Usa, sempre più americani a favore di un presidente ateo

Negli Usa è ancora molto diffusa l’intolleranza nei confronti dei non credenti, soprattutto grazie ad una sistematica campagna di denigrazione da parte di integralisti e fondamentalisti religiosi. Una ricerca rileva ad esempio che nei credenti gli atei ispirano meno fiducia di categorie come gli stupratori. Indicativo anche il dato che emerge dai sondaggi su un possibile candidato presidente: per la maggioranza degli statunitensi deve avere “forti credenze religiose” e un politico apertamente non credente non incontrerebbe il favore di molti.

La situazione però, visto il processo di secolarizzazione e l’emergere massiccio di atei e agnostici specie tra le giovani generazioni, sta cambiando. Un recente sondaggio Gallup, commentato dall’Examiner e da Friendly Atheist, ha evidenziato infatti come un presidente ateo sarebbe sì meno gradito di un candidato mormone, gay o islamico, ma anche che la percentuale di chi lo voterebbe è per la prima volta sopra il 50 %. Per la precisione, il 54 % voterebbe un ateo, contro il 43% di contrari.

Interessante il confronto con le precedenti consultazioni. Nel 1958 solo il 18% avrebbe votato un ateo, percentuale che è andata aumentando nei decenni. E suscita comunque speranza il fatto che siano proprio i giovani tra i 18 e i 29 anni il settore più atheist-friendly, con ben il 70 % del consenso verso un presidente non credente. Di certo è difficile esultare, perché lo stigma contro gli atei è ancora diffuso negli Usa, ma la situazione potrebbe migliorare nei prossimi anni, proprio grazie ad una sempre più decisa affermazione e visibilità dei non credenti.

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31 commenti

fab

Alla fine di “Religiolous”, il narratore cita il fatto che un sacco di gente aveva votato Bush Jr “perché aveva fede”. La sola idea è agghiacciante: votare qualcuno perché preferisce credere a conoscere; in sostanza, farsi guidare da un cieco che immagina di sapere la strada. Infatti, si è visto come è finita.

Federico Tonizzo

Peraltro, secondo te è credibile la “fede” di Bush Jr? ;-(

fab

Anche se Florenskij non sarà contento, correlo il buon senso alla fede, pertanto sì, la fede dello stordito Bush per me è credibile.

Nippur di Lagash

54%. A occhio, una percentuale inferiore a quella che avrebbe votato un nero all’epoca di JFK o di Nixon. Visto il successo di Obama nel 2008, diciamo che nelle elezioni del 2040/2044 potrebbe verificarsi il “miracolo” di un ateo come inquilino della Casa Bianca. Forse anche prima, visto il precedente australiano di Julia Gillard (Primo Ministro non credente, in carica dal 2010).

Stefano Grassino

Federico, hai presente la crepa nella diga? Inizia piano piano e poi si allarga sempre più. Poi di botto la diga si apre di colpo….. 🙂

Federico Tonizzo

@ Stefano
Esatto: le “catastrofi” iniziano in maniera asintomatica, qualcosa lavora pian piano senza che nessuno lo veda, ma lavora inesorabilmente, finchè c’è il botto, appunto: i terremoti, le frane, la caduta improvvisa di una casa costruita con poco cemento o poco ferro… 🙂
E, nel caso specifico, il “qualcosa che lavora” lo si vede pure” 🙂
Secondo me, pure lo “scontro” fra le varie religioni che c’è nel mondo, a partire dall’inizio della globalizzazione, ma soprattutto dopo l’11 settembre 2001, aiuta: sempre più gente infatti capisce (1) che le religioni sono “dannose” e (2) che non c’è niente di più “relativo” di una religione! 🙂

stefano

“Una ricerca rileva ad esempio che nei credenti gli atei ispirano meno fiducia di categorie come gli stupratori” questa è un perla da incorniciare! stupratori che come nel caso di pedofilia spesso sono preti, o chierichetti, o persone molto devote castrate da un’educazione intransigente e retriva in materia sessuale…

Usa e getta.

Sergio

Ma gli Stati Uniti hanno già avuto presidenti atei o agnostici come per es. Jefferson. Altro che omuncoli come Bush e Clinton “born again” nella fede. E Obama è davvero un credente? Forse finge solo di esserlo per acchiappare i voti dei credenti. Che ipoteca che è la religione per la salute mentale: non puoi essere sincero, non puoi dire quel che davvero pensi per non alienarti le simpatie dei bigotti.
Ma forse qualcosa sta davvero cambiando, persino negli USA.
L’ ASSE DEL MALE – la coalizione delle religioni canaglia o dei pazzi di Dio – non prevarrà.

Roby GOD

OK, ma Jefferson fu eletto nel 1801. La situazione odierna è differente.

Nippur di Lagash

Jefferson in realtà era un deista, cioè credeva nell’esistenza di una specie di entità superiore ma era contrario ad ogni forma di religione organizzata.

stefano

tutti i primi presidenti americani sono stati deisti, seguaci del culto di Voltaire, e fratelli massoni 😉

FSMosconi

@Stefano

Il bello è che poi ne è venuto lo stato più pieni di bigotti ultra-cristiani degli ultimi tempi (diciamo che se la fa a gara con l’odierna Ungheria)… e poi stanno tanto lì a battere i piedi contro i massoni. Sarà perché so comunque dei concorrenti indesiderati nel loro mercato? 😉

Otto Permille

Il problema vero è che non esiste nessuna “tendenza naturale” dell’uomo verso la religione e verso Dio. Le religioni, tutte le religioni, devono essere “inculcate”, vale a dire devono essere trasmesse ai bambini dalla famiglia, oppure da una autorità esterna che si sostituisce alla famiglia. I giovani attuali sono stati educati da padri e madri della generazione del ’68 o del post ’68 – una generazione poco sensibile ai valori religiosi. Non avendo provveduto ad inculcare nei figli catechismi vari, i figli a loro volta non hanno sviluppato alcun sentimento religioso.

Sergio

È probabilmente per questa ragione che la famiglia – ovviamente quella sana e naturale, cristiana e prolifica – sta tanto a cuore alla Chiesa: è la famiglia che “trasmette” o inculca la fede, è la cinghia di trasmissione del potere. Si comincia con la preghierina prima di andare a nanna, li si porta in chiesa dove non capiscono un accidente ma si abituano ecc. La cosiddetta educazione religiosa consiste nell’apprendimento di rituali, comportamenti meccanici, ripetizioni di parole senza senso ma che condizionano l’essere umano. Senza il supporto della famiglia – naturale, cristiana, prolifica – alla Chiesa vengono a mancare le truppe. I sessantottini hanno fatto davvero un bel lavoro!

La “tendenza naturale” verso la religione non esiste? Interessante, non ci avevo mai pensato. In effetti ci hanno fatto sempre una testa così che tutti gli uomini di ogni epoca hanno creduto in Dio. Balle ovviamente, ma a ripeterle si finisce per crederci.
Ma il senso del sacro?

Federico Tonizzo

Una delle teorie sulla “genesi” delle religioni dice che esse sono nate dal fatto che la gente sogna; immagina un primitivo che sogna che un suo parente (magari il padre) morto gli è apparso in sogno: costui pensa che il congiunto non è “proprio morto”, ma “sta” in un posto che non si sa bene dove sia, ma dal quale è raggiungibile il “posto dei vivi”. Anche la Bibbia contiene molti racconti del tipo “Tizio è apparso in sogno a Caio”, e il sogno è stato preso sul serio. La mentalità primitiva non considera i sogni come li consideriamo noi, li considera “reali”. 😉
Quanto al senso del sacro, ti posso consigliare lo stupendo ed illuminante libro di Freud “Totem e tabù”? 😉

MASSIMO

“Una ricerca rileva ad esempio che nei credenti gli atei ispirano meno fiducia di categorie come gli stupratori.”

A me invece i preti ispirano meno fiducia che dei nazisti.

Federico Tonizzo

O la gente è masochista o è schizofrenica, quindi… 😉

Moreno

Se prestassimo per qualche mese Giovanardi e la Binetti agli amici statunitensi, la percentuale dei favorevoli ad un presidente ateo salirebbe al 99%.

Kaworu

non esserne così convinto. in USA ci sono soggetti ben peggiori

BennyHill

Purtroppo gli USA sono fortemente disomogenei da un punto di vista culturale.
In California o a New York molto probabilmente un buon 90% della popolazione voterebbe senza problemi un presidente ateo, ma in Texas, nello Utah o in Alabama se non sei cristiano il 95% della popolazione non ti vota per principio.

Non commento il paragone con gli stupratori, spero sia una bufala: se qualcuno fosse davvero convinto che uno stupratore è in linea di massima più affidabile di un ateo, beh, dal mio modesto punto di vista si tratta di una persona fuori di testa che perdipiù fa apologia di uno dei crimini più odiosi e disumani che si possano commettere.

MASSIMO

” ma in Texas, nello Utah o in Alabama se non sei cristiano il 95% della popolazione non ti vota per principio.”

Guarda caso, gli stessi stati in cui dimora il Ku Klux Klan.

giuseppe

E suscita comunque speranza il fatto che siano proprio i giovani tra i 18 e i 29 anni il settore più atheist-friendly, con ben il 70 % del consenso verso un presidente non credente.

Quando questi giovani varcheranno la soglia dei 40 anni cambieranno idea.

Kaworu

e vabbè poveraccio, lascialo cullare nell’illusione….

se uno fa un così massiccio uso dei meccanismi di difesa, è perchè ne ha un terribile bisogno per proteggere la parte più intima di sé.

non deve essere messo bene e non è giusto distruggerglieli prima che lui sia pronto ad affrontare le sue paure.

fab

giuseppe, se cambieranno opinione allora la demenza senile in loro sarà molto precoce.

Priapus

Avete dimenticato l’Alaska, patria della ineffabile “Barrakuda Palin” che si vantava di aver partorito
un bambino down, pur sapendo che lo sarebbe stato . Ma questi pazzi hanno idea di cosa deve
soffrire un povero down? non sarebbe meglio abortire prima di partorire un infelice destinato ad
assurde sofferenze per tutta la vita? Mi sto convincendo che la ricerca dovrebbe orientarsi verso
la scoperta del quoziente intellettivo del nascituro, negli esami prenatali, sì da scoprire per tempo
i futuri Palin o Bush o Santorum. A casa nostra abbiamo Buttiglione. Bindi, Binetti & Formigoni.
Dei ” religiosi” non parlo, credo siano più intelligenti, od almeno più “furbi” di quanto possano sem
brare, protesi solo a raggiungere denaro & potere.

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