Olanda, ministero introduce eccezione religiosa al bando su macellazione rituale

La Camera Bassa olandese aveva approvato l’anno scorso, a larga maggioranza, il bando della macellazione rituale, perché vietava lo stordimento degli animali rendendone più dolorosa la morte. La legge non trova però il sostegno del Senato. Una presa di posizione che viene giudicata ostruzionista e contraria alla volontà popolare, visto che il governo ha ripiegato su un compromesso con le comunità di fede.

Ora infatti la legge ammetterà di nuovo una eccezione su base religiosa, con una convenzione firmata dal ministro dell’Agricoltura Henk Bleker e i rappresentanti locali delle confessione islamica ed ebraica. Uniti, nel nome della “libertà religiosa” e del comunitarismo, per mantenere nella legislazione usanze e dottrine spesso arretrate e una corsia preferenziale per pratiche che sarebbero vietate agli altri cittadini.

L’accordo prevede condizioni stringenti. Un veterinario deve essere presente durante la macellazione halal e kosher e visitare l’animale; l’agonia non deve essere prolungata e se ciò accade la morte arrivare entro 40 secondi con l’intervento del veterinario stesso.

Ma il Partito Animalista Olandese che aveva proposto il bando, capeggiato da Marianne Thieme, lamenta che in questo modo venga di fatto aggirata la legge, introducendo una eccezione che somiglia molto ad un emendamento bocciato alla Camera.

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47 commenti

Roberto Grendene

l’agonia non deve essere prolungata e se ciò accade la morte arrivare entro 40 secondi con l’intervento del veterinario stesso.

il sonno della ragione genera mostri

faber

A mio parere Goya dimenticò un pezzo: i mostri generano ancora più sonno della ragione

cyberego

Meglio restare svegli, dottor Grendene
e diventare vegetariani (come ho fatto io).

Laverdure

@Cybertego
Oppure,piu’ semplicemente,sbarazzarsi delle fisime,e quel poco di vera sensibilita di cui si dispone dedicarla agli esseri umani,dato che le occasioni non mancano di certo.
Perche’,se abbiamo l’onesta di rifletterci un’attimo,ci accorgeremo che per gli esseri umani la maggior parte di noi fa ben poco,perlomeno al di fuori della stretta cerchia delle amicizie e degli affetti familiari,anche se molti pretendono di far credere il contrario.
E personalmente e’ quest’ultimo dettaglio che mi irrita,perche da un pezzo ho smesso di farmi autoillusioni sulla MIA generosita.(senza che questo beninteso mi crei complessi,perche’ non credo di discostarmi molto dalla media).
Ma ognuno e’ libero di pensarla come vuole,ovviamente.

cyberego

@ Laverdure
Giusto ma se vogliamo amare o quantomeno rispettare i nostri simili,
dobbiamo includere anche gli animali, che insieme a noi, fanno parte
dell’ “anima mundi”.
Sul nostro “egoismo” non mi sorprendo troppo: siamo principalmente
animali, anche se senzienti più che egoismo è istinto di autoconservazione.

Laverdure

@Cyberego
Si puo’ benissimo amare sia gli esseri umani che gli animali,e’ ovvio,ma ti sei mai chiesto perche tanti riescano piu’ facilmente ad amare questi ultimi ?
In molti casi si tratta di individui che per forza di cose si trovano nell’impossibilita materiale di stringere amicizie umane,come vecchi senza piu’ parenti,per i quali la semplice compagnia di un cane o un gatto costituisce un conforto enorme.
Ma in altri casi il motivo e’ differente :amare esseri umani significa innanzitutto rispettarli,accettare opinioni,gusti,modi di comportamento diversi senza cedere alla tentazione di imporgli i nostri,cosa tutt’altro che facile.
E gli esseri umani ti fanno capire chiaramente se il tuo comportamento non e’ gradito.
Con gli animali e’ tutto piu’ facile :chi ti dice che i tuo cane o gatto non apprezzi per niente certi tuoi comportamenti,ad esempio certi cibi.o certi modi di coccolarlo ?
E gli animali ovviamente non fanno mai richieste ,lasciano a te tutta l’iniziativa,
senza mai la :mentarsi.
Se questo ti sembra poco.

cyberego

@ Laverdure
Beh io ho un cane ed un gatto, e si fanno capire BENISSIMO
(ti sei mai ritrovato una mano a strisce, per aver osato interrompere
una felina meditazione, o il tallone obliterato per aver dissotterrato un
osso putrefatto?)
Il vero mistero resta per me l’essere stato piantato senza ragione apparente dalla mia potenziale “mezza mela”, alla quale avevo dedicato passione, comprensione,
devozione, fedeltà, energie nervose e fisiche, nonché un discreto patrimonio di giovinezza e moneta corrente, senza pretendere nulla in cambio se non un banalissimo “ti amo”.
Se questo ti sembra poco.
P.S. Esempi scherzosi a parte, sono d’accordo con te 😉

manimal

@Laverdure

sospetto tu non abbia avuto molte occasioni di contatto con animali…
altrimenti, come ti ha detto già cyberego, sapresti che si fanno capire benissimo. soprattutto quando non gradiscono qualcosa.

inoltre vedo che ti sfugge il fatto che un gatto o un cane (o qualsiasi altro animale a quanto ne so), non è un clone indifferenziato della propria specie, ma ha caratteristiche peculiari della PROPRIA personalità, esattamente come un essere umano.

io tendo ad aver rapporti migliori con gli animali che con le persone, non perchè sia nell’impossibilità di avere relazioni con altri esseri umani, ma semplicemente perchè fortemente deluso dalla natura umana.
una persona può essere più o meno vicina al mio modo di pensare, più o meno intellettualmente onesta, più o meno empatica, ma è pacifico che anche nelle migliori condizioni di compatibilità vi saranno sempre problemi di comunicazione, incomprensioni, malintesi. quando va bene: in altri casi vi è ipocrita adulazione, egoismo ed egocentrismo, insensibilità totale.

con gli animali tutto ciò non accade: sanno benissimo dare il loro affetto senza alcuna riserva. il loro modo di essere mi rilassa, non impone fatica di comprensione, comunica con la parte istintiva che è in me e che considero umana quanto quella razionale…

tutto ciò non fa di me un completo misantropo, credo.
magari sarò parzialmente immaturo, ma mi riservo di concedere la mia attenzione ad esseri umani che danno indizi di meritarla, anzichè a tutti indistintamente, perchè so benissimo quanto sia facile restare deluso dalle persone.

non mi è mai capitato con un animale.

Laverdure

@manimal
A tutti gli effetti e’ come se mi avessi risposto :”Quoto”.

Artemio

O meglio ancora, diventare VEGANI. L’industria lattiero casearia e quella delle uova non sono altro che una parte integrante della filiera dei macelli e dell’olocausto degli animali.

cyberego

@ Artemio
“Non sum dignus”, hai ragione ma proprio non riesco a rinunciare
al latte fresco o ad un uovo fritto (spesso la mia unica cena, a seconda
di come fluttua l’euro nelle mie tasche).
Sono tre anni che ho rinunciato alla carne, abbi comprensione! 😉

Artemio

Oggesu’, ancora con queste madornali cretinate.

Gli animali “carnivori” non hanno scelta: o il leone mangia la gazzella o muore. Tu e tutti gli esseri umani si, ma mangi lo stesso animali pur potendo non farlo. Inutile dire che dovendo scegliere tra un leone e uno s7r0n20 come te tifo per il leone 1000 volte.

Artemio

Naturalmente stavo rispondendo a Laverdure.

Cyberego: il latte di soia è un’ottima alternativa. Per l’uovo fritto non saprei, ma sono convinto che si puo’ trovare di meglio, spendendo meno e soprattutto non uccidendo nessuno.

cyberego

@ Artemio
guarda che Laverdure ha postato più sotto,
anch’io tifo per il leone, non fosse altro perché
preferisco che ceni a base di gazzella, piuttosto
che a base DI ME!

manimal

@Laverdure

non sono pagato a cottimo per contestarti… 🙂

in ciò che hai affermato c’è del vero, ma ciò che non mi convince è un approccio freddamente razionalistico che ti fa dire in soldoni che chi vuole il bene ANCHE degli animali è un illuso sentimentale irrazionale.
può anche essere così, ma mi pare che tu non ti renda conto che l’uomo non è un animale completamente razionale. e assecondare alcuni “sentimentalismi” della mia natura (che tu evidentemente non hai), non mi fa in alcun modo sentire in “colpa” nei confronti del genere umano, con alcuni esemplari del quale ho conti in sospeso. non li ho in nessun modo col mondo animale il quale segue leggi crudeli, ma mai improntate alla falsità o alla malvagità.

e continuo a non capire come una sensibilità animalista dovrebbe distogliere qualcuno da fare del “bene” agli altri…
personalmente, mi invoglia maggiormente, quando riesco a considerare gli esseri umani degli animali come gli altri, magari molto più arroganti e presuntuosi, ma comunque soggetti alle stesse necessità e fragilità.

ps nel caso mi trovassi con un fucile in mano davanti ad un leone/orso/pittbull/etc che ti aggrediscono, non è a te che sparerei… 🙂

Laverdure

@Artemio
“Gli animali “carnivori” non hanno scelta: o il leone mangia la gazzella o muore”

Questo senza dubbio dara un enorme sollievo alla gazzella.
(Risposta scontata?
Non piu’ dell’affermazione .)

Laverdure

@manimal
Leggimi piu’ attentamente:ho scritto che si possono benissimo amare umani e animali.
Esattamente come si puo’ avere una profonda fede religiosa senza perdere la propria sensibilita verso gli esseri umani.
Ma in molti casi non e’ cosi.

Sandra

“Per l’uovo fritto non saprei, ma sono convinto che si puo’ trovare di meglio, spendendo meno”

Tipo? Per costo di acquisto, tempo di preparazione e cottura non mi sembra ci siano equivalenti.

Laverdure

@manimal
“con gli animali tutto ciò non accade: sanno benissimo dare il loro affetto senza alcuna riserva. il loro modo di essere mi rilassa, non impone fatica di comprensione, comunica con la parte istintiva che è in me e che considero umana quanto quella razionale…”

Ho voluto riprendere questo tuo precedente intervento perche’ mi era sfuggita
un’importante ossertvazione.
Le tue convinzioni sono senz’altro condivise da molti,ma chi ti assicura che siano fondate ?
E’ gia estremamente difficile interpretare i sentimenti degli altri esseri umani,
dei quali condividiamo l’origine,la cultura.l’ambiente,e coi quali possiamo comunicare efficacemente col linguaggio,per non parlare del linguaggio del corpo.
Molto spesso ci lasciamo ingannare dalla nostra immaginazione e dai nostri desideri,proiettando sugli altri i nostri sentimenti,le nostre manie ecc.
Figuriamoci quindi al nostra difficolta di interpretare i sentimenti degli animali ,i cui schemi mentali saranno per forza di cose completamente differenti.
E’ praticamente inevitabile lasciarsi influenzare dall’antropomorfismo,e il rischio di “comunicare ” anziche con loro col prodotto del nostro inconscio e’ difficile da evitare perfino per un etologo di professione.

Tiziana

Sono perfettamente d’accrodo con chi non uccide e maltratta animali. La storia della macellazione rituale in apparenza si interessa dell’animale in realtà limita diritto e libertà religiosa che, seppur non ci riguarda, deve essere garantita.
Pensare e soprattutto scrivere che gli animali nei nostri mattatoi (occidentali) vadano svegli è una bufala ridicola, ma è vero che non sono anestetizzati, ma slolo storditi. Se si vuole limitare la libertà dei musulmani (agli ebrei interessa meno, molto meno) lo s dica chiaramente senza tanti giuri di parole sull’amore per gli animali.

manimal

@Laverdure

ovviamente le mie osservazioni non hanno base scientifica, nel senso che non sono un etologo e nella vita mi occupo di tutt’altro che dello studio del comportamento animale…

il rischio di antropomorfizzazione dell’animale evidentemente per chi, come me, non ha le suddette competenze, c’è senz’altro.

ciò nonostante, non riesco a considerare infondate e del tutto irrazionali, certe deduzioni che traggo dall’osservazione degli animali con cui ho contatto frequente, e che quindi conosco bene.

ad esempio, sento dire spesso che “il cane tiene al padrone, mentre il gatto tiene alla casa”, implicando con ciò che per il gatto sia totalmente indifferente, fatto salvo il posto al calduccio e il pasto garantito, la presenza di un essere umano o di un altro.

bene, considerato che amo smodatamente i gatti, e che li riempio di cure e attenzioni, e che con quelli di casa mia ho un rapporto di tenerezza che risale a quando erano cuccioli, posso affermare con sicurezza che i gatti riconoscono perfettamente i membri del nucleo familiare, sanno chi è un estraneo e cercano contatto fisico o semplice vicinanza dai primi, mentre in genere diffidano dei secondi (ma non è sempre vero: dipende dall’indole del felino…). e affermo anche di essere perfettamente in grado di riconoscere un certo numero di stati d’animo dei miei gatti (noia, serenità, voglia di giocare, spavento, curiosità, irritazione, gelosia etc.), e alcuni codici del loro linguaggio corporeo.

date queste premesse, posso dedurre, che il luogo comune di cui sopra parlavo, sia stato originato dalla scarsa osservazione dei gatti da parte di chi li riteneva semplicemente utili distruggi topi ambulanti da tenere fuori dalla casa contadina, ai quali gettare qualche saltuario avanzo e qualche sentito calcione quando il gatto faceva incursioni in cucina per rubare qualche boccone…

ciò che voglio dire è che anche non conoscendo la letteratura scientifica sul comportamento animale, non è poi difficile creare con essi dei rapporti di “amicizia”, con tempi e risultati dipendenti dalla specie in oggetto e dalla “personalità” dell’esemplare: basta averne la voglia e l’intenzione.

chi non ne ha interesse, si limita a considerare gli animali come soggetti guidati esclusivamente dall’istinto (dimenticando spesso quanto anche per noi umani -animali evoluti, ma pur sempre animali- esso sia importante nel nostro vivere quotidiano, anche se talvolta amiamo giustificare scelte istintive con ragionamenti razionali successivi…).

per concludere: certo non mi aspetto di ottenere l’attenzione delle mie gatte parlando loro di laicità o di anticlericarismo (sono troppo “avanti” per perdersi in simili facezie… 🙂 ), ma ciò non esclude che vi possa essere comunicazione tra specie diverse. una comunicazione primordiale, istintiva, che è poi la medesima che si potrebbe avere con un selvaggio che nulla sa della nostra lingua, civiltà e cultura.

Tiziana

ma in olanda la maggioranza di quel voto non è stata garantita dal partito animalista ma da wilders.

Kaworu

personalmente continuo a ritenere idiota il proseguo di tradizioni che potevano avere vagamente senso nel deserto nell’età del bronzo quando invece adesso abbiamo i congelatori (e, per il resto, altri mezzi per garantire in generale l’igiene).

Laverdure

e@Kaworu
Temo che tu stia commettendo l’errore di sottovalutare l’intelligenza degli “islamici”.
Tutti quelli, e sono parecchi,che sono cresciuti in occidente e hanno una discreta cultura,
conoscono benissimo l’uso delle tecnologie moderne,e i principi dell’igene.
I precetti dell’ ” Halal”,come pure beninteso del “kosher”ebraico,paradossalmente,proprio perche’ sono assurdi alla luce delle conoscenze moderne,costituiscono una prova di fede,uno strumento di condizionamento e disciplina delle masse.
Del resto e’ un fenomeno che ritroviamo anche fuori dalle religioni :fino a un paio di secoli fa l’addestramento formale delle truppe aveva utilita pratica,quando andavano all’attacco a plotoni affiancati.
Nella guerra moderna questo sarebbe un suicidio, ma l’addestramento formale e’ ancora in uso ovunque perche’ e’ un efficace mezzo di condizionamento e disciplina
dei coscritti.

fab

Perfettamente d’accordo. Non a caso, erano eresie tutte le varianti del cristianesimo con un minimo di buon senso: se credere non è del tutto repellente alla natura umana, dov’è la prova di fedeltà al potere?

Gérard

Si, Laverdure ha ragione . Però la loro osservazione qui in Occidente equivale a mandarci il messaggio seguente : Noi non siamo come voi e obbediamo ad un altro capo .
Un integrazione come la intediamo non avrà perciò mai …

Artemio

Non so se sia piu’ vergognoso che la civilissima Olanda giunga a questi osceni compromessi, o il fatto che perfino qui, tra atei, laici e razionalisti si debba ancora perder tempo a spiegare perché il consumo di carne è COMUNQUE moralmente criminale a gente che non vuol capire.

Laverdure

@Artemio
Applicando la tua logica avremmo il dovere morale di sterminare tutti gli animali carnivori.
Perche non vedo che differenza ci sia per una gazella essere uccisa da un cacciatore o da un leone.Stessa cosa per qualunqua altro animale.
Il codice penale considera un grave reato lasciar commettere un delitto se si ha la possibilita materiale di impedirlo,il tutto riferito ovviamente agli esseri umani,ma se un vero antispecista equipara la vita umana a quella di un qualsiasi animale,la sua conclusione in proposito dovrebbe essere inequivocabile.

Biondino

Gli umani sono animali onnivari.
E punto.
Se poi uno non vuole mangiare carni, legumi, germogli, zuccheri raffinati… contento lui.

Artemio

Eh già… queste si che sono argomentazioni pregnanti. Meno male che ci sei tu e i tuoi contributi alla discussione.

Biondino

Piacevole l’ironia.
Ma di argomenti pregnanti e di contributi alla discussione – a parte roba tipo che ti dispiace per bugs bunny – non è che ne veda in giro molti.
Vuoi mettere che correttezza sentirsi dare del “moralmente criminale” perchè mi attengo alla dieta propria della mia specie.
Olè, siamo dei bei razionalisti, nevvero?
E ce la prendiamo con quelli che le pecore preferiscono sgozzarle invece di fulminarle…

Vime

Ma perché una buona volta non fanno una bella pubblicita per prendere per il c..o ste scemenze religiose? Tipo: “Signore assaggi queste due bistecche e mi dica quale è stata macellata con il rito religioso!” Gnam gnam.. “Mah… non saprei proprio distingurle”.

Laverdure

@Vime
Tempo fa lessi appunto che in Israele c’era stato un scandalo perche sul mercato erano stati immmessi quantitativi di carne “non kosher” spacciata per tale.
Altro che il nostro vino al metanolo che fa semplicemente diventare ciechi :chi mangia quella carne si pregiudica nientemento che il paradiso !
Se questo non e’ il vero crimine assoluto !

fra pallino

ovviamente da cristiano per me è non ha alcun valore la macellazione “rituale”, ma trovo incredibile come molti di voi (kaworou in testa che pur qualcosa ne dovrebbe sapere…) non riescano a comprendere la forza insopprimibile del fatto simbolico per l’essere umano.

l’uomo è, tra le altre cose, (anzi essenzialmente) anche un animal symbolicum.

Non è con una fredda e asettica ragione che si convince un islamico, nè è la fredda e asettica ragione che muove le decisioni quotidiane di ciascuno di noi, ma il valore simbolico (conscio o meno) che hanno le cose o che attribuiamo alle cose e ai gesti.

Artemio

E quindi chi cazzo se ne frega quando in ballo ci sono 55 miliardi di animali macellati ogni anno ?

fab

fra pallino, concordo: è inutile ricorrere soltanto a concetti, bisogna che l’avversione alla macellazione rituale sia sentita. Intanto, però, si cominci a prendere provvedimenti di legge, poi l’educazione farà il resto. Certo che sarebbe più facile, se non esistessero le scuole private a perpetuare mentalità antioccidentali… ci siamo capiti.

Laverdure

@fra pallino
Visti i casi ripetuti di mogli o figlie di immigrati islamici sgozzate dai familiari perche “contaminate” dai decadenti costumi occidentali,verrebbe da pensare che effettivamente il tuo “simbolismo” posa avere effetti deleteri sulla psiche di certi individui.

Gérard

Esistono tanti simboli che non offendono il buon senso . Per conto mio ci ho mai dato gran valore . Pero fra dare un simbolo positivo alla sofferenza, di animali o essere umani ( Ne sanno anche un bel pezzo i cristiani ) e darne a qualcosa di inocuo c’è un bel abisso !!

manimal

@ frà pallino

trovo che ci sia del vero in ciò che affermi, ma non concordo quando definisci “insopprimibile” la forza del fatto simbolico.

niente è immutabile, a mio avviso, nell’animo umano e penso che il valore di un singolo simbolo possa benissimo essere ridotto dal raziocinio.

magari altro discorso può essere quello di pensare che il genere umano sia in grado di usare SEMPRE la razionalità.

non mi pare sia mai avvenuto…

benjamin l'@sino

#define __SARCASTIC_MODE__

#ifdef __SARCASTIC_MODE__ /* sarcastic mode on */
printf (“Ora occorre rapidamente passare ad un emendamento che permetta la lapidazione delle mogli adultere, vietata di regola ma con una doverosa \”eccezione su base religiosa\”);
#endif /* sarcastic mode off */

vime

@ fra Pallino: Forse sarebbe ora di capire che i simboli sono aria fritta… se uno perde la fede (anello) non vuol dire che non è più sposato.
Nell’ostia c’è solo farina e acqua, ecc. ecc. tutto il resto è nel cervello della gente.

Prova a andare da un chirurgo e sentirti dire che ti opera con le buone intenzioni e i simboli… tu ti fideresti???

fra pallino

tutto quello che hai comunicato lo hai comunicato tramite un sistema semiotico, ecco bravo, prova a farne a meno e vediamo cosa rimane…

vime

Rimane che il chirurgo che ti ha operato è un incompetente, rimane che tu sei morto fidandoti della simbologia… e rimane che a non guardare i “dati di fatto” il mondo si riempe di ignoranti, di incompetenti, di creduloni e di oroscopi… se a te sta bene così, muori pure nelle tue illusioni religiose.

vime

@ fra palline… “quello che hai comunicato lo hai comunicato tramite un sistema semiotico” Ovvio, ma se non ti piace (o ancora non lo capisci) posso farti anche dei disegni, sono bravo sai? Oppure potremmo comunicare a versi, che ne dici?

vime

E comunque, quando fai soffrire inutilmente una persona o una creatura per i tuoi egoismi religiosi, forse dovresti farti qualche domanda.

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