Iran, la fatwa contro Rushdie diventa un videogame

Ventitré anni dopo la fatwa scagliatagli contro dall’ayatollah Khomeini, lo scrittore Salman Rushdie è sempre nel mirino dei fanatici della Repubblica islamica iraniana. L’associazione degli studenti islamici, scrive il Guardian, ha infatti annunciato di aver sviluppato un videogame con il dichiarato scopo di tramandare alle nuove generazioni l’importanza di colpire l’autore dei Versetti satanici.

Il titolo del videogame è già di per sé significativo: La logorante vita di Salman Rushdie e l’applicazione del verdetto che lo riguarda. Il progetto è stato presentato nel corso di una fiera informatica organizzata a Teheran, considerata un’occasione per “esibire la cultura e i valori iraniani e l’identità islamica”.

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15 commenti

myself

Tanto sicuramente come videogame farà cagąre, gli integralisti religiosi non ne sanno molto di queste cose tecnologiche.

Laverdure

Vedete la malafede di chi accusa gli integralisti islamici di non apprezzare le tecnologie moderne ?
Del resto in Iran non si usano forse da anni modernissime autogru per le impiccagioni pubbliche ?

Southsun

“esibire la cultura e i valori iraniani e l’identità islamica”.

Cioè, l’assassinio su commissione? Urca!

Dovremmo lanciare subito un videogame con l’imam che ha emesso la fatwa inseguito da un’orda di gay a pene dritto.

Sergio

Per quanto ne sappia non c’è mai stata condanna ufficiale da parte dei governi occidentali e della Santa Sede della fatwa contro lo scrittore: uno stato estero commina la pena di morte per un cittadino di un altro stato e i governanti di questo stato tacciono! Ricordo uno Shevarnadse, ministro dell’Unione Sovietica, letteralmente ai piedi di Khomeini dopo la condanna a morte di S. R.
Salviamo l’embrione ma accoppiamo le persone, dio lo vuole.

Paolo

Penso ai giovani iraniani, che in migliaia affollarono le piazze in un tentativo di ribellione presto finito nel sangue. Poveretti.
poi penso ai loro padri, che alcuni decenni fa vollero tutto questo, e mi sale la rabbia…

Marco Uno

Contrari alle tecnologie, ma per odiare e uccidere meglio possono fare un’eccezione.
Ecco l’islam moderato, disposto a scendere a compromessi ^?l:

Lucman

Se però nei videogiochi classici di guerra si dovesse far fuori Bin Laden nessuno di noi obbietterebbe immagino.
I videogiochi violenti hanno tutti una base sbagliata o comunque ingiusta.
E l’utizzo che se ne fà che li rende un passatempo o un modo per bruciarsi il cervello.
Come la tv del resto.

Marco Uno

I videogiochi violenti non sono fatti per incitare a prendere un mitra e andare ad ammazzare tizio o caio, questo si.
Anche nei film d’azione si spara, ma non ci sono nome e cognome di una persona reale indicata come bersaglio che si invita ad andare a uccidere.
Infatti da noi un gioco così non è mai stato realizzato e non verrebbe permesso.
Infine paragonare Bin Laden a uno scrittore indiano… su dai, almeno per rispetto ai famigliari delle vittime. 😉

Priapus

Quanto sarebbe bello il mondo senza pazzi, fanatici e religiosi!

Kaworu

no ma lo vedo bene questo gioco, a scalzare Skyrim e Assassin’s creed dalle classifiche…

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