Si è svolto venerdì 8 giugno presso il salone Brunelleschi l’incontro sul tema: “Atei e credenti tra ricerca e confronto: dove sta la felicità?” A seguito della presentazione alla stampa, ne avevano parlato Telearena, Telenuovo e L’Arena. La sala era piena, l’uditorio attento e grande volontà di partecipare. Molti presenti hanno preso la parola ed altri avrebbero voluto farlo, ma una serata ha tempi limitati.
La ricerca c’è stata, il confronto un po’ meno. Abbiamo rilevato una certa difficoltà a porsi sul piano della controparte ed a dialogare con le sue argomentazioni. Giovanni Ventura ha presentato i risultati di indagini svolte su persone credenti e non credenti; Giancarlo Grandis ha esaminato soprattutto il pensiero di filosofi attorno al concetto di felicità, che nel pensiero cattolico assume la denominazione di beatitudine; Angelo Campedelli ha ricordato una serie di affermazioni di Benedetto XVI circa l’infelicità ed il nichilismo degli atei, contestando il metodo di generalizzare situazioni che possono riguardare alcuni o parte degli atei. Il dibattito ha visto alcuni interventi stravaganti, che nulla c’entravano con il tema e le relazioni e che esprimevano soprattutto astio nei confronti della chiesa cattolica; altri interventi, invece, hanno posto domande o contestazioni a questa o a quella parte delle relazioni.
Monsignor Grandis in preparazione della serata ha visitato il sito nazionale UAAR e quello di Verona ed ha notato una certa aggressività nei confronti del papa, di vescovi e preti, che nei rapporti personali con i dirigenti del circolo UAAR ha rilevato non esistere. Un giovane cattolico ha visto nella relazione di Campedelli una aggressività nei confronti di Benedetto XVI avendo il relatore insistito nel ricordare una sequenza di frasi papali sugli atei. Un altro prete, in via privata ed in altra occasione, si è lamentato circa la nostra aggressività nei suoi confronti. Forse, sarà opportuno dedicare una riunione del circolo per esaminare se questa aggressività vi sia e dove e quando si manifesti.
Per quanto riguarda il sito del circolo di Verona, abbiamo l’impressione che sia scambiato per aggressività il fatto che alle volte critichiamo, con ironia, comportamenti o affermazioni di qualche esponente della gerarchia. Alcuni nostri soci hanno ammesso, nei loro interventi, che in qualche caso siamo aggressivi, ma si tratterebbe di una difesa/ritorsione nei confronti di una aggressività dei cattolici nei nostri confronti. I cattolici sarebbero aggressivi quando vogliono imporre legislativamente anche a noi principi e comportamenti previsti nella loro dottrina. Nessuno vuole imporre ai cattolici comportamenti diversi da quelli prescritti nella loro dottrina, mentre loro sono continuamente tentati di imporre a tutti i loro principi. E qui sono stati elencati e illustrati i casi di divorzio, divorzio breve, aborto, fecondazione medicalmente assistita, coppie di fatto, testamento biologico, ecc.
Dalla newsletter del circolo Uaar di Verona
CVD. O sbaglio?
Personalmente ho constatato grande pacatezza e direi signorilità negli interventi fatti durante il convegno fiorentino ( ? ) sui funerali laici; un atteggiamento franco e comunicativo in Margherita Hack, una donna che probabilmente va considetrata come “un pezzo di pane”; una ironia continuata e per me impropria nel prof. Odifreddi, collezionatore di contraddizioni nella Bibbia e nella dogmatica cristiano-cattolica ( e questo è più che legittimo ) ma negatore in toto della funzione sociale che le religioni hanno avuto comunque nella storia e che l’ateismo non poteva avere, essendo allora allo stato potenziale, dato lo scarso sviluppo della scienza e dello scientismo da essa derivante.
Buon mattino e buon fine settimana.
“ma negatore in toto della funzione sociale che le religioni hanno avuto comunque nella storia ”
Come no.
Tanto per cominciare hanno mandato al rogo centinaia di migliaia di innocenti e così hanno fatto la fortuna di quelli che vendevano la legna.
Inoltre hanno fatto scatenare varie guerre e così hanno fatto lavorare anche quelli che vendevano le armi.
@ Florenskij
In merito alla funzione sociale delle religioni credo non si possa negare che l’abbiano,come qualsiasi altra cosa. Il punto è quale. Affinché non se la prenda troppo a cuore, abbiamo la possibilità di prendere in esame religioni diverse dalla sua, che hanno tutt’ora uno strettissimo legame con il potere temporale (anzi, sono tutt’uno). Non mi pare che siano esempi da agognare. Nè del resto in tempi di miglior fortuna della religione cattolica mi pare si sia vissuti nell’età dell’oro.
Scusi, ma da un punto di vista di sistema economico, lei come si posiziona?
Immagino che uno statalismo dirigista con a capo il papa sia il massimo 😉
Insomma, un comunismo cattolico.
Perché per quanto riguarda i costumi questo trapela….
Anche la schiavitù aveva una immensa funzione sociale: risolveva sia il problema della sovrappopolazione delle carceri sia quello del bisogno di manodopera a basso costo, rendendo anche i croliminali dei membri utili alla società. Moltissimi imperi non avrebbero mai potuto svilupparsi senza la schiavitù, che ha reso possibili alcune delle più belle ed artistiche meraviglie del mondo, come le piramidi.
Eppure, tutto ciò non rende la legalizzazione della schiavitù nè morale nè accettabile……
Dimenticavo. L’affermazione secondo cui ciascun gruppo è libero di fare quello che vuole, per cui non è il caso di imporre qualcosa agli altri sembra lapalissina, ma in realtà è troppo semplicistica. Gli uomini sono non solo animali razionali ( fino a un certo punto ) e “animali simbolici”, ma anche “animali imitatori”. Pensiamo al fenomeno della moda: in teoria ciascuno è libero di vestirsi ( o magari anche di svestirsi ) come gli pare; in pratica è vincolato a seguire più o meno la moda, pena il dileggio, l’isolamento sociale o il confinamento in gruppi ( autoghettizzati ). Qualunque legislazione, restrittiva o permissiva che sia, influisce potentemente sul “costume” ( termine non a caso collegato con “moda” ), di conseguenza sull’educazione dei giovani; e non è detto che ogni novità del costume sia positiva.
Credo che l’opposizione della gerarchia cattolica al “matrimonio leggero” sia spiegabile soprattutto con il timore che il “costume diffuso” spinga i giovani a impostare in modo superficiale rapporti affettivi che dovrebbero richiedere ben altro impegno; da qui conseguenza sulla tenuta generale dell’istituzione familiare. Le conseguenze sulle pagine della cronaca. Chiedo e mi chiedo: tante uccisoni da parte di uomini, per lo più di età medio-alta, derivano (solo ) da deteriore possessività maschilista, oppure ( anche ) dal fatto che quegli uomini si sentono crollare il mondo addosso? Temo che il matrimonio “leggero” possa anche andar bene da giovani; ma da vecchi, quando si è ancora più bisognosi di radici e di affetti stabili?
Mi spiace. Rifiuto la possibilità di qualsiasi confronto sullo stesso piano con i credenti. La ragione di tale opposizione si sintetizza perfettamente in questo post:
http://logga.me/deicida2/2012/05/09/balle-cosmiche/
Se la UAAR accetta e pure incentiva tale “convivialità”, allora significa una cosa sola: che sta cercando “un posto in banca pure lei”.
@ lector
Meravigliosa!
@ Florenskij
Mi scusi, ma il fatto che esista quel che chiama matrimonio leggero non obbliga nessuno che creda nel matrimonio pesante a farne uso. Ciascuno, grande abbastanza, valuterà costi e vantaggi dell’una e dell’altra alternativa, sia nel caso che funzionino sia che no. Perché mai dovrebbe esserci una versione sola e ovviamente la sua?
Che la chiesa più che legittimamente cerchi di influenzare costumi vuol dire che non deve dare la possibilità di farlo ad altri? Immagino che a parte i crimini lei non apprezzi del comunismo anche il sistema economico (vorrei precisare, a scanso di equivoci che non sono comunista), ora, perché ritiene possibile il libero mercato dei prodotti e non quello delle idee?
Le ho già detto una volta che nell’ambito della sua religione si ipotizzano “vocazioni” tanto diverse come il matrimonio e il celibato, con quest’ultimo guardato con un occhio di riguardo in quanto a status. Ebbene, lei pur credente non si è fatto prete.
Poi occorre decidersi una volta per tutte se l’Italia sia un paese a maggioranza cattolica oppure no, perché il fatto che i quattro gatti ai quali lei lancia i suoi strali abbiano una potenza di fuoco tale da metterla continuamente sul chi vive risulta strano.
Che il problema stia piuttosto in un’aderenza solo formale alla fede e che i giudizi vengano fatti sulla base della propria testa piuttosto che ai dettami di una dottrina per certi versi ormai ritenuta obsoleta? Qualsiasi soluzione, quale più quale meno, ha sia vantaggi sia svantaggi. Non capisco perché lei si sforzi continuamente di dichiarare che solo i principi (e i costumi) enunciati dalla CCAR ne abbiano – facendolo qui – dopo che tante volte le abbiamo spiegato perché non siamo d’accordo. E lo facciamo senza tirar fuori principi non negoziabili. Non ricordo chi, disse che se un giorno si dimostrasse che la logica è di contrasto alla corretta comprensione delle cose sarebbe da rigettare pure quella. Così non è sino al momento, non mi sembra che si debbano per forza prendere in considerazione i vostri principi illogici. Fate pure, VOI.
Se da anziani si dovesse avere bisogno di affetti stabili, nessuno obbliga o sogna di obbligare un ultrasettantenne a fare il farfallone. Non vedo perché si debba obbligare un ultrasettantenne che non ritiene di aver bisogno di affetti stabili a restare con chi non digerisce più in ogni momento della giornata.
In tutto questo discorso le chiarisco che in linea di principio – nella realtà nessuno può predire il fururo, ha fallito pure il suo messia – al momento sono per rapporti stabili.
Che si possano far danni in un caso e nell’altro è di evidenza lampante, non vedo perché TUTTI debbano adottare un modello perché VOI ritenete che il matrimonio sia un sacramento.
PS Mi consenta di riconoscerle che i suoi ultimi interventi hanno cambiato tenore e contenuto, in meglio.
…non vedo perché TUTTI debbano adottare un modello perché VOI ritenete che il matrimonio sia un sacramento.
SCACCO MATTO !
@Flo’
spinga i giovani a impostare in modo superficiale rapporti affettivi che dovrebbero richiedere ben altro impegno; da qui conseguenza sulla tenuta generale dell’istituzione familiare.
Finisce gemini ricominci tu con la fallacia del Pendio Scivoloso?
Le conseguenze sulle pagine della cronaca.
Tipo quelle di padri che non volendo divorziare uccidono la moglie: a me pare la dimostrazione dell’inverso.
Chiedo e mi chiedo: tante uccisoni da parte di uomini, per lo più di età medio-alta, derivano (solo ) da deteriore possessività maschilista, oppure ( anche ) dal fatto che quegli uomini si sentono crollare il mondo addosso?
Non so se hai in mente quel richiamo del buonsenso che dice di non assecondare i maniaci [p]ossessivi-compulsivi, perché uno che ammazza la moglie perché questa lo vuole lasciare questo è…
Ecco: tu non la stai seguendo.
ma da vecchi, quando si è ancora più bisognosi di radici e di affetti stabili?
Ché so io gli anziani difficilmente si staccano dalla loro dolce metà. E sì: anziani, perché hai sostituito i maniaci [p]ossessivi-compulsivi di età medio-alta con gli anziani.
Inoltre pare che non ti entri proprio in testa che il diritto rimane tale a prescindere da quanti o da chi ne fa uso…
“Presbyteri putant homines sine fide vere beatos non esse”
che solenne boiata.
Meglio un ateo vivo, che un credente morto (anche perché becca una doppia fregatura!)
(*abbiamo finito con i test valutativi sul sottoscritto? 😉 )
forse si teme tu abbia natura facile ad infiammarsi… 😉
Io? sono un blocco di ghiaccio,
tendo a sciogliermi solo se inopportunamente riscaldato… 😉
cerco sempre di evitare le occasioni (o i tentativi).
Perchè mi sovviene il principio del “chiagni e fotti”?
Il metodo di lamentarsi di essere attaccati e nello stesso tempo di comportarsi in maniera scorretta è ormai noto.
L’ultimo esempio lo porta M. Travaglio:
http://temi.repubblica.it/micromega-online/libera-chiesa-in-poco-libero-stato/
O basta ricordare Gaetano Salvemini:
Il clericale domanda la libertà per sé in nome del principio liberale, salvo a sopprimerla negli altri, non appena gli sia possibile, in nome del principio clericale.
Il clericale si tiene il pelo nel proprio occhio,
e cerca di conficcare la trave nell’occhio di chi non la pensa come lui…
“naturaliter”
Commento assolutamente fuori tema.
E’ di ieri la notizia che a Padova è stata sgominata una organizzazione di spaccio di cocaina che operava nel centro ricreativo di una parrocchia.
Nessuno degli articoli sull’argomento si preoccupa di identificare la parrocchia; quasi tutti si sono preoccupati di rimarcare che il parroco era ovviamente all’oscuro di tutto.
Ritengo che tali informazioni non siano ininfluenti per tutelare le possibili vittime.
Qualcuno è in possesso di maggiori dettagli?
mario
È un gioco molto ipocrita, coprono di insulti e fanno anche del vittimismo.
Non so loro, ma per citare un esempio, io ho perso il conto delle volte che il Papa ha posto in relazione l’ateismo col nazismo. Il problema forse è che si sentono offesi quando, in risposta, gli ricordiamo quel fatto storico che fu la connivenza della Chiesa con la Germania nazista.
Qualcuno ha da qualche parte foto del Ventennio, con preti impalati
nel saluto romano, o immaginette della mai abbastanza venerata
“Vergine del Manganello”?
Conservate tutto entro il prossimo secolo varrano una fortuna (per gli storici)
@MetaLocX
ma ha ragione il vescovo: non conto le volte in cui al tg dopo le notizie di aggressione omofoba o di bullismo scolastico contro disabili, hanno dato notizia di prelati presi a manganellate da pattuglie di facinorosi atei… 🙂
Iniziativa lodevole, che concede ancora l’ennesima possibilità di redenzione ai pagliacci mascherati da teologi e filosofi.
Sottolineerei il fatto che il confronto è fondamentale per chi blatera sugli déi: nel considerare il solo cattolicesimo, 2000 anni di teo-idiozie non sono state sufficienti a convincere un emerito belino.
Per questo, in epoca moderna, il confronto è utilizzato per concedersi un’evoluzione culturale di stampo darwiniano.
In quanto all’utilità delle religioni, si può ben dire che esse siano state utili al genere umano come lo è stata la varicella.
Da quando ho ripreso l’uso della ragione,cioè ho scoperto di essere “felicemente”ateo, ho anche capito che non ci può essere dialogo tra credenti e non.È solo fiato sprecato, devono imparare a ragionare da soli….
è presto per dire “felicemente ateo”…la vita è lunga, aspetta ad avere un piede nella fossa…dopo ne riparleremo.
@ Gianni
Pensa tu sei ti sei sbagliato e trovi Maometto accigliato.
Quante volte il giorno pensi a questa possibilità? 😉
O pensa se dio premiasse chi ha fatto buon uso della ragione e non chi
ha creduto acriticamente quattro fregnacce?
Tremendo, nevvero?
@ Stefano
E se trovi Kali la Nera in piena “fregola” che vuole smanazzarti
con le sue quattro braccia per l’Eternità?
Meglio il Nulla, a questo punto (che poi è l’ipotesi più probabile).
Gianni, non ci siamo. Il periodo in cui si ha un piede nella fossa in genere è molto più breve del resto della vita. Anche ammesso che i frequentatori di questo sito vadano giù di testa e trovino sgradevole l’ateismo (che non per questo smetterebbe di essere vero), la loro vita sarebbe comunque stata felicemente atea. Non è che l’ultimo goal vince tutto.
Aspettiamo anche te, con un piede nella fossa. Mia nonna era una bigotta da panico, ma nelle ultime settimane aveva la disperazione dipinta in faccia. Utile, la fede.
Classico argomento ninatorio da cattotalebano invasato la cui religione mortifera ha talmente pochi argomenti convincenti a proprio sostegno che deve ricorrere sempre alla paura di “ciò che capiterà dopo la morte” perchè argomenti migliori non ne ha…
aspetta ad avere un piede nella fossa…dopo ne riparleremo
Solito argomento da vigliacchi. Dovete continuamente rifugiarvi in un mondo onirico per poter affrontare l’idea della morte. Non siete capaci di accettare con serenità il normale ciclo della vita. Paradossalmente, poi, stigmatizzate chi fa uso di sostanze stupefacenti per sfuggire la realtà. Si tratta esattamente della stessa cosa.
@Gianni
perchè, scusa, sei convinto che gli atei siano solo dei vacqui edonisti fuggenti la misera realtà della condizione umana?
apri gli occhi.
vedrai che così non è.
e vedrai che forse tanti che si dichiarano “credenti” sono terrorizzati dal pensiero della morte e si tuffano con tutti i sentimenti negli agi e divertimenti più adatti a distogliere dal traguardo della vita. salvo poi andare a messa a natale, beninteso…
@Gianni
E questa cos’è? Una mezza specie di minaccia travestita da gufata?
@Gianni
Quelli come te a Torino li chiamano piciu.
@ Losna (fulmine)
ah ah ah! Mi hai fatto crepare!
Ma che volete confrontare. Va bene che ovunque c’è la moda del talk show, ma certi confronti non hanno senso. Cosa devo confrontare, il mio modo di essere con il modo di essere di un altro? La mia architettura cerebrale con l’architettura cerebrale di un altro? Le questioni religiose, tutte le questione religiose, ateismo compreso, sono delle gigantesche balle prive di senso. La chiesa non è una entità religiosa, ma una potenza economica e va combattuta sul piano economico e basta. Tutte le religioni son solo potenze economiche. Quando spariscono i soldini dalle mani di preti e pastori anche Gesù Cristo sparisce dalla mente dei popoli. Pure Maometto sparisce per la stessa ragione.
Quoto al 1000×1000
Quando gli si sottrae il “pabulum” anche i batteri fanno una brutta fine,
E qui abbiamo a che fare con batteri voraci e mortiferi…
Sono pienamente d’accordo. Non vale la pena di confrontarsi (secondo l’antico detto per cui “se butti via il tuo tempo per parlare con un idiota, gli idioti diventano due”), ma si deve solo combattere il clero cattolico e i suoi sostenitori per togliere il foraggiamento a questi parassiti della società. Finiti i soldi, anche il loro Gesù ritornerà di filato nel sepolcro.
I cattolici, non da oggi, dimenticano troppo spesso che c’è differenza tra una pagliuzza ed una trave (anche nel peso specifico degli elementi che le compongono).
« Nessuno vuole imporre ai cattolici comportamenti diversi da quelli prescritti nalla loro dottrina, mentre loro sono continuamente tentati di imporre a tutti i loro principi »
Purtroppo a me questo sembra essere l’epicentro del problema !!
A proposito di benessere : che sentimento di libertà, e che gioia navigare verso l’ignoto, contro ogni previsione, venti e maree, nonostante i sistemi di pensiero irrazionale delle ideologie dominanti……
“Secondo Schrodinger la coscienza sarebbe come quella correzione di rotta, necessaria fino a quando la navicella umana si sarà sufficientemente evoluta per poter procedere con il pilota automatico. Cosa che già fanno altre specie che noi, con infantile superbia, riteniamo e chiamiamo inferiori proprio per questo loro adattamento”. (da “Caro Papa, ti scrivo” di Odifreddi).
In definitiva secondo il professore pulrilaureato in propaganda atea, la vera gioia la avremo quando l’uomo innescherà il pilota automatico. Altro che sentimento di libertà o sciocchezze del genere!
Insomma, mettetevi d’accordo tra di voi e non tirare fuori la solita solfa della libertà dell’ateo pensiero in quanto fa a pugni, proprio con la tesi odifreddiana della perfezione dell’animale uomo a completa guida automatica.
Odifreddi, non e’ il sommo Pontefice dei non-credenti italiani.
Il 99% delle cose che scrive e dice, o delle argomentazioni che fornisce, potranno anche essere condivise dai non-credenti, ma in quel 1%, esiste la possibilità che qualcuno dissenta o che non accetti le sue posizioni ed opinioni, e pertanto che critichi lui stesso il medesimo Odifreddi.
Questa e’ la libertà dei non-credenti.
“Sottomessi” ed “obbedienti” invece e’ roba che riguarda voialtri.
Oh, SOTTOMESSI ed OBBEDIENTI, mi raccomando. 😉
CVD
La solita manfrina trita e ritrita.
Ma allora, dovete credere nel libero arbitrio, cosa che il riduzionismo scientista respinge al mittente. Se invece non credete nel libero arbitrio ed allo stesso tempo dite di essere liberi da qualsiasi condizionamento intellettuale e/o culturale, allora la vostra libertà non è che un’illusione. Ovvero credete in una favola proprio come dite che ci creda il credente. E non è che la favola diventa più vera qualora si continui a raccontarsela.
@antonio
Perché la libertà è obbedire a un Dio… e la guerra è pace.
O forse non ti è chiaro che per l’ateo non si pone nemmeno il problema del libero arbitrio in quanto non esiste in ultima istanza un dio a limitarlo/concederlo?
Il “riduzionismo scientista” nom dice assolutamente nulla sul libero arbitrio, visto che da quasi un secolo il determinismo e’ stato dichiarato non valido dalla MQ.
La scienza dice solo che siamo macchine biologiche, le cui scelte dipendono da regole chimiche e fisiche con un pizzico di casualità (niente anima a modificare “magicamente” da un altro mondo le scelte), cosa che non toglie una virgola al libero arbitrio.
E anche se fosse valido il determinismo, esso non contradterebbe di una virgola con il concetto di libertà come legalmente e civilmente inteso, visto he nessuno può “programmare” il tuo cervello per ottenere con certezza il risultato che vuole. Siamo influenzati dall’ambiente circostante, ma nessuno può “cosstringerci” a fare una scelta o l’altra. Ed e’ questo a garantirci la libertà, a prescindere dal determinismo o meno della chimica del nostro cervello.
@Nightshade90
Forse ti sorprenderà sapere che secondo un esperimento scientifico anche il moscerino della frutta possiede il libero arbitrio (“una forma rudimentale di libero arbitrio”), ovvero compie delle vere e proprie scelte non casuali ancorchè non prevedibili, pressapoco come l’uomo.
Si dovrebbe informarne l’esimio professore, il quale nel libro appena citato, si avvale per la sua tesi dei controversi esperimenti condotti sull’uomo dal neuroscienziato B. Libet, che tra l’altro, dichiara esplicitamente nei suoi scritti che i suoi esperimenti non confutano affatto il libero arbitrio.
Ma evidentemente Odifreddi crede di saperne molto di più di Libet che conduce esperimenti di questo tipo da decenni.
In ogni caso, se esistesse il libero arbirtrio, sarebbe una palese sconfitta dei riduzionisti. E questo è pressapoco un fatto scientifico.
@Anotnio72
Fiùùùù…Libero arbitrio…! 😀
Roba forte! 😀
Attuale e così razionale da destabilizzare qualsiasi non-credente, nel raggio di 150.000 anni luce!! 😀
L’ateismo e l’agnosticismo sono positive quando non pretendono un impostazione ideologica e intollerante dello Stato. Quando essi propongono il laicismo.
ovvero l’aterismo ti piace quando gli atei si rassegnano allo status quo di uno Stato non confessionale di nome ma che concede legislativamente e/o fattivamente innumerevoli privilegi ad una religione che non è professata da tutti i cittadini, ma che guarda caso professi tu…
non mi pare il massimo dell’onestà intellettuale, ma debbo rifletterci su meglio…
fatto.
non mi piace.
ah, no scusa. avevi ragione tu.
dimenticavo il debito che la nostra cultura ha verso il cattolicesimo.
ergo privilegi giustificati.
amen.
Quando rispettano le tradizioni popolari non quando vogliono il 1917 nel 2012 in Italia.
rispettarono i cristiani le tradizioni popolari pagane?
poi che intendi per rispetto?
io rispetto la fede sincera di una persona.
non rispetto quando la medesima fede viene presa come base morale universale per condizionare le leggi di uno stato che appartiene a tutti i cittadini, credenti cattolici, credenti di altre religioni e non credenti.
e non rispetto il fatto che lo stato italiano conceda privilegi economici ad una istituzione che non fa parte dello stato. fosse pure l’italia cattolica al 99.9%.
se ancora non l’hai capito, io non voglio imporre l’ateismo, e mi sta benissimo che tu creda in ciò che più ti fa piacere.
ma ciò che rende l’italia una nazione, che ti piaccia o meno, non è la tradizione cristiana, che non riguarda la totalità dei cittadini, ma il fatto di essere parte della Res Pubblica. cittadini uguali davanti alla legge e non sudditi di un sovrano per “grazia di dio”.
Lo Stato è anche dei credenti che decidono come vogliono contribuire alla loro fede.
@gemini
E debbono farlo anche per gli altri non dello stesso avviso?
@ gemini
davvero? e dimmi, secondo te, un pubblico ufficiale di religione cattolica, deve operare nel rispetto delle leggi della repubblica o secondo il magistero della chiesa?
Allo Stato per il lavoro che svolge, alla Chiesa per i suoi peccati
quindi vedi che riesci a distinguere anche tu che si tratta di due cose diverse?
tu parli di rispetto delle tradizioni.
cosa vi è di irrispettoso nella richiesta di ricondurre queste tradizioni nell’ambito del privato (il che non significa recluso tra le mura di una chiesa o domestiche… vi sono le feste di partito, i raduni motociclistici, quelli filatelici, possono esservi pure processioni per ciò che mi riguarda. magari senza sindaci salmodianti in fascia tricolore, però.)?
Privare dello spazio pubblico il sentire popolare mi sembra francamente dittatoriale per non dire altro.
@gemini
sono Juventino.
gli juventini in italia sono maggioranza.
pretendo spazio pubblico di questo sentire popolare mediante esposizione di bandiere bianconere nei pubblici uffici, visto l’importante contributo della antica e storica società calcistica torinese nel fornire formidabili fuoriclasse alla nazionale azzurra (bleu savoia!).
che dite? calciopoli?
siete solo degli juventinofili che si aggrappano ad errori di singoli dirigenti per gettare fango sulle glorie della beneamata societa sportiva!
non osino milanisti, interisti o fiorentini starnazzare invano, che il bianconero è simbolo neutrale e innocuo di calcio …
ti suonerebbe logico?
no?
è come suona a me la tua posizione.
In genere l’aggressività degli atei non é gratuita, ma si tratta di LEGITTIMA DIFESA, specie quando é rivolta verso papa e clero, come del resto viene specificato nell’ultima parte dell’articolo.
Poi ci sono anche di quelli particolarmente “intransigenti” e “i n c a z z o s i” che non tollerano nulla in assoluto della parte avversa (e che personalmente non reggo), ma si tratta già di un fenomeno più marginale.
In generale, il dialogo con i credenti é possibile solo in alcuni casi, che non saprei quantificare, ma che sono portato a non ritenere la maggioranza.
“Monsignor Grandis in preparazione della serata ha visitato il sito nazionale UAAR e quello di Verona ed ha notato una certa aggressività nei confronti del papa, di vescovi e preti, che nei rapporti personali con i dirigenti del circolo UAAR ha rilevato non esistere.”
Ecco, ma l’aggressività dei clericali cattolici contro i laici, gli atei, gli omossessuali anche solo presunti, i diversi, i non fobici, eccetera, quella aggressività non viene notata?
La miopia di fronte agli scandali finanziari ed ai reati gravissimi della omofobia, della pedofilia cattolica, del plagio confessionale, del carrierismo, dell’indottrinamento sociale, delle bancarotte fraudolente, del riciclo del denaro sporco delle mafie da parte dell IOR, eccetera, quella miopia, quella aggressività, quella insolenza implicita, non vengono notate?
Io le noto.
Spapicchio, qui parli dell’aggressività della CCAR, ma cosa ne pensi dell’aggressività degli atei tu che non sei cattolico ma cristiano?
In questo sito, dove ogni tanto hai avuto qualche battibecco, pensi di essere trattato abbastanza gentilmente o troppo rudemente o perlopiù ignorato o cosa?
A quando un dibattito con i sostenitori della terra piatta?
La felicità? – scriveva Mozart al padre – E’ quello che uno s’immagina!.
Questa emozione è comune a tutta l’umanità e forse anche agli animali e non dipende da una sola fonte. La religione centra quanto uno sbadiglio.
Per di più, se basiamo la felicità sulla fiducia del pensiero umano, allora proprio questo pensiero umano prova dell’infelicità, della tristezza del pensiero stesso (George Steiner). Essere relativisti saggi ci rende meno estranei l’un l’altro che essere irrazionali credenti che ammettono la loro sola ragione e per fede si comportano come pazzi ubriachi. La ragione per cui i credenti non sopportano l’ateo è perchè la sola esistenza di questi disturba la loro cieca credulità.
…..allora la vostra libertà non è che un’illusione…..
@Antonio 72 :
Non solo la libertà degli atei è un’illusione ma la « libertà » di qualsiasi persona, credenti compresi !
Le illusioni non sono solamente delle soluzioni che il cervello trova quando è confrontato a dei conflitti o ambiguità. Sono (anche se paradossalmente) delle vere decisioni !
NB L’uomo puo’ fare cio’ che vuole, ma non puo’ voler decidere altro che qualcosa conforme al valore che predomina al momento della sua decisione cosciente. L’umano, come qualsiasi animale, (premesso che non abbia squilibri o patologie neuronali) sceglie il 100% delle volte cio’ che ritiene il più interessante al momento della scelta, anche se a volte si sbaglia…Non c’é nulla di libero o arbitrario nei bisogni o emozioni !
Vedi il mio articolo “Libero arbitrio” – Wikipedia (discussione)
Quindi anche decidere di non credere in Dio è un’illusione. Il libero arbitrio risponde a determinate caratterisitche, ovvero non è un processo casuale e neanche è prevedibile.
La tua frase sulla presunta libera decisione dell’uomo è inaccettabile per me e per altri, anche per lo stesso Libet, il quale a questo proposito dice:
“E’, ovviamente , legittimo proporre questa struttura per una teoria del libero arbitrio all’interno di un punto di vista deteministico. Ma non c’è nessuna evidenza cruciale che ne dimostri la validità (…). Non c’è stata nessuna evidenza, e neanche una proposta di progetto di un test sperimentale che dimostri in maniera definitiva e convincente la validità del determinismo delle leggi naturali come mediatore o strumento di libera scelta o del libero arbitrio.”
Questo Libet, io aggiungo che anzi (ma Libet quando scrive non lo sapeva ancora) l’esperimento scientifico di cui già detto sul moscerino della frutta, dimostra esattamente il contrario.