All’improvviso tutti si svegliano: il governo Monti si dimentica di far pagare l’Imu alla Chiesa

L’estate sta finendo, ed è tempo che finisca anche la tregua concessa a Monti per far pagare l’Imu anche agli immobili di proprietà ecclesiastica. Un privilegio che, in tempi di gravissima crisi economica, sembra ingiustificato a chiunque. Tranne che alle gerarchie ecclesiastiche e ai suoi fedelissimi sostenitori. Ma è realmente pensabile  che questo governo provvederà?

Ieri Milano Finanza, con un articolo di Roberto Sommella, ha scoperto gli altarini. Parlando di vera e propria “grande beffa dell’Imu dovuta dalla Chiesa”. Mentre gli altri cittadini dovranno versare la terza rata dell’ex Ici, sarebbe “letteralmente sparito dai radar parlamentari il regolamento con cui il governo avrebbe dovuto finalmente mettere nero su bianco le nuove modalità di pagamento” dell’imposta per gli immobili religiosi ad uso commerciale (e non solo: anche per partiti, fondazioni, sindacati).

La Commissione industria del Senato aveva infatti approvato un emendamento al decreto ‘Cresci Italia’ per eliminare l’esenzione di cui godono gli immobili ecclesiastici ad uso commerciale. Manca però il decreto del ministero dell’Economia, guidato da Vittorio Grilli, per fissare i criteri di tassazione. “Senza il decreto”, fa notare Sommella, “la nuova Ici è una pistola caricata a salve, o meglio, a salmi”.

Nei mesi scorsi si era parlato molto del ripristino dell’imposta sugli immobili anche per le strutture della Chiesa. Il cardinale Angelo Bagnasco aveva lamentato un attacco chiudendosi a riccio, ma poi era sembrato più disponibile. Si sono diffuse voci su un accordo tra Monti e vertici vaticani, tra cui il cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato. L’esecutivo aveva annunciato di introdurre l’Imu anche per gli enti ecclesiastici.

Il percorso però si è rivelato molto accidentato, tra conferme, smentite e rettifiche. Le scuole private cattoliche, dopo le lamentele delle congregazioni che le gestiscono, avevano protestato. Istituti che si fanno pagare già profumatamente per le rette degli studenti, ma che con un’opportuna modifica dei criteri per definire un’ente ‘commerciale’ venivano comunque salvati dal governo.

Nonostante il tira e molla — che sempre più somiglia ad un gioco delle parti volto ad allungare i tempi e sedare l’opinione pubblica — il rischio è che ora la Chiesa mantenga i suoi privilegi per cavilli tecnici. Repubblica scrive oggi che il Tesoro, imbarazzato, cercherà di metterci una pezza. Staremo a vedere.

Lo scorso dicembre l’Uaar aveva evidenziato la lunghissima serie di privilegi ed esenzioni di cui godono gli immobili di proprietà ecclesiastica nella sua inchiesta sui costi della Chiesa. E’ stata una delle poche voci che aveva rilevato lo scarso sprint di questo governo ‘clerical-tecnico’, così solerte e operoso su altri fronti che alleggeriscono i portafogli dei cittadini, nel rimettere in discussione i privilegi fiscali della Chiesa. E già a febbraio aveva notato come, “annunciata la legge”, fosse stato trovato l’inganno. Si è tuttavia preferito far finta di niente. Fino all’odierno ritorno di fiamma.

Ma l’impressione è che un governo come quello attuale, così pieno di esponenti cattolici, per di più guidato da un premier come Mario Monti — così assiduo nelle visite al papa — non abbia la minima intenzione di intervenire, a meno che non vi sia costretto. E il governo che uscirà dalle prossime elezioni avrà a sua volta la voglia e il coraggio di intervenire, per intaccare una rendita di posizione della Chiesa sempre più evidente? C’è purtroppo da dubitarne, visti i precedenti.

Dato che la questione dei privilegi fiscali della Chiesa – in particolare l’esenzione dall’Ici – è stata sollecitata in sede comunitaria, l’Uaar ha segnalato l’insostenibilità di tale situzione alla Commissione Europea e al commissario europeo per la concorrenza Joaquin Almunia.

L’associazione

AGGIORNAMENTO DEL 6 SETTEMBRE. Le proteste hanno sortito un primo effetto: il ministro dell’economia Grilli ha ufficialmente comunicato di aver inviato (guarda il caso, proprio ieri) la propria proposta al Consiglio di Stato al fine di raccogliere il necessario parere.

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75 commenti

Tiziana

Sarebbe interessante sapere cosa ne pensa Vendola che non ama sentirsi ricordare il curriculum, ma il suo partito di allora, rifondazione, si scagliò contro il ministro economico Padoa Schioppa che ricordava l’ici della chiesa. Bertinotti , allora presidente della Camera, si infuriò parecchio per l’anticlericalismo (!) del ministro Padoa Schioppa

francesco s.

Vorrei segnalare che la Redazione sta cancellando i miei post sullo scontro nel centro-sinistra sui matrimoni tra persone dello stesso sesso, tra il leader di SEL e la presidente del PD (non ne posso scrivere il nome altrimenti scatta l’approvazione) spero che sia un problema di filtro automatico.

francesco s.

So che è OT e chiedo scusa, se è un problema software chiedo di eliminare i commenti duplicati che sono un tentativo per capire le quali sono le parole e i link proibiti. Anche se reputo strana la cosa non si censura un noto troll che fa insulti ad personam verso gli utenti, ma si censurano i nomi di due politici e si cancellano i commenti di un utente educato.

Ottone

A proposito di certe agiografie di certi cardinali ritenuti degni recentemente apparsi anche in un articolo delle ultimissime, chissà cosa pensava Martini dell’esenzione ici/imu….

Già vedo Calvi e Sindona con Martini che dall’alto dei cieli ci vedono e ci benedicono per tutto il bene che facciamo alla ccar.

admin

Siamo curiosi di sapere quali passaggi di quella Ultimissima rientrano nel concetto di “agiografia” (= “racconto della vita di un santo”).

Ottone

Alcuni esempi:

“Molti, in queste ore, stanno giustamente mettendo in luce la sua statura di uomo che non si è mai sottratto al confronto. La sua morte può dunque essere lo spunto per riflettere su alcuni temi, dal rispetto per chi prende strade diverse alle scelte di fine vita. Ma anche del futuro stesso della Chiesa cattolica.”

“…la morte di Martini rappresenta anche la fine di un’epoca: la morte dell’ultimo cardinale che continuava lo stile di Giovanni XXIII. La candidatura dello stesso Martini era del resto uscita imprevedibilmente sonoramente sconfitta già alla prima votazione dell’ultimo conclave.”

“…un uomo stimato soprattutto perché rispettava gli altri e si poneva in ascolto. I suoi periodici incontri milanesi con i non credenti sono stati aboliti dai suoi successori ed erano impostati a un confronto paritetico…”

“Una vita da rispettare, dunque, quella di Martini. Da rispettare fino all’ultimo.”

ecc. ecc. ecc.

Ora, questo signore che era ai posti di comando della ccar come si poneva nei confronti di: ici/imu, i vari Sindona e Calvi, delle leggi che in certi paesi africani condannano a morte gli omosessuali, sugli ultimi scandali (tipo Vaticano S.p.A. – lui naturalmente anima pia e devota non sapeva niente vero?).

Potrei continuare per un bel po’ ma basta leggersi le ultimissime.

Ritengo che considerare il signor Martini come : “Una vita da rispettare, dunque, quella di Martini. Da rispettare fino all’ultimo.”, visto tutto quello che la ccar ha combinato, visto che Martini tutto sommato ha fatto solo qualche chiaccherata, niente di più, sia semplicemente osceno.

Per queste chiaccherate (cattedra dei non credenti) e per certe sue prese di posizione (vedi scelte di fine vita) non gli si deve addebitare in maniera preponderante la sua scelta di rimanere nella ccar e di esserene sul ponte di comando come gli altri cardinali?

Una rondine non fa primavera, se ne accorto Piergiorgio Odifreddi che ha ben capito l’andazzo.

Ratzinger e Martini uno opposto all’altro? Ma per carità a me paiono più che altro due compari.

Sia chiaro ognuno ha la propria opinione ma mi sembra che la storia della ccar e dei suoi esponenti in un’analisi razionale dei fatti non possa prescindere da certi eventi e fatti oramai noti e storicamente consolidati.

Martini non è entrato in una istituzione inventata li per lì, ma è entrato e rimasto in una associazione che sappiamo benissimo cosa ha fatto e soprattutto cosa continua a fare.

Anche la Storia deve avere un peso!

admin

Se ne deduce dunque che, secondo te, stimare un uomo perché non si sottrae al confronto significa fare agiografia. Non è esattamente quello che c’è scritto sul dizionario (eufemismo). Detto questo, restiamo della nostra opinione espressa nell’Ultimissima, che conteneva anche annotazioni critiche misteriosamente sparite nel tuo sunto.

Ottone

Naturalmente il termine “agiografia” qui deve intendersi in termini polemici (vai alla voce iperbole).

Comunque ritengo che nel valutare un uomo (come questo qua) non si possa prescindere dal contesto in cui è inserito, sia temporale che sociale.

Anche Hitler ha ridotto la disoccupazione in Germania e avviato o cercato di avviare un dialogo con il Regno Unito per scongiurare una guerra tra i due paesi ma non mi pare che la sua figura per questo possa ritenersi positiva.

Martini non è di certo Hitler, ma mi pare però che la ccar sia stata molto accomodante con il Cancelliere tedesco e non solo con lui e soprattutto non solo allora, ma ancora adesso. Altrimeti è inutile lamentersi di certe foto di certi papi che si fanno vedere insieme al signor Pinochet (non certo avvenuto nel medioevo), solo per fare un esempio.

Tutto questo il cardinal Martini non lo sapeva?

Come ho detto mi sembra un po’ poco qualche chiaccherata sopra la cattedra e qualche presa di posizione “pro” laicità (concediamogliela) fatta ogni tanto, per farlo diventare: “…un uomo stimato soprattutto perché rispettava gli altri…”, “Una vita da rispettare, dunque, quella di Martini. Da rispettare fino all’ultimo.”

Tutto il resto? Cancellato?

Non mi pare proprio che : “Martini non era un dissidente: non si è mai contrapposto frontalmente alle gerarchie ecclesiastiche, di cui peraltro faceva autorevolmente parte. A maggior ragione non era nemmeno un eretico: non si è mai discostato dalla dottrina cristiana, arrivando a difendere la presenza del crocifisso nelle aule delle scuole pubbliche perché “bisogna anche tenere conto delle tradizioni e della sensibilità della gente”.” sia sufficente a descrivere l’associazione di cui ha fatto parte e tutte le politiche da essa perseguite.

Ripeto: ANCHE LA STORIA HA IL SUO PESO ED IN QUESTI CASI CREDO CHE SIA PREPONDERANTE.

Ottone

Per quanto riguarda la posizione espressa dall’associazione per me non c’è problema, ho già espresso la mia opinione in tal senso in un altro caso.
E’ meglio che chi sa che cosa ha difronte, in questo caso i dirigenti dell’associazione, esprima al meglio quelle che ritiene le politiche più favorevoli alla causa e che sono state sicuramente ponderate a favore di essa.
Su questo sono realista sia chiaro, certe dichiarazioni hanno anche un valore politico è inutile nasconderselo e certe posizioni prese troppo duramente non sarebbero positive ne per l’associazione ne per la causa, non mi faccio illusioni e capisco come vanno le cose.
Ma caro admin perdonami se i vari Martini , don Gallo ecc. proprio non mi vanno giù. Spero tu capisca.

admin

No problem, abbiamo priorità differenti.
L’Uaar è inevitabilmente un avversario filosofico della Chiesa e delle altre religioni, ma ritiene prioritaria la battaglia contro i politici clericali. Non ha peraltro problemi a riconoscere che, all’interno della Chiesa, ci possono essere diverse sensibilità nei confronti degli atei, anche se è indubbio che prevalgono i demonizzatori (http://www.uaar.it/ateismo/dicono-di-noi). Proprio per questo, però, ci sembra onesto riconoscere i meriti di chi non si uniforma all’andazzo demonizzatore.

ancia libera

lo avevo scritto in altro post ma credo sia stato censurato: ora lo riscrivo: quelli ce la mettono sempre in quel posto; chiedo che l’UAAR faccia sentire la propria voce e promuova delle iniziative per svelare questo scandalo altrimenti quest’anno il mio 5×1000 se lo può scordare !!!!!!

admin

Per il momento, l’unica voce che si è sentita e che ha invitato a mobilitarsi è proprio quella dell’Uaar :-). Ora spetta anche ai singoli laici italiani farla sentire, scrivendo alla Commissione europea.

Federico Tonizzo

“Si sono diffuse voci su un accordo tra Monti e vertici vaticani, tra cui il cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato.” 🙄
Perchè ci sarebbe bisogno di un “accordo” col Vaticano per fargli pagare le tasse??? 😯
Monti mica ha fatto un “accordo” con gli Italiani per imporre l’IMU (salatissimo!) agli Italiani!!! 👿
E la millantata (ma finta) “equità” di Monti??? 👿

O.T.:
Ieri Marchionne ha per la prima volta detto una cosa su cui concordo: “Mi sa che la luce che Monti vede in fondo al tunnell è quella di un treno!” 😯

Tiziana

non è neanche equità, ma l’europeismo che sbandiera continuamente. in questo servilisimo al vaticano?

gcr

Marchionne si lamenta perche’ in italia vende poche macchine, sono contento, che vada a venderle in serbia dove ha portato la fiat.

francesco s.

@Federico Tonizzo

attenzione ad andare in O.T. mi è stato spiegato dalla moderazione che è motivo di cancellazione di post, anche se riguarda temi sulla laicità.

francesco s.

@Federico Tonizzo

attenzione ad andare in O.T. mi è stato spiegato in privato che è motivo di cancellazione di post, anche se riguarda temi sulla laicità.

Odino

Un accordo ci fu ma con finalità diverse e, complici i media italiani, Monti E Ratzy fecero fessi molta gente, tra cui me.
La faccenda è ben sviscerata nel libro di Nuzzi “Sua santità, le carte ecc.”.

In pratica, per evitare una procedura di inflazione per concorrenza sleale, il governo italiano (prima con Tremonti poi, dopo la caduta del Berlusca, con Monti) fu costretto a rivedere la normativa sull’esenzione ici per le attività parzialmente commerciali.

Per mettere fumo negli occhi alla Ue, dopo una scrittura a 4 mani Governo italiano-Stato Vaticano, si arrivò alla attuale normativa ancora non vigente.
Naturalmente il tutto fu condito con altro fumo negli occhi: Bagnasco che si dichiarava disponibile e Monti che faceva finta di fare la voce grossa contro la chiesa.

LaBusta

Ladri, evasori, aguzzini.
Odiosi proprio!
La cosa che più mi infastidisce è che lavorano sempre di nascosto mentre di facciata non fanno altro che dichiarare le solite menate: carità etc…
Andrebbero picchiati sodo

Francesco non da Assisisi

E’ vero, tanto che si può dire “Mamma li tirchi!”, oppure “la campana sono li tirchi so sbarcati alla marina…”.
Ma più che tirchi sono davvero spudorati! Penso anche che oltre alla tirchieria c’è dell’altro, la volontà di mantenere il segreto più assoluto (altro che terzo segreto di fatima) sulle attività economiche della chiesa. Sarebbe interessante conoscere le proprietà immobiliari, le partecipazioni azionarie, gli investimenti finanziari di un’organizzazione al cui confronto la mafia nostrane, quella cinese, la yakuzia e via criminalando appaiono come timidissimi imitatori.
Esproprio generalizzato e senza alcun indennizzo, ecco cosa ci vorrebbe!

Federico Tonizzo

“Esproprio generalizzato e senza alcun indennizzo, ecco cosa ci vorrebbe!”
Concordo!!!
E pensare che nel giorno della breccia di Porta Pia si poteva farlo senza troppa fatica!!!

ImmaSpacc

Only in Italy ragazzi! Only in Italy!
Patria del “fotti il prossimo finchè puoi, con tutti i mezzi che hai”, ma vai in chiesa la domenica per fare bella figura.
Già mi vedo tra 1 anno, tra le altre, la gente sfondare le porte di San Pietro per avere del pane.

Imma

Southsun

In San Pietro non troveranno pane, ma i gioielli di Mammona e le sue mutande luride.

San Dokan

Giusto, una nuova breccia di Porta Pia è proprio quello che ci vuole… a proposito, tra poco ne ricorrerà l’anniversario: propongo che la data del 20 settembre venga ripristinata come festa nazionale!

P.s.= complimenti vivissimi per il nick 😀

ancia libera

sono d’accordo con la tua proposta sarebbe bello che l’UAAR si facesse promotore per rimettere il XX settembre come festa nazionale prima che il fascista mussolini la abrogasse !

bruno gualerzi

Fino a quando, a partire dalle più alte cariche dello stato, si riconoscerà alla chiesa un’autirtà morale di cui noi italiani dovremmo essere orgogliosi e riconoscenti… mettere le mano nelle tasche di questa ‘autorità morale’, sarebbe disdicevole, rischierebbe di sminuirne l’autorità. Se la chiesa, bontà sua, tra le altre opere di carità riterrà di dare una mano anche alla nazione italiana alle prese con la crisi, non finiremo mai di ringraziarla… ma obbligarla a pagare come si trattasse di un qualsiasi altro ente, proprio no. Saremmo solo degli ingrati!

Ottone

Chissà cosa ne pensava il laico devoto ormai deceduto Card. Martini di queste cose…

bruno gualerzi

Non lo so cosa ne pensasse il laico devoto Martini, fin dove il suo eventuale disaccordo con la gerarchi potesse spingersi (non credo molto avanti, almeno come presa di posizione inequivocabile)… ma sul fatto che il post di Ultimissime ne abbia tessuto l’agiografia, non sono d’accordo. Ha solo riportato quanto si diceva di lui, del modo con cui avrebbe posto fine ai suoi giorni, e quanto ciò potesse essere in contrasto con il vaticano. Poi ognuno ha espresso la sua opinione, sulla figura e sul ruolo di Martini.

massi

Quelli che se ne vanno sono sempre i migliori (e i pesci che scappano i più grossi).

neverclean

Il nostro governo tecnico Clerico-Liberista entrerà nella storia per le sue grandi capacità tecniche “a-la-CL”!
I ritardi nella emanazione del decreto attuativo sono giustificati dal governo tecnico “a-la-CL” dalla difficoltà della materia.
Vediamo quindi quali insormontabili difficoltà tecniche avrebbe dovuto affrontare un Governo (tecnico) “NON-a-laCL” per SEMPLIFICARE una materia così terribilmente complessa.
Attualmente non pagano l’IMU (ex ICI) gli immobili della Chiesa adibiti ad uso “NON ESCLUSIVAMENTE COMMERCIALE” (art. 39 del decreto legge 248/2006 Bersani-Visco 2006).
Un Governo non dotato di straordinarie capacità tecniche avrebbe potuto modificare il suddetto art. 39 in questo modo:
spostare il NON dopo ESCLUSIVAMENTE ottenendo così l’esenzione solo per gli immobili adibiti ad uso “ESCLUSIVAMENTE NON COMMERCIALE”.
In questo modo sarebbe stata cura della CCAR provvedere all’accatastamento dei propri immobili in funzione della loro destinazione d’uso, spostando la “complessità” dell’operazione ‘corretto accatastamento’ sul proprietario dell’immobile che si sarebbe visto costretto a chiarire al meglio la destinazione d’uso dei propri immobili, pena il pagamento di troppe tasse!
L’operazione di accatastamento risulterebbe banale nel caso del bar della parrocchia perchè il bar è tipicamente un locale a se stante. Sarebbe un po’ più complicata nel caso del convento trasformato parzialmente in albergo, magari lasciando volutamente qualche stanza alle suore per eludere le tasse! Con questo banale scivolo del NON, il giochetto dell’ambiguità d’uso non sarebbe stato più possibile e sarebbe totalmente a carico della Chiesa disambiguare la situazione. Perchè se la CCAR vuole fare degli investimenti immobiliari deve farli nella chiarezza delle finalità economiche e nel rispetto della concorrenza, e non per eludere le tasse.
Invece i tecnici a-la-CL scelgono una strada complicata perchè così si perde tempo e non si arriva a nulla. E’ la tecnica, sperimentata in millenni, usata dalla Chiesa per eludere i problemi di aggiornamento in ogni campo, compreso quello economico e finanziario: 1 – prima negare il più a lungo possibile, 2 – poi ritardare il più a lungo possibile, 3 – poi complicare il più possibile fino a cercare di rendere il più possibile inattuabile, 4 – poi non applicare il più a lungo possibile, 5 – infine applicare il meno possibile.
Siamo ancora a cavallo fra la fase 2 e 3! Prima di fargli pagare la sacrosanta IMU ce ne vorrà ancora parecchio di tempo! :-((

Sandra

Tutto legale: e la morale (cattolica) della faccenda è che si può promettere giustizia fiscale a parole, e poi salvare i propri amici. Se ricordo bene Richard Feynman metteva la propaganda politica (e anche certa pubblicità) tra le cose immorali.

gcr

cosa vi aspettavate momti e il papa sono come culo e camicia, non chiedetemi chi à il culo e chi la camicia, fanno schifo tutti e due, miliardari che non vogliono pagare e far pagare la crisi ai ricchi ma sempre ai poveri, in effetti questi sono i “valori” della chiesa palazzi, terreni, ori e tanti tanti soldi, ma fin che il gregge correra’ ogni volta che il pastore li chiama sara’ sempre così, il popolo bue sara’ sempre in ginocchio questa e’ l’italia che ci meritiamo colonia del vaticano (buco del culo del mondol)

Fabiogodless

Ma non si può fare un referendum per abrogare il concordato? Tra l’altro è stato firmato da Mussolini che poi gli italiani hanno appeso per i piedi e quindi riconfermato da Craxi, scappato in Tunisia. E’ chiaramente un accordo che gli italiani NON condividono affatto.

Francesco non da Assisisi

Il concordato di Mussolini è stato sostituito da quello di Craxi nel 1984. In quanto al referendum, potremmo anche tentare, ma dubito che il concordato verrebbe fatto passare come accordo fra stati, alla stregua per intendersi del trattato europeo, e quindi escluso dalle materie sottoposte a referendum.
Tuttavia il concordato, pur nella sua aberrazione, prevede alcuni obblighi anche per la chiesa, ad esempio la riduzione dei vescovati (o vescovadi?) al numero delle province, quindi una campagna per l’attuazione di questa norma – mai attuata dal 1929 – sarebbe già qualcosa(ina). Ci vorrebbe insomma una sorta di spending review (o rewiev?) a cui dovrebbe essere sottoposta la chiesa, inoltre perché non affidare a soggetti terzi indipendenti la revisione dei bilanci della chiesa e delle sue organizzazioni?

Paul Manoni

Il sentiero “da e per” il Vaticano, sulla questione ICI, lo aveva già tracciato il Ministro dell’economia Giulio Tremonti, del precedente governo, quando andava ad accordarsi con il suo amichetto Ettore Gotti Tedeschi, ex direttore dello IOR.

Una volta accordatisi, questi due soggetti, sul come evitare le sanzioni UE ed il rimborso degli arretrati da parte della CCAR (fior fior di quattrini alla faccia di esodati, disoccupati, precari, ecc, ecc), ed una volta venuto meno il governo “bunga-bunga”, a Monti non è rimasto che propinare all’opinione pubblica imbufalita, questo escamotage, precedentemente studiato a tavolino da altri.

Visto la composizione di tale governo “tecnico”, con Ministri che hanno addirittura chiesto il permesso alla Chiesa, prima di assumere l’incarico, era comprensibile che la faccenda ICI l’avrebbero tolta dai riflettori, facendo calmare gli animi.

Ora mi chiedo, qualsiasi genere di prossimo governo eletto, quale “sentiero” vorrà percorre?…Quello dei “Tre-monti”, quello dei “Monti” o altri sentieri, magari meno panoramici ma più laici? ❓

spapicchio

Il prezzo al Vaticano che comunque doveva pagare Monti per sperare di rimanere al governo: rimettere al Vaticano il suoi debiti, come il Vaticano non li rimette agli italiani che continuano a pagare, tasse e tributi, perdendo la liberta`assieme ai diritti civili.

Francesco

Dal Vangelo di Luca, riveduto da Ratzinger:

Postisi in osservazione, mandarono informatori, che si fingessero persone oneste, per coglierlo in fallo nelle sue parole e poi consegnarlo all’autorità e al potere del governatore. Costoro lo interrogarono: «Maestro, sappiamo che parli e insegni con rettitudine e non guardi in faccia a nessuno, ma insegni secondo verità la via di Dio. È lecito che noi paghiamo il tributo a Cesare?». Conoscendo la loro malizia, disse: «Mostratemi un denaro: di chi è l’immagine e l’iscrizione?». Risposero: «Di Cesare». Ed egli disse: «Non date a Cesare quel che di Cesare ne ha Dio quello che è di Dio, perchè tanto a tutti due, ci pensa quel gran popolo di coglioni degli italiani.».

stefano

e chi si meraviglia? figuriamoci se il bieco e triste ragioniere bocconiano fa uno sgarbo agli amichetti preti…

crebs

Per il Presidente della Repubblica ci dovrebbe essere un procedimento per alto tradimento (per la sua cena con un capo di stato estero che gli ha chiesto, evidentemente ascoltato, di adoperarsi per far mantenere a deyyo stato gli attuali privilegi).
Per il Presidente del Consiglio e i ministri interessati non so se esiste un reato equivalente.
Ma in ogni caso nessuno lo contesterà, nè i giornali nè la magistratura.

rita

Ragazzi parlate voi x favore, é da quando ho letto la lieta notizia che vomito…. Difficile da calcolare??? La chiesa l’ imu non la pagherà mai!!!!

BennyHill

La Chiesa che paga l’IMU? Ma certo… a quando la neve a luglio e Obama che mi telefona per augurarmi buon compleanno?

Con gli agganci che ha la Chiesa, un governo disposto a sfidarla sull’IMU in Italia non ci sarà mai.
Se mai dovesse pagare sarà perché VORRA’ pagare (questione d’immagine), ma in quel caso prima di scucire un euro avrà già pronto un qualche accordo col governo di turno per farsi restituire il tutto, molto discretamente, attraverso finanziamenti vari dagli enti pubblici.

esodo

Giustamente avete ricordato, nel contesto del commento sulla Chiesa che non paga l’IMU, che non la pagano nemmeno i partiti politici. le associazioni sindacali, le fondazioni bancarie,ecc…Sarebbe stato più corretto sottolinearlo anche nel titolo. Perché usare due pesi e due misure? Forse per pregiudizio? Non lo so! Sono sicuro e certo che nella Parrocchia dove presto
servizio l’IMU si paga e anche salata e non solo centinaia di Euro ma migliaia di Euro, anche su locali adibiti per servizio CARITAS. Pronto bilancio alla mano per chi lo volesse vedere. Ora mi pare disonesto intellettualmente accusare tutto e tutti. Ma un dialogo più pacato non sarebbe meglio. Sembriamo quei due che mentre la nave affonda continuiamo a schiacciarci i pidocchi sulla testa.Ho cercato di non offendere nessuno, se inavvertitamente lo avessi fatto, chiedo scusa.

P.S. Se non viene pubblicato questo commento serva da riflessione per chi legge

Gianluca

esodo,

le fondazioni bancarie non pagano l’IMU? Se è così è altrettanto grave. Sui partiti politici e le associazioni sindacali sono altrettanto d’accordo, ma comunque sia a livello generico un ente dello stato non dovrebbe pagare un tributo a sè stesso (perchè di questo si tratterebbe), mentre le associazioni private come la chiesa e le banche sì. Che la tua parrocchia paghi l’imu non fatico a crederlo, ma il problema non è quello che pagano le parrocchie, ma tutti gli immobili vaticani e della Cei che hanno ben poco di caritatevole.

“P.S. Se non viene pubblicato questo commento serva da riflessione per chi legge”

Forse intendevi:” se viene pubblicato”

neverclean

Molte inchieste hanno dimostrato che non è assolutamente esatto quello che affermi: i locali Caritas per mense non pagano – giustamente – l’ICI.
E’ vero che anche altri soggetti sono interessati a questa normativa, ma bisogna considerare le proporzioni quantitative: il rapporto sarà all’incirca 100 a 1 o forse più
(100 euro di tasse dovute dalla chiesa cattolica ogni 1 dovuto dagli altri soggetti).
Inoltre la CCAR è l’unico soggetto fra quelli interessati ad aver messo in atto una politica sistematica per trasformare strutture edilizie in suo possesso che si vanno svuotando in strutture ricettive per il turismo che non pagano l’ICI. Non risulta che analoga politica sia stata messa in atto da partiti, sindacati, etc. (cioè dagli altri soggetti inbteressati).
E’ comunque evidente che anche questa partita economica fa parte delle transazioni – economiche anch’esse – che intercorrono fra la politica politicante e la CCAR. Altrimenti non si spiegherebbero gli interventi elusivi per le tasse dovute operate da tutti i governi di destra, centro-destra, centro-sinistra e tecnici.
Naturalmente il tutto alle spalle dei cittadini contribuenti.

RobertoV

Visto i costi che mettono a bilancio alcune mense caritas (2,5 €/pasto, ma quella di Giuseppe addirittura 3,5 €/pasto) dovrebbero pagarla visto che i costi di una mensa per i poveri dovrebbero aggirarsi attorno ad 1 €/pasto. Per confronto Milano Ristorazione che serve i pasti caldi agli studenti delle scuole di Milano fa pagare come prezzo pieno 3,5 €/pasto (incluso costo di consegna dei pasti caldi presso le varie scuole, tasse, stipendi dei dipendenti e guadagno, con ben altri standard di qualità e controlli).
Secondo Altroconsumo la spesa media degli italiani per cibo e bevande è di circa 3 €/pasto, senza fare economia perchè i 2/3 degl italiani comprano in negozio. Se comprassero nei supermercati e nei discount il costo potrebbe scendere a circa 2 €/pasto. In effetti a prezzi Esselunga potete farvi un pasto completo (cucinato da voi) a circa 2 €/pasto, mentre in un discount attorno a 1,5 €/pasto, ma una mensa per i poveri accede a prezzi all’ingrosso e a prodotti svenduti sotto costo o addirittura regalati e non ha necessità di buona qualità.

cristian

x Esodo: voglio vedere le ricevute di pagamento dell’IMU che ha pagato la tua parrocchia perchè sono certo che non esistono anche perchè l’IMU è stata introdotta quest’anno e quindi è impossibile che la tua parrocchia lo pagasse in passato. Forse intendevi ICI? neanche quello la tua parrocchia pagava e tanto meno la Caritas perchè la legge non lo prevedeva per gli enti religiosi, ma solo per quelli a scopo di lucro (anche se la chiesa x questo lo dovrebbe pagare in quanto il suo primo scopo è quello di lucrare il più possibile su tutto!!!) Quindi prima di esporti con certezze illusorie, che rischiano di farti fare brutta figura, informati meglio!!!

RobertoV

In effetti quando hanno fatto vedere le ricevute dell’ICI pagata, come nel caso della Casa del Clero di Milano, si è visto che l’ICI pagata corrispondeva solo ad una parte del complesso. Quando si possiede tanto si fa presto a pagare migliaia di Euro, ma bisogna vedere a che frazione corrisponde del patrimonio. Non per nulla le stime governative parlavano di circa 600 milioni di Euro non pagati e le stime del comune di Roma ad almeno 25 milioni di Euro per la sola città. Purtroppo spesso approfittano dell’ambiguità della legge e della mancanza di controlli, come si è visto in alcune sentenze (tipo far risultare ancora come scuole alcuni edifici non più adibiti a tale uso o tenere in un convento ormai vuoto due persone per evitare di pagare l’ICI).

esodo

La prima rata IMU è stata pagata a Giugno.
Questo valeva per tutti i contribuenti.

cristian

Quasi quasi spero non gliela facciano pagare la tassa alla Chiesa, così gli italiani si arrabbieranno ancora di più capendo che setta mafiosa e avida sia la Chiesa cattolica romana.

cristian

x Esodo: voglio vedere le ricevute di pagamento dell’IMU che ha pagato la tua parrocchia perchè sono certo che non esistono anche perchè l’IMU è stata introdotta quest’anno e quindi è impossibile che la tua parrocchia lo pagasse in passato. Forse intendevi ICI? neanche quello la tua parrocchia pagava e tanto meno la Caritas perchè la legge non lo prevedeva per gli enti religiosi, ma solo per quelli a scopo di lucro (anche se la chiesa x questo lo dovrebbe pagare in quanto il suo primo scopo è quello di lucrare il più possibile su tutto!!!) Quindi prima di esporti con certezze illusorie, che rischiano di farti fare brutta figura, informati meglio!!!

whichgood

Dopo 6 (sei ! ) visite ufficiali al papa mi sembra naturale che Monti si scordi certe cose, non le resta tempo per rivedere l’agenda.
Ottima iniziativa aver scritto alla commissione europea.

“Si ricorda che è già in vigore, senza necessità di ulteriori provvedimenti attuativi, il primo comma dell’articolo 91 bis, che precisa che sono esenti soltanto gli immobili utilizzati dagli enti non commerciali “destinati esclusivamente allo svolgimento con modalità non commerciali” delle attività istituzionali.”

Casa mia è d’uso abitativo, non commerciale dunque. Perchè io sì devo pagare senza sè e senza ma ?

whichgood

PS.
aggiungo che sono particolarmente devoto a San Culamo

DanielN

Io nella mia cameretta ho il poster del mitico Gilles Villeneuve di cui sono da sempre un fervente adoratore… posso provare a chiedere di essere esentato dal pagamento dell’imu?

DanielN

mmm… è già trapassato l’8 maggio del 1982 durante le prove di qualificazione, fatale gli fu un paletto… può andare?

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