USA, i Democratici tolgono Dio dalla piattaforma. Anzi, no!

Una polemica artificiosa è quella scoppiata sulla parola ‘Dio’ durante le convention dei due maggiori partiti americani svoltasi nelle scorse settimane. La piattaforma del partito democratico USA conteneva l’espressione “realizzare il proprio potenziale donato da Dio”, ma la frase era stata rimaneggiata poco prima del congresso con i rappresentanti della base  del partito, e non veniva più nominato Dio nell’intero documento.

A poco è servito evidenziare che la piattaforma è stata rielaborata in molte parti e che fede e religione vengono comunque indicate varie volte come qualità positive. Fox News, il canale tv votato alla causa dei conservatori, ha iniziato a suonare “Losing my religion” sulle immagini della convention (venendo tra l’altro diffidato dai REM). Romney e Ryan alla convention repubblicana hanno fatto un teorema dell’assenza di Dio dei democratici (che negli USA sono per i diritti dei gay, delle donne, delle classi medio-basse).

Soccombendo alle polemiche le alte sfere del partito democratico, con una decisione che sfiora il ridicolo, hanno reintrodotto Dio nella piattaforma, con una procedura molto impacciata: un voto per sospendere le regole (che non ammettevano modifiche al testo) e un voto palese sulla reintroduzione della parola (oltre a un riferimento a Gerusalemme come capitale di Israele). La maggioranza per l’approvazione sarebbe dovuta arrivare a due terzi, mentre dalle registrazioni è evidente che i “no” fossero tanti quanti i “sì”, se non più numerosi. Il moderatore dell’assemblea, visibilmente imbarazzato, ha proceduto con l’approvazione tra lo sconcerto dei convenuti.

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Quel “God-given” era insomma del tutto accessorio e le critiche pretestuose. D’altra parte alla convention democratica Dio è stato nominato più spesso che a quella repubblicana!

Alcuni giorni dopo Romney ha proclamato ancora che lui non toglierà Dio “dalla piattaforma, dalle monete, dal cuore”: teneva un comizio in Virginia, col fondamentalista religioso Pat Robertson seduto tra gli spettatori. Ma la reazione di “panico clericale” dei Democratici richiama l’atteggiamento dei democratici italiani, che hanno rifiutato la presenza di uno stand UAAR alla festa di partito per non “offendere” la sensibilità di alcuni non meglio specificati iscritti.

La redazione

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28 commenti

bruno gualerzi

Se non ricordo male il Primate cattolico ha subito dichiarato il suo appoggio al partito repubblicano… nel quale pare che i primati abbondino.

Simone

(CNN)–-Cardinal Timothy Dolan has accepted an invitation to give the closing prayer at the Democratic National Convention in Charlotte, North Carolina, next week, which will also feature a nun in a speaking role.

Dolan, the archbishop of New York and president of the U.S. Conference of Catholic Bishops, also will give the closing benediction at the Republican National Convention in Tampa, Florida, on Thursday.

San Dokan

@ Bruno Gualerzi

Scusi se glielo scrivo professor Gualerzi, ma lei sta diventando offensivo: mi è giunta voce che i primati si siano ribellati con veemenza una volta saputo che lei li aveva accostati ai repubblicani USA 🙂

Stefano Grassino

I primati sono esseri intelligenti che meritano la nostra stima. Paragonarli ai repubblicani USA è come paragonarli ai leghisti o similari.
Prof. Gualerzi, stasera a letto senza cena…. 🙂

bruno gualerzi

E va bene, chiederò scusa ai primati. Ho capito solo dopo che in ealtà si erano mescolati ai repubblicani per scoprire cosa era andato storto nell’evoluzione per non subire la stessa sorte.

Southsun

Infatti quelli hanno le scimmie urlatrici in testa che ripetono loro che dio esiste, e ha fatto tutto in 7 giorni 6000 anni fa.

Francesco

Romney: “Non togliereremo Dio dalla piattaforma, dalle monete, dal cuore; ma passiamo al primo punto del nostro programma: invadere la Polonia.”

fab

– Vergogna, voi democratici! Rischiate di usare il buonsenso e di costruire una società decente! Ignominia su di voi! Nessuno statunitenste vero vi voterà!
– Ma no, scusino, non volevamo, siamo anche noi ignoranti e irresponsabili; ecco, abbiamo riappiccicato anche la parola simbolo del nostro sfacelo civile. Va bene, ora? Davvero, mica volevamo che trapelasse un po’ di decenza. Scusateci ancora.

francesco s.

Questa volontà di mischiare religione e politica, non fu forse il fondatore del cristianesimo a volerle separate, tant’è che più volte gli ebrei del tempo se ne lamentarono perchè aspettavano un liberatore dalla dominazione romana.

Non lo capirò mai il PD = Partito Democristiano, che sia italiano o americano.

Luigi Tosti

Vorrei ricordare che io ho esposto nel 2004 nelle aule del tribunale di Camerino due simboli dell’UAAR e che esso è stato immediatamente rimosso, “sequestrato” e “custodito in cassaforte”, su richiesta della Procura della Repubblica e del Presidente del Tribunale, dall’aula delle udienze penali non perché non vi fosse spazio sufficiente sulle pareti, ma perché aveva turbato la “sensibilità” dei cattolici. L’altro simbolo era esposto nell’aula civile dove stavo tenendo udienza e non hanno avuto il coraggio di rimuoverlo: mi hanno mandato un cancelliere che mi ha bisbigliato, all’orecchio, la richiesta del Presidente del Tribunale di rimuoverlo. Ho risposto, a voce alta, che se il simbolo degli atei non era gradito ai cattolici, mi sarei anch’io allontanato dall’aula in quanto soggetto non gradito. Hanno desistito dalla pretesa e lo hanno staccato dopo che avevo terminato la trattazione dell’udienza.

Francesco non da Assisisi

Mi viene in mente un’affermazione di Mark Twain: “dio esiste, ma solo per i ricchi”, la questione raggiunge vette di ridicolo incredibile. La più grande potenza militare del mondo ostaggio di fanatici religiosi, né più né meno di certi paesi islamici. Cambia il segno dell’appartenenza religiosa, ma il fanatismo è lo stesso. Qualcuno dirà che negli Stati Uniti non si lapidano le adultere, di adulteri lapidati non si è mai sentito parlare, ma date tempo al tempo e anche gli stati uniti si avvieranno sulla strada della “legge del signore”. Eppure i Padri Fondatori (degli USA non del cristianesimo) avevano tutt’altro indirizzo.
P.S. Consiglio il film: The Handmaid’s Tale (titolo italiano Il racconto dell’ancella) , su un futuro teocratico degli Stati Uniti..

Francesco non da Assisisi

Che poii il caro Mitt si preoccupi dello sfratto di dio dai dollari rivela appieno la fondatezza dell’affermazione di Mark Twain. Una domanda e se dio passasse dalla parte della Cina?
O meglio se i cinesi si facessero un dio tutto loro, copia esatta di quello biblico, certo come dice il Vernacoliere non durerebbe una s..a, ma costerebbe anche poco!

bruno gualerzi

Ma i cinesi non ce l’hanno già un dio… che tra l’altro suona quasi come ‘teo’… vale a dire Mao. Che – non vorrei sbagliare – ma credo compaia proprio sulle banconote.

gioacolp

Caro Bruno, tanto per non venir meno alla idolatria, anche i cinesi Mao, se lo tengono ben stretto il loro Dio, non si sa mai che decida di cambiare continente. Visto che la necessità non manca un Dio vale l’altro o il secondo si adombrerà del Dio dollaro?

Francesco non da Assisisi

Mao sta alla Cina come Garibaldi sta all’Italia. E’ semplicemente il fondatore della RPC e il restauratore dell’unità del paese di mezzo.
Quello che volevo dire è che i cinesi sono capaci di farsi un dio a buon mercato come potrebbero farsi un paio di Tod’s.

bruno gualerzi

“E’ semplicemente il fondatore della RPC e il restauratore dell’unità del paese di mezzo.”

Molto ‘semplicemente’ – visto quanto è costato (e continua a costare) – non direi.
Comunque, per quanto mi riguarda, ovunque esista un culto… che lo si tributi a qualche divinità o a qualche uomo divinizzato… sempre di fideismo alienante si tratta. Si trattasse pure di Garibaldi.

crebs

Spero che quanto sta avvenendo in Libia e, per ora in forma più lieve, in Egitto apra gli occhi ai politici (quelli degni di questo nome) americani e di tutti gli altri Stati.
La religione, qualunque, è sempre estremista, integralista e contro quelli che usiamo definire i diritti inalienabili dell’uomo nei paesi dove è in maggioranza molto forte.
Esempi tipici sono i paesi musulmani, l’Italia (con Malta, Spagna), la Grecia e purtroppo gli Stati Uniti, che si avviano a diventare un paese dove la libertà è un ricordo.
Ritengo che la soluzione contro tutti gli integralismi sia la separazione totale di politica e religione, l’abolizione di TUTTI i privilegi di cui godono le religioni, con i finanziamenti alle religioni dipendenti ESCLUSIVAMENTE dalla liberalità dei propri fedeli.
Tutte le altre opzioni portano a scontri fra diversi integralismi.

Francesco non da Assisisi

x Bruno. Tu confondi culto con omaggio storico, ma continui a non capire il senso della mia affermazione su un dio fai da te.

bruno gualerzi

@ Francesco
“Tu confondi culto con omaggio storico”

Io, dal mio punto di vista (che non pretendo certo sia condiviso), non confondo un bel niente. Qui – parlo ovviamente a puro titolo personale (lo dico per l’ultima volta perchè credo sia ormai chiaro) – si tratta di personaggi fatti oggetto di un culto che ha le stesse precise caratteristiche dei culti che – come dicevo – vengono rivolti ad una qualche divinità. E, se ho capito cosa intendi con questa espressione (il che non è detto, e se è così mi scuso) per niente ‘a buon mercato’, anzi. Ci si proietta in queste figure allo stesso modo in cui ci si proietta – e ci si aliena – in dio, anche se ovviamente qui si ha a che fare con personaggi in carne ed ossa… che però vengono di fatto divinizzati. Fin che dura, ovviamente, perchè con loro – a diversità che con dio – si può ‘andare a vedere’. E li si può anche omaggiare (in casa nostra si ricomincia già ad ‘omaggiare’ Mussolini!
Credo di aver annoiato tutti gli amici del blog sostenendo che tutte le dittature, tutti i totalitarismi che, guarda caso, fanno capo ad un qualche Capo Supremo, quale che sia il ruolo che lui si attribuisce, e gli viene attribuito… sono di fatto delle teocrazie. Compreso il maoismo.
Modello per tante ragioni qui continuamente evocato proprio perchè lo si definiva ateo, puoi immaginare da chi, è Stalin e il regime staliniano.

RobertoV

Veramente anche i cattolici hanno bisogno di divinità concrete, visto che venerano il papa e una miriade di santi, reliquie incluse.
Lo stesso i regimi del socialismo reale dove oltre alla divinizzazione in vita, c’è stata la venerazione dei corpi mummificati, come per i faraoni e i vari santi della chiesa cattolica.

Giorgio Pozzo
Anni fa al militare osai provare a criticare maradona con dei napoletani: ho rischiato il linciaggio, proprio come con i fondamentalisti. In effetti c’è gente che spenderebbe un bel po’ di soldi per le scarpe o altri oggetti usati da Maradona. Ma questo si inserisce nel filone per cui molte persone hanno bisogno di divinizzare delle persone (politici, sportivi, cantanti, ecc.).

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