Regione Lazio, emendamento Ciocchetti favorisce speculazione edilizia religiosa

Ogni anno gli enti locali elargiscono decine di milioni di euro per l’edilizia di culto a favore della Chiesa cattolica. Nonostante riceva già ingenti fondi dai contribuenti italiani. Ora un emendamento proposto dall’assessore all’Urbanistica della Regione Lazio, Luciano Ciocchetti (Ud) vuole introdurre un’altra soluzione “creativa” per trovare ulteriori denari e favorire la costruzione o la ristrutturazione di chiese (e non solo). In un’area come il Lazio dove già è presente un massiccio numero di edifici di culto, vista anche la presenza di Roma. E dove non sembra ci sia una necessità così impellente di averne, considerando anche il sensibile calo dei fedeli.

Ciocchetti ha avanzato una modifica al Piano casa della Regione che potrebbe spingere ancora di più alla cementificazione, per la gioia dei palazzinari romani. Per trovare i fondi necessari alla costruzione di edifici di culto, nonché di strutture annesse come gli oratori, sarà possibile costruire per un massimo di metri cubi a uso “residenziale, commerciale, direzionale, turistico o a servizi” uguale a strutture per scopi religiosi. E i proventi derivanti dalla cessione a terzi delle aree edificabili saranno “integralmente destinati alla esecuzione di opere religiose”. Quindi invece di reinvestire gli introiti ottenuti per le concessioni in servizi sociali utili davvero utili a tutta la cittadinanza a prescindere dal credo, non si farà altro che alimentare la sussidiarietà malata in salsa cattolica. In un circolo vizioso che tende a favorire in maniera smaccata proprio chi ha già una posizione privilegiata. Ovvero proprio la Chiesa cattolica, che secondo le stime possiede già una fetta non indifferente (circa il 20%) del valore del patrimonio immobiliare italiano.

A protestare il leader dei Verdi Angelo Bonelli che parla di “speculazioni edilizie tramite opere religiose”. “Gli enti religiosi sono legittimati a realizzare nuove case, centri commerciali, uffici, edifici destinati a servizi o al turismo, e a utilizzare i proventi nella costruzione di nuovi enti di culto”, denuncia l’ambientalista. Un vero e proprio “assalto al territorio” che incentiverà la cementificazione selvaggia, aggiunge Bonelli.

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11 commenti

spapicchio

Infatti sono impressionanti le cifre di denaro pubblico che i politici della partitocrazia cattolica riescono a devolvere alla CCAR per motivi di edilizia per luoghi ed edifici di culto e per le altre vie surrettizie.

Queste motivazioni sono un incredibile canale per la prosciugazione totale delle casse dello stato italiano, raggirando ogni limite di spesa ed ogni regola antispreco, pure in condizioni di crisi gravissima e di esplosione del debito pubblico.

Basta che gli amministratori concedano fondi anche solo per il restauro di chiese e monumenti antichi, e l’Italia può ben prepararsi alla conseguente ed incombente bancarotta dello Stato.

Davvero si capisce come abbia fatto lo stato italiano ad andare in deficit al 125% del PIL.

I cattolici infatti si ritengono estranei alle vicende dello Stato italiano, ed in cuor loro, in fondo in fondo, si rallegreranno pure delle condizioni di difficoltà in cui costringono l’Italia (e gli italiani) a causa del loro comportamento liberale ipocrita, sprezzante e dilapidatorio, per aumentare il potere della CCAR, già spropositato, e mostrare la loro devozione ai gerarchi clericali ingraziandosene i favori.

Federico Tonizzo

Un aspetto molto inquietante della situazione è che gli Italiani purtroppo non si rendono abbastanza conto delle cose che dici (e se ne rendono conto ancora meno se si sentono “cattolici”); voglio dire, per esempio, che secondo me quasi nessun italiano sa quanti soldi lo stato dà alla chiesa cattolica. E’ (anche) un colossale problema di disinformazione.

spapicchio

Forse c’è qualcosa di ipnotico, e anche la sindrome di Stoccolma centra in qualche modo, e lo dico senza troppa ironia, purtroppo.

spapicchio

E però a questo punto la tempistica nelle decisioni potrebbe diventare ormai decisiva per le sorti dello Stato, nel senso che una eccessiva inerzia od un ulteriore lassismo nel gioco al tanto peggio tanto meglio, diciamo, od un indugio, una mancanza di volontà nel non voler o non poter o non saper fermare questa deriva dilapidatoria, potrebbero rivelarsi fatali per le sorti del nostro Paese.

Pare che gli italiani o la maggioranza di essi, gli amministratori pubblici compresi, gli esponenti dei partiti, si sentano al sicuro nelle parrocchie o dentro gli apparati della CCAR, dimenticandosi delle condizioni del Paese, e dello Stato a cui comunque risultiamo tutti legati in qualche modo, se non altro perché paghiamo le tasse e perché necessitiamo di servizi e supporti essenziali, per i quali servizi e supporti essenziali la stessa CCAR si rivolge allo Stato italiano, essendone priva.

Una specie di diaframma religioso, usato come un apparato protettivo e convenzionale, uno scudo implicito contro i cittadini italiani che non lo assecondano, che però non è previsto dalla costituzione ed anzi è anticostituzionale.

Federico Tonizzo

“E però a questo punto la tempistica nelle decisioni potrebbe diventare ormai decisiva per le sorti dello Stato,”

Vero, però temo che il 99% dei politici sia “compagno di merende” del clero cattolico, sia ai vertici, a Roma, sia a livello locale, molto probabilmente fino al remoto parroco di campagna e la “sua” (!) giunta comunale: quindi non saranno certo loro a fare qualcosa per risolvere il problema.
Il nostro problema è che al suddetto 99% dei politici non importa niente di noi gente comune, se non come serbatoio da cui attingere soldi fino allo stremo (nostro).

In sintesi: il Vaticano e il 99% dei politici italiani sono nostri NEMICI.

mistergrey2

“una mente fertile è alla base…….”

Tutte le pensano!

Chapeau.

Questi sopravviveranno anche alla peggiore delle pocalissi 🙂

serena

Bonelli tuona, ma in consiglio regionale i Verdi non si stanno mostrando troppo attivi:

Dichiarazione dei Consiglieri regionali Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo, Lista Bonino Pannella Federalisti europei
Sul famigerato emendamento Ciocchetti il “tutto Casa e Chiesa”, riproposto oggi in aula autonomamente rispetto ad altro a firma Irmici ormai ritirato, segnaliamo che i subemedamenti depositati in Consiglio dall’opposizione miranti a bloccare quel “mix di affarismo, speculazione, consumo del suolo, assalto al territorio” per utilizzare le parole del Coordinatore degli Ecologisti democratici del Lazio, Marco Ciafaroni, sono così suddivisi:
• Lista Bonino Pannella 79,
• IDV 12,
• SEL 2,
• FED 2,
• PD 1.
Speriamo vivamente che tutte le forze di opposizione siano salde nei prossimi giorni nel sostenere i subemendamenti da noi depositati cui, sulla scorta dell’evidenza dei numeri, immaginiamo ormai facciano affidamento.

Verdi non citati, si può dedurre: zero subemendamenti.

spapicchio

“un’altra soluzione “creativa” per trovare ulteriori denari e favorire la costruzione o la ristrutturazione di chiese (e non solo)”: che grande idea creativa!

Luciano Ciocchetti (Ud) vorrà restaurare e rifondare le antiche Abbazie Imperiali, come regalie alla CCAR, in barba allo Stato italiano ed agli ignari ed esclusi cittadini italiani contribuenti che pagano le tasse e che si trovano per ciò stesso in una posizione di sudditanza al regime cattolico partitocratico assoluto.

http://it.wikipedia.org/wiki/Abbazia_Imperiale

:mrgreen:

FSMosconi

Strano che tale idea non abbia sommosso le acque dentro il Portone di Bronzo. Mi par infatti di ricordare, e lo ricavo dalla cronaca data da Nuzzi nel suo recente libro, di un tal prelato che si lamentò a fatto compiuto(!) di certi sistemi riguardo il Caso Englaro riferendosi invero ai fatti dell’ex premier.
Cos’è: quello non va bene questo sì?…
🙂 😐 😉

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