Non credo.
Da Italiano mi vergogno e chiedo scusa a questa ragazza.

Soqquadro

A meno che non abbia, alla fine, chiesto ed ottenuto l’avallo dei genitori.
La cosa interessante è che a 16 anni, in Italia, puoi riconoscerlo legalmente un figlio, per decidere di non averlo serve l’autorizzazione.

Cagliostro

Infatti a 16 anni si può andare in galera, ci si può sposare (se autorizzati) e si può riconoscere legalmente un bambino…..bah…..

gmd85

Ma mi chiedo, perché richiamare una sentenza che tratta esclusivamente la tematica dei brevetti e delle tecniche? Sono due casi diversi e il giudice ha adattato la sentenza al caso della ragazza.

whichgood

Perche siamo in un paese bananero del Gran Banano di Oltretevere.

Soqquadro

Cmq il titolo dell’ultimissima è fuorviante. Non si tratta di “per minorenni” ma della 194 tout-court. Se si privilegia un supposto diritto prevalente dell’embrione, questo lo sarebbe indipendemente dall’età della donna che lo ha in grembo. Il fatto che la protagonista di questa vicenda fosse minorenne (e quindi obbligata ad avere o l’avallo dei genitori o del tribunale) è stato solo il caso con cui questo magistrato ha potuto dirigersi in Corte Costituzionale.

giulio

E’ una minaccia gravissima a tutto l’impianto della legge. Speriamo vivamente che non passi.

whichgood

Sarei curioso di sapere la risposta di questi giudici buffoni nel caso la fecondazione fosse avvenuta in un rapporto con il proprio padre.

Fabrizio Ede

Rispetta la scelta del medico di obbiettare … un buon medico cura le malattie, non fa abortire.

PS: e se il medico è donna ?

whichgood

La rottura accidentale di un osso non è una malattia.
I medici fanno anche terapie estetiche su richiesta, mammoplastie additive e vaginoplastie.
Dove c’è scritto che non fanno abortire ?.
Cosa c’entra se questo è donna ???

fab

Associazioni di idee cattoliche, non possiamo sondare tanto profondume.

Fabrizio Ede

@whichgood @florasol

Cosa c’entra ?

si vuole tutelare la libertà delle donne / sostenere i diritti delle donne/ tutelare la loro autodeterminazione ecc… ? Bene se il medico che obietta è donna, non dovrebbe valere lo stesso argomento ?

fab

Dunque c’è un tentativo di senso. Scusa, sai, non siamo abituati.
Bene, la risposta è semplice: un medico donna che stabilisce ciò che un’altra donna deve o non deve fare non si autodetermina in alcun modo, mentre piuttosto eterodetermina.

FSMosconi

Più che di tentativo di senso parlerei di giochetto delle tra carte… 😉
Non che magari non sia volontario. Anzi vorrei proprio sperare che lo sia…

Fabrizio Ede

Un medico donna obiettando stabilisce anzitutto ciò che vuole o non vuole fare lei e in secondo luogo – solo in secondo luogo ossia in dipendenza di ciò – un’altra donna si trova nella situazione di dover cercare un altro medico …
Mi sembra inoltre evidente che ogni autodeterminazione comporta un eterodeterminazione , dato che nessuno di noi vive solo su un pianeta disperso in chissà quale galassia

FSMosconi

@Fabrizio

A me risulta però che proprio la professione di medico determini la vita altrui,e determinandosi in quanto medico si agisce perciò sulla vita di altri.
In più: non pensare di cavartela confondendo il diritto di determinazione di in quanto donna con i doveri del medico. Non mi risulta infatti che la donna medico deciderebbe di una questione a lei attinente in quanto individuo di sesso femminile (indi per cui quell’auto-) ma di questioni attinente a scelte o necessità altrui (forse ti è sfuggito, ma non tutti gli aborti sono volontari)…

fab

Fabrizio, in sostanza stai parafrasando l’impossibilità del liberale paretiano, un teorema di Amartya Sen.
In parole molto povere, si può anche prescindere dall’essere donna, essere medico o essere qualunque altra categoria: vale il fatto che non c’è un confine oggettivo fra ciò che è un mio diritto e ciò che è un diritto altrui.
Quindi in effetti è meglio non affrontare la questione dell’aborto come un problema di autodeterminazione, ma cominciare con lo sgomberare il campo da tutti gli argomenti cristiani, dato che se si crede nella vita eterna l’aborto è irrilevante.
Arrivati a questo punto, trovo che sul feto il parere della madre sia più rilevante di quello di un medico, perché il medico e il suo parere possono anche cambiare, ma la madre è quella e basta. OK, non è un motivo a prova di bomba, ma non ne trovo di contrari migliori.

SilviaBO

@ fab: “se si crede nella vita eterna l’aborto è irrilevante”
In realtà non lo è. Se si crede nella vita eterna, l’aborto è un atto di amore supremo. E’ l’atto con cui una donna decide di meritarsi l’inferno pur di evitare al figlio la nascita e i conseguenti futuri peccati, quindi mandandolo direttamente in paradiso (il limbo è stato recentemente abolito, se non erro).

FSMosconi

Cosa non è chiaro del concetto di uguaglianza?
Se una regola non vale per l’uomo in quanto medico non è che cambia se l’interessata è una donna medico in quanto donna, ma rimane in quanto sempre medico.
Mi risulta alquanto facile da capire…

whichgood

Stiamo parlando di cose pratiche e serie. Sembra che questa aberrazione giuridica a danni della donna ti faccia proprio godere. Non mi stupisce.

cyberego

Qualcosa mi ha disturbato, non lo so esattamente cosa,
ma mi ha disturbato.

Coco

@PaoloS
“A me non sembra che voi abbiate esposto un solo argomento che giustifichi l’abolizione dell’ obiezione di coscienza.”
Il medico tutela la salute (fisica e mentale) della donna. E’ per questo che ritengo giusto l’aborto entro 90 giorni (altro che “figlio di 9 mesi”!!). Se il medico non vuole intervenire allora rifiuta di svolgere il suo compito. Tu come giudicheresti un eventuale medico che rifiuta di eseguire una trasfusione di sangue per motivi religiosi?

“Illusi che se non ci fosse la chiesa, vivreste meglio.”
Qualche miliardo di euro in più nelle casse pubbliche farebbe comodo.
E ci risparmieremmo anche l’ascolto di molte frasi impregnate di omofobia

Catilina

Non è la prima volta che la corte costituzionale viene chiamata a pronunciarsi sulla legittimità della legge 194. Certo il clima attuale è diverso da quello dei decenni passati. Comunque da non esperto dico solo che l’atto dell’Unione Europea che vieta i brevetti sugli embrioni non dovrebbe avere alcun impatto, questo giudice farà solo perdere tempo alla corte. Le altre disposizioni richiamate esistevano anche alle scorse pronunce, che si sono sempre risolte in favore della 194. Quanto a questa ragazzina, se poteva chiedere il permesso ai genitori e non lo ha fatto solo per riservatezza, potrebbe essere ricordata come l’affossatrice involontaria della libertà di aborto in Italia.

alle

Non discutere mai con un idiota, ti trascina al suo livello e ti batte con l’esperienza. Oscar Wilde

Al di là dei paradossi, peraltro divertenti, non trovo davvero sugo a parlare con chi non riesce ad andare oltre il dettato ecclesiastico e non si sforza nemmeno di capire l’elementare verità che un embrione non è un essere umano e una donna incinta sì. Non parliamo poi di diritti soggettivi.
Penso che l’obiezione di coscienza dei ginecologi sia anche dovuta al fatto che la RU e le varie pillole del giorno dopo sembrano prefigurare un percorso senza soluzione di continuità tra antiannidamento e aborto precoce, che li vede sostanzialmente non coinvolti.
Sembra un altro paradosso, vero? Meno c’è necessità da parte dei ginecologi di “fabbricare” feti tagliati e sanguinanti, che possono anche urtare alcune sensibilità, più obiettano. Che la loro sia una scelta “morale” è una cosa che, conoscendo il mondo, non prendo neanche in considerazione. Semmai moralista.
Personalmente non sono mai stata particolarmente anticlericale, essendo convinta che al mondo c’è posto per tutti. Tuttavia la crescente protervia dei cattolici, che hanno la pretesa di insinuarsi ovunque, pontificare (letteralmente) su tutto e tutti, e la crescente ipocrisia e conformismo che questo porta necessariamente con sé (e alcune esperenze personali poco piacevoli in merito) mi fanno veramente inc****. Più clericalismo, più anticlericalismo, è solo normale. Paolos, sentire parlare di lider maximi da un papa boy mi fa veramentre ridere…..

paniscus

“Penso che l’obiezione di coscienza dei ginecologi sia anche dovuta al fatto che la RU e le varie pillole del giorno dopo sembrano prefigurare un percorso senza soluzione di continuità tra antiannidamento e aborto precoce, che li vede sostanzialmente non coinvolti.
Sembra un altro paradosso, vero? Meno c’è necessità da parte dei ginecologi di “fabbricare” feti tagliati e sanguinanti, che possono anche urtare alcune sensibilità, più obiettano. Che la loro sia una scelta “morale” è una cosa che, conoscendo il mondo, non prendo neanche in considerazione. Semmai moralista.”

——————————–

A me sembra lo stesso identico meccanismo per cui tanti ginecologi si oppongono ferocemente alle rivendicazioni dei movimenti per il rispetto della fisiologia della maternità. I reparti di ostetricia sono pieni di medici che preferiscono di gran lunga fare un cesareo senza motivo, piuttosto che lasciare che la donna partorisca per i fatti suoi, con l’assistenza delle ostetriche ma senza nessun intervento invasivo…

Lisa

paniscus

Scusate un attimo, ma a me pare che qua si stiano confondendo troppi piani diversi.

Io trovo giustissimo che una minorenne, se vuole abortire, debba passare attraverso il consenso dei genitori. Perché l’aborto non è soltanto una faccenda di pruriginoso controllo morale della sessualità, ma è ANCHE e soprattutto un’operazione medica invasiva, che comporta un intervento chirurgico, un’anestesia, l’assunzione di farmaci, la firma di un consenso informato con dichiarazioni specifiche sull’anamnesi personale, e quant’altro… tutte cose che in qualsiasi altra circostanza sarebbe inconcepibile eseguire su un minore senza che i genitori ne siano informati.

Ma scherziamo? Io, come dipendente della scuola pubblica, non posso far uscire di scuola un sedicenne con cinque minuti di anticipo, perché se capita qualcosa i genitori potrebbero denunciarmi… e invece un medico dovrebbe essere libero di compiere un’operazione chrurgica o somministrare un farmaco invasivo su una persona della stessa età, senza alcun obbligo di informare la famiglia?

D’altra parte (vista l’esistenza di realtà di fatto particolarmente arretrate, o fanatiche, o completamente inadeguate a qualsiasi comunicazione), trovo anche giusto che possa esistere il percorso “di riserva”, per la minorenne che può scavalcare la volontà dei genitori e rivolgersi al giudice tutelare, in casi eccezionali. Ma appunto, dovrebbero essere casi eccezionali, non certo la norma.

Il ricorso all’autorizzazione del giudice è giusto che ci sia, ma dovrebbe essere limitato a quei casi in cui i genitori si impuntano a dire di no a tutti i costi, oppure si dimostra seriamente che c’è una situazione familiare particolare, per cui in famiglia proprio non se ne può nemmeno parlare. Ma non dovrebbe essere utilizzato ogni volta che la ragazza, semplicemente, “non ha voglia di dirlo ai genitori”, che è ben diverso.

Insomma, che senso ha che tutte le normative attualmente riconosciute vadano sempre più nella direzione della massima intoccabilità del minore senza consultazione dei genitori, e con obbligo di riferire ai genitori qualsiasi dettaglio insignificante di qualsiasi cosa…. tranne che nel caso dell’aborto? Scusate, ma a me sembra una presa in giro bella e buona.

A me sembra che la legge 194 attualmente in vigore vada abbastanza bene così, e che sia giusto che preveda entrambe le situazioni, quella “normale” e quella di “eccezione”. Perché polemizzare su questo?

Lisa

manimal

per il solito motivo per cui ritengo giusto che la donna adulta abbia DIRITTO ad abortire. perchè è il suo corpo che dovrà portare avanti la gravidanza e partorire. nel caso della minore cambia qualcosa? per impedirle i rischi di un aborto la si OBBLIGA ad un parto?

i genitori hanno la patria potestà, ma non credo che sia giusto che questo significhi disporre del corpo del figlio oltre quelle che sono le sue volontà.

senza considerare il fatto che la minore non credo abbia la capacità giuridica per disconoscere il neonato. quindi le verrebbe imposta una maternità, che una volta maggiorenne ricadrebbe interamente sulle sue spalle.

paniscus

Ma guarda che hai capito male, io non ho mai parlato di OBBLIGARLA al parto, ho solo detto che non mi sembra giusto che un intervento così invasivo possa avvenire all’insaputa dei genitori (quando invece le leggi obbligano chiunque lavori con minori a una cura maniacale nella comunicazione ai genitori di qualsiasi cosa, in qualsiasi altra circostanza).

Mi sembra semplicemente giusto che i genitori ne siano informati e che i consensi e le dichiarazioni legali e burocratiche li firmino loro, esattamente come per qualsiasi altro atto medico, tutto lì. Se arriva un minorenne al pronto soccorso perché si è spatasciato col motorino, e c’è bisogno di mettergli i punti, i sanitari sono obbligati a chiamarli, i genitori, e la dimissione finale la firmano loro, anche se il ragazzo si sbraccia a supplicare di non chiamarli (magari solo perché vuole tener loro nascosto di avere fatto forca da scuola, o amenità del genere).

Ho anche specificato che ritengo giusto che comunque esista, per l’aborto di una minorenne, una clausola di “salvataggio” in casi eccezionali, esattamente come sta già così adesso… ma appunto dovrebbe essere l’eccezione e non la norma. La possibilità di scavalcare la volontà dei genitori richiedendo l’intervento del giudice esiste già, ed è prevista proprio in caso di disaccordo estremo o di rapporti familiari particolarmente problematici. Il fatto di “non avere voglia di dirlo ai genitori”, fino a prova contraria, non è una motivazione eccezionale, esattamente come per il caso dell’incidente in motorino di cui sopra.

Lisa

manimal

@Paniscus

“Io trovo giustissimo che una minorenne, se vuole abortire, debba passare attraverso il consenso dei genitori.”

avevi esordito con questa affermazione ed in base a questa ho interpretato il tuo intervento.

mi scuso di non aver compreso il senso delle tue parole.

Southsun

Se il giudice vuole solo perdere tempo per far scadere i termini di legge e obbligare la ragazza a partorire, ha usato una strategia perfetta, degna di Berluska.

La ragazza ora non ha che una strada, perchè non può certo aspettare i tempi biblici della Consulta: andare all’estero.

Riguardo il procedimento, se la Consulta opta per un’interpretazione estensiva della sentenza europea, la 194 è davvero a rischio e le mammane affileranno i coltelli.

Immagino quelli di Avvenire e i fascisti par loro. Saranno pazzi di gioia.

Otto Permille

Premesso che un uovo fecondato non è un bel niente e che un embrione è solo uno stadio evolutivo destinato a diventare un essere umano solo se funzionano a pieno ritmo e senza eccezioni dei processi plastici regolati da codici genetici, quello che non si capisce è come mai una tribù di preti, eunuchi, la maggior parte dei quali prova pure schifo per gli organi sessuali femminili e che odiano profondamente i fastidiosi bambini (che essi infatti non generano) al punto che giungono a violentarli – aprano delle crociate a difesa delle uova fecondate e degli embrioni. La ragione non è certamente l’amore della vita. Alla chiesa cattolica della vita non è mai importato un fico secco ed ha sempre usato il dolore altrui e la disgrazia altrui per ricattare e accumulare ricchezze. La chiesa cattolica non ha mai compito nessuna battaglia contro la pena di morte. Se ammazzano un detenuto, o lapidano un’adultera, o impiccano un omossessuale, alla chiesa non importa un fico secco. Però mobilità le masse per salvare l’embrione! E’ un comportamento schizofrenico oppure un saggio calcolo politico?
No! E’ un saggio calcolo politico. La chiesa cattolica è la più grande agenzia di investimento di denaro (spesso denaro sporco) di tutto il pianeta e quindi deve continuamente calcolare il proprio tornaconto. La maggior parte del suo oro zecchino, valutato miliardi di dollari, è conservato nelle banche americane. Nell’USA vige la pena di morte e quindi la chiesa chiude tranquillamente tutti gli occhi di fronte alla marea di esecuzioni che avvengono in quei paraggi. Invece lottare per la vita dell’embrione comporta molti vantaggi. In primo luogo permette alla chiesa di controllare e gestire dei cascami di emotività diffusa che le consentono di conservare un potere sulle coscienze, potere che si traduce inevitabilmente in una perdita di peso politico (e finanziario). In secondo luogo c’è anche un tornaconto economico legato alla miriade di miliardi di dollari investiti negli ospedali ovunque nel pianeta, nella ricerca scientifica organizzata da poli cattolici, nella assistenza, negli orfanatrofi, nelle adozioni e (non è da escludere) anche nel commercio internazionale (compravendita) dei neonati.
E’ in questo senso che la chiesa è interessata alla … difesa della vita!

Catilina

Il fatto scandaloso in questa vicenda è l’uso aberrante che si pretende di fare della sentenza della Corte di Giustizia C.E. proc. C-34/10 e della direttiva che essa interpreta. Una direttiva vieta di brevettare a fini commerciali biotecnologie che comportino la distruzione di embrioni, senza vietare in assoluto la distruzione di embrioni, rimettendo quindi alle leggi dei singoli stati la distruzione degli embrioni per finalità di ricerca. La sentenza della Corte di Giustizia interviene per stabilire cosa si debba intendere per embrione umano esclusivamente ai fini dell’applicazione di quella direttiva riguardante la brevettabilità delle biotecnologie distruttive e stabilisce che si deve intendere per tale anche l’ovulo fecondato. La Corte , in sostanza , si limita ad escludere che la ricerca scientifica che implichi l’uso di embrioni umani sia brevettabile. Ma secondo il promotore di questo ricorso quanto detto sottenderebbe che l’embrione così definito “è stato riconosciuto quale soggetto da tutelarsi in modo assoluto nel diritto vivente della Corte Europea”. Mentre è evidente che il sotteso è evitare il commercio e lo sfruttamento industriale del corpo umano in tutti i suoi stadi e non ha nulla a che vedere con riconoscimenti di soggettività, né con la tutela assoluta della vita dei prodotti del concepimento. Se questo ricorso non verrà respinto, vorrà dire che c’è qualcosa che non funziona bene nella Corte Costituzionale.

mistergrey2

“Se non ne fossi a conoscenza, ti informo che l’uaar ha cacciato alcuni dei suoi iscritti perché non concordavano con le idee del vostro leader maximo. Dove sarebbe la libertà?
In passato ho avuto commenti mai pubblicati. Apertura al dialogo?
In Italia è più facile dire che sei adato a letto con questo o quella, o che sei vergine?
A me sembra proprio che voi aderiate tutti all’ideologia “Un buon medico non obietta”. Non ho ancora trovato uno che per una volta, su qualsiasi argomento, abbia differito il suo pensiero da quello dell’uaar.
Faccio notare inoltre, che le campagne e le iniziative dell’uaar nascono sempre per andare contro al pensiero della chiesa. Questa è libertà di pensiero? A me sembra solo anticlericalismo, e voi ne siete succubi.”

“Voi siete succubi dell’abolizionismo”! Strillavano i ricchi proprietari di schiavi contro i membri delle associazioni che si battevano per l’abolizione della schiavitù, in genere rispettabili esponenti della borghesia del New England.

Sono i clericali, con la loro protervia e avidità , a creare l’anticlericalismo.

Premesso che la tabe del liderismo è universalmente diffusa; premesso che finora non ho trovato forum in cui le difformità dalla linea ufficiale fossero tollerate di buon grado;
io e altri, pur non facendo parte dell’Uaar e non essendo nemmeno simpatizzanti, siamo privi del dono della fede e avversiamo le interferenze clericali .

Ti riuscirà difficirle crederlo ma è così.

Poi qui scrivono molti reazionari che si permettono il lusso, la civetteria potremmo anche dire, di manifestare un anticlericalismo che mal si adatta alle loro idee conservatrici.

Mi sembra di aver letto che pure il penultimo re d’Italia avesse, in privato , di questi uzzoli.

Sergio

Siamo alla stretta finale, altro che storie e sofismi: l’abolizione della 194 è ormai prossima, anche grazie alla sentenza della Corte di Giustizia europea. Chissà come sogghigna Ruini che aveva ipocritamente sostenuto – in occasione del referendum sulla procreazione assistita – che la Chiesa non intendeva attaccare la 194. Affermazione fatta con la riserva mentale (“per il momento”).

Ciò che qui si sottovaluta è l’importanza della demografia. Il potere in Cina ha stabilito un figlio per coppia per contrastare l’incremento demografico che minacciava il paese (se no oggi ci sarebbero 400-500 milioni in più di voraci Cinesi).
Da noi il problema è inverso: la popolazione europea invecchia e ci sarebbe un tracollo traumatico senza l’immigrazione. È sicuramente legittimo che il potere s’interessi alla questione demografica: è una questione di vitale importanza (per il potere, per la società).
In Europa la demografia era sfuggita di mano al potere civile e religioso che ora cerca di porre rimedio con la sacralizzazione dell’embrione e la criminalizzazione degli abortisti.
La Chiesa non parla più dei novissimi (morte, giudizio, inferno, paradiso) e dei ridicoli dogmi in cui non crede quasi più nessuno, in primis i teologi stessi (qualche babbione che ci crede ancora strologa pure qui da noi, ma sono patetici, anche se si credono acculturati). La Chiesa punta sui valori non negoziabili con cui spera di restare a galla. Galleggia ancora perché il potere civile la sostiene (per l’ex comunista del Quirinale la Chiesa svolge una funzione essenziale, anche per il suo stipendio da operaio).

paniscus

“Ciò che qui si sottovaluta è l’importanza della demografia. Il potere in Cina ha stabilito un figlio per coppia per contrastare l’incremento demografico che minacciava il paese (se no oggi ci sarebbero 400-500 milioni in più di voraci Cinesi).
Da noi il problema è inverso: la popolazione europea invecchia e ci sarebbe un tracollo traumatico senza l’immigrazione. ”
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Il problema non è affatto “INVERSO”, il problema è lo stesso, soltanto che è spostato di 30 o 40 anni: cosa credi, che oggi la Cina il problema dell’invecchiamento della popolazione non ce l’abbia?

E se ne sono accorti dopo 40 anni, che dare un taglio forzato alle nascite (proprio in un momento in cui le condizioni sanitarie miglioravano e l’aspettativa di vita si allungava) alterando artificialmente il rapporto numerico tra generazioni con una velocità eccessiva in pochi anni, avrebbe portato esattamente a quello?

Ossia, forse è vero che ci sono 400 milioni di cinesi in meno, ma si tratta di 400 milioni di cinesi GIOVANI in meno. Di qui a poco, la Cina si ritrova con un miliardo di anziani, ormai fuori dall’età produttiva, senza più nessuno che contribuisca economicamente al loro sostentamento, né sul piano individuale né su quello sociale. Poi voglio vedere chi gliele paga, le pensioni, l’assistenza medica e le eventuali badanti… un unico nipote dovrà mantenere per decenni due genitori e quattro nonni statisticamente destinati a vivere più di 90 anni, senza potersi fare una vita propria.

Se pensate veramente che sia stata un’idea geniale…

mistergrey2

Sul fatto che la 194 abbia i giorni contati non sono d’accordo.

Porteranno avanti questo conflitto a bassa intensità, cercando di rendere difficile l’aborto in Italia, per la gioa dei proprietari delle cliniche private e di quelle estere. D’altronde non mi sembra proprio di ravvisare , a livello europeo,
un forte movimento antiabortista in grado di rovesciare una situazione ormai consolidata.

Al momento in Occidente bolle ben altro in pentola che lo scatenamento di una crociata sull’aborto.Ricordati che i vescovi, ben introdotti ovunque, dettano l’agenda politica solo dell’Italia e , forse, dell’Irlanda e della Polonia.

Se lo avessero ritenuto possibile avrebbero attaccato frontalmente la legge nel 2008, dopo l’Investitura imperiale di sua Emittenza, quando in Parlamento c’era un’opposizione per modo di dire e ugualmente prona ai diktat vaticani.

Oppure l’attacco sarebbe venuto tra il 2001 e il 2006, ai tempi del Silvio 2 e dei mazzolamenti genovesi.:-)

mistergrey2

“Ci sono psicologi obbligatia far diventare eterosessuali gli omosessuali?Se proprio vogliamo dirla tutta, i pochi psicologi che fanno uso della “terapia di Nicolosi” sono fortemente osteggiati dalleassociazioni degli psicologi che sono padroneggiate da lobby omosessuali.
L’ipocrisia stanel dichiararsi aper tialla scienza eandare controa gente come Nicolosi. L’ipocrisia stanelnegare la scelta di quegli omosessuali che vogliono tornare eterosessuali e parlare di libertà di pensiero.
Avere un figlionon è “un male che miaffligge”,altrimenti vale quello che dicevo prima, e una madre dovrebbe essere libera di far uccidere il figlio perché le da fastidio.”

Fortemente osteggiati?

Dovrebbero essere cacciati dalle associazioni e spediti in un ‘isola deserta.

Anzi, per contrappasso, i maschietti in un’isola, le femminucce in un ‘altra .

Ci sono omosessuali che non accettano la loro condizione, lo sappiamo.

Il dovere degli strizzacervelli è aiutarli a superare questo disagio, non a diventare eterosessuali.

paniscus

Ma guarda che strano.

Quei quattro gatti di psicologi che seguono le idee di Nicolosi sarebbero “fortemente osteggiati” da tutti gli altri, e ingiustamente vittime di una discriminazione professionale, nonché di un oltraggio alla libertà di pensiero.

Ma chi l’avrebbe mai detto, oh? Una cosa così incredibile che da sola non si spiegherebbe proprio, eh, si giustifica solo ed esclusivamente con un complotto da parte delle lobby omosessuali che tengono in pugno l’intera comunità mondiale degli psicologi e psichiatri…

Figurati a quali vessazioni e discriminazioni professionali saranno sottoposti gli astronomi che credono che la Terra sia piatta, o i biologi che non credono nell’evoluzione, per non parlare degli storici che sostengono che l’Impero romano non sia mai esistito, o dei geologi che pensano che la Terra sia sostenuta da quattro elefanti.

Come si spiega che siano avversati da tutti gli altri, e che non vengano presi sul serio? Chiaro segno di un complotto e di un’ingiustizia!…

Lisa

Kaworu

farei notare che uno di questi celebri “terapeuti” s’è giusto (non molto tempo fa, ma onore all’onestà intellettuale) ricreduto e scusato.

non che gli altri credano veramente a quello che propagandano eh, sanno perfettamente e ammettono più o meno candidamente che non cambia l’orientamento ma il comportamento.

e come dire… “grazie, graziella e grazie ar caz zo”.

però anche se ti convinci di essere una giraffa, non è che ti si allunga il collo.

Antonio72

Ora, due obiezioni nel merito della Legge 194 e di quanto si dice nell’articolo in riferimento ad essa.
Innanzitutto è chiaro a tutti che la legge 194 cada in contraddizione, non solo con la legge 40 che tutela l’embrione, e neanche con gli articoli della Costituzione di cui si dice, ma anche e soprattutto con se stessa. Ovvero la legge 194 è una legge contraddittoria.
L’art. 1 dice che lo Stato “riconosce il valore sociale della maternità e tutela la vita umana dal suo inizio”. E la biologia afferma che la vita umana comincia dal concepimento. Per la biologia la vita di un embrione non è meno vita della vita di un bambino.
Inoltre si dice anche che : “Lo Stato garantisce il diritto alla procreazione cosciente e responsabile” e quindi siccome la stessa legge consente alla donna di abortire, lo Stato dovrebbe salvaguardare il ricorso della donna all’IVG cosciente e responsabile. Ora, chiunque può giudicare se il caso di quella ragazzina sia compatibile con le finalità di legge o viceversa sia un modo per sfuggire da qualsiasi coscienza e responsabilità.
Inoltre si dice che l’IVG non “è mezzo per il controllo delle nascite”. Ma in Italia sappiamo che 1/3 degli aborti complessivi viene eseguito su donne extracomunitarie con un più alto tasso di fecondità rispetto alle donne italiane. E’ facile quindi prendere atto che in Italia l’aborto diviene in parte sfruttato anche quale mezzo di controllo delle nascite.
Inoltre la presunta “libertà di scelta” della donna che voglia abortire, fa a pugni con quanto si dice nella stessa legge nell’art. 4 “la donna che accusi circostanze per le quali la prosecuzione della gravidanza, il parto o la maternità comporterebbero un serio pericolo per la sua salute fisica o psichica…”. E cosa è ammesso che faccia questa donna, secondo lo stesso art. 4, forse abortire? No, o almeno non ancora: “si rivolge ad un consultorio pubblico….o a una struttura socio-sanitaria…o ad un medico di sua fiducia”.
Ma dove sta scritto che alla donna è assicurata la libertà di abortire? Nella legge 194 da nessuna parte, mentre in qualsiasi manifestazione femminista praticamente in tutti i cartelli e slogan. Questa presunta libertà non può infatti essere attiva, come di solito viene intesa e tutelata qualsiasi libertà umana in uno stato di diritto, in quanto la donna “accusa circostanze”.
La donna ha la libertà di abortire non più di quanto si abbia la libertà di cura dopo aver sbattuto con l’automobile o aver preso il morbillo.
Ora, a meno che non si voglia parificare la gravidanza al morbillo, altrimenti ne verrebbe l’assurda conseguenza che la donna debba evitare qualsiasi gravidanza e quindi la fine inevitabile della specie umana, ecco che il “serio pericolo per la salute fisica o psichica” dovrebbe essere un’eccezionalità; ma valutata da chi? Appunto dai consultori, dalle strutture socio-sanitarie e dai medici e non in autonomia dalla donna stessa, a maggior ragione quando dimostra di essere rimasta una ragazzina capricciosa ed irresponsabile. Se l’aborto fosse consentito in questo caso, la finalità di legge verrebbe del tutto pervertita, in quanto la “cura della malattia della donna” si degenerebbe nella “diffusione della malattia della donna”, ovvero la legge contribuirebbe a generare una società malata, e a diffondere il fenomeno aborto piuttosto che a contenerlo. Non a caso negli stati in cui la legge è più permissiva il tasso di abortività è molto maggiore rispetto agli altri, soprattutto guarda caso, tra le minorenni.

mistergrey2

Ma con questi contorti sofismi dove vuoi andare a parare?

La 194 consente alle donne adulte di abortire entro i primi tre mesi di gravidanza,su loro semplice richiesta, in una struttura pubblica.

Le autorità competenti sono tenute ad informare la richiedente sulle alternative all’aborto e quest’ultima è obbligata a ricevere queste informazioni,
non certo a tenerne conto.Si tratta di una penosa trafila burocratica che fa perdere tempo alla donna e spesso la infastidisce.

Lo dite voi che “la biologia afferma che la vita umana comincia dal concepimento. Per la biologia la vita di un embrione non è meno vita della vita di un bambino.”

Voi ,che avevate proibito alla terra di girare attorno al sole e bruciavate erbivendole e levatrici come streghe. Il tanfo di carne bruciata si sente ancora
nelle piazze e dentro le chiese; apposta usate tutto quell’incenso 🙂

manimal

non vedo assurdità di sorta nella decisione della donna come individuo di voler evitare gravidanze. la società è formata da individui, e sono i diritti di questi che a mio avviso vanno tutelati, non quelli ipotetici della società ad avere la prosecuzione della specie.

riguardo le tue considerazioni sulla 194, non sono così documentato da poterle confutare, ma dandole per corrette, la conseguenza che ne traggo è opposta alla tua: la 194 è legge da rivedere, ma in senso libertario.

ps: queste sono MIE opinioni personali, che se eventualmente invise da tutti gli atei o associazioni di atei (di cui non faccio parte) del pianeta, non farebbero in nessun caso di me qualcosa di diverso da un ateo.
e non considero il mio ateismo DOGMA, perchè nessuno mi ha istruito su come si debba pensare per essere un VERO ateo, e perchè non precludo razionalmente che in futuro la mia visione della vita possa mutare, fino ad escludere l’ateismo.

Antonio72

@manimal

Bisogna vedere quali siano gli scopi e le finalità di una legge che regolamenti l’IVG.
Se lo scopo è il contenimento ed il controllo del fenomeno abortivo, ad eccezione dei casi in cui la gravidanza comporti serio pericolo per la salute psico-fisica della donna, così com’è intesa dalla legge 194, allora una legge più libertaria non farebbe altro che remare contro le finalità esplicitate dalla stessa legge. Chi lo dice? I tassi di abortività registrati nei paesi in cui la legislazione in tema d’aborto è più libertaria, molto più elevati che in Italia. E come già detto, in particolar modo nella fascia della minore età. Se non ci crede, può ricorrere a Wiki ed in poco tempo lo verificherà da sè. E’ inutile nascondersi dietro un dito: una legislazione libertaria in tema d’aborto consentirà alla donna di rendere intercambiabili l’aborto e la contraccezione. Ovvero la tecnica abortiva verrà considerata dalla donna non molto diversamente da una tecnica contraccettiva. E’ per questo che l’aborto è molto più diffuso in quei paesi in cui vi è una maggiore disponibilità di contraccettivi chimici e una maggiore sensibilità all’educazione sessuale in tal senso. In definitiva l’equazione: + contraccettivi = – aborti, è totalmente smentita dai fatti. Viceversa sarebbe più calzante l’equazione: contraccezione = aborto.

Catilina

La corte costituzionale si è già pronunciata in passato sulla compatibilità della legge 194 con gli articoli della costituzione che tutelano i diritti umani, la sentenza è consultabile sul sito della consulta. La legge 40 tutela l’embrione extracorporeo, nell’ambito delle procedure di procreazione assistita, non riguarda la tutela dell’embrione nell’ambito della gravidanza. Nel contesto della legge 40 l’embrione è solo di fronte a procedure tecniche, mentre nel contesto della 194 l’embrione entra in conflitto con la donna cioè con suoi diritti ugualmente rilevanti dal punto di vista costituzionale, in particolare salute. Non esiste conflitto. così come non esiste alcun conflitto con la direttiva europea che impedisce alle ricerche che impieghino embrioni di essere tutelate commercialmente con brevetti. il principio alla b ase qui non è la tutela dell’embrione in sé, né il riconoscimento della sua soggettività autonoma, ma contrastare lo sfruttamento commerciale-industriale del corpo umano in tutti i suoi stadi, comprese le cellule germinali (ovociti e spermatozoi). ora il corpo è una entità oggettiva, non soggettiva.

Antonio72

@Catilina

Non è esatto.
La legge 40 vieta espressamente lo sfruttamento commerciale del corpo umano in tutti i suoi stadi, ma allo stesso tempo regolamenta le tecniche di procreazione assistita. La tutela dell’embrione avviene quindi anche in seno alle procedure di procreazione assistita, riconoscendo quindi allo stesso embrione, almeno implicitamente, la dignità di vita umana. Infatti si parla espressamente di “tutela della salute e dello sviluppo dell’embrione stesso” (Art. 13 comma 2). Ora, non avrebbe senso la tutela della salute dell’embrione, se questo fosse considerato solo materiale biologico, ancorchè indisponibile alla manipolazione.
In definitiva la legge 40, così com’è scritta, riconosce la dignità umana dell’embrione, anche quando è fuori del corpo della donna. A questo proposito l’articolo 14 è molto esplicito: “E’ vietata la crioconservazione e la soppressione di embrioni”. Ora, se la legge si preoccupasse esclusivamente del commercio e della brevettabilità di materiale biologico umano, non vi dovrebbero essere impedimenti di sorta nella soppressione degli embrioni o nel loro sfruttamento ai fini della ricerca scientifica. Ma così non è. Anzi, paradossalmente l’embrione extracorporeo è maggiormente tutelato dell’embrione presente nell’utero materno. E questo perchè esiste proprio un conflitto tra la tutela della salute dell’embrione prescritta nella legge 40 e la tutela della salute della donna prescritta dalla legge 194. Ma questo conflitto non sarebbe possibile qualora l’embrione fosse considerato solo “entità oggettiva” e non soggettiva. Anzi in questo caso non avrebbe alcun senso parlare di qualsiasi “tutela della salute dell’embrione”.

Gérard

In Francia una ragazza minorenne puo abortire senza il concenso degli genitori .
Deve essere assistita da una persone maggiorenne e rivolgersi sia all’ infermiere dello stabilimento dove studia oppure rivolgersi ad un centro del Planning familiale …
Tutto questo è perfettamente legale dal 2001 se non mi sbaglio ….

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