Germania, tribunale di Berlino apre a suicidio assistito

Ora anche in Germania si riapre il dibattito sull’eutanasia, oltre che in Canada come accaduto di recente. Il tribunale amministrativo di Berlino ha infatti stabilito che l’ordine dei medici non può vietare ad un dottore di dare ad malato terminale medicine per il suicidio assistito. Nonostante la legge sul fine-vita attualmente vieti l’eutanasia, lasciando però la possibilità al paziente di lasciare un testamento biologico per decidere quali trattamenti ricevere.

La corte ha così deciso, sul caso di un medico che chiedeva il permesso di dare ad un paziente, ormai malato incurabile, un prodotto per suicidarsi sotto la sua sorveglianza. L’ordine dei medici aveva imposto al vice presidente dell’associazione per il suidicio assistito Dignitate (ora Dignitas Deutschland) il divieto di prescrivere questi prodotti a pazienti che lo chiedevano.

Secondo il tribunale il divieto assoluto imposto al medico è incostituzionale, perché la Legge Fondamentale (Grundgesetz, la Costituzione tedesca) tutela la libertà di coscienza. In alcuni casi quindi si potrà permettere il suicidio assistito, quando il medico è d’accordo e per affermare l’autonomia del singolo in situazioni particolarmente gravi.

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8 commenti

fab

In sostanza, il giudice a Berlino (che a quanto pare c’è) ha stabilito che nessun estraneo ha il diritto di impicciarsi dei fatti altrui. Meglio tardi che mai.

cyberego

C’è un giudice a Berlino, ma a Roma chi lo sa…
Vaticalia è un singolare stivale.
*(OT posterò un solo intervento perché oggi sto malissimo,
@ Kaw visto che ti piacciono i fumetti ho inviato del materiale
all’amico Giorgio Pozzo, perciò puoi citofonare a lui, appena
possibile ti regalerò qualche “numero zero” ho una storia che
potrebbe piacerti: una eroina in maschera lesbica, ma l’ho
creata prima di conoscerti-se dovessi peggiorare chiamate
il giudice di Berlino 😉 )

Priapus

@ cyber
speramo di non dover mai arrivare a tanto, comunque sembri su di morale, coraggio.
Ma il fornaio prussiano aveva ragione, a Berlino, infine, il giudice c’è. Ma Berlino non confina
col Vaticano, Roma sì e la corte suprema è alloggiata in un edificio popolarmente chiamato Palazzaccio; che brutta prospettiva.

cyberego

@ Priapus
grazie dell’ incoraggiamento, ma non auguro un’ odontalgia nemmeno
ai vecchi tromboni della Suprema Corte, conosco l’edificio e la sua storia,
vivendo nel Lazio, in più aggiungo che se il Grande Federico avesse regnato
su Vaticalia, si sarebbe puntato una pistola alla tempia spontaneamente…

cyberego

*Mi spiace che ieri per darmi sostegno psicologico siate
arrivati addirittura a “sdoppiarvi”, ma c’è stato un evidente
“bias” “deformativo professionale”. Kaw anche se per te
sembrerà paradossale quello che ho detto di me è vero,
facendo, o tentando di fare, un lavoro sedentario entro nel
sito per scambiare un punto di vista con persone interessanti,
ma se i miei interventi sono sembrati eccessivi o debordanti
me ne scuso, questo è il sito di una associazione privata che
ha il diritto di imporre delle regole.Se ho trasgredito grossolanamente
posso sempre ascoltare musica mentre lavoro. Avevo notato che
l’associazione dava spazio alla creatività artistica, ma non intendo
approfittarne per farmi “marchette” perciò potete benissimo cestinare
i disegni che ho inviato.
Kaw ti auguro buon lavoro con la tesi, mi piacerebbe se fosse possibile
farti leggere qualche mio fumetto, per un esordiente è importante ma
sei libera di declinare l’invito 😉
Vi lascio perché davvero il mal di denti è insopportabile e vi rinnovo le
mie scuse per l’equivoco del mio comportamento “peculiare”.

Alessio

Io mi auguro che succeda qualcosa del genere anche da noi, ma non vedo purtroppo all’orizzonte un cambiamento di rotta nell’opinione pubblica, prona e servile ad ogni raglio della cosiddetta “Santa (?) Sede”.

Manlio Padovan

Sentenza proprio da Legge Fondamentale…che non si discute perché è già stata discussa ed accettta dal Popolo suo tempo, senza se e senza ma…altro che costituzioni che fanno fare ai buffoni il bello e il brutto tempo a seconda dei loro interessi di bottega.

Priapus

Veramente l’opinione pubblica è quasi sconosciuta, ma da quello che può intravedersi da
qualche sondaggio ed altre manifestazioni che i media si premurano subito di oscurare
va nella direzione opposta ai bigotti ed ai loro reggicoda.

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