Si riaccende la violenza religiosa nei paesi arabi. Davanti all’ambasciata statunitense del Cairo una folla di musulmani martedì ha protestato e alcuni manifestanti hanno dato fuoco alla bandiera a stelle e strisce. A Bengasi, in Libia, un gruppo di miliziani islamisti ha assaltato il consolato Usa. Durante gli scontri hanno perso la vita l’ambasciatore Usa Christopher Stevens e tre funzionari statunitensi. Si sospetta che in questo caso l’attacco sia stato premeditato da al Qaeda proprio in occasione dell’11 settembre. Il giorno dell’attentato nel 2001 alle Twin Towers.
Tutto per un film dal titolo Innocence of Muslims, considerato offensivo dai musulmani. La pellicola rappresenta a tinte fosche la vita del profeta Maometto, dipinto come un truffatore erotomane.
Il film, scrive il Wall Street Journal, pare sia stato prodotto da Sam Bacile (probabilmente uno pseudonimo, secondo CBS). Si tratterebbe di un imprenditore edile di origine israeliana, che ha raccolto da un centinaio di donatori ebrei ben cinque milioni di dollari per questo peplum in salsa islamica. E l’opera è stata anche promossa da cristiani copti conservatori, nonché dal pastore evangelico fondamentalista Terry Jones, che già aveva scatenato disordini in Afghanistan per aver bruciato il Corano.
Anche in questo caso quindi, una ‘internazionale’ dell’integralismo religioso che ha esercitato delle critiche ha suscitato la reazione violenta di altri integralisti. Ma le critiche sono e devono rimanere libere, sebbene siano ritenute discutibili. E non possono essere messe sullo stesso piano della reazione violenta. Il risultato è comunque l’ennesima guerra di religione. C’è l’odio solo verbale — su basi più o meno teologiche — verso l’islam da parte dei fondamentalisti cristiani ed ebrei. E il rigido integralismo musulmano, che scatena la violenza contro qualsiasi critica a simboli sacri, giudicata tout court blasfema. Difficile davvero che atei e agnostici, sebbene denigrati sistematicamente dalle religioni, reagiscano in questo modo. Non avere nulla di ‘sacro’ alle volte è anche una benedizione.
Il Vaticano è intervenuto con una dichiarazione di padre Federico Lombardi, portavoce della Santa Sede. In cui si richiama al “rispetto profondo per le credenze, i testi, i grandi personaggi e i simboli delle diverse religiosi” come “premessa essenziale della convivenza pacifica tra i popoli”. Altrimenti, ammonisce, “conseguenze gravissime delle ingiustificate offese e provocazioni alla sensibilità dei credenti musulmani” accendono una “violenza del tutto inaccettabile”.
Una posizione che ricorda, sebbene sia stemperata, quella assunta quando una fatwa emanata dall’ayatollah iraniano Khamenei condannò a morte lo scrittore Salman Rushdie. In quell’occasione di certo non si ammetteva il ricorso alla violenza. Ma, con parole dure, si contestava la “blasfemia” del libro e l'”offesa” alla sensibilità di milioni credenti.
E’ evidente come tutto ciò rischia di avvelenare sempre più la convivenza civile, scavando solchi sempre più profondi, giustificati da inconciliabili impostazioni religiose. Amnesty International ha condannato l’assalto di Bengasi con parole che ci sentiamo di condividere: “per quanto possa essere offensivo il film, non ci può essere alcuna scusa per queste uccisioni e questi violenti attacchi”.
Al di là del discutibile film oggetto di scandalo, che come si può vedere dai trailer pubblicati su Youtube è di scarsissima qualità, bisogna anche chiedersi se la libertà di espressione debba sempre e comunque piegarsi alla ‘sensibilità’ religiosa. Appare evidente che nel costante tiro alla fune che si crea, le religioni pretendano tutele fin troppo ampie, che soffocano qualsiasi pensiero anche solo moderatamente scettico.
Con una linea soft come quella del Vaticano, che si richiama alla sacralità di certi valori togliendo ossigeno a qualsiasi dibattito. Oppure con la violenza dei fondamentalisti, che genera terrore e morte e tronca il problema alla radice. Approcci da soppesare di sicuro in maniera differente e da non confondere: ma il risultato cambia poco. A farne le spese, le libertà individuali, che devono inchinarsi ai difensori della morale divina. E intanto, nel Mediterraneo, soffiano nuovamente forti i venti di guerra.
E tuttavia, i fatti libici hanno mostrato ancora una volta come la pretesa dei leader religiosi di occultare dietro la richiesta di “tutela del sacro” la totale impermeabilità alle critiche nei loro confronti è assolutamente incompatibile con una società pluralista. La storia mostra come le religioni non hanno mai lesinato gli attacchi ad altre religioni, persino all’interno dei rispettivi testi sacri. Le alternative a perenni, violenti conflitti dottrinali sono sole due: o una società totalitariamente monoconfessionale, o una società laica, libera civile e democratica che non assicura più alcuna tutela speciale alla religione. Facile capire quale sia la scelta migliore per l’Uaar. Ma non dovrebbe essere difficile capire che la stessa scelta sarebbe migliore anche per l’intera umanità.
L’associazione
Sono totalmente d’accordo con voi. Questa mattina sul mio blog ho pubblicato un post dove analizzavo l’articolo di Sofri sulla Repubblica, che in qualche modo sembra prendersela più con i provocatori (in questo caso l’autore del film blasfemo) piuttosto che con i provocati che, poveretti, così offesi si sono lasciati andare e hanno ucciso. Paradossalmente – ho scritto nel mio blog – questa finisce per essere una tesi etnocentrica che suonerebbe così: poiché gli islamici sono irresponsabili, dobbiamo essere più saggi noi occidentali. Se volete potete leggere qui il mio post: http://bezzicante.tumblr.com/post/31451762006/folle-fanatizzate-vs-liberta-di-espressione
Ho letto anch’io l’articolo di Sofri è l’ho trovato ottimo per tanti aspetti anche se, ad una lettura superficiale può sembrare che dia un colpo al cerchio (il fanatismo islamico) e un colpo alla botte (certo fanatismo israelo-cristiano) ponendoli sullo stesso piano… in realtà vi si rimarca l’enorme differenza tra i due fanatismi, per contenuti e per dimensioni, e però nello steso tempo punta a denunciare tutto ciò che può alimentarli. Comunque consiglio di leggerlo.
Per quanto mi riguarda ho apprezzato particolarmante l’inizio dell’articolo in cui si pone l’accento, in forma linguisticamente efficace, su una civiltà che a tutt’oggi in fatto di violenza non ha fatto fare all’umanità un passo avanti dall’età della pietra. Colpa delle religioni, non c’è alcun dubbio, le quali però, a mio avviso, vanno viste in un contesto di pensiero magico-religioso di cui le religioni rappresentano solo la punta dell’iceberg distogliendo l’attenzione dalla parte sommersa. Alcune religioni contribuiscono più di altre ad alimentare la violenza, certamente (oggi il triste primato spetta all’islam), ma basta poco perchè salti il tappo che, in altre parti del mondo, si riteneva in grado di bloccarla. Solo un ateismo ben consapevole di questa situazione, cioè di un progresso tutto da riconsiderare invece che da esaltare acriticamente, può tentare di porvi rimedio
Riporto il pezzo introduttivo dell’articolo:
“Che un film, anche il più grossolano, o un romanzo, o dei disegni satirici, possa scatenare una furia di folle e linciaggio (e pretesti di guerre e guerre di pretesti) è solo un segno della durata strenua, e spesso della recrudescenza dello stato ferino sopra il quale la civiltà è passata come una vernice trasparente”
Questo sofri, che stia calmino anche lui se no mi scateno e gliele suono.
Da prenderlo a bastonate per quel che dice.
🙂
Anzi cheddico.
Mica solo Sofri.
Badate bene a ciò che scrivete, perchè sono molto irascibile. Molto molto.
@ Mario
Non ho capito bene a chi ti rivolgi, e perchè.
Potresti dirmelo? Una volta smaltita la rabbia, mi raccomando… non vorrei far parte dei bastonati..
(non ti preoccupare, sono solo polemico :-))
Non può esistere un criterio secondo il quale in alcuni casi sia possibile una reazione fisica a delle idee per quanto balzane ed offensive possano essere. L’unica possibilità è la totale libertà per ogni forma di espressione.
Altrimenti questo porta a leggi speciali, contraddizioni logiche ecc…
Una soceità veramente laica toglierebbe ad ogni religione il suo supposto “primato” su tutto e tutti, mettendola in una posizione di (giusta) inferiorità rispetto allo stato. Perderebbero il potere (tanto sempre di questo si tratta, anche se i religiosi lo mascherano con belle parole).
Atendersi un passo in questa direzione da loro è una pia illuzione.
le religgggggggioni dell’Amore universale… enrico, peppe, se ci siete battete un colpo 😀
😀
Praticamente estremisti ebrei e cristiani che attaccano altri estremisti. Come al solito la reazione dei fondamentalisti islamici è stata violenta, se fossero stati civili avrebbero risposto con un controfilm.
Magari in Turchia, se non ci fosse Erdogan, qualche capa calda del suo partito l’avrebbe anche finanziato… non ti credere, eh. 😉
Cosa ne pensate di Ataturk?
Che stanno distruggendo tutte le conquiste promulgate da lui.
Atatürk, sotto certi aspetti, poteva anche essere criticabile, ma non si può negare che tutto il suo lavoro di trasformazione laica dello stato turco stia andando perduto.
Peccato, davvero.
Sottoscrivo le parole di Giorgio Pozzo. 😉
No gli ebrei non c’entrano nulla in questa vicenda solo cristiani copti. Leggi le ultime informazioni.
Tino
Non essendo dotato di preveggenza quando ho scritto il commento mi sono basato sulla notizia data dall’UAAR che parlava di finanziatori ebrei oltre che cristiani.
Se ora risulta che gli ebrei non c’entrano una mazza, l’UAAR farà un aggiornamento, puoi segnalarlo tu con un e-mail alla redazione ed eventualmente il link.
Francesco in effetti sarebbe utile una rettifica dell’UAAR visto che è pure un comunicato dell’associazione.
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-09-14/video-anti-islam-estremista-copto-regista-080516.shtml?uuid=AbQhcMdG
Comunque mi correggo: gli ebrei estremisti non c’entrano
Vabbè, forse ci saranno anche dentro degli ebrei, l’essenziale è non rilanciare la leggenda dei 100 donatori ebrei, chissà perché proprio 100, e chissà perché tutti ebrei.
L’oggetto della discussione è piuttosto fuorviante.
Non si tratta di libertà o meno di espressione ma di non accettazione da parte della stragrande maggioranza dei musulmani a rassegnarsi ad essere invasi militarmente dagli USA o dominati da regimi corrotti imposti dagli USA.
L’episodio (tra l’altro piuttosto demenziale) del film è solo la beffa che segue il danno.
Concordo con te. Premessa la condanna ferma al cancro rappresentato dall’Islam che oggi più che mai è la religione maggiormente “fanatizzata” e per questo più pericolosa, come al solito la religione rappresenta il pretesto più che la causa dei disordini sociali. L’Islam è per i popoli arabi un elemento di identitarismo esattamente come il nazionalismo fascista e nazista nell’Europa di 70 anni fa. Ricercare le cause di tale sentimento identitario è indubbiamente la strada principale da percorrere per estirpare il cancro del fondamentalismo islamico.
Posso darti ragione fino a un certo punto. Che le potenze economiche mondiali approfittino di guerre e disastri per crearsi “zone verdi” da ricostituire a proprio piacimento è noto e il ritorno di fiamma religioso è dovuto in buona parte a questo. Ma gli zelanti musulmani che si scatenarono contro le vignette danesi cosa avevano a che fare con gli USA? Niente, era fanatismo bello e buono.
Vedi gmd85, per quanto riguarda le vignette danesi uno dei problemi principali è che quelle popolazioni identificano l’occidentale con l’americano. Per quanto riguarda invece le “zone verdi” il problema è che prima delle zone verdi bisogna creare la terra bruciata! Da anni, ovunque l’imperialismo americano abbia messo mano è stato tutto un fiorire di integralismo islamico: Iran, Afghanistan, Iraq, Libia, Egitto, tra poco la Siria e così via. Ora, o ci troviamo di fronte ad una serie di amministrazioni talmente imbecilli da commettere più volte di seguito lo stesso errore, o forse mi viene il dubbio che qualcuno abbia deciso di sfruttare la massima: “Grande è la confusione sotto il cielo, la situazione è dunque eccellente”.
Ma siamo perfettamente d’accordo e io propendo per la massima. Che gli USA cerchino terra bruciata o la creino è palese. E lo fanno tutti i governi che vedono la possibilità di lucrare. Però penso anche che esista il fanatismo fine a se stesso, che poco ha a che fare con politica ed economia.
Indubbiamente è così, tuttavia penso che si tratterebbe di un fenomeno isolato e facilmente arginabile se venissero meno le cause che ne alimentano la diffusione in fasce così ampie di popolazione.
Concordo. Anche se integralismo da una parte ed eccessivo buonismo dall’altra rendono lo scopo piuttosto difficile da raggiungere.
@ francesco
Non concordo.
Attribuire agli USA la generalità dell’autoritarismo e della corruzione nel mondo islamico è sbagliato. Ci possono essere specifici paesi dove le dittature sono sostenute dagli USA, ma sono autoritari e corrotti TUTTI i governi dei paesi islamici, filoccidentali o antioccidentali che siano, per fattori endogeni comuni a tutto il mondo islamico.
Inoltre faccio presente che queste fiammate di fanatismo religioso scoppiano solo nel mondo islamico, mentre gli Stati Uniti si ingeriscono anche in paesi non islamici, per cui deve esserci qualcosa di specifico dell’islam che va oltre il male che gli Stati Uniti hanno fatto a questo o quel paese islamico.
Quindi se per assurdo in un domani i paesi islamici fossero occupati/sottomessi dalla Cina o Rusia, e in un certo punto il solito reverendo Johns o il vignettista danese o lo scrittore anglo indiano facesse la loro provocazione, i nostri amici frustrati islamici troverebbero pretesto per uccidere l’ambasciatore cinese/russo e non quello del paese del origine del provocatore??
Questo non lo so, ma sicuramente l’acredine nei confronti della legittima satira (vignette danesi) o dell’idiozia gratuita (reverendo Johns, non mischiamo la m.r.da con la cioccolata) sarebbero minori in un contesto in cui l’occidente non rappresenterebbe un nemico economico e politico.
“Ma le critiche sono e devono rimanere libere, sebbene siano ritenute discutibili.”
Perchè “discutibili” ? Non siamo liberi di pensare e d’affermare che anche Maometto, come tutti gli altri venditori di fumo, non sia altro che un truffatore ?
Penso che ad essere discutibile sia la forma piuttosto che la sostanza. Posso essere nel giusto, ma se il mio intento è quello della provocazione gratuita allora i miei argomenti sono più che discutibili. A maggior ragione se si fa la provocazione giocando sulla pelle degli altri.
La forma ? Perchè, i film sono forse una forma d’espressione a libertà limitata ?
E cosa c’è di male nella provocazione gratuita ?
Per quello che riguarda “la pelle degli altri”, non si può certo cercare d’accollare ai “provocatori” la responsabilità per le attività criminali dei fondamentalisti! Se quelli non sanno stare al mondo, non siamo certo noi a doverci adeguare, tappandoci la bocca per non urtare la loro suscettibilità.
si la forma …del parmiggiano.
un pò di coerenza per favore,ci sono film,brevi filmati,immagini canzoni che sbeffeggiano in maniera pesante il cristianesimo e in particolare il cattolicesimo.
Se ci si bisogna indignare per la forma allora mi sà che dovremo adottare lo stesso standard per tutti.
Non mi sono indignato per il film in questione. Dico semplicemente che trattasi di provocazione gratuita e, in quanto tale, non ne condivido l’obiettivo. Lo stesso vale per i vari “artisti” che decidono di fare cassa sbeffeggiando in maniera idiota il cattolicesimo. Non sto parlando di limitare la libertà, per carità. Sto solo spiegando i motivi per cui ritengo discutibile il film in questione. Se tale film, o qualunque altra opera, avesse un qualche valore storico, culturale o anche semplicemente artistico allora non avrei nulla da ridire del fatto che sbeffeggi una religione. A maggior ragione che lo pseudo-regista (ammesso che sia uno solo) che ha girato il film non si è neanche preso la responsabilità di ciò che ha fatto.
Quando il potere si fonda sull’accettazione dell’assunta verità di fede, non ci rimane che aspettare uno spiraglio di ragione. Aspetta e spera!
Purtroppo la storia insegna che l’uomo è sempre stato vittima suo malgrado di altri uomini che hanno costruito il “potere” sul nulla a loro esclusivo vantaggio.
Se vogliamo dirla tutta non è certo Dio che ha fatto l’uomo a sua immagine e somiglianza, semmai è il contrario, ma sperare di sradicare questo atto di fede nelle masse, è come pretendere di abbattere il monte Bianco con la fionda.
purtroppo l’ignoranza, la superstizione e più in generale il basso grado di istruzione delle popolazioni sono il terreno di cultura delle religioni, fino a quando non riusciremo ad elevare il grado di istruzione delle popolazioni ad un livello tale che possano finalmente ragionare con la loro testa e non con quella dell’ayatolla e del prete di turno l’intergralismo religioso la farà sempre da padrone con le conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti !!!!!
Brava. L’intelligenza e la cultura sono il miglior antidoto contro le religioni.
Eppure c’è chi ci casca nonostante abbia ricevuto una cultura elevata.
Ad esempio io sono rimasto colpito da due laureati in materie scientifiche (fisica e biologia) che sono diventati dei bigotti cattolici dopo la laurea.
Ma come, uno fatto una università che ti insegna ad usare il cervello e tu abbracci la religione che è una cosa che invece il cervello te lo chiude?
Per me questi sono due che non hanno capito niente degli studi fatti all’università.
Guarda lascia perdere, io da biologo ho dovuto discutere per giorni con una mia collega che voleva convincermi dell’esistenza di santoni indiani che non mangiano per anni. Ho lasciato perdere quando alla mia obiezione sulla necessità di energia chimica per vivere lei mi rispose: “Come sei ottuso, magari esistono altre forme di energia”. Un’altra sosteneva il creazionismo ma con lei ho gettato la spugna in partenza onde evitare picchi pressori.
Eh l’università non è per tutti…
Le equazioni cultura=ateo -ignoranza=credente è un pura invenzione nel mio corso di Ingegneria su 8 laureati della mia cerchia, 4 sono credenti 2 atei e 2 indifferenti.
Dunque le percentuali sono più a favore degli atei che nella società italiana presa nel suo insieme, in cui il grado di istruzione medio è decisamente minore. C. V. D.
Scherzi a parte, non è questione di cultura intesa nel senso tradizionale; anzi, lì i credenti in genere vanno forte.
@faber
Certo che esistono altre forme d’energia! Ad esempio, quella elettrica.
Magari i santoni si nutrono infilando le dita nelle prese di corrente…
credo che 100 anni fa in italia i non credenti o gente che si professava tale fossero quasi del tutto assenti, tuttavia – secondo me- grazie anche al miglioramento del grado di istrzuione della popolazione la percentuale dei non credenti si è notevolmente innalzata ed ogggi come oggi – anche in italia – nonostante la CCAR ed i governi filo cattolici – credo che la percentule delle persone non credenti sia a due cifre.
Poi che gente laureata creda in dio la si troverà sempre – credere è facile è non credere che è difficile – tra l’altro ha ragione massimo – tra gli ingegneri il grado dei credenti è inspiegabilmente elevato e lo dico da ingegnere !
Ma secondo voi l’ateismo è un tipo di religione?
Perchè se cosi è va tutelato anch’esso da chi lo attacca.
Mah: il non collezionare bambole può essere definito un hobby? 😉 😉 😉
A pensarci bene tutti hanno le loro falangi armate, cheddiavolo perchè no anche agli atei? Per lo meno un paio di guardie svizz… mmm no olandesi a difesa del server.
L’equiparazione dello status delle associazioni filosofiche non confessionali a quello delle confessioni religiose è espressa nell’art. 52 comma 2 del DEL TRATTATO COSTITUZIONALE EUROPEO RATIFICATO DAL PARLAMENTO ITALIANO il 6 aprile 2005
quindi sul piano dei diritti ateismo e agnosticismo devono essere trattati come le religioni (anche se non lo sono)
@ Massimo
“Ma secondo voi l’ateismo è un tipo di religione?
Perchè se cosi è va tutelato anch’esso da chi lo attacca.”
Meglio ancora per me non tutelare né la religione né l’ateismo, così non andiamo a restringere ulteriormente la libertà di critica.
Se tutela ci deve essere, limitiamola all’onorabilità dei gruppi.
E’ il caso di dire che tutti e tre presunti gioielli donati dal buon Padre non san sostenere sé stessi quando guardano il proprio fondamentalismo allo specchio.
Due pesi e due misure: quando le tifoserie calcistiche fanno tafferugli, la polizia interviene, quando i tafferugli sono delle tifoserie religiose nisba. Probabilmente il motivo è che in questo caso ci sono troppi poliziotti (o questori) tifosi.
Nel caso che qualche fidocentrico abbia il coraggio di obiettare che si tratta di due tifoserie di diverso genere, concordo: quelle religiose sono molto più accese e bisogna intervenire con molta maggior decisione.
Difficile davvero che atei e agnostici, sebbene denigrati sistematicamente dalle religioni, reagiscano in questo modo. Non avere nulla di ’sacro’ alle volte è anche una benedizione.
Infatti, anche gli integralisti atei attaccano con violenza verbale ( vedi UAAR) e anche fisica ( vedi le aggressioni a chi fa campagne per la vita o le altre a cui si é assistito in Spagna per la GMG).
A parte questa precisazione, non mi risulta che ci siano “guerre” di religione. C’é solo una religione che si mette in guerra contro tutti quelli che osano criticarla. La religione é usata anche come arma per antri fini che nulla hanno a che vedere con la fede.
La religione non è usata, la religione E’ un’arma per altri fini:
– Controllo delle masse;
– Creazione di identità popolari fittizie;
– Creazione di nemici contro cui mandare la carne da cannone
Continuo?
Concordo con Faber.
Guarda che sarebbe un segno di civiltà non reagire fisicamente, non so se…
Ti sbagli, la religione può SOLO essere usata per ANTRI fini.
avevo corretto antri nel messaggio successivo. Capita a tutti di sbagliare battendo un tasto. Ma tu sei arrogante e non lo capisci.
@giuseppe
Il dubbietto che magari non l’abbia letto prima di scrivere come può capitare a qualsiasi umano essere, no?
Ma tu sei arrogante e non lo capisci.
Si ma intanto avevo già arrogantemente risposto; e poi ANTRI fini mi piaceva nzacco.
@giuseppe
Sarò io: mai sentito qualche discorso vagamente dottrinale alla GMG? Che io ricordi ci son solo discorsi vagamente politici che vanno a toccare i diritti civili per cui l’altra parte ha tutto il diritto di controbattere a sua volta. (In più: se vuoi spersonalizzare ti ricordo che nemmeno la violenza è parte delle manifestazioni in quanto manifestazioni)
“C’é solo una religione che si mette in guerra contro tutti quelli che osano criticarla. “
Sarò io che son troppo ampio di vedute o sarai tu che sei vittima di dissonanza cognitiva… ma Breivik e quell’americano che ha fatto strage di Sikh di cosa son figli se non dello stesso pensiero con un’altra bandiera?
Non dirmi che se fossi islamico non diresti lo stesso degli ebrei e dei cristiani…
@FSMosconi,
massoneria di destra (ma le foto e testi di Breivik li hai mai guardato?) contro massoneria al comando.
massoneria, solo e soltanto massoneria….
come quella,molto laica e laicista, che ha “creato” l’Italia, tramite il Gran Maestro Lemmi…
ldella massoneria si posson dire molte cose, ma non certo che sia laica: nello stesso statuto della massoneria è specificatamente richiesto che i suoi affiliati credano nel dio creatore.
@serilino
Il tuo accostamento avrebbe avuto senso se si ignorassero questi dati di fatto un tantinello evidenti:
-Breivik nel suo programma è tutto meno che laico. Anzi: il suo programma è esplicitamente contro le leggi contro la discriminazione su base religiosa e l’equidistanza dello Stato da qualsiasi clero
-Breivik faceva parte di una massoneria di stampo apertamente ed ufficialmente cristiano, sebbene il gran maestro di tale loggia dichiari di averlo visto presenziare poco o nulla alle riunioni
-La massoneria “al comando” esiste solo nella testa di Ciellini, FNini, PDLini, Leghisti e via scemando nella fascia di popolazione che crede ancora alla propaganda reazionaria dello Stato Pontificio di fine ‘700-‘800 (mai letto Il Cimitero di Praga?)
-Lemmi e Breivik sino a prova contraria sono di idee, tempo e spazio differenze, ancorché di nomea per azioni
Ora: indovina perché la tua affermazione non ha senso?
“Infatti, anche gli integralisti atei attaccano con violenza verbale ( vedi UAAR) e anche fisica ( vedi le aggressioni a chi fa campagne per la vita o le altre a cui si é assistito in Spagna per la GMG).”
Vien da pensare che l’incapacità di distinguere la gravità di un “cretino” da quella di una minaccia di morte, se non di un omicidio, sia condizione necessaria per accettare la rozzezza assiologica dei monoteismi.
Giuseppe, non c’è solo una “religione” contro tutele altre: il gruppo che ha realizzato e sponsorizzato questo film è di chiara matrice religiosa, altrettanto fondamentalista. Chiunque poteva immaginare questa reazione, si è trattato di una chiara provocazione “religione contro religione”.
…altri, pardon!
“C’é solo una religione che si mette in guerra contro tutti quelli che osano criticarla.”
Ma non avevi appena detto il contrario? Ma di quale delle tante sole religioni parli? Veramente, non riesco a seguirti.
Siamo in una bella situazione: ormai qualsiasi cosa, anche un colpo di tosse, scatena la furia omicida dei pazzi di Dio. I pazzi di casa nostra li abbiamo sistemati (non ancora del tutto, ma almeno non ammazzano più), ma questi pazzi come li fermiamo in tempi di internet?
Ma i pazzi hanno il petrolio, questo è il fatto. E senza il loro petrolio possiamo tutti appenderci a un lampione in occidente. Davvero una bella situazione.
Sinceramente io penso appunto contrariamente agli ottimisti che siamo dans la mer (non il mare).
Sarebbe l’ora di rivalutare altre forme d’energia, incentivare le rinnovabili e perchè no anche il nucleare, sicuramente più ecosostenibile di un turbogas e una centrale a carbone.
“sicuramente più ecosostenibile”??? Ci sarebbe il problemino delle scorie…
Ma in linea di massima sono d’accordo. Anche perché non c’è soltanto l’Arabia a tenerci per i riveriti col petrolio, ma anche l’Algeria e la Russia con il gas. Pare, tuttavia, che i giuristi, letterati, veteroeconomisti e ignoranti semplici che costituiscono la quasi totalità di chi ha il potere non abbiamo la più pallida idea dell’importanza di una politica energetica.
Più ecosostenibile relativamente alle centrali Turbogas e a Carbone, poi le biomasse credo siano il Top.
Almeno in Francia mi sembrano più indipendenti dal USA, paesi mediorientali e Russia, anche alla sostanziale indipendenza energetica.
Una precisazione Turbogas non vuol dire che si usa il gas come combustibile, il gas è il fluido vettore energetico che va in turbina.
sti islamici sono fuori dal mondo normale, se non gli piace non lo guardano il film, cosa rompono le scatole, leggete i commenti dei loro imam, politici etc, dicono che anche noi se offendiamo la religione occidentale ci offendiamo.
ma quando, ma cosa, la satira religiosa è tollerata, ci sono intemperanze, ma non si arriva ad uccidere, o sentir dire dal presidente Morsi leader di una nazione fino all’altro ieri laica, che “Maometto è indiscutibile”, ma stiamo scherzando ?
neppure berlusconi, o il peggiore giovanardi ha mai osato dire Gesù è intoccabile etc, questo vuol dire TOTALE RINUNCIA alla critica, all’autocritica, ad un confronto etico, sociale, filosofico, tra il mondo occidentale e quello islamico.
sta per arrivare il buio.
Condivido in toto l’articolo, veramente ottimo.
Se l’ateismo e l’agnosticismo, al pari dell’islamismo, dovessero reagire anche loro in maniera violenta ogni volta che vengono criticati in film, tv, etc, ci sarebbe una guerra ogni “santo” giorno!
Non parliamo dei cattolici, che sono i più disprezzati ogni giorno, specie in Europa.
che ne pensi degli scemi? sono disprezzati?
Facciamo cambio?
Son così tanto disprezzati, che il loro clero ottiene privilegio d’ogni tipo dalle istituzioni e le loro pretese di discriminazione diritti.
@giuseppe
Con la politica che la CEI e la CdO si intestardiscono a portare avanti mi preoccuperei del contrario…
O preferivi vivere in uno Stato dove esiste ancora l’Indice dei Libri Proibiti?
@ giuseppe.
In Europa i cattolici sono ‘disprezzati’? E dove li vedi i pogrom? Quelli, caro mio, li avete organizzati VOI in illo tempore. Ancora con la sindrome di disubbidienza alle paturnie papali?
In Europa le pretese del miliardario santone romano in gonna e sottana vengono semplicemente ignorate dalle autorità civili, che legiferano in piena autonomia.
Come dovrebbe essere anche in Italia.
devo dire, a questo punto, che, da uomo della strada, io mi sento sicuro, al contrario di Giuseppe, che i 7.000 atei italiani sbroglieranno sicuramente la matassa islamica, per loro e nostra fortuna.
Sicuramente l’Uaar prevarrà con il suo senso della sua pacata usuale moderazione sugli “opposti fondamentalismi delle grandi religioni monoteistiche”, vedi già i grandi traguardi di democrazia raggiunti in Italia con la “number one”, la temibilissima Ccar!
La fine è vicina…
Scompariranno prima i fondamentalismi e poi le religioni.
il tempo giusto perchè gli iscritti focalizzino il problema!
Un commentino utile quanto un ginocchio senza rotula
E realistico quanto un ginocchio senza gamba.
Non facciamo confusione quì c’è un atto di violenza indiscriminata che nulla a a che vedere con il senso del sacro. L’Islam nelle sue varie declinazioni ha spesso mostrato un volto violento e irrazionale. Questo non può mai essere giustificato. E dovrebbero essere in primis gli islamici moderati a chiedere la condanna alle violenze.
Il fatto che il mondo intero si scagli contro un brutto film è inquietante e pessimo!
ieri sera su rai movie hanno dato http://it.wikipedia.org/wiki/Signore_e_signori,_buonanotte
da wiki: L’episodio Santo Soglio diretto da Luigi Magni con Nino Manfredi è ispirato alla vicenda di Papa Sisto V
che facciamo diamo fuoco alla RAI ?
Non conosco il film, ma, sempre da wikipedia, riporto la trama dell’episodio:
Io il film l’ avevo visto.
Da quel poco che ho capito leggendo la storia, mi sembra parecchio aderente a quello che era l’ andazzo a quei tempi.
Agli islamici uno spirito critico analogo manca del tutto.
Oddio, l’idea non e’ da trascurare, a dir la verita’!
Un ipotetico psicologo o psichiatra -(ma anche una persona che si ritiene dotata di razionalità e rispetto)- che avesse l’idea di « stuzzicare » con comportamenti, immagini, film o epiteti ecc…degli squilibrati mentali (paranoici e/o fanatici come in questo caso e non solo) anziché « curarli » cioé cercare di trovare un metodo o strategia per alleviare le ostilità, o comunque cercare di limitare le tensioni antagoniste, sarebbe da radiare dalla lista dei medici, e se necessario internarlo !! Gli autori di questi metodi provocatori, che considero irresponsabili e/o immaturi, non possono che amplificare l’antagonismo sociale e particolarmente l’ODIO, denominatore comune di qualsiasi guerra ! NON hanno capito che la VIOLENZA -O PROVOCAZIONE come in questo caso, GENERA SOLO ED ESCLUSIVAMENTE VIOLENZA ! P.S. Libertà di espressione NON SIGNIFICA LIBERTA DI PROVOCARE gente con una mente diciamo « confusa » ! Se rispondo al fanatismo con la PROVOCAZIONE (che ritengo una particolare forma di violenza), allora non valgo ne più ne meno dei fanatici e/o irresponsabili che critico !
Pandesini…
A cannes pochi giorni fa hanno premiato un film in cui c’era un tizio che si masturbava guardando il crocifisso.
Se ragionassimo come lei allora avremmo dovuto concedere delle attenuanti ai cristiani che ritenutisi offesi dal film,si fossero lasciati andare alle violenze,e di conseguenza per non urtare LA LORO SENSIBILITA’ RELIGIOSA avremmo dovuto impedire che in futuro certi film possano essere girati,prodotti e trasmessi.
E’ con questo modo fallace di ragionare che i religiosi possono spostare sempre più verso il basso l’asticella della sensibilità religiosa.
Cosi il giorno dopo inizierebbero a chiedere la censura dell’ipotetico film in cui il tizio sul crocifisso ci fa una fantasia erotica…e poi chi pensando al crocifisso gli viene da ridere…e poi quello che non gli fa ne caldo e ne freddo quando lo guarda…per finire a chi non si inchina quando lo vede.
Questa è una tattica,mi meraviglio come qualcuno non possa capirlo (ma forse fa finta…ecco credo più a questa spiegazione),in cui giorno dopo giorno si chiede di evitare questa o quella critica,ed è cosi che si giunge alla censura.
Cosa credete che vi leverebbero il diritto di critica da un giorno all’altro,cosi da darvi la possibilità di ribellarvi?
Come non si può capire che questo è un ricatto?
le parole di Morsi sono chiarissime “maometto è una linea invalicabile”
Ma forse ,ne Morsi ne Pandesini sanno che in occidente esiste una cosa chiamata libertà di espressione,che ci ha permesso di criticare tutto e tutti,ed è solo cosi che si progredisce.
Non vi piacciono i modi in cui hanno criticato l’islam? da bravi allora fatelo voi dell’uaar un doc in cui si spiega la vita di maometto,cosi come ci sono numerosi doc rivisti in chiave critica sulla veridicità di gesù e anche sulla sua vita.
Fatelo anche per le altre religioni se volete essere equidistanti.
Altrimenti lo fanno i religiosi delle fazioni opposte,che fra massacri in nigeria e attentati ai turisti israeliani,forse qualche motivo di rivalsa la hanno verso gli islamici.
poi questa balla della provocazione
guardo materiale anti islamico (anche anti cristiano) da anni,e di roba più scandalosa ce n’è a iosa,addirittura in alcuni filmati maometto è descritto come un pedofilo.
Come mai per questi altri filmati (tantissimi) non è mai accaduto nulla?
Secondo fatto:
Il primo trailer è di luglio ,non di 2 giorni fa.
Terzo fatto:
C’è la rivendicazione di Al-Qaeda,l’assalto sarebbe stato compiuto in risposta all’omicidio di un loro esponente in libia.
Vi pare poi che a una manifestazione di protesta per blasfemia si vada armati di lanciarazzi e mitra? ma che hanno nelle moschee le armerie? è chiaro che qualcuno li ha armati oltre ad aver pianificato l’assalto.
Il video è solo una scusa.
o giusto per glissare
c’è liberta’ di espressione ,e i suoi limiti i sono definiti da strumenti giudiziari quali la querela.
Se il film è passabile di denuncia non credo che mancherà chi trascinerà l’autore in un’aula di tribunale,e qualora questo dovesse essere dichiarato colpevole dovrà pagare una multa o perfino il carcere,a seconda della legislazione paese dove ha girato il film.
Quindi non è nemmeno vero che si possa dire proprio tutto.Ci sono sempre dei limiti.
Questi qui invece hanno assassinato cittadini statunitensi nei LORO CONFINI,senza processo.
Per il diritto internazionale non è abbastanza per rappresentare il casus belli,ma se gli piace li si può trattare cosi ,e gli americani ne hanno tutti i mezzi…non sono certo quei mollaccioni europei…
Libertà di espressione significa dire quel cazzo che mi pare. Tanto si puo sempre rispondere a tono con altrettanta libertà. E’ semplicissimo.
Provo a centrare meglio il problema con un esempio “nostrano”: io sono antifascista. L’antifascismo è (dovrebbe essere) un valore fondante della Repubblica Italiana. Se io vado ad un raduno di Casapound e mi metto a cantare una mia versione di Bella Ciao o Fischia il vento i fascisti mi affraccano di botte. Ora in questo caso: i fascisti sono ovviamente nel torto, ma io con la mia provocazione gratuita ho commesso un’idiozia. Trattasi di provocazione gratuita, da distinguere da quella funzionale, perché io non perseguo un obiettivo politico o culturale. Voglio provocare e basta.
Nel caso in questione è ancora diverso: dei miei amici antifascisti sono al raduno in questione, e io attacco sulla loro schiena un cartello con su scritto “Nervi tesi, fasci appesi”. In questo caso sono doppiamente idiota e irresponsabile. E’ più chiaro ora?
No è assolutamente confuso… (:-) anche se ovviamente capisco benissimo ciò che intendi MA…:)
E’ tuo sacrosanto diritto cantare bellaciao in un raduno nazi.
Come dovrebbe essere sacrosanto cantare faccettanera al congresso dell’internazionale.
Non esiste alcun limite oggettivo e scientifico che possa definire cos’è offesa e cosa non è…
Non è un caso che non abbia utilizzato il termine offesa che ritengo generico e soggettivo. Non ho negato il mio diritto di cantare Bella Ciao (ci mancherebbe!), evidentemente dal punto di vista del diritto e dell’etica sarei a pieno nel campo della ragione e loro dalla parte del torto. Ho evidenziato però la mia idiozia a farlo in un contesto del genere. Aggiungendo che se facessi una provocazione del genere sulla pelle di altre persone, standomene in panciolle a casa mia sarei doppiamente idiota.
E se un fascista viene a cantare faccetta nera (la canzone, peraltro, che accompagnava il massacro con l’irite ed il gas del popolo etiope) e io gli tiro un pugno, quale è la prova scientifica e oggettiva che io volevo fargli del male, e dunque offenderlo, anzichè usare un mio metodo di ragionamento che considero molto illuminante e dunque che non abbia agito a fin di bene?
L’echimosi potrebbe essere proprio la prova del mio impegno pedagogico.
@Batrakos
Confondere la libertà di espressione con lo sdoganamento di qualsiasi argomento penso sia uno degli equivoci maggiori degli ultimi decenni! Chi mette sullo stesso piano Bella Ciao e Faccetta nera ne è l’esempio più lampante
Non credo che l’ecchimosi sia uno stato dei tessuti benefica, potrebbe bastare come dimostrazione.
Si si altrochè se dimostra il tuo impegno pedagogico. Se poi arrechi un danno permanente il tuo impegno potrà essere sempre verificato ed inoltre sarà di monito al pupillo per tutta la sua durata terrena.
Di che “piano” parli?
Scusami hai ragione. A parlare con figure retoriche o esempi non si può far altro che sbagliare.
Scusami ancora. Sostituisco “parlare” con “ragionare”.
Mario.
Quel che voglio dire è che nei rapporti tra persone la scienza conta poco.
Un’echimosi di suo è negativa, ma guarisce (mica ho parlato di lesioni permanenti) e magari quell’echimosi lo fa pensare, e comunque come si dimostra scientificamente che il mio pugno non sia un’espressione massima di libertà espressiva?
Fuor di battuta: in Italia la democrazia è nata dalla lotta contro il fascismo, ergo un fascista non ha diritti in senso democratico di esprimere le proprie idee fasciste, altrimenti si cade nel paradosso ben espresso da Popper sulla società aperta e i suoi nemici, che è l’oclocrazia di Aristotele.
Per cui, se mi viene a cantare faccetta nera nello spazio in cui siamo io e i compagni, un pugno se lo prende, e qua la scienza non c’entra nulla.
Lo stesso se mi viene un musulmano a dire che le donne occidentali sono tutte poco di buono o un pro life a dire alle mie amiche che hanno abortito che sono delle assassine.
Lì io mi dedico alla mia libertà di espressione, che comprende anche la fisicità e non ho nessuna prova scientifica che mi smentisca.
Concordo con Faber.
Uff! Quà vai sul difficile. Mi riservo il tempo necessario a non dire banalità! 🙂
@ faber
“Se io vado ad un raduno di Casapound e mi metto a cantare una mia versione di Bella Ciao o Fischia il vento i fascisti mi affraccano di botte. Ora in questo caso: i fascisti sono ovviamente nel torto, ma io con la mia provocazione gratuita ho commesso un’idiozia. ”
Paragone non pertinente.
Il film su Maometto è stato prodotto negli Stati Uniti, non in Pakistan o in Iran. Nessuno obbliga i paesi islamici a consentirne la visione sul loro territorio.
Il tuo paragone sarebbe pertinente se i fascisti se la prendessero con te per avere cantato Bella Ciao al festival di Rifondazione Comunista.
Effettivamente discutibile il film, ma nessun obbligava gli islamici a vederlo, è diverso dall’andare alla manifestazione X a cantare una canzone Y.
Poi nessuno dovrebbe essere ucciso per un film (è morto un ambasciatore che non c’entrava nulla), questo è un atteggiamento da trogloditi, non c’è motivo che regga l’uccisione di un innocente. Fosse anche il paese più schifoso del mondo gli ambasciatori non sono responsabili degli stati di cui sono solo messaggeri e questa è una regola antichissima.
Anche perché così come posso dire che Maria non era affatto vergine, Giuseppe nella migliore delle ipotesi era un portatore di corna voglio anche poter dire che Maometto era un mercante pedofilo.
@giulio francesco s.
Il mio esempio voleva soltanto spiegare perchè ritenga discutibilissima la scelta di girare e diffondere quel film. Ciò non significa in alcun modo giustificare la reazione, nè suggerire una qualche forma di censura nei confronti di film o opere “offensive”. Personalmente difendo il diritto di chiunque a girare, scrivere, dipingere qualcosa contro Maometto. Ma al tempo stesso continuo a ritenere idiota e irresponsabile farlo con il solo intento di fomentare le masse arabe.
Ma quanto sono fuori questi tizi che si mettono in testa l’idea di dover difendere loro l’onore di un essere onnipotente!? Preghino il loro Dio di fulminare i blasfemi se proprio ci tengono. E se lui non lo fa, prendano atto che li ha mandati a fanculo!
dobbiamo prendere seriamente in considerazione l’assunto che con l’islam non si può scendere a patti, quindi se non lo accettiamo e dovremo farlo se non vogliamo ritorsioni in stile attacchi suicidi, dobbiamo combatterlo.
centinaia di milioni di idioti sono sistematicamente pronti a morire in nome dello stesso dio inesistente dei cristiani e degli ebrei, pronti a morire per tutelare l’onore di un profeta mezzo matto allucinato e analfabeta vissuto 1500 anni fa in mezzo al deserto, ed è meglio che i buonisti di dx e sx se lo mettano bene in testa, con questi non si scherza.
Sono pienamente d’accordo con te. Il punto intorno al quale mi sembra si debba discutere è: qual è il mezzo migliore per combatterlo? Siamo sicuri che il muro contro muro sia il mezzo migliore o finisce per accrescere la fila di chi aspetta per farsi saltare in aria? Siamo sicuri che eliminare sistematicamente i pochi regimi almeno pseudo-laici che esistono in quell’area per motivi geopolitici ed economici non finisca per tornarci indietro come un boomerang avvelenato?
Il problema è che noi dipendiamo da loro per il petrolio. E se loro chiudono i rubinetti, noi ci gettiamo ai loro piedi implorando pietà.
E’ quello il nodo gordiano.
certo che è un bel macello! e non si capisce come se ne può uscire. da una parte, sembra che questo video non sia affatto una produzione (diciamo così) ingenua ma sia fatto apposta per provocare reazioni irrazionali, e se fosse così bisognerebbe chiedersi chi ha interesse a gettare benzina sul fuoco; dall’altra assistiamo alla reazione irrazionale, fanatica, assolutamente incomprensibile, di migliaia di persone (non quattro pazzi estremisti) che in ogni angolo del mondo islamico si autofomentano non già contro l’invasiva prepotenza economica occidentale (cosa che, politicamente, potrebbe avere un senso), ma perchè sentono come personale, l’offesa rivolta al loro inesistente dio. io, ateo, non ho gli strumenti per capire nessun tipo di fede, tanto meno quella islamica, ma godo esclusivamente di quel pò di ragione di cui dispongo. trent’ anni fa appoggiavo la rivoluzione iraniana con una buona dose di speranza progressista, ma quasi subito mi sono reso conto (ci siamo resi conto) del naufragio integralista di quella esperienza, tanto da ritrovarmi quasi a rimpiangere lo scià (a proposito: consiglio la lettura del romanzo “semina il vento”, di alessandro perissinotto); lo scorso anno abbiamo assistito alla primavera araba ma, ahimè, è arrivato presto l’autunno, troppo presto. e così, cercando di capire come va il mondo, mi ritrovo sempre più ad odiare le religioni, tutte, pur nella consapevolezza che l’odio non è un atteggiamento razionale. è proprio vero: le religioni fanno male
1. …..« Ma forse ,ne Morsi ne Pandesini sanno che in occidente esiste una cosa chiamata libertà di espressione,che ci ha permesso di criticare tutto e tutti,ed è solo cosi che si progredisce »……
@Giovanni Duovi :
Purtroppo i suoi argomenti non mi hanno convinto
Ritengo che Lei non capisca la differenza che esiste tra « Libertà di espressione » e « LIBERTA DI PROVOCAZIONE » !
Purtroppo mi accorgo che non frequentiamo le stesse scuole ; pazienza !
P.S. Se fossi certo che gli uaarini hanno Le sue stesse convinzioni smetterei immediatamente di frequentare questo sito.
l’arte è provocazione.
la vietiamo, vietiamo anche la musica, 2×1 fa male a nessuno. eh ?
@alessandro pendesini
Sinceramente la mia ferrea logica si sente provocata dalle sue affermazioni. Non solo non mi ha convinto, ma mi ritengo pesantemente offeso per la mancanza di definizioni nel suo scritto. Oltre ad offendere la logica in quanto tale e dunque me stesso, asserisce che qualcuno non capisce la differenza tra due cose identiche. Che senso ha esprimersi senza provocare nulla?
Per quel che mi riguarda: sì, libertà di provocare! E’ vero che non frequentiamo le stesse scuole, o forse comincio ad avere un’età che mi fa ricordare meglio i bei tempi della scuola. Quando ci andavo io era motivo d’orgoglio per i prof inseganare a ragionare, ricordo il prof di matematica che amava affermare: “provocare è il modo migliore per scuotere i neuroni appisolati” l’ho sempre trovata un’affermazione giusta. Sarà per questo che amo la satira, che provoca, la poesia, che provoca, Shakespeare, che provocava, ecc. ecc. ecc.
….« l’arte è provocazione »…
@Birba
….ma la provocazione non è e potrà mai essere arte…..
Provocare degli squilibrati mentali non mi sembra sia molto giudizioso e ancora meno razionale ! Specialmente quando degli estranei o innocenti ne fanno le spese… Se proprio volessi sciegliere dei (falsi) capri espiatori me la prenderei –1°con la Finanza (banche) –2°le Mafie particolarmente di stampo italiano –3°con certi politici corrotti tipo Berlusconi, Andreotti, Bush, Blair and C°;–4°con BXVI+ omologhi….. e non di certo con gente arcaica, analfabeta, quindi fanatica strumentalizzata da parassiti umani senza scrupoli !
Sono pienamente d’accordo nel criticare severamente i comportamenti irrazionali di qualsiasi tipo di religione. Ma non di certo amplificare le tensioni politiche e ancora meno l’odio con provocazioni puerili e sterili in nome della « libertà d’espressione ». Questa deve (o dovrebbe) limitarsi a critiche pertinenti, severe senza nessuna forma di cinismo, arroganza o provocazione. Ripeto che non è la religione che dobbiamo combattere -tempo ed energia sprecata inutilmente- ma l’ignoranza che la genera e sostiene ! Non vedo altre soluzioni.
L’intervento delle 19:14 mi aveva un po’ sorpreso (e deluso) e ho trovato pertinenti le repliche di Giovanni Duovi – che t’inducono a scrivere: “Se fossi certo che gli uaarini hanno Le sue stesse convinzioni smetterei immediatamente di frequentare questo sito.» Addirittura! Strano, davvero strano perché ho sempre apprezzato i tuoi interventi (sono anzi i tuoi sono tra i pochi o non molti che non salto mai).
Scrivi poi: «Ripeto che non è la religione che dobbiamo combattere -tempo ed energia sprecata inutilmente- ma l’ignoranza che la genera e sostiene ! Non vedo altre soluzioni.» Obiezione: e come vuoi combatterla l’ignoranza di oltre un miliardo di pazzi? Ai quali dobbiamo poi aggiungere l’altro miliardo di cattolici.
In linea di massima hai naturalmente ragione, combattere l’ignoranza è un compito serio e nobile. Ma concretamente? E in tempi non biblici.
Come dicevo più sopra: siamo in un bel guaio, vedo nero. Perché ormai quasi tutto può essere considerato offesa ai sentimenti religiosi, provocazione. Mi aspetto presto iniziative della Chiesa cattolica per reprimere le offese ai sentimenti religiosi dei cattolici.
Galileo rischiò la vita non per aver messo in dubbio uno solo degli stupidi dogmi cattolici (che so, la Trinità, la verginità di Maria ecc. ecc.), ma per una banale osservazione (sì, lo so che all’epoca non poteva essere considerata banale). Nei secoli successivi non è rimasta pietra su pietra del sistema cattolico. Oggi possiamo tranquillamente dire che Gesù o non è esistito o che era un povero pazzo (come diceva su mamma e i suoi fratelli, parola di vangelo!), e non certamente Dio.
Quando Mursi dice che Maometto non si tocca, è il limite invalicabile ecc. dobbiamo dirgli che ciò vale in Egitto, ma non da noi, e che quelli che la pensano come lui se ne stiano a casa propria e non vengano a romperci le balle in casa nostra. C’è però la questione – vitale – del petrolio (in Egitto non ce n’è, ma intorno molto).
Ma non c’era qualcuno che aveva parlato di scontro di civiltà?
Alcuni spunti.
1) Noi giustamente sosteniamo, quando abbiamo a che fare coi cattolici, la libertà di satira anche nei modi più dissacranti. Ma tutto ciò ha un senso perchè è una critica che nasce all’interno della stessa cultura e dalla stessa gente che subisce la dominazione cattolica. Altra faccenda è se una cosa del genere viene fatta da rappresentanti delle aree più ricche e dominanti militarmente sul territorio nei confronti dei simboli culturali di popolazioni molto più povere e politicamente e finanziariamente dominate dai gruppi economici degli stessi luoghi da dove viene il film. Lì è più normale arrabbiarsi…oppure dovremmo pensare che quando le popolazioni indigene si infuriavano perchè i colonialisti (compresi quelli islamici in aree africane nei tempi) irridevano e umiliavano i loro simboli religiosi e culturali erano poco laici, poco razionali e dunque un po’ quell’umilizaione e quel dominio se lo meritavano. E invece è la categoria dell’umiliazione quella su cui bisogna soffermarsi. La satira ha un senso quando è la presa di coscienza di un popolo contro i suoi tiranni: lì è strumento liberatorio.
2) Viceversa l’islam stesso è una religione fortemente ostile alle culture miscredenti e fortemente ostile ai diritti civili ed umani, per cui abbiamo un paradosso evidente, che chiunque abbia un minimo di conoscenza del mondo islamico (ed evidentemente chi ha fatto il film, per l’argomento del film stesso, la ha) conosceva rendendosi ben conto di quello che quel film, nel contesto di cui sopra, avrebbe provocato.
3) Se ne deduce dunque che chi ha fatto il film non aveva alcun obiettivo laico o liberatorio verso il giogo della religiose musulmana, ma voleva semplicemente fomentare uno scontro di civiltà. I musulmani, stando ai precetti della loro assurda religione e alle condizioni ben poco pacifiche di quelle zone oggi, hanno reagito senza alcun criterio di buon senso e hanno abboccato all’amo, rafforzando indirettamente proprio le stesse elites religiose che li dominano. Dunque, il risultato -non certo conseguito per ingenuità- del film non può altro che essere il rafforzamento delle elites religiose (obiettivo opposto alla laicità) interne e, di converso, quello di fomentare nuovi scontri e nuove guerre, magari a grosso vantaggio di produttori di armi e di speculatori finanziari.
Non scambiamo la sana irrisione di persone liberatesi dal proprio giogo culturale con un’operazione boomerang…altrimenti addio materialismo e bentornato idealismo (poichè si valutano le idee senza calrle nel contesto socioculturale, storico e politico).
Analisi che condivido al 100%. In particolare da sottolineare:
“il risultato -non certo conseguito per ingenuità- del film non può altro che essere il rafforzamento delle elites religiose (obiettivo opposto alla laicità) interne”
Sull’ingenuità di chi ha girato e prodotto il film la dice lunga il fatto che sia (siano) sconosciuti.
Sono d’accordo con te.
Ma tu devi essere d’accordo con me. (:-))
Se ragionando arrivo alla conclusione che non esiste limite alla libertà di espressione non posso ammettere eccezioni perchè dovrei definire una logica comune anche per esse, il che non è evidentemente possibile.
Come ho detto sopra queste eccezioni non possono essere che considerazioni specifiche di ogni singolo caso. Dunque darei libero sfogo a leggi speciali ecc… il che mi pare ‘sai periglioso…
Io non sto parlando di libertà di espressione, chè in questo caso c’entra molto poco.
Dico solo che è un’operazione che aumenterà la violenza e le stesse catene.
Ora, a meno che la libertà di espressione non sia un dogma dunque valido in assoluto fideisticamente, bisogna capire la sua utilità, che è quella di migliorare il senso critico della popolazione, i rapporti umani e la libertà.
Il colonialista che derideva il selvaggio nei suoi simboli non esprimeva libertà di espressione, ma una forma di violenza parallela a quella reale.
A questo punto, siccome io da pragmatico valuto un gesto in rapporto alla coerenza con l’obiettivo a cui questo dovrebbe condurre, qua la libertà secondo me non c’entra proprio nulla.
Tutt’altro caso quello degli apostati locali…loro sì che compiono, con la loro satira, un gesto di libertà.
Si ma non c’è proprio modo di distinguere in modo oggettivo. Tutto è così soggettivo che posso sostanzialmente dire qualcosa e smentirmi subito dopo.
A dopo.
Proprio per la mancanza di criteri oggettivi, che se ci fossero trasformerebbero la sociologia in scienza (come sognava, sbagliando,tutto il positivismo da Comte fino all’epigono Marx, in cui ancora è molto forte l’eco del positivismo), posto che oggi anche la scienza vive il problema dell’assoluta oggettività, e posto che stiamo parlando di realtà e di dispositivi giuridici lontanissimi dal nostro, io in genere mi regolo così: ogni azione che può aprire a diritti e laicità la approvo, ogni azione che fa l’opposto non la approvo (dunque anche io ovviamente sono sulla doxa e non sull’episteme).
E perchè in questo caso, secondo me, la cosa vada all’opposto l’ho scritto.
@ batrakos
Mi pare che il tuo ragionamento metta un’ipoteca politica sul principio di laicità.
Sembrerebbe che tu voglia un diverso standard di libertà di espressione secondo che la critica vada alla religione dei ricchi oppure a quella dei poveri, e che provenga dai ricchi o dai poveri.
Per me la libertà di espressione è indivisibile, non può essere riconosciuta ad alcuni sì e ad alcuni no sulla base della posizione socioeconomica. Non è un dogma, è un principio che permette la critica e il contraddittorio e aumenta la probabilità che le cattive idee vengano sconfitte. Può essere limitata a difesa dell’onorabilità delle persone e dei gruppi, ma non può esserlo per difendere quella dei loro dei e dei loro profeti, non ci può essere una diversa tutela delle religioni per la posizione socioeconomica dei loro fedeli e di quelli che le criticano.
E mi fanno schifo quelli che ammazzano per difendere la religione, tutti.
Il film in questione può anche essere squallido perché fatto per provocare e privo di intenti liberatori, ma non è lo scopo o la qualità di un film che deve decidere se può essere prodotto o meno.
Per me la tutela deve andare ai gruppi e non alle loro religioni, punto.
Io non ipoteco nulla, io dico che il fine della libertà di espressione è l’emancipazione, altrimenti sarebbe un dogma fine a se stesso come quelli religiosi.
Un padrone -per fare una metafora esagerata ma che rende- il quale deride i simboli religiosi del suo schiavo sta usando libertà di espressione o usando un dominio culturale? Per me il secondo,.
Le persone vivono in gruppo e l’uomo è un animale gregario e non un angelo, e solo quando il gruppo può agire liberamente e non pressato da altri possono emergere anche le persone, prima è sempre un gruppo contro un altro.
Certo che dispiace anche a me che ci vada di mezzo gente innocente per il fanatismo religioso, ma non riesco a classificare un’operazione del genere come libertà di espressione, la quale non può non avere come fine il progresso dell,a civiltà e non il semplice gusto del dileggio.
Poi sono concezioni di fondo diverse, e non pretendo che le mie siano condivise.
Io continuo a credere che la libertà vale come strumento per il progresso, l’uguaglianza e la massima felicità possibile; se è invece considerata come una sorta di ‘fine ultimo’ in se stessa, perde di senso e, per assurdo, diventa un dogma col quale giustificare anche le nefandezze…in modo speculare alle fissazioni sul rispetto religioso che tanto contestiamo.
Con questo non invoco certo leggi liberticide, nè qua da noi nè da nessuna parte, ma dubito molto che la cateforia della ‘libertà di espressione’ sia calzante in questo contesto.
Batrakos
La libertà d’espressione è tanto più liberatoria e volta allo sviluppo quanto più si permette a chi la pensa diversamente di dire anche stronzate (tipo il film in questione) perchè solo quando alle stronzate si risponderà utilizzando quella stessa libertà d’espressione e non la violenza (che è giustificata solo come strumento di difesa all’aggressione o allo sfruttamento delle persone) ci sarà progresso.
Per me il progresso invece può iniziare solo quando un popolo regolerà i conti con se stesso; non credo che qualche impresa cinematografica con un’operazione del genere (del genere, nel senso già detto) possa essere assimilabile alla libertà di espressione e alla satira, ma è, ripeto, una mia opinione personale che non tocca temi giuridici nè assolutamente legittima il gesto, semplicemente vedo un po’ parziale l’approccio ‘lumi contro barbarie’ per i motivi sopra espressi.
Ogni appartenenza religiosa va trattata come una patologia da curare.
Intervista a Edward Luttwak: “Inutile dialogare con l’islam”
Per Edward Luttwak l’ideologia musulmana è incompatibile con la democrazia: “Il conflitto non è tra il mondo islamico e gli Usa, ma tra il mondo islamico e l’intero mondo non islamico.”
Il Giornale, 14/9/2012
Luttwak non mi è simpatico, ma temo che abbia ragione. Noi abbiamo abolito Dio, loro sono pronti a farsi – e a farci – saltare in aria se gli tocchi il profeta.
I servizi segreti americani non sanno più dove stanno le atomiche pakistane …
Per cui il problema dell’atomica pakistana sarebbe un problema religioso…? Crediamo davvero che le classi dirigenti dei paesi islamici siano fatte da folli fondamentalisti? O forse è più plausibile che sfruttino l’ignoranza delle masse per crescere il consenso verso conflitti di natura geopolitica? Per quanto mi riguarda ritengo che l’Ahmadinejad o l’Ashraf di turno, i loro ministri, gli industriali, i petrol-monarchi e via dicendo siano più atei di noi, al pari di una buona fetta dei cardinali.
Condivido appieno. L’oppio arricchisce solo il pusher…
Non mi sembra proprio il caso di prendere sul serio un individuo che ha definito Salvador Allende un dittatore. C’è di meglio a giro per argomentare una posizione fortemente critica dell’islam.
Certo che Luttwack è antipatico, basti pensare che ha inventato il verbo “usticare” per sfottere gli Italiani che stanno ancora ruminando su chi abbia abbattuto il DC 9 su Ustica. E sa che gli Americani sanno esattamente com’è andata, loro che possono fotografare una candela sulla Luna.
Lo stesso questa sua battuta mi pare colga nel segno.
Il discorso è molto semplice: leaders politici, che si travestono astutamente da capi religiosi per trascinare masse senza cultura. Ciò non riguarda solo l’Islam, ma tutte le religioni. A quando una legge (mondiale) che impedisca di inculcare nei bambini una educazione religiosa, che è la vera responsabile di millenni di stragi nel nome di un qualsivoglia dio? Educhiamoli, piuttosto, ad usare il cervello e a vedere in parole come ‘fede’ e ‘sacro’ dei nemici dell’umanità. Niente deve essere ‘sacro’ per l’uomo, e la ‘fede’ (= credulità) ha già fatto abbastanza danni…
[…] in maniera più sistematica. Altrimenti l’escalation potrebbe essere inevitabile, come i fatti di Bengasi hanno mostrato proprio l’altro […]
@giulio
Per quanto riguarda il ruolo degli USA in vari paesi musulmani non si tratta dell’esercizio di un generico ‘autoritarismo’ o di influenze di carattere cultural-sentimentale, tipo coca cola e macdonald.
Gli USA dominano militarmente questi paesi, che sono stati ripetutamente invasi da orde armate cui spesso e volentieri si accodano in posizione subalterna e servile i loro cosidetti ‘alleati’. Da qui l’avversione per gli ‘occidentali’.
Ignorare questo dato di fatto incontrovertibile e ridurre tutto a una questione di film, vignettisti e veli più o meno coprenti è il gioco patetico della propaganda che ci viene propinata ogni giorno in modo martellante dai mezzi di comunicazione cui quotidianamente ci abbeveriamo.
Prima di sputar sentenze si dovrebbe almeno avere chiara qual’è la differenza tra un occupazione militare ed il libero confronto di opinioni e modi di vivere.
D’altra parte gli italiani ormai avvezzi alla presenza coatta (contro cui i cittadini italiani nulla possono fare) più che sessantennale di basi militari USA in italia trovano questo stato di cose del tutto naturale.
ANALISI DA CONDIVIDERE IN PIENO ! BASTA ANADARE A TIRRENIA – TRA PISA E LIVORNO – PER RENDERSI CONTO DI COSA SIA L’IMPERIALISMO USA !!!
Bush jr.: “Agli Stati Uniti d’Europa preferisco l’Europa degli Stati Uniti.”
L’Italia è un’autentica santabarbara degli Americani (v. Camp Derby). Strano che il cornuto del Quirinale e il bavarese non abbiano niente da eccepire sul fatto di avere atomiche sotto il sedere.
Ah già, noi siamo oggi amici e alleati degli USA, siamo persino gentilmente invitati a partecipare alle loro imprese guerriere nel mondo (Afghanistan, Iraq uno e due, Libia – numero di vittime ignoto, chi se ne frega).
Temo anch’io che Luttwak abbia ragione: il difetto sta nel manico. Quel manico che NON è stato sbattuto sulla testa dei preti islamici da un Garibaldi musulmano.
Se noi OGGI siamo liberi dall’Indice dei Libri Proibiti, dai mercenari assassini di Pio IX e dalle sue paturnie da pazzoide idolatra lo dobbiamo a chi, 140 anni fa, ha rotto il chiulo a lui e ai NOSTRI preti.
Dobbiamo trovare un sostituto del petrolio, mandare a defecare i Paesi islamisti e rinchiuderli nel loro medioevo teocratico. Se esplodono, cavolazzi loro.
Non vedo altra soluzione, visto che l’Occidente tiene il sacco all’Arabia Saudita e a tutti questi lestofanti teisti per interessi puramente legati al petrolio.
Purtroppo un sostituto del petrolio non c’è. Alcuni buontemponi puntano sulla fusione nucleare, ma né tu né io (68) la vedremo mai. Allora? In manus tuas, Domine, commendo spiritum meum. (Scherzo ovviamente, rido per non piangere.)
sono totalmente d’accordo. Solo un appunto: a condannare Rushdie fu l’ayatollah Khomeini non Khamenei
Non ho letto tutti i commenti, voglio solo sottolineare come questa vicenda abbia portato il sentire comune e le autorità a deprecare la realizzazione del film. Spero tanto che in Occidente non si debba rinunciare anche alla libertà d’espressione per paura di questi fanatici-politici oppurtunisti e a causa dei cari buonisti di sinistra.
Guarda che i cattivisti di destra sparando nel mucchio hanno già causato decine di morti, la prima volta col Corano bruciato e ora con questa cazzata di filmaccio.
Quel santone americano cristiano sì che lo sa come si fa a buttare benzina sul fuoco. Mi piacerebbe vedere come reagirebbe se qualcuno defecasse sulla sua Bibbia del menga. Sono sicuro che non porgerebbe l’altra guancia.
Invito la redazione a rettificare:
1) L’autore non è un ebreo ma un copto. Dietro Sam Bacile c’è Nakoula Basseley Nakoula un copto egiziano.
2) Non esistono i fantomatici finanziatori ebrei di questo film.
@fsmosconi,
che scrive sopra. “-La massoneria “al comando” esiste solo nella testa di Ciellini, FNini, PDLini, Leghisti e via scemando nella fascia di popolazione che crede ancora alla propaganda reazionaria dello Stato Pontificio di fine ‘700-’800 (mai letto Il Cimitero di Praga?)
-Lemmi e Breivik sino a prova contraria sono di idee, tempo e spazio differenze, ancorché di nomea per azioni.”
Prendo atto che non hai letto quello che Breivik scrive su Internet.
Sulla massoneria al comando che non esiste, ti ricordo che nei paesi del nord europa parecchie monarchie, la norvegese fra queste, sono accreditate come facenti parte della massoneria.
Ti ricordo anche che la materia che trattiamo è intrisa diellabarbarie culturale nella quale gli atei norvegesi sguazzano allegramente senza muovere un dito per dare un MINIMO di laicità alla loro nazione.
Il Capo della religione è il re, di ambiente massonico, che per legge delega al Capo del governo norvegese, per decenni laburista, le sue funzioni di Capo della Religione Luterana Norvegese, di probabile ambiente massonico anche lui.
Un pastrocchio inestricabile di laicismo e religione di Stato….
Ma voi atei non siete laici? come mai l’equivalente di Uaar in Norvegia ha un numero di iscritti multiplo rispetto al totale dei fedeli Cattolici norvegesi?
E tu, in questo quadro, trovi il tempo per attribuire ai cattolici un tipetto come Breivik?
….sei ineffabile…. la massoneria non esiste….
“Ti ricordo anche che la materia che trattiamo è intrisa diellabarbarie culturale nella quale gli atei norvegesi sguazzano allegramente senza muovere un dito per dare un MINIMO di laicità alla loro nazione”.
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Ma di cosa cianci? La Norvegia ha leggi laiche che l’italietta beghina e cretina può soltanto sognare. Evidentemente o il tuo ragionamento non funziona o il sovrano “massonico” e i dirigenti politici sono molto più laici di quello che tu pensi.
Breivik è il prodotto marcio della putrefatta ideologia fondamentalista CRISTIANA, e non a caso inneggia al Papa contro le libertà democratiche garantite dal SUO Paese fin dai tempi di Pio IX (che infatti le condannò).
Non a caso l’ideologia di Breivik è stata esaltata in Italia da chi vorrebbe tornare allo Stato Pontificio (Lega ladrona, Ponticesso, ecc.)
Mi vengono i brividi per quando gli induisti cominceranno a prendersela per le offese contro le mucche e dovremo fare attenzione a dire “porca vacca”.
non ho visto il film e non mi interessa nemmeno vederlo, ma difenderlo, in nome della libertà di espressione, è difendere la democrazia! è possibile che tanti giornalisti ipocriti non capiscano questo semplice dato? e che la violenza che scaturisce da quella religione non fa che confermare qualsiasi critica e in qualsiasi forma si faccia? che dimostrino la bontà della loro religione e che è compatibile con la democrazia, poi se ne può riparlare in termini diversi; la storia e la cronaca stanno a dimostrare che le religioni non contribuiscono certo alla convivenza civile 🙁
@antoniadess
Di quale democrazia stai parlando?
L’unica ‘democrazia’ che che esiste in italia è quella di rinunciare al potere decisionale, che spetterebbe ad ogni cittadino in una democrazia vera, a favore dei cosiddetti ‘rappresentanti del popolo’.
Forse non ti sei ancora accorto che viviamo sotto un regime per cui il popolo non conta assolutamente niente e che si arricchice estorcendoci soldi e vita ogni giorno.
Cerchiamo di renderci almeno conto della nostra condizione di sudditi del regime dominante.
Siamo coperti di m*rda dalla testa ai piedi ma in compenso ci sollazziamo a cianciare di fantomatiche liberta di espressione.
certo francesco concordo con te sul fatto che la democrazia italiana sia solo un’ignobile farsa, nondimeno dobbiamo respingere al mittente personaggi come questi estremisti che se un giorno dovessero essere maggioranza costituirebbero la fine stessa di quella poca libertà che ancora ci resta.
ammazzare in nome di un profeta (?) mezzo scemo vissuto nel deserto è allucinante quanto difendere questa assurda abitudine di zittire il dissenso uccidendo chi dissente, ormai un usanza nei paesi arabi “laici” ed intregralisti.
In tutte queste sommosse, io ci vedo solo tanta, tanta voglia di vendere altre armi.