È cominciata oggi la Mostra del Cinema di Venezia. Tra i premi in palio, anche quello assegnato dall’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti al film in grado di esprimere meglio i valori laico-razionalisti, come il rispetto dei diritti umani, la democrazia, il pluralismo, la valorizzazione delle individualità, le libertà di coscienza, di espressione e di ricerca.
Giunto ormai alla settima edizione, Il premio prende il nome da Brian, il protagonista della commedia dei Monty Python Brian di Nazareth. Un nome scelto in seguito a un sondaggio effettuato tra i navigatori del sito internet dell’associazione.
Tra i vincitori delle passate edizioni ci sono George Clooney e Sabina Guzzanti. Ma anche quella di quest’anno si preannuncia come un’edizione interessante, con film che trattano temi delicati quali il fanatismo e le scelte di fine vita.
La giuria del premio Brian è composta da Michele Cangiani, Giuliano Gellini, Maria Giacometti, Chiara Levorato, Caterina Mognato.
La pagina del premio: http://www.uaar.it/uaar/premio-uaar-venezia/
Comunicato Stampa Uaar
Bene. I fanatici religiosi ed i bigotti meritano di essere coperti di ridicolo. E questa è la cosa che temono di più.
Si’ l’UAAR spende cosi’ i soldi del 5 per mille, una vergogna!.
Gli operai sono licenziati, un milione di immigrati se ne va dall’Italia per mancanza di lavoro e questi figli di borghesotti, invece di aiutare chi ha bisogno vanno a dar premi ad attori milionari.
Oltretutto dare un premio a Sabina Guzzanti sui valori laico-razionalisti, come il rispetto dei diritti umani, la democrazia, il pluralismo, la valorizzazione delle individualità, le libertà di coscienza, di espressione e di ricerca e’ un po’ come volerlo dare a Emilio Fede per l’imparzialita’ dell’informazione, ma fatemi il piacere ……..
…. sempre meglio che spendere l’8xmille per fare i diorami a natale
(500.000 o 350.000 euro per il diorama in Piazza San Pietro).
Mica ha usato l8 per mille, ha usato i soldi della Citta’ del Vaticano.
Come anche quelli usati per le celebrazioni di Pasqua, Natale e la Via Crucis.
Poi l’albero viene offerto da una citta’.
Voi fate bene a fare cosi’, mi raccomando, aumentate le quote!.
Er Padella ha appena dichiarato implicitamente di leggere (o di scrivere per) “Il Giornale”, “Libero” o altre veline dello stesso padronato: certi argomenti del menga sono autentiche rarità altrove.
Non so, ho solo ripetuto quello che viene detto o scritto per qualsiasi iniziativa della chiesa, forza dell’abitudine, per voi tutto questo e’ cosa nuova.
Per forza, a parte fare iniziative buone e non discutibili, tipo dimostrare che la Sindone e’ probabilmente non copiabile, dare legittimazione giuridica in Europa alla presenza del crocifisso nei luoghi pubblici ed altre cose utili alla religione cristiana, non fate, quindi perche’ criticarle?.
I soldi dei vostri avvocati e dei vostri scienziati sono ben spesi, per valutare cio’ che e’ giusto e vero.
Come no, i mezzi e l’influenza dell’UAAR sono tali da poter ribaltare su di essa le critiche alla chiesa, che incassa sempre e non paga mai. Senza contare che è la chiesa quella che sostiene in continuazione che è tanto buonina e fa tutto per gli altri, mica l’UAAR, che allo stato è essenzialmente un rifugio.
La parte sulla Guzzanti e Fede, poi, sta ancor meno in piedi.
No, pero’ l’UAAR con la richiesta dell’8 per mille e il fatto che non si sogni neppure di fare opere di beneficenza sembra che voglia prendere tutto e non pagare mai (un po’ tipo magna magna politico).
Per fare critiche dovrebbe, almeno, cercare di dimostrare maggiori virtu’ della chiesa che critica.
La chiesa (intesa come fedeli e religiosi) fa’ sia cultura che beneficenza. Le strutture che fanno capo alla chiesa, sia come case di riposo ed ospedali designano una parte dei profitti (se ce ne sono) alla beneficenza, sono quindi di utilita’ sociale.
Altre realta’ laiche che percepiscono il 5 per mille come AVIS – AIDO – ADMO – croci verdi e compagnia, sono di reale utilita’ sociale.
L’UAAR, a parte avere aiutato la chiesa con la faccenda della croce ed aver dimostrato la veridicita’ della Sindone che fa di socialmente utile?.
A me pare piu’ utile un centro ricreativo per gli anziani.
cocco, siamo noi a destinare il cinque per mille, quindi non hai nessun diritto d’intervenire sulle nostre scelte. Mentre non e’ cosi’ sull’otto per mille, di cui la chiesa si frega l’irpef anche sulle quote inespresse.
No, scusate, ho sbagliato, perche’ devo fare critica costruttiva verso tutte le stro… ehm, iniziative dell’UAAR?.
Anzi, in questo periodo di crisi vi chiedo di aumentare l’importo del premio e di farne grande pubblicita’.
Anche affiggendo manifesti nelle mense dei poveri e nelle zone di riunione sindacale dell’Ansaldo, mi raccomando!.
Che cosa c’entra la crisi? Il buon senso in tempi di crisi diventa un lusso? Caso mai il contrario.
No, in tempo di crisi bisogna dimostrare buon senso, a me pare che con una crisi drammatica in corso come quella attuale dimostrare di essere vicini a chi soffre invece a chi non ha problemi o e’ famoso avrebbe molto piu’ senso.
Fate la figura degli snob.
@ padella nella brace
aboliamo ogni attività culturale? mi sembra abbastanza fessa come idea.
Ci sono altri punti in cui intervenire.. per esempio gli armamenti, l’immensa evasione fiscale di questo cattolicissimo paese, i privilegi delle varie caste.
No?
Appunto, mascherati dietro “l’attivita’ culturale”, sempre due pesi e due misure, ovvio, allora dai il 5 per mille al cicolo del bridge o degli scacchi!.
Quindi e’ giusto che le attivita’ culturali ricevano finanziamenti pubblici?.
Allora lì8 per mille alla chiesa e’ giusto, per le opere che fa sia di cultura, che di assistenza che di preservazione dei beni culturali.
GUARDA CHE ADESSO SIETE IN PARITA’ CON LA CHIESA, NEL SENSO CHE PRENDETE SOLDI PUBBLICI, QUINDI SE VOLETE ESSERE ESENTI DA CRITICHE SU COME LI SPENDETE DOVETE STARE MOLTO ATTENTI!!!.
non potete piu’ vantare alcuna “superiorità morale”, anzi, voi li ricevete e li spendete pro domo vostra, senza alcun dovere morale di beneficenza, come fanno le opere ecclesiastiche!.
Adesso siete moralmente su un piano di netta inferiorità durante la critica.
ma che c…o dice ?
cos’è, sui soldi dell’8×1000 (e del 5×1000) c’è il timbro ?
se 350.000 euro (o più) sono andati sul diorama usa e getta, non sono andati da un’altra parte.
E sua santita’ Carcano con che soldi va al festival di Venezia?, suoi o se li fa rimborsare, bella vacanzina eh….
E si porta qualcuno in camera??
Tutto a spese dei contribuenti o sue?.
Ma quanto costera’ l’albergo?
(scusate ma a continuare a leggere le vostre insinuazioni sui preti poi ho imaprato anch’io).
@ padella nella brace
mettere sullo stesso piano 8×1000 e 5×1000 è una bella prova di ignoranza o disonestà. Uno è un privilegio studiato appositamente per favorire la CCAR, l’altro no. Per quanto mi riguarda sono favorevole che i soldi non vengano prelevati dal gettito pubblico. Tu?
comunque mi fa piacere che hai realizzato che è un’idea fessa quella di abolire le attività culturali, in quanto esistono altre colossali voci primarie su cui intervenire.
comunque oh, hai sempre la possibilità di contribuire a risolvere la crisi staccando l’adsl e dando i soldi ai preti.. faresti una gran cosa.
@ padella nella brace
Non andrò al festival di Venezia e non ci sono mai andato, sono un lavoratore dipendente e devo centellinare i giorni di ferie a disposizione. La giuria è composta da cinefili veneti. Nel 2011 l’Uaar, per il premio Brian, ha speso in totale meno di mille euro. Siamo abituati a tirare fuori il massimo con poca spesa. Tanto che potresti mandare qualcuno dei tuoi tanti amici spendaccioni a prendere esempio da noi :-).
Bravo Raffaele, se vuoi insegnare agli altri ad essere onesti, allora fallo per primo tu, quindi ti chiedo soltanto di fare scrivere negli articoli che parlano delle iniziative che fate quanto spendete (o quanto meno se state spendendo soldi che arrivano da sponsor o dal 5 per mille).
Se no siete criticabili nello stesso modo di chi criticate.
I miei amici spendaccioni, in genere sono abbastanza trasparenti, di solito i preti non sono spreconi, lo hanno imparato facendo la carità nelle parrocchie e nelle mense dei poveri.
Infatti, guarda caso, non ti serve Vatileaks per sapere quanto spendono, di solito lo dicono (e puntualmente li criticate).
Caro Carcano,
comprendo il problema lavorativo , ma certamente il premio Uaar sarebbe molto più significativo se invece che da una giuria di cinefili veneti fosse giudicato anche dal segretario che, almeno in modo simbolico, rappresenta gli iscritti all’Uaar.
In parte anche quelli come me che mai si iscriverebbero ad una organizzazione di questo tipo ma che ne seguono con attenzione le attività .
Trovo comunque che sia una iniziativa di grande spessore culturale (quest’anno sono moltissimi i film che parlano di sette) anche se purtroppo ancora poco pubblicizzata (lo scorso anno ero a Venezia e in pochi purtroppo tra i numerosi giornalisti (di regime) erano al corrente del premio). Vi mandai anche delle segnalazione di alcuni siti e de Il Riformista (che lo scorso anno ancora usciva) che ne parlarono ma non credo che li avete visionati. con mio grande dispiacere tra l’altro perchè a qualche giornalistico lo avevo segnalato personalmente.
Quanto allo spreco di denaro sono basita dal fatto che sono stati spesi appena mille euro, ma ritengo comunque opportuno che se si fa un lavoro si spendano i soldi con oculatezza ma si dorme anche in albergo possibilmente carino.
@padella nella brace
I bilanci Uaar sono pubblici
http://www.uaar.it/uaar/bilancio
Quelli di diocesi e parrocchie quasi mai, ha rilevato un giornalista di Avvenire
http://www.uaar.it/news/2011/11/09/le-parrocchie-diocesi-pubblichino-loro-bilanci/
Parafrasando una vecchia pubblicità, “la mia associazione è differente” :-).
Raffaele, lo so che i bilanci UAAR sono pubblici, ma, visto che anch’io sono in una associazione di volontariato, so che alcune iniziative vengono messe sotto voci generiche di “propaganda associativa”.
Quindi, consigliavo di scrivere, per le iniziative piu’ importanti, almeno quanto si prevede di spendere, solo per un fatto di trasparenza, niente di piu’.
D’altronde l’UAAR usa la malfidenza e il sospetto come sue armi, queste sono a doppio taglio.
La mia parrocchia scrive annualmente il bilancio sul bollettino parrocchiale che poi manda gratuitamente in ogni casa, per questo non mi sono mai posto il problema se altri si comportano in altro modo.
@ padella nella brace
Noi non siamo abituati a occultare voci, quindi non vedo proprio perché cambiare il nostro modo di esporre il bilancio. A maggior ragione se la proposta viene da chi ci accusa di usare “malfidenza e sospetto come armi” (senza portare esempi) e dopo aver fatto pesanti insinuazioni, non trovi ;-)?
Mi sembra che quest’anno il premio sia già “destinato”.
La corsa di Bellocchio potrebbe essere senza avversari.
Potrebbe essere competitivo anche “the reluctant fondamentalist” anche se e’ fuori concorso.
@Padella nella Brace. Sono d’accordo con te quasi su tutto, ma che non potevi scrivere “pro domo vOstra” proprio te lo devo dire. O scrivevi “a vostro esclusivo vantaggio”, o altrimenti “pro domo vEstra”.
Saluti.
Questo non è in concorso, ma affronta il tema dell’ossessione religiosa anche in chiave sessuale, alla santa teresa d’avila.
E nell’articolo di repubblica ce n’è anche per il papa:
“Con l’uomo che butta giù tutte le icone delle fede di lei: compreso un ritratto di Ratzinger appeso in cucina (momento che ha provocato perfino qualche applauso in sala).”
http://www.repubblica.it/speciali/cinema/venezia/edizione2012/2012/08/31/news/paradise_faith-41741153/
A proposito di Brian, qualcuno ha visto Eric Idle alla cerimonia conclusiva delle Olimpiadi di Londra? Ha cantato “Always look on the bright side of life”, attorniato da suore pattinatrici, e sostenuto dal coro del pubblico .