Chiesa, Imu e il ‘riposizionamento’ che scomoda Gesù

Dopo mesi di tentennamenti da parte del governo, la Chiesa pagherà l’Imu sugli immobili ad uso commerciale? Ce lo siamo chiesti di nuovo quando si è scoperto che il ministero dell’Economia non aveva ancora emanato il decreto attuativo per stabilire i criteri del pagamento dell’imposta per gli immobili ecclesiastici. Sul web si è scatenata la protesta e i giornali hanno rilanciato il tema. Questione su cui avevano vigilato in pochi, tra cui ‘soliti’ guastafeste dell’Uaar.

Il ministro del Tesoro, Vittorio Grilli, intanto si è mosso con una proposta (al momento ignota). Il vento potrebbe cambiare, con la fine — o quantomeno la limitazione — di uno dei tanti privilegi di cui gode la Chiesa in Italia. I riflettori puntati sull’ex Ici potrebbero ridurre a più miti consigli le gerarchie ecclesiastiche. L’impressione è che sia ripreso il dialogo con il governo di Mario Monti, per trovare una soluzione ‘amichevole’. E a giorni potrebbe esserci una svolta.

Indicative le parole del cardinale Gianfranco Ravasi, intervistato da Il Fatto Quotidiano durante il Forum Ambrosetti a Cernobbio. Pungolato benevolmente sull’Imu, il prelato ha voluto innanzitutto “sfatare la mitologia” che girerebbe sulla questione. “Proprio non pagando l’Imu in molti ambiti dell’attività ecclesiale”, ha detto, “si ha la possibilità di sostenere un orizzonte nei cui confronti lo stato è del tutto indifferente”. Tradotto, è grazie al mancato pagamento di questa imposta che la Chiesa può tenere in piedi il suo sistema di sussidiarietà. Che non abbiamo esitato a definire ‘malato’ in quanto clericalmente orientato, caratterizzato da storture, scarsa trasparenza, corsie preferenziali, e persino interferenze per bloccare la concessione di contributi ad altre realtà.

La politica in Italia è troppo prona al Vaticano? Il cardinale ha ammesso che “la presenza religiosa all’interno di un paese come questo in passato” può aver condotto a “delle prevaricazioni”. Ma ha sfoderato la famosa citazione evangelica ‘Date a Cesare quel che è di Cesare, a Dio quel che è di Dio‘, per ribadire la vulgata contemporanea del Vaticano secondo cui proprio Gesù avrebbe ‘inventato’ la laicità. Quella sarebbe la sua “unica dichiarazione” di “tipo politico”, volta a “riconoscere la legittimità di un’autonomia della politica, dello Stato e dell’economia e dall’altra parte la legittimità di un’autonomia della sfera religiosa”. Il biblista si rammarica perché “tante volte questo non è avvenuto, si sono avute anche forse delle prevaricazioni, anche reciproche”.

D’altronde è notorio come qualsiasi passo del Vangelo, della Bibbia o della sterminata produzione intellettuale cristiana che vi ruota intorno, possa essere opportunamente ‘contestualizzato’ per giustificare tutto e il contrario di tutto. Il ‘date a Cesare’, fino a non molto tempo fa era usato, anche da parte del papa, per ribadire la superiorità della Chiesa rispetto agli altri ordinamenti ‘terreni’. E non come apologia della laicità. Ancora oggi, il Catechismo lo cita esclusivamente per pretendere l’autonomia della religione dalla politica (anzi, “il rifiuto dell’obbedienza” all’autorità politica non “retta”), e non anche il contrario.

Stiamo forse assistendo all’ennesimo ‘riposizionamento’ condito di citazioni evangeliche, con cui la Chiesa pretende di porsi improvvisamente all’avanguardia? Non sarebbe la prima volta: è una pratica che ha una lunghissima tradizione. E a cui tanti per lunghissima tradizione abboccano.

La Chiesa non pagava l’Imu? Da oggi (forse) pagherà? Perché Cristo “dimostra chiaramente in quell’occasione di pagare le tasse”. E anche Paolo di Tarso nella Lettera ai Romani invita “chiaramente” a pagare le tasse, aggiunge il biblista: allora tutto torna. Ma sempre considerando, ammonisce Ravasi, che la “presenza della Chiesa nell’interno della società italiana, proprio in questo ambito – nell’ambito sociale, caritativo, nell’ambito anche culturale – è una risorsa importante per lo Stato italiano”. Quindi prepariamoci (forse) ad un via libera all’Imu da parte di una Chiesa-mamma magnanima, generosa, che si sacrifica ancora nonostante lo faccia già. E alle prossime celebrazioni da parte di mass media e politica. Come nella migliore tradizione italiana.

Intanto la realtà, come rilevato dalla nostra inchiesta sui costi della Chiesa, è molto più prosaica. E come dimostra anche la situazione in Grecia. Dove la Chiesa (stavolta ortodossa) non paga alcuna tassa e mantiene i suoi privilegi nonostante il paese sia al tracollo.

La redazione

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79 commenti

Michele Gaismayr

Bibbia, vangeli, lettere di questo o quel santo e baggianate varie…
ma non c’è una legge dello stato in Italia? Che la si applichi a tutti i soggetti su tutto il territorio nazionale, ed il problema risolto. Ci deve pensare la guardia di finanza, non i cardinali.

bruno gualerzi

” Perché Cristo “dimostra chiaramente in quell’occasione di pagare le tasse”

L’occasione è il solito “date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio”.
Bene, qui il buon Gesù… magari – contestualizzazione per contestualizzazione – per non iritare troppo il già poco benevolo Cesare di allora… si è contraddetto. Forse strumentalmente, ma si è contraddetto, mettendo da parte il fatto fondamentale che lui è il figlio di Dio… o Dio stesso, anche se non è ben chiaro, nonostante i trinitaristi si siano dati da fare per redimere la questione. Comunque, in buona sostanza, cosa potrà mai essere di Cesare che non sia prima di tutto di Dio? A Cesare – per tenerlo buono, perchè non rompa troppo le scatole – si potrà versare il contributo richiesto… ma sia bel chiaro che a lui non spetta niente se non quanto si è disposti a benevolmente elargire. E pretendere che sia questa la base della laicità (‘buona’ mo ‘cattiva’ che sia) è, appunto, una contraddizione risalente a Gesù di Nazareth stesso: lo stato (Cesare) non potrà mai pretenedere di appropriarsi di qualcosa come se fosse suo diritto. Ogni diritto ha la sua ‘causa prima’, come tutto del resto, in Dio… e quando ciò che esige lo stato – sia in termini economici che legislativi – cofligge con la chiesa rappresentante di Dio in terra, non c’è laicità che tenga. Un credente sa, dovrebbe sapere, da che parte stare.
In quanto al Ravasi… deve aver avuto il suggerimento per questo apparente adeguamento della ccar sulla questione delle tasse da qualche ateo-devoto, invitato a prendere il the nel suo Cortile.

enrico

Gualerzi noi non abbiamo problemi con il libero arbitrio, semmai altri ne hanno.
Le tasse e la moneta sono invenzioni degli uomini.

spapicchio

@ enrico

“Gualerzi noi non abbiamo problemi con il libero arbitrio, semmai altri ne hanno. Le tasse e la moneta sono invenzioni degli uomini.”

E i cattolici romani sono uomini.

Tutta presunzione: don Verzè, mons. Marcinkus, Formigoni, D’Accò, Berlusconi, Dell’Utri, Calvi, Sindona, Ricucci, Fiorani, Coppola, eccetera, i grandi bancarottieri cattolici nella storia, tutti pensavano di non avere problemi di libero arbitrio, di tasse, di moneta, e che ne avessero gli altri (tipico ragionamento cattolico) ma poi al contrario ce li hanno avuti loro (try and fail).

Forse sono le ennesime pietre d’inciampo dell’evangelo, ma quanta illusione, i cattolici nemmeno uomini, ma esseri sovrumani, dei veri demoni clericali 😆

Però i cattolici italiani sono ingenui nella loro ostinazione, e spesso vogliono illudersi dietro la loro fede e per opportunismo, dicendo che non sapevano nulla.

fab

Nessuno ha problemi col libero arbitrio, dato che non esiste. E’ con l’illusione dello stesso che avete enormi problemi.

enrico

@ fab

Considero piuttosto sciocco discutere con qualcuno che cerca di convincermi di una sua opinione quando lo stesso nega di averla liberamente scelta.
Almeno dovrebbe stabilire di aver scelto o meno come vestirsi quasta mattina, o di aver scelto o meno se e come scrivere questo intervento fab.

Milamber

“Le tasse e la moneta sono invenzioni degli uomini.”

Anche le religioni.

firestarter

@ enrico

caro superciellino, la sua comprensione sembra scarna. Ha provato a prescindere dalle profondita’ del catechismo?

Stefano

@ enrico

Lei sa perché tra le alternative prese in considerazione nella scelta dei vestiti questa mattina le sono venute in mente quelle e non altre?
E cosa ha influenzato le alternative oggetto di scelta? E cosa ha influenzato le influenze?

bruno gualerzi

@ enrico
Qualche problema col libero arbitrio faresti bene ad averlo. Ma come fai a parlare di libertà (sto parlando in generale, non per le tasse) se, per come concepite voi il libero arbitrio, esercitarlo contro i dogmi sanciti come tali dalla chiesa, rischiate la pena eterna? Ci vorrebbe solo un pazzo (o uno stupido) per mettere a repentaglio la vita eterna cedendo alla lusinga di un eventuale peccato compiuto ‘liberamente’ nel corso di una vita terrena che rappresenta un attimo, per non dire un niente, se confrontata con l’eternità. Io francamente, se prestassi fede ad un simile possibile destino, non ci dormirei la notte… e non mi fiderei nemmeno della confessione (come faccio a sapere senza ombra di dubbio se il mio pentimento è sincero, se sarà considerato tale dal giudice supremo?). E’ libertà questa?.
Sempre se si crede veramente, se non si ritiene dio un giudice ‘corrompibile’.

crebs

“Proprio non pagando l’Imu in molti ambiti dell’attività ecclesiale”, ha detto, “si ha la possibilità di sostenere un orizzonte nei cui confronti lo stato è del tutto indifferente”.

Spero che non vi siate sbagliati nel riportare le parole di Ravasi e che, se sono giuste, qualcuno le riferisca al nostro premier Monti: sono esattamente le stesse parole che usano gli evasori fiscali per giustificarsi; questo dà la misura della statura morale della Chiesa.
Vorrei che qualcuno mi confermasse che Ravasi ha parlato esattamente come gli altri evasori fiscali.

“La Chiesa non pagava l’Imu? Da oggi (forse) pagherà? Perché Cristo “dimostra chiaramente in quell’occasione di pagare le tasse”.”

La Chiesa continuerà a non pagare le tasse, salvo qualcosina che servirà a dire”Ecco, visto che le pago?” Chi dovrebbe fargliele pagare?Monti e Grilli? Non ci crederò finchè non lo vedo, a parte quel pochino di cui ho parlato.

Francesco non da Assisisi

Non se ne farà di nulla. Questo governo, come del resto i precedenti, non toccherà i privilegi della chiesa, meglio attaccare i diritti civili e sociali dei lavoratori e dei pensionati. Questo governo di clorico-liberisti (concordo con la definizione) ci piglia semplicemente per le parti deretane.
In quanto allo spread (l’inglese viene usato come una volta il latino per fregare il popolo), perché nessuno parla dello spread nella laicità, oltre neii salari, negli stpendi e nelle pensioni esistenti con altri paesi europei?
E se cominciassimo una campagna di denunce penali?

Francesco non da Assisisi

Volevo dire clerico-liberisti, ma potrebbe andare anche clorico, nel senso di tossico.

Tiziana

La questione delle scritture è anche interessante, ma il problema è terra terra. Pagate?. La questione della sussidarietà è veramente di lana caprina ed è spiegabile perfino col banale spot governativo: se tutti pagano le tasse aumentano i servizi. Sono tesi quelle di Ravasi sulle quali è inutile speculare.
Altro discorso è la Chiesa che si infila in qualsiasi pertugio, il problema è i pertugio.
Secondo la mia memoria solo una volta si è posto veramente il problema del pagamento Ici, durante la finanziaria del ministro Padoa Schioppa (governo Prodi) che venne stoppato dall’allora maggioranza e in particolare da un inviperito Bertinotti allora presidente della Camera.
Personalmente ritengo che il governo arriverà ad un accordo anche questa volta, ma anche se lentamente la goccia scava il marmo e , se ci fosse un serio sondaggio, credo che la Chiesa avrebeb lo stesso giudizio che oggi gli italiani danno della partitocrazia

Tiziana

La questione delle scritture è anche interessante, ma il problema è terra terra. Pagate?. La questione della sussidarietà è veramente di lana caprina ed è spiegabile perfino col banale spot governativo: se tutti pagano le tasse aumentano i servizi. Sono tesi quelle di Ravasi sulle quali è inutile speculare.
Altro discorso è la Chiesa che si infila in qualsiasi pertugio, il problema è i pertugio.
Secondo la mia memoria solo una volta si è posto veramente il problema del pagamento Ici, durante la finanziaria del ministro Padoa Schioppa (governo Prodi) che venne stoppato dall’allora maggioranza e in particolare da un inviperito Bertinotti allora presidente della Camera.
Personalmente ritengo che il governo arriverà ad un accordo anche questa volta, ma anche se lentamente la goccia scava il marmo e , se ci fosse un serio sondaggio, credo che la Chiesa avrebeb lo stesso giudizio che oggi gli italiani danno della partitocrazia

spapicchio

“(…) se tutti pagano le tasse aumentano i servizi (…)”

ma in realtà essendo il sistema molto conservatore i servizi non hanno grande utilità per i cittadini ma servono principalmente a mantenere ed a garantire i privilegi delle caste, prima fra tutti quella dei sacerdoti della CCAR e del loro sistema di potere sociale, politico, economico e finanziario, mantenendo intatte le distanze di classe per la conservazione dello status.

Quindi con il pagamento delle tasse non si risolvono tutti i problemi, ma solamente quelli della conservazione dello stato così com’è.

FSMosconi

Questo almeno finché rimarrà questa classe politica tanto affezionata a quel fardello conosciuto come DC (e il PSI di Craxi)…

bruno gualerzi

“La questione delle scritture è anche interessante, ma il problema è terra terra. Pagate?”

Certamente ciò che più conta è che alla fine paghino… ma non sottovaluterei la questione delle scritture, quale che sia il modo di affrontarle. Non sono molto convinto, come tanti affermano, che la ccar sia messa in crisi colpendola soprattutto sul piano economico. Un credente – tenuto sotto tiro dalla chiesa quale che sia il livello della sua fede – si vede fornire, come dire, un’arma in più da aggiungere alle varie forme di antistatalismo che spingono molti a vedere nelle tasse un’angheria insopportabile (ma bisogna anche dire che attualmente sono veramente troppe e mal distribuite e colpiscono soprattutto i ceti medio-bassi… ma ciò fa un baffo al patrimonio della chiesa, se non offrirle il pretesto per unirsi al coro). L’arma in più è pur sempre quella costituita dal riferimento ad una realtà sovrastatale (e sovrannaturale) che la chiesa non manca certo di tirare in ballo (come nell’occasione) per legittimare sia la natura unica e insostituibile della sua sussidiarietà nei confronti dello stato, sia l’origine di questa insostituibilità. Naturalmente alla gran massa dei credenti non importa molto di come venga giustificata questa ‘origine’, ma serve da alibi (un’arma in più) per confermarli nella loro avversione… e poi c’è sempre la componente superstiziosa: non si sa mai!
Insomma, dimostrare ad esempio che l’8×1000 è una vera truffa (cosa da fare con tutti i mezzi, sia ben chiaro)… se nel contempo non si insiste anche sul fatto che la chiesa non ha quella ‘autorità morale’ che dovrebbe valere anche se, nella veste dei suoi esponenti, agisce come qualsiasi altro ente… può non bastare. La chiesa non è un qualsiasi altro ente’: dietro c’è dio… e non si sa mai.

Tiziana

@Gualerzi

Caro Gualerzi, non credo che i cattolici siano tenuti a bada dalle scritture perchè non le conoscono magari da qualche forma di superstizione,

bruno gualerzi

I cattolici (quanto meno la maggioranza dei cattolici) ‘sono tenuti a bada dalle scritture’, non perchè le conoscano in prima persona (il ‘libero esame’, per altro solo teorico, dei protestanti), ma perchè ne arrivano più o meno confusamente a conoscenza nella interpretazione della chiesa, cioè filtrate da un’istituzione nella quale – fede o non fede in senso religioso – hanno riposto la loro fiducia proprio in quanto istituzione. E un’istituzione che in qualche modo bazzica con la divinità, cioè con qualcosa che… ecco l’aspetto superstizioso… è meglio a buon conto tenere in considerazione. Non si sa mai!
Questo aspetto secondo me è troppo sottovalutato, e ritengo piuttosto miope pensare che i credenti si mobilitino solo per interessi economici, quando vengono, come si dice, ‘toccati nella borsa’.

Tiziana

Gualerzi

Io credo che non bisogna scendere su un terreno che non ci (almeno a me) appartiene.
Personalmente non mi interessa sapere cosa dicono le scritture , o megluio le pessime interpretazioni che ne danno , pensa che chiamano le leggi mosaiche comandamenti, perchè credo che bisogna confrontarsi solo sui temi dell’etica civile.
Nel caso del pagamento dei contributi alle leggi dello Stato

bruno gualerzi

“Io credo che non bisogna scendere su un terreno che non ci (almeno a me) appartiene.”

Sì, è proprio questo ciò su cui non sono d’accordo. Se il terreno propriamente religioso ‘non compete ‘ ad un’associazione che si dice atea come l’UAAR (laica ovviamente, ma anche atea) il rischio è proprio quello di lasciare mano libera a chi invece… la religione ‘compete’. E, soprattutto, serve! Con nefaste conseguenze anche sul piano dell’etica civile.
Ovviamente opinione personale

Beatrice

L’Italia è ammalata di “negozialite”, e “offuschite”, due malattie che colpiscono le autorità contraenti finanziate da bilanci pubblici.
I sintomi della “negozialite” sono l’uso smodato di procedure negoziate per aggiudicare i contratti (1), invece di organizzare delle gare aperte a tutti.
I sintomi della “offuschite” sono l’evitare o rendere più difficile che i normali cittadini, contribuenti e fornitori, senza bisogno di alcun incarico da parte dell’autorità contraente, possano con semplicità vedere come sono stati spesi i loro soldi leggendo chiaramente importi, nomi dei fornitori, e motivi dei contratti (2).
Come conseguenza di queste due malattie, “negozialite” ed “offuschite”, le autorità pubbliche italiane, mostrano spesso una certa soggezione nei confronti di soggetti “amici” e invece di fare delle buone gestioni di bilancio, si mettono spesso la coda fra le gambe e finanziano gli “amici”.
La chiesa cattolica romana, è uno degli “amici” se non il primo della lista e sfrutta la debolezza delle autorità pubbliche italiane per ricevere finanziamenti.
In tempi di crisi economica come questi, è il momento di migliorare la trasparenza dei bilanci pubblici per aumentare la fiducia del mondo verso l’Italia.
Gli sconti alla chiesa cattolica sono uno dei casi più visibili di sconti per gli “amici”, ma il problema è generale, (sconti ai partiti, sconti ai sindacati, sconti ai membri del parlamento, …).
Via di uscita: trasparenza, eguale diritto di accesso, non-discriminazione negli appalti pubblici.

Nota (1): tenendo conto del principio di proporzionalità, cioè che per fare riparare un rubinetto chiamo un idraulico e non pubblico un appello a manifestazione di interesse sulla gazzetta ufficiale, ma si potrebbe ogni 4 anni pubblicare una gara aperta e firmare accordi prezzi o contratti quadro con più fornitori in cascata e poi ordinare le piccole riparazioni con buoni d’ordine sotto accordo prezzi e quindi fare rientrare anche le piccole spese fra le spese sotto procedure aperte.

Nota (2): ad esempio basta fare un foglio di calcolo con Excel, (salvandolo magari nel formato “.CSV” se voglio fare il precisino ed evitare il formato “.XLS” di proprietà di Microsoft) con la lista dei contratti (codice assegnato dall’autorità contraente, titolo del contratto, nome del contraente, importo del contratto) e pubblicarlo su un sito internet.
Così almeno tutti i potenziali fornitori delle autorità pubbliche potrebbero controllare con semplicità (download di pochi minuti e apertura di un foglio di calcolo Excel) chi ha vinto le gare a cui hanno partecipato, e eventualmente contestare qualcosa se la gara non è stata attributa correttamente.
La spesa per create un semplice sito internet e caricarci un file è ridicola.

La Commissione europea ad es. rende pubblici i contratti conclusi in questo sito internet:
http://ec.europa.eu/beneficiaries/fts/index_en.htm

Un piccolo comune non ha i mezzi per organizzare sistemi informativi “per la trasparenza” come la Commissione europea, ma se la può sempre cavare con un semplice foglio di calcolo Excel accessibile dalla sua pagina internet …

Stefano Grassino

La ricetta è semplice, folletto mio: occorre una buona dose di intelligenza, cultura, grande senso dello stato e senso civico.
Aggiungere un pizzico di voglia di fare, una buona dose di impegno sociale, lasciar perdere la TV ed in special modo il calcio…….. in italia? 🙁 🙁 🙁 🙁 🙁

Folletto Baldanzoso

Come creare “buona dose di intelligenza, cultura, grande senso dello stato e senso civico” e “un pizzico di voglia di fare, una buona dose di impegno sociale, lasciar perdere la TV ed in special modo il calcio” nei cittadini italiani?

serlver

E’ l’ennesima manfrina gattopardesca: alla fine non scuriranno neanche un euro in più.

spapicchio

Il potere in Italia è costuito dal regime confessionale cattolico, ossia la partitocrazia al governo dell’Italia è cattolica e controllata dalla CCAR, per cui non ci si deve stupire di un tale sistema anticostituzionale che garantisce ai clericali cattolici ed alla CCAR congiuntamente ai politici (tutti cattolici salvo rarissime eccezioni) dell’oligarchia partitocratica e confessionale del sistema (Lega Nord e PDL primi fra tutti) di prosperare sulle spalle dei cittadini, mantenuti al 97% tutti cattolici e paganti.

spapicchio

* Il potere in Italia è costituito dal regime confessionale cattolico

FSMosconi

Una bella contro-domanda sarebbe: “Anche il riciclo della mxi-Tangente Enimont rientra nella casistica della sussidiarietà?”
😉 🙁

serilino

“@Bruno gualerzi,
che scrive (9,43) sopra: “nonostante i trinitaristi si siano dati da fare per redimere la questione…. ”
certo, occorrerebbero degli islamo-laicisti pronti a dirimere la questione….
I trinitaristi-politeisti, con la scusa della “redenzione”, finiscono sempre con il pagare poche tasse….

enrico

La Chiesa già deve pagare l’ICI o l’IMU sugli immobili ad uso commerciale.
Dunque l’articolo non si capisce di cosa stia trattando.
Vi possono essere casi di evasione, ma questo non è un problema legato alla legge o di abuso.
In entrambi i casi la legge esistente è sufficiente il problema sta nei controlli.
Non ho voglia di riproporre tutto l’iter della legge.
Se uno è interessato lo cerca.
Se uno vuol fare propaganda continui pure ad infischiarsi del reale e a discutere dell’ immaginario.

Stefano

@ enrico

Se uno vuol fare propaganda continui pure ad infischiarsi del reale e a discutere dell’ immaginario!!!!

gmd85

Veramente, l’evasione fiscale è un problema legato alla legge, essendo appunto un comportamento contra legem. le sanzioni possno essere pecunarie o penali. Di fatto, è un reato. L’iter è chiarissimo:

http://www.forexinfo.it/Imu-esenzione-per-gli-immobili

Se nell’edificio non si prega e basta, pagare. Il problema è il mancato controllo? Bene, s’inasprisca il controllo.

FSMosconi

@enrico

Perché il Vaticano non ha fatto pressione per ridimensionare la quota da pagare con la nuova legge (diciamo anzi: per facilitarsi l’inganno). Men che meno nel colloquio segreto con Napolitano se ne premurava volendo pagare di sua sponte.

D’altronde, in questo dannato mondo alla rovescia, lo IOR è sempre stato al di sopra di ogni sospetto e il papa non ha un acconto tutto suo…

🙄 🙄 🙄

Francesco

Gianfranco Ravasi: Grazie alla Chiesa i treni arrivavano sempre in orario!

Federico Tonizzo

Se anche la chiesa pagherà una sorta di IMU (e bisogna vedere di che sorta sarà), SICURAMENTE poi si riprenderà con la sinistra quello che darà con la destra: i politici in cerca di appoggio elettorale sono sempre molto desiderosi di fare costosissimi (per noi!!!) regali alla chiesa, come tutti sappiamo!

Il vero problema, tasse a parte, è quindi come DISFARSI COMPLETAMENTE, QUANTO PRIMA POSSIBILE E UNA VOLTA PER TUTTE, DI QUELLA BANDA DI CRIMINALI CHE E’ LA CHIESA CATTOLICA E ANCHE DEI POLITICI ITALIANI CHE LE SONO COMPLICI. Il metodo migliore per sbarazzarsene dovrebbe essere INFORMARE tutti coloro che abitano in Italia (e possibilmente anche nelle altre parti del mondo) sui CRIMINI DI DUE MILLENNI DI CRISTIANESIMO, inclusa naturalmente la MENZOGNA sull’esistenza di “Dio”, e sottrarre così TUTTI i “fedeli” alla chiesa. Tolti i “fedeli”, i politici non dovrebbero più desiderare di regalare i NOSTRI soldi alla “chiesa”, a meno che a quel punto della chiesa non resti più altro che la sua organizzazione MAFIOSA.

fab

E’ davvero incredibile che tutta la sbandierata appetibilità del cristianesimo non sappia produrre un solo film baciapile esteticamente decente…

bardhi

@ flo
1. i massacri non sono strettamente legati al mancato pagamento delle tasse, 2. i Giacobini, per fortuna, hanno avuto una vita molto breve, invece le varie chiese di cristo esistono piu o meno da 18 secoli.
Sommando i crimini e i massacri perpetrati in questi 18 secoli non c’è regime dittatoriale, di destra o sinistra che sia, che possa competere con loro, quindi flo la prossima volta che porti esempi, prendi in considerazione pure la finestra temporanea, altrimenti stai mettendo in confronto grandezze diverse.

Florenskij

@ F. Tonizzo. Provo a pensare a uno che conoscesse la storia delle ferrovie tenendo conto solo degli incidenti ferroviari: tutto orribile al massimo grado. Analoga è la conoscenza della storia della Chiesa sua e dei consimili. Avete un “bignamino” di azioni nefande e solo quello vi basta. Dell’infinità di azioni buone compiute nel quotidiano ( da buoni samaritani: le “opere di misericordia corporale e spirituale” ), su ispirazione dei valori cristiani e senza il suono delle trombe voi non sapete e non volete sapere niente. Perchè non prova a paragonare la storia della Chiesa a quella di qualcuno degli altri grandi movimenti ideologici? Vedrà che cosa salta fuori! Con il che auspico che la bilancia della sua critica giustizialista funzioni a dovere. Provi a leggere su Wikipedia “Sbarco di Quiberon”. Troverà che un esercito di volontari realisti nel 1795 sbarcò ,sulla costa atlantica della Francia per soccorrere i ribelli vandeani. La spedizione fallì e i prigionieri ( 4245 ) anzichè essere messi umanitariamente in qualche campo di concentramento furono tutti fucilati dai sostenitori dei Diritti dell’Uomo. La metto accanto alla strage della Notte di san Bartolomeo.
Quanto a me, posso dire che ho sempre pagato l’IVA ( magari a denti stretti, e talora facendo la figura del fesso agli occhi dell’artigiano “fiscalmente disinvolto”) perchè ho sentito dire dalla bimillenaria organizzazione criminale che non pagare le tasse è un peccato.

Giorgio Pozzo

Florenskij,

Non mi interessa minimamente sapere che non pagare le tasse sia peccato.

A me interessa che non pagare le tasse sia reato. E, come tutti i reati, e altri comportamenti asociali, prima ancora di essere reati, e indipendentemente dall’essere oppure no considerati peccati, dovrebbero essere considerati eticamente disgustosi e riprovevoli.

Da dove dovrebbe originarsi questa “benevolenza” e “accondiscendenza” cristiana a eseguire un minimo di dovere civico?

Forse che a me dovrebbero dare una medaglia al valor civile perchè ho deciso di smettere di passare col rosso?

Sandra

Oh ma che barba, sempre con i comunisti o con i repubblicani francesi. Il verbo giusto però non è soccorrere, è sostenere armi in mani, e allora se cerchi guerra, guerra ottieni. Se leggi bene la storia, vedrai che non tutti i prigionieri vennero passati per le armi, anche se per legge repubblicana avrebbe dovuto essere così: molti vennero rilasciati, mentre i nobili tornati dall’Inghilterra per restaurare la monarchia vennero uccisi, del resto erano tornati in patria proprio per uccidere gli altri. Il monumento ad Auray porta il nome di 952 prigionieri di guerra fucilati.

Non si vede l’analogia con il massacro di san Bartolomeo, dove “gli altri” erano disarmati. Si stimano 3mila morti solo a Parigi, 10mila e più in Francia: per la soddisfazione Gregorio XIII ordinò una moneta commemorativa per festeggiare.

Non pagare le tasse è frodare lo stato, spiegalo a Bagnasco e agli amici suoi finti terremotati che si sono rubati 9 milioni di euro.

Ferrer

@ fascistello

“Troverà che un esercito di volontari realisti nel 1795 sbarcò ,sulla costa atlantica della Francia per soccorrere i ribelli vandeani.”

Da onniscente storico saprà che nel 1795 la Francia era in guerra e che i vandeani e i realisti erano cittadini francesi che avevano preso le armi contro il legittimo governo del loro paese, in accordo con i nemici della Francia, allo scopo di restaurare un governo tirannico.
Ora, mi pare evidente che il cittadino di uno stato in guerra che prende le armi contro il legittimo governo del suo paese e a favore del nemico si rende colpevole di alto tradimento, reato che, secondo le consuetudini dell’epoca, comportava la pena di morte.

La sua simpatia ai reazionari vandeani conferma una volta di più la sua vicinanza ideologica alle posizioni più retrive ed antidemocratiche che le meritano pienamente l’epiteto di “fascistello”.

Stefano

“perchè ho sentito dire dalla bimillenaria organizzazione criminale che non pagare le tasse è un peccato”

Plastica descrizione dell’ “etica” cristiana…

spapicchio

“(…)perchè ho sentito dire dalla bimillenaria organizzazione criminale che non pagare le tasse è un peccato”

ossia intende la bimillenaria organizzazione criminale della CCAR, la chiesa cattolica romana del Vaticano, che non corrisponde alla chiesa cristiana evangelica, (ovviamente).

stefano marullo

“ossia intende la bimillenaria organizzazione criminale della CCAR, la chiesa cattolica romana del Vaticano, che non corrisponde alla chiesa cristiana evangelica, (ovviamente)”

Ma Spapicchio, ci risiamo? Non eri “guarito”? Ti eri anche convertito al Razionalismo ricordi?

FSMosconi

@Ferrer

Perché ho la netta impressione che se Flo’ fosse americano sarebbe probabilmente e e senza problemi di credibilità (che poi: credibilità… lui…) di Christian Identity o sette simili. Non essendoci ivi né una forte prominenza di CL o simili. Non alla luce del sole almeno.

😉

Federico Tonizzo

OT per Sandra:
Con le cifre che fornivi il 7 settembre alle 11:20 riguardo all’Ultimissima sulle “Parrocchie Miracolate del Molise” avevo fatto, poco dopo, alle 17:34 e 17:42, un po’ di calcoli, sia pure approssimativi, sul costo per la collettività di un singolo voto, ottenendo una cifra apocalittica.
Posso domandarti cosa ne pensi? Grazie.

Ferrer

@ FSMosconi

Perfettamente d’accordo. Se fosse americano starebbe certo sbraitando contro il “socialista” Obama, contro i pro-choice e contro il darwinismo in nome delle “radici cristiane” o altre amenità del genere. Ovviamente non vedrebbe nessuna contraddizione con il fatto che quelle “radici” più che da un nazareno invasato furono gettate da massoni senza dio alla Thomas Jefferson… 🙂

Bah, io li odio i nazisti dell’Illinois…

fab

Florenskij, lasciamo perdere gran parte del tuo intervento e limitiamoci all’episodio vandeano. La sapevo anche peggiore, cioè che la nave fosse stata affondata dopo aver legato l’equipaggio. Eppure l’episodio non può affatto essere messo sullo stesso piano della notte di S. Bartolomeo, per almeno 4 motivi: primo, la strage degli ugonotti fu un’azione, quella dei codini fu una reazione; secondo, la prima capitò in tempo di pace, la seconda in tempo di guerra; anzi, fu proprio un atto di guerra; terzo, la prima fu viso a viso, la seconda fu un tradimento; quarto, la prima colpì perfetti sconosciuti, la seconda i vicini di casa.
La notte di S. Bartolomeo può molto meglio essere accostata alla notte dei cristalli.

enrico

Le solite sciocchezze che dipingono i protestanti come candidi agnellini, quando gli ugonotti le combinarono di tutti i colori e per questo erano odiati dalla popolazione di Parigi.
La misura delle fandonie anticlericali è facilmente verificabile in fatti storici come questi.

spapicchio

@ stefano marullo

Razionalismo per me vuol dire essere anche in grado e nelle condizioni intellettuali di discernere i fatti storici e di distinguere tra religioni, chiese, fazioni diverse e contrapposte.

Altrimenti non riesci a discernere ed a spiegare la strage di S. Bartolomeo, la notte dei cristalli, la guerra di Vandea, eccetera.

Fare un tutt’uno fra aggrediti ed aggressori, ossia fra cristiani autentici e romani cattolici favorevoli ad una più stretta unione fra trono e altare, fra Stato e Chiesa cattolica romana – CCAR stato del Vaticano vuol dire confondere cattolicita` con cristianita`, concetti afferenti a due religioni e chiese lontanissime e diversissime.

Probabilmente risenti di una cultura borbonica e cattolica.

stefano marullo

@ Spapicchio

“Probabilmente risenti di una cultura borbonica e cattolica”

ah ah ah, mi mancava il borbonico…

dall’Unione delle Chiese Fondamentaliste Spapicchiane.:
siamo informati sui crimini della Chiesa Cattolica, appena troviamo il tempo ci informeremo su quelle delle Chiese Riformate.

E io come ci vado con la satira? Tra noi due è una bella lotta…

Milamber

“Provo a pensare”
Ecco, questo mi sembra un buon proposito…

“Avete un “bignamino” di azioni nefande e solo quello”
A parte la difficoltà di trovare azioni non nefande, è che ve ne dimenticate a comando, a noi l’onere della memoria.

“anzichè essere messi umanitariamente in qualche campo di concentramento”
Come hanno fatto i cristianissimi nazzisti?

“posso dire che ho sempre pagato l’IVA”
E io fesso che ho sempre pagato anche le altre tasse 🙁

“facendo la figura del fesso agli occhi dell’artigiano “fiscalmente disinvolto””
A fare gli onesti si fa la figura dei fessi? E’ una convinzione molto diffusa… tra i disonesti.
Tra l’altro che evadere le tasse sia peccato è una novità degli ultimi tempi, ma naturalmente voi sapete distinguere tra tasse giuste, che se non pagate è peccato, e tasse ingiuste, che se vi costringono a pagarle siete martiri…
E se vi sbagliate, una bella confessione in privato e di nascosto e la coscienza, o se preferisce l’anima, torna immacolata che più immacolata non si può. Peccato che quei figli del maligno vi denunciano lo stesso, e magari vogliono anche i soldi!!! (Che peccatori.)

Sandra

Federico,
che è uno schifo! Che vengano dati 9 milioni ai preti per fare propaganda politica è oltre che vergognoso appunto sproporzionato, in questo caso. Anche perché le vecchiette che vanno in chiesa avrebbero votato comunque berlu.
E poi che in una regione come il Molise si investa nelle parrocchie (per fare cosa, se ci sono 700 abitanti in tutto) rivela quanto limitato sia l’orizzonte dei politici.

Federico Tonizzo

@ Sandra
Infatti, se “comprare” un SINGOLO voto alle urne è costato circa 40000 (quarantamila) euro provenienti dalle nostre tasse, i politici che hanno fatto a nostre spese quei folli “regali” alle parrocchie meriterebbero forse i LAVORI FORZATI A VITA, o più probabilmente il MANICOMIO CRIMINALE A VITA, visto che quello che hanno fatto è pura follia dovuta a prestazioni intellettualmente infime ed umanamente perverse dei loro neuroni (quello che tu chiami “orizzonte limitato”).

robby

dove erano i cattolici romani?,quando lo zar schiacciava,la polonia,e di conseguenza,eliminava non solo i cattolici,ma pure i protestanti,con liturgie e riti,te lo ricordi il1830(sai la francia valeva un messa ,no—ììì tu capisci,,,,,la polonia strangolata dallo zar,chiede aiuto al papa..ma nulla…da poi fu vietato pure parlare polacco…,florenskji,sai la storia è grande e immessa,come la guerra,e dico guerra come fu la vandeana,,aizzata dalla imposizione della coscrizione cotta dei maschi mi sembra da 25 in su/dal ordine novo del 1789),i nobili e il clero belli margiassi mandarrono,allo sbaraglio centinaia di contadini,armandoli(non potevano pagare mercenari svizzeri,è no quelli so riformati capisci) pure,(sai florenskji)la storia non è una ma tante insieme a una ufficiale,se vuoi possiamo parlare dei poveri grigioni valtellinesi,ecc ecc…massacrati dal conte di rufa.ecc.ecc.ecc.ecc.ecc,.ecc.ecc.eccettera florenskji.

Francesco

Per giustificare i massacri della Chiesa, FlorensKij è arrivato a citare le “opere di misericordia corporale e spirituale”, ormai è arrivato alla frutta.
Florenskij, più che misericordia lei ispira miseria corporale e spirutuale. 😆

lector

Dove la Chiesa (stavolta ortodossa) non paga alcuna tassa e mantiene i suoi privilegi nonostante il paese sia al tracollo.
Un amico, poco tempo fa, m’ha fatto argutamente notare che, se Luigi XVI avesse saputo di finire sulla ghigliottina, molto probabilmente avrebbe ceduto prima alle pressioni del popolo e abolito molti privilegi.
Anche nella Francia del XVIII secolo, mentre il popolo moriva di fame, nobili e clero si tenevano ben stretti i loro privilegi.
Sappiamo tutti com’è andata a finire.
Sia che sia la volta buona che anche in Italia ci sbarazzeremo finalmente di questa razza di parassiti?

stefano

il problema non da poco è che cristo probabilmente non pagava le tasse perchè non è mai esistito 😀 mentre per chi non lo sapesse evadere l’erarium era un reato considerato dal codice penale romano paragonabile all’omicidio, punibile con la decapitazione se il maltolto era una grossa somma e con la detenzione epene corporali in caso di minore entità.
riguardo all’opportunità di far pagare le tasse alla chiesa è assurdo che l’italia rinunci ad entrate miliardarie di uno stato ricchissimo come il vaticano, che potrebbe alleggerire il contribuente italiano di parecchi euro ogni anno, se pagasse ici, imu, metano, elettricità, internet ecc. che spudoratamente i nostri governanti ladri gli passano gratis.

lector

“cristo probabilmente non pagava le tasse perchè non è mai esistito”
Questa era la risposta giusta che doveva essere data a Gianfranco Ravasi per chiudergli la bocca.
Chiaramente, è proprio per evitare questo tipo di repliche che è stato inventato il c.d. Cortile dei Gentili, luogo di pascolo degli “atei devoti”, noto ossimoro per descrivere esseri comunque proni al clero e perciò incapaci di rispondere loro come in effetti si meriterebbero.

serilino

@lector,
se Ravasi si inventa il Cortile dei Gentili, noi in risposta perchè non ci inventiamo per dialogare opportunamente il Cortile dei Cafoncelli?
Oppure più semplicemente il “Cortile”?

Otto Permille

Non è Gesù che ha inventato la chiesa, ma è la chiesa che ha inventato Gesù. Insomma, c’è una bella differenza.

ancia libera

oppure: non è dio che ha creato l’uomo ma l’uomo che ha creato dio – con buona pace della CCAR e di tutti gli altri lestofanti delle varie religioni !!!!!!!!!!

Federico Tonizzo

Ogni “credente” si inventa un “dio” a propria immagine e somiglianza: per questo ogni “credente” si sente giustificato (o addirittura COMANDATO) dal suo “dio” anche se commette crimini quali evadere il fisco, essere mafioso, andare in guerra contro popoli inermi…

Roberto Grendene

La Chiesa non pagava l’Imu? Da oggi (forse) pagherà? Perché Cristo “dimostra chiaramente in quell’occasione di pagare le tasse”

dovrebbe essere logico pagare anche gli arretrati, allora

manimal

coerenza… credo che il ministero della verità abbia abolito questo vocabolo…

Federico Tonizzo

Ma ancbe quell’episodio lì, in cui a Gesù fu chiesto se si dovessero o no pagare “le tasse”, è un po’ “peloso”: Gesù chiese di vedere una moneta del “tributo”, gli fu mostrata una moneta con l’effigie di Cesare (non una moneta ebraica), e lui disse “Date a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio”.
Propongo qualche mio ABBOZZO di ESEGESI: in questo episodio
1) da un lato Gesù mi pare aver forse dato una risposta “qualsiasi”, che poteva essere data da un tizio qualunque tanto per rispondere qualcosa (come in una qualunque attuale discussione spiritosa da bar, per intenderci);
2) dall’altro, se così non fu, se la moneta fosse stata ebraica Gesù avrebbe detto forse: “Date all’esattore delle tasse quello che è dell’esattore delle tasse (o qualcosa del genere) e a Dio quello che è di Dio”???
3) Suppongo che IN REALTA’ la domanda significasse: “DEVE IL POPOLO D’ISRAELE SOTTOMETTERSI ALL’INVASORE ROMANO?”, e la risposta di Gesù significasse: “SI’, IL POPOLO D’ISRAELE DEVE SOTTOMETTERSI ALL’INVASORE ROMANO, OLTRE CHE AL DIO D’ISRAELE”. Da cui, forse, l’inizio dei malumori di Giuda verso Gesù (per il tradimento della promessa di Gesù “VI LIBERERO’ PRESTO!”, altro che “Preparatevi, il tempo della fine è vicino”) e quindi l’inizio dei pensieri vendicativi di Giuda verso GESU’ IL TRADITORE DEL POPOLO EBRAICO.

Commenti? 😉

lector

Si tratterà probabilmente di un’interpolazione. Se Gesù, o chiunque altro abbia ispirato questa figura mitologica, è realmente esistito, da tutti i racconti che ce ne fanno gli evangelisti, opportunamente spurgati degli orpelli d’epoca successiva. appare con chiarezza la figura d’un pretendente (più o meno legittimo) al trono di David.
La titubanza finale di Gesù, molto probabilmente, deve ricercarsi nella mancata sollevazione della città di Gerusalemme al suo arrivo. La figura di Giuda, perciò, potrebbe essere solo un riferimento alla Giudea, che tradì le aspirazioni di questo sedicente messia, determinandone la cattura e la messa a morte da parte delle autorità romane, con la compiacenza d’un Sinedrio collaborazionista.
Ma si tratta solo di simpatiche supposizioni, prive di qualsiasi riscontro storico, archeologico e documentale che non siano i vangeli stessi e gli altri scritti cristiani.

bruno gualerzi

Esegesi interessante. Resto comunque sempre del parere che… in mancanza di dati più probanti per l’incertezza storia (uso un eufemismo) relativa a tutto ciò che riguarda la bibbia… per un cattolico varrà sempre l’nterpretazione della chiesa. E così il “date a Cesare ecc.” verrà usato (‘interpretato’) di volta in volta a seconda delle convenienze… ma non si negherà mai un rapporto chiesa-stato in cui la chiesa si ritiene depositaria di una verità che va ben oltre i diritti dello stato. Per cui, usando di volta in volta varie motivazioni (qui si tira in ballo la solita sussidiarietà), pagare le tasse sarà sempre un favore che la chiesa fa allo stato e non un dovere ‘laico’ da compiere senza tirare in ballo Gesù e Cesare.

Antonio72

Mah.. Innanzitutto è ovvio che la domanda era un tranello in quanto, come sappiamo, Gesù era inviso da molti della sua gente, per ovvie ragioni.
Se avesse risposto di non pagare le tasse (come è in uso talvolta da qualcuno dei nostri politicanti) i farisei avrebbero avuto la scusa per consegnarlo all’autorità romana che non ha mai scherzato sull’argomento tasse.
Se viceversa avesse risposto solamente di pagare le tasse ai romani, avrebbe implicitamente ammesso la sottomissione del Dio ebraico all’autorità di Roma, contraddicendo la sua predicazione.
Ma la facile interpretazione dell’indipendenza laica dal mondo cristiano è ingenua, o cmq limitante.
Infatti tutti devono dare a Dio ciò che spetta a Dio e quindi osservare il comandamento principale della carità verso i più deboli, inclusi gli stessi governanti, anzi soprattutto loro. Ora, sappiamo che uno dei simboli di potere e prevaricazione economica e sociale è rappresentato proprio dalla moneta, oggi dal cosiddetto petroldollaro che appunto è il segno distintivo del predominio culturale ed economico di un popolo sull’altro, o addirittura sul mondo (non a caso gli inglesi hanno mantenuto la propria moneta). Allora la moneta con l’effige dell’imperatore romano rappresenta proprio questo potere prevaricante, evidentemente contrario alla legge di Dio. Quindi nel restituire la moneta al suo proprietario, Gesù non voleva affatto significare di pagare il dovuto all’oppressore, ma al contrario, rigettarlo mediante la restituzione dell’emblema del suo potere: la moneta. E’ come se oggi qualcuno proponesse di abolire la FED.

lector

Sarebbe interessante che qualcuno si decidesse finalmente di finanziare la produzione d’un film, dove Gesù viene presentato come un insurrezionalista ebraico che combatte l’invasore romano. Sono sicuro che si tratterebbe d’un successo strepitoso di livello mondiale, se non altro per la curiosità del pubblico, legata allo scandalo che ne deriverebbe. Chissà che razza di strali lancerebbe la CAAR. Mi viene da ridere solo a pensarci. Bisognerebbe chiedere a Umberto Eco se è disposto a scriverne la sceneggiatura.

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