Nuova recensione sul sito: “Sua Santità. Le carte segrete di Benedetto XVI” di Gianluigi Nuzzi

Una nuova recensione è stata pubblicata nella Libri del sito UAAR. Il volume è Sua Santità. Le carte segrete di Benedetto XVI, di Gianluigi Nuzzi. Recensione a cura di Raffaele Carcano.

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La redazione

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20 commenti

Federico Tonizzo

Ho già letto il primo capitolo: è un libro che consiglio a tutti.

Di passaggio, noto che – come al loro solito – i tg nazionali si erano/sono concentrati su “chi è che ha fatto uscire le notizie” anzichè sulle notizie stesse, che sono delle vere e proprie bombe!
Ovvero, modificando un noto modo di dire: per mantenere cieca una nazione, quando c’è da vedere la luna, fa’ concentrare l’attenzione della gente sul dito…

benjamin l'@sino

Ho notato fin da subito il fenomeno che descrivi. Anch’io ne sono colpito, così come sono colpito dal fatto che pare siamo in pochi ad essercene resi conto (a livello sperimentale, prova a introdurre l’argomento tra colleghi, amici, parenti, e vedi il taglio che prende la discussione se non la piloti).

Federico Tonizzo

In ogni caso, oggi “Sua Santità” è qui oggi riportato come il 2° libro più venduto:
http://www.wuz.it/classifica/libri.html

Inoltre ricordo che il giorno in cui avevo acquistato la mia copia c’erano parecchie copie del libro nella libreria, ma già pochi giorni dopo erano tutte sparite 🙂

Inoltre, se leggi i commenti all’articolo che ho postato alle 18:39 (o ad altri articoli correlati) vedi che la quasi totalità di essi fa dell’ironia su quello che dice Bertone 🙂

Maurizio da Gorizia

Mi chiedevo come mai non fosse stato recensito qui.
Proprio ieri, che ero andato con un amico triestino nella pedemontana udinese a far volare i nostri “quadricopter”, gli ho chiesto se per caso questo libro alla Feltrinelli lì da lui ci fosse, mi ha detto che sarebbe andato a vedere e se c’è me lo prende e me lo porta domenica prossima.
Altrimenti la Feltrinelli più vicina a me è a Treviso (sono goriziano ma da vent’anni abito in provincia di Udine).
Se riesce a prendermelo risparmio sulle spese di spedizione. :mrgreen:

Federico Tonizzo

Da quello che dici, mi sa che potresti essere “quel” Maurizio che conosco da diversi anni prima che ti trasferissi in provincia di Udine… Sei tu? 🙂

Maurizio da Gorizia

Se è il tuo vero cognome, non l’ho mai sentito. Non mi ricordo di nessun Tonizzo nè quando ho lavorato da dipendente privato (in Veneto, 1988-90) nè dopo il mio ingresso nella PA nel 1990.
Ho lavorato qualche anno a Trieste, poi mi hanno spostato in provincia di Udine (1992). Mi sono sposato nel 1993 e sono rimasto vedovo nel 1994, 14 mesi… 🙁

Federico Tonizzo

Ops… Allora è un caso di parziale analogia causale tra storie.
Mi dispiace per il 1994 🙁

Paul Manoni

Concordo con la recensione di Carcano. Soprattutto perchè si e’ guardato bene dal scendere nei particolari delle beghe interne alla CCAR, facendo invece emergere nella recensione, ciò che nel libro si palesa come la violazione del Principio di Laicità, o quelle che si configurano come le peggio ingerenze del Vaticano in Italia…Ed in questo caso si può dire:”cata canta!”.

Avrei evitato di parlare del “sospetto” che Nuzzi abbia fatto da sponda, e contrinuito a suo modo al desiderio di qualcuno interno alla CCAR, di voler togliere di mezzo il Cardinal “Mascella” Bertone. Dopottutto, se anche fosse così, ho quasi la certezza che Nuzzi non lo abbia fatto di proprosito, ma semmai sia stato “strumentalizzato” dagli eventuali “corvi”.

Nel libro effettivamente, il Pontefice ne esce in modo più che pulito. Nonostante l’infinita mole di documenti usciti, nulla o quasi di particolarmente imbarazzante, emerge a carico di B16…Tranne forse tutti quei quattrini che orbitano intorno alla sua fondazione, che girano per mezza Europa in conti di svariate banche, soprattutto tedesche.

Il libro e’ primo in classifica da svariate settimane. Un buon segno secondo me. Anche se moltissimi qui conoscono a menadito le beghe della CCAR (interne ed esterne), quest’estate sarà, sotto gli ombrelloni delle spiaggie italiane, un ennesimo modo per informare molti cittadini su ciò che accade tra i politici italiani ed il pretume, in una soluzione di continua violazione della Laicità dello Stato allo loro disattente spalle.

Grazie Raffaele. 😉

Ratio

L’ho letto a piccole dosi perché mi faceva vergognare di essere cittadino di questo Stato sottomesso e genuflesso al vaticano.
Sono molti anni che penso che i soldi provenienti dalla corruzione dei politicanti finiscono al sicuro nello IOR e che questo è il motivo della loro genuflessione e accondiscendenza alle pretese dei boss in gonnella.
Che vergogna!

Federico Tonizzo

In teoria, sarebbero i “politicanti corrotti” a doversi vergognare, ma… in pratica, hai mai visto uno di loro che si sia vergognato di qualcosa?

Ratio

Loro non si vergognano di nulla, neanche di opporsi a una legge anticorruzione.
Ma la cosa che mi fa vergognare è che prendono migliaia di voti!

Francesco non da Assisi

INSISTO!!! DEVE ESSERE FATTO QUALCOSA PER PAOLO GABRIELE, PRIGIONIERO DI COSCIENZA DI UNA MONARCHIA ASSOLUTA!

Biondino

Il sig. Gabriele è accusato di aver sottratto materiale riservato.
Dove sarebbe in ciò la violazione alla coscienza del maggiordomo?
Io mi sento in coscienza di svaligiare il tabaccaio all’angolo… mi difendi tu, Francesco?

FSMosconi

Ha rubato per denunciare un sistema corrotto, cosa che in qualsiasi altro Paese civile sarebbe stata difesa. Ma a quanto pare il Vaticano non rientra nella categoria.

Paul Manoni

@Biondino
Paolo Gabriele non e’ altro che ,come dice anche FSMosconi, un cosidetto “Whistleblower” (http://it.wikipedia.org/wiki/Whistleblower).

Un paticolare del link che ti ho segnalato e’….

“In Italia la legislazione in merito alla protezione dei whistleblower è ancora agli inizi. Un emendamento del disegno di legge n.2156 del 2010 prevede la protezione dei dipendenti pubblici che denunciano degli illeciti e l’anonimato del segnalante”.

L’unico problema di Paolo Gabriele, e’ che ha scelto lo Stato sbagliato dove denunciare la corruzione. Il Vaticano. 😉

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