Atei e impegnati: le tante strade per darsi da fare

Fatta eccezione per alcuni paesi integralisti, il numero di non credenti è in crescita in tutto il mondo. Anche l’attivismo non è mai stato così diffuso e visibile. Tanto che il problema comincia a essere soprattutto un altro: quale tipo di impegno per gli attivisti atei e agnostici?

La questione è stata riproposta sull’ultimo numero del Free Inquiry, la più diffusa rivista incredula del pianeta (consultabile, come tante altre riviste estere, presso la Biblioteca Uaar). Il “nuovo attivismo”, il “trovare nuove vie di impegno” è stato infatti l’argomento trattato nella parte monografica. Nell’introduzione, Lauren Becker ricorda che “aver ragione su un argomento non significa necessariamente cambiare la testa di una persona”. E una strada per riuscirci, a suo dire, è quella di “tradurre i nostri buoni argomenti in buone azioni”.

E il numero è infatti denso di “buoni attivisti” che svolgono “buone azioni”. Da Mindy Miner degli atei del Michigan, che si impegnano contro la povertà e per la pulizia delle sponde di un fiume, a Franklin Kramer e Derek Miller, di un gruppo ateo universitario, che si sono attivati per raccogliere sangue (“Non ci impegniamo per un mondo che sia migliore per noi. Ci impegniamo per un mondo che sia migliore per chiunque”). Bob Stevenson è attivo in un gruppo che affronta “laicamente” il problema degli alcolisti. Rebecca Hensler racconta di come, in seguito alla morte di un figlio, ha deciso di fondare un’associazione dedita ad affrontare i lutti da un punto di vista non religioso. Alix Jules (un afroamericano non credente, dunque “una minoranza in una minoranza”) ne ha invece fondata un’altra  che cerca di educare alla diversità.

Da un punto di vista più generale, James Croft ricorda l’impatto sociale che ebbero, un secolo fa, gli Ethical Culturists, il cui motto era “Deed Before Creed” (“L’azione viene prima della fede”), nonché American Grace, l’importante studio di Putnam e Campbell (ancora non tradotto in Italia) che mostra come frequentare comunità di fede aumenti il proprio capitale sociale, ma soltanto perché consente momenti di socializzazione. Ne consegue che anche network sociali non religiosi possono avere un impatto simile sull’impegno civico. E infatti ce l’hanno: Bill Cooke porta alcuni esempi positivi tratti da paesi come l’India, il Kenya o l’Uganda.

E il vecchio ateismo “arrabbiato”? Ne parla EllenBeth Wachs, un’attivista atea arrestata tre volte per motivi risibili da uno sceriffo che, guarda caso, è anche un fondamentalista  cristiano. Scrive Wachs: “non sono mai stata un’atea arrabbiata… finché i cristiani non hanno cominciato a perseguitarmi”. Per contro, Hemant Mehta, blogger di Friendly Atheist,  parla dell’aggressività degli atei… verso altri atei: “dov’è il rispettoso disaccordo basato sulle evidenze e la ragione? Perché ogni critica dev’essere corredata da scherno e sarcasmo? Perché alcuni atei ricorrono agli stessi metodi che detestiamo nei nostri nemici culturali?” Mehta è tornato a battere su questo tasto, facendo proprie le critiche che lo stesso Derek Miller ha formulato nei confronti di r/atheism, lo spazio su Reddit che farebbe di tutto per confermare nei non-atei la pessima reputazione di cui “godono” gli atei.

Entrambi i percorsi (l’attivismo sociale, un linguaggio diverso) appaiono tentativi di risposta all’atteggiamento ostile della popolazione statunitense, che soltanto recentemente sembra disponibile a votare un presidente ateo, e che comunque considera un ateo degno di minor fiducia di uno stupratore.  La situazione italiana sembra migliore dal punto di vista della società, ma non lo è dal punto di vista dell’immagine pubblica dei non credenti: che non trovano spazio né sui mezzi di infor­ma­zione né nei discorsi di politici e rappresentanti delle istituzioni e, quando lo tro­vano, è sol­tanto per venire ostra­ciz­zati (se non ridicolizzati, basti pensare agli assolutamente non rappresentativi “atei devoti”).

Ciò non toglie che i problemi Usa non siano poi così tanto dissimili da quelli nostrani, tanto che se ne è già scritto in queste pagine. Non è certo razionale cercare di convincere qualcuno a cambiare idea dandogli ripetutamente del cretino. L’Uaar non ritiene però che fare “volontariato sociale ateo” sia una strada da seguire per migliorare l’immagine degli atei: sarebbe un po’ farlo per secondi fini. E’ tuttavia vero  che c’è un urgente bisogno, in Italia, di mostrare come una parte probabilmente maggioritaria del volontariato “vero”, quello che non vive soltanto grazie ai contributi pubblici, sia  aliena da ogni influenza religiosa. Pur impegnandosi primariamente in altre attività, in linea con i suoi scopi sociali, e mostrando comunque attenzione per interventi di solidarietà internazionale, l’Uaar intende semmai seguire la strada di mettersi al servizio degli atei e degli agnostici italiani nel senso più ampio possibile: di qui la scelta di organizzare cerimonie laico-umaniste e di attivare l’assistenza morale non confessionale negli ospedali. Esclusivamente a chi lo richiede espressamente.

Nel frattempo c’è già tanto impegno da dover dispiegare per difendere i propri diritti. L’ha recentemente ricordato Greta Christina su AlterNet, facendo notare come molto spesso ci sia bisogno di battersi per diritti già riconosciuti, e che battersi  significa spesso andare incontro a ulteriori discriminazioni. Ma i diritti non piovono dal cielo: vanno conquistati giorno dopo giorno.

L’associazione

Archiviato in: Generale, Notizie

198 commenti

Kaworu

(che poi mi sa che i cattolici coerenti sono ancora meno… tu, per esempio, non fai parte dei cattolici coerenti ma sei semplicemente un cattolico à la carte, che è tale solo perchè s’è visto appioppare d’ufficio una religione e la considera più o meno come il tifo calcistico. s’è visto dalle tue opinioni sugli immigrati, “leggerissimamente” in contrasto con quello che insegnava il tuo gesù con le sue parabole. che dovresti conoscere)

Stefano

Credo sia da sfatare la faccenda dell’offesa gratuita: Matteo le cerca a pagamento

MASSIMO

@ Matteo

Saremo anche una minoranza, ma qualche interesse questa minoranza te lo deve suscitare. altrimenti non saresti sempre qui a rompere i marroni.

Ancia Libera

Anche Galileo Galilei era in minoranza eppure ha fondato la Scienza mettendovelo in quel posto!

nightshade90

considera poi che i cristiani stessi, se è vero quello che raccontano, hanno iniziato la loro chiesa in 12 (in effetti 11, morto giuda) in un mondo di pagani, e per 300 anni hanno continuato ad essere la minoranza in quel mondo (fino a quando non fu dato loro il potere di sterminare i pagani), e che ormai la percentuale di atei nel mondo è tutto tranne che una “risibile minoranza”, e i commenti di matteo si manifestano per le sciocchezze da bar completamente vuote di qualsivoglia contenuto che sono.

giuseppe

La Sacra Scrittura e la scienza sono entrambe emanazione del Verbo divino: la prima è guidata dallo Spirito Santo, la seconda esegue in modo impeccabile gli ordini di Dio.
La Scrittura, per adattarsi al modo di intendere di tutti, si esprime in un modo molto diverso da quello che noi normalmente attribuiamo ai fatti concreti ed al senso stretto delle parole.
La natura invece è immutabile ed inesorabile e non trasgredisce mai i termini e le leggi che le sono stati posti, incurante de fatto che gli uomini siano o meno in grado di comprenderla.
Gli effetti naturali, le esperienze sensibili, le dimostrazioni scientifiche, non possono in alcun modo contraddire la Scrittura in quanto usano linguaggi diversi ma altrettanto vincolati.
La Scrittura invece, per meglio adattarsi anche alle intelligenze meno dotate, parla di Dio in un modo molto lontano dalla Sua vera essenza, ed allo stesso modo tratta delle cose che riguardano l’Uomo e l’universo.

Detto in parole povere: il senso delle Scritture è comprensibile anche alle persone meno istruite; la concordanza tra fede e scienza e comprensibile solo a quelle più perspicaci.

fab

Il solito bigino di slogan; ecco alcune perle di insipienza.
* “si esprime in un modo molto diverso da quello che noi normalmente attribuiamo ai fatti concreti”. Primo, non esistono fatti non concreti. Secondo, i fatti non hanno modi di esprimersi.
* “Gli effetti naturali, le esperienze sensibili, le dimostrazioni scientifiche, non possono in alcun modo contraddire la Scrittura”. Augh. Sta di fatto che, ad esempio, è la Terra che gira intorno al sole o che le persone non diventano statue di sale.
* “non possono in alcun modo contraddire la Scrittura in quanto usano linguaggi […] altrettanto vincolati”. Ovvio, no? Tutto ciò che usa linguaggi vincolati, qualunque cosa ciò possa significare, non si può contraddire.
* “usano linguaggi vincolati.” Nulla allo stato puro; forse scimmiottamento amatoriale del linguaggio scientifico, degno del lacanesimo peggiore.
* “Detto in parole povere”. Perché, quelle di prima erano ricche?
* “la concordanza tra fede e scienza e comprensibile solo a quelle più perspicaci.” L’unico senso possibile di questa frase sembra essere che l’antropologia e scienze naturali sono in grado di spiegare l’esistenza della religione nelle comunità umane e, a quanto pare, quelli che conoscono l’antropologia e le scienze naturali sono in minoranza.
Di sicuro non significa che le sciocchezze di quattro pastori dell’età del bronzo abbiano anticipato il pensiero e le ricerche dell’attuale sistema scientifico mondiale.
E’ vergognoso che qualcuno ancora possa dare retta a simili balbettii e ancor più vergognoso che venga a spacciarli su questo sito come qualcosa di sensato.

Stefano

@ giuseppe

La scienza esegue gli ordini di dio????

Sei una reductio ad absurdum vivente.

Stefano

@ giuseppe

La Scrittura, per adattarsi al modo di intendere di tutti, si esprime in un modo molto diverso da quello che noi normalmente attribuiamo ai fatti concreti ed al senso stretto delle parole.

e

Detto in parole povere: il senso delle Scritture è comprensibile anche alle persone meno istruite

Ovvero non sappia l’emisfero destro cosa pensa il sinistro.

Incredibile! Riesci a stupirci ogni volta con idiozie magistrali!

Stefano

@ Kaworu

seeeeee!

Quando si è tentato di farlo ragionare in modo puntuale le prove rigorose portate in appoggio del suo argomentare sono state:

* panorami mozzafiato
* scelte di alberi
* caccia al tesoro

Costui può giustificare qualsiasi cosa con qualsiasi cosa, purché non gli si rompa il giocattolo….

Ora, mi chiedo e vi chiedo: è mai possibile che uno che adotta un simile modo di pensare (che fa schifo anche ai matti) abbia pure la sfrontatezza di riproporlo credendo di dire qualcosa di significativo?

E, aggiungo di nuovo, cosa c’è di irrazionale nell’usare parole che definiscono in modo preciso simile modo di procedere?

Stefano

@ giuseppe

Nessun’altro ha nulla da aggiungere?

E come potremmo di fronte a tali colpi da maestro!

Stefano

@ giuseppe

le dimostrazioni scientifiche, non possono in alcun modo contraddire la Scrittura

La lepre, perché rumina, ma non ha l’unghia divisa, la considererete immonda

E’ parola di dio…

fab

giuseppe primo, il sarcasmo di “Niente altro? Nessun’altro ha nulla da aggiungere?” non è una risposta alle obiezioni. Anzi, peggiora le cose: messo davanti ad argomenti concreti, che richiedono una risposta nel merito (e che, alla fin fine, non può essere nient’altro che una richiesta di scuse), tu ti convinci che basti assumere un atteggiamento da mente superiore per essere tale. Al merito rispondi con la forma e credi che basti. Ma non è nemmeno un inizio di risposta!
Smettila di fare la formica che crede di poter sfidare i canguri nel salto; renditi conto che non sai argomentare e che, anche se lo sapessi fare, le opinioni che tenti maldestramente di difendere non stanno in piedi nemmeno con la migliore dialettica. Non stanno in piedi e basta.

Stefano

@ fab

il nostro, nonostante sia stato avvertito, non comprende che fare lo spocchioso senza essere nella posizione di farlo significa aggiungere ridicolo a ridicolo.
Probabilmente essendosi già superato con gli argomenti proposti pensa sia l’unico modo per fare ulteriori progressi….

Stefano

@ fab

A proposito, “lepre” nella frase citata sopra – sulla base dei criteri metodologici esposti da giuseppe – non deve intendersi come lepre ma con altro significato a piacere in modo che la figura sembri meno brutta….
Si chiama linguaggio vincolato….

fab

E io che pensavo che il linguaggio vincolato fosse evitare parolacce e insulti… 🙂

giuseppe

Che voi tre crediate di divertivi alle mie spalle, troppo larghe per voi, lo avevo già capito, volevo solo vedere se prima di sera qualcun’altro si univa al vostro coro stonato.

Stefano

@ giuseppe

if giuseppe

Che voi tre crediate di divertivi alle mie spalle, troppo larghe per voi, lo avevo già capito, volevo solo vedere se prima di sera qualcun’altro si univa al vostro coro stonato.

then goto

Stefano risponde:
venerdì 17 agosto 2012 alle 15:06

end

fab

“Divertirsi” non è il termine che userei, per quanto mi riguarda, così come non lo userei per quando mi gratto una puntura di insetto. E’ più un’esigenza di chiarire le cose come stanno.
Comunque, stando a quello che scrivi, quello che ti interessa è sapere quanta gente intende rimetterti al tuo posto.(1) Strani passatempi. Senza contare che il numero non importa: ne basta uno per spianare i mucchietti di sabbia che vorresti spacciare per castelli della Loira.

(1) O anche senza “al tuo posto”.

Stefano

@ giuseppe

Che voi tre crediate di divertivi alle mie spalle, troppo larghe per voi,

Vero, troppo per noi.
Avevo avuto avvisaglie quando sei riuscito a parare con il deretano i calcioni che ti rifilavamo, ho capito che c’era poco da fare quando hai parato con gli occhi i pugni che ti piovevano addosso e ho capito che era meglio desistere quando hai opposto i riveriti alle nostre ginocchiate. Sputando i denti per contare i punti…. 😉

manimal

@ giuseppe (II)

ti viene meglio la briscola, a mio avviso.
per giocare a scopa con questi tre, ti occorrerebbero spalle larghe il doppio.

scusa, devo andare a pulirmi la schiuma dalla bocca 🙂

lector

Ribadisco quanto avevo scritto in un commento al post precedente:
Credo di aver capito chi si nasconde sotto lo pseudonimo di Giuseppe. Rettifico la mia versione precedente: secondo me, non è un sacerdote, ma un tale Aldo di Quinto di Treviso (ho avuto l’illuminazione quando ha risposto in dialetto veneto) che imperversava sul web con il nick di Alkall.
Talmente integralista, che veniva fatto oggetto di scherno anche da siti cattolici come Berlicche o L’Anticamera del cervello (il vecchio blog di un giornalista dell’Osservatore Romano).
Se ci sei, Aldo, batti un colpo ai vecchi amici!

Stefano

@ manimal

ti viene meglio la briscola, a mio avviso.
per giocare a scopa con questi tre, ti occorrerebbero spalle larghe il doppio.

Il solitario, manimal, il solitario….

giuseppe

E’ giunta ormai la sera…
Il mio intervento era semplicemente una risposta all’intervento di Ancia Libera… quando sono arrivati i polli… bella figura di me*da avete fatto..
Quello che ho scritto non è farina del mio sacco, ma è semplicemente una riscrittura in lingua corrente del seguente testo:
“…perché, procedendo di pari dal Verbo divino la Scrittura Sacra e la natura, quella come dettatura dello Spirito Santo, e questa come osservantissima esecutrice de gli ordini di Dio; ed essendo, di più, convenuto nelle Scritture, per accomodarsi all’intendimento dell’universale, dir molte cose diverse, in aspetto e quanto al significato delle parole, dal vero assoluto; ma, all’incontro, essendo la natura inesorabile e immutabile e nulla curante che le sue recondite ragioni e modi d’operare sieno o non sieno esposti alla capacità de gli uomini, per lo che ella non trasgredisce mai i termini delle leggi imposteli; pare che quello de gli effetti naturali che o la sensata esperienza ci pone innanzi a gli occhi o le necessarie dimostrazioni ci concludono, non debba in conto alcuno esser revocato in dubbio per luoghi della Scrittura ch’avesser nelle parole diverso sembiante, poi che non ogni detto della Scrittura è legato a obblighi così severi com’ogni effetto di natura. Anzi, se per questo solo rispetto, d’accomodarsi alla capacità de’ popoli rozzi e indisciplinati, non s’è astenuta la Scrittura d’adombrare de’ suoi principalissimi dogmi, attribuendo sino all’istesso Dio condizioni lontanissime e contrarie alla sua essenza, chi vorrà asseverantemente sostenere che ella, posto da banda cotal rispetto, nel parlare anco incidentemente di Terra o di Sole o d’altra creatura, abbia eletto di contenersi con tutto rigore dentro a i limitati e ristretti significati delle parole?…” (Firenze, 21 dicembre 1613 – Galileo Galilei)

Complimenti: siete perfettamente allineati e concordi con coloro che condannarono le idee di Galileo.
E voi sareste quelli che vogliono cambiare il mondo… ma tornate a scuola che è meglio…

nightshade90

“Nessun’altro ha nulla da aggiungere?”

un po’ come un pesce in un barile che chiese se qualcun’altro ha voglia di sparargli…

nightshade90

giusy, ma lo sai che una cosa non è vera solo perchè lo ha detto galileo, e che uno più benissimo essere un genio su un argomento eppur sparare cavolate su un’altro (e, a volte, su quello stesso ragomento)?

newton era un alchimista convinto che il suo lavoro sulla gravità e il moto fosse roba di poco conto e che che la vera fama gliela avrebbe portata il suo lavoro alchemico, e tra l’altro era pure convinto di aver dimostrato scientificamente l’inesistenza della trinità (nel senso che dio è uno ma non trino) e l’imminente avvento dell’apocalisse tramite il suo geniale “metodo scientifico applicato alla bibbia”

einstein era un genio, ma ha preso una immensa cantonata sulla questione se l’indeterminazione sia intrinseca nella realtà o solo nei messi di osservazione (il famoso “dio non gioca a dadi”. a quanto pare ci gioca, e parecchio). inoltre ti faccio notare che lui non ha mai creduto nelle religioni organizzate o dei di tipo teistico, cioè interessati all’uomo o infinitamente buoni o che intervengono nella storia umana.

montagner è un genio della medicina premio nobel, ma negli ultimi tempi si è messo a forzare e manipolare i risultati delle sue ricerche sull’omeopatia per sostenere le sue convinzioni in materia, perdendo la faccia davanti al mondo intero.

pasteur è praticamente il capostipite della microbiologia, eppure disse “poca scienza allontana da dio ma tanta riconduce a lio”. e si vede: tra i laureati in materie scientifiche i credenti sono pochi, tra gli scienziati veri e propri i credenti sono una minoranza sparuta, tra gli scienziati di fama mondiale sono rarissimi e tra i premi nobel sono mosche bianche.

nightshade90

e questo senza citare i numerosissimi filosofi greci, che hanno gettato le prime basi della scienza e sono le fondamenta della logica e della matematica, ma che di fregnacce ne dicevano tante.

e senza far notare che galileo era sul punto di essere torturato per le sue idee perchè contrarie alla bibbia: che doveva dire secondo de, che la bibbia è inutile e che solo la scienza ha ragione nel capire il mondo? galileo era un credente che perdipiù non poteva permettersi di scuscitare il minimo dubbio sulla sua religiosità nè di denigrare in alcun modo l’importanza della bibbia. è OVVIA che ha cercato di salvare capra e cavoli, cercando di conciliare in ogni modo l’inesattezza della bibbia con la sua santità. si sarebbe aggrappato ad ogni scusa pur di giustificare, ai suoi occhi e a quelli degli altri, gli ormai palesi limiti del testo sacro.

e senza nemmeno riportare l’ennesimo “l’ipse dixit è una fallacia logica, il fatto che x sia intelligente, bello, ricco e famoso o abbia scoperto questo e quello non rende ogni cosa che dice automaticamente giusta e corretta, ogni frase detta da x vale quanto detta da y il raccoglitore di patate: ha valore solo ed unicamente in virtù delle prove ed argomentazioni portate a sostegno (ancora di più quando si tratta di semplici e pure considerazioni personali, in cui pertanto tutti hanno la medesima competenza)”. e le argomentazioni a sostegno le abbiamo già demolite nei primi post.

manimal

@giuseppe (II)

bel giochino.
a scuola purtroppo io non ho modo di tornarci (purtroppo), anche se ne avrei tanto bisogno…

però un ignorante come me, si permette di suggerire a Sua Mente Eccelsa di rileggere (perchè sicuramente l’avrai letto) “scienza e religione” di Bertrand Russell, ove mi pare si spieghi in modo esauriente in che modo il CRISTIANO Galilei abbia scardinato, assieme ad altri scienziati CRISTIANI, l’autorità delle sacre scritture, mettendo all’angolo la chiesa in posizione di difesa.
tutto ciò al di là delle loro intenzioni, e nonostante le loro convinzioni personali fossero in massima parte conformi al cristianesimo (e chi non era cristiano, all’epoca?)

omaggi alla Madre chiesa.

Stefano

@ giuseppe

Carissimo, ti dispiace accostare ad ogni frase di Galileo la tua “traduzione”?

Così che tutti possano accorgersi che per l’ennesima volta non hai capito un c.zz0?

Grazie….

Stefano

@ giuseppe

procedendo di pari dal Verbo divino la Scrittura Sacra e la natura, quella come dettatura dello Spirito Santo, e questa come osservantissima esecutrice de gli ordini di Dio

secondo te è:

La Sacra Scrittura e la scienza sono entrambe emanazione del Verbo divino: la prima è guidata dallo Spirito Santo, la seconda esegue in modo impeccabile gli ordini di Dio

Ma sei di fuori?

ed essendo, di più, convenuto nelle Scritture, per accomodarsi all’intendimento dell’universale, dir molte cose diverse, in aspetto e quanto al significato delle parole, dal vero assoluto

equivale secondo te a:

La Scrittura, per adattarsi al modo di intendere di tutti, si esprime in un modo molto diverso da quello che noi normalmente attribuiamo ai fatti concreti ed al senso stretto delle parole?

e:

quello de gli effetti naturali che o la sensata esperienza ci pone innanzi a gli occhi o le necessarie dimostrazioni ci concludono, non debba in conto alcuno esser revocato in dubbio per luoghi della Scrittura ch’avesser nelle parole diverso sembiante

significa

Gli effetti naturali, le esperienze sensibili, le dimostrazioni scientifiche, non possono in alcun modo contraddire la Scrittura in quanto usano linguaggi diversi ma altrettanto vincolati?

Vai a c.ag.are!

manimal

“E voi sareste quelli che vogliono cambiare il mondo…”

il mondo cambia indipendentemente da chi qui scrive, ateo o credulo che sia.

mi dispiace che la piega che sta prendendo non ti soddisfi un granchè… 🙂

fazzoletto x la schiuma?

giuseppe

Ecco che arriva in difesa dei tapini un pezzo da 90.

E cosa afferma prioritariamente il nostro genio? Semplice, che molti grandi scienziati non erano altro che dei deficienti e, se hanno scoperto qualcosa, è solo per puro caso.

E perché allora Galileo, il padre della scienza moderna, ha scritto quelle cose che, sempre secondo il nostro genio, non depongono certamente a suo favore? Perché, assicura il pezzo da 90, “era sul punto di essere torturato per le sue idee perché contrarie alla bibbia: che doveva dire secondo de, che la bibbia è inutile e che solo la scienza ha ragione nel capire il mondo?”
Per chi non ne fosse al corrente, Galileo infatti apparve una notte in sogno al nostro amico e gli assicuro che era un chiaroveggente e che scrisse quelle cose il 21 dicembre 1613, in previsione del “precetto” del 26 febbraio 1616, ed in particolare per pararsi il deretano al processo che sarebbe poi iniziato il 12 aprile del 1633; riuscì infatti a farsi condannare al “carcere formale” da scontare nelle sue ville o in quelle dei suoi ammiratori principi e cardinali, ed alla recita dei “salmi penitenziali”, incombenza che delegò alla figlia suora.

Ma vatti a nascondere e torna scuola anche tu.

giuseppe

Stefano, lo sapevi che quando Galileo parla di natura, parla di un qualcosa che è indagabile secondo dalle modalità ben precise che ancor oggi vengono utilizzate e che si chiama scienza?

Ti sei per caso accorto che, pur con qualche parolina in più, il senso ed il concetto della frase non cambia?

E’ patetico, da parte tua, cercare di raccogliere i cocci e di cercare di riattaccarli… 😉

Buona notte a tutti voi, grandissimi geni e salvatori del mondo dall’oscurantismo clericale. 🙂 😀 🙂 😀

Stefano

@ giuseppe

C I A L T R O N E

Che la scienza indaghi la natura non significa che sia la natura. Questa – se creata da dio – procede al pari della Scrittura da lui.
La scienza è attività umana, non divina. Procede dall’uomo.
E non coincide con la natura, è il tentativo di comprenderla.

E Galileo sostiene che quanto scoperto dalla scienza non può essere messo in dubbio da quanto scrive la scrittura con parole “di diverso sembiante”,

La scrittura per adattarsi a tutti scrive in modo che non coincide col “vero assoluto”.

Insomma, esattamente il contrario di quanto hai scritto, che infatti è palesemente idiota.

Secondo te Galileo non si rendeva conto che stava affermando cose in contrasto con l’interpretazione del tempo, tenuta per buona dalla Chiesa?

Lui, a differenza di te, capiva sia cosa pensava sia cosa scriveva.

Quello che è di coccio è il tuo cervello, quello sì completamente oscurato.

Stefano

@ giuseppe

E ribadisco, fai benissimo a darti delle arie per le stupidaggini che scrivi: non è da tutti…

lector

E’ lui, è lui, certo che è lui, ne sono sicuro.
O, altrimenti, si tratta di gemelli separati alla nascita.
Ma le frasi, le offese, i discorsetti morali da dottrina per la cresima, le uscite da sacrestia, le insulsaggini, gli stupidi giri di parole per non dire nulla, son sempre gli stessi.
E poi, vedete che non mi risponde? E’ perché mi conosce fin troppo bene.
Dai Aldo, alias Alkall, alias Giuseppe, se ci sei, batti quel famoso colpo!

Stefano

@ giuseppe

“molti grandi scienziati non erano altro che dei deficienti e, se hanno scoperto qualcosa, è solo per puro caso”

Palese malafede o traduzione come quella di Galileo?

Dove avrebbe scritto questa cosa Nightshade, di grazia?
Forse dire che grandi scienziati hanno fatto errori equivale alla frase da te scritta?

Sei osceno.

lector

P.S. Se è lui, credo lo abbiano cacciato anche da Pontifex perché anche lì si vergognavano delle cagate che diceva ……

giuseppe

Caro Stefano, in fondo mi sei simpatico, e quindi qualche minuto prima del lavoro per risponderti lo trovo.
Chiunque studi Galileo, credente o non, potrà informarti che, per il padre della scienza, Scrittura e natura erano entrambi modi di “parlare” di Dio: spetta a taluni specificare quali “parole” Dio abbia usato nelle Scritture; spetta a talaltri, attraverso un’indagine ferrea della “osservantissima esecutrice de gli ordini di Dio”, specificare quali “parole” Lui abbia usato nella natura.
Che poi tu voglia criticare il “bigottismo” di una delle vostre leggende nere, libero tu di farlo, libero io di farmi qualche risata alle tue spalle. 😉

lector: cao, su cunnu e mamma rua! Va a ciapa’ i ratt!

Stefano

@ giuseppe

Hai perso tempo per dire di nuovo che non capisci niente? Non ne abbiamo bisogno:

Ora affermi: SCRITTURA e NATURA erano entrambi modi di “parlare” di Dio (dopo che te l’ho fatto notare io)

“Traduzione” di giuseppe:

La SACRA SCRITTURA e la SCIENZA sono entrambe emanazione del Verbo divino

e poi:

Chiunque studi Galileo, credente o non, potrà informarti che, per il padre della SCIENZA….

O la scienza emana da dio o Galilei è il padre di essa.

Non ti dovessero essere chiari i termini consulta un vocabolario, ammesso tu sia capace di comprendere quelche leggi.

Ora, caro il mio cialtrone, se ritorni più sopra scoprirai che ho contestato le seguenti parti della tua vaneggiante traduzione al contrario:

* che la scienza obbedisca a dio
* e una contraddizione che non è nemmeno nel testo di Galilei e che ti sei inventato di sana pianta.

Se poi tu dovessi ancora insistere ci dirai dove la tua “traduzione” dovrebbe essere in contrasto con quanto affermava la Chiesa e dunque di imbarazzo per Galilei.

Caro, sei STUPIDO, semplicemente STUPIDO.

Non si può dire altro di chi si contraddice in ogni dove, non se ne rende conto e in sovrappiù fa lo spocchioso. E non mi stai per niente simpatico.

lector

@–>Giuseppe
Eh, eh, eh …… se sei veramente Alkall, devo dire che col tempo sei peggiorato, vecchio figghiu di sucaminchia.
Il che, allora, pareva impossibile.
Adesso, in effetti, mi pare che tu ecceda con le parolacce.
Ve le insegna Gesù in sogno o prendete appunti direttamente sugli autobus che tornano da Lourdes ?

Stefano

@ giuseppe

Che poi tu voglia criticare il “bigottismo” di una delle vostre leggende nere, libero tu di farlo, libero io di farmi qualche risata alle tue spalle

Difatti siamo stati noi a dover “riabilitare” Galileo. Vaneggi…

fab

Primo, Galileo ha scritto quelle sciocchezze per salvare la pelle. Ed è una mostruosità che sia stato costretto a scriverle. Chiunque abbia un minimo di dimestichezza con i Massimi sistemi sa come passava Simplicio con la carta vetrata; decisamente non c’entra niente con l’untume di questo passo.
Secondo, giuseppe è riuscito a peggiorare perfino il passo, introducendo sgangherataggini terrificanti e mostrando come non sia in grado nemmeno di parafrasare.
La figura di guano, come sempre, è tutta sua.

giuseppe

Pausa caffè

Stefano: “O la scienza emana da dio o Galilei è il padre di essa.”
Per Galileo la natura emana da Dio.
Galileo è però convinto di essere figlio di Dio.
Se Galileo è il padre della scienza, da chi emana la scienza?

lector: acqua… il mio è un linguaggio da caserma….
Per legge i pluridecorati con l’asino d’oro non hanno bisogno di alcuna abiura 😉

fab: “Galileo ha scritto quelle sciocchezze per salvare la pelle”
Hai controllato le date?

fab

Le date? Sì. Stando a Wikipedia, Galileo nasce nel 1564 e muore nel 1642; L’inquisizione romana comincia nel 1542 e cambia nome nel 1908. Ad un primo sguardo, mi sento di affermare che le date siano compatibili. Ma potrei anche sbagliarmi, eh.
Ma forse, in perfetto stile Paniz, intendi sostenere che Galileo, fino a quando non fu messo alle strette, era libero come un fringuello o tanto ingenuo da pensare di poter scrivere qualunque verità volesse. Eh, povero tontolone, mica poteva arrivarci a capire che non si affrontano le bestie feroci senza precauzioni.
Chissà che cosa speri di ottenere, spostando i problemi di due centimetri.

Stefano

@ giuseppe

Per Galileo la natura emana da Dio.
Galileo è però convinto di essere figlio di Dio.
Se Galileo è il padre della scienza, da chi emana la scienza?

Senti genio, questo che tipo di sillogismo sarebbe? Intelligentia tollens?
Diavolo giuseppe ma non ti riposi mai? Abbiamo capito!

Stefano

@ giuseppe

O sommo, ripeto la domanda: quale punto della tua magnifica traduzione adombra un contrasto di Galileo con quanto affermato dalla chiesa sì da giustificare che prendesse carta e penna e scrivesse? O si trattava semplicemente di una letterina nella quale ricordava e ribadiva di essere un bravo chierichetto come te? E quale la tua traduzione del Dialogo dei Massimi Sistemi, sì che si possa dire anche di esso che fu scritto inutilmente, forse per riempire il famoso rotolo di carta igienica della pubblicità?
E, alla luce del nuovo sillogismo “intelligentia tollens” da te testé inventato, dove si sostiene che natura e scienza siano la medesima cosa e tutte e due procedano da dio, perché Galileo si prende la briga di dire che quanto scritto nella Scrittura in parole “povere” non possa contrastare quanto risulta dalla natura – o il che e lo stesso per giuseppe – la scienza? Insomma se scienza (o natura?) provengono da dio e non possono essere in contrasto, secondo la tua mirabile traduzione delle parole di Galileo, di grazia, in cosa consiste il “problema” Galileo?
Se Sacra Scrittura e scienza provengono da dio, era anche lui in pausa caffé quando ha scritto (una tra le tante) “La lepre, perché rumina, ma non ha l’unghia divisa, la considererete immonda”.
Lasciando da un lato la bellezza della logica che produce la divina conclusione….
Sei proprio fatto ad immagine e somiglianza, senza dubbio.

nightshade90

@giusy

cos’è, hai la mente che va a due corsie? non è che uno O è un genio O è un deficiente, anche i geni possono dire sciocchezze, e spesso lo fanno, quando cominciano ad esprimere pareri su argomenti che esulano dal loro campo di studi. e non ci vuole certo una laurea per rendersi conto di ciò, ma evidentemente, per chi la sua cultura se l’è fatta sulle sacre scritture, la cosa è incompresnsibile, e crede che chi ha ideato grandi cose sia sempre infallibile.

perchè galileo ha scritto quelle cose? l’ho già detto: perchè era un CREDENTE e soprattutto PERCHE’ ESPRIMERE QUALCOSA DI DIVERSO GLI SAREBBE COSTATA LA TESTA. quando uno è nato e cresciuto in un ambiente che non lascia spazio a nessuna idea che si discosti da quella delle sacre scritture, puoi anche smontarle con le tue ircerche, ma la tua mente continuerà comunque ad inventarsi giustificazioni che “salvino” la sacralità delle scritture per di non mettere in dubbio quello in cui hai creduto da sempre (e montagner con l’omeopatia è un ottimo esempio di questo). arrivare a dire che le scritture non vanno prese alla lettera è già un enorme passo per una persona nata e cresciuta in una società che le prende alla lettera e che le ha prese alla lettera per tutta una vita. e di certo la minaccia dell’inquisizione non è certo un incentivo ad avere od esprimere idee più oggettive sulla questione. facile dire “tizio la pensa come me” quando, se tizio prova ad esprimere una idea diversa, viene torturato ed ammazzato (e già così si è beccato gli arresti domiciliari a vita ed il divieto di diffondere alcuni dei suoi scritti), vero? e non ci vuol certo un genio per capire che su galileo pesava questa minaccia, visto che FU ACCUSATO DI ERESIA GIA PER QUESTE SUE IDEE ELIOCENTRICHE E PER IL SUO DIALOGO, E CHE SOLO PER QUESTO FU COSTRETTO AD ABIURARE SOTTO LA MINACCIA DI TORTURA E FU RINCHIUSO NELLA SUA RESIDENZA A VITA COL DIVIETO DI DIFFONDERE CERTI SUOI SCRITTI. non c’è bisogno di apparizioni mistiche per chi conosce un minimo di storia e possiede almeno un minomo di onestà intellettuale.

e, anche se non fosse stato sotto minaccia di morte, resta il fatto che essere un genio non rende immuni allo scrivere ca**ate quando si esprime esternazioni personali, come ha dimostrato il mio elenco di geni. o forse credi che il mondo delle idee di platone esista davvero, visto che platone era effettivamente una mente geniale? il fatto che galileo abbia detto x non rende x più vero di y detto da platone o da topolino.

Stefano

@ giuseppe

Vorrei riassumere.

Hai creduto di fare il furbo sottoponendoci una rielaborazione al contrario di quanto ha scritto Galileo, sì da farlo sembrare scemo. Stabilito, come è ovvio, che quel che ci hai sottoposto è una cretinata hai voluto ribadire che noi ci siamo accorti che lo è. Nel frattempo vai fiero di aver “tradotto” con i piedi Galileo, non aver capito che la traduzione è stupida e che noi ce ne siamo accorti. Continua….

PS In sovrappiù hai inventato il nuovo sillogismo “intelligentia tollens”, quanto avevi scritto sino al momento sembrava poco….

Prova a leggere qualcosa sulle fallacie logiche, ti ci ritroverai…

Stefano

@ giuseppe

Visto che ormai diffido delle tue capacità cognitive, vorrei essere ancora più chiaro:

data la tua mirabile traduzione, che riflette il pensiero di Galileo, ci vuoi chiarire quale punto adombra la necessità di un’abiura?

Riporta la frase così come l’hai tradotta e scrivici accanto che si tratta di un’eresia che giustifica la richiesta della successiva abiura.

La tua rispetto alla razionalità la conosciamo già.

ANCIA LIBERA

@ giuseppe

leggendo la tua risposta sono rimasto allibito; non ho nacora capito se ci sei o ci fai !

Stefano

@ Ancia Libera

Ci è ma non contento ci fa pure.
E va fiero di entrambe le cose.

giuseppe

Pausa pranzo.
Leggenda nera + leggenda nera … per il razionalismo ateo si è già fatta sera…
Siete veramente spassosissimi: se non ci foste bisognerebbe invertarvi…

giuseppe

P.S. Per chi ragiona come l’asino d’oro, “le tante strade per darsi da fare” sono solo un inutile lavoro.

Stefano

@ giuseppe

Cavolo, che argomentazioni!

PS. Il cervello non ti esce mai dalla pausa vero?

fab

Rispostona di giuseppe. Ora sì che ci ha messi tutti a posto.
Come sempre, il non rispondere a tono (anzi, il non rispondere proprio) è dare ragione all’interlocutore.

Notare in particolare la perla “Per chi ragiona come l’asino d’oro, “le tante strade per darsi da fare” sono solo un inutile lavoro.”, completamente priva di qualunque possibile significato.

Stefano

@ giuseppe

“Siete veramente spassosissimi”

In particolare quale delle tue uscite (una volta che ti si è spiegata, da solo non ci arrivi) ti fa ridere di più?

gmd85

“Per Galileo la natura emana da Dio.
Galileo è però convinto di essere figlio di Dio.
Se Galileo è il padre della scienza, da chi emana la scienza?”

Lucifero è creatura di Dio.
Lucifero è fonte di Male.
Il Male emana da Dio.

Per il resto, sono completamente atterrito dalla sapienza e dall’eccelso utilizzo della logica di giuseppe 😀

lector

@–>gmd85

Lucifero è creatura di Dio.
Lucifero è fonte di Male.
Il Male emana da Dio.

In realtà, quello che tu proponi come una divertente parodia dello sgangherato sillogismo di Giuseppe, è uno dei paradossi più significativi di tutta la dottrina testamentaria e del suo bizzarro impianto escatologico.

gmd85

Certo. Ma credo che lui e i suoi compari lo ignorino bellamente o montino su tentativi di risoluzione ancor più bizarri. Mi aspetto qualche acrobazia teologica in risposta. O, al peggio, qualche insultino da scuola elementare.

lector

@–>gmd85
P.S. (da Wikipedia)
Il predecessore del diavolo ebraico-cristiano è, per Minois, Angra Mainyu (pahlavico Ahrimane) che, con il suo esercito malefico di demonii (daeva), era il principio del male nel Mazdeismo (Zoroastrismo) iranico e quindi persiano. Nell’Antico Testamento c’era un Satana accusatore ed oppositore, non una maligna potestà. La concezione cambiò sotto l’influsso di testi della letteratura apocalittica non canonica dell’Ebraismo che trattava anche di una rivolta degli angeli contro Dio (Libro dei Custodi, Libro dei Giganti, Visione di Enoch, Libro di Enoch, Libro dei Giubilei, Libro di Adamo). Anche la comunità ascetico-monastica degli Esseni di Qumram, i “figli della luce”, si considerava artefice della vittoria imminente su Satana. Le due forze cosmiche rivali, il Bene ed il Male, si preparano allo scontro escatologico finale che porterà alla vittoria del bene. Sia nelle sette apocalittiche dell’Ebraismo sia nella comunità di Qumram è evidente l’influsso del dualismo metafisico iranico del Mazdeismo: Ahura Mazdā, dio del Bene e della Verità, contro Angra Mainyu, principio del Male e della Menzogna. « È all’interno di questa confusa letteratura che il diavolo, qualunque sia il suo nome – Satana, Belial, Mastema, Semihazaz, ecc.- acquista le caratteristiche che gli sono proprie nel Nuovo Testamento: angelo caduto, per lussuria o superbia, che si è fatto nemico di Dio e dell’uomo, che egli cerca di mettere contro il suo Creatore, e che sparge il male ovunque »

Stefano

@ gmd85
@ lector

Visto che per lui va bene consentirà di usare lo schema anche a me:

Per giuseppe la natura emana da dio
Giuseppe è fonte di stupidità.
La stupidità emana da dio.

“Siete veramente spassosissimi”

Tramuta in lazzi lo spasmo ed il pianto;
in una smorfia il singhiozzo e ‘l dolor.
Ah!
Ridi Pagliaccio, sul tuo amore infranto!
Ridi del duol che t’avvelena il cor!

lector

@–>Stefano
Mi sto ancora chiedendo perché citasse ripetutamente “L’asino d’oro”, dalle Metamorfosi di Apuleio e se ne conosca effettivamente il riferimento.

Stefano

@ lector

se ne conosca effettivamente il riferimento

Ne ha fatto una traduzione ad usum cretini, come quella di Galileo più su.

giuseppe

“L’asino d’oro” di Apuleio? No, i meriti scientifici di Odifreddi!!!
Perché non metti in risalto, nel tuo sito, l’alta considerazione scientifica di cui gode il tuo alter ego? 😉

Lucifero è creatura libera di Dio.
Lucifero ha scelto di odiare Dio.
Il male scaturisce dall’odiare Dio.

Stefano

@giuseppe

dio è libero?

Si NO

dio può scegliere il male?

SI NO

Poi fai due + due.

Tuttavia – poiché diresti cinque – ti aiuto: o la libertà è logicamente compatibile con il fare il bene (scelta tra alternative positive) o dio non è libero. Tertium non datur.

Ogni eventuale scusa basata sulla differente natura deve riportarti a: da chi emana la natura dell’uomo (o di Lucifero) cocco?

E ritorni a

Lucifero è creatura di Dio.
Lucifero è fonte di Male.
Il Male emana da Dio

bye…

Stefano

Il link sopra deve includere anche “oro”, a beneficio di giuseppe

fab

Il “male” è ciò che i singoli individui non accettano. Tu ad esempio non accetti l’inesistenza della trinità, fatto che non può scaturire dall’odiarla; pertanto la tua nozione di male è da buttare.

“Creatura libera” è una contraddizione in termini. Altra nozione da buttare.

A me risulta che nella vostra mitologia Lucifero volesse prendere il posto della trinità, non che la odiasse. Caso mai l’ha odiata dopo che quella ha mostrato i canini; ma mi sembra evidente che in simili situazioni non si odia per scelta, bensì come conseguenza dei rapporti di inimicizia.
Faccio comunque notare che tutta questa mitologia è singolarmente simile a qualunque lotta per il ruolo di maschio alfa. Davvero concetti profondi, complimenti al mitografo, si è sbattuto mica poco.
In sintesi, terza nozione da buttare.

Puoi anche ritentare con altri slogan, ma sembri piuttosto sfortunato nel trovarne di decenti.

Stefano

@ giuseppe

se poi non ti dovesse bastare e dovessi insistere sulla differente natura decidi
se quando sarai in paradiso (oibò):

sarai libero
SI NO
Potrai scegliere il male
SI NO

Rammenta: la natura emana da dio…. 😉

Corollario: a meno che a giuseppe non convenga….

ancora bye…

gmd85

Pe riprendere il discorso di Stefano sulla natura delle creature:

Lucifero è creatura libera di Dio.
Dio ha creato Lucifero capace di concepire il Male
Il Male emana da Dio.

Peppino, la puoi girare come vuoi, non la risolvi.

@lector: 😀

manimal

veramente i creduli hanno un rapporto tormentato con l’interpunzione…

Murdega

Veramente gli atei sono grazie a Dio la minoranza.
Se ti basta così poco per essere contento, goditi questa minoranza,
ma la tua affermazione mi sembra piutosto una manifestazione di paura,
perchè questa minoranza stà facendo delle domande a cui non
vuoi rispondere, goditi tutta la tua religione organizzata e mi raccomando
tutte le domeniche non mancare , senza fare domande ed obbedire agli
ordini dello stregone.

pastore tedesco

Gli atei sono una minoranza? Si ma in crescita esponenziale e lo dimostra la paura che ne hanno le varie gerarchie religiose?
I credenti veri sono la maggioranza? E’ tutto da dimostrare.
I credenti fai da te + i credenti veri sono sicuramente la maggioranza ma tutto è basato sulla loro ignoranza religiosa.
Altro dato inconfutabile è che i cattolici veri sono in minoranza e in picchiata libera. Le chiese sono vuote, alcune le chiudono e i preti scarseggiano.
Per restare all’argomento dell’ultimissima non saprei in cosa concretizzare l’attivismo ateo. Io sono uno di quelli incazzati perchè non sopporta i privilegi e le sopraffazioni in generale ma soprattutto in nome della religione.
Mi rendo però conto che incazzarsi è fare il gioco del nemico.
Sono ancora molto dubbioso se diventare socio o no dell’uaar perchè non mi piace fare parte di associazioni ma daltronde unirsi ed attivarsi è, forse, l’unica maniera per difendere i propri diritti senza mandare avanti sempre agli altri.
Lo scontro con l’ignoranza dei credenti ,mi lascia sempre l’amaro in bocca, più che altro per l’indifferrenza dei cosiddetti neutri che, come per la politica, per non fare troppa fatica mentale, non si schierano nè da una parte nè da l’altra.
Per chiudere, ma giuseppe non ci aveva salutato perchè aveva finito le ferie? Vabbè che se uno lavora come cavia delle aziende farmaceutiche, sta un attimo a farsi inoculare un farmaco e poi tornare a casa. Poi gli effetti collaterali li subiano noi, quando leggiamo i suoi post.

Francesco

“Atei e impegnati: le tante strade per darsi da fare”

Papa: Fino a quanden non credono in dio non essere un problema ma questi adesso ci volere fregaren il businessen.
Segretario: Sua Santità!

Francesco

Questa striscia l’avevo letta un pò di tempo fa, il problema che qui mi censurano quelle un “tantino” più pesanti e quindi mi devo contenere.
Ieri ne avevo scritta una sul papa che, di fronte ad un esterrefatto segretario, cercava di dimostrare che la Chiesa (visto i tempi che cambiano) non solo era favorevole al matrimonio fra omosessuali, ma dopo una giusta esegesi del testo evangelico (perchè il vangelo, sottolineava il papa, non deve essere letto letteralmente, come fanno gli ateacci secolarizzati ed intolleranti, anche se quando qualcuno diceva una cosa simile tempo fa la Chiesa lo faceva condannare al rogo, ma deve essere interpretato, come fa comodo alla chiesa ovviamente) ma mi è stato censurato (magari forse perchè il papa non si esprimeva proprio in modo rin..ascimentale).
Alla fine il papa diceva che era merito del cristianesimo anche l’invenzione della Nutella (perchè a lui piaceva).

Kaworu

se non sbaglio, questo papa apprezza la Fanta.

non vorrei ricordare male (avevo letto su un “giornale-da-cesso” o da parrucchiera, vedete voi, il menu del papa durante un suo soggiorno non ricordo dove. scrivevano anche che gli levavano accuratamente le lische dal pesce con la pinzetta)

Francesco

In realtà nel mio elenco dei meriti, che il papa attribuiva al cristianesimo, c’erano anche Biancaneve e i sette nani, l’Orso Yoghi e la Coca Cola (non tanto per gusti personali ma per il successo della bevanda nel mondo).

“che gli levavano accuratamente le lische dal pesce con la pinzetta”

Attenzione che qualcuna gli potrebbe andare di traverso al vegliardo. 😆

Federico Tonizzo

“gli levavano accuratamente le lische dal pesce con la pinzetta” 😯
Ah, il gaudioso “tempo zero” del proto-(o pre-)cristianesimo ruspante allo stato brado, quando gli apostoli e gli altri ascoltatori erano ben felici di ingozzarsi tutti insieme allegramente di pesci e pani vari moltiplicati all’uopo all’istante, slurpandoseli golosamente, famelicamente e gagliardamente sulla spiaggia al tramonto… brandendoli a mani nude e sbranandoli gaudiosamente sbavando di sugo, e raccogliendo poi i rimasugli in tante ceste… 😀
Vuoi mettere? 😀 Altro che lo stile “decadent” delle spinette separate pazientemente da annoiati ma succubi servitori con apposite pinzette, in piattini di porcellana, in una vecchia sala chiusa riservata ad un uomo solo!!! 😯

manimal

@ kaworu

“se non sbaglio, questo papa apprezza la Fanta.”

pare che la fanta sia una bevanda creata ad hoc dalla coca cola per poter
continuare ad avere il suo mercato nella germania nazista.
in tal modo, non sarebbe stato evidente che continuava a fare affari in un paese nemico…

che sia una antica abitudine dei bei tempi giovanili, per il nostro?

ser joe

..gli levarono accuratamente le lische con la pinzetta…..
Eh si… non ci sono più i pani e pesci di una volta.

stefano

secondo me atei o diversamente credenti sono diffusi anche in Iran ed in altre teocrazie criminali solo che non possono dirlo pena la morte.
gli atei effettivamente sono una minoranza trascurabile, solo un miliardo su sette, più altri 800 milioni di agnostici, il tutto fa quasi due miliardi quindi il 25×100 della popolazione mondiale 🙂 una “esigua minoranza” per chi come i cattos gioca coi numeri in barba alla logica, Loro sono la maggioranza, maddechè? un cattolico e un buddista, o uno shintoista credono nello stesso dio? ma dove? quando? quello che salva il bigottame pretista è l’atavica ignoranza e falsità del 99×100 del gregge.

Kaworu

io questi concetti ho provato a spiegarli a un cattolico che bazzica qui.

anche con disegnini.

ma credo che non avesse il substrato necessario per arrivarci

makkè

@stefano, 20,30,
non serve gonfiare i numeri, non ci aiuta, a noi atei: la verità non deriva dalla grossezza dei numeri, ma dalla razionalità.
Altrimenti ti devi preparare a spiegare al primo catto-bigotto di passaggio su questo sito perchè gli asseriti (da te) 15 milioni di atei-agnostici italiani producano appena 3960 atei associati sull’intero territorio nazionale per un valore PERCENTUALE DI 0,0066, votando, ancora peggio, per partiti, praticamente tutti, ossequienti alla sempre e ovunque presente CCAR!
Insomma, stare un pò con i piedi per terra non guasta.

francesco s.

makkè
In non faccio parte dell’Uaar e mi ritengo ateo, così come non ho la tessera di alcun partito di sinistra pur votando a sinistra. Quindi gli atei sono sicuramente più degli iscritti dell’uaar, e comunque

Sul supplemento di Repubblica del 31 dicembre 2000 si legge che:

«L’Italia è il Paese europeo con il più alto numero di cattolici (47 milioni e 780 mila; 9 milioni gli atei). In crescita il fenomeno delle sette religiose, che coinvolge un milione di persone. L’immigrazione sta portando ad un aumento dei musulmani: un extracomunitario su tre segue l’Islam e in cinque anni le moschee sono passate da 80 a 130». Fonte: Dossier Caritas 1999.

È confortante sapere che un’associazione cristiana dica che in Italia ci sono 9 milioni di atei.

dal 1999 sono passati 13 anni quindi 15 milioni sembra verosimile

stefano

ma io sto coi piedi per terra, e non ho detto che l’italia sia un paese di atei, semmai un paese di ipocriti pronti a cambiare idea per interesse politico o economico quello si, visto che non tutti hanno il coraggio di esprimere un’idea chiara sul credo religioso meno che mai quando non ne hanno vedi famosissimi atei televisivi che non fanno outing per paura di perdere il posto e stipendio a 5 zeri.

Ancia Libera

Anche Galileo Galilei era in minoranza eppure ha fondato la scienza e ve l’ha messo in quel posto !

stefano

ma Galileo aveva torto 😉 non dimenticare che gp 2 non lo ha affatto riabilitato come la stampa cattoitaliana ha fatto credere, al massimo ammise alcuni “dolorosi malintesi” perchè l’eliocentrismo ai tempi non era provabile (falsità assoluta), invece il geocentrismo era provato dalla bibbia in un assunto di due righe 😉 scritto da un beduino avvinazzato migliaia di anni fa.

calogero

Continuo a pensare che l’ateismo è una condizione normale che, perciò, non andrebbe neppure annessa alle questioni per cui lottare o da difendere. Sennonché i non atei, quelli anormali insomma, attaccano a tutto spiano e su tutti i piani; in Italia sono quasi solo i cattolici che sbraitano a tutti livelli contro di noi, che impongono la “loro” società, il loro stile di vita, la loro politica, la loro morale. In tale situazione c’è poco da fare i fini: bisogna difendersi, prima che la condizione ragionevole di “politically correct” venga scambiata per inettitudine e produca quindi débacles insospettabili. D’altra parte, l’ateismo si allarga? Bene. Ma quale ateismo, quello che non porta in chiesa?, quello che non porta all’altare gli sposini?, quella che evita di battezzare i figli? Ottimo. Ma per cambiare la società – A MIO PARERE – bisogna passare da questo ateismo in qualche modo passivo all’ateismo attivo; le modalità ciascuno le scelga liberamente, ma lo faccia!

Tizio

No, l’ateismo non è “normale”, o meglio non è anomalo avere la sensazione o la convinzione che ci sia qualcosa di più della semplice materia, o che esista un “motore immobile”. Il teismo puro non poi così anomalo, anche dal punto di vista razionale.
Semmai è stupido basare la propria esistenza sulle farneticazioni, nel tempo rivedute e corrette a seconda delle esigenze del potere vigente, di alcuni predicatori invasati vissuti a ridosso dell’età del ferro.

gioacolp

Bentrovato.
gli “anormali” chi sarebbero?
Bisogna passare dall’ateismo passivo all’ateismo attivo?
Per giungere a cosa?
Ad un altra visione della tabuizzazione?
Decidi da che parte vuoi stare.
Con “Dio” o senza alcun “Dio”
A presto

Francesco

“Atei e impegnati: le tante strade per darsi da fare”

Papa: E’ facilen, basta portali al Monte di Pietà.
Segretario: Sua Santità, la prego.

Francesco

Padre cattolico: Una sera mia figlia era uscita con un ragazzo ateo, ma fortunatamente hanno incontrato una branco di strupatori che lo hanno ammazzato di botte.
Amico: E tua figlia?
Padre cattolico: Adesso è madre di uno splendido bambino.
Amico: Tu si che sei veramente una brava persona.

Francesco

Sorry: “stupratori” la parola mi fa solo schifo a pensarla, figuriamoci a scriverla.

Otto Permille

Direi che tutto il progresso umano è sempre coinciso con un processo di “laicizzazione” del pianeta. La differenza tra un religioso e un laico è che il religioso farebbe santo uno che dice di venire dal cielo per salvare il genere umano, mentre un laico farebbe santo uno che fosse in grado di inventare il frigorifero. Ora tra i due, l’utilità del santone è pressoché NULLA, mentre l’utilità dell’inventore del frigorifero, per la salvezza dell’umanità, è MASSIMA. A mano a mano che la storia procede e che il sapere si diffonde – si tenda presente che le religioni hanno attecchito su una massa del 90% di analfabeti – la “rivoluzione laica” avviene da sé. B16, quando gli hanno chiesto dove mai fosse finita la Madonna quando è andata in cielo, ha dovuto inventarsi una strana teoria dello spazio, che fa ancora più ridere del tunnel della Gelmini. Insomma le cose … finiscono da sole.
Quindi si deve evitare che l’ateismo diventi una forma di “professione di non-fede” con i propri “preti”, “benefattori”, “volontari” ecc. Sarebbe una cosa goffa. L’unico impegno da portare a termine è divilgare la conoscenza.

Paul Manoni

A me pare che ciò che facciamo quotidianamente, in modo naturale e fisiologico peraltro, in difesa dei Diritti Civili e dei Diritti Umani (senza secondi fini), sia automaticamente fare quel “volontariato sociale ateo” (ed umanista aggiungerei!) di cui si parla.

Vi sembra che lo si faccia per secondi fini, o con lo scopo di sdoganare la pessima reputazione che il bigottume a livello globale ci ha dipinto e disegnato addosso per secoli?
A me onestamente no.

Non avreste comunque sottoscritto l’appello di Amnesty alla liberazione delle “Pussy Riot”, anche se non foste stati iscritti all’UAAR, ed a prescindere dal fatto che quelle ragazze abbiano manifestato in una cattedrale contro una specie di dittatore?…Io si.
Non avreste firmato lo stesso le petizioni per la difesa dei bambini albini africani, accusati di stregonerie, pur disconoscendo la nostra associazione e gli scopi che si pone?…Io si.

Gli esempi potrebbero essere migliaia, e spaziare dal semplice impegno VOLONTARIO nella difesa di principi costituzionali come l’eguaglianza dei cittadini, al più complesso occuparsi delle sofferenze di malati negli ospedali, da un punto di vista che non risulta esssere ne ateo, ne religioso, ma UMANO.

Perchè per impegnarsi socialmente nel riconoscimento di valori umani condivisi, non serve ne credere in dio e mangiare ostie quotidianamente, ne non credere ed avere la tessera UAAR…E nel caso lo si farebbe, non per mostrarsi “socialmente impegnati” in quanto atei, o in quanto credenti quindi, ma perchè si nutre umanamente fiducia negli individui, affinchè questi siano poi gli elementi che vadano a comporre una società migliore per tutti.

Kaworu

“Perchè per impegnarsi socialmente nel riconoscimento di valori umani condivisi, non serve ne credere in dio e mangiare ostie quotidianamente, ne non credere ed avere la tessera UAAR…”

quoto.

cambiano probabilmente i motivi per molti (i cattolici lo fanno per il patpat immaginario e/o lustro sociale “quanto è buono e santo, quello”, ma comunque l’altruismo in generale imho è una sorta di egoismo positivo. nel senso che, se in qualche modo non ci facesse stare bene, non lo faremmo)

manimal

“l’altruismo in generale imho è una sorta di egoismo positivo. nel senso che, se in qualche modo non ci facesse stare bene, non lo faremmo)”

indubbiamente vero.
e non sconfessato neanche dalle condizioni disagiate o dalla fatica con il quale si esplica questo “egoismo positivo”: lo si fa pur sempre perchè CI fa stare bene.

che poi gente come il fu giuseppe, nel pulire il vomito degli ubriachi alla caritas, lo faccia sentendosi strumento divino, non cambia niente: alla fin fine è una sua gratificazione quella che cerca.

ovvio che il mio rispetto va tutto a chi sceglie QUESTO tipo di “egoismo”.

stefano marullo

Il discorso sui valori condivisi, molto giusto, deve lasciare trapelare anche la consapevolezza che essi valori sono, spesso, riflesso di un certo momento storico. Senza alcun arbitrio ciò non implica l’impossibilità di poterli individuare anche su criteri molto elementari, finanche su basi solo quantitative. Penso al principio mutualistico che fa sì che un gruppo di persone, che condividono tempo, denaro, interessi, sono più forti ed efficaci del singolo che volesse impiegare le stesse risorse. La laicità, habitat ma anche habitus dell’ateismo e dell’incredulità, ha tra le sue connotazioni, l’inclusività, figlia di un relativismo che è apertura più che diffidenza, e la solidarietà, ovvero coscienza di un destino comune a fronte di un cielo vuoto che implica sempre una responsabilità verso i nostri simili. Ribadisco, però, ci sono criteri oggettivi che ci possono guidare su una scala valoriale. Penso alla cultura. Un aumento esponenziale del tasso di cultura in un popolo non può che aumentarne le possibilità e la maturità. Se penso che in Olanda al ginnasio si studiano sei lingue contro le due/tre di quello italiano, capisco che il popolo olandese sia “naturalmente” più sensibile e aperto alla diversità, più “naturalmente” laico. Quanto all’impegnarsi socialmente, non credo che gli ateo-agnostici siano antropologicamente diversi dagli altri; mi capita spesso di capovolgere l’onere della prova: non devo giustificare il mio impegno semmai altri dovranno spiegarmi le ragioni del loro disimpegno. Le società migliori sono sempre quelle in cui i valori non sono merce di scambio ma puro dono da condividere: dove i più decidono, per esempio, che non si può essere felici da soli, che c’è un criterio minimo di fabbisogno (non solo materiale ma penso anche affettivo) che qualifica la dignità umana oltre la mera esistenza. La storia dell’umanità non evolve necessariamente verso il meglio, i passi indietro non si contano. Il tempo può essere però un’occasione: la memoria è una delle nostre più grandi risorse per non ripetere gli stessi errori

Kaworu

ah si manimal, ma per me il termine “egoismo” è appunto neutro.

penso che ci siano forme di egoismo utili e quindi “positive”, e altre distruttive, “negative”.

egoismo positivo può essere quello che viene inteso come altruismo (che è appunto qualcosa che facciamo per noi, perchè ci fa stare bene), fare figli (è sempre una cosa che facciamo perchè per N motivi “ci fa stare bene” o “ci piace”) e via dicendo.

egoismo negativo può essere fare un figlio per far si che diventi quello che noi non siamo stati (in questo modo distruggi la vita/aspirazioni di quel bambino) o un furto, o qualcosa a danno di qualcun altro.

maxalber

“Non è certo razionale cercare di convincere qualcuno a cambiare idea dandogli ripetutamente del cretino.”

Mi riconosco in questo difetto (anche se il mio atteggiamento non è mai quello di cercare di far cambiare all’interlocutore, semmai di informarlo e farmi informare).
E riconosco che molti di noi ne sono portatori.
La frequentazione di questo blog (ma non solo) mi ha aiutato a perdere il vizio.
Anche se a volte è facile ricadere.
Certo che la levatura della maggior parte dei frequentatori cattolici di questo blog non aiuta.
Quando arriva qualche credente “illuminato” si nota subito la differenza e il livello della discussione migliora.
Ma questi ultimi reggono poco, mentre i cattotroll (che non ignoriamo mai abbastanza) impazzano ed imperversano senza tregua.

Stefano

@ maxalber

Non è certo razionale cercare di convincere qualcuno a cambiare idea dandogli ripetutamente del cretino

Non mi sogno di far cambiare idea a quelli che dici tu (anche per cambiare idea occorre avere capacità e disponibilità), quindi mi limito semplicemente ad utilizzare i termini che si addicono quando è il caso. 🙂
La teoria dei giochi spiega che data la disponibilità iniziale la strategia migliore è rispondere colpo su colpo. Funziona.

PS. E non ci trovo niente di irrazionale.

fab

Totalmente d’accordo. Aggiungendo che dare del cretino, in certi, casi, fa bene al fegato.

calogero

se dai del cretino a un cretino non è un’offesa, è una diagnosi.

manimal

la mia utopia è quella di una società dove sia perfettamente inutile “impegnarsi”.
una società dove il senso civico e l’etica consentono allo Stato, massima espressione delle associazioni tra persone, di svolgere pienamente e con efficienza le sue funzioni.
quelle che poi sarebbero indicate nella nostra costituzione.

purtroppo di utopia, appunto, si tratta. ma nel mio piccolo tento di conformarmi ad essa…

Tizio

Se senso civico ed etica fossero ai massimi livelli, lo stato semplicemente (avendo esaurito il suo “mandato”) non avrebbe più motivo di esistere.

Nathan

Ahi Ahi, mi fai venire in mente le interminabili discussioni avute in gioventù tra anarchici e marxisti, sull’evento cruciale e sospirato della “estinzione dello Stato”.
Purtroppo l’esperienza storica poi sopravvenuta ci ha mostrato stati veramente estinti, come la Somalia, ma la situazione di quelle società non è affatto cambiata in meglio….

Tizio

@Nathan

beh non ho scritto che l’unico motivo perché uno Stato si estingua sia il raggiungimento di senso civico ed etica, bensì l’inverso, ossia una popolazione che giunga ad avere un altissimo senso civico ed un’altissima etica può fare ameno della sovrastruttura statale (che verrebbe meno perché divenuta inutile).

MASSIMO

Bisogna anche capire la psicologia del credente.
Per il credente accettare l’ateismo significa ripudiare anni di fede. E allora il credente deve ammettere a se stesso che in quegli anni è stato fesso e credulone.
Difficile accettare una simile realtà. Allora è meglio fare come gli struzzi che di fronte al pericolo mettono la testa sotto terra. E di fronte si fa finta di niente e si continua a credere.

Negli USA i credenti, pur di evitare critiche alla propria religione sono disposti a confutare delle verità scientiche ed addirittura pagano gli scienziati per invenatrsi teorie che fanno comodo a loro.
http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/12_agosto_16/contro-darwin-ora-disegno-intelligente-franca-porciani_d0fd46fe-e208-11e1-81e3-b1fe4cfc8e55.shtml
Ne più ne meno come fece la Chiesa con Galileo quando diceva che la terra gira intorno al sole e non viceversa.

Il fatto di rifiutare la realtà dei fatti li rende ridicoli, ma loro sono troppo presuntuosi per accorgersene.

massi

Atei impegnati: le tante strade per darsi da fare…. sotto questo rispetto si è umanisti.

daigoro

non doversi aspettare interventi divini per far cambiare le cose pone immediatamente gli atei di fronte alla necessità dell’azione o all’accettazione dello status quo, questo purtroppo permette solo ai più attivi di farsi sentire fintanto che la maggiornaza degli atei non avrà una rappresentanza organizzata.

al momento vediamo come come la nostra piccolissima organizzazione sia capace di fare grandi cose con mezzi minimali trascinando anche moltissimi “credenti” nella critica aperta della ccar (ici/imu, 8permille, coppie di fatto, gay, fine vita, ecc)

roccof2009

Si potrebbe far notare alle persone con solidi argomenti che la chiesa cristiana è una associazione a delinquere, e che quando lo capiranno sarà sempre troppo tardi.Attenzione anche a quelle associazioni , a quei pariti, che in nome della laicità dell ateismo etc , chiedono soldi.Cerchiamo di dare l esempio per primi fregandocene delle tradizioni, delle convenzioni sociali, senza mai dare soldi a chiunque.

Batrakos

Se andiamo avanti così, tra pochi anni avremo in molti il problema di mettere insieme il pranzo con la cena, e purtroppo quando si arriva a situazioni del genere è difficile pensare al progresso e alla conquista della fiducia delle nuove generazioni, visto che la povertà genera imbarbarimento e questo favorisce i tradizionalismi religiosi.
Per cui, secondo me, il primo e prioritario impegno è combattere l’attacco della finanza e del liberismo ai ceti medi e bassi attraverso la lotta politica dalla base (collettivi precari e opposizione alla svendita al privato dei beni comuni, che nella mia modesta attività sono i punti fondamentali), dalla base perchè i partiti politici e i sindacati, Fiom compresa, non sono al livello di sostenere questa lotta.
Questo è il mio impegno laico; non pretendo di essere nel giusto e nel vero, semplicemente porto la mia testimonianza.

SilviaBO

Magari, ma come si fa in pratica? Nel mio piccolo sento di poter fare molto poco, mi sembra che siamo di fronte a poteri schiaccianti che ci rigirano come pare a loro.
Monti ha già previsto di cominciare la svendita a breve, come si fa a evitarlo?

Batrakos

Domanda da un milione di dollari, amica mia!
Non so come si possa evitare, ma so che qualcosa bisogna fare.
Nella mia città stiamo agendo soprattutto a livello comunale, spingendo per l’azienda consortile vista la consulta dell’acqua, stiamo manifestando con una cooperativa di disabili e i loro familiari per i tagli al servizio, stiamo cercando di imporre il bilancio partecipato, che è uno strumento previsto dalla legge.
Probabilmente ho la fortuna di vivere in una cittadina, Senigallia, abbastanza reattiva a certi problemi e sono convinto che solo producendo giunte comunali che si oppongono alle imposizioni del patto di stabilità si possa smuovere la granitica forza che ci viene imposta a livello di Stato sovrano. La cosa difficile sarà il passaggio dalla lotta di piazza alla produzione di un ceto amministrativo con questi intenti (è sempre più facile la pars destruens di quella construens), ma quel che è successo a Napoli (con militanti dei collettivi di base entrati nella giunta De Magistris) lascia viva la speranza..
Probabilmente caveremo poco, ma se si facesse così almeno renderemo la vita dura al nemico; d’altronde, se si lotta si può vincere o perdere ma se non si lotta si perde di sicuro, e di questi tempi non c’è molto da perdere.
Finisco dicendoti che non tutti hanno collettivi organizzati e buona opinione pubblica nei propri territori, ma credo che il territorio sia la molla da cui partire e su cui inventarsi qualcosa; d’altronde, il fatto che da me ci sia questo clima decente non è pura fortuna, ma è anche dovuto alla certosina e paziente attività dei militanti delle generazioni prima della mia; contando che (io ho 38 anni) dentro il collettivo ci sono anche gli studenti delle superiori, penso che uno zoccolo duro resistente ci sarà anche nei prossimi anni, e così per diverse zone consimili della mia provincia.
E, è proprio il caso di dirlo, chi vivrà vedrà…

SilviaBO

Anch’io ho 38 anni, ma sono vecchia dentro 🙂 Cioè ho provato a combattere qualche battaglia, l’ho persa (forse non del tutto, ma almeno al 95%), ho visto che per avere a che fare con i politici occorrono doti che non ho e ho deciso che non ho l’energia e la pazienza necessarie. Anche gente che è più in gamba di me riesce a ottenere poco (parlo del settore ambientale, quello di cui mi interesso maggiormente), si assiste ogni giorno alla sconfitta della ragione a vantaggio di interessi economici più o meno miopi. Quindi personalmente sono un po’ scoraggiata. Ma è bello che ci sia gente che continua a provare.
Per le vendite di beni pubblici, avevo pensato alla possibilità di acquisto da parte di gruppi di cittadini. Perché il guaio non è solo che verranno venduti beni dello stato, con le conseguenze nefaste che ne possono derivare, il guaio è anche che verranno comprati, a prezzo favorevole, dai soliti noti. Quindi si tratta di un trasferimento di ricchezza dal pubblico a pochi privati già ricchi. Diventeremo tutti più poveri per fare arricchire una manciata di imprenditori. Se almeno la gente comune potesse partecipare alla spartizione, si riuscirebbe ad arginare un po’ l’ingiustizia.

francesco s.

Sinceramente io penso che che sia l’ora che Monti sloggi:
1) Non ha risolto una mazza;
2) Per fissazione ideologica la crisi la sta facendo pagare solo ai dipendenti statali o dove è sicuro di pescare quattrini (ovvero gli onesti);
3) Ha una ministra che piange e più piange e più la prenderei a schiaffi;
4) non lo ha votato nessuno;
5) e come ciliegina sulla torta se la fa con il Vaticano.
6) è perchè no mi sta sulle … la Bocconi

Batrakos

Silvia.
L’azionariato popolare contro la svendita di edifici pubblici alla rendita è un’ottima idea, anche se presenta un po’ di problemi pratici.
A Senigallia pensavamo anche di lanciarla per un edificio, ma poi non c’è stato bisogno e si è risolta bene…ma questa è ormai tutt’altra storia dal post!

FrancescoS.
D’accordissimo con te.
Peraltro, passati Patto di Stabilità e Fiscal Compact, lascia un’eredita politica che gli sopravviverà…purtroppo.
Ma, anche qua, non vorrei che esulassimo troppo dal post parlando di Bce e argomenti vari: la mia voleva essere solo una proposta di impegno tra i tanti!

SilviaBO

Mi piacerebbe che chi fa indagini statistiche sulla religiosità analizzasse la questione un po’ più a fondo. E’ impossibile quantificare precisamente la religiosità di una persona, ma si potrebbe ottenere un’approssimazione tramite qualche domanda mirata.
Dico questo perché accologo sempre con sorpresa l’affermazione secondo cui in Italia i credenti sono la maggioranza. Io non vedo tutti questi credenti. Tra la gente che conosco, che probabilmente non è un campione rappresentativo della popolazione, ma non è neanche un branco di alieni, vedo pochissimi veri credenti (per veri credenti intendo coloro che seguono abbastanza attentamente i dettami religiosi e per i quali la religione è un elemento rilevante nella vita di tutti i giorni). Vedo molti sedicenti credenti che si comportano in tutto per tutto come atei (tra cui diversi che si dichiarano favorevoli a rapporti prematimoniali e aborto), salvo andare a messa a Natale e magari accendere qualche cero quando hanno una grazia da chiedere. Classificare costoro come veri credenti mi sembra poco appropriato.

manimal

“Classificare costoro come veri credenti mi sembra poco appropriato.”

anche a me, ma non è opportuno farlo loro notare, visto che la considerano un’offesa…

mi è stato chiesto (nella vita reale) perchè mai mi interesso di argomenti religiosi visto il mio ateismo: ho risposto che ateo non ci sono nato, che ad una certa età ho cominciato a domandarmi quale fosse lo scopo dell’esistenza, e che dopo un percorso non facile ho capito che la religione (nessuna delle religioni) non forniva altro che inganni…
tanti sedicenti credenti non arriveranno mai a chiedersi qualcosa di più dei risultati della schedina.

massi

Il mutualismo nasce spontaneo tra la gente semplice e se da una parte è darsi mano l’un l’altro dall’altra occorre che si faccia istanza politica, perché altrimenti “loro” se ne appropiano e lo portano nelle secche della carità pelosa.

Matteo

A proposito, vorrei rivolgermi al signor giudice e dirgli, se vuole accettare il mio consiglio di fare un corso di educazione e di rispetto verso i principi e i calori Cristiano Cattolici, anzichè pretendere di voler togliere il Cricifisso dalle aule del tribunale.
È una cosa che volevo chiarire.

Francesco non da Assisi

I CALORI cristiano cattolici, un classico caso di lapsus rivelatore.
Raffredatevi papalini, raffredatevi!

pastore tedesco

X Matteo
Per rispettare il pluralismo, posso attaccare un poster di Usain Bolt in tutti i tribunali, le scuole e i luoghi pubblici? Secondo la leggenda gesù camminava sulle acque ma non ha mai corso i 100 m in 9 e 58 e i 200 in 19 e 19. A me quelli sembrano miracoli di valore addirittura superiore a quelli del pescivendolo e del panettiere.
Con i calori cristiani/cattolici ti riferisci ai roghi dell’inquisizione?

fab

Matteo, un corso di educazione non potrebbe prevedere il rispetto verso i “calori” dei creduli, appunto perché tratterebbesi di educazione. Ma mi rendo conto che tu e i corsi purchessia non dovete avere un buon rapporto.
Inoltre, cio che favorisce una parte soltanto, per giunta quella moralmente e intellettualmente più carente, non è rispetto, ma prevaricazione. A quanto pare nessuno ti ha mai fatto balenare l’idea che voi creduli siete decisamente prepotenti; sarai stato guardato a vista fino a pochi giorni fa, onde non essere contaminato dal buon senso. Bene, come benvenuto nel mondo ti omaggio della nozione che oltre al clericofascismo esistono altre opinioni.

Matteo

Dico solamente che un giudice che si permette di criticare o di voler far togliere il Crocifisso nelle aule di trubunale, dovrebbe fare un corso di rispetto verso i valori e i valori Cristiano Cattolici.

manimal

“…si permette di criticare…”

quanto hai ragione…

io quelli che si “permettono” li metterei al muro.

gradisci essere bendato?

nightshade90

scusa, matteo, il corso sul rispetto dei valori altrui (ma solo se sono cristiano cattolici) ce lo dobbiamo far fare da coloro che distrussero i valori pagano romani, assieme a gran parte degli scritti pagani che non condividevano e delle opere d’arte pagane che ritraevano dei e imperatori pagani, o da coloro che distrussero i valori pagano mesoamericani, al grido di “il papa ha donato queste terre al re di spagna, arrendetevi e diventate suoi servi o combattete e venite massacrati e quindi schivizzati, mentre nel frattempo vi spogliamo di ogni traccia d’oro”?

Reiuky

Massì, Mattè, perché è giusto che i cosidetti credenti cristiani siano maleducati ma gli atei devono essere educati oltre ogni limite, e sorbire beatamente gli insulti dei suddetti credenti opponendo un cortese “mi consenta”.

Ti piacerebbe?

Invece, la dura realtà è che voi credenti non siete meglio degli altri, e non meritate rispetto a prescindere, ma solo quello che vi meritate.

Matteo

Vedo che la mancanza di rispetto tra i non credenti è una delle caratteristiche principali.

Stefano

@ Matteo

Matteo scrive:
13 agosto 2012 alle 21:29
Quanto siete buffi!!!

Matteo scrive:
16 agosto 2012 alle 18:01
Veramente gli atei sono grazie a Dio la minoranza.

Sei sul sito UAAR non su Pontifess , ancora non te ne fossi reso conto….

Matteo

Perché vi ostinate a parlare delle Crociate o delle inquisizioni?
Vogliamo discutere di quello che ha fatto L’ateismo nel corso della storia, io non ho problemi a parlarne, non so voi?

Stefano

@ Matteo

Perché ti ostini a parlare di quello che ha fatto l’ateismo nel corso della storia?
Vogliamo discutere delle Crociate o delle inquisizioni, io non ho problemi a parlarne, non so te…

Matteo, io NON SONO comunista e condanno i crimini comunisti.
Tu SEI cattolico, condanni i crimini cattolici?
Si
No

pastore tedesco

Il crocifisso in luoghi pubblici è segno di arroganza e prepotenza e solo per voi cristiani è un simbolo positivo.
Il concetto è abbastanza semplice e conciso per essere assimilato da te?
Concetto espresso a te o a chi per te, migliaia di volte.
Lo stato italiano non è uno stato cristiano nonostante voi lo pretendiate.
Il crocifisso te lo attacchi nella tua cameretta e o te lo appendi al collo a mo’ di campanaccio per le mucche.
Prima o poi quel simbolo tremendo verrà sradicato dai muri.

Matteo

Addirittura Il Crocifisso è segno di arroganza e prepotenza?
Forse non lo sai che c’è un Concordato che riconosce i valori Cristiano Cattolici nello stato italiano, ma apparte questo io non ci vedo nulla di male nell’esposizione del Crocifisso nelle aule di un tribunale, delle scuole o degli ospedali.

Stefano

@ Matteo

Matteo scrive:
16 agosto 2012 alle 10:05

Vi mancava la rubrica dove pubblicare una sorta di albumino che serve ad incollare le figurine stickers, con raffigurati tutti i profili vostri.
Proprio come i bambini 🙂

Stefano

@ Matteo

Stefano risponde:
giovedì 16 agosto 2012 alle 10:19

@ Matteo

Senti chi parla, uno di quelli che se non vede la figurina del suo eroe preferito su tutti i muri si mette a piangere….

pastore tedesco

Il concordato lo hanno stipulato con Mussolini e poi rivisto con Craxi, il che è tutto dire. Tu poi dici di non parlare di crociate e inquisizione e parli di concordato. Ma tu prendi della storia della chiesa solo quello che ti fa comodo? Ovviamente si.
Il crocifisso non è segno di arroganza e prepotenza ma solo il logo di una grande multinazionale estera. E’ il metterlo in un luogo che è di tutti ,senza dare spazio ai loghi degli altri, che dimostra arroganza e prepotenza e in più pretendere che vada bene a tutti.
“A parte” si scrive così. Meno vangelo, più grammatica italiana.

fab

Matteo, la parola giusta non è “esposizione”, è “imposizione“. E’ chiara la distinzione, sì? D’altronde, la prova è il tuo diletto concordato. Che, fra l’altro, come dovrebbe capire anche un coniglio in coma, non è fonte di alcuna autorità morale o intellettuale, ma è semplicemente un patto (scellerato e stipulato da scellerati).

Stefano

@ Matteo

Perché vi ostinate a parlare delle Crociate o delle inquisizioni?

Sul tuo browser vai a: “trova in pagina”.
Digita: Crociate e/o inquisizioni

Controlla la prima occorrenza della parola.
Vedi chi l’ha scritta.
Cerca un vocabolario.
Vai a ostinare
Leggi e prova a comprendere.
Poi riprendi il vocabolario
Vai a stupido
Leggi e prova a comprendere.

Matteo

Nessuna modifica, ma a parte questo, grazie a Dio il Crocifisso è ben accetto o tollerato dalla maggioranza degli Italia, compreso io, chi vuole toglierlo o chi non lo accetta sono affari suoi.

Stefano

@ Matteo

Sopra c’è una domanda alla quale ti sei dimenticato di rispondere Si o NO.
Non vorrei che si credesse che stai evitandola….

il Crocifisso è ben accetto o tollerato dalla maggioranza degli Italia
io ho 25 anni e gli studi li ho terminati da un bel tempo, grazie a Dio

fab

Sì che hai problemi a scrivere di storia, Matteo, eccome. Si capisce al volo. Torna a studiare per recuperare i debiti a settembre. O ti hanno già bocciato a giugno?

Matteo

Veramente io ho 25 anni e gli studi li ho terminati da un bel tempo, grazie a Dio.

fab

Il fatto che tu sia contento di non studiare più è decisamente illuminante.
Comunque, complimenti: 25 anni e non li dimostri affatto.

pastore tedesco

Matteo deve aver finito gli studi molto, molto tempo fa. Si è fermato alle elementari e con scarso profitto. “Grazie a dio” è l’unica frase che completa senza errori, probabile che si aiuti con un pizzino scritto dal suo parroco.
Oggi ha già imparato a scrivere “a parte”.
Lezione n. 2.
“compreso io” errato. meglio “compreso me”.
Se uno ha difficoltà a scrivere , avrà ancora più difficoltà a leggere e soprattutto a comprendere. Di conseguenza, qualcun altro dovrà leggere, spiegargli ciò che legge e potrebbe, in questo modo, incul…cargli quella che è la sua interpretazione.
Esattamente quello che fa la chiesa da secoli, anzi millenni.

Matteo

Io ho studiato, mi sono diplomato e la mia parte l’ho fatta, ma a parte questo non mi va di fare polemiche, quello che dicevo è come mai un giudice si permetta di voler togliere il Crocifisso.

Stefano

@ fab

Non credi che di questo passo raggiungeremo presto il numero necessario a ritenere il campione significativo?
Per il momento cosa si può inferire ?
Quello che non si può dire perché è irrazionale? 😉
O è irrazionale non dirlo?

pastore tedesco

“Come mai un giudice si permetta di voler togliere il crocifisso”.
Forse perchè vuole vedere rispettati i suoi (e di tutti gli altri) diritti civili?
Ma se in tribunale ti facessero giurare sul corano ti andrebbe bene? O se ciò avvenisse in un paese musulmano, nella malaugurata ipotesi che tu subissi un processo? La religione è un fatto privato e non di stato.

Stefano

@ Matteo

come mai un giudice si permetta di voler togliere il Crocifisso

Il giudice lo ha spiegato, con una dovizia di particolari che è inimmaginabile per chi (non) ragiona come te.
Poi?

PS Più avanti vai e più è evidente che non vuoi rispondere alla domanda che ti ho fatto. Che fai lanci il sasso e nascondi la mano?

manimal

ma, a questo, hanno dato un diploma?

povera, povera Italia… 🙁 🙁 🙁

fab

“Mi sono diplomato e la mia parte l’ho fatta”. Fra le righe e nemmeno troppo: in sostanza, è stato uno dei vostri insulsi “fioretti”. Anzi, un lungo patimento, ma ti avevano detto che dovevi farlo e via.
In tutto ciò, mai ti è passato per la testa che uno a scuola non va per pagare penitenza, ma per imparare qualcosa. E si nota. Lustri buttati, mentre potevi spassartela in discoteca o all’oratorio.

pastore tedesco

x manimal
Hai dimenticato l’esistenza dei diplomifici paritari cattolici?
Questo pensa che avendo conseguito un diploma, sia diventato un uomo di cultura Infarcisce i suoi post di tali e tanti errori che non possono essere dei refusi.

fab

Stefano, non mi è molto chiaro quello che intendi… A meno che tu non ti riferisca alla correlazione fra creduli e tonti.

manimal

@Pastore Tedesco

hai ragione.
è solo che, leggendo post come quelli di questo tizio, e apprendendo che non fa le medie inferiori, ma si fregia addirittura di un diploma con tanto di stemma della Repubblica Italiana, mi viene una profonda e sincera tristezza, associata ad un grande sgomento: quali possibilità di progresso possono esservi in un Paese come questo?

Stefano

@ fab

Dico che ne stanno arrivando a frotte, Matteo è l’ennesimo. Tra poco il campione diventa significativo.
Da ciò che abbiamo in mano – per il momento – quel che si può inferire con una certa attendibilità è quanto non si può dire perché irrazionale 😉

Stefano

@ Matteo

Non ho mai affermato di essere un uomo di cultura

Non è necessario.

fab

Il punto non è essere persone di cultura. Il punto è saperne abbastanza almeno per avere un’opinione dignitosa su ciò che a quanto pare interessa. E tu esterni senza saperne abbastanza. Per cui studia e ripassa dopo. E’ possibile che le tue opinioni cambieranno.

pastore tedesco

x Matteo
Neanche io purtroppo lo sono ma non mi sognerei mai di dire che mi sono diplomato e quindi il mio l’ho fatto. In più pretendi di imporre ad un giudice che, sicuramente, di giurisprudenza ne sa più di te e di me, di non intentare una causa per difendere i propri diritti. Poi, seriamente, le tue carenze linguistiche sono talmente gravi che veramente non puoi comprendere le cose senza l’aiuto di un tutor. Non sei neanche capace di intavolare una discussione e in più non rispondi alle domande che ti sono poste. E poi usi quel “Grazie a dio” per allungare i tuoi post, sintomo che non hai una cippa di argomento. I tuoi post sono quasi monosillabi.

MASSIMO

@ Matteo

Voi cattobigotti, quando non avete più argomentazioni vi appellate sempre alle leggi del Concordato che vi proteggono.
Vi riricordo che quelle leggi sono frutto dell’alleanza tra la Chiesa ed il fascismo.
E quando voi recitate la ridicola manfrina che siete dalla parte dei poveri degli umili ecc… proprio quelle leggi stanno a testimoniare da che parte siete sempre stati.

Dalla parte di Alice

Nel merito della questione, penso che la tesi secondo la quale l’ateismo si diffonderebbe più facilmente rincorrendo il consenso sociale sia fondata e allo stesso tempo pericolosa.
Noi critichiamo un certo modo di agire delle associazioni cattoliche perché non lo condividiamo. Proprio perché intriso di quei secondi fini da cui l’Uaar vuol restar fuori. E su questo, la coerenza è indubbia.
Allo stesso tempo, forse una maggiore “presenza sociale” degli atei sarebbe auspicabile, non tanto per “convertire” i credenti, ma piuttosto per dire a chi già non lo è che non è solo, che l’Italia non è di proprietà di una religione.
E per creare momenti di aggregazione e confronto, che per un non credente, in effetti, non esistono (all’opposo del credente, che ha mille occasioni per stare con i suoi simili).

makkè

@francesco s.,
scrivi “È confortante sapere che un’associazione cristiana dica che in Italia ci sono 9 milioni di atei.

dal 1999 sono passati 13 anni quindi 15 milioni sembra verosimile.”
Atei che politicamente votano come vuole la CCAR, non ti pare strano?
Atei che non si legano all’unica associazione atea italiana, lasciandola a fare “miracoli”?
(chiedo scusa per il termine!) con soli 3960 associati.
Realismo, razionalità e capacitàdi confronto ci fanno difetto?

Dalla parte di Alice

Secondo i dati di una recente indagne Gallup, quel che si può dire è che in Italia gli atei potrebbero aggirarsi tra i 5 e i 15 milioni…
5 milioni, cioè il 7% della popolazione, sarebbero gli atei “in senso stretto”, mentre 15 milioni, il 23%, sarebbero gli atei “in senso lato”, cioè i “non religiosi”, come vengono definiti nella ricerca…
http://dallapartedialice.wordpress.com/2012/08/12/indagine-gallup-nel-mondo-arretra-la-religione-italia-anomalia-europea/

Makkè

@Dalla parte,
resta sempre da capire perchè questi atei numerosissimi non si associano (meglio,si associano soltanto meno dell’1 per mille) e sono contenti di votare partiti tutti estremamente ossequienti alla CCAR.
Tutto il resto, scusami, mi sembra un prendersi in giro da soli.

Commenti chiusi.