Quel partito cattolico che i vescovi non vogliono

Un fantasma si aggira per l’Italia, ed è il nuovo partito cattolico. Ne parlano da giorni gli opinionisti su quasi tutti i quotidiani. E se ne discute certamente a lungo anche nelle sedi dei partiti. Ma allo stato dell’arte il fantasma continua a restare tale, perché le possibilità che diventi realtà sono veramente minime.

Lo scorso 24 giugno ha acceso le micce Ernesto Galli Della Loggia, sul Corriere della Sera. Il politologo, un laico-devoto ben introdotto in Vaticano (la moglie, Lucetta Scaraffia, è firma autorevole dell’Osservatore Romano), scrisse infatti dell'”irrilevanza dei cattolici”. Lamentando che, “con la fine della Dc, il cattolicesimo italiano sembra aver cessato di essere matrice di una possibile cultura politica”. L’articolo, zeppo di domande retoriche, auspicava un contributo cattolico forte allo costruzione del nuovo panorama politico italiano.

Le reazioni sono state diverse, ma tutte all’insegna del “chissà”. Oggi Andrea Tornielli su La Stampa ha definito quello del partito cattolico un “sogno impossibile”. Perlomeno nel titolo. Dopo aver ricordato che il 20 luglio ci sarà una sorta di Todi 2, con la presenza di Frattini, Adornato, Fioroni e tante associazioni cattoliche, ha raccolto molte voci scettiche ma ha anche sostenuto che solo a fine anno si potrà capire qualcosa. Ovvero quando i ministri “tecnici” del governo Monti faranno sapere se vogliono avere anche un futuro politico.

La realtà è che un partito cattolico c’è già, ed è già al governo: i protagonisti dell’incontro di Todi, benedetto dal cardinale Bagnasco, fanno tutti parte dell’esecutivo. Un partito trasversale che gode di un sostegno parlamentare trasversale.

Non a caso, nelle sue tesi, l’Uaar riscontra da anni che “il crollo della Democrazia Cristiana, anziché costituire la premessa di uno svincolo dalle ingerenze cattoliche nell’attività di governo, ha viceversa prodotto la “democristianizzazione” di tutte le altre forze politiche attraverso l’afflusso di quadri dirigenti legati a una tradizione confessionale”. Magari tornasse in vita un partito cattolico esplicitamente sostenuto dalle gerarchie ecclesiastiche! La gran parte degli elettori ne resterebbe distante, e gli altri partiti potrebbero più agevolmente far proprie le istanze laiche. Nell’unica occasione in cui, nella Seconda Repubblica, un polo centrista a guida esplicitamente cattolica si è presentato alle elezioni, nel 1994, il consenso elettorale non è andato oltre il 15%. E come dimentare il flop di Democrazie Europea, il partito-Cisl sostenuto da Andreotti che, alle politiche del 2001, prese soltanto il 3,5%? Come infine non notare come l’Udc, che lo stesso Galli della Loggia non sa se definire cattolica, non è mai andata oltre il 6,8%?

Le stesse evidenze sono ben note ai vescovi italiani, ed è per questo che un partito esplicitamente cattolico non s’ha da fare: porterebbe alla luce la crescente irrilevanza del magistero ecclesiastico. Non all’interno del mondo politico, come sostiene l’opinionista del Corriere. Ma nelle opinioni della popolazione italiana. Meglio, molto meglio manovrare i propri burattini all’interno dei vari partiti, piuttosto che esporsi direttamente.

Archiviato in: Generale, Notizie

18 commenti

faber

Concordo appieno con le opinioni dell’articolo. Uno dei problemi che hanno condotto alla celeberrima crisi della politica in Italia (un’espressione purtroppo abusata) è proprio la mancanza di chiarezza nei programmi o più schematicamente nei ruoli dei vari partiti. Il principale partito liberista che glissa e spesso si oppone alle liberalizzazioni devastando i conti pubblici, partiti di centro che zompettano qua e là dietro allo 0,qualcosa %, il principale partito di centro-sinistra che appoggia un governo ultra-liberista e porta in seno un’ala clericale, un partito che si propone come alternativa di sinistra con un leader che parla con il vangelo in mano manco fosse Don Abbondio e potrei continuare all’infinito tra i vari pseudo-comunisti e giustizialisti di ogni sorta, comici poco simpatici e tribuni televisivi. Per come la vedo io, questa è la conseguenza di un livello di corruzione inammissibile che ha fatto sì di portare al potere professionisti della clientela a cui poco importa del programma di governo ma molto importa del destino degli amici degli amici. Se negli USA esistono le lobby in Italia esistono i comitati d’affari che sono trasversali e indifferenti alla bandiera. Ciò che era qualunquismo si è tramutato in realtà e tutti gli schemi politici sono saltati. In Italia invece della fine delle ideologie abbiamo avuto la fine delle idee. Concordo: ben venga un partito cattolico ma di quelli veri! Probabilmente l’insofferenza diffusa si tramuterebbe in una palese catastrofe politica ed elettorale e i vari Fioroni e Giovanardi potrebbero andare in pensione. Lancio però una provocazione: visto che l’Italia è una nazione che è stata in grado di tenere al potere, oltre ogni confine di buongusto e annietando ogni istinto di autoconservazione, il venditore di fumo di Arcore, cosa vieta che la retorica della coesione nazionale e una giusta campagna mediatica identitaria ci faccia ritrovare con qualche gonnellone al potere?

cesares

Analisi perfetta. Meglio ricattare che essere ricattati. A cosa serve un grande partito se non hai il 51% dei voti? Lo ha capito anche berlusconi e prima di lui craxi che teneva per le palle la DC con pochi voti, ma necessari per la maggioranza. Figurati se non lo sanno in vaticano. Pur essendo in caduta libera nella società, la chiesa è ancora potentissima in politca proprio perchè si è infiltrata in tutti i partiti ed è in grado di condizionarli. Perfino Vendola va in pellegrinaggio a San Giovanni Rotondo. A cinquecento anni di distanza ancora dobbiamo inchinarci alla sapienza politica di Machiavelli: la chiesa non è sufficientemente forte per prendere il potere, ma lo è quanto basta per impedire o condizionare chi intende farlo (cito a memoria).

Luigi Tosti

Analisi perfetta. Dopo il crollo del “cancro”, rappresentato dalla DC, le metastasi cattoliche si sono infiltrate in tutti i partiti (fatta eccezione dei radicali ed alcuni di estrema sinistra) condizionandoli dall’interno.

MASSIMO

Con la differenza che un cancro localizzato è asportabile chirurgicamente mentre le metastasi no.
Dunque era meglio prima.

faber

Sono d’accordo. Come ho già detto in altri commenti, ritengo che lo strapotere ecclesiastico ormai non dipenda più dalla quantità di coscienze che riesca a muovere l’omelia del parroco di turno o addirittura l’anatema quotidiano del papa, quanto piuttosto dalla capacità straordinaria, consolidata dalla millenaria esperienza, nella gestione del potere. Mi risulta ogni volta incredibile come la CCAR riesca a leggere con “divinatoria” anticipazione ogni mutazione nelle dinamiche socio-politiche. Personalmente da questo punto di vista ascolto sempre con estremo interesse quanto proferito dalle bocche dei vari gonnelloni perchè spesso si comprende molto più di quanto si possa fare leggendo 100 giornali.

Martin L'Utero

Spirito Santo, amico mio.
L’anticipazione “divinatoria” di cui parli, non è nient’altro che la forza della preghiera e la conseguente potenza manifesta di un dio.

Si, che poi si aiutino un po’ con intrallazzi finanziari, accordi politici fatti alle spalle della gente, battaglie mediatiche ben architettate nelle quali i gonnelloni devono comparire come gli eterni martiri…beh, tutto questo è decisamente meno rilevante.

firestarter

E’ meglio infiltrare la feccia ovunque piuttosto che essere bene individuabili. In questo modo si indeboliscono gli avversari e si legittimano gli ignobili uomini della provvidenza di turno.

hpman

Il problema non è che nasca o meno un partito cattolico. La politica mondiale è in crisi. Esiste sostanziale differenza tra democratici e repubblicani, tra laburisti e conservatori, tra PD e PDL?
Posseggono ancora questi partiti una vera relazione di continuità con le ideologie dai cui hanno preso forma in origine? Hanno ancora una linea ideologica o invece ognuno di questi a suo modo propone azioni, tutte a vantaggio delle classi più deboli, ma nei fatti poi si limitano a fare ciò che serve per mantenere lo status quo. Non è questa contrapposizione da stadio, destra vs sinistra, il miglior modo per non far pensare la gente?
I partiti sono scatole vuote finalizzate al potere, privi di filosofie ed ideali, sono meccanismi asserviti ai potenti. Il Vaticano ha il potere di asservirsi tutti i partiti, perchè crearne uno proprio con il rischio di perdere le elezioni, quando possono essere sempre sul carro del vincitore?

Tutto questo è possibile a causa della morte di ogni pensiero politico, a causa di ciò oggi l’etica e la morale si rispecchiano soltanto nella religione, cattolica nel nostro paese, islamica in medioriente e così via.
Per me non è importante se nasca o meno una nuova DC, ma mi piacerebbe che ci fosse qualcuno capace di accendere la fiamma di un nuovo illuminismo che crei correnti di pensiero critico e razionale che scaccino l’irrazionalità del profitto e rimettano al centro della politca la persona ed il bene comune e per fare ciò i religiosi ed i loro lacchè sono sicuramente i meno indicati.

Paul Manoni

La linea ingerente detta “conservatrice” della CCAR viene (o veniva) portata avanti da Bertone, il quale manteneva il dialogo prevalentemente con il centro ed il centro-destra. I Gentiluomini di Sua Santità, sono ovunque, ma quelli che più frequentano la curia romana, e vi ci portano i loro amichetti affaristi, si trovano prevalentemente nei partiti di destra.

La linea che punta alla scomposizione di partito cattolico (DC), in cui i suoi elementi si infiltrino in tutti i partiti, da destra a sinistra, per avere sempre una voce in capitolo, è invece la linea caldeggiata dalla “faina” Bagnasco, o comunque dalla CEI in generale, visto che prima di lui, Ruini faceva la stessa cosa. Una strizzatina d’occhio a destra, ed una a sinistra…Un’ingerenza qua, ed un’ingerenza là, insomma.

Il serio problema, come vedo molti di voi hanno già notato da un bel pezzo, è proprio questo.
Il fatto che alcuni politici filo clericali, che con le loro posizioni conservatrici e con le loro dichiarazioni al limite del reazionario, si siano infiltrati nei partiti che non dovrebbero affatto essere, ne conservatori, ne reazionari, ma semmai progressisti e riformisti.

Si tratta di soggetti che hanno una collocazione politica completamente fuoriluogo, stando a ciò che pensano ed a come si comportano. Eppure, proprio per la loro esperienza politica ed i ruoli di potere assunti nei loro rispettivi partiti nel tempo, nessuno ha il coraggio di mettere in discussione seriamente. Perchè parliamoci chiaro, non è che un partito che si dice “Democratico”, lo sia per forza…Anzi. Ultimamente il principale partito d’Italia, ossia il PD, quello che in linea teorica dovrebbe tutelare i diritti, essere di ispirazione laica e di sinistra, essere progressista e tutto il resto, si sta dimostrando totalmente assente su questi valori e questi capisaldi.

In occasione della ricerca di un connubio con l’UDC, si sono dimostrati completamente disinteressati alle opinioni della loro base elettorale, che sta sentendo puzza di marcio, e stanno mirando più che altro a consolidare quella sicurezza che gli darebbe un’alleanza di quel tipo. Poltrone amici miei…Null’altro. Al prezzo ovviamente del completo snaturamento del partito stesso.

Si noti per fare un esempio, il prepotente meretricio che consiste nel ricercare un’alleanza con un partito, il quale al suo interno ha degli elementi che se ne sono andati di loro inizativa dal PD!
L’anomalia di un PD che prima, minaccia la Binetti, che conseguentemente leva le tende per incompatibilità col partito. E susseguentemente questo stesso partito la rincorre per allearcisi!

Viene da chiederesi se certi personaggi politici non si siano infiltrati appositamente in tutti questi partiti, al solo scopo di sabotarli dall’interno, ed in favore della CCAR.
Perchè ad occhio e croce, mi pare che ci sia un abisso tra uno come Ignazio Marino, ed una come la Bindi. Così come c’e’ un abisso anche tra una come la Concia, ed uno come Fioroni (!). non vi pare?

Questo ricatto finirà il girono in cui i politici si renderanno conto che appoggiare la CCAR, o seguirne le astruse idee, significa andare alla ricerca di un misero ed inutile 3 o 4% di elettori. Ci siamo quasi vicino, ma occorre aspettare ancora un pò. Speriamo che arrivi presto quel momento, e che nel frattempo, non se ne siano inventata un’altra delle loro.

Federico Tonizzo

Condivido la tua analisi, Paul.
Soltanto in un punto temo che le cose stiano anche peggio. Dici: “Questo ricatto finirà il girono in cui i politici si renderanno conto che appoggiare la CCAR, o seguirne le astruse idee, significa andare alla ricerca di un misero ed inutile 3 o 4% di elettori.”. Per come vedo la questione, probabilmente i politici non è che inseguano quel 3-4% di elettori (perchè non penso che non sappiano che quegli elettori sono pochi), ma penso che dapprima si fanno eleggere (1) con pomesse di vario genere (quel che si dice “cerchiobottismo”, in questi anni…) e (2) per “demeriti” vari dell’altra parte politica; ma poi, una volta eletti, se ne strafregano di quello che hanno promesso alla gente che li ha eletti (e non ho nemmeno avuto notizia di “raccolte di pareri, opinioni e desideri” fatte dai partiti fra i loro elettori (ricordo anche la “fabbrica del programma” dell’ultimo governo Prodi, che, olttre a non aver consultato gli elettori, non ha fabbricato alcun programma, e che però surtassando gli Italiani per “far ripartire l’Italia” (esatte parole di Prodi) aveva accumulato un cosiddetto “tesoretto” (altra parola di Prodi) di cui poi non ha saputo che fare, e che è finito nelle fauci del successivo governo Berlusconi).
Ma volevo arrivare a questo: i partiti si fanno eleggere in qualche modo, poi fanno quelle cose “per cui” si sono realmente fatti attribuire dagli elettori le poltrone: stare in una posizione di potere dalla quale scambiarsi innumerevoli favori economici con la chiesa cattolica (oltre che con altri potentati), come “bravi mafiosi” che si trattano da pari a pari. Tutto ALLE nostre spalle e SULLE nostre spalle.

Paul Manoni

Pienamente condivisibile Federico. 😉
Però ciò che voglio dire io, è che la CCAR perde e perderà ancora, talmente tanto appeal sul popolo, che appoggiarla a livello politico, o pubblicizzarsi come suoi servitori, significherà perdere i voti, non recuperarli.
Forse sarà in quel momento che le cose potrebbero prendere un piega decisamente diversa.

Federico Tonizzo

Effettivamente la chiesa cattolica sta perdendo appeal sul popolo, e teoricamente ci sarebbe già ora da stupirsi per l’insistenza apparentemente autolesionista con cui molti dei nostri politici appoggiano e propagandano la ccar a costo di perdere perfino voti di “cristiani-cattolici antipatizzanti della ccar” (che tendono a diventare per esempio semplicemente “spiritualisti” secondo la definizione che ottengono di sè stessi dal test “Quanto sei (rimasto) cattolico” proposto in una Ultimisssima di tempo fa).
La spiegazione che ne darei è che la ccar fa ai politici ancora così tanti favori, che per i politici è ancora (per un po’?) conveniente appoggiarla, probabilmente dietro una richiesta della ccar tipo “Fatemi pubblicità positiva e faremo ancora affari insieme”. Tanto, finchè la “casta” dei politici non viene rimossa, quei politici stanno sempre lì e i loro affari continueranno…
Quindi il problema dei 6 miliardi/anno alla ccar, e molto altro, potrebbe in futuro risolversi semplicemente nelle urne delle votazioni.
Da questo punto di vista, forse bisognerebbe “far pubblicità” a politici tipo il radicale Staderini… ma il guaio è che di altri politici anticlericali, o perlomeno non filoclericali, così sul momento non me ne vengono in mente… A te viene in mente qualcun altro?

antoniadess

“porterebbe alla luce la crescente irrilevanza del magistero ecclesiastico”: su questo avrei qualche dubbio (guardiamo i fatti, soprattutto in soldoni!) proprio per i motivi che sottendono tutta l’analisi, su cui concordo; la rilevanza della cc è tanto più forte quanto più diffusa trasversalmente, è per questo che un (altro) partito esplicitamente cattolico (ma l’udc non è questo?) non interessa più di tanto

MASSIMO

La CCAR il potere ce l’ha già avuto per tanti secoli.
E quello che facevano i preti quando avevano il potere è ben noto. Lo sanno bene i vari Giordano Bruno, Vanini, ecc….
Poi nel 1870 il potere temporale gli è stato tolto per poi riprenderselo in parte nel 1929 grazie a Mussolini.

Ora loro stanno cercando di ottenere il nuovamente il “potere temporale” con ogni mezzo.
Gli italiani sono pecore e probabilmente glielo daranno con la complicità di una classe politica corotta.
E così i preti potranno coronare il loro sogno di fare quello che hanno sempre fatto per 1.500 anni …… cioè colpire con la legge chi non gli si sottomette.

Povero popolo italico bue ….. te ne accorgerai a tue spese di che vuol dire teocrazia quando quei brutti cosi neri prenderanno il potere.

gmd85

Maledetto Compromesso storico. Invece di creare un’unione politica vera, ha solo dissolto le identità dei principali partiti, i quali si sono contaminati a vicenda creando una confusione tremenda. E ne paghiamo le conseguenze oggi, sia dal punto di vista strettamente politico che dal punto di vista delle ingerenze della ccar.

DucaLamberti74

Ricetta perchè il popolino italiota torni a votare berlusconi:

In primis un PDL con un simbolo cambiato … cui aggiungere:
– un partito futurista di fini
– un partito destrista con storace
– un partito artistic-liberale con sgarbi
– un listone civico che richiami alla pulizia dei politici
– un partitino cavallin rampante con luca covdevo di prezzemolo

E dulcis in fundo…

– un partito cattolico che si richiamia i valori cristiani..

EVVAI .. Berlusconi ancora eletto nel 2013 per la gioia di tutto gli italioti.

DucaLamberti74 – profeta politico

DucaLamberti74

@fab:

Intanto oggi la notizia su corriere.it …

berlusconi di nuovo candidato primo ministro …

Ma soprattutto …

Dai sondaggi in suo possesso, se lui fa il premier 30%..il PDL senza di lui fermo al 10 % …

Mi spiace fab ma la mia è un’analisi spietata e diretta degli italioti e di conseguenza della classe politica che sanno esprimere.

Purtroppo gli italioti NON hanno avuto la dose forte di berlusconite per poi avere il paese vaccinato da simili buffoni come si augurava Indro Montanelli.

In alternativa puoi cominciare con mistergrey ad organizzare la sinistra multietnica e multiculturale che conta dieci milioni (sempre secondo l’autorevole parere di mistergrey) di aderenti motivati che NON aspettano altro.

Per quel che mi riguarda…io spero in un forte terremoto politico che mandi un bel segnale di vaffa@@ò a tutti questi politici italioti, a chi li vota ed anche ai vescovi che sperano sempre in un possibile andreotti 2.0

DucaLamberti74 – profeta ed analista politico

Commenti chiusi.