Australia, sentenza mette in discussione finanziamento del governo ai cappellani nelle scuole

In Australia il governo del pio John Howard dal 2007 elargisce fondi per 20mila dollari alle scuole che volessero dotarsi di un cappellano. Ora non solo cresce il numero delle scuole che rinunciano al cappellano per un operatore sociale laico, ma una sentenza dell’Alta Corte mette in discussione proprio il finanziamento agli assistenti religiosi.

Ron Williams, padre di quattro figli che vive a Toowoomba, ha contestato due aspetti di questo tipo di finanziamento. Perché secondo il ricorrente viola il divieto costituzionale di inserire test religiosi per l’assunzione di incarichi pubblici e perché il governo ha abusato dei suoi poteri nel concedere questi finanziamenti, erogandoli senza una legge specifica.

Mentre la prima obiezione è stata respinta perché i cappellani assunti non sono formalmente dipendenti dello Stato ma della Scripture Union Queensland, la seconda è stata accolta dal tribunale. E il caso secondo gli esperti potrebbe essere un precedente importante, perché rimette in discussione il modo in cui il governo federale finanzia progetti.

La presenza di cappellani pagati dallo Stato nelle scuole ricorda i privilegi che anche in Italia ha in particolare la Chiesa cattolica per l’insegnamento della religione. Si traduce infatti in diversi casi in una forma più o meno diretta di indottrinamento. Sebbene infatti il proselitismo sia formalmente bandito dal chaplain program, l’associazione di impostazione laica Fairness in Religions in School contesta che i cappellani lavorino proprio con la “missione” di convertire gli studenti, portando diversi casi e testimonianze.

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13 commenti

whichgood

Togliere i finanziamenti ai cialtroni è priorità assoluta di qualsiasi Stato serio. Secondo me non basta affrontare la questione specifica dal punto di vista economico perche questi sciamani sarebbero disposti ad andarci a gratis a fare il teatrino pur di contagiare la loro disonestà.

Cagliostro

Scusate ma credo che avere i cappellani nelle scuole sia necessario.
I ragazzi avrebbero la possibilità di chiedere informazioni sull’uso di contraccettivi, confessare le loro fantasie sessuali, etc. Sarebbe un servizio da adottare anche in Italia…….

Reiuky

Scusa, chiedere informazioni sui contraccettivi a un prete?

è come chiedere come cucinare la fiorentina a un vegano.

nightshade90

come ha fatto notare which, difficilmente i cappellani sapranno qualcosa di contraccettivi. al massimo faranno usare i preservativi ai prostituti, come consigliato dal caro Peneretto XVI.

e per quanto riguarda le confessioni, visti i tempi, è più facile che sia il cappellano a confessare le sue agli studenti. giusto perchè sappiano cosa gli piace mentre lo soddisfano.

Charly_tano

Non voglio per forza contestare gli “esperti” citati nell’articolo..ma non è che tecnicamente la seconda obiezione che ha sollevato Mr. Williams non c’entra niente con l’insegnamento delle religioni nelle scuole? Mi pareva molto più significativa la prima, che purtroppo non è stata accolta per un “tecnicismo federalista” (‘i cappellani assunti non sono formalmente dipendenti dello Stato’). Se qualcuno mi spiega…

ATEONONTROPPO

OT:

cari UAARini e forumisti

come mai nessuna inchiesta approfondita su quanto è costata la visita del papa a milano?

della serie “pas d’ennemi à gauche” ?

Saluti

FSMosconi

@ateonontroppo

O della serie “ma chi se ne frega” visti i recenti flop o forse ancora della serie “perché non c’ho pensato prima?” visto che i curatori delle notizie avranno avuto comunque i cavoli loro cui pensare…

Priapus

Ho letto, forse su Giornalettismo, ma non ne sono sicuro, che il Comune di Milano avrebbe
stanziato € 3.000 e la Regione Lombardia € 10.000, non so di altri stanziamenti.
In Italia non ci sono soldi per le cose serie, si tagliano i servizi essenziali, la ricerca, l’assi
stenza, la scuola, si lasciano crollare i monumenti storici, ma c’è sempre un fiume di soldi
per le sfilate di questo vanesio che smania per mostrare a tutti i suoi ultimi monili e le sue
vezzose scarpette rosse.

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