Ornaghi, il ministro tecnico-clericale che ha lottizzato i Beni culturali

L’Uaar salutò la nascita dell’esecutivo guidato da Mario Monti definendolo “governo Bagnasco“. Qualcuno la bollò come una “boutade” perché, si sa, siamo i “soliti” laicisti anticlericali. Ma in questi mesi, in effetti, il premier e i ministri hanno fatto (quasi) di tutto per confermare quel giudizio. Come ha mostrato recentemente anche il ministro Lorenzo Ornaghi.

Chi fosse il ciellino Ornaghi, già rettore dell’Università cattolica del Sacro Cuore a Milano, e quale fosse il suo modus operandi, era stato ben tratteggiato da Francesco Merlo su Repubblica. Militante di Cl e ostile alla cultura ‘laicista’, molto vicino ad esponenti clericali come Rocco Buttiglione (Udc) e Gaetano Quagliariello (Pdl), sognava una nuova ‘Cosa Bianca’. Ma si è distinto, dicono i critici, per incompetenza e lassismo nel suo incarico ministeriale.

Sembra piuttosto un clericale non tecnico in un governo clerical-tecnico. Dopo che il governo Monti ha tagliato i consulenti del suo ministero, Ornaghi ha prontamente rimpolpato i ranghi del Consiglio Superiore dei Beni Culturali con personaggi a lui vicini. Guardacaso, diversi di essi sono di chiara impronta cattolica, o non sembrano avere, per formazione e incarichi ricoperti, molta dimestichezza con i beni culturali. Nulla quaestio sulla competenza nel loro campo, ovviamente, ma forse non sono i più adatti per gestire questo delicato settore, specie in un paese con emergenze da gestire e un ricchissimo patrimonio come l’Italia.

Diversi giornali snocciolano criticamente i curricula dei fortunati. Enrico Decleva, che è storico contemporaneo e rettore della Statale di Milano. Il filosofo del diritto Francesco De Sanctis, dall’ateneo privato Suor Orsola Benincasa di Napoli. Gloria Pirzio Ammassari, sociologa e professore emerito dell’Università Sapienza di Roma. Poi il preside della facoltà di Psicologia della Cattolica, Albino Claudio Bosio, che insegna psicologia e marketing.

C’è uno storico dell’arte, Antonio Paolucci. Però è anche direttore dei Musei Vaticani. Come rileva Il Fatto Quotidiano, “un dipendente di un altro Stato” che fece acquistare dallo stato italiano un crocifiso attribuito a Michelangelo, rivelatosi falso. E che fece pressioni per erogare alla curia di Firenze ben 17 miliardi di lire di fondi statali per una collezione già aperta al pubblico.

E come evidenzia L’Unità, non è la prima volta che il ministro ‘tecnico’ pare accantonare meritocrazia e mestiere per dare incarichi a persone di fiducia. D’altronde lo stesso Ornaghi, intervistato dal direttore di Avvenire Marco Tarquinio, ha parlato del contributo dei cattolici in politica per “costruire un diverso modello di sviluppo”: “chi, più dei cattolici” – si è chiesto – “ha riflettuto sull’economia sociale di mercato e sugli indispensabili legami fra responsabilità, sussidiarietà e solidarietà?”. Se si deve giudicare la dottrina cattolica dai risultati, non può dunque che essere irrimediabilmente bocciata.

Quanto combinato da Ornaghi è tutto sommato solo la ciliegina sulla torta del lauto pranzo che il governo Monti, non diversamente dai suoi predecessori, ha apparecchiato per il mondo cattolico. A livelli di lottizzazione che ricordano quelli della Democrazia (appunto) Cristiana. E che ora non ha nemmeno più il contrappeso – per quanto sovente discutibile – di comunisti, socialisti e partiti centristi laici. Si può solo sperare che si arrivi presto alla conclusione del pasto. E che l’elettorato presenti una buona volta il conto a una classe politica palesemente incapace di anteporre gli interessi del Paese a quelli clericali.

La redazione

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46 commenti

Gabriele (dottore)

Buongiorno! Per quanto riguarda il crocifisso ligneo di Michelangelo, volevo correggere l’informazione: non è un falso, è un’opera del ‘500… il fatto è che non è un’opera di Michelangelo, ma un oggetto artigianale dell’epoca. La vicenda è raccontata da Tommaso Montanari nel pamphlet A COSA SERVE MICHELANGELO?

Milamber

Competenza? In italia a che serve? Casomai è un demerito.
Molti si sono illusi per questo governo non eletto, ma erano illusioni dovute al confronto con i predecessori, non certo per la “bravura” di questi.
Hanno fatto dell’italia una colonia neoliberista, come se non fosse bastata la presenza della città del vaticano.
E da un ciellino cosa vi aspettavate?
Forse che lavorasse aggrattis? Il voto di povertà è una bufala, una delle tante, come mister forchettoni ha ampiamente dimostrato. E’ un governo di banchieri, novelli superciuk, hanno tartassato solo i più deboli, hanno spennato i più poveri, tutto con la benedizione della chiesa!
E non hanno ancora finito, quando c’è di mezzo cl il detto “non c’è limite al peggio” acquista nuovi e più profondi significati.

Ale cattolico

Ornaghi un ottimo ministro ,di profonda cultura,elevata intelligenzasalda fedeCristiana il Signore lo conservi cosi come .Gli uarini e tutti gli atei abbiano disgrazie e tragedie poich non si meritano che disgrazie,sia lndato Ges Cristo.

spapicchio

Esatto, Ale e` cattolico da come egli stesso si denomina, e quindi non propriamente cristiano, avendo la CCAR – SPQR ucciso platealmente e clamorosamente Gesu` Cristo perche` ha abolito la CCAR ed il sacerdozio romano, e poi per opportunismo e convenienza lo ha fatto Dio ma quando lo aveva gia` ammazzato, ma sempre per mantenere la casta sacerdotale.

Dino

@spapicchio
Sarei d’accordo se tu scrivessi che i teologi e i “chierici” cattolici sono i diretti (ma decisamente più falsi, biechi e opportunisti) continuatori dell’opera degli scribi e dei farisei contro cui si scagliava il Gesù dei vangeli. Ma mi sembra eccessivo affermare che Gesù abbia “abolito la CCAR e il sacerdozio romano [???]”: la CCAR non esisteva, e non sarebbe esistita per qualche altro secolo; e poi ai cittadini romani e al loro senato penso importasse ben poco di Gesù e dei suoi seguaci all’epoca, se anche ne avessero avuto notizia (quindi… di che “sacerdozio romano” vai scrivendo?).

spapicchio

@ Dino

ok, ma le caste sacerdotali Gesù Cristo le ha abolite, la CCAR, la ebraica, la islamica, sono tutte caste religiose sacerdotali;

la CCAR esisteva in embrione, infatti esisteva già la casta sacerdotali dei vati imperiali, con le ascendenze etrusche e l’influenza greca, mitraica, eccetera.

spapicchio

* prima della CCAR esisteva già la casta sacerdotale dei vati imperiali che amministravano la religione romana

stefano marullo

@ Dino

In effetti Spapicchio ha ragione. Gesù ha abolito anche le SA, la lira, la macchina da scrivere… In “embrione” queste cose esistevano anche ai tempi di Gesù…
🙂

spapicchio

@ stefano marullo

sforzati di leggere e comprendere quello che scrivo, non inventare fantasie tue per farlo sembrare diverso.

Lo sa tutto il mondo che l’impero romano SPQR aveva la casta sacerdotale dei vati ed aruspici esercitantisi nelle are sacre sul colle Vaticano, con a capo il Pontifex Maximus, carica e struttura che ha mantenuto fino ad oggi, incrementandone le funzioni ed i poteri, avvalendosi del sincretismo, della sussidiarietà, della catechizzazione del popolo ideologicizzato, sostenendosi con la vicinanza alle cariche pubbliche, del governo, eccetera.

pastore tedesco

E’ tornato l’incapace. Il gesuita non ha ancora imparato ad usare la tastiera. Comunque si dice che, io non ci credo ovviamente, augurando del male agli altri, solitamente, lo si attira verso se stessi. Fai un pò tu, superstizioso-cattolico. Questo tuo post, se sei un vero cattolico, ti costerà una confessione e una sfilza di atti di dolore, padre nostro, ave maria e altre filastrocche del pcazzo varie. Ama il prossimo tuo come te stesso, ramen.

fab

Aluccio, non siamo tonti come te, pertanto è inutile che continui a ripeterci che sei ignobile.

Dino

Alla fine dell’articolo è stato scritto: “E che l’elettorato presenti una buona volta il conto a una classe politica palesemente incapace di anteporre gli interessi del Paese a quelli clericali.”

Mi permetto un’aggiunta: “[…] una classe politica palesemente incapace di anteporre gli interessi del Paese a quelli clericali [e a quelli dei propri membri (eletti e no) a spese della collettività, con totale disprezzo della repubblica e dei diritti di tutti i cittadini].”

bruno gualerzi

Da Bondi a Ornaghi. Da un ex cattocomunista (per altro uscito presto di scena) ad un catto e basta. Due modi diversi di essere (in)competenti. Ma questo qui sembra più ‘competente’ nel piazzare ai posti giusti le persone giuste. La sussidiarietà deve operare qui più che mai, in quanto il patrimonio artistico italiano – in tanta parte consistente in opere di carattere religioso – è giusto che sia gestito dal vaticano per interposta persona! O no?

Crebs

Pensa che Ornaghi, fino al giorno prima della formazione del governo , era dato per sicuro alla Pubblica (D)Istruzione.
Fazioso e incompetente, almeno fa meno danni di quanti ne avrebbe potuto fare.
Lo so, non non ci si può consolare così, però il senso di impotenza è proprio forte.

@Dino
Alla fine dell’articolo è stato scritto: “E che l’elettorato presenti una buona volta il conto a una classe politica palesemente incapace di anteporre gli interessi del Paese a quelli clericali.”

Come si fa a presentare il conto? Io non lo so.
Qualunque partito io votassi, dimmi tu chi dovrebbe difendere la laicità.
Persino Grillo non ha detto mai niente (almeno che io sappia) su questo tema.
I radicali? Appena hanno un minimo di potere si trasformano in Roccella, Quagliarello, Rutelli, il portavoce di Berlusconi di cui non ricordo il nome, ecc.
Democrazia Atea? Non sono un esperto di politica, ma sono sicuro al 100 % che è un partito del tutto inutile (e ho già spiegato quali sono le mie considerazioni in merito).
I laici all’interno dei vari partiti? Hai forse sentito in questo periodo, molto rumoroso, la voce di Ignazio Marino, per esempio? Quella di Fioroni invece si è sentita, molto forte. In quale partito, anche non rappresentato in Parlamento, c’è qualcuno che riesca a far sentire (non a imporre) il tema della laicità?

Ripeto la domanda: Come si fa a presentare il conto? Io non lo so.

bruno gualerzi

@ Crebs
“Come si fa a presentare il conto? Io non lo so.”

Credo che nessuno lo sappia… anche perchè tutti si dicono laici. Soprattutto adesso che con la ‘scoperta’ ratzingeriana della ‘laicità buona’ da contrapporre al diabolico ‘laicismo’, si sentono laici a tutti gli effetti anche quei cattolici che con la laicità prima si sentivano piuttosto a disagio.
Così, chiedere ai partiti qual è il loro tasso di laicità per poi scegliere chi votare… in base alla risposta si potrebbero votare tutti!
Personalmente, anche in quanto ateo… pur rischiando di trovarmi in una nebbia ancor più fitta… mi attacco ancora alla vecchia distinzione tra destra e sinistra. Ma non dirò mai in quale delle due mi riconosco… (^_^)

Crebs

@bruno gualerzi
Anch’io continuo spesso a ragionare in termini destra-sinistra-centro, ma in questo periodo penso che il tema della laicità, in Italia, sia secondo per importanza a quello dell’economia.
E visto che in economia, alla fine, le ricette sono sempre quelle, ovvero togliere ai poveri per dare ai ricchi (vedi il governo Monti appoggiato, votato, applaudito da tutti, destra, centro, sinistra), in un voto forse privilegerei la laicità.
Per fare un esempio, fai caso che nel collegio dove voti tu (se fosse uninominale) si presentassero per la sinistra Fioroni (o uno dei 30 che hanno firmato la lettera a Bersani e di cui ho registrato i nomi per eventuali scelte alle elezioni) e per la destra Della Vedova,
Per chi voteresti?

bruno gualerzi

@ Crebs
“per chi voteresti?”

Sono convinto che, proprio in democrazia, nonstante le motivazioni in contrario, non si possa che votare per il meno peggio. E non perchè manchino partiti con programmi da votare perchè convincenti di per sè (con la riserva di togliere il consenso se non vengono rispettati), ma perchè credo in una ‘democrazia negativa’ cioè che rispetti un criterio base, prioritario rispetto a qualsiasi altro criterio: mettere nel conto il probabilissimo fallimento di ogni proposta programmatica in modo da ritenersene tutti colpevoli e da non far pagare soltanto a qualcuno questo il probabilissim fallimento. O l’accordo (ecco l’aspetto democratico) si trova su questo, oppure si creeranno colo occasioni di conflitto. Che in periodo crisi nonsi limiterà ad un conflitto verbale.
Lo so che detto così è un paradosso, o, sotto un altro aspetto, un’utopia… e qui ne acennavo soltanto – mentre in altro contesto ho sviluppato il tema – per motivare la mia scelta.
In concreto? Voterò quello che giudicherò il meno peggio, ma non perchè c’è poco altro da scegliere, ma proprio per principio. Come dicevo, l’unico criterio… anche all’interno di questa scelta… è ciò che considero destra e ciò che considero sinistra. Difficile certamente nella situazione attuale da identigficare… ma sceglierò quello che riterrò ‘meno di destra’ quale che sia l’etichetta che ogni partito si appiccica.

ancia libera

i cattolici uin politica ??? a me vengono in mnte alla rinfusa un pò di nomi: andreotti, berlusconi, cuffaro, dell’utri, lima, gava, forlani, …… mettete voi gli altri io non ci riseco devo andare a v…re !

Tiziana

Oltre a ciò che avete scritto aggiungo che alla partitocrazia e al clericalismo , va aggiunto il tumore del giornalismo di regime. Che ben si guarda dal fare domande sullo stato pietoso dei nostri beni culturali. Basisco, ad esempio, che Ornaghi taccia sull’aggiustamento della statua di Gran Premio II (anche politicamente inopportuna) assolutamente fuori posto, enorme, da interno come stabilito dalla commissione istituita dal sindaco e indovina da chi pagata, alla stazione termini che, come tutti sanno è bellissima (palazzo massimo, terme di diocleziano, cippo dei martiri…)

Tiziana

aggiungo, anche se fuori argomento, che c’è un ministro tecnico secondo me molto bravo che si chiama barca, ministro della coesione territoriale.

giuseppe

Diversi giornali snocciolano criticamente i curricula dei fortunati. Enrico Decleva, che è storico contemporaneo e rettore della Statale di Milano. Il filosofo del diritto Francesco De Sanctis, dall’ateneo privato Suor Orsola Benincasa di Napoli. Gloria Pirzio Ammassari, sociologa e professore emerito dell’Università Sapienza di Roma. Poi il preside della facoltà di Psicologia della Cattolica, Albino Claudio Bosio, che insegna psicologia e marketing.

C’è uno storico dell’arte, Antonio Paolucci. Però è anche direttore dei Musei Vaticani.

Fate ridere i polli. La lista che voi stessi presentate é fatte da persone di grande spessore culturale. Il solo difetto ( per voi ) é che sono cattolici. Credete sempre di avere il monopolio della cultura e della scienza, con una arroganza che sfiora sempre il ridicolo.

FSMosconi

Il fatto che sono palesemente troppo vicini all’attuale ministro per questo “insignificante” dettagliuccio (dettagliuccio che guarda caso quando si parla di CL assume dimensioni colossali per tutta la felicità dei comuni mortali) lo lasciamo in giro come un cesto di vimini alle feste primaverili di Tokyo.

Piuttosto mi chiedo se per te basti essere cattolico per essere acculturato.

Serlver

A beh, se hanno lo spessore di un professore di storia, messo come vicepresidente del CNR e che usa fondi pubblica per propagandare boiate come “Evoluzionismo: il tramonto di una ipotesi”, nulla da eccepire. Tu i polli non li fai ridere, li fai proprio stramazzare al suolo dalle risate.

gmd85

Ma senza nulla togliere al bagaglio culturale dei soggetti in questione, in base alle loro competenze (diritto, psicologia e marketing), cosa ci azzeccano con il settore dei beni culturali? Un po’ come i barbieri che facevano i cavadenti.

giuseppe

….i musei vaticani hanno un numero di opere d’arte che il mondo intero ci invidia. Contestare la scelta di chi ne é direttore la dice lunga sulla vostra mancanza di obiettività.

Serlver

Contestare la scelta di uno che ti dice di compare, coi soldi pubblici, un crocifisso perché è di Michelangelo, e poi si rileva una patacca, è mancanza d’obiettività? Qui quello che non sfiora, ma supera obbondantemente il ridicolo sei tu.

Dino

“i musei vaticani hanno un numero di opere d’arte che il mondo intero ci invidia.”

Ma i musei vaticani stanno nella Città del Vaticano, quindi in uno stato estero. Perciò il mondo invidierà i cittadini del Vaticano, non certo gl’italiani. Se il pappa decidesse di vendere delle opere contenute nei suoi musei, non credo che lo Stato italiano potrebbe impedirglielo (a meno d’accordi internazionali).

FSMosconi

Non sapevo che le opere d’arte equivalessero all’effettiva competenza del direttore del dato museo.

D’altronde con la stessa logica essere direttore dello IOR significherebbe essere al di sopra di ogni sospetto. N’est-ce pas?

giuseppe

E’ inutile la tua ironia. Sai bene che se é direttore dei musei vaticani ( non dei mobili di casa tua ) é perché ha competenza.

FSMosconi

@giuseppe

Tu lo saprai.
Ma visto che avendo letto le carte che in quegli ambienti si passano posso assicurarti che mi pare assai improbabile: in Vaticano è assai difficile, specie per compiti del genere, trovare chi non abbia santi in paradiso.

Mi sembra di parlare con più ragion di causa di te, non ti pare?

P.S.: non c’è assolutamente nulla di male nel fare ironia. Specie se si offrono esempi calzanti.

fab

Come no, giuseppe. E papi è stato eletto dalla maggioranza dei votanti perché avrebbe dato lustro all’Italia. E Vietti è vicepresidente del CSM perché è una personcina specchiata senza alcuna grana con la giustizia. Nemmeno un cattolico può essere così ingenuo.

FSMosconi

Non so voi, ma quando un ciellino parla di sussidiarietà mi vengono i brividi.
Esagero?

ser joe

Nelle poltrone pubbliche e negli ospedali che hanno occupato hanno anche inventato anche la parola “esternalizzazione”. Cioè dare in appalto a fornitori tesserati CL i servizi di catering e ambulatoriali che prima erano gestiti internamente come nell’ospedale civile di Cremona.

FSMosconi

La cosa più ipocrita poi è che parlano di “libero mercato” mentre col lor sistema il mercato è tutto meno che libero…
ma dico! 😐

davis13

Ornaghi forse non sa o meglio finge di non sapere che il vaticano farà votare in america per romney ovvero uno al quale dei poveri non frega niente e che da sempre oltretevere sono stati di combutta con la finanza e la politica reazionaria e conservatrice ovvero coloro che hanno creato la crisi per impoverire i popoli…

giuseppe

FSMosconi risponde:

venerdì 21 settembre 2012 alle 22:23

@giuseppe

Tu lo saprai.
Ma visto che avendo letto le carte che in quegli ambienti si passano posso assicurarti che mi pare assai improbabile: in Vaticano è assai difficile, specie per compiti del genere, trovare chi non abbia santi in paradiso.

Ma quali carte e carte hai letto, quelle pubblicate dal libro di Nuzzi ? L’ho letto anche io e non ci trovo nulla di cosi esplosivo. In tutte le strutture da gestire ci sono sempre confronti, più o meno aspri, sulle scelte da fare. Nulla di più.

fab

Peccato che la vostra struttura si creda speciale e ispirata dalla perfezione in persona, pertanto la scusa “così fan tutti” è un pretesto.

FSMosconi

@giuseppe

Perché un banchiere che ha denunciato le società all’interno di una Banca di Stato (la famosa frase “fanno più gli interessi loro che i nostri”) e viene spedito in America dove gli aspetta lo stesso ingrato lavoro non è né esplosivo né è una cosa che in un qualsiasi altro Paese civile avrebbe fatto crollare mezzo Governo…

Sul serio: minimizzi per difesa o perché sei tanto para**** da ignorare l’evidenza?

@fab

Da quando l’ha detta Andreotti quella fallacia è diventata un must in certi ambienti. Basti pensare allo scandalo della pedofilia ecclesiastica, e ho detto tutto…

spapicchio

@ giuseppe

certo che scendere così in basso per andare a perorare la causa clerical-vaticana in maniera così smaccata… sei sicuro che possa far bene?

Penso che nemmeno Ratzi ti prenderebbe con lui, se dovesse scegliere un collaboratore.

Priapus

Ho idea di dove il “nostro” Giuseppe si troverebbe bene; a Radio Maria con PaddreLlivvvio!

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