Tribunale dà ragione a Souad Sbai: se si è islamici, accusare un altro di apostasia equivale a chiederne la morte

Da tempo la deputata di origine marocchina Souad Sbai (Pdl), molto attiva contro l’integralismo islamico che limita soprattutto i diritti e le libertà delle donne immigrate, riceve minacce e intimidazioni. Rivolte non solo a lei, ma anche alla famiglia. Vero e proprio stalking di stampo religioso, condito spesso con invocazioni ad Allah, che ha il sapore della fatwa.

Due nordafricani sono stati identificati e denunciati per averle inviato numerosi messaggi, ma ci sono anche altre persone che inviano missive minatorie. La donna viene insultata perché non mette il velo e non si adegua ai dettami dell’islam più radicale. Lei infatti ribadisce di essere musulmana laica e moderata. Ma viene accusata di “apostasia”, cioè aver abbandonato la fede islamica.

Cosa che in molti paesi governati dalla sharia equivale a una condanna a morte, perché autorizza ad uccidere o a condannare a pene pesantissime colui che viene etichettato come apostata. Come diverse volte denunciato dalle Ultimissime, anche i non credenti sono sempre più nel mirino.

Ebbene un tribunale italiano, proprio nel processare un integralista di Bologna che ha inviato messaggi minatori a Sbai, ha riconosciuto di fatto che accusare qualcuno di apostasia – se si è islamici – equivale in pratica a chiedere una condanna a morte.

L’apostasia è tuttora considerata uno dei delitti più gravi anche dalla Chiesa cattolica: che, fin quando ha avuto a disposizione qualche braccio secolare, ha sempre fatto applicare con il massimo della pena. Ci si augura che anche il magistero islamico riesca presto, volente o nolente, quantomeno a convivere con la civiltà dei diritti umani. A Souad Sbai, da cui ci dividono tantissime cose, va nel frattenpo la nostra solidarietà.

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71 commenti

Claudio

Questa sentenza è indubbiamente una notizia positiva, una volta tanto non si mette la testa sotto la sabbia…

Stefano Grassino

Un tribunale italiano poi……noi che siamo sempre pronti ad inginocchiarci di fronte al prepotente di turno, “abbasta nun litigà cumpà……”

DucaLamberti74

Un’altro pezzo di eurabia degli eurobei barbitti e barbuti multietnici che cade!!!
E continuiamo così!!!

Approv l’appello dell’UAAR di dare solidarietà alla deputata; per quel che mi riguarda il PDL cui lei appartiene è molto distante dalle mie idee..ma questa deputata merità tutta la solidarietà di chi è contro gli imam barbitti e barbuti.

DucaLamberti74

cyberego

Mai avrei pensato di essere solidale con un pidiellino,
ma se fossi in lei, emigrerei su Marte.
Il magistero islamico cambiare?Come no…
“nuntio vobis gaudium magnum”,
sono il nuovo pontefice Introchio II (figlio di Introchia) .

Tiziana

Souad Sbai è una persona con la quale ho lavorato mentre Veltroni era al Campidoglio. Ha animato un sacco di dibattiti con e per le donne anche al Centro culturale della Grande Moschea. Ha portato a Roma le mogli degli sceicchi (che peraltro sono molto occidentali) per promuovere programmi di istruzione e inserimento delle done e toglierle dall’isolamento in cui vivono grazie al fatto che sono povere.
Ancora mi incavolo quando penso che Veltroni che ha arruolato Calearo e diciamolo, su suggerimento di Rutelli Binetti, non abbia messo in lista Sbai.
Che essendo una donna esuberante e intelligente, forse ambiziosa, voleva fare politica. Lì le hanno offerto. E questa la dice lunga sul sistema democratico delle liste elettorali fatte dal capobastone di turno.

cyberego

Amica mia,
essere donna e ambiziosa è bene, anzi ce ne fossero in maggior numero,
sarebbe il migliore dei mondi possibili, ma c’è un “ma”.Non sempre l’ambizione
conduce alle vette desiderate…a volte, ti porta anche in bilico sul precipizio.
E qui, devo assestare un colpo basso alla notoria pragmaticità e alla lungimiranza
femminile. 😉
*Porta i miei saluti alla signora Sbai, insieme alla mia poco influente solidarietà.
(parlo per sensibilità personale, idealmente siamo due mondi “lontanissimi)

Tiziana

Mail mio intervento non era su Sbai bensì sull’imbecillità di chi ha compilato una lista. Un caso ma un uomo.

cyberego

E’ vero,
però converrai con me che si sia trovata subito un altro “padrino”
(maschio se l’ineffabile B. può essere considerato tale).
Non credi che sgomitare per rientrare in mortificanti “quote rosa”
non sia il massimo dell’ambizione?
Dovete aspettare solo un po’ e avrete il mondo; basterà solo coglierlo.
Noi butteremo la spugna presto siamo stanchi e disillusi, il mito della
virilità mostra ormai le crepe, come quelle sui volti dei vari Bersani, Alfano
e trista compagnia tacendo 😉

Tiziana

Stai facendo una discussione sul nulla, o almeno non su quello che ho scritto io.
Sbai era una persona che ha lavorato per il sindaco Veltroni nell’assessorato da lui creato alla multietnicità.
Il fatto che non ne ha riconociute le capacità è stato – secondo me – un suo errore. Sbai fa quel che le pare e mai mi sognerei di discutere le sue scelte partitiche.
Comunque il tono paternalistico che utilizzi mi sembra fuori posto per un presunto libero pensatore.

cyberego

Il tuo tono aggressivo è mal indirizzato,
e io non sono un paternalista sono talmente libero (nel pensiero),
da non voler essere nemmeno padre (per adesso poi chissà).
Spiace tu non sappia riconoscere un interlocutore uomo che va oltre
i pregiudizi di genere, forse tu non ti sei liberata del tutto dei tuoi.
Credimi, trovo stimolanti i tuoi interventi e non entro qui per urtare
sensibilità o litigare… spero saprai leggere almeno in questi miei intenti.
Ti saluto amichevolmente 🙂

Tiziana

Non sono aggressiva, in genere sono una pecora cosa di cui mi dolgo.
Trovo che ci sia un eccesso di giudizio sulle donne e le loro scelte, mentre c’è troppa indulgenza per l’altro genere.
Sono talmente scevra dai pregiudizi che la mia opinione su Sbai non cambia anche se sostiene l’ora di religione cattolica nelle scuole (come ci ha ricordato Grendene che d’altro canto con l’ora altrenativa alal facoltativa la perpetra) come tutti quelli che si sentono minacciati dall’onda montante del fanatismo islamico.
Saluti

Ricco in Fede

Ecco, proporrei che gli stranieri che arrivano in Italia, se vogliono la cittadinanza. devono condividere una “carta dei diritti umani”.

Chi non giura, fora dae bae! 😀

Ma sarebbe interessante farlo anche con certi italiani 😉

francesco galuppi

se fosse obbligatorio per tutti (a prescindere dalla cittadinanza), hai voglia le espulsioni di massa! ^_^ quanti italiani si adeguerebbero??

whichgood

Sarà anche per questo che il Vaticano ha il suo Stato (finto)

giulio

“Ebbene un tribunale italiano ha riconosciuto di fatto che accusare qualcuno di apostasia – se si è islamici – equivale in pratica a chiedere una condanna a morte.”

Discutibile questo concetto.
Quindi lo stesso comportamento (accusare qualcuno di apostasia) agito da un cattolico non è reato mentre agito da un musulmano lo è?
E poi, se un musulmano intendesse insultare l’apostata senza necessariamente invocare la pena di morte? Dove sta scritto che tutti i musulmani sono favorevoli alla sharja? Forse per coerenza dovrebbero, ma non tutti lo sono, non sempre i credenti sono coerenti.

faber

Si effettivamente sono d’accordo con te. Sebbene in linea di principio il ragionamento non fa una grinza, da un punto di vista giuridico non so quanto sia corretto.

Tiziana

@giulio faber

è come quando vine dato l’arresto domiciliare allo stupratore perchè tutto sommato forse la donan ci stava.

giulio

@ tiziana

“è come quando vine dato l’arresto domiciliare allo stupratore perchè tutto sommato forse la donna ci stava.”

Questa mica l’ho capita.

faber

Penso che quello che volesse dire (mi scuso se interpreto parole altrui) è che se ti faccio trovare una testa di cavallo davanti casa è una minaccia di morte. Non perchè la testa di cavallo in sè sia una minaccia per qualunque cittadino, ma perchè nel codice mafioso tale è il significato attribuito. Lo stesso vale per l’accusa di apostasia nel codice islamico.

Congo

E’ sempre molto difficile giudicare l’operato di un tribunale leggendo un sunto che inevitabilmente è di poche righe.

giulio

Credo anch’io.
Mi piacerebbe leggere esattamente cosa hanno scritto alla Sbai che il tribunale ha interpretato come una minaccia di morte.

Mario

Eppoi non posso chiedere la condanna a morte di chiunque?
Che reato sarebbe?
Ridicolo

Mario

No non sto scherzando.
Chiedere è lecito, rispondere è cortesia.
Mi pare che avete due pesi e due misure.
In una società civile nessuno dovrebbe essere punito per le intenzioni e nemmeno per apologie varie.
Non è vero che la penna ferisce più della spada. La penna non ferisce AFFATTO.

Leonardo

Se dalle mie parti mettessero in galera tutti quelli che dicono “C’at vegna un cancher”, a piede libero rimarrebbero in pochi (e questa è una frase diretta, non un’interpretazione mediata).
Io credo che questo caso sia come per la blasfemia: non si può condannare una persona (esclusivamente) per ciò che crede o dice in campo religioso.

Mario

Che ne so cos’è reato son mica avvocato.
Casomai gli fai scrivere alla lavagna “Non promettere ciò che poi non mantieni”.

Gérard

Caro Faber
Sembra che il giudice abbia una maggiore conoscenza dell’ Islam che te . Per fortuna .
E scritto nel Corano che l’ apostata, se rifiuta di tornare all’ Islam ( ossia quello puro e vero ) deve essere ucciso . Dunque nel libro al quale ogni mussulmano si riferisce . E questo è parola di Dio !!
Il mussulmano che accusa pubblicamente o per lettere anonime o via facebook etc di apostasia una donna mussulmana, in vero o in falso, mette in pericolo la vita della persona accusata . E penso che il fatto che si tratta di una donna, la mette ancora di piu in balia al fanatico di turno . Ogni tanto possiamo leggere su questo sito di persone uccise o che devono nascondersi per via di condanne di qualche fanatico . E si sa quanti fanatici ci sono fra gli ignoranti .
Dunque il giudice ha fatto una cosa di buon senso …

faber

Il senso della vicenda è esattamente quello che hai descritto tu. I miei dubbi riguardavano l’aspetto giuridico. In linea di principio una legge non può affidarsi al buon senso del giudice quindi o si stabilisce per legge che alcune accuse (di apostasia ma per esempio uscendo dall’ambito religioso di “infamia” nei confronti della mafia) siano equivalenti ad una condanna a morte, oppure la sentenza è giuridicamente sbagliata anche se di buon senso.

Gérard

Non sono un giudice ma so che esiste anche la giurispudenza che puo avere potere di legge in assenza di essa .
Siamo in un periodo difficile e ci sono molti Breivik o Mohammed Merah in essere . Bisognare pensarci anche !

P.S. A proposito di legge…. il padre di Mohammed Merah ha fatto causa allo stato francese con aggravante di premeditazione per la morte del suo figlio…. ( !!! )

giulio

@ Gerard

“E scritto nel Corano che l’ apostata, se rifiuta di tornare all’ Islam ( ossia quello puro e vero ) deve essere ucciso .”

Non è vero, il Corano non indica una pena terrena per gli apostati ma solo ultraterrena. Solo un versetto parla di un “castigo doloroso in questo mondo e nell’altro” ma non stabilisce in modo preciso in cosa consista questo castigo.
La pena di morte per gli apostati non è basata sul Corano ma su degli hadith.

http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/42871

Gérard

Giulio
Riprendi dunque le parti dell’articolo della Repubblica che ovviamente pende per le interpretazioni “soft” degli esegeti elencati . Da molti secoli sia gli hadiths in merito all’ apostasia che la sura IV,89 fanno oggetto di valutazioni, discussioni da parte degli studiosi religiosi o no dell’ Islam.
Pero la Sura sta là come pure nel Vangelo dove Christo dice che sta per portare la spada .
Poi, hai la possibilita di optare per una interpretazione edulcorata che ti rassicura oppure optare per quella originale che gli islamisti puri ( e duri ) preferiscono .
Ti mando dunque il testo come viene tradotto nel ” mio ” Corano :
Sura IV, 89 –
” Les Hypocrites aimeraient vous voir mécréants, comme ils ont mécru : alors vous seriez tous égaux ! Ne prenez donc pas d’ alliés parmi eux, jusqu’à ce qu’ils émigrent dans le sentier de Dieu : Mais s’ils tournent le dos, saisissez-les alors, et tuez les où que vous les trouviez : et ne prenez parmi eux ni allié ni secoureur ”

Spero che abbi qualche conoscenza del francese . Scusami di non aver fatto la traduzione . A te di valutare .
Auguri

Giovanni Duovi

A Souad Sbai, da cui ci dividono tantissime cose, va nel frattenpo la nostra solidarietà.

O.o ma ….a me ha sorpreso questa frase.
Ma l’uaar è schierata politicamente?

Cagnaccio

Ma certo che UAAR é politicamente schierata! L’ateo e l’agnostico o sono di sinistra o non sono, come ben si evince dalla lettura del sito e dell’Ateo. Ció nondimeno occorre contentarsi, in questo nostro disgraziato Paese é solo un’anomalia minore…

whichgood

” Non capisco come si possa trattare in questo modo la religione, che rappresenta il nostro passato, il nostro presente e il nostro futuro.
Chiunque è consapevole che recandosi in un paese arabo troverà le radici dell’Islam, mentre in Israele incontrerà quelle dell’Ebraismo. In Occidente le radici rischiano di scomparire in nome di un’idea sbagliata di laicità. Perché la laicità è un’altra cosa, è la difesa di tutte le identità, il laicismo invece è altrettanto pericoloso dell’integralismo. ”

Bleah….

Roberto Grendene

@ Cagnaccio

l’Uaar non è schierata

gli atei e gli agnostici esistono sia a sinistra che a destra
e forse sono ancora di più quelli che non si definiscono né di destra né di sinistra

Giovanni Duovi

bè che ci sia una maggioranza larga di gente schierata a sx negli atei non è del tutto errato.

Ma non è quello il punto,si parlava di una deputata e quindi quella frase lasciava spazio alla mia sconfinata malizia 😀

Devo anche aver letto lo statuto dell’uaar un paio di volte,ed ero sicuro che fosse apartitica,ma con i tempi che corrono non mi sorprendo più di nulla.

Adesso che ci penso anche io mi riconosco nell’ultima categoria elencata da grendene.

mistergrey2

“Ci si augura che anche il magistero islamico riesca presto, volente o nolente, quantomeno a convivere con la civiltà dei diritti umani”

Non lo farà mai per amore, come del resto il magistero cattolico, ma per forza.

Per la questione delle Fatwe e delle accuse di apostasia sarebbero auspicabili leggi speciali ( e quindi non applicabili creativamente ad altri ambiti ), ma tali provvedimenti necessiterebbero una sorta di credibiltà “democratica” che io non riscontro in nessun paese dell’Occidente.

Mi sembra che i governanti delle democrazie “evolute” si barcamenino tra l’uso della religione, qualsiasi religione, come strumento di controllo delle masse diseredate , gnurant e imbarbarite,e il rischio di derive integraliste (in realtà ho l’impressione che a livello sistemico siano utili pure queste). Un equilibrio che implica evoluzioni da funamboli.

E’ il classico imbarazzo dell’apprendista stregone.

Una possibile legge speciale: equiparare le mutilazioni femminili allo strupro aggravato.

Un altro esempio : una Fatwa a morte, una volta eseguita, dovrebbe comportare l’accusa di concorso in omicidio per l’iman che l’avesse pronunciata.

Vedreste come gli passerebbe la voglia.

Soqquadro

Mutilazioni genitali femminili: considerato l’alto rischio e numero di infezioni (senza contare tutto il resto), sarebbe più opportuno equipararle al tentato omicidio.
Per quanto riguarda le fatwe di morte, l’imam andrebbe incriminato SUBITO come mandante, così magari passa la voglia di eseguirle e pronunciarle (ovviamente le persone che si ritrovano con una fatwa pendente, devono continuare ad avere la massima protezione)

DucaLamberti74

E sulle mutilazioni genitali in una proposta di legge il partito dei tuoi amici comunisti si è astenuto.

Prendendo il link:

http://it.wikipedia.org/wiki/Storia_del_Partito_della_Rifondazione_Comunista_(2004-2006)

Estraendo da tale link

Ancora proteste susciterà il 7 luglio l’astensione dei senatori del Prc sulla legge che introduce il reato dell’infibulazione e le mutilazioni femminili.
Secondo i senatori si rischiava di appoggiare «una norma che si limita a reprimere, senza garantire la concreta possibilità a donne e bambine destinate a essere sacrificate di sfuggire al loro destino», si chiedeva cioè non solo di riconoscere il reato dell’infibulazione, ma anche «di concedere permessi di soggiorno e protezione alle vittime di queste pratiche e di riconoscere il diritto di asilo a donne, adolescenti e bambine che rischiano di subire la mutilazione genitale». Rifiutate le richieste del Prc, è nata l’idea dell’astensione. Ma per altri si è «scritto una pagina vergognosa che offende tutte le donne».

E questo è un dato di fatto oggettivo signor mistergrey..NON è un dato inventato come tu sai fare dato che NON hai argomenti dialettici su questo punto.

Se poi il tuo cricolo marxista-leninista-trozkista-rivoluzionario di venti iscritti ha pubblicato un tattezzebbao in cui si condanna questa pratica … onore al merito.

Ma i signori comunisti italioti si sono astenuti su tale legge…e tu che li difendi.
Ora sono all’1% (erano al 9%) e continuano a comunistare….che dire..ce la faranno ad arrivare allo 0,09% 🙂 .

DucaLamberti74

P.S.: E’ intuile che altri bercino alla luna sulle motivazioni dell’astensione di rifondazione (che io moralmente condivido) .. DI FATTO I comunistoidi italioti si sono astenuti…che dire forse per poter attrarre a loro i voti dei barbitti e dei barbuti mutlietnici ?

Batrakos

Lamberti

Insomma, moralmente condividi l’astensione però di fatto la giudichi un favore per prendere i voti dei musulmani (quanti voti mai potevano prendere nel 2006 dai musulmani, per gran parte stranieri non l’ho capita, contando anche che chi pratica mutilazioni genitali e ne è a favore è una minima parte dei musulmani…).
Secondo me (a parte la contraddizione con te stesso), guarda un po’, di fatto (visto che ti piace questa parola) il favore agli integralisti lo ha fatto chi voleva votare la legge senza uno straccio di tutela per chi sporgesse denuncia…sarebbe come fare leggi antimafia senza tutelare che denuncia i mafiosi…e se uno si astiene da una legge assurda del genere perchè la reputa giustamente incompleta e inutile giacchè non tutela le vittime, difficile dire che sia stato lui a fare il favore alla mafia anzichè, ( sempre ‘di fatto’) chi ha proposto una legge buona a nulla visto che non tutela le vittime.

DucaLamberti74

@Batrakos:

Intendevo dire condivido le RAGIONI (il discorso di accogliere le donne che fuggono in Italia per allontanarsi da tale pratica barbara) di voto contrario.

NON condivido il voto di astensione.

Va meglio così ? 🙂

DucaLamberti74

francesco s.

La mia solidarietà alla signora Sbai, anche se penso che sbaglia alla grande nel voler fermare l’islamismo con l’ora di religione cattolica.

francesco

Con questa ‘giustizia’ c’è poco da stare allegri.
Che giudice miserabile e penoso.
Il corano non prevede la condanna a morte per chi abbandona l’islam ed un messaggio sms non è una fatwa, è solo un messaggino come quelli che quasi tutti inviamo ogni giorno. Di messaggi scemi se ne mandano tutti i giorni ma di questo non gliene frega niente a nessuno.
In questo paese l’isteria contro qualunque cosa che possa essere anche lontanamente associata con l’islam è talmente grande che anche gli sms sono diventati reati. Mentre imperversano le bande di criminali veri che ci estorcono soldi tutti i giorni e che stanno distruggendo intere classi sociali, l’odio del popolino ignorante e imbufalito è istigato ancora una volta verso il diverso che in questa fase si chiama ‘islamico’.

Soqquadro

Io non uso tempestare la gente di sms con insulti e minacce varie. Tu si?

francesco

Non è con le battutine gratuite che si affrontano queste questioni

mistergrey2

I problemi cui tu fai riferimento non escludono il pericolo rappresentato dall’Islam.

L’odio del popolino ignorante e frustrato si indirizza soprattutto contro minacce immaginarie : i dipendenti ultragarantiti da leggi “comuniste”; i dipendenti pubblici fancazzisti impenitenti; gli zingari che rubano i bambini; le bande dei trafficanti di organi.

Quella islamica è una minaccia reale, seppure strumentalizzata da figuri alla Calderoli o Santanchè.

Per questo ho parlato di “credibiltà democratica “da parte di chi dovrebbe affrontare il problema energicamente (alla “israeliana”).

D’altra parte non capisco chi se la prende tanto con la costruzione di moschee.

Finchè esiste la libertà di culto e finchè continuiamo ad ammettere islamici, non vedo perchè non dovremmo permettere che si costruiscano luoghi di culto.
E’ meglio che ingombrino le strade con i loro deretani sollevati?

Una Fatwa non equivale a un “te possino …” che ci può scappare in un momento di rabbia.

La Gran Bretagna ha speso un sacco di soldi per colpa del Komheino, autore della Fatwa contro il povero Rushdie.

“Il corano non prevede la condanna a morte per chi abbandona l’islam …”

Adesso ci mettiamo a fare gli esegeti del Corano?

Non sai che nei libri sacri si può trovare tutto e il contrario di tutto?

Pare che il profeta abbia sentenziato: ” chi uccide un uomo è come se uccidesse l’intera umanità”

Pensi che citare questa frase fermerebbe un tagliagole maomettano o un kamikaze che si fa saltare in area gridando “Allah akbar”?

Perchè questa gente esiste, non è una semplice invenzione della Fallaci, e finora, oltre a fare sfracelli, ha rappresentato il cacio sui maccheroni per chi sta edificando un mondo orwelliano.

Gérard

Credo che Mister Grey 2 abbia risposto, salvo alcuni dettagli, come avrei risposto io a Francesco .
Già in partenza Francesco sbaglia quando scrive che da nessuna parte sia scritto nel Corano di uccidere l’ apostata .
Comprati un Corano per favore, come l’ho fatto tanti anni fa .
Basta andare alla Sura IV,89
Gli Hadiths confermano anche quanto scritto nel Corano . Sono a questi che Khomeiny si riferiva quando ha pronunciato la sua fatwa con Rushdie .
Si puo e si deve combattere sia le religioni che l’ iperliberismo di stampo anglo-americano che sono alleati di quest’ultimo !

Mario

Eh? qual’è la differenza tra iper liberismo che salva le banche e il liberismo con un mercato controllato dallo stato? così pour parlè … 🙂

Reiuky

Francesco, io spero che ti sbagli.

Io spero che, se per un motivo qualsiasi, una persona iniziasse a mandarmi ogni giorno messaggi in cui mi invita cortesemente a morire, magari nel più atroci dei modi, ma comunque il prima possibile, io possa rivolgermi alla giustizia e chiedere di essere protetto da questa persona.

Io spero che non debba aspettare di venire aggredito da suddetta persona per poter essere da essa protetto.

Anche perché non so usare la pistola, e non credo che, in quei momenti, sarei abbastanza lucido da mirare a punti non vitali.

Batrakos

Visto che spesso nei commenti si sottolineano le responsabilità antilaiche e filoislamiste della sinistra italiana, oggi che c’è di mezzo la destra mi viene una curiosità un po’ acida… la Sbai, che, essendo vittima di stalking religioso dovrebbe avere grande sensibilità in merito, ha mai espresso solidarietà alla famiglia Lautsi-Albertin per le minacce ed intimidazioni ricevute nella vicenda del crocifisso?
Anche a me la sinistra come è oggi non piace (pur essendo di sinistra come concezione dei rapporti sociali), e per primo deploro questa parte politica che non si è mostrata vicina alla famiglia; ma visto che si parla da parte di alcuni della sinistra come una sorta di fronte interno alleato all’islam, oggi che si parla di destra volevo capire che aria tirasse da quelle parte, almeno negli esponenti che si autodefiniscono ‘laici’ e che il fanatismo lo conoscono bene.

Al di là della critica politica, spero ovviamente che la Sbai sia lasciata in pace e che gli stalkers siano puniti; sugli aspetti più politico-sociali della sentenza, non ho abbastanza cognizione giuridica nè elementi di lettura per dare un giudizio, almeno in questo momento.

francesco

Tiziana,
dire che la sbai sia ambiziosa, esuberante ed intelligente mi sembrano graziosi eufemismi.
Sappiamo bene quali sono le doti ed i meriti della folta pattuglia di donne berlusconiane.
E’ passato solo qualche mese e ci siamo già dimenticati le vette di corruzione del berlusconismo che spiccano incontrastate nel già corrottissimo regime idi questo paese.
Questa donnetta in carriera si è scelta il paese che fà per lei.

MarcusPrometheus

Francesco dovrebbe vergognarsi per una calunnia all’ingrosso rivolta a tutte le parlamentari femmine di un grosso partito, ossia centinaia di persone. La Onorevole Sbai per chi ne ha seguito anche solo un po’ le iniziative politiche in Parlamento e fuori, ha ben meritato dal popolo italiano e dagli immigrati onesti e non antagonisti per la difesa della integrazione pacifica nella nazione italiana degli immigrati e delle immigrate dai sedicenti loro rappresentanti religiosi islamisti che tendono ad obbligarli a non integrarsi ed ad autoghettizzarsi e rendersi ostili nei confronti dello stato ospitante, addirittura facendoli regredire a livelli di islamismo retrogrado superato perfino in alcuni stati di origine per esempio il Marocco, come lamentato spesso dalla On. Sbai stessa. Per aver fatto questo la On. Sbai, uno dei pochi parlamentari italiani che secondo me si e’ guadagnata lo stipendio, e’ stata oggetto di minacce di morte, molto serie, direi dato che gia’ svariate di esse sono gia’ state eseguite e moltissime altre tentate in nazioni europee. La On, Sbai deve sia difendersi in tribunale, sia vivere aspettandosi degli attacchi e guardandosi da essi per non fare la fine delle tante vittime dei taglialingue e tagliagole islamisti. Gode della mia massima simpatia, apprezzamento e solidarieta’ anche per la sua lotta contro le mutilazioni femminili. Inoltre e qui parlo da ateo, nonche’ da anticlericale (anti Vaticano ed anti privilegi della Chiesa cattolica) la On. Sbai fa benissimo a trascurare di prendersela col crocifisso nelle scuole eccetera, ossia a non mettersi personalmente in antagonismo coi cattolici.
Questo scrollarsi di dosso il cattolicesimo invadente ed il Concordato e’ e deve essere principalmente compito degli italiani d’origine, non dei “nuovi italiani” di origine mussulmana (o peggio proprio mussulmani, seppur moderati, come la Sbai) per non antagonizzare le due categorie.
Nessuno puo’ fare tutto eppoi nessuno e’ perfetto, certo. Ma ritengo profondamente ingiusto da sinistra rimproverare alla Sbai di non battersi conto i privilegi cattolici e clericali, mentre quasi da sola (senza l’aiuto della sinistra) si batte contro l’instaurazione dell’islamismo piu’ barbaro per ora sui soli immigrati, fra poco pericolosissimo per tutti gli italiani (anzi di gia’, si veda il tentativo di SILENZIARE e CENSURARE tutte le critiche all’ISLAM).

francesco

Altro che vergogna.
Abbiamo a che fare con bande di criminali incalliti che si sono arricchiti depredando il popolo.
Per quanto riguarda le tue beniamine rampanti berlusconiane l’unca arte di cui possono vantarsi è quella del meretricio in cui non hanno rivali.

Batrakos

Tu dici che esprimersi contro i privilegi cattolici deve essere degli italiani etnici per non creare antagonismi… non mi convince molto per una serie di motivi ma facciamo finta di sì, visto che parlrne ci porterebbe troppo off topic.
Però. se il motivo fosse stato quello di non alimentare antagonismi, la Sbai poteva non pronunciarsi anzichè pronunciarsi a favore (se ben ricordo lei si è espressa a favore, se ricordo male chiedo venia dell’errore).
E poi…cosa più importante… visto che tra persone che subiscono il fanatismo si può essere solidali anche senza essere d’accordo sulle rispettive posizioni ideologiche (e anche senza arrivare agli eccessi un po’ ipocriti del ‘dare la vita’ come nel detto attribuito a Voltaire), un’espressione di solidarietà verso la famiglia Albertin-Lautsi sarebbe stata un segnale importante visto che parliamo di un’esponente della politica nazionale…ma anche qua c’è stata e magari non lo so.

Ratio

A Souad Sbai, da cui ci dividono tantissime cose, va nel frattenpo la nostra solidarietà.

Pienamente d’accordo.

MarcusPrometheus

FATWE di MORTE IN CODICE
Tribunale italiano riconosce che l’accusa di apostasia x islamisti, equivale a condanna a morte

Nel giugno scorso per la prima volta una corte europea ha riconosciuto che accusare una persona di apostasia, nel codice dell’estremismo islamico, equivale a una condanna a morte.
L’avvocato che ha ottenuto questa prima importantissima vittoria è stata Loredana Gemelli che ha fatto sì che un giudice italiano del Tribunale di Bologna riconoscesse una fatwa come penalmente rilevante in quanto considerata una minaccia.
Sino a quel momento i giudici europei hanno sempre cercato di “comprendere” i musulmani nel caso di minacce e violenze in nome del multiculturalismo e del relativismo.
Tutto è iniziato il giorno in cui il deputato Souad Sbai, da sempre impegnata nella difesa delle donne arabe che subiscono ogni genere di violenza e sopruso11, riceve la seguente e-mail: “… Sei solo moutamalikim e intihazieni (=opportunista), usi gli immigrati per scopo di lucro… tu Souad non sei niente… una donna che cerca di fare carriera sulle donne marocchine, non hai niente a che fare con l’Islam, sai niente del fikh (giurispridenza islamica della sharia) … Hai i capelli scoperti davanti ad Allah… la donna che non copre la testa viene moullaka (appesa) per i capelli… Allah ti punirà per il male che fai alla gente. […] Mi rivolgo ad Allah contro di te, in modo tale che lui, Allah, ti scopra […] . Tu sei una donna molto cattiva… mettiti a pregare Allah… lascia il lavoro agli uomini […] mi hanno parlato molto male di te, allora sei uscita allo scoperto come una “massihia” (seguace del messia, che per una marocchina proveniente dall’Islam equivale a dire apostata ovvero condannata a morte per apostasia a favore del cristianesimo)”.
Dunque le accuse sono molteplici: miscredenza, ipocrisia e infine apostasia. Tutti e 3 sono reati puniti dall’islam radicale con la morte.
Ebbene, la Sbai avendo immediatamente compreso il significato del messaggio, con molto coraggio ha sporto denuncia nei confronti del mittente. Fino a quel momento messaggi di questo non erano mai stati considerati delle minacce di morte. Infatti, si tratta di quelle che l’islamologa tunisina Monjiya al-Souaihi ha definito delle “fatwe di morte in codice”. In un articolo da lei indirizzato a Rached al-Ghannouchi ha denunciato: “In questo articolo desidero spiegare la verità ai miei cari lettori e agli spettatori che hanno assistito al dibattito e non certo rispondere a quei bugiardi che non meritano alcuna risposta. Non mi interessa neppure attirare l’attenzione sulle accuse rivolte alla mia persona attraverso l’estrapolazione di parti del mio discorso con l’intento di inviarmi una lettera minatoria criptata, un coded message che esorta a uccidere in nome del pensiero comunicando la notizia ai loro seguaci e lasciando loro la scelta di come comportarsi. Conosciamo bene le modalità di questi estremisti che agiscono usando un linguaggio simbolico. Per questo motivo li accuso di istigare a uccidermi come hanno fatto con Nasr Hamid Abu Zayd, Said Lakhal ( Giornalista marocchino che attacca duramente l’estremismo islamico) con Mona Talba (Docente di filosofia all’Università del Cairo) , con Lafif Lakhdar (che potrebbe essere definito il padre del pensiero neo-­‐liberale arabo. Di origine tunisina vive attualmente in Francia) e tanti altri.”

Per un pubblico occidentale, senza un’approfondita conoscenza dell’islam e dell’estremismo islamico, è molto difficile comprendere che affermazioni come “tu sei una cristiana”, “tu sei un copto che dice di essere musulmano”, “tu non sei un vero musulmano”, “tu sei un’ipocrita”, “tu sei un nemico dell’islam”, non solo nel codice degli islamisti, ma anche per una persona che conosca bene il mondo islamico sono sinonimo di una “condanna a morte”.

L’avvocato Gemelli ha dovuto spiegare che il messaggio ricevuto dalla Sbai rientrava nell’articolo 612 del codice penale che recita come segue:
“Art. 612 Minaccia. Chiunque minaccia ad altri un ingiusto danno è punito, a querela della persona offesa, con la multa fino a lire centomila. Se la minaccia è grave, o è fatta in uno dei modi indicati nell’articolo 339, la pena è della reclusione fino a un anno e si procede d’ufficio. Le pena è aumentate se la violenza o la minaccia è commessa con armi, o da persona travisata, o da più persone riunite, o con scritto anonimo, o in modo simbolico (esempio. frase non sai chi sono io?), o valendosi della forza intimidatrice derivante da segrete associazioni, esistenti o supposte. […] Elemento giuridico che si viola è lo stato d’animo di una persona.
Art. 612-bis Atti Persecutori. Salvo che il fatto costituisca più grave reato, è punito con la reclusione da sei mesi a quattro anni chiunque, con condotte reiterate, minaccia o molesta taluno in modo da cagionare un perdurante e grave stato di ansia o di paura ovvero da ingenerare un fondato timore per l’incolumità propria o di un prossimo congiunto o di persona al medesimo legata da relazione affettiva ovvero da costringere lo stesso ad alterare le proprie abitudini di vita. […]”.
Si è dovuto spiegare che definire la Sbai una “cristiana” equivaleva a definirla apostata. Siccome la Sbai e il mittente della e-mail erano entrambi di origine marocchina e madrelingua araba è stato semplice dimostrare che la portata del messaggio era evidente a entrambi sin dall’inizio.
La minaccia è ancora più chiara se si legge la Fatwa 4 emessa dal Consiglio Europeo per la Fatwa e la Ricerca con sede a Dublino [che pure e’ stata emessa proprio per nascondere la minacciosita’ di tali comportamenti dichiarazioni e mentalita’ intollerante ed assassina]:
“Giustiziare chiunque abbandoni l’islam è responsabilità dello stato ed è una decisione che possono prendere solo i governi islamici. Le organizzazioni e le strutture islamiche non possono emettere siffatte sentenze né eseguirle. In ogni caso un numero consistente di nostri antenati concordava sul fatto che non tutti coloro che abbandonano l’islam debbano essere giustiziati, ma piuttosto coloro che lo dichiarano pubblicamente e possono quindi causare la fitna, la sedizione, offendendo il nome di Allah , il Profeta e i musulmani”.

Il commento della Sbai a seguito della sentenza del Tribunale di Bologna non dà adito a dubbi:
“Sono e resto un’islamica ma penso che tutti possano e debbano professare il loro credo. Cristiani ed ebrei, hindu e buddisti. È una semplice questione di libertà personale e religiosa. Ma è poi così difficile da capire? Tutti gli estremisti, tutti i fanatici che mi inviano i loro messaggi di morte, sappiano solo che, se saranno identificati, li denuncerò tutti, uno per uno. Non intendo lasciarmi intimidire da nessuno. Non sono sola, qui in Italia, a combattere questa battaglia. Il messaggio che rischia di passare, grazie ai centri più integralisti, è che tutti i musulmani sono filo terroristi o fanatici religiosi. Non è vero, il processo di integrazione sta procedendo veloce. E a tanti imam, questo non piace”.

giulio

Da quello che mi pare di capire, non basta essere musulmani per essere accusati di minacce (nel caso si dia dell’apostata a qualcuno), occorre appartenere all’islam radicale.
Così è già più sensato.

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