Pussy Riot, verdetto slitta al 17 agosto: “processo farsa come ai tempi di Stalin”

Ci vorrà ancora tempo per conoscere il verdetto del processo contro le Pussy Riot, ritenute colpevoli di ‘odio’ verso la religione per la protesta anti-Putin inscenata dentro la cattedrale del Santissimo Salvatore a Mosca. Il procuratore Alexei Nikiforov ha chiesto già ben tre anni di prigione, scagliandosi contro le militanti femministe. Ma il verdetto, sebbene fosse stato annunciato come imminente, è stato rinviato al 17 agosto. Forse anche per la visibilità internazionale che ha guadagnato il caso, tale da mettere in imbarazzo le autorità russe. Tanto che anche il presidente Vladimir Putin ha provato a smarcarsi.

Del collettivo punk, formato da attivisti e universitari, sono state arrestate tre ragazze, Maria Alyokhina di 24 anni, Yekaterina Samutsevich di 29 e Nadezhda Tolokonnikova di 22. Quest’ultima, militante politica radicale e studentessa di filosofia, definita dal procuratore il ‘genio del male’ del complesso. Mentre altri membri rimangono nell’anonimato e alcuni sono espatriati per timore della repressione poliziesca, continuando a rivendicare le loro azioni di protesta.

Le tre giovani arrestate, chiuse dentro una gabbia con sbarre e vetro, si sono rivolte alla corte come prevede l’ultima fase del dibattimento. E hanno rivendicato coraggiosamente le loro posizioni, nonostante la stanchezza e le condizioni in cui si svolge il giudizio. Consapevoli che non sono state lasciate sole grazie al sostegno a livello internazionale. Per sostenere la loro battaglia c’è anche la petizione di Amnesty International, che anche l’Uaar invita a firmare e diffondere. Anche la popstar Madonna durante il suo recente mega-concerto proprio a Mosca ha espresso solidarietà nei confronti del gruppo arrestato.

In uno slancio d’orgoglio una delle cantanti, Maria Alyokhina, ha detto con decisione alla corte: “Non sono preoccupata per la vostra farsa malamente nascosta in un verdetto di questo cosiddetto ‘tribunale’, perché non può privarmi della mia libertà”. “Nessuno potrà togliermi la mia libertà interiore”, ha aggiunto tra gli applausi dei sostenitori.

“Mi viene da piangere nel constatare come i metodi dell’inquisizione medievale presiedano l’applicazione della legge e il sistema giudiziario in Russia”, ha denunciato Tolokonnikova, facendo riferimento nel suo discorso non a caso anche allo scrittore Alexander Solzhenitsyn finito nei gulag e al poeta dissidente Josif Brodskij, processato nel 1964.

Sempre più evidente come il processo si stia ritorcendo contro Putin e la Chiesa ortodossa, che spadroneggiano in Russia ma stanno perdendo credibilità a livello internazionale e consensi in patria. Un processo che alcuni non esitano a definire simile alle farse orchestrate all’epoca di Stalin dai tribunali sovietici. E che rivela tutte le criticità del sistema che oggi governa la Russia, rivelandone la continuità col passato regime unita alla pervasività del rinato integralismo religioso ortodosso, che minano pesantemente i diritti e la libertà di espressione.

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25 commenti

Federico Tonizzo

Forse, con decine di iniziative dimostrarive come quelle delle coraggiose Pussy Riot, alla fine anche i “processi farsa” saranno troppo farseschi per continuare…

mistergrey2

Sei troppo ottimista.

Stai parlando di una dittatura nazionalista che può permettersi di fare il proprio comodo.

Già per il fatto di aver chiesto tre anni invece di sette pensano di essere stati magnanimi.

stefano marullo

Formalmente la Russia non è una dittatura perchè le elezioni si svolgono regolarmente. Di fatto le elezioni sono gravemente inficiate da brogli e all’opposizione non viene dato alcuno spazio. E’ una minoranza a governare. Come ai tempi di Lenin e dei bolscevichi (che non raggiunsero mai la maggioranza neanche relativa). La libertà di espressione è un grave problema per la Russia ma in questo momento più grave è l’appoggio alla Siria di Assad che sta sterminando il suo popolo. Auguri alle coraggiose Pussy Riot. Firmato l’appello.

Congo

Se fossi un vignettista farei una serie di vignette in cui invece di una multa si viene condannati al carcere per anni.

Per esempio: Un tizio beccato a buttare una buccia di banana per terra condannato a 5 anni di lavori forzati e sotto la didascalia: “Benvenuti nella nuova Russia”.

Giuliano

Come iniziativa anti-clericale posso capire, ma a livello di anti-clericalismo era meglio denunciare la corruzione del clero. Comunque in epoca Sovietica molte chiese erano state trasformate, giustamente, in discoteche. Cioè in pratica quello che hanno fatto ora le pussy riot, cioè tenere un concerto in chiesa, era perfettamente Legale all’epoca dei Soviet.

paride

Complimenti, anzi direi sesquipedale il paragone Chiesa/discoteca; tant’è che nella sua avirizia intelletuale non sa:
1) che le Chiesa furono trasformate semmai in granai,
2) la chiassate delle Pussy Riot era rivolta verso Putin
3) i sovietici venivano mandati a danzare in Siberia.
Mi stia bene

ser joe

Chiese trasformate in granai? hai visto troppe volte il fil Peppone e Don Camillo. E comunque anche se fossero state adibite a granai almeno erano utili per la popolazione invece prima le chiese erano complici del potere dello Zar per sottomettere e imbrogliare la popolazione. Remember Rasputin?

Kaworu

non dargli retta, è solo una vecchia conoscenza con nuova verginità che in questa vita ha deciso di fare il troll.

stefano marullo

Sì Kaworu, capito il giochino di Paride e C. Tirare il sasso e ritirare la mano. In effetti non hanno alcuna intenzione di interloquire.

robby

vuoi sapere che fine facevano chiese cattoliche uniate sotto i fedeli guardiani del ortodossia zarista,venivano pure sbriciolate,e i cocci venduti,sai gli zar in 600 anni,quanti ebrei,dissidenti,nazionalisti,non ortodossi,atei,e guardasi vecchi credenti Hanno mandato in siberia,calcola,e pensa che oggi noi possiamo fare statistiche,a tempi no,sparivi come niente,tanto per farti capire chi sono stati bravi maestri del criminale STALIN,tanto per dirti una,oppure non so per quale miracolo lingue baltiche si sono salvate,dalla russificazione forzata,popoli come i bielorussi ,ho i lettoni,e gli estoni,hanno combattuto mezzo millennio,contro gli zar fedeli difensori della fede ortodossa della terza ROMA,dimmi paride se un solito linguista pungente e irriverente e ti credi molto intelligente,oppure ti capita di riflettere prima di pensare,sai di saccenti e mielosi clericali,qui piano piano,son andati pure in depressione….

paride

I crimini degli ortodossi sono stati commessi per conto loro, da persone atee neganti oggettivamente l’esistenza di Dio, sfruttando l’abito talare; Stalin ha commesso crimini anche per conto dell’ideologia atea marxista.
Sic et simpliciter.
Ossequi

stefano marullo

@ Paride

Facciamola finita. Vuoi sentire dire che “l’ateismo di stato” (che io da storico considero una caricatura, ma passi) è una colossale scempiaggine? D’accordo. Ci sto. Puoi dire altrettanto della “religione di stato” delle “teocrazie”?
Presentami quando lo incontri un ateo-marxista, finora non è ho mai conosciuti. Marxisti erano considerati i teologi della liberazione, ma non mi risulta fossero atei.
Il marxismo ha molto più in comune con il cristianesimo che con l’ateismo (lo diceva un prete, pensa Paride), e non è affatto peregrina come idea.

Fri

da quando in qua la chiesa ortodossa e’ composta da atei in abito talare? da quanto in qua kiril nega “oggettivamente” l’esistenza di dio?

robby

che ipocrisia, vergognosa paride…ìììììì,,era meglio quella sul tuo terrore suI condom,ti prego,smettila sei penoso,accusate gli ortodossi di ateismo adesso,quando il tuo papocchio si è pure incontrato giovaNNI paolo ii,mi pare con tanto di festa e ballachere.,se tutto retorica e demagogia,uno che si spaventa a vedere dei condom(se è vero) e da TSO.

birba

ok qua siamo tutti scettici, agnostici, atei, mangiapreti etc etc

se un gruppo di punks mi entra che so nel garage di casa mia e si mette a fare casino coi tamburi a mia insaputa… io li denuncio per violazione di domicilio.
in Italia la legge dice punibile fino ad un massimo di 3 anni, dico 3 ANNI.
lo sbaglio è mischiare un reato contro la proprietà con gli affari religiosi, così viene fuori un Putin bacchettone, l’immagine di leader che piega la schiena davanti ad un Pope non deve essere piacevole … con questo processo Putin ne esce più debole.

mistergrey2

Mi sa che l’hai capita a rovescio : è stato il pope a reggere il gioco a Putin e non viceversa.

meigel

Hanno pregato il buon dio di liberare la Russia da Putin; non vedo nulla di più auspicabile.
Invece di essere accontentate sono finite in galera.
Ciò dimostra che il buon dio non esiste.
Oppure esiste, ma ha altro a cui pensare.

robby

cioè putin uno che della cecenia ha fatto il montaggio di un film horror alla pari di fil come hostel ..e saw ,un massacratore di giornalisti,uno stalin in erba,pensa cè pure un culto di putin religioso,un indeferrenta a i peggiori crimi razzisti commessi contro i non russi,cioè giorgiani ,kazari,bielorussi,tagiki, ecc….ecc ecc ec..la chiesa ortodossa lo chiama pure una benedizione

Willy

“Il sangue dei martiri è seme ” (Tertulliano)

Se si potesse avere un “compagno Putin” anche in Italia…

mistergrey2

“Formalmente la Russia non è una dittatura perchè le elezioni si svolgono regolarmente. Di fatto le elezioni sono gravemente inficiate da brogli e all’opposizione non viene dato alcuno spazio. E’ una minoranza a governare. Come ai tempi di Lenin e dei bolscevichi (che non raggiunsero mai la maggioranza neanche relativa). La libertà di espressione è un grave problema per la Russia ma in questo momento più grave è l’appoggio alla Siria di Assad che sta sterminando il suo popolo. Auguri alle coraggiose Pussy Riot. Firmato l’appello”

Fino agli anni 70 la differenza tra “democrazie”, “dittature di destra”, “dittature di sinistra”, appariva più netta.

Nella nostra epoca globalizzata simulacri di democrazia rappresentativa, con periodiche consultazioni elettorali e multipartitismo pullulano nell’orbe terracqueo.

La stessa democrazia occidentale , quella “patinata” che potevano permettersi un pugno di stati europei e gli ex dominions , trovava il suo perno nel precario compromesso tra padronato e rappresentanti riformisti del proletariato industriale.L’esistenza del
Il modello sovietico, con i suoi presunti diritti sociali garantiti alla popolazione,agiva come pungolo, inoltre c’era la necessità di espandere il mercato interno.

Negli ultimi 35 anni questo equilibrio si è incrinato.

giuseppe

Come ai tempi di Stalin….cioé i tempi in cui l’ateismo era obbligatorio.

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