Il governatore lombardo Roberto Formigoni, queste settimane sotto pressione per i suoi contatti imbarazzanti con faccendieri ciellini al centro di scandali, non manca di lanciare le sue provocazioni sui social network. Stavolta su Twitter scrive: “Dedicato ai cattolici del Pd. Bersani dice sì alle coppie gay, io vi propongo una riflessione: non è ora di pensare a un altro partito?”.
In vista del Gay Pride proprio Pierluigi Bersani aveva affermato che è ora di approvare una legge che tuteli le convivenze omosessuali. Unioni civili che diano “dignità sociale e presidio giuridico” contro il “far west”. L’ennesima dichiarazione del leader del Pd – che però si era ben guardato dal parlare di matrimonio – cui però non sono ancora seguiti fatti concreti per una riforma laica che metta da parte le pretese clericali.
Non che il ciellino che regna sulla Regione Lombardia abbia tutti i torti, considerando che esponenti cattolici ci hanno subito tenuto a prendere le distanze. Come Beppe Fioroni, che si è allineato al pensiero espresso da Benedetto XVI durante il recente incontro di Milano. Appare sempre più difficile pensare ad un partito che riesca a tenere insieme clericali che smentiscono ogni presa di posizione più aperta, i sostenitori dei diritti dei gay e “laici ma non laicisti” fin troppo tiepidi. Considerando che esponenti più integralisti, come Paola Binetti o Francesco Rutelli, hanno già abbandonato il Pd.
Formigoni ribadisce la sua versione sulle vacanze con Pierangelo Daccò e sulle indagini riguardanti lo scandalo sanità del San Raffaele e della Fondazione Maugeri reagendo con stizza. Bolla le critiche come “fango mediatico”, “attacco politico e giornalistico che potenti gruppi politici, giornalistici, editoriali e finanziari hanno lanciato”. Anzi, con un vero e proprio “ordine”, “partito da Botteghe Oscure”, “dal cuore del Pd”.
“Dedicato ai cattolici del Pd. Bersani dice sì alle coppie gay, io vi propongo una riflessione: non è ora di pensare a un altro partito?”
Dedicato al PD. Degli esponenti clericali del vostro partito dicono si alla discriminazione delle coppie gay: non è ora di invitarli a pensare a un altro partito?
Perfetto!
E’ così chiaro che ogni partito debba avere una componente di rappresentanti del vaticano. Anche Vendola è genuflesso oltretevere.
Se gli esponenti clericali si riunissero in un solo partito, si saprebbe quale sia e non lo si voterebbe.
Per questo lo stato da 0,75 kmq non vuole più l’unità politica.
Si anche io avevo pensato qualcosa di simile un po’ di tempo fa. Effettivamente il calo dei consensi delle forze ecclesiastiche sarebbe palese se esistessero dei partiti clericali contrapposti a partiti anti-clericali. Questa trasversalità di conflitti interni (ogni partito ha la componente cattolica contrapposta a quella laica) maschera il tutto e rende più difficile capire da che parte stare.
Si chiama “colonizzazione (leggi: infestazione) trasversale”: ti sparpaglio il ciarpame vaticano un po’ dovunque, così ti complichiamo la derattizzazione.
Ecco perché una nuova DC farebbe più comodo a noi che a loro – che, a quel punto, sarebbero ben identificabili anche dagli stessi più o meno tiepidi elettori credenti schifati dal montare del putrido, che non li voterebbero neanche loro.
I sondaggi dicono che, fra i cattolici, la percentuale dei potenziali astenuti sia altissima.
Lorsignori lo sanno, e continuano a imperversare trasversalmente – per far eleggere manutengoli del vaticano anche da quei non credenti che votano.
Funziona un po’ come con l’otto per mille: il trucco del quorum ai referendum rovesciato di segno.
Concordo. Una nuova DC sarebbe finalmente la chiara dimostrazione di quanto la gente tenga ai “valori tradizionali”. Del resto basta vedere le barbine percentuali di voto di voto di gente come Casini o Rutelli…
Formigoni ha pienamente ragione: se i cattolici escono dal Pd è un bene per il partito stesso. Magari Bersani tornerà a dire qualcosa di sinistra.
…e magari perfino D’Alema tornerà a “dire qualcosa di sinistra”??? 😯 No, no, questo sarebbe pretendere veramente troppo! 😉
le speranze sono le ultime a morire. chissà che magari, forse, remotamente, se ne va? tanto il posto in vaticano è garantito. zio gigi si calma e”magari” qualche laico emerge, no, non è possibile
D’Alema di sinistra ? naaa e impossibile: ecco qua il vice conte Max:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/09/07/il-vice-conte-maxalla-cortedi-papa-ratzinger/155779/
Come ha fatto la Binetti? (!)
Ne rimmarrà pur sempre qualcuno a “tenere la posizione”, fin tanto non lo avranno svuotato di ogni e qualsiasi contenuto libertario e di sinistra, sebbene residuo.
A mio avviso non bisogna fossilizzarsi sui nomi, unione civile o matrimonio poco conta, quello chè è importante sono i contenuti. Se un nome più “soft” può aiutare una riforma si usi quello. Definita la sostanza si può pensare successivamente alla forma.
Se non c’è ancora in Italia una legge sulle unioni civili come si può ottenere un matrimonio per le persone omosessuali? E’ come volere andare sulla luna senza aver inventato il razzo.
Per quanto riguarda la frase di Formigoni io la modificherei così: “perchè tutti i clericali non escono dal PD e si fanno un loro partito?” (anche perchè non tutti i cattolici son clericali e non tutti gli atei sono laici, D’alema docet)
Non sono molto d’accordo.
Se due cose sono la stessa cosa, perche’ chiamarle diversamente? E se non sono la stessa cosa, allora perche’ accettare qualcosa di meno? Questo solo per dire che anche il nome ha la sua importanze.
Io sono sempre stato per il matrimonio (civile, ricordiamolo, di quello religioso non mi interessa), ma mi rendo conto che partire dall’unione civile per poi passare al matrimonio potrebbe funzionare, come dimostrano Francia e Regno Unito (se le cose dovessere andare in porto).
Infine, ti ricordo che la Spagna e i paese scandinavi sono andati sulla luna senza aver inviato nessun razzo 🙂
Innanzitutto sovrapporre le unioni di fatto eterosessuali con quelle omosessuali e’ assurdo: due gay non scelgono di formare una coppia di fatto ma sono costretti a farlo mentre due etero possono, se proprio ne hanno cosi bisogno, sposarsi (per cortesia non tirate in ballo i divorziandi, in nessun paese al mondo si puo ´contrarre un unione civile o un pacs se non si e´celibi o nubile e se si e´in attesa di divorzio si e’ ancora sposati; come si si puo’ tirare in ballo il fatto che per divorziare ci vuole troppo tempo: per risolvere quel problema va riformato il divorzio).
Inoltre visto che si cita la Francia e il Regno unito:
1 in Francia Hollande e anche sarkozy sono favorevoli al matrimonio per i gay quindi e´ quais certo che la prossima assemblea nazionale lo introduca.
2. il Regno unito e’ sotto processo a strasburgo per aver creato la civil patnership e non e’ escluso che venga condannato.
La posizione soft che prevede un istituto diverso (ma la storia del segragazionismo in US non ha inegnato nulla?) andava bene 15 anni fa quando nel mondo civile hanno iniziato a legiferare in materia oggi e´anacronistica!
@Simone
Il fatto che io e altri soci/simpatizzanti dell’UAAR siamo favorevoli al matrimonio esteso anche agli omosessuali non significa che l’opinione pubblica italiana lo sia, sulle unioni invece c’è una certa maggioranza che solo i cattobigotti ignorano. Su questo bisogna lavorare, purtroppo non siamo la Spagna e dobbiamo procedere per gradi.
Che cos’è che conta? I diritti quindi le chiamino come vogliono queste unioni basta che le fanno. Nulla vieta una volta avuto il riconoscimento di queste forme di convivenza (che riguardano anche tanti eterosessuali), si può continuare a portare avanti la battaglia di civiltà.
Che cos’è che conta? I diritti!
I diritti hanno senso se sono riconosciuti su base egualitaria altrilmenti sono o previlegio o segregazionismo.
Poi guardi io non faccio il politico io sono gay e possono solo che chiedere la piena uguaglianza niente piu niente di meno. Comunque basterebbe sapere un po´di storia patria per vedere dove hanno condotto questi mercanteggiamenti al ribasso!
Mi tocca concordare con Formigoni…c’e’ la speranza che se i cosiddetti cattolici escono dal PD questo diventi un partito serio!
vedi sopra *)
Formigoni è la prova più luminosa a sostegno del Disegno Intelligente.
Formigoni è la prova più luminosa a sostegno del Disegno Deficiente, semmai….
🙂 🙂 🙂
Speriamo che escano! Potrebbe forse diventare un partito quasi votabile.
Peccato però che in tema di diritti civili si discuta sempre e solo delle pur importantissime unioni civili… Il vero scandalo è che in Italia non è previsto dalla legge nessun aggravante per le aggressioni omofobe, e neppure il centrosinistra nel 2006 volle prenderlo in considerazione.
E no, non valgono gli aggravanti già previsti, è una balla colossale, che pur si sente girare ogni tanto.
Nella “classifica” ideale, le unioni civili si collocano ad uno stadio evolutivo più avanzato sul cammino della laicità. Non a caso, nel mondo, esistono non pochi paesi
che prevedono leggi anti-omofobia SENZA prevedere le unioni civili.
Partire dalla meta più ambiziosa facilita – e, in pratica, rende necessaria – l’accettazione del gradino più elementare.
Se una persona acquista cittadinanza di serie A “nonostante” abbia un orientamento sessuale non statisticamente maggioritario, ciò significa, implicitamente,
che chi conculca i suoi diritti acquisiti solo in ragione del suo stato statisticamente minoritario è fuori legge e va punito.
Approvare le unioni civili è come, per un linguista, studiare il tedesco, lo svedese
e l’inglese: l’olandese ti viene quasi gratis…
Mica una cosa o l’altra, lungi da me!
Va detto che prescindendo dall’elemento laicità l’aggravante di aggressione omofoba è di urgenza sociale assolutamente primaria, un po’ come il reato di tortura. Sarebbe anche un modo molto pratico per (almeno provare a) scoprire più di un’ipocrisia sul tema dei diritti civili. Spiegandomi meglio, essendo la parte della società che ritiene “inutile” l’eventuale introduzione dell’aggravante di aggressione omofoba fortunatamente ultra-ultraminoritaria, chiunque tra parlamentari e senatori vi si opponesse, specie nel centrosinistra, scoprirebbe la natura prettamente e grettamente ideologica del proprio agire politico e auspicabilmente verrebbe punito prima dall’opinione pubblica e poi dalle urne.
Questo sono convinto che potrebbe facilitare non di poco l’introduzione di vere unioni civili, di una effettiva possibilità di adozione per coppie omosessuali e di veri matrimoni tra persone dello stesso sesso, e non solo qualcosa come gli scoloratissimi PACS e DICO di prodiana memoria, che pure il parlamento non è riuscito neanche a esaminare.
Poi sono opinioni, non pretendo assolutamente di avere la verità in tasca, sia chiaro. 😉 Scusami per il wall of text.
Figurati. Non è certo di verità assolute che si parla.
Quelle lasciamole ai tizi coi libri sacri!
È solo una questione di approccio e strategia. Al di là dello specifico italiano
– il quale, come sempre, meriterebbe una trattazione a sé, anche alla luce del fatto che aggredire (anche verbalmente) l’unico gruppo umano rimasto nella riserva di caccia dei razzisti sembra quasi uno sport nazional-popolare (soprattutto da parte dei politici) – a me sembra che una frase come “non ci accaniamo contro questi poveretti, “strani” ma, tutto sommato, innocui (perché privi di diritti come gli altri” sia più facilmente pronunciabile dagli ipocriti di governo che non qualcosa come: “dov’è il problema? Siamo tutti uguali di fronte alla legge e, pertanto, se la sessualità del cittadino/della cittadina X lo/la porta a voler metter su famiglia con una persona dello stesso sesso, è ovvio che così debba essere. [Chi metta in dubbio questo (= la legge) con la violenza e discriminando lede la legge stessa, ovvero l’intera comunità – bianchi, neri, rossi, gay, grassi, a pallini, con l’hobby del cricket ecc. ecc.].
Non so se riesco a spiegarmi: la legge contro l’omofobia mi sembra un “sequitur” se partiamo dal risultato più difficile da accettare per gli omofobi. Con una legge sulla parità di diritti di fronte alle unioni, i politici omofobi non se la caverebbero con una pacca sulla spalla data a “quei poveri, innocui marziani, tanto da compatire”: sarebbero confrontati con una base legale solida, che sancisce
come la lesione del cittadino omosessuale in quanto tale è lesione del cittadino punto e basta – perché, dicevo, lede tutti gli altri sottoscrittori del patto sociale.
Insomma: “mostrami il certificato di dottorato e non ci sarà bisogno che mi mostri quello di laurea, perché c’è già (o lo do per scontato – salvo italianate ;-)”.
Poi, certo, andrà formalizzato nero su bianco anche un provvedimento ad hoc anti-omofobico (che, peraltro, esiste in tutti i paesi in cui esistono le unioni/i matrimoni/i pacs o quant’altro). Ma, chissà, forse a quel punto (pia illusione?) forse non ce ne sarebbe più bisogno: sarebbe implicito nelle norme anti-razzismo e chiunque prendesse a cazzotti un omosessuale in quanto tale sarebbe trattato come chi lo avesse fatto con un africano. In fondo, non si tratta
che di “sfumature” di razzismo: se è chiaro cosa s’intende per razzismo, è chiaro tutto – vedi decreto UE mai applicato in Italia: “nessuna discriminazione per questioni di gruppo etnico, religione, cultura ecc. ecc. ecc. bla bla E… (udite! udite!) orientamento sessuale.
E, ora, posso dire anch’io, a buon diritto: scusami per il profluvio verbale 😉
magari uscissero i clericali dal PD! Non diventerebbe un partito di sinistra ma laico sì, almeno
Le separazioni (chi sta con chi), nella chiarezza, avvengono in modo cruento.
Da noi, in Italia (dove il totalitarismo era quello clericale e fascista), furono il prodotto della guerra di liberazione. Caduto il fascismo è rimasto in piedi il clericalismo, nemico della Costituzione repubblicana. Dopodiché, facendo apparire “vittime del comunismo” quelli che furono i carnefici li hanno riciclati e oera sono di nuovo li.
… sparsi in ogni dove.
Due mini osservazioni. A) Per i cattolici gran parte dell’etica è da tempo fondata su divieti di carattere sessuale: uccidete pure la mamma, corrompete con lo IOR, ma non masturbatevi! (Esagero un po’). B) Il PD è un assurdo politico che da sempre pretende di tenere insieme le componenti peggiori del vecchio PCI e della vecchia DC. Naturalmente, pensare che siano gli orientamenti sessuali a chiarire le idee degli iscritti è grottesco.
Come se il Pdl di Formigoni (numero 6 nella lista degli uomini politici italiani omosessuali e omofobi) fosse un partito di cattolici… Beh, in effetti, se per cattolico si intende moralista e ipocrita, il pdl E’ il partito cattolico per definizione.
Formigoni, non è ora di pensare a un altro lavoro?
Alla destra non serve essere cattolica, gli basta essere clericale (per la destra la logica spartitoria con gli altri poteri è quella che conta)!
Sì, giusto, fuori tutti i cattolici dal Pd, facciano un partitto tutto loro: il PVP (partito della verginella piangente).
La “verginella” in questione porta le camicie hawaiane e le giacche “fluo”, hermano?
No, il Formicone l’ha minacciata, le farebbe causa per il copyright. Lei usa una tunaca pessante che non lo si toglie neanche con 40c°, pensa che sudore !. Alcuni sospettano che sotto nasconda le mazzette.
( Scusa gli errori. Scrivo veloce mentre lavoro, l’UAAR mi diverte un sacco. Ora capisco cosa ci fanno i cattotroll da noi, i loro siti sono più noiosi di Giovanardi. )
Beh lo so che ti scandalizzo, ma a me
l’afrore verginale femminile, mi arrapa.
*la penultima che frequentavo ignorava la messa in
commercio dei deodoranti intimi , ma “necessità virtù” 😉
Mah: a me sembra solo un pretesto del Formicone per rievocare il mai attuato progetto del ritorno della Balena Bianca…
🙄
Per me è un progetto con lapsus freudiano incorporato,
hai presente il motto scaramantico dei pescatori?
la balena… 😉
Fantastico!!!
Fatemi pensare…la questione è infatti molto complessa e contraddittoria.
Non si capisce come un esponente di spicco del centro-destra, governatore da tre (o quattro) mandati della regione più ricca d’Italia, approfitti del dibattito interno al partito di opposizione, per tentare di scardinarlo. Ma queste cose in Italia non si sono mai sentite?!
Ovvero, sia un dibattito lacerante in seno ad una sinistra con vocazione suicida (secondo alcuni), sia l’attacco diretto di un esponente che subito si incunea nelle debolezze altrui, per salvarsi, almeno in parte, dalle proprie.
Ogni tanto qualche novità fa ben sperare anche per la politica italiana, dopo quasi vent’anni di gazzarre varie.
Adottando il paradigma Bayesiano ho smesso di leggerti dopo questo esordio che, basandomi sulla storia dei tuoi interventi, invalida il resto che si basa su una falsa premessa.
La prossima volta per essere consistente con la tua storia esordisci con “Fatemi aprire bocca per elargire la mia tronfia ignoranza mascherata dalla ben nota supponenza che suscita tanta ilarita’ nello sfortunato lettore”.
Ora che hai la dichiarato nella tua premessa che non mi leggi devi trarre la naturale conseguenza di non replicarmi.
Infatti una tua eventuale replica, che si fonda sulla non-lettura di un mio commento, non può che essere alternativamente inutile o idiota.
Questa è idiota.
formigoni? quello che avrebbe fatto voto di castità ( hihih) ? formigoni quello che convive con un certo alberto perego (hihihi)? formigoni quello che fa vacanze di gruppo (ahahah)? formigoni quello che ha fatto anche una vacanza solo soletto in barca con il suo ” convivente” perego? (hihihi)
http://www.giornalettismo.com/archives/334638/alberto-perego-convivente-di-formigoni-e-un-prestanome/
http://www.liquida.it/preview/alberto-perego/20018420,20039871,20018420,19961213,19906522,19845122/?r=aHR0cDovL3d3dy5saXF1aWRhLml0L2FsYmVydG8tcGVyZWdvLw==
Eh, mistero della fede… 😀
…Del resto, lo scambio di organi all’interno dei memores domini (braccia, gambe, sinist’-dest’ ecc.) potrebbe tranquillamente (e, chissà, verosimilmente) estendersi ad altre parti del corpo. Il “convivente” non lo nega.
Se così fosse, lo schema tattico del Formiga apparirebbe più chiaro: “Nega agli altri quello che il Sacro Velo ha regalato a te insieme a tante aragoste (vietate a tutti dal Levitico come ‘quell’altra roba lì’ in qualche altro passo… ma con dispensa plenaria per la coppia più bella del mondo)”
Non sarebbe ora che si adegui il cognome in FIrmigoni.
E non sono radicale (quelli sono ultraliberisti, quasi “randiani”, io no).
magari! sarebbe ora un po’ di chiarezza in un partito che si dice “laico”, senza il “ma anche” assurto a regola: laico ma anche no, per le unioni di fatto ma anche no, per la 194 ma anche no… 🙁
Dedicato al PD: non sarebbe ora di dire qualcosa di sinistra? All’orizzonte sta formandosi una tormenta, correte ai ripari e nascondetevi. Vi acchiapperemo e vi processeremo, falsi laici; non ingannate più nessuno!
Azzo vuoi processare tu (ci manca altro che un’inquisizione “laica”)?
Paolo, al punto in cui siamo sarebbe già tanto se il PD dicesse qualcosa purchessia.
dedicato a tutti i cattolici che credono nei diritti dei gay e nella libertà sessuale:
non è ora di pensare a uscire dalla vostra religione?
Quoto!
Esatto!
temo che Formiga riceverà un calcio nei stinchi dal cardinale di turno, questo è un momento delicato per il PDL e non credo che lo aiuterebbero tanto i deputati catto del PD, e quindi il vatican si troverebbe con un partito leggermente piu laico al governo. nooooo
il pesce è all’amo, loro avvolgono o danno lenza quanto gli conviene
come sarebbe, cattolici uscite dal Pd? se escono quelli, il partito chiude per mancanza di deputati 😀
Credo sia la prima volta che un’idea di Formigoni è condivisa in modo quasi plebiscitario dai laici (quelli laicisti).
Ritengo pertanto che Bersani dovrebbe ragionare un attimino su questo “strano” fatto.
In altre parole e in termini di “realpolitik” i voti che portano i vari Fioroni, Gentiloni, Letta, e compagnia confessionale, sono più o meno di quelli che fanno perdere perchè un laico non voterà più un partito come l’attuale PD? E i voti (pochi o tanti) che portano i suddetti giustificano la paralisi del partito ogni volta che defe definire posizioni su temi “sensibili” per il Vaticano?
This is the problem.
Il problema (per coscienze democratiche) è che sensibilità diverse, nella cultura come in politica, hanno bisogno di essere rappresentate in modo diverso.
Invece l’ecumenismo del “vogliamoci bene” (a prescindere) fonda lo stare insieme sull’indifferenza e l’indifferenza è la morte della politica (nell’indifferenza emerge “uno soltanto”: un “dio” o un “semidio”, non certo l'”ultimo”).
[…] ciellino Roberto Formigoni, con un messaggio su Twitter aveva invitato i cattolici ad uscire dal Pd, dopo le timide aperture del segretario Pierluigi Bersani sulle unioni gay. E […]