Roberto Saviano, da anni sotto scorta per aver rotto il muro di omertà intorno alla camorra, sa come ci si sente a essere perseguitati. Rischiare la vita per aver espresso le proprie opinioni e per aver rivelato verità scomode. Chi meglio di lui può quindi parlare di Salman Rushdie, scrittore inseguito da una fatwa?
In un articolo pubblicato ieri da Repubblica, Saviano ha ripercorso con partecipazione l’odissea di Rushdie, raccontata in un libro in uscita il prossimo 18 settembre dal titolo Joseph Anton. Su Rushdie pende tuttora una condanna a morte emanata dall’ayatollah Khomeini nel lontano 1989, per aver scritto I versi satanici. Libro ritenuto blasfemo dagli integralisti islamici. E che ha costretto il suo autore a rifugiarsi nel Regno Unito, sotto scorta, per sfuggire alla condanna a morte comminata dalla ierocrazia iraniana.
Nei paesi islamici, e ancor di più in quelli in cui imperversano regimi guidati dal clero, anche solo esprimere la proprio mancanza di fede porta tuttora a pesanti condanne e all’ostracismo sociale. Fenomeno reso evidente in tempi recenti dai sommovimenti che hanno caratterizzato la “primavera” araba e dall’emergere, grazie al web, di atei e agnostici anche in nazioni a maggioranza musulmana.
Alcuni casi eclatanti sono venuti a galla. La condanna a sette anni e mezzo di prigione di due atei tunisini, colpevoli per aver espresso le loro idee su Facebook. Uno, Jabeur Mejri, è stato arrestato. Mentre l’altro, Ghazi Béji, condannato in contumacia, dopo una rocambolesca fuga si è rifugiato in Romania e forse chiederà asilo politico in Francia. In Indonesia Alexander Aan ha rischiato il linciaggio, è stato costretto a convertirsi all’islam ed è stato condannato a due anni e mezzo di prigione per lo stesso motivo.
Il pesante condizionamento sociale diventa un triste denominatore comune quando le religioni si impossessano delle regole di convivenza. D’altronde, anche nei paesi fino a pochi secoli fa dominati anche politicamente dal cristianesimo non mancavano persecuzioni massicce contro ‘eretici’ o non credenti. Condizionamento che si affievolisce oggi, ma che — prendendo spunto proprio dalle tematiche di cui si occupa Saviano — ha forgiato proprio la mentalità delle cosche. Si pensi all’intensa religiosità dei boss o al pullulare di linguaggi e simboli chiaramente fideistici in voga negli ambienti malavitosi. O il dover rendere conto a una “legge superiore” fatta a proprio uso e consumo, diversa da quella rispettata dai comuni mortali.
Non possiamo non notare come in certi contesti le religioni, spinte sull’onda dell’integralismo, finiscano per comportarsi in maniera molto simile a una vera e propria organizzazione a delinquere. Un sistema di potere che in nome di un’ideologia ottusa finisce per negare gli spazi di libertà e la sicurezza degli individui, invadendone l’intimità e scatenando anche la violenza, giustificata dall’appello ad una qualsivoglia divinità. Dove qualsiasi alternativa di pensiero viene oppressa, se non addirittura negata.
Non capita soltanto alle religioni. Può capitare a ogni ideologia, religiosa o non religiosa, che totalitariamente intende ergersi a unica depositaria della verità, a unica regolatrice della morale, a unica amministratrice della giustizia, a unica rappresentante della società intera. Il risultato è un condizionamento ambientale in cui si è costretti a professare una “fede” che non si ha, ad adeguarsi e a collaborare, pur di essere lasciati in pace. E dove si rischia anche la vita se non ci si allinea al “Verbo”. O, per essere più precisi, a coloro che si pongono a suo megafono.
La redazione
E voi continuate ad operare per distruggere il tessuto cristiano della società. Fate pure, quando al vuoto si sostituirà l’islamismo sarete i primi a piangere.
Quindi la funzione del Cristianesimo sarebbe arginare l’Islamismo? Ma non è lo stesso Dio? O il loro è quello sbagliato e il tuo è quello giusto?
Il cristianesimo è identico all’islamismo come del resto qualsiasi religione o ideologia fanatica che non ha rapporti nè con l’intelligenza nè con il razionale- L’unica differenza è lo stadio di sviluppo dei nostri Paesi. Mi indignano gli islamofobi . che leggo anche su questo blog – che non si ricordano che solo in tempi reentissimi dal centro dell’Europa bianca e cristiana è scoppiata una guerra che ha coinvolto tutto il mondo inserendo attacchi etnici razziali religiosi.
Quoto la risposta di Tiziana
Il cristianesimo (evangelico) non è identico né al cattolicesimo (romano) né all’islamismo (sunnita e sciita), né all’ebraismo, eccetera;
sono religioni molto diverse per forme, comportamenti, liturgie, tradizioni, contenuti, etnicità, culture, sincretismi, eccetera.
@spapicchio
è una precisazione che non ha importanza. l’irrazionalità e la mancanza di intelligenza provoca guasti ovunque e dovunque. quanto alle differenze imagino che i lettori di questo blog siano mediamente informati sulle diverse religioni
@ l.s
No, non sono d’accordo con te, perché come si può vedere anche dal testo di questa stessa ultimissima, così come dai commenti di diversi partecipanti al forum, non è specificato il retaggio inequivocabilmente cattolico (e non certamente cristiano ed evangelico) di mafia, ndrangheta e camorra e delle relative cosche.
Viene usato il termine ambiguo e inadeguato di “cristianesimo” nella descrizione del condizionamento sociale che ha interessato Saviano, per lasciare confusi i lettori sul fatto che la matrice comune delle mafie, ndranghete e camorre risulta essere il solo cattolicesimo romano.
Per fare un esempio:
http://en.wikipedia.org/wiki/Sanctuary_of_Our_Lady_of_Polsi
Infatti è sbagliato anche su wikipedia: “Sanctuary of Santa Maria di Polsi or Our lady of the Mountain, is a Christian sanctuary (…)” è un errore grossolano: in realtà è cattolico.
questa la pagina in italiano:
http://it.wikipedia.org/wiki/Santuario_della_Madonna_di_Polsi
È vero l´esatto contrario. Se la legge continuerà a piegarsi davanti alla religione, quando l´islam sarà la religione di maggioranza (e lo diventerà, basta fare un paio di clacoli sui flussi migratori) la legge sarà islamica. Se invece la legge diventa laica, lo rimarrà anche dopo che l´islam sarà diventata la religione di maggiornaza.
@Kirill
“Se invece la legge diventa laica, lo rimarrà anche dopo che l´islam sarà diventata la religione di maggiornaza.”
Ragionamento ineccepibile,basta guardare cosa sta succedendo in Turchia,Egitto eùLibia per averne la conferma.
lì la maggioranza è SEMPRE stata islamica. inoltre la laicità non è mai stata completa in quei luoghi, ma solo “a metà”, e soprattutto non è durata abbastanza da sedimentarsi nelle coscienze comuni. infine in due di quei tre paesi è stata necessaria una rivolta con conseguente grave instabilità politica per permettere il ritorno ad una assenza di laicità.
La laicità è un concetto che non è conciliabile con l’Islam. L’esperimento di Ataturk, vissuto come una costrizione, non è durato un secolo.
Questo non lo diceva (solo) Khomeini, ma lo scriveva tra gli altri Benhazir Bhutto che era una moderata riformista.
Non perché gli islamici siano peggiori di altri (anzi, hanno un forte sensibilità verso la fratellanza, la mutualità, la purificazione, la pietas, il pudore) ma perché il Corano è l’archetipo non mutuabile, non mediato, non interpretabile, non discutibile della volontà divina ed è impensabile che non permei ogni aspetto della vita, compresa la dimensione pubblica.
E’ un paradigma diverso, per capire il quale può essere utile l’introduzione scritta da Piero Citati su Repubblica a una recente traduzione in italiano del Corano.
Le persone comte te che prendono qualsiasi pretesto per denigrare chi non la pensa come loro, ad esempio commentando così questa notizia che non ha niente a che fare con i non credenti, invece raddrizzeranno questo mondo distorto?
Non so se fai più orrore o pena.
il vuoto potrebbe essere colmato dalla cartomanzia, dall’islamismo, da scientology, o cmq da pratiche altamente invasive, molto di più del cristianesimo ( nessuno mi ha mai obbligato ad andare in Chiesa, tranne mia madre da piccolo, per non fare dispetto a mia nonna che ci teneva tanto )
che poi si parla di cristianesimo e non in particolare di cattolicesimo.
A me nessuno mi ha obbligato a investire in titoli della banca.
Quando però ho scopreto che in parte finanziavano il mercato delle armi li ho ritirati.
Quando si fa orgogliosamente parte di un’istituzione che nei secoli ha ucciso, torturato, rubato, truffato ecc..si dovrebbe almeno avere la sensibilità di non parlare di chi non ne fa parte con superiorità e indignazione.
Semmai gli idignati dovrebboero essere quelli che hanno subito le nefandezze della chiesa.
Il cristianesimo non è invasivo?
Ma dove vivi? In Francia?
@birba
Come concili questa affermazione:
“nessuno mi ha mai obbligato ad andare in Chiesa”
Con quel bel tranne e la frase successiva:
“tranne mia madre da piccolo”
[e sottolineo le TUE parole: da piccolo]
La quale, oltre al danno la beffa, è giustificata da un’affermazione ancor più grave, trattandosi di un’abuso di patria potestas:
“per non fare dispetto a mia nonna che ci teneva tanto”
@Reiuky
Probabilmente non conosce la Compagnia delle Opere e Propaganda Fide…
O se le conosce fa orecchio da mercante (per motivi ben immaginabili).
😉
va bene potrebbe essre, ma anche antani però
@birba
Da contraddizione a non-senso voluto in mancanza di risposte. ‘Namo bbene…
Ed ecco spuntare il razzismo insito in tutti i fanatismi… poi dite degli islamici. In cosa sareste migliori?
Già riposto enne volte, giuseppe. Quando capirai che con l’acqua i pupazzi non si riescono a modellare? E’ inutile che continui a provarci.
noi ci battiamo per non avere privilegi su base religiosa: se permagono quelli attuali, essi saranno a disposizione dell’islam, che tu prevedi prenda il posto del cattolicesimo
dovresti per primo tu sostenere l’abolizione di ogni privilegio religioso, per evitare il pericolo che paventi
Per giuseppe
E “voi” continuate ad operare per distruggere il “tessuto cristiano” della società. Fate pure, quando al “vuoto” si sostituirà l’islamismo sarete i primi a piangere.
Certo, tanto tu a quel punto ti sarai convertito all’Islam.
Giuseppe, posto che ti poni il problema della nostra salvezza contro l’Islam, cosa che personalmente mi preoccupa, quanto mi preoccupa il potere della CCAR, alla base dell’interesse che suscita l’accostamento dei due scrittori, credo valga la pena, accettare che cosa si intende per religione.
Prendo a prestito Frazer, per cercare di mettere una base di partenza: “per religione, sostiene Frazer, io, intendo gli sforzi dell’uomo per propiziarsi o conciliarsi potenze superiori che si suppone dirigano e controllino il corso della natura e della vita umana”
Ciò premesso, l’ateo non non crede in potenze superiori all’uomo, perciò non ha alcun bisogno di propiziarsele o di soddisfarle.
Non per questo può disinteressarsi di quanto possa l’uomo ammantato di magia e di tabù.
Credo sia determinante estirpare la “fede” sulla quale l’uomo fonda il suo potere.
L’unica forza che abbiamo è la ragione. Cerca di usarne anche tu, se mai ne sarai capace.
come è già stato dimostrato in numerevoli volte a giuseppe (che non è mai riuscito a demolire le argomentazioni, ma solo a fuggire e ricominciare da capo dopo qualche settimana facendo fimnta di non essere mai stato smentito), sostenere il cattolicesimo (o anche solo il cristianesimo) come opposizione all’islam significa solo avallare una teocratizzazione della società, cioè lo sviluppo di privilegi particolari per i memebri della religione più diffusa nella zona in questione, ma questi significa solo regalare uno strumento formidabile all’islam, che, una volta diventato la religione di maggioranza, potrebbe pretendere legittimamente i privilegi precedentemente del cattolicesimo in virtù del fatto di essere LORO ora la religione più diffusa. cioè porterebbe ad una facile instaurazione della sharia e di una nazione islamica filoteocratica in virtù del semplice essere diventati la maggioranza, semplicemente usando le stesse scuse legali con cui si aveva giustificato i privilegi della chiesa.
l’unico modo per difendersi da una religione filoteocratica non è sostrenere un’altra religione filoteocratica rivale, ma instaurare una VERA laicità, cioè uno stato che non favorisca NESSUNA religione IN ALCUN MODO, a prescindere dal fatto che i suoi sostenitori siano l’1% della popolazione o anche il 100%. solo in uno stato simile gli silamici non avrebbero alcun appiglio legale per pretendere privilegi speciali e di dettare legge agli altri, nenache una volta diventati la maggioranza.
è con la laicità che ci si difende dalle religioni che vogliono il potere sugli altri, non dando tale potere ad una religione rivale solo relativamente migliore (ma solo in questo limitato periodo storico, mentre era di gran lunga peggiore nel restante 90% della sua esistenza. 90% che coincide PROPRIO con il periodo in cui il potere in questione lo ha avuto, guardacaso), esattamente come è con la democrazia che si difende da una dittatura (ad esempio dall’instaurazione del comunismo staliniano), non sostenendone un’altra rivale (ad esempio il fascismo) in quanto “mussolini è pur sempre meglio di stalin”.
@Nightshade
Il tuo discorso e’ giusto,ma incompleto.
Evitare che l’islamismo possa ,grazie al lassismo generale,assumere un potere sempre piu’ invadente all’interno del proprio paese,costituendovi una vera e propria “quinta colonna”,come sta purtroppo avvenendo ad esempio in Gran Bretagna,e’ una condizione essenziale per la sopravvivenza dell’Occidente.
Il problema e’ che tu pecchi di ottimismo pensando che la laicita possa essere mantenuta anche se i sostenitori dell’Islam nella popolaziome divenissero addirittura una maggioranza :chi pensi che potrebbe impedirgli di cambiare a proprio piacere leggi e costituzione ?
Avendo la maggioranza potrebbero farlo semplicemente eleggendo governi di loro scelta, e’ ovvio.
E anche molto prima di raggiungere la maggioranza raggiungerebbero una posizione di forza tale da imporre le loro decisioni con l’uso di forza e intimidazioni,negli ultimi anni gli esempi inquietanti sono stati un’infinita.
L’unico rimedio sarebbe bloccare l'”immigrazione selvaggia” di masse di cultura islamica,ma l’ottusita”politicamente corretta” di larghi strati della classe politica e culturale rende la cosa estremamente difficile.
“chi pensi che potrebbe impedirgli di cambiare a proprio piacere leggi e costituzione?”
la costituzione non è così facile da cambiare.
quando viene applicata a metà, aggirandola attraverso cavillli a seconda della convenienza del momento (vedi le scuole private “senza oneri per lo stato”) allora si qualsiasi maggioranza alla fine può fare quello che vuole, ma se viene applicata per davvero, e la sua applicazione seria dura un tempo sufficiente, piegarla diventa sempre più difficile. e non basta essere una maggioranza (anche al governo) per poterla modificare, le condizioni necessarie sono ben più severe (certo, quando il 90% della popolazione è mussulmano, alla fine la si potrà modificare comunque, ma la maggioranza stretta non è sufficiente).
inoltre non si deve dimenticare che quando nasci, cresci e vivi in un paese che accetta il confessionalismo, è facile diventare confessionalisti, ma quando nasci, cresci e vivi in un paese realmente laico, è più difficile passare ad una mentalità confessionalista. anche se sei figlio di islamici e ne condividi la religione. la mentalità della famiglia lascia una traccia pesante su quella che svilupperai, ma altrettanto pesante è la traccia lasciata dalla società in cui vivi. meno la società accetterà il confessionalismo, i privilegi per una religione sulle altre e l’idea che i valori di una religione possano essere imposti anche agli altri per legge e minore sarà la percentuale tra i mussulmani nati e cresiuti in tale società ad accettarli, facendo sì che una maggioranza mussulmana non si traduca autoimaticamente in una maggioranza confessionalista.
Laverdure
Solo una parte dei flussi migratori verso l’Europa viene da paesi islamici (circa la metà in Italia) e con la crisi economica si sono ridotti, anche notevolmente. Se non c’è lavoro in Europa è, quindi, difficile pensare che possano diventare maggioranza e ad un’islamizzazione dell’Europa. I centri economici si stanno spostando altrove.
In un recente sondaggio tra i turchi tedeschi è risultato che quasi la metà vorrebbe tornare in Turchia.
Il problema è la radicalizzazione di quelli presenti ed il potere che cercano di acquisire (superiore alla loro presenza nella società), ma credo che sia impossibile una loro maggioranza, nonostante la loro maggiore crescita demografica.
@Nightshade
“la mentalità della famiglia lascia una traccia pesante su quella che svilupperai, ma altrettanto pesante è la traccia lasciata dalla società in cui vivi.”
Discorso valido in paesi dotati di un forte spirito nazionale,dove le autorita non transigano nell’imporre agli immigrati il rispetto delle regole di fondo.
Mi domando quanto tutto questo valga in un paese dove si legge spesso di autorita scolastiche che non esitano a eliminare l’abero di natale o il presepe,come pure il maiale dalle mense ,per non urtare la “sensibilita” degli alunni di origine islamica,tanto per citare solopochi esempi.
E visto l’esempio della Gran Bretagna che ha concesso l’introduzione della “Sharia”nella giustizia,il dubbio di assistere in futuro a cedimenti anche peggiori
in casa nostra e’ piu’ che lecito.
Il fatto che i nuovi arrivati si adattino rapidamente a nostre usanze come gli iphone,le nike e i fast food,non significa certo che siano disposti a mollare i propri condizionamenti e le proprie ideologie di conquista tanto facilmente.
Io penso che il fondamentalismo sia il substrato sul quale può crescere l’islamismo fondamentalista al quale penso ti stia riferendo.
L’unico argine contro i fanatismi è la Laicità dello Stato. Ma a qualcuno non piace perché è un argine non contro -qualche- fanatismo, ma contro -tutti- i fanatismi.
La laicità dello stato non è un vuoto e non può essere occupato da qualcuno o qualcosa, la laicità è un valore che riempie lo stato.
Se c’è qualcosa che lascia spazio ai fanatismi è proprio il vuoto dei valori.
@giuseppe
E da quando una dittatura è migliore di un’altra?
No, tanto per sapere se il tuo Pendio Scivoloso è serio o meno.
Perché s’è serio c’è da preoccuparsi…
complimenti a giuseppe per la consistenza nel non riuscire a capire un c di niente
Infatti il nostro substrato civile si basa sulle visioni dei profeti Voltaire e Montesquieu, per dire. La prima Carta ove si parla di diritti di tutti è, come tutti sanno, dettata da Dio al vescovo Benjamin Franklin (sotto forma di fulmine presumo) e ribadita da Papa Thomas Jefferson
@ giuseppe
confondi tessuto cristiano con tessuto cattolico, lì sta il tuo grossolano fraintendimento, infatti è vero che tra ndrangheta, camorra e mafia, clericalismo di famiglia, etnia, tribalismo e varia appartenenza confessionale strumentalizzata per discriminare non ci sono grandi differenze ma al contrario sono fenomeni profondamente religiosi, avvalentesi dello strumento della credenza.
@ giuseppe
giuseppe confonde Gesù Cristo con il papa, ed i cristiani con i cattolici, cristianesimo con cattolicesimo, continua nel suo errore di sempre, pur dopo tutte le spiegazioni che gli sono state date.
Il cristianesimo (evangelico) non è identico né al cattolicesimo (romano) né all’islamismo (sunnita e sciita), né all’ebraismo.
Spot dell’Unione delle Chiese Fondamentaliste Spapicchiane.
L’UCFS ringrazia l’UAAR per lo spazio gratuito concesso
la tristissima e non nuova purtroppo, risposta puoi, volendo, trovarla nel crimine di ieri in libia; scrivo con pena in quanto so il ‘credere’ non fa ‘pensare
magari recuperando la religiosità annullata dalle religioni si riuscirà a superarle, sono oramai
obsolete, diciamo la verità ed il ritardo si deve ovviamente e loro
Penso che il paragone tra Saviano e Rushdie sia un poco azzardato, la mafia non vuole uccidere Saviano perché ha offeso la religione così come non ha lesinato confetti di piombo ad elevata velocità a prelati che si sono comportati da uomini nel contrastarla.
Detto questo rimane incontestabile la profonda religiosità del mafioso che si situa secondo me a ridosso del labile confine che separa superstizione e fede (confine che a mio avviso può anche non esserci coincidendo le due cose) e parimenti incontestabile rimane la mafiosità della religione o almeno di quella amministrata dal vaticano che si fonda su sotterfugi, trame, ricatti…
..che poi trovano in gente come giuseppe i più fervidi sostenitori.
Sembra che gli faccia piacere essere sfrutttati e manovrati a modino.
il paragone si basa sul fatto che entrambi si sono espressi contro il potere che esercita il condizionamento sociale
Non proprio. Il paragone corretto è che entrambi sono costretti a vivere nascosti nonostante vivano in società dove dovrebbe essere assicurata la salvaguardia della persona. Ed entrambi vivono scortati non perché hanno commesso reati di qualsivoglia tipo ma solo perché hanno scritto un libro. Quindi entrambe le organizzazioni, quella islamica e quella camorrista, attuano gli stessi mezzi coercitivi, senza i quali, evidentemente, non possono sopravvivere.
@ Amph
certo, è il paragone che si fa nel post
rispondevo solo a El Topo che parlava di offese alla religione da parte di Saviano, che non erano affatto il punto della questione
L’integralismo, col suo seguito di coercizione e violenza, anche omicida, non è una qualifica che distingue una corrente di una religione (intendo una qualunque religione, con poche eccezioni) da altre della stessa religione, ma è un attributo costitutivo delle religioni in se stesse, fin dalla loro origine; per usare un termine caro ai teologi, l’integralismo è sostanziale. Come lo è delle mafie. Solo col progredire della civiltà e del rispetto le religioni vengono a più miti consigli (o si fanno più subdole, come la CCAR in Italia); ciò è contro la loro natura, ma in certi contesti è il prezzo che devono pagare per sopravvivere (vedasi l’evoluzione del cristianesimo nell’Europa a seguito dell’affermazione dell’illuminismo e del pensiero scientifico). Ciò che è successo poche ore fa in Libia è la dimostrazione che, appena possono (lo dico senza alcun rimpianto per Gheddafi), le religioni tornano ad esprimere la loro inumana “natura”; e lo stesso succederebbe in Europa, se il potere religioso, cattolico, protestante o musulmano, riprendesse un netto sopravvento; il solo antidoto contro le religioni rimangono le civiltà e le persone laiche, come si trovano nel nord Europa, dove, e non penso che sia un caso, le religioni e le mafie non sono al centro del vivere sociale
tutte le religioni sono invasive come il cancro l’unico modo di curarle è la cultura e la razionalità !
Più volte commentando su questo blog ho usato l’espressione “macchina del fango”, presa in prestito proprio da Saviano, per descrivere certi attacchi rivolti non contro le nostre argomentazioni, ma rivolti sul piano personale.
Un’altra cosa che accumana Rushdie e Saviano è di essere nel mirino tutti e due della sinistra terzomondista. L’uno per aver offeso l’islam, l’altro per aver difeso Israele.
infatti pym fortune lo ha assassinato un fanatico di sx perchè aveva offeso l’islam.
bella schifezza gli esponenti di una certa parte politica.
La cosa tragica è che la maggior parte sono perdi tempo che stanno h24 su internet a scrivere deliri (leggi: maggiore attivismo) e molti si fanno infinocchiare dalle loro chiacchiere.
E’ dall’inizio di questo pur breve secolo che quotidianamente
nei blog,forum,giornali on line,che leggo devo sorbirmi la loro propaganda. Li detesto.
Anzi ho sempre pensato che il nemico vero siano loro e solo dopo gli islamisti.
Per quanto riguarda Saviano, gli andò contro anche l’ex Presidente del Consiglio Berlusconi, dicendo che parlando di mafia parlava male dell’Italia. Non guardiamo le cose da un solo lato, sicuramente c’è una sinistra che definisco stupida, ma dall’altro lato non sono meglio e ricordo che stiamo parlando di un rappresentante dello stato non di uno sparuto gruppo extra-parlamentare.
Saviano non ha mai criticato l’islam,al massimo si è detto sostenitore di israele.
Berlusconi non rappresenta di certo la dx,e nemmeno il suo partito o l’ex an. Era uno che sosteneva la candidatura turca per entrare a far parte dell’europa…ah-ah,oggi le comiche. La morte del pensiero conservatore.
Lo considero ancora peggio degli altri.
Non parlavo certo solo degli ex PCi ,anche tanti sx moderati e la stessa SeL sono un covo di filo islamici.
Giratela come volete, con l’illusione di esorcizzare il problema. L’islamismo é solo uno dei pericoli nei quali possiamo incorrere. Per il resto basta osservare la crescita esponenziale di violenza e intolleranza nel nostro paese, che é proporzionale alla perdita del senso religioso. So che non mi darete mai ragione e lo accetto pure. Se poi continuate ad inveire con offese più o meno esplicite non me ne frega nulla.
Sempre le stesse affermazioni, giuseppe. Una noia.
Tanto per gradire: Italia tradizionalista e religiosa del Novecento, patriarcale e ignorante: due guerre mondiali e due guerre coloniali, senza contare la Spagna. Italia attuale, peraltro ancora lontana dall’essere moderna: una guerricciola contro la criminalità organizzata e “missioni di pace (se, come no)”. Francia, Olanda, Norvegia e simili: nessuna guerra proprio o al massimo le suddette “missioni”.
La risposta di giuseppe, se ci sarà, consisterà in qualcosa come: ecco, questi sono dati in malafede. Che è sostanzialmente come darsi del cattolico da solo.
La seconda guerra mondiale fu figlia della prima.
Per il resto non vedo correlazione tra maggiore o minore senso religioso e violenza; la violenza è un tratto antropologico e culturale largamente indipendente dalla specifica religione o non religione. Il Sudamerica è cattolico, eppure i sudamericani sono violenti; il Sudafrica è protestante e ti sparano per un cellulare da pochi rand; ideologie non religiose (Mao, Pol Pot, gli stessi abusi dei rivoluzionari francesi) hanno mietuto milioni di vittime innocenti. Guerre e intolleranza esistono anche tra gli Induisti.
Bisogna ammettere che lungo la storia le religioni, pur portando alcuni valori positivi, non hanno pacificato o reso migliore il mondo; ma non ci si può illudere che tutto si risolva eliminandole.
Gli europei del Nord (che pure di streghe ne hanno bruciate, eh) fanno capo a un modello antropologico e culturale molto diverso dal nostro nella comunicazione, nei rapporti interpersonali, nella gestualità, nei valori, negli schemi mentali, nella gestione dell’emotività. Poi magari si sfogano allo stadio o al bar, ma è un altro discorso.
Se tamponi un norvegese non ti prenderà a pugni, un tunisino forse sì (a me è successo) ma non perché l’uno è ateo o protestante e l’altro musulmano, ma perché appartengono a gruppi culturali che hanno approcci diversi alle reazioni emotive.
Tornando alla frase iniziale, Benedetto XV fu tra i pochi italiani contrari alla I guerra mondiale, che tentò in tutti i modi di arginare diplomaticamente. Facile parlare col senno di poi, ma se V. Emanuele III gli avesse dato retta ci saremmo risparmiati due guerre mondiali, milioni di morti e feriti, il fascismo, Eva Klotz, e l’Italia sarebbe stata una più coerente comunità linguistica avendo l’Istria e il Trentino ma non l’Alto Adige.
La dipendenza (parziale) della seconda guerra mondiale dalla prima non sposta la questione di una virgola.
In genere le ideologie poco religiose (è difficile un’ideologia non abbia elementi di religiosità) sono violente per reazione, non per azione.
Chi ha mai scritto che tutto si risolve eliminando le religioni? Quel che è certo è che si risolverebbe qualcosa. O forse semplicemente la fine delle religioni sarebbe il sintomo che si è già risolto qualcosa.
Vogliamo sostenere che civiltà e religiosità non hanno una correlazione diretta? Non credo, ma anche se fosse significherebbe che entrambe dipendono da qualcosa che sta più a monte; un “modo di essere” insito in una particolare popolazione. A questo punto, tanto vale essere chiari e usare “razza” invece di “popolazione”. Lascio a te tutto lo “splendore” di questa conclusione.
Non ho parlato di civiltà nè tantomeno di razza, ma di cultura.
Chiunque lavori con gruppi internazionali diversi sa bene che la concezione del tempo, dei rapporti umani, della privacy, del lavoro, delle gerarchie, delle priorità e dei conflitti è radicalmente diversa nelle carie parti del mondo.
La religione c’entra fino a un certo punto; un mercante mediorientale, sia esso cristiano o musulmano o druso o ebreo, si aspetta di negoziare il prezzo. Un negoziante svizzero, ateo o calvinista o cattolico, chiama la polizia se dici che vuoi dargli 80 franchi invece di 100.
Giuseppe, una volta dici che la fede è in aumento e che i non credenti dobbiamo rosicare, una volta dici che la violenza e l’intolleranza è in aumento ed è colpa della perdita della fede degli italiani (magari potresti fornirci dei dati che dimostrino quello che dici, ogni tanto), insomma ti vuoi decidere?
Mi sa che sei in malafede anche tu. 🙂
Perche?
@ Francesco
fab: “La risposta di giuseppe, se ci sarà, consisterà in qualcosa come: ecco, questi sono dati in malafede”
Infatti, come scrive Stefano.
@giuseppe
Difatti è stranoto che nella Roma del Belli non si ricorresse alla cappa e spada da un bel po’ di tempo, parimenti è noto che Titta fosse in pensione da altrettanto tempo.
🙄
Che la violenza dipenda dalla mancanza del senso religioso è una tremenda cazzata permettimi! La religione tutte le religioni in passato e nel presente hanno fomentato in qualche modo odio e violenza divisioni e lotte esterne e interne.
Il cristianesimo non è stato immune a questa tara, ma nei secoli si è stemperato venendo a patto con il pensiero laico, non per sua scelta!
Se il mondo islamico spesso dimostra questa insulsa violenza è proprio perché il pensiero laico non lo ha ancora penetrato efficacemente!
PS senza il pensiero laico moderno (tanto detestato da certi ecclesiastici) saremmo esattamente come loro!!!
….vi qualificano.
@ giuseppe
Ma che rabbia che hai, mi han sempre detto che i cattolici sono tutti bravi e buoni e che porgono l’altra guancia… la relazione tra aumento della violenza e perdita del senso religoso oltre a non essere dimostrata da prove scientifiche non colla molto con il fatto che società più religiose dell’Italia sono ben più violente, basti pensare agli USA al Messico non parliamo poi dei paesi musulmani.
non ci sono differenze sul piano teorico poichè entrambi rischiano la pelle, i mandanti ovviamente sono diversi, l’integralismo per Rushdie e la malavita organizzata per Saviano, ma si tratta sempre di una condanna a morte emessa che attende solo la mano di un esaltato islamico nel primo caso e di un sicario ben pagato nel secondo per essere concretizzata (speriamo mai, per entrambi).
fatti: camorristi > meno di 100.000 …a spanne
islamici > 1.300.000.000
Rushdie ha più probabilità di rimanere secco.
Che poi lui in quel libro non offese solo l’islam ma anche l’induismo in una scena di sesso in cui un uomo indossava la maschera di una divinità induista.
Ovvio che gli induisti non la presero bene,ma non ci sono fatwe ancora pendenti sulla testa di Rusdhi da parte loro.
E parliamo di quelli che hanno le caste…è tutto dire su chi siano gli islamisti.
La mafia e la religione hanno in comune il fatto di essere dei sistemi di potere. Saviano e Rushdie hanno in comune il fatto di rischiare la vita per aver scritto qualcosa che a quei sistemi di potere da fastidio che si legga in giro.
Qualcuno dice che quei sistemi di potere sono necessari per arginare dei fantomatici “pericoli”. Il che fa capire come questi poteri siano basati sostanzialmente sulla PAURA; più saggio sarebbe costruire uno stato democratico e laico in cui i pericoli vengono affrontati senza per forza dover alimentare un potere costituito che regga gli animi dei deboli con la paura.
Ma, al di là di questo, mi fa molto piacere constatare come ancora oggi, nel ventunesimo secolo, la PAROLA sia un grande e legittimo potere, in grado di mettere in crisi i poteri meno legittimi, basati solo sulla vigliaccheria. E ancora una volta sono orgoglioso di vivere in un paese in cui non si deve o non si dovrebbe mai morire per le proprie idee, ma in cui pur ci sono delle idee che fanno rischiare la vita a chi vuole diffonderle, e sarà a personaggi come Saviano che un giorno dovremo dire grazie per la nostra libertà di pensiero; proprio come oggi diciamo grazie a Giordano Bruno e a a tutti coloro che, in tempi ancor più oscuri, sono morti per difendere la libertà e la potenza delle parole.
@ Sandra. Ringrazio ancora per l’indicazione del testo originale di Denscher, In Tedesco non c’è alcun difetto sintattico, anzi stile perfetto. Idem per la qualità dei contenuti: di norma i Tedeschi sono persone molto serie.
Probabilmente quello che ho visionato è un riassunto molto mal fatto. Verificherò, per capire se ho avuto le traveggole o no.
Qui siamo oltre il tasto rispondi: neanche il thread riesce a beccare
@firestarter
Florenskij è un fenomeno para..normale, fuma troppo incenso
Questo dimostra solamente la sua malafede ed il suo modo di procedere. Ha cercato disperatamente un pretesto per rigettare qualcosa che non le piaceva e si è attaccato ad un problema formale. Visto il numero di libri che legge non l’ha neanche sfiorata l’idea che tradurre dal tedesco non sia una cosa banale vista la differenza di costrutto delle frasi: dovrebbe aver già visto quante traduzioni sono fatte male perché spesso affidate a gente con non buona conoscenza della lingua e soprattutto non esperti di traduzioni che per essere fatte bene richiedono professionalità e anche la conoscenza dell’argomento che si deve tradurre (non basta quindi conoscere bene la lingua). Infatti nessuno dei critici tedeschi criticava Deschner per questo.
Trovo inoltre abbastanza pretestuosa la critica sulla forma dello scrivere che negherebbe la sostanza: di noi ingegneri dicono che non sappiamo scrivere, ma i nostri concetti li esprimiamo chiaramente e semplicemente, contrariamente a vari letterati, filosofi, politici che sono in grado di parlare a lungo e scrivere correttamente tante pagine senza dire niente ed esprimere concetti fumosi, la correttezza dello scrivere può nascondere il vuoto assoluto di pensiero.
Prendo spunto anche dal precedente intervento di Giuseppe che afferma cose senza portare dati a sostegno (e quelle volte che lo fa dimostra di non saperli gestire) come aveva fatto lei sulle origini del cristianesimo. Con le parole si può affermare di tutto se ci si scollega dai dati e da analisi serie della società (ci vuole anche un bel coraggio ad analizzare la società con sociologi di 100 anni fa che non hanno conosciuto le democrazie attuali).
E’ una balla che la società di oggi è più violenta di quella di ieri, due guerre mondiali, i vari fascismi, l’antisemitismo (la questione ebraica era un problema per tutta l’Europa prima della II Guerra mondiale), i vari governi autoritari e le varie repressioni lo dimostrano (il governo democristiano Tambroni fece ben 15 morti, mentre a Genova nel 2001 vi fu un solo morto). Per esempio in Italia nel 2004 vi furono 714 omicidi volontari contro i 1186 avvenuti nel 1981. A cavallo tra gli anni ’80 e ’90 vi fu il picco di 1916 morti. Una cosa è la percezione e l’attenzione ai fenomeni, un’altra cosa la realtà.
Così come era falsa la sua affermazione che l’Asia minore fosse sostanzialmente cristianizzata: alla fine del III secolo risultava in quelle zone circa un 30% di cristiani, divisi in vari gruppi. C’è una bella differenza tra il dire che erano tanti i cristiani e il dire che era a maggioranza cristiana, ma senza i dati si può affermare di tutto, così come fa il suo idolo Messori o lo stesso papa.
@ingegnere robertov,
Scrivi:”alla fine del III secolo risultava in quelle zone circa un 30% di cristiani”, dopo aver rimproverato giuseppe di non saper gestire i dati….
Scusa, ma tu in quale “autorevole” papiro scientifico hai letto la fesseria del 30% di cristiani in “quelle zone”…Giuseppe parlava di Asia Minore…
Scusatemi, ma da agnostico mi rifiuto di attaccare in branco Giuseppe.
Perché, RobertoV di cosa parla? E poi, tu… agnostico? 😀 😀 😀
serilino,
anche Roberto parlava di Asia minore.
Questa mappa ti può aiutare?
http://www.ancient.eu.com/image/219/
Serilino
Se leggeva attentamente scopriva che la mia risposta era principalmente per Flo e alcune sue affermazioni alle quali ho aggiunto, visto il contesto, una critica per Giuseppe, un altro che spara cifre senza essersi informato e senza saperle gestire (vedi pedofilia e costo dei pasti nelle mense in post precedenti o sulla diffusione nel mondo del cristianesimo).
La critica per Giuseppe era sulla maggior violenza nella società attuale che io contestavo, mentre era Flo (non Giuseppe) che aveva affermato nell’altro post che l’Asia minore fosse a maggioranza cristiana alla presa del potere. Io avevo obiettato con dati di storici che al massimo in tutto l’impero vi era un 10 % di cristiani (anche il propagandista cattolico Introvigne parla di un 10%), difficile pensare a maggioranze in Asia minore, zone molto popolate. Siccome Flo sosteneva che i dati non cambiavano niente nelle sue affermazioni avevo cercato e trovato un dato per quelle zone di un massimo di 30% di cristiani in certe zone dell’Asia Minore. Lei ha dati di un 99% di cristiani?
@ Flo
Rispondo qui per chiusura posta precedente:
1) “Quando ho citato “Il mattino dei maghi”?”
Per aiutarla, vista la sua perdita di memoria, le dirò che lei ha citato “Il Mattino dei Maghi” come “studio” domenica 11 marzo 2012 alle 21:03 in una risposta a servler nel thread: http://www.uaar.it/news/2012/03/11/irlanda-college-marcia-indietro-via-espressioni-anti-atee/
2) Ribadisco che Spengler non ha alcuna serietà come storico, ed è stato giustamente sbeffeggiato dagli storici seri (e.g. veda cosa ne dice Croce in una lettera a Karl Vossler : “libri [di Spengler] antimetodici, fuori da ogni tradizione scientifica, pieni di fantasticherie somministrate come risultati scientifici…). Spengler propone di fatto una visione mitico-nazionalistica che ha trovato apprezzamento solo nel milieu reazionario (alla Julius Evola). Non mi stupisce, quindi che lei apprezzi questo autore.
3) Per capire se un sedicente “esperto” o “studioso” è serio non serve certo leggersi tutto quello che scrive, altrimenti non basterebbe una vita intera a leggersi tutti gli scribacchini in circoalzione. Quando uno spara evidenti stupidaggini come Socci (che accosta gli studi pseudo-scientifici sulla sindone alla scoperta del bosone di Higgs) o Pansa che presenta come sue scoperte fatti notissimi (i regolamenti di conti del dopoguerra) è chiaro che si tratta di patacche. L’unico “merito” di questi individui è quello di mostrare un odio viscerale contro qualsiasi visione non sia biecamente reazionaria (vedi gli insulti di Socci al defunto card. Martini) motivo per cui sono sostenuti dagli ambienti che hanno interesse a propagandare una visione apertamente autoritaria e retriva.
4) Francisco Ferrer fu fucilato nel 1909, formalmente perché ritenuto istigatore della “settimana tragica”, accusa palesemente falsa e incoerente in quanto non aveva mai incitato alla violenza. In realtà, il suo “crimine” era quello di opporsi all’ordine tradizionale e in particolare di promuovere un’educazione non “controllata” dalla Chiesa. Non esistendo più la Santa Inquisizione, la CCAR non poteva eliminarlo direttamente, ma ha avuto un ruolo fondamentale nell’organizzare la campagna diffamatoria che lo presentava come pericoloso sovversivo, la quale è stata di fatto il pretesto utilizzato dalle autorità per condannarlo a morte.
5) Non capisco dove sia l’errore che lei contesta a Tarizzo: se la Michel tentò di uccidere il capo del governo durante i giorni della Comune (1871) è evidente che si trattava di Thiers e non del deposto Napoleone III…
Comunque se le interessa la storia dell’anarchismo le suggerirei dei testi più aggiornati come quelli di Berti, di Ward o il classico di Gian Pietro Masini sugli anarchici italiani.
Per la cronaca, la Michel si avvicinò all’anarchismo e alla pedagogia libertaria alcuni anni dopo l’esperienza della Comune.
Che ci siano stati degli anarchici che hanno fatto uso della violenza, non l’ho mai messo in dubbio: fu uno dei principali argomenti di dibattito all’interno del movimento nel corso dell ‘800. Detto questo, in alcuni casi “anarchico” era semplicemente un’etichetta che veniva appiccicata a qualsiasi responsabile di atti di protesta violenti: ad esempio il gesto di Orsini è più a sfondo nazionalistico-carbonaro, mentre Lucheni era di fatto uno squilibrato e un mitomane, che aspirava ad un posto da direttore di un carcere (cosa non proprio da anarchico), non aveva legami con il movimento anarchico, e il suo gesto (a differenza di quello di Bresci) era rivolto contro una persona priva di reali poteri politici e non coinvolta direttamente nella repressione. L’assassinio dell’imperatrice Elisabetta fu infatti condannato espressamente da esponenti anarchici come Emma Goldman, che pure avevano giustificato il gesto di Bresci.
Flo,
nell’altro post, ormai chiuso riportavi i brani da fisicamente, che sostanzialmente hai accusato di falso:
Flo scriveva:
“Porfirio accusava Paolo di avidità e di aver spillato soldi dalle ricche credulone, Paolo come si era giustificato per i suoi falsi e per i suoi brogli finanziari riguardo a queste accuse aveva detto:”Chi andrebbe in guerra a proprie spese, chi possedendo un gregge non si nutrirebbe del suo latte?”.
“Paolo diceva espressamente: “Se grazie alle mie menzogne la verità di Dio ha trionfato, perchè io devo essere biasimato?”
Qui chiedo soccorso: di Paolo è nota l’espressione ( ripresa credo anche da Lenin ) “Chi non lavora non mangi neppure”: MA DOVE ACCIDENTI SI TROVANO QUESTE AFFERMAZIONI NELLE LETTERE DI SAN PAOLO?
Soccorso accordato:
Di seguito trovi le affermazioni di Paolo, e da dove vengono, la prima in latino, così potrai confrontarla con la versione Cei e notare quella sfumatura che forse ti ha fatto sfuggire la citazione (le manipolazioni sono fatte apposta):
“Quis militat suis stipendiis umquam? quis plantat vineam, et de fructu ejus non edit? quis pascit gregem, et de lacte gregis non manducat?” I Lettera ai Corinzi
“Ma se per la mia menzogna la verità di Dio risplende per sua gloria, perché dunque sono ancora giudicato come peccatore?” Lettera ai Romani
Il pregiudizio (o malafede) è assai peggio delle traveggole.
Attendiamo un tuo parere illuminato dalla lettura del testo in tedesco.
Giovanni Falcone disse “La mafia è un fenomeno umano e come tutti i fenomeni umani ha un principio, una sua evoluzione e avrà quindi anche una fine”. Quindi le religioni, quelle organizzate, in quanto poteri occulti e omertosi (particolarmente il cattolicesimo), ovvero mafiosi, sono destinate anch’esse ad una fine.
@Roberto: sì, ma continuo a pensare che la risposta che hai dato non sia corretta. Mi spiego meglio: entrambi soffrono del fatto che percepiscono come la società civile non sufficientemente protettiva dei valori che invece sono scritti nella Costituzione e nei codici civili e penali. E’ questo, a mio avviso il nodo cruciale. Non il fatto che abbiano parlato contro un potere condizionante. Tutti i poteri sono condizionanti, anche quelli che io ritengo meritevoli di esserlo, altrimenti che poteri sono? Un potere democratico dovrebbe avere nella maggior parte della gente una parte attiva nella difesa degli stessi principii che elevano il demos al potere. E il paradosso è che, appunto, né Rushdie né Saviano, evidentemente, avvertono questo come vero. Almeno, io lo intendo così.
errata corrige: come *NON* vero
La parola mafia ha origini arabe.
La sicilia è stata a sua volta invasa e conquistata dalle flotte islamiche agli ordini dell’emiro Ibrahim Ibn Abd Allah.
Gli influssi culturali lasciati non sono stati certo solo quelli positivi che certi accademici che studiano la storia,ci propinano.
mafia e islam hanno questo punto di contatto,e rushdie come saviano affrontano due mali che hanno molto probabilmente la stessa origine.
Gli uomini sono irrazionali per natura; questa empirica evidenz trova riscontro in una ricerca accademica del prof. Bruce Hood (università di Bristol) che conclude: «La lotta degli scienziati alle credenze e alle superstizioni è inutile. La mente umana è profondamente legata all’irrazionale».
La ricerca è stata richiamata nel periodico del CICAP, comitato di controllo sul paranormale in cui sono stati attivi Piero Angela e Roberto Vacca e che non può essere sospettato di essere un’organizzazione filoreligiosa:
http://www.cicap.org/new/articolo.php?id=102170
Per inciso, con il CICAP collaborò in passato anche un gesuita, padre Quevedo, che smascherava i curanderos filippini per convincere gli ammalati a rivolgersi agli ospedali.
OK, chiudiamo le scuole e buttiamo tutte le scoperte scientifiche.
Seriamente: il punto non è asportare l’irrazionalità, ma contenerla per quanto possibile. Il che è praticabile, perché le persone, oltre ad avere pulsioni irrazionali ineliminabili, hanno anche la capacità di adattarsi.
D’altronde, se qualche popolazione usa la ragione più di altre, la possibilità di intervenire è evidente.
Fab, non si parla di chiudere le scuole.
Comportamenti emotivi e non pienamente razionali li abbiamo tutti, anche se abbiamo studiato la fisica e la matematica. Chi più, chi meno. Questo viene accettato in molti aspetti che condizionano la nostra vita, ma a molti fa venire il mal di pancia se c’è di mezzo la religione.
E’ spesso irrazionale l’adesione a certi modelli ideologici utopistici, magari perché si è stati educati così in famiglia (il pedoindottrinamento esiste anche nell’adesione a partiti o ideologie o squadre di calcio, mica solo nella fede).
Sono irrazionali ed emotivi i nostri gusti. Vuoi che non esista al mondo una crema alla nocciola più buona e meno costosa della Nutella? Eppure tutti vogliono quella.
E’ irrazionale il tifo calcistico, con l’eccezione di chi vi è coinvolto economicamente: eliminiamo anche quello?
Un lettore poco sopra si scandalizza perché un biologo crede in Dio, ritenendolo un atteggiamento irrazionale; si irriterebbe allo stesso modo se un fisico o un matematico fossero ultrà della Roma o fedayn della Lazio?
Lasciatemelo dire: questo blog è interessante , ma taluni commentatori e talvolta anche qualche redattore (non mi pare sia il tuo caso, non offenderti personalmente) veramente non sembrano razionalisti, dato che scrivono con la pancia con l’intento di attizzare autentico odio ideologico.
Infine, cosa intendiamo per “usare la ragione”?
L’approccio analitico occidentale che deriva da Cartesio e che ha guidato la rivoluzione scientifica e industriale della nostra parte di mondo non è necessariamente il migliore per tutti (ad esempio non lo è per gli orientali, che non per caso hanno sviluppato modelli organizzativi diversi dai nostri) e probabilmente non è il migliore per tutto.
La nostra stessa filosofia occidentale che pone l’uomo al centro del mondo (questa – sia pure per ragioni diverse – è una costante dell’ebraismo, del cristianesimo, dell’islam, del comunismo, del capitalismo e dell’illuminismo) non si concilia con le culture orientali e africane, in cui manca totalmente questa visione antropocentrica dell’uomo come creatura prediletta di Dio o come unico essere dotato di ragione.
I nostri modelli non vanno bene per tutti; se pensiamo ciò, facciamo del colonialismo senza rendercene conto.
Lo so benissimo che non si intende chiudere le scuole, infatti poi ho scritto, in evidente contrapposizione con quanto precede, “seriamente”.
Ma soprattutto, in che cosa tutto ciò non è compatibile con “rendiamo minima l’irrazionalità”?
Vediamo un poi’ a cos’è la mafia.
Non è il fatto che ci sia qualche delinquente nel Sud.
Se è per quello, avevamo avuto Pietro Cavallero,
figlio di gente del Nord, e vari altri.
Quelli del Sud, a differenza dei nostri, hanno un vasto
sostegno da parte della popolazione.
Questa ha l’assurdo concetto del “malvivente buono”,
nemico dello Stato, considerato da essa un “nemico”,
ma comunque un benefattore per la sua gente.
Il giusto antidoto l’aveva trovato il prefetto Mori, alla
epoca del fascismo, regime che non rimpiango certo,
per il suo Concordato, l’antisemitismo, l’assurda
guerra che è stata la sua tomba.
Il prefetto aveva fatto chiudere gli acquedotti, e detto
alla gente: “Se i boss sono i vostri tutori, chiedete loro
che vi dissetino!”.
Lo so che sembra inumano il mio discorso, ma è umano
chi difende gli assassini?
Si dice che la mafia venga dal sottasviluppo, ed ho due
prove contrarie.
Sulle Alpi, prima che arrivasse il turismo, c’era una fame,
che ci si poteva mangiare a vicenda. e non c’era mafia.
Poi, in secondo luogo, sappiamo come certe cosche
siciliane hanno attecchito negli Stati Uniti.
E, secondo voi, l’America è da dirsi sottosviluppata?
Poi, se pare inumano colpire la popolazione civile, ho
una domanda da farvi:
“Quando Tedeschi e Giapponesi hanno tentato la conqui-
sta del Mondo, gli altri hanno avuto tanto riguardi, verso
le popolazioni civili?
Erano tutti soldati, i 100.000 morti a Hiroshima?”
Lo sai che hai generalizzato eccessivamente, vero? Mi dispiace dirlo, ma c’è Sud e Sud.
Mi sa che non hai mai sentito parlare di bravi e don Rodrigo. Mi sa che non conosci neppure Peppino Impastato e Giovanni falcone e ce ne sono altri, tutti Siciliani. E c’è anche Joe Petrosino poliziotto italo-americano che ha combattuto la mano nera in USA.
Concordo con gmd85
Il commento precedente era rivolto ovviamente a Giovanni
Si capisce 🙂
Lo strepitoso successo (di vendite e di notorietà) di rushdie non è dovuto certo alla qualità letteraria dei suoi scritti ma unicamente alla fatwa che gli è stata dedicata. Senza di questa rusdie non sarebbe nessuno. Adesso invece è diventato ricco e famoso, oltre che martire.
Non mi sembra proprio che possa lamentarsi.
Effettivamente nulla di cui lamentarsi, rischia solo di morire, per le sue idee. (sarcasmo)
@Francesco
C’è chi ha detto le stesse cose su Saviano.
Quindi fatwa per tutti.
@robertov,
alla fine del III secolo non ci sono fonti con dati statistici percentuali per affermare il 10% o il 30% di una qualunque stima.
E’una opinione, rispettabile o meno, la sua, ma perfettamente opposta, analoga e simmetrica a quella di Giuseppe.
Se Giuseppe viene accusato di non sapere gestire i dati…anche questo suo utilizzo di dati presta il fianco a identiche critiche.
Comunque ringrazio per la cortese replica.
quanto sono in accordo col testo dell’articolo!!!!! aggiungo soltanto uno slogan:
viva il dubbio