Crescono i non credenti in Svizzera e Australia

Nei paesi occidentali continua a crescere, grazie al processo di secolarizzazione, il numero dei non credenti. In Svizzera, il censimento dell’Office Fédéral de la Statistique ha rilevato che dal 2000 al 2010 coloro che non si identificano in alcuna religione sono passati dall’11,2 % al 20,10 %.

Un altro sondaggio uscito negli stessi giorni da parte di Gfs-Zürich, su un migliaio di persone, evidenzia come il 21 % dei cattolici e dei protestanti pensino di abbandonare le proprie Chiese, percentuale che era al 27 % nel 2010. In questo senso, a fronte dell’aumento dei non credenti si ha un consolidamento delle comunità religiose, che frena gli abbandoni.

Secondo le stime, alla Chiesa riformata aderisce il 38,8 % della popolazione svizzera, mentre la percentuale è del 30,9 % di cattolici. Ma entrambe in calo dal 2000, del 3,7 % i cattolici e del 3,2 % i protestanti. Mentre gli ebrei restano stabili (sullo 0,2 %), gli islamici sono aumentati passando dal 3,6 % al 4,5 %.

In Australia intanto il numero dei non credenti per la prima volta supera quello degli anglicani, secondo il 2011 Census. Mentre i cattolici sono in lieve calo ma risultano al primo posto (circa 5,4 milioni), gli atei e gli agnostici crescono e sono ora 4,7 milioni. Secondo il professor Gary Bouma della Monash University, “la crescita dei ‘senza religione’ prosegue nel suo andamento storico”, tanto che ormai risultano la maggioranza in cinque stati su otto. D’altronde la visibilità dei non credenti è andata aumentando negli ultimi anni, con mobilitazioni quali la Global Atheist Convention svoltasi ad aprile.

Gli anglicani diminuiscono (-1,6%) e ora sono 3,6 milioni, gli aderenti ad altre confessioni della Uniting Church (come i metodisti) circa 1 milione (e calano del 5%). Crescono anche le religioni di minoranza, come gli hindu, passati dallo 0,7% all’1,3%: sono ora circa 275mila. Anche islamici aumentano dall’1,7 % al 2,2 %, specie per le migrazioni e per l’alto tasso di natalità, nonché i buddhisti (dal 2,1 % al 2,5 %).

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36 commenti

gcr

di questo passo dovranno evangelizzare i canguri. invece per quanto riguarda noi e l’europa i paesi piu’ in crisi che rischiano di uscire dall’euro guarda caso sono anche i piu’ religiosi: italia, spagna, portogallo. grecia e irlanda.- essere rimasti sotto il giogo della religione ha ritardato le riforme sociali e rincretinito il popolo rendendolo credulone la politica poi ha fatto il resto i democristiani o cristiani falsi, i falsi comunisti anche loro in ginocchio davanti al papa, i fascisti con patria dio e famiglia poi puttanieri e assassini con le colonie in africa e albania, dei politici difficilmente potremo fare a meno togliamoci di torno almeno quelle sanguisughe del clero

Batrakos

Negli ultimissimi anni si sono trasferiti in Australia come minimo una trentina di amiche e amici miei…ovvio che lì cresca il numero dei non credenti! 😉

Luciano Volpato

Mi auguro che tu abbia tanti altri amici in procinto di….emigrare. Tu, al contrario, resta qui. Sono molto “affezionato” ai tuoi illuminanti interventi.

Batrakos

Troppo buono!
Ti ringrazio molto per la stima, amico.. quasi quasi mi fai diventar rosso.

Per varie ragioni non credo che emigrerò , ma in ogni caso il bello di internet è che si può chiacchierare lo stesso ovunque si vada.

DucaLamberti74

@Batrakos:

TRENTA amici che sono emigrati in Australia…sti cavoli…
Ed immagino tutti con una professionalità acquisita.

Io invece tra conoscenti, ex compagni di scuola ed università, ex colleghi di “emigrati” ne conto una quindicina… che paese di m@@@@ sta diventando questa italietta degli italioti.

DucaLamberti74.

Paul Manoni

@Batrakos
30, nonostante le severe leggi sull’immigrazione in Australia, aggiungerei! 😉
Se serve, una mia ex della nostra città, che si e’ trasferita e sposata in Australia, si occupa proprio di seguire i casi degli italiani che chiedono cittadinanza, autorizzata dallo stesso governo australiano peraltro..! 😉

Batrakos

Grazie delle info e della disponibilità, Paul; semmai qualcuno mi chiedesse informazioni so a chi rivolgermi appena ci si incontra in giro!
Alcuni che conosco hanno avuto, a quel che ricordo di aver sentito chiacchierando con un’amica che mi raccontava di altri amici là, qualche problema con la continuazione del visto per via di leggi sul lavoro, ma credo che alla fine molti siano riusciti a rimanere…ricordo che dovevano lavorare in qualche farm (o roba del genere…non sono molto edotto e vado un po’ a memoria) per il rinnovo.

Scusate tutti per questo OT sugli italiani all’estero.

Gérard

Batrakos
Trenta amici, soltanto quelli che sono andati in Australia !? E in tutto quanti ne hai ?? Oppure sei un meridionale che esagera tutto… !?

Batrakos

Gerard.

Nel numero ‘amici’ ho messo non solo gli amici stretti, contando che ho trentotto anni e ho fatto girato un po’ ovunque nel centro nord per studio e lavoro, contando che si parla degli ultimi cinque o sei, contando che parlo non solo della mia città ma di conoscenze di Bologna e Milano, contando che c’era una comitiva di circa quindici persone che sono partite insieme…posso aver esagerato di cinque o sei persone, ma non credo che sia poi un grosso problema che tu ci creda o meno, a parte lo stereotipo sui meridionali ‘esagerati’ (sono marchigiano, per inciso).

Io -se ti interessano i fatti miei privati (e sulla città può confermare Manoni che conosco di persona ed è concittadino) intrattengo amicizia con più di un centinaio di persone, tra compagni di politica (nel collettivo dove milito siamo circa una cinquantina che ci girano attorno), amicizie del lavoro vecchie e nuove, amici della mia città (tipo ex compagni di scuola, delle squadre di calcio ecc..).

Gérard

Salaam Batrakos

Per me, che vivo da anni in Toscana, questo sa dell’ incredibile ….
Forse è che per via del mio lavoro ero sempre in giro all’ estero e che vivo in un posto isolato ( Dalla Francia al Vietnam via l’ Irak etc ) non ho fatto amicizia con nessuno in Italia fuorché un paio di stranieri ( Fra di loro una coppia di marocchini con i quali ho un rapporto strettissimo : l’uomo è Islamofobo ( Si, questo esiste ) ed è lui o la moglie che mi aiutano certe volte quando ci sono delle precisazione particolari da fornire nei miei ” Post ” a tematica ” Islam” ( Dunque posso dare una garanzia DOC su quello che scrivo su questi temi ! )

P.S. Per i clichés in merito agli ” meridionali ” non ti preoccupare : sei anche per me un meridionale ( aaahaha ! ) come lo sono anche i toscani, i francesi al sud della Loira e dalla Borgogna in giù ..
Ma sono sicuro che sai che c’è sempre gente che sta al sud di altre persone…

Batrakos

Shalom, Gerard! Immagina come considererebbe entrambi del sud un islandese 😉

Io invece purtroppo per il mondo ho girato molto poco…più amicizie ma meno esperienze e conoscenze (in particolare sul topic, si vede che quando parli di islam ti intendi…), ogni cosa ha pro e contro!

Ora ti saluto, che sto lavorando in un piccolo albergo e a brevissimo attacco il servizio del pranzo. (Roba irrisoria visto che c’è pochissima gente, ma tant’è.)

manimal

@Gérard

luoghi comuni: meridionali che esagerano tutto, toscani simpaticoni e socievoli.

da toscano discendente da meridionali, ti assicuro che i miei nonni non esageravano alcunchè e che i toscani dietro un aria di irriverente e simpatica ironia canzonatoria sono molto meno socievoli e benevoli di quanto si possa pensare.

ciao.

Gérard

Shalom Minimal

Quoto in quanto riguarda i toscani . L’ho imparato sulla mia pelle…( piu che tu te ne puoi immaginarti !!! )
In quanto riguarda i meridionali li conosco pochissimo e il sud per me, sono soltanto i suoi monumenti e quello che si sa tramite TV e giornali ….
Pero quando vai a chiacchierare con una Pupella Maggio, Rosalia Maggio, Concetta Barra ( ogggi morti ) o Massimo Ranieri ( dopo uno spettacolo oppure per incontro fortuito in un ristorante … ) cadono molti pregiudizi sugli meridionali .
-Scusate lo off topic –

Congo

Sarà interessante vedere il primo Stato (penso possa essere proprio l’Australia) diventato a maggioranza atea non per obbligo dall’alto di un Governo, ma per un processo sociale.
Forse le Chiese capiranno che non verranno perseguitate, anzi. Certo, immagino che perderanno molti privilegi e questo non potrà far piacere.

Elvetico

penso che Estonia e Cechia siano a maggioranza “non credente”, quindi non atei ma insomma… c’è speranza 🙂

RobertoV

Secondo un’indagine del 2008 la repubblica ceca aveva il 51,2 % di persone che non avevano mai creduto in dio (il 59,4% negli stati dell’ex Germania Est dove nel 2010 le due religioni principali erano scese al 20% complessivamente), mentre la Lettonia era al 29,5%.
(in fondo all’articolo del link c’è la tabella coi dati del 2008)
http://diepresse.com/home/panorama/welt/757436/Jugendweihe_Eine-Firmung-die-den-Unglauben-staerkt?_vl_backlink=/home/panorama/welt/index.do

Gérard

Ach, questa vecchia Jugendweihung , ossia l’entrata nella vita di adolescente, l’ avevo quasi dimenticata …! Bella roba che meriterebbe di essere diffusa nel resto d’ Europa . In Francia c’è anche il battesimo repubblicano ossia una sostituzione del battesimo cristiano che sancisce l’entrata del neonato nella comunita della Repubblica .
Bisogna pero fare notare che questa tabella parla di persone ” che non hanno mai creduto ” e non di persone che sono diventate atei..
Dunque il numero di non credenti dovrebbe dunque essere superiore ( In Francia ho sempre letto di ca 38-40% di atei DICHIARATI …

Alessio

Un mio amico è diventato ateo dopo aver letto (in riassunto) una storia dei papi. Un altro si è allontanato dal Cattolicesimo dopo lunghe meditazioni sui dogmi, un altro ancora dopo una lettura della Bibbia in edizione integrale. Abbiamo “fede”, ragazzi, le strade dell’ateismo o, quanto meno, della miscredenza, sono numerose e facilmente percorribili. Bisogna però avere qualcosa nella zucca, una capacità di rifiutare gli “ipse dixit”, le affermazioni prive di prove e le assurdità della teologia. Un’altra cosa volevo dire. Quegli amici sono anzianotti.

Otto Permille

L’importante è che si affermi il principio di libertà e di tutela del diritto a non credere ai vari idoli e patacche proposte dalle varie sette. Non è semplice perché sono convinto che tutte le religioni del mondo, che si combattono ferocemente tra di loro spargendo sangue a fiumi (vedi Nigeria) si troverebbero unite e solidali nel rincorrere e torturare coloro che non vogliono appartenere a nessuna chiesa.

Priapus

Notizie interessanti, ma non ptecisano quanti di questi che si dichiarano fedeli sono realmente
praticanti, cioè, vanno in chiesa ogni settimana od una volta l’anno. Con quelli che ci vanno tut
ti i giorni non ho mai avuto nessun contatto e mi sembrano personaggi tartufeschi, per cui dif
fido al massimo di loro, tanto più che mi son giunte notizie allarmanti sul Celeste ed altri.
In chiesa vanno sopratutto gli anziani, per cui, col diminuire di questi, dovrebbe risultare quasi
vuota, visto che i giovani e le persone di mezza età, ci vanno al massimo una volta all’anno,
anche quando si dichiarano fedeli. La Moratti doveva aver letto De Maistre, cantore della Re
staurazione che aveva detto “dateceli dai cinque ai dieci anni e saranno nostri per tutta la vi
ta” perchè si era affrettata ad assumere insegnanti di religione per tutti gli asili di Milano. Po
veri bambini e povera Milano, fra il Celeste e suor Mestizia Moratti! Mi viene il dubbio che an
che una buona parte degli orrori della clinica Santa Rita fossero dovuti agli strani maneggi fra
il Celeste e Daccò. Comunque, stanno indagando.
La scuola dovrebbe insegnare ai giovani a ragionare criticamente, non a digerire come rumi nanti tiritere senza senso. Quando, alle elementari, mi fecero studiare il catechismo, mi venne
quasi l’orticaria ed un senso di ribellione per le assurdità che mi propinavano; la preghiera che
mi avevano insegnato era il Padre Nostro ed in quel senso andavano il Vangelo ed il Tesoro del
l’Utet e tutti i libri che mi avevano comprato, mentre il catechismo parlava sempre di un Dio Pa
drone che cominciai a rifiutare. In casa c’erano molti libri, ma a parte romanzi storici e gialli, gli
altri erano piuttosto indigesti; lessi i gialli ed i vari Disfida di Barletta e Maria Pusterla ecc. che trovavo digeribili ed i domanzi di Salgari, Verne, Wells e Scott, oltre alle riduzioni dei classici e lasciai il grosso a tempi migliori.
Per capirci, devo precisare che sono nato a Sassari nell’Agosto 43, fra il 25 Luglio e l’8 Settebre, una specie di predestinazione. Mi convinsi a studiare a memoria quella strana roba per via del l’esame di ammissione alla scuola media, contro il completamento dell’encilopedia del’Utet ed altri romanzi. Notai intanto, che quella che definivano la migliore enciclopedia per ragazzi d’Ita
lia, parlava di rapporti sociali superati anche nella Sardegna, arretrata economicamente ma
socialmente in posizione paragonabile alla provincia laziale più che al Meridione. Tanto è vero
che, quando ci organizzammo per i posti in loggione, dalla quarta ginnasiale fino all’università,
lo trovammo saldamente presidiato da ortolani ed artigiani nelle serate dedicate alla lirica, e
con una loro consistente presenza anche ai concerti ed alla prosa. Comunque, sin da quando
comincia a leggere di Signori e popolino, più o meno terza elementare, la situazione era già in
evoluzione. Volete ridere? Ho il libretto di famiglia dei miei nonni paterni, datato 1905, c’è scritto
“sa leggere, sa scrivere” Forse è ad una condizione simile a quella, quando buona parte della
popolazione non sapeva ancora leggere e scrivere, che vorrebbero riportarci i nostri preti.
Mi ricordano quando vietavano a tutti la lettura della Bibbia in volgare ed ordinarono addirittura
di bruciarle o le reazioni furiose di Pio IX alla legge Casati; in Germania e persino nella cattolica
Baviera l’obbligo di istruzione elementare fu imposto mezzo secolo prima, il bello di non avere
il vaticano fra i piedi.

Mario

Si si diminuiscono i credenti. Ma perchè cominciano a credere a reiki, shamanesimo, vodoo, astrologia, agopuntura, levitazione, sette stelle di okuto…
Per fortuna almeno così sono meno organizzati i creduloni.
UAAR si occupa solo della chiesa cattolica e del particolare credo che si immagina il teo unico? potrebbe benissimo estendere la sua attenzione anche a tutte quelle forme di indagine che si risolvano con un CREDO CHE.
Ah, a presto i riferimenti, ma stano preparando la strada per negare l’esistenza storica di gesù, li ho già beccati in avanscoperta su radotre.

nightshade90

lo scopo principale dell’UAAR non è tanto la massima diffusione dell’atesimo e/o agnosticismo, per quanto auspicabile, quanto la laicità. è con lo scopo della laicità che questo gruppo si è formato, prima ancora che per formare una comunità per gli atei ed agnostici. tecnicamente, se tutte le religioni organizzate si sfaldassero a favore di quelle non organizzate, di fatto abbiamo vinto, perchè solo le religioni organizzate hanno il potere per insidiare la laicità. se anche il mondo fosse composto per il 99% da idioti convinti che le auree convogliate attravareso i chi e passanti per il chakra dei bambini indaco curino i tumori, salvino dalla morte e rinfreschino l’alito, io sarei pure felice. sul piano religioso.

probabilmente, sul piano professionale, no, perchè questi babbei farebbero sì che i fondi destinati alla ricerca vengano strozzati (beh, diciamo più di adesso), ma questo è tutt’altro tipo di problema.

e probabilmente sul piano personale darei testate al muro ogni volta che sento una di queste persone stuprare le leggi della fisica, sapendo che quasi tutti sono così (già è probabile che le leggi della fisica stesse vadano a piangere in un angolino ogni volta che esce Mistero in tv, se si moltiplicasse tale cosa per mille….), ma almeno un fastidio personale, a differenza di una cosa come una mancanza di laicità e come il confessionalismo, non mi danneggia direttamente ed oggettivamente….

giuseppe

E’ inutile far festa; si tratta sempre di una miserabile percentuale.

Kaworu

stavo giusto chiedendomi dove tu e il tuo righello ve ne foste andati

RobertoV

Un po’ di statistica.
I cristiani quando hanno preso il potere nel 313 erano circa il 10%, dopo poco più di un secolo hanno raggiunto il 50% della popolazione pur essendo la religione degli imperatori e diventata religione di stato dal 380 con proibizione delle altre religioni e pene per chi le professava. Questo significa un tasso di crescita medio (sicuramente all’inizio più basso) dell’1,5 % circa, cioè dopo 10 anni era salita a solo l’11,6%.
La crescita in Svizzera dall’11,2 % al 20% in 10 anni significa un tasso di crescita del 6%, cioè 4 volte tanto e questo seguendo le regole democratiche. Con questo tasso di crescita tra meno di 20 anni verrà superata la metà della popolazione.

4,7 milioni di atei ed agnostici in Australia contro 5,4 milioni di cattolici non mi sembrano una miserabile percentuale.
Inoltre bisognerebbe anche chiedersi, come evidenziano ormai tutte le indagini, quanto effettivamente siano cattolici (o credenti) quelli conteggiati come credenti (e in che cosa credano veramente).

In Austria all’ultimo censimento (2011) ben 1,12 milioni di persone ha indicato chiaramente che non è credente (su oltre 8 milioni di abitanti). In una recente indagine è risultato non credente il 17% della popolazione (39 % tra i giovani).

Kaworu

tranquillo, ha già nascosto la testa sotto la sabbia. non leggerà nulla di ciò che hai scritto.

Bruno Rapallo, apostata e ateo

… dove nasconderà la testa, se scopre che nel mondo i cosiddetti “non religious” sono stimati corrispondere (molto probabilmente per difetto di alcuni punti %) già al 16-17 % della popolazione mondiale, ossia almeno 1,1-1,2 miliardi ? (visto che sembra tanto apprezzare le gare goliardiche col righello in mano, stiamo al gioco e facciamolo divertire) …
Su questi dati ultimamente anche wikipedia si è documentata abbastanza accuratamente e fornisce informazioni per Paese con riferimenti bibliografici interessanti e in genere abbastanza attendibili (salvo alcuni, ad es. i dati minimi per la Cina, del tutto improbabili):
http://en.wikipedia.org/wiki/Irreligion

serlver

Ma lo sai che i credenti si computano a seconda di come fa comodo loro: se gli parli di diritti fanno la voce grassa tirando fuori numero esorbitanti, se gli fai notare come di così tanti credenti molti debbano avere dei comportamenti non proprio coerenti allora ti tirano fuori la storia che i di *veri* credenti sono un’infima minoranza. E poi parlano a noi di relativismo…

Priapus

@ Roberto
Vedi che avevano già cominciato prima di Teodosio; Gibbon sosteneva che Giuliano l’Apostata sia
stato assassinato da un soldato cristiano, approffittando della confusionedi una scaramuccia con
tro avanguardie persiane.

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