Veneto, l’assessore regionale non vuole nuovi insegnanti nelle scuole statali: “si danneggerebbero quelle cattoliche”

Molti amministratori italiani sono purtroppo ben poco consapevoli che l’incarico che ricoprono richiede, come prerequisito, l’attitudine a porsi al servizio del bene comune. Il risultato è che ci ritroviamo personaggi come Remo Sernagiotto. Che rifiuta nuovi insegnanti nelle scuole statali perché rappresenterebbero una sorta di concorrenza sleale nei confronti delle scuole paritarie. In maggioranza cattoliche e, nella sua regione, praticamente monopoliste nel settore dell’infanzia.

In questi giorni si parla di come utilizzare i docenti considerati “in esubero”. Anche l’Uaar ha fatto la sua proposta: destinarli agli insegnamenti durante l’ora alternativa, che con buona pace della laicità dello Stato e della parità di diritti tra cattolici e non cattolici si trovano spesso a non essere coperti.

Remo Sernagiotto, assessore ai servizi sociali della giunta regionale veneta, amministrata dal centrodestra, ha avuto un’altra idea. Secondo l’esponente del Pdl, “l’assegnazione di un numero consistente di insegnanti alle scuole, anche a quelle dell’infanzia statali”, rappresenterebbe “una scelta che non va verso una buona amministrazione”. Anzi, tale scelta produrrebbe addirittura “ingiustizia sociale”. Perché le scuole dell’infanzia paritarie, in Veneto, “sono il 68% del totale”, e “tantissime di esse sono presenti in modo esclusivo nei nostri comuni”. Garantire la scuola statale, di obbligatoria istituzione secondo l’art. 33 della Costituzione, significa, per Sernagiotto, “rischiare di portarle alla chiusura”.

In poche parole, lo Stato non deve mai fare concorrenza al privato (cattolico). Anche quando la loro qualità è inferiore. Anche quando le famiglie non condividono il “progetto educativo” che in tali scuole subirebbero i loro figli. E’ una mentalità non certo nuova: è apertamente promossa da tre decenni da Comunione e liberazione, e in Veneto si è tradotta in un autentico assalto alla diligenza e al diritto di libertà dalla religione, con pesantissime conseguenze per le casse pubbliche. E quindi per tutti i contribuenti, anche quelli non credenti.

Nemmeno Sernagiotto è del resto nuovo a simili prodezze: le scuole statali, per lui, o sono da chiuderesono da affidare alle parrocchie. Mentre alle paritarie assegna ormai 16,5 milioni di euro all’anno. Non c’è da stupirsi se oggi, nel Veneto, le paritarie rappresentano la maggioranza e, in alcuni casi, l’unica scuola disponibile: è l’inevitabile risultato dei favori che lo stesso assessore ha assicurato loro in questi anni. Sernagiotto ha però la faccia tosta di considerare tale conseguenza come fondamento del suo ostracismo all’arrivo di insegnanti nelle scuole statali.

Per l’ennesima volta si palesano i frutti marci delle politiche condotte in nome della sussidiarietà. Sarebbe più corretto chiamare le cose con il loro vero nome, ma in tal modo la popolazione comincerebbe a capire quali interessi ci sono dietro: non è un caso se la Fondazione per la Sussidiarietà sia una creatura di un uomo di Comunione e liberazione, Maurizio Lupi.

E allora cominciamo noi dell’Uaar a chiamare le cose con il loro vero nome: le prese di posizione dell’assessore Sernagiotto sono eversive, e la sussidiarietà nel campo dell’istruzione, che tanto piace anche al nostro premier, non è altro che la svendita della scuola statale. Ora smentiteci, se ci riuscite.

L’associazione

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136 commenti

Francesco

C’è un refuso nella articolo, non è remo è scemo (ho mi sto sbagliando io?).

Tiziana

In piccolo (parlando del sindaco di Roma è l’aggettivo più gentile che viene in mente ovviamente pensando alal sua piccolezza amministrativa) si preferisce dare un bonus per gli asili nido privati piuttosto che costruirne di nuovi, anche utilizzando i tanti palazzi chiese edifici vuoti che a Roma sono tantissimi. A livello governativo (quelloprecdente illuminatamente politico e non tecnico) diversi ministri (Sacconi, Meloni) pensarono di dare la possibilità a delle donne di fare degli asili nel loro appartamento

spapicchio

Sernagiotto vuol regalare e svendere la scuola statale a Roma – Vaticano e apponendoci tanti crocifissi.

Federico Tonizzo

Fosse solo lui…
Temo proprio che quasi tutta la classe politica attuale sia orientata nel senso che dici 🙁

manimal

un pò come dire che potenziare le forze dell’ordine sarebbe “concorrenza sleale” nei confronti della mafia.

mmm… troppo tirata per i capelli, dite?

sicuri sicuri…?

Fred

Ma questo prende lo stipendio dallo stato o dalla chiesa cattolica? O da tutti e due?

Remo!! Prima di parlare di scuola, dovresti almeno andarci. Mai troppo tardi per prendere un diploma. Non stonerebbe nel tuo curriculum di assessore regionale.

ancia libera

ma l’UAAR perchè non fa un esposto alla procura della repubblica e/o alla corte dei conti ?

Beatrice

Non so se l’UAAR sia un soggetto interessato alla faccenda, nel senso di danneggiato, e se possa segnalare questo alla Corte dei conti, ma presumo che un genitore o un insegnante si possano considerare direttamente danneggiati se una scuola privata ha concluso un contratto finanziato da un bilancio pubblico e allo stesso tempo ha uno statuto con clausole discriminanti o per gli allievi oppure per il personale.
Non potrebbe uno di questi genitori o insegnanti, con l’aiuto magari dell’UAAR e di altre persone di buona volontà ed estimatori della trasparenza e non discriminazione negli appalti pubblici (se non sono già tutti emigrati all’estero dalla disperazione), segnalare questo fatto alla Corte dei conti e chiedere un intervento ?

In questi casi di scuole private ma pilotate (non so se poco o tanto) dalla chiesa cattolica, come si comportano i genitori/insegnanti che appartengono alle altre minoranze religiose ? Mandano lo stesso i figli a queste scuole fregandosene ? Mandano i figli a queste scuole ma contrastano eventuale propaganda religiosa rivedendo i compiti a casa con i figli ? Li mandano alla scuola statale ?
C’è solo l’UAAR che contesta queste scuole private oppure è un problema sentito anche da altri ? Ad es. cosa fanno gli ebrei che abitano nel Veneto ?

Poi: c’è qualcuno fra i lettori che sa come si possa segnalare un fatto alla Corte dei conti ?

Tiziana

@Beatrice.
Ai miei tempi mia madre non si sarebbe mai sognata di mandarmi ad una scuola privata , anzi per lei nata nel ’32 era una ritrovata conquista poter mandare le sue figlie ad una scuola pubblica.
I nipoti dei miei amici spesso mandano i figli – almeno alle elementari – nella unica scuola ebraica di Roma (peraltro molto costosa) per allontanarli dalla cattolicità splamata a tutte le ore. Dal presepio alle carole natalizie ecc ecc.
E’ un paradosso che molte famiglie laiche (la maggioranza degli ebrei romani sono poco religiosi seppur attenti alla loro storia) ma che comunque prefriscono la loro religione a quella cattolica , mandino i loro figli in una scuola privata religiosa per tenerli lontano dalal scuola pubblica cattolica.

manimal

@Tiziana

sì, è un paradosso che dovrebbe far riflettere chi afferma che sia giusto così perchè le radici culturali italiane sono cattoliche: a quanto ne so io, la comunità ebraica di roma è antichissima, precedente di molto all’arrivo del cristanesimo in Italia.
e non vorrei che qualcuno dubitasse della italianità degli ebrei italiani, no?

Francesco S.

Tiziana

In una scuola confessionale ebraica non si parla di ebraismo?

Folletto Baldanzoso

@ UAAR: valorizzate le competenze dei vostri iscritti! Ci sarà un giurista che saprà come si fa, no?!

gmd85

Dunque, da quel che ne so io, con tre insegnanti in famiglia, se il docente accumula sufficenti punti in graduatoria e passa di ruolo, dev’essere assegnato. Se si richiede l’assegnazione provvisoria (per i precari) e il punteggio è sufficiente, dev’essere assegnata. I metodi di assunzione per le scuole private non li conosco.
Tuttavia, mi chiedo come diavolo sia possibile che quasi il 70% delle scuole dell’infanzia sia di tipo paritario.

nightshade90

68% in veneto. il che non sorprende, visto il tipo di amministrazione che ha avuto sin’ora. anzi, sorprende sapere un terzo sono ancora di tipo statale….

DucaLamberti74

Fino a quando il popolino voterà questi figuri e personaggi…NON possiamo aspettarci altro.

Ogni nazione, regione, distretto, contea, stato, comune, frazione in cui c’è un regime di democrazia ed il popolo è libero di votare quel che vuole hanno la classe politica che si meritano.

Presumo che in consiglio regionale dalle supposta sup_opop_opposizione NON si leverà nessun commento di obiezione a tale atteggiamento.

E BRAVI ITALIOTI DEL NORD E DEL SUD…continuate a votare questi personaggi.

DucaLamberti74

Federico Tonizzo

Il guaio è che in Veneto il Sernagiotto se lo devono subire anche quelli che non lo hanno votato e che non hanno votato nemmeno altra gente simile a lui.

ilaria

dirmi scandalizzata è poco! questi personaggi cattolici fanno schifo! facciamo una raccolta firme per chiedere le dimissione dello str…o in questione e di tutti quelli che antepongono i loro affari cattolici al bene dello stato! che tristezza vivere in un paese governato dal vaticano con i suoi pedofili, ladrie assassini.

Nathan

Regolette empiriche per distinguere i vari tipi di cattolici:

Il cattolico “di sinistra” dopo un minuto che parla arriva a inserire “la giustizia”, “i poveri”, ” la liberazione”.
Il cattolico “di destra”, dopo un minuto che parla arriva a inserire “difesa della vita e della famiglia”, “valori non negoziabili” e qualche sbrodolata sull’etica sessuale.
Il ciellino, appartiene alla categoriA “di destra”, ma in più, inserisce sicuramente una sbrodolata sul diritto delle famiglie a controllare l’educazione dei figli e un attacco alla scuola pubblica.

MASSIMO

Di cattolici ne esistono due razze,

1) Quelli molto furbi che sono sono quei signori che fanno carriera grazie all’alleanza con il Vaticano (come questo Remo Sernagiotto). E’ ovvio che poi devono ringraziare chi li ha raccomandati e mettersi al suo servizio.
Per me aueste persone meritano anche rispetto per la loro furbizia.

2) Il branco di pecore. Sono quei milioni di cattolici che fanno numero e servono a giustificare i privilegi del Vaticano. Queste persone credono realmente alla religione e non ricevono alcun compenso dal sistema di potere del Vaticano.
Si tratta di un oceano di sempliciotti che non hanno sufficiente intelligenza per accorgersi di essere strumentalizzati da questo sistema di potere.

Ora il punto è che a causa dei paraculi (i primi) e dei gonzi (i secondi) l’italia sta andando verso la teocrazia.
E il giorno che in italia ci sarà una teocrazia il popolo italiano rimpiangerà amaramente di non aver ascoltato le parole dei quattro gatti atei che frequentano questo sito.

redicoppe72

Le “pesantissime conseguenze per le casse pubbliche” vi sarebbero se i docenti in esubero fossero assunti dalle scuole pubbliche.

Che strano,
gli uaarini, noti paladini dell’ovvio, non vedono questa ovvietà.

fab

Se non arrivi da solo a capire che idiozia hai scritto, è inutile che qualcuno te lo spieghi.

firestarter

qualunque concorrenza ad una associazione di palazzinari avidi sostenuta da una rete di farabutti con a seguito un popolo di menefreghisti e pecoroni belanti e’ necessariamente ovviamente concorrenza sleale perche’ non si puo’ fare piu’ schifo di cosi’.

Francesco non da Assisi

Togliere i diritti politici a chi si professa cattolico, non c’è altra soluzione! La Repubblica non si può permettere che suoi esponenti, a tutti i livelli, debbano la loro lealtà ad altri.

stefano

il sistema dell’istruzione nostrano si trova in condizioni tali che un taglio alle paritarie paralizzerebbe l’anno scolastico mentre la scuola pubblica è ormai penalizzata a tal punto che sarà un gran successo se l’attuale anno scolastico verrà portato alla fine senza intoppi e senza produrre troppi danni per gli studenti, che nelle condizioni attuali non possono certo sperare in una preparazione paragonabile al resto dei paesi dell’Ue.

Fri

Chi e’ che a un paio di notizie fa commentava: […]C’é poco da sedersi in cattedra per giudicare l’ora di religione, alla quale nessuno viene “forzato”; in questo siete gli unici maestri. Oggi, e non ai tempi delle crociate.?

Giu$eppe

C’è poco da dire su questa notizia: un rappresentante dello Stato che fa una dichiarazione e prende provvedimenti contro la cosa pubblica a favore di un privato (e che privato)… inqualificabile.

gmd85

La modifica del nick non ha giovato alla qualità dei commenti, vedo. Ti pare normale scrivere “provvedimento contro la cosa pubblica“? Per favorire cosa poi? L‘razionalizzazione di un settore che dovrebbe rappresentare il top del servizio pubblico. Hai mai avuto modo di constatare le condizioni in cui è stata ridotta la scuola? I genitori devono comprare la carta igienica. I dirigenti non possono nominare supplenti. Io parlo per esperienza diretta. Tu il servizio provato l‘hai provato? O scrivi tanto per dire qualche cazzata come al solito?

nightshade90

@gmd85
credo che questo non sia il “giuseppe” che conosciamo: io il suo post l’ho inteso in senso opposto a come hai fatto tu:
un assessore regionale (il rappresentante dello stato) fa dichiarazioni e provvedimenti che smaccatamente ledono gli interessi dello stato (contro la cosa pubblica) utilizzando la patetica scusa che “offrire un servizio decente tramite l’utilizzo di personale sufficiente farebbe concorrenza alle scuole private”, sebbene ovviamente, se la scuola privata non è capace di offrire un servizio degno, lo stato se ne dovrebbe avere tutti gli interessi ad offrirlo lui, visto che tenere in attività delle scuole private che nemmeno riescono a raggiungere i suoi standard non rientra manco di striscio tra i suoi doveri, anzi (a favore di un privato). e tale comportamento è, appunto, inqualificabile.

Giu$eppe

@gmd85
ehm, credo che tu mi abbia confuso con qualcun altro. Il senso del mio post è quello che ha spiegato nightshade90.

gmd85

Hai ragione, scusa. Ti ho confuso con uno dei troll abituali e ho travisato le tu parole.

giuseppe

Mai evocare il diavolo, perché questo poi appare: hai visto cosa succede sotto?

gmd85

@giuseppe

Non avevamo dubbi sul fatto che saresti spuntato a scrivere cazzate.

giuseppe

Ben Remo, fato ben!
Seguita cosita che le scole “provinciali” le ze on saco mejo de quele “statali”.

nightshade90

1 è noto che le private sono dei diplomifici nella strgrande maggioranza dei casi
2 è noto che spesso “stranamente” le private non accolgono i ragazzi ritardati o comunque con problemi e quindi bisognosi di maggiore assistenza. alla faccia della carità cristiana.
3 sono a pagamento. senza contare in quelle cattoliche i vari altri modi in cui incamerano denaro (dalle loterie la cui partecipazione è “facoltativa” e di cui i ragazzi devono “facoltativamente” vendere almeno un blocco di biglietti (da 50 euro) al “forte consiglio” ai genitori e studenti di acquistare libri e quaderni alla cartolibreria dell’istituto. robe che so anche per esperienza diretta)
4 in quelle cattoliche, l’oroa di religione è sostanzialmente OBBLIGATORIA. e, sempre per esperienza, è normale portare gli studenti (che non hanno possibilità di scelta, nel senso che per non partecipare necessitano di una giustrifica dai genitori, come lo sarebbe saltare una lezione vera) un paio di volte l’anno in chiesa, a messa. in orario scolastico, non extrascolastico (violando quindi pure un paio di leggine, che però nessuno si preoccupa di far rispettare).
5 abbiamo appena visto come fanno le private ad essere “mejo” (ma in che universo?) di quelle pubbliche: gli assessori collusi si OCCUPANO ATTIVAMENTE e, in questo caso, apertamente, di mantenere lo standard delle statali più basso di quelle private perchè altrimenti “farebbero concorrenza alle private e potrebbero portarle alla chiusura”. vantatene, un po’ come vantarsi che il proprio ristorante cucina cibo migliore (ma nei tuoi sogni, tra l’altro), perchè il cuoco del ristorante tuo rivale è tuo amico e quindi dichiaratamente decide di cucinare cibo di qualità inferiore per non farti concorrenza…

giuseppe

Frega gnente mi de le scole dei preti: fora le scole del goerno; si a le scole de la provincia.

giuseppe

giuseppe però, a parte le fregnacce che dice, non ha tutti i torti: perché l’assessore della regione Veneto dovrebbe favorire le scuole statali e non quelle paritarie regionali?

manimal

@ giuseppe the real one

forse perchè un assessore regionale è comunque un dipendente pubblico?

fab

giuseppe, ci sei o ci fai?
Le scuole paritarie sono regionali soltanto perché stanno nella regione, ma con l’ente pubblico Regione Veneto non c’entrano più che qualunque altra organizzazione.
Se c’entrassero con la regione, sarebbero scuole pubbliche.
Ma possibile che vi bastino semplici parole per abboccare, o illudervi di far abboccare, a qualunque cosa? Ma c’è mai un micron di profondità in quello che scrive un cattolico?

giuseppe

Un assessore regionale che non facesse gli interessi della regione, verrebbe meno ai propri compiti istituzionali.
In base alla legislazione italiana, le scuole degli enti locali sono paritarie.

spapicchio

“le scuole degli enti locali sono paritarie”

e qui casca l’asino:

le scuole cattoliche non sono degli enti locali, ma sono collegate e vincolate allo Stato del Vaticano.

Sernagiotto confonde enti locali con enti cattolici affiliati tramite il vescovato cattolico ed alla CEI, alla CCAR – Stato del Vaticano.

Senza indipendenza (dalla CCAR) nessuna libertà.

fab

* “Gli interessi della regione”, come gli interessi della nazione, sono soltanto parole con cui ciascun venditore di fumo intende quello che gli pare.
Anche ammesso che esista una cosa come l’interesse generale, e non soltanto interessi particolari, massacrare le scuole pubbliche di sicuro non è interesse generale.
* Gli enti locali non sono soltanto le regioni.
* “Tutte le scuole degli enti locali sono paritarie” è diverso da “tutte le scuole paritarie sono degli enti locali”.

Ma tu guarda se devo stare a spiegare ‘sta roba. O forse credi che qui ci sia il pubblico medio dei “dibattiti politici” (leggi campagna elettorale permanente) sulle TV locali?

manimal

@giuseppe 1

sono andato a farmi un giro sul sito USR veneto (ufficio scolastico regionale), trovato elenco scuole paritarie della regione, e ti assicuro che questo elenco comprende una bassa percentuale di scuole paritarie gestite da comuni, non province: il resto è gestito da enti religiosi.

sostieni che sia dovere di un assessore regionale, (regione, per quanto ne pensi l’assessore, che è emanazione della Repubblica Italiana, non stato federativo), favorire questa categorie di scuole?

e se anche fosse, favorirle, secondo te, significa privare le scuole statali di utili interventi?

spero tu non sia in politica…

giuseppe

Legge 10 marzo 2000, n. 62
Norme per la parità scolastica e disposizioni sul diritto allo studio e all’istruzione

1. Il sistema nazionale di istruzione, fermo restando quanto previsto dall’articolo 33, comma 2 della Costituzione, è costituito dalle scuole statali e dalle scuole paritarie private e degli enti locali. La Repubblica individua come obiettivo prioritario l’espansione dell’offerta formativa e la conseguente generalizzazione della domanda di istruzione dall’infanzia lungo tutto l’arco della vita.

2. Si definiscono scuole paritarie, a tutti gli effetti degli ordinamenti vigenti in particolare per quanto riguarda l’abilitazione a rilasciare titoli di studio aventi valore legale, le istituzioni scolastiche non statali, comprese quelle degli enti locali, che, a partire dalla scuola per l’infanzia, corrispondono agli ordinamenti generali dell’istruzione, sono coerenti con la domanda formativa delle famiglie e sono caratterizzate da requisiti di qualità ed efficacia di cui ai commi 4,5, e 6.

Omissis

fab

‘Sta fuffa giuridica non aggiunge una virgola a quello che hai già scritto e che è già stato demolito.

manimal

@ giuseppe “A”

bene, ora mi citi dove sta scritto che un assessore regionale abbia il compito/dovere di penalizzare le scuole dello Stato, in nome di una malintesa concorrenza sleale nei confronti delle paritarie, che solo in minima parte appartengono ad enti pubblici locali?

spapicchio

Esistono scuole paritarie private e degli enti locali NON CATTOLICHE in Veneto, o nella provincia amministrata da Sernagiotto?

Altrimenti è inutile prendersi in giro.

Anche qui all’Uaar tutti sanno che le scuole, gli istituti e gli enti religiosi cattolici e/o afferenti alla CCAR – Stato del Vaticano possono contare su un ingente finanziamento pubblico e su un iniquo ed indebito appoggio dai partiti della partitocrazia cattolica attualmente al governo.

spapicchio

Tipico dei cattolici in caso di critiche a loro rivolte, mettersi da parte del potere a fare gli autoritari con i senso di superiorità, dettandone le leggi (molto spesso sbagliate).

manimal

@giuseppe, quello vero.

attendo fiducioso tua gentile risposta alla domanda da me postati alle10:49 di oggi, 25 agosto.

manimal

e perchè mai disturbarsi, quando qui ho tutto l’agio di essere a contatto con le menti più eccelse del pensiero cattolicamente orientato?

gmd85

“Perché, lo ha fatto?” o “Perché lo ha fatto”. Le virgole contano, sai.

Risposta alla prima: si, lo ha fatto, venendo meno al suo incarico.

Risposta alla seconda: per il servilismo verso la ccar che ammorba questo paese.

manimal

patetico imitatore di alecattolico in versione polenta.

o sei l’originale?

Federico Tonizzo

Quello originale avrebbe commesso innumerevoli errori di ortografia.

montagna46

Le “pesantissime conseguenze per le casse pubbliche” si avrebbero se i docenti in esubero fossero assunti dalle scuole pubbliche.
Che strano,
gli uaarini, che pure sono noti paladini dell’ovvio, non riescono a cogliere questa ovvietà.

manimal

??? vi clonano pure, adesso?

o sei semplicemente un piccolo fan di redicoppe72?

MASSIMO

Anche mio nipote va alle scuole cattoliche perchè mi sorella vuole così.
Ma tanto come diventa più grande ci penso io a levargli dalla testa tutte quelle cazzate che proveranno sicuramente ad inculcargli.

Francesco non da Assisi

A proposito di scuole “migliori”, avete mai sentito parlare di scuole statali in cui si sono verificati casi di pedofilia?

spapicchio

La pedofilia è un reato dimostratosi tipicamente ed in larga maggioranza in ambito cattolico, ossia caratteristico della chiesa cattolica – CCAR , visto che fino ad oggi praticamente tutti i casi di pedofilia riguardano precipuamente presbiteri cattolici o persone della CCAR.

spapicchio

Potrebbe anche essere un caso di emulazione, o chissà, un episodio costruito ad arte con le telecamere, ma sull’articolo non ci sono sufficienti informazioni per capire.

giuseppe

Roma.
Ancora una volta, il luogo in cui maturano peggiori violenze sembra essere la famiglia. Lo dicono i dati raccolti da Telefono Azzurro e pubblicati nel rapporto nazionale sulla condizione dell’infanzia e dell’adolescenza: quasi il 60% degli abusi su minori avviene in famiglia e una volta su due (nel 32% dei casi) l’autore è il padre. Ma gli “orchi” possono nascondersi anche tra altri componenti del nucleo familiare, come i nonni (nel 7% dei casi), altri parenti (7%), amici o conoscenti (ancora 7%). I carnefici sono estranei solo nel 12,8% dei casi. Le vittime “preferite” dagli orchi sono
i bambini al di sotto dei 10 anni: il 62,6% ha, infatti, tra 0 e 10 anni. Nel 22,6% dei casi hanno invece un’età compresa tra gli 11 e i 14 anni e nel 14,8% dai 15 ai 18 anni.
Nel panorama internazionale emerge che in Francia e in Inghilterra i minorenni vittime di abuso sessuale sono molto piu’ numerosi, ma cio’ che preoccupa in Italia e’ il “sommerso”: è probabile, infatti, che alcune situazioni di abuso non arrivino alla denuncia. L’associazione per l’infanzia maltrattata indica anche alcune misure da adottare con urgenza per il contrasto della violenza su bambini e adolescenti. Tra queste, l’introduzione del reato di adescamento dei minori, con specifica attenzione alle modalita’ di approccio rese possibili dalle nuove tecnologie (Internet, chat line, social network, sms e mms). Occorre poi introdurre il reato di “pedofilia culturale”, per contrastare l’apologia e il sostegno alla pedofilia realizzati tramite Internet o per altre vie.
Rainews24 – 05 may 2009

Tenete famiglia? Avete maggiori probabilità di essere pedofili di quante non ne abbia un prete.

fab

Un po’ come il fatto di andare in ospedale offre maggiori probabilità di guarigione che andare a Lourdes.

giuseppe

Hai perfettamente ragione:
le probabilità di guarire andando all’ospedale sono le stesse di ritrovarsi un pedofilo in famiglia, in contrapposizione alle guarigioni di Lourdes, le cui probabilità possono essere parificate a quelle di imbattersi in un prete pedofilo.

nightshade90

@giusy
ti prego, non renderti ulterioremente ridicolo con le statiistiche, quando palesemente non le sai leggere: i padri pedofili sono 8 volte i preti pedofili e i parenti pedofioli 15 volte di più? sì, ma i padri e parenti nella società sono centinaia e migliaia di volte più dei preti. questo significa che se sei un pedofilo hai molte èpiù probabilità di essere un padre che un prete, ma se sei un prete hai molte più probabilità di essere un pedoficlo che se fossi un padre.

praticamente la tua argomentazione è come “poichè la stragrande maggioranza dei crimini è effettuata da persone non mafiose, allora i mafiosi sono più onesti e probi degli altri”. peccato solo che i membri della mafia siano una piccola percentuale della popolazione, e che basti fare un confronto tra i membri di mafia conosiuti e la percentuale tra loro indagata e/o condannata per qualche crimine per rendersi conto che i mafiosi sono i criminali per definizione.
se non hai nemmeno la preparazione scientifica necessaria per saper leggere correttamente e capire delle semplici statistiche, è meglio se lasci perdere.

aggiungiamo poi il fatto che che i genitori, a differenza dei preti, non hanno una intera organizzazione a proteggerli, a a fere ostruzionismo alle indagini, a silenziare le vittime e a godere di un privilegio (a cui il papa consiglia scrupolosamente i suoi sottoposti di attenersi) che permette loro di non essere tenuti a mostrare documenti scottanti alla polizia salvo rari casi in virtù dell’extraterritorialità.

giuseppe

Fosse per me, o preti, o padri, o nonni, o semplici conoscenti, i pedofili li impalerei.

nightshade90

quanto alla storia di lourdes, non hai capito proprio nulla, evidentemente.

i membri della società che sono padrie e parenti sono la STRAGRANDE MAGGIORANZA, quindi è ovvio che la maggioranza dei pedofili sia tra loro (e che le vittime le scelgano in famiglia, visto che per un padre o parente stretto sono più facili da sfruttare di un bambino estraneo).

i preti sono una misera percentuale nella società, ma la paercentuale di pedofili che sono preti è di gran lunga maggiore della percentuale di persone che sono preti.

se si vuol scoprire queale è la categoria più tendente alla pedofilia, non si guarda alle proporzioni sul totale dei pedofili, perchè tali proprorzioni non sono pesate. si guarda al rapporto tra pedofili nella categoria/membri della categoria. e nessuna categoria al mondo ha una percentuale di pedofili alta come quella tra i preti.

i preti indagati per abusi sessuali sono il 4,3% (negli USA nel 2009, l’unica stima già pronta che sono riusito a trovare al momento, ma anche in italia e negli altri paesi europei, facendo il confronto tra indagati e preti in tali paesi, la percentuale resta comunque attorno al 4%). e questo senza contare il “sommerso”, che come hai detto tu è un valore non indifferente

facendo la stessa stima con gli stessi metodi riguardo ai genitori, invece, risulta che la percentuale di pedofili in queste categorie è così bassa da risicare uno 0,01%, sempre secondo i numeri forniti dal telefono azzurro che hai citato.

nightshade90

li impaleresti così tanto che, quando sono preti, li difendi fino all’ultimo negando anche l’evidenza e sostenendo chi li protegge e li ha protetti, trovando scuse sempre più assurde per giustificare la reticenza della chiesa a collaborare con la polizia finchè non costretta dalla legge…evidentemente per te “tutti i pedofili sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri”.

e tresta il fatto che la tua intera argomentazione sul fatto che i padri siano più pedofili dei preti è stata demolita in quattro e quattr’otto, cosa da cui non ti puoi certo tirar fuori con un patetico tentativo di cambio d’argomento coem questo.

giuseppe

Vuoi alcuni dati reali sui preti pedofili?

Negli Stati Uniti, tra il 1950 e il 2002 (52 anni), sono stati realmente accusati di pedofilia 384 sacerdoti su 109.694, quindi lo 0,35% di tutti i sacerdoti attivi in quegli anni. I condannati sono stati 252, lo 0,23%.

In Irlanda i bambini che sostengono di essere stati stuprati tra il 1940 e il 1999 sono 68.

Però anche se nella realtà sono solo pochi vermi schifosi, per i miei gusti sono anche troppi.

nightshade90

dove le hai prese le tue statistiche? perchè le mie fonti, tra l’altro piuttosto attendibili, danno numeri un po’ diversi.

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/01/24/atti-impuri-quegli-abusi-nel-mondo-della.html

riporto un passo importante:
“Le statistiche (come i processi) negli Stati Uniti sono impietose. Tra il 1950 e il 2004 si sono registrati undicimila casi documentati. Ma tutti i poliziotti sanno che le statistiche dei furti sono per difetto, perché riguardano solo gli episodi denunciati. Lo stesso vale per gli abusi sessuali. E così le cifre realistiche indicano in quaranta-sessantamila i casi di violenza subiti da minori da parte di predatori in tonaca. La media dei preti diocesani coinvolti è del 4,3 per cento. Certe annate di ordinazioni sacerdotali hanno prodotto tassi specialmente alti di preti-predatori. Otto per cento nel 1963, nel ‘ 66, nel ‘ 70, nel ‘ 74. Addirittura 9 per cento nel 1975”

http://it.wikipedia.org/wiki/Casi_di_pedofilia_all%27interno_della_Chiesa_cattolica

“Nella sola Boston finirono sotto accusa 89 sacerdoti e rimossi dall’incarico più di 55 preti: fu proprio l’estensione del fenomeno, oltre alla sua gravità, a sconvolgere l’opinione pubblica”

“Nel 2004 la conferenza episcopale statunitense commissionò uno studio dettagliato (John Jay Report[24]) sul fenomeno. Il John Jay College ha potuto convalidare 6700 accuse contro 4392 sacerdoti e diaconi in carica negli Stati Uniti dal 1950 al 2002, circa il 4% di tutti i 109694 sacerdoti che hanno prestato servizio durante il periodo coperto dallo studio. Le accuse di crimini a sfondo sessuale con minori sono state molte di più, 10667, ma quelle ritenute credibili solo 6700 che hanno appunto riguardato il 4% dei presbiteri. Dei 4392 accusati, 1021 (24%) sono stati segnalati alla polizia, 384 processati, 252 (6%) condannati e più di 100 (2%) hanno ricevuto pene detentive.”

lascia perdere le statistiche, va’, che tra statisctiche interpretate alla ca**o di cane e statistiche inventate sul momento non riesci ad imbroccarne una…..

nightshade90

visto che il post è in attesa di approvazione (probabilmente per i link alle fonti), nell’attesa riporto il passo principale, quello che mostra definitivamente come le statistiche del nostro giusy se le sia inventate (almeno parzialmente) al momento e quelle vere siano ben altre

“Nel 2004 la conferenza episcopale statunitense commissionò uno studio dettagliato (John Jay Report) sul fenomeno. Il John Jay College ha potuto convalidare 6700 accuse contro 4392 sacerdoti e diaconi in carica negli Stati Uniti dal 1950 al 2002, circa il 4% di tutti i 109694 sacerdoti che hanno prestato servizio durante il periodo coperto dallo studio. Le accuse di crimini a sfondo sessuale con minori sono state molte di più, 10667, ma quelle ritenute credibili solo 6700 che hanno appunto riguardato il 4% dei presbiteri. Dei 4392 accusati, 1021 (24%) sono stati segnalati alla polizia, 384 processati, 252 (6%) condannati e più di 100 (2%) hanno ricevuto pene detentive”

4392 accusati, non 384, e stiamo parlando non degli accusati in generale ma degli accusati la ceui accuse sono state ritenute credibili, senza contare appunto il “sommerso”. e se sono stati condannati “solo” in 252 è perchè il crimine di pedofilia va in prescrizione e quasi mai le vittime denunciano per tempo.

giuseppe

Premesso che anche un solo prete condannato per pedofilia sarebbe già troppo,figuriamoci 252, vediamo di analizzare i dati reali che fornisci tu stesso.

– Stati Uniti: 309.745.538 abitanti nel 2010
– Sacerdoti cattolici dal 1950 a 2002: 109.694 (meno dello 0,003 della popolazione).
– Accuse di pedofilia: 10667.
– Accuse ritenute credibili: 6700.
– Chierici accusati 4392 (il 34,4% delle accuse riguardavano evidentemente la reiterazione dello stesso reato).
– Riguardo a questi 4392 accusati, per 2987 non è stato ritenuto necessario nessun provvedimento restrittivo (il 68% degli accusati).
– Per 1021accusati e stata ritenuta sufficiente la sola segnalazione alla polizia (il 23,2% degli accusati e lo 0,93% dei chierici)
– Per 384, vi erano prove sufficienti per un rinvio a giudizio (l’8.74 degli accusati, lo 0,35 dei chierici).
– Per 252, le prove sono state ritenute valide per comprovare l’accusa da un giudice americano e sono stati condannati dopo un regolare processo (il 5,73% degli accusati, lo 0,23% dei chierici, lo 0,00008% della popolazione americana).

Questo è quello che dicono i dati nudi e crudi: la tua dietrologia si basa su illazioni e, con le illazioni, puoi affermare e credere a quello che vuoi.

Federico Tonizzo

Da: http://www.regione.veneto.it/NR/rdonlyres/CDA9AA4E-6EB9-4087-A44B-7CA4B2FB1232/0/BiografiaREMOSERNAGIOTTO.pdf

“Biografia REMO SERNAGIOTTO
Remo Sernagiotto (Pdl) è nato nel 1955 a Montebelluna, dove vive con la moglie Maurizia e con i figli Gloria e Gregorio.
Costretto a lasciare gli studi a causa della prematura scomparsa del padre, a soli 20 anni dà vita ad un’impresa oggi fiorente nel settore degli pneumatici.
Accanto all’impegno professionale, coltiva sin da giovanissimo una grande passione per la politica.
Dopo un’esperienza nel consiglio di quartiere di Mercato Vecchio, a Montebelluna, negli anni 70, nel 1993 entra in Forza Italia.
Dal 1998 al 2002 è capogruppo nel consiglio comunale di Montebelluna, e nel 2000 viene eletto per la prima volta in Consiglio Regionale nella lista Forza Italia.
Confermato consigliere regionale nel 2005 per la provincia di Treviso con 7.385 preferenze, per
l’intera legislatura è stato presidente del gruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale, nonché
componente della Iª Commissione (Programmazione – Bilancio – Enti locali – Affari istituzionali e generali – Controlli – Personale), della IIª Commissione (Edilizia abitativa, Navigazione, Parchi,
Porti e aeroporti, Tramvie, linee automobilistiche, Trasporti, Urbanistica, Viabilità), della Vª
Commissione (Assistenza, Igiene, Sanità, Sicurezza sociale) e della Commissione per lo Statuto e il Regolamento.
Con 11.324 preferenze, è stato rieletto consigliere regionale nella consultazione elettorale del 28/29 marzo 2010, sempre nella circoscrizione di Treviso, nella lista del Popolo della Libertà.”

Questo spiega molte cose… 🙁
Una storia dell’orrore (un “uomo fatto da solo” poco o niente acculturato, che fa la scalata politica grazie a Berlusconi, ecc…) come (purtroppo) tante altre…

spapicchio

Le scuole cattoliche non sono degli enti locali, ma sono collegate e vincolate allo Stato del Vaticano: sono governate anch’esse da Roma – Stato del Vaticano.

Sernagiotto confonde enti locali con enti cattolici affiliati tramite il vescovato cattolico ed alla CEI, alla CCAR – Stato del Vaticano.

Senza indipendenza (dalla CCAR) nessuna libertà.

Questi sono, con evidenza, i gravi limiti culturali e politici del Veneto.

roccof2009

VORREI CHE QUALCUNO MI SPIEGASSE QUADO UNA SCUOLA PUO ESSERE DEFINITA CATTLICA GRAZIE

spapicchio

Quando fa riferimento a funzioni religiose e pratiche cattoliche, e quando è gestita da soggetti in relazione con partiti, segreterie di partito o esponenti politici, cattolici in ambito della CCAR, anche se immagino potranno farsi molto evanescenti e/o trasformarsi a seconda delle necessità (tipo: CL, CdO, Ordine Piano, congregazioni varie, eccetera).

L’aspetto finanziario e quello della copertura politica restano comunque molto importanti e decisivi.

spapicchio

Se vedi subito crocifissi attaccati, santini in giro, qualche statua di santi, tempietti della madonna, già quelli sono dei segnali, dei buoni indizi.

spapicchio

ah dimenticavo: le immaginette della madonna, di Giovanni XXIII, statue dei beati cattolici… 😉

giuseppe

Certo che ci vuole una bella faccia tosta a confrontare, mettendole sullo stesso piano, il rendimento delle scuole statali con quello delle paritarie serali per lavoratori, per il recupero della dispersione scolastica, per il reinserimento dei detenutii, per l’aggiornamento professionale dei disoccupati…

Federico Tonizzo

@ giuseppe
Certo che ti ci vuole un’orribile faccia tosta per continuare a vomitare qui le tue FESSERIE!!!!!!!!!!!!!!

giuseppe

Ti assicuro che non c’è posto per vomitare migliore di questo. 😉

fab

E infatti, un po’ alla volta, ti libererai di tutto il cibo avariato che hai in corpo.

Federico Tonizzo

@ giuseppe
Allora lo ammetti, che le tue sono FESSERIE? :mrgreen:

giuseppe

Non mi riferivo alle fessserie, mi riferivo proprio al luogo idoneo per vomitare. 😉

Federico Tonizzo

@ giuseppe
“Non mi riferivo alle fessserie”, dici: quindi, poichè NON LA NEGHI, concludiamo finalmente che tu stesso ne riconosci l’essenza in quello che qui “vomiti”? :mrgreen:

giuseppe

Perché?
C’è forse qualcuno di voi che non sia fermamente convinto che da un bigotto demente plagiato come me possano uscire ragionamenti che non siano altro che fesserie?
Convinti voi, perché dovrei affannarmi a farvi cambiare idea?

gmd85

Che tu sia il primo o il secondo, effettivamente, non hais critto altro che fesserie, vuoi nell’ambito teo-metafisco, vuoi nell’ambito del clericalismo più sfegatato. Hai fatto tutto da solo. Non è question di convincersi, è questione di oggettività. Vogliamo riesaminare i tuoi commenti? 😀

manimal

ma perchè, ti eri pure affannato? 😉

comunque, se ti potesse mai interessare la mia opinione, non penso che i tuoi ragionamenti siano a prescindere delle fesserie.
mi appaiono tali, quando vuoi far passare posizioni fideistiche per razionali.
trovo che talvolta hai ben argomentato nel discutere con chi qui scrive, ma non basta porre dei dubbi su certe teorie per affermare che la tua verita sia La Verità. eventualmente potresti aver dimostrato che è una delle infinite possibilità.

poi, renditi conto che il tipo di approccio che hai deciso di avere e mantenere nello scrivere qui, non è che sia quello migliore per un sereno e pacifico scambio di opinioni, quindi lamentarsi di pregiudizi che tu per primo hai sempre dichiarato di avere verso gli utenti atei del sito, non mi pare giustificato.

Federico Tonizzo

@ giuseppe
“perché dovrei affannarmi a farvi cambiare idea?”
Ok, non c’è problema. So che sei qui solo per “rompere” e per divertirti a provocare, con la perfetta coscienza di non avere la minima speranza/possibilità di riuscire, con le tue “fessserie” (o chiamale come vuoi), a “convertire” alcuno.
Mi hai semplicemente e stufato, quindi probabilmente l’ultima parola che perdo tempo a scriverti è QUESTA.

gmd85

@giuseppe

Volendo essere meno polemico, condivido il pensiero di manimal. Vuoi dibattere? Dibatti. Ma se ti poni in atteggiamento aggressivo sin da subito non fai che confermare il parere comune. Poi, fai come meglio credi.

spapicchio

E’ tipico dei cattolici, in caso di critiche a loro rivolte, porsi dalla parte del potere e fare gli autoritari con senso di superiorità, dettando e sostenendo le leggi del potere per il potere (molto spesso sbagliate).

giuseppe

L’astio, a lungo covato e coltivato, provoca l’ulcera: mi dispiace per te e per tutti quelli come te che, impotenti, schiumano di rabbia contro la Chiesa.
Ricorda: “…non praevalebunt …”

fab

Veramente stanno prevalendo da quasi due millenni e finanziando l’ignoranza con le scuole paritarie s’intende continuare.
Ma per fortuna ci sono pochi Sernagiotto fuori dai reparti psichiatrici o dalle patrie galere, sicché grazie alla scuola pubblica non prevarranno ancora a lungo.

nightshade90

chi schiuma di rabbia qui non sono certo gli atei, ma i cattolici che ogni giorno rosicano su aborto e divorzio, che gridano alla persecuzione quando si suggerisce di far pagare loro l’ici e che invocano assurde alleanze con l’islam contro l’avanzata del secolarismo.

“non prevalebunt”? era facile dirlo quando avevate potere temporale ed un popolo di analfabeti ai vostri ordini più completi, mentre massacravate pagani inermi e bruciavate le donne non soggette ad un uomo su un rogo, mantenendo in fuznione tutto questo tramite la tortura e smembramento degli eretici, in modo da ammazzare ogni idea diversa dalla vostra sul nascere. ma è da quando non avete più il potere temporale, da quando non potete più ammazzare chi non la pensa come voi e da quando il popolo non è più analfabeta ma più accedere ai vostri testi sacri che state diminuendo sempre più e sempre più in fretta.

ricordi quando venne vietata la prima bibbia in volgare, quindi leggibile a tutti? nel 1229 il testo fu subito messo all’indice dei libri proibiti, e fu proibito ai laici di possedere un bibbia, cosa ulteriormente ribadita nel 1553 da papa giulio III (a seguito della stampa della bibbia e della sua diffusione tra i protestanti).

ecco cosa ne dicevano a proprosito i tre prelati incaricati da giulio III di trovare il mezzo per ogni diffusione della bibbia tra il popolo:
“Finalmente — fra tutti i consigli che noi possiamo dare a Vostra Beatitudine, abbiamo lasciato per ultimo il più necessario … — debbono farsi tutti gli sforzi acciocché si permetta il meno possibile la lettura del Vangelo, specialmente in lingua volgare, in tutti i paesi sotto la Vostra giurisdizione. Basti quel pochissimo che suol leggersi nella messa, né più di quello sia permesso di leggere a chicchessia. Finché gli uomini si contentarono di quel poco, gli interessi della Santità Vostra prosperarono, ma quando si volle leggere di più, allora cominciarono a decadere. Quel libro, insomma [il Vangelo], è quello che più di ogni altro ha suscitato contro di noi quei turbini e quelle tempeste per le quali è mancato poco che non fossimo interamente perduti. Ed invero, se qualcuno lo esamina interamente e diligentemente, e poi confronta le istruzioni della Bibbia con quello che si fa nelle nostre chiese, si avvedrà subito della discordanza e vedrà che la nostra dottrina è molte volte diversa e più spesso ancora ad essa contraria: la qual cosa se si comprendesse dal popolo, non cesserebbe di reclamare contro di noi, fino a tanto che tutto non sia divulgato, ed allora diverremmo oggetto di dispregio e di odio in tutto il mondo. Perciò bisogna sottrarre la Bibbia alla vista del popolo, ma con grande cautela per non suscitare tumulti”.

siete una religione che ha ottenuto il potere e la diffusione solo ed unicamente con la forza, non con la conversione convinta (fino all’editto di costantino eravate una minoranza, avete dovuto massacrare ogni singolo pagano poco dopo ed indire persecuzioni verso tutti i non cristiani per diverntare la maggioranza assoluta, ed avete avuto bisgno di falsificare un documento storico, il lascito di costantino, per potere ottenere il vostro primo nucleo di potere temporale effettivo e poter cominciare ad accumulare poteri e ricchezze). e nessun potere ottenuto e mantenuto tramite l’oppressione, il massacro, la paura e il mantenimento nell’ignoranza della gente può durare per più di qualche secolo finite queste condizioni. non è un caso se in meno di un secolo, in europa, siete passati da oltre il 90/95% in quasi tutti i paesi, ad una maggioranza risicata in molti stati ed addirittura in una miniranza superata dall’atesimo in alcuni come la rep. ceca. e decisamente, tra copertura di pedofili, riciclaggio di denaro nello IOR e pressioni indebite sulla politica (ormai portate sempre più allo scoperto da persone come nuzzi ed il maggiordomo del papa, decise a non essere complici di una tale corruzzione) èper proteggere quelli che vengono chiamati dagli stessi interessati “privilegi della chiesa” non vi state vtirando fuori da questa situazione, ma affossando sempre più.

giuseppe

A parte la pur vaga attendibilità storica delle leggende nere, non sai che la Chiesa, come asseriva Oscar Wilde, è il luogo dei santi e dei peccatori?
Solo le persone per bene possono accontentarsi dell’uaar…

spapicchio

Mi fa piacere dire il vero, la “schiuma di rabbia” sarà una tua proiezione, come scriveva kaworu, perché io mi sento bene quando dico il vero, con tanti supervisori all’Uaar 😉

giuseppe

A sparapa, i supervisori dell’uaar controllerebbero se le tue accuse alla Chiesa sono vere o false?
Ma in quale fiaba stai vivendo?

fab

Perfetto, abbiamo anche il negazionista. Poi mi trovi quanti sono i morti e i torturati in nome di qualche dio dell’Olimpo, del Walhalla o altri pantheon a tua scelta.
Sono proprio i monoteismi a generare odio; questo è evidente nei fatti e anche in teoria, dato che sono talmente assurdi da poter essere tenuti in vita nel lungo periodo soltanto con le armi.

spapicchio

No, non sono accuse, sono dati di fatto ampiamente risaputi, condivisi e storicamente sedimentati.

manimal

@ giuseppe 2

“Ma in quale fiaba stai vivendo?”

suona buffo sentirlo dire da uno che nelle disgrazie del mondo vede bei panorami.

manimal

e suona anche buffo vedere uno dalla mente così pronta e acuta nel riconoscere le “leggende” storiche, non riconoscere la leggenda più evidente…
anzi, adottarla come percorso di vita.

spapicchio

Non mi pare di “schiumare di rabbia” ma anzi mi fa piacere nel dire il vero con anche spiegazioni circostanziate; sarà una tua proiezione psicologica, come scriveva kaworu 😉

Sandra

Quanti sono gli insegnanti abilitati nelle scuole paritarie? Perché sovvenzionare scuole i cui docenti non sono controllati nemmeno sull’abilitazione, togliendo lavoro a chi ce l’ha?

Federico Tonizzo

“Perché sovvenzionare…”
Secondo te sarebbe troppo ingenuo supporre che tale Sernagiotto (v. il suo curriculum – biografia che ho postato più in alto), nella sua “semplicità mentale” – nonostante sia un “maneggione” in molte cose – creda veramente che la chiesa cattolica sia una benefattrice dell’umanità, e che alla sua età non riscirà mai a rendersi conto che la chiesa cattolica è la peggiore associazione a delinquere che esista e sia esistita sulla faccia della terra?

manimal

perchè direbbe qualcuno, è una legge laica a stabilirlo.
è perchè, direbbe qualche altro, è dio che lo…. ehm, no, è la maggioranza che lo vuole.

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